La Australian Christian Lobby, scrive il Central Telegraph, ha ottenuto dall’agenzia che gestisce la pubblicità sugli autobus di Brisbane che una campagna di sensibilizzazione per l’AIDS venisse sospesa, in quanto raffigurante una coppia omosessuale (il numero di lamentele raccolte ammonta a 47). Nonostante le alte affermazioni di principio secondo le quali la Chiesa sarebbe in prima linea nella battaglia contro l’AIDS (si veda il recente discorso del card. Bertone – cfr. Ultimissima del 28 maggio) non risulta che le gerarchie territorialmente competenti abbiano pubblicamente preso le distanze da questa richiesta censoria fatta da una associazione dichiaratamente cristiana. Anche in Australia, quindi, la religione riesce a censurare le pubblicità sugli autobus, come in Italia. In Australia, però, serve un’azione di lobbying: in Italia la censura, almeno per quanto riguarda gli ateobus dell’UAAR, è stata preventiva ed automatica.
Massimo Redaelli
Se la CCAR riconoscesse che l’omosessualità non è una malattia ma un normale orientamento sessuale ed eliminasse il celibato, i tanti preti gay potrebbero vivere una sessualità serena senza peraltro doverla nascondere e sicuramente la smetterebbero di sfogarsi (sessualmente) sui chierichetti.
Nessuno li ha costretti a farsi preti e omofobi interiorizzati.
Costretti no, però ieri ancor più di oggi la società italiana era omofoba e per tale motivo la carriera ecclesiastica offriva (e apparentemente continua a offrire) un comodo paravento per tale “inconfessabile” tendenza, purchè fosse vissuta in sordina.
Nessuno li costringe a restare preti e omofobi interiorizzati.
in effetti da noi per far scattare il politico di turno basta un cenno di un vescovo
non riescono a farsi obbedire dai loro fedeli (vedi divorzi, sesso prematrimoniale, eutanasia…) ma si rifanno con l’ossequio delle istituzioni, a cominciare dal presidente della repubblica
Proprio così 🙁
Associare l’omosessualità all’ aids a me sembra una st….ta pazzesca.
abbastanza, dato che non mi pare affatto sia un’esclusiva (altrimenti cos’è, in africa sono tutti gay?)
ma infatti la stronzata è quella pubblicità, come anche trovo fuorviante il titolo dato a questa Ultimissima. Non si è censurata la pubblicità perchè anti-AIDS, si è censurata perchè mostrava una coppia omosessuale.
Ma dico io, fai una pubblicità anti-AIDS con una normalissima (perchè l’eterosessualità è la NORMALE CONDIZIONE) coppia etero, e nessuno ti dice niente. Perchè cercare sempre il muro contro muro?
bisogna capire se la chiesa non voleva la pubblicità perchè
– c’era una coppia omosessuale proprio per via del fatto che venivano raffigurati due omosessuali come coppia con tutto quel che comporta
– considerava omofobica la pubblicità
sono due cose sottilmente diverse.
(a me piaceva molto quella di anni e anni fa, italiana, coi ragazzi con l’aura viola diciamo, non so se ve la ricordate)
Anche “a me piaceva molto quella di anni e anni fa, italiana, coi ragazzi con l’aura viola”, la ricordo bene.
Dovrebbero ripeterla, tra l’altro, perchè in Italia l’HIV si sta diffondendo un po’ più di tempo fa.
per la ri – diffusione dobbiamo ringraziare il silenzio stampa dei nostri politici baciapile.
te non hai idea dell’ignoranza dei ragazzini (15 – 16 anni) in materia di prevenzione sessuale…
Condivido. Hanno fatto meno danni a non pubblicarla. (Ovviamente rimane l’indignazione per il motivo della censura, che non era certo la tutela dei gay!)
Invece, aihmè, è proprio così…. allego un link di gay.it che ne parla. (aggiungere una w davanti al link per farlo funzionare)
ww.gay.it/channel/attualita/30243/L-Hiv-dilaga-tra-i-gay-la-terapia-ci-salvera.html
prosegue inarrestabile l’incremento di partecipanti al campionato mondiale di ipocrisia, il livello di competizione si prennuncia molto alto
“La chiesa sarebbe in prima linea nella battaglia contro l ‘ AIDS ” E infatti lo fa in modo egregio proibendo l’uso dei contraccettivi.
Esatto.
Caspita… 47 lamentele…
Geniale
Sai solo usare olofrastici?
dai se è passato dai deliri alla parola singola, ci sono buone probabilità che tra un po’ passi al silenzio 😉
@ Kaworu:
Dici che tra un po’ di lui comparirà solo il nick, con nessuna parola sotto? 😉
se siamo fortunati si 😆
Avanti dai, un uomo che abbraccia un altro uomo e lo bacia sul collo e l’altro tiene in mano un preservativo rosso prada, Ratzinger l’avranno dovuto tenere attaccato con le catene prima che lo togliessero. 😀
Una censura degna del Sudafrica di Botha.
Il “target” della pubblicità era ovviamente la popolazione omosessuale. Ma è proprio “quella” popolazione che i preti pretendono debba sparire, se non dalla faccia della Terra (come in passato), almeno dalla loro vista e dalle leggi dello Stato.
Visto che avevo ragione? Se l’Australia avesse dato retta ai preti e avesse seguito la stessa strategia dello struzzo come in Africa, a quest’ora l’80% degli australiani sarebbe infetto.
Spieghino i deisti come mai i Paesi poveri – dove i preti dominano – annoverano l’80% di tutti gli infetti della Terra.
Se il problema toccasse in modo principale i gay e fossero solo loro i portatori dell’infezione la pubblicità avrebbe un senso. Però non mi risulta. Sono tanti – e probabilmente di più- gli eterosessuali nelle stesse condizioni. Forse per questo la pubblicità è stata criticata
Ho visto ora che la mia osservazione era nella sostanza già stata fatta da @pink. Perdo colpi
“Australian Christian Lobby”:
http://australianchristianlobby.org.au/featured-campaigns/
Mi sa che sono organizzati e pericolosi…