Una storia che risale al 1953, accaduta a Pozzonovo, nel padovano e ora riesumata da un libro, “Angeli o Demoni, i nostri bimbi?”, di Alessandro Naccarato, che ricostruisce il processo a sette militanti comunisti accusati da un teste di insegnare “brutte cose” ai bambini-pionieri dell’Asi. Questa l’accusa: «Nella sezione del Pci di Pozzonovo si riuniscono 40 bambini e durante gli incontri gli adulti insegnano a bestemmiare Dio e la Madonna, a insultare la religione e il papa. Gli adulti fanno spogliare i bambini più grandi e dopo aver spento la luce, insegnano a fare cose brutte. I bimbi sono addestrati al pugilato e i più bravi nelle bestemmie ricevono come premi biscotti e denaro».
Ma era tutta una montatura ideologica ispirata dall’allora vescovo Girolamo Bortignon e dal parroco don Cesare Morosinotto. I sette furono assolti in primo grado e in appello dove la vicenda giudiziaria si chiuse il 24 novembre 1955. Ma non ricevettero mai le scuse della Chiesa che aveva montato la campagna ad arte. Fino a pochi giorni fa, proprio a Pozzonovo, alla presentazione del libro di Naccarato, quando monsignor Pierantonio Gios, direttore della Biblioteca
capitolare del seminario di Padova, prendendo la parola, ha chiesto scusa per la “violenza della Chiesa” ammettendone le gravi responsabilità, per la soddisfazione di alcuni tra i protagonisti della vicenda presenti alla serata.
Stefano Marullo
Soddisfazione? S’accontentano di poco. Le scuse sono la cosa più facile da porre, se poi non ne consegue un mutamento dei comportamenti — si chiamano “ipocrisia”. Al di là delle parole vuote, cos’ha fatto lo “scusando” per rimediare concretamente?
E ormai cosa poteva fare? Non è lui l’autore della vicenda, e i colpevoli sono presumibilmente ormai morti.
Sempre pronto a giustificare il tuo padrone come un bravo cane.
Francesco,
hai un ottima opportunità. Dì, coi responsabili morti (anche da tempo ad occhio e croce) cosa avrebbe potuto fare.
“ha chiesto scusa per la “violenza della Chiesa” ammettendone le gravi responsabilità, per la soddisfazione di alcuni tra
i protagonisti della vicenda presenti alla serata.”
Ma li leggi gli articoli prima di commentare?
I “protagonisti” sarebbero presumibilmente i militanti o i bambini (che appunto hanno reagito con “soddisfazione”), non certo il parroco o il vescovo (che soddisfatti certo non ne sarebbero stati, e poi si guardi quando è avvenuto) quindi non capisco il tuo punto.
Per B’Rat
Visto che le vittime sono vive perche’ non le risarciscono, per fare qualcosa non basta solo punire, cosa che la chiesa fa con molta moderazione, ma anche pagare i propri errori cosa che la chiesa fa solo se costretta, per non parlare dall’imparare dai propri errori e maturare invece di pensare di vivere ancora nel medioevo e pretendere che anche chi non fa parte della setta debba vivere come dicono loro.
Beh è già buona, di solito le scuse da parte della Chiesa arrivano dopo 500 anni…
Certo che ne hanno di fantasia…
ma che, nessuna fantasia, solo topoi ripetuti ad libitum per colpire e marchiare le dissidenze; han cominciato, fin dai primissimi secoli, contro le proprie comunità non allineate e poi contro gli gnostici (il clou è in Epifanio di Salamina) e poi via via contro manichei, catari, spirituali, dolciniani, ghibellini, fraticelli, templari, valdesi, lebbrosi, streghe, ebrei, via via fino, appunto, ai comunisti. E il bello è che lo stereotipo degli occulta conventicula,dei raduni notturni, dello spegnimento del lume, dei convivi orgiastici, dei sacrifici d’infanti, degli scelera e dei turpia stupra l’hanno copiato dal senatusconsultus del 186 a.e.v. contro i baccanali e dalle accuse poi rivolte dai romani contro gli ebrei-cristiani…
Come d’uso da oltre 2000:
“Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto… chi ha dato, ha dato, ha dato… scurdámmoce ‘o ppassato, simmo ‘e Napule paisá!”
Altro che “soddisfazione” per le “scuse”! Comincino e cominciamo a trattare questa gentaglia come si deve, che sarebbe anche ora!
«Tutti gli stregoni ciarlatani preti, vescovi e cardinali della terrorizzante setta fondamentalista, oltranzista ed integralista della Chiesa cattolica a causa dei loro pressanti ed arroganti indottrinamenti di superstizioni medievali e di criminali menzogne commettono il grave reato penale di “abuso della credulità popolare”. Pertanto tutti i ciarlatani preti, vescovi e cardinali possono essere denunciati penalmente dai cittadini alla Procura della Repubblica e alla Magistratura poiché tutti loro preti, vescovi e cardinali, indistintamente e in qualsiasi area geografica siano dislocati, infrangono l’articolo 661 del Codice Penale. Ai sensi dell’art. 661 C.P. “si ha abuso della credulità popolare quando taluno, per mezzo d’imposture, trae in inganno una moltitudine di persone”.
Articolo completo su http://nochiesa.blogspot.com/
Sèèèè magari.
Guarda io non sono un giurista, ma per la configurazione di un tale reato servono due cosette in genere.
Il dolo (convinzione di agire coscientemente in malafede)
L’offensività del reato (cioè che il fatto sia concretamente lesivo)
Il tutto vagliato dalle lenti del magistrato sul cui tavolo cadono le pratiche con buona pace della cassazione che fa chiaramente fatica a rendere organico il giudicato italiano…
Ora presumere che tutti i preti siano in malafede mi pare un po’ forte pure a me che non simpatizzo a primo pelo con loro 😉
A dirla tutta e tanto per rispettare il dettato costituzionale io quel reato lo leverei proprio come la diffamazione e tutti i reati di opinione, altrimenti non si può nemmeno scherzare.
Se poi uno lo fa per prendere soldi esiste il reato di truffa che è più specifico.
Ma lascio ai giuristi dire la loro
Senza dimenticare che sulla testa di ogni magistrato un crocefisso vigila implacabile sulla direzione del giudizio…
@ alfonso
la citazione del reato di abuso della credulità popolare è un falso bello e buono, e questo non fa onore al sito http://nochiesa.blogspot.com/
la citazione corretta è la seguente:
Art. 661 Abuso della credulità popolare
Chiunque, pubblicamente cerca con qualsiasi impostura, anche
gratuitamente, di abusare della credulità popolare è punito, se dal fatto
può derivare un turbamento dell’ordine pubblico, con l’arresto fino a tre
mesi o con l’ammenda fino a lire due milioni.
Da questo si evince che esiste abuso di credulità popolare solo se dal fatto può derivare turbamento dell’ordine pubblico, se no il reato non esiste
@giulio
Hai ragione, ho verificato ed effettivamente è come dici te. Mi ero fidato di ciò che era riportato sul sito http://nochiesa.blogspot.com/ ritenendolo una fonte seria, che oltre ad aver modificato l’art. 661 è anche incompleto come hai giustamente segnalato. Grazie.
MA soprattutto le querele sono una cosa ancora quasi semi seria… in genere vince chi ha più tempo da perdere e il vaticano ne ha parecchio… trovo preoccupante questa infondata istigazione a querele che possono diventare calunniose con conseguenze ben più serie per l’ingenuo querelante.
Io lo trovo sbagliato, ma questo è il nostro codice rocco, che se lo avesse fatto siffredi sarebbe stato molto meglio 🙂
Strano ! due preti così bugiardi e cattivi 😀
Casi isolati.
Ma come gli sarà venuta in mente poi quella storia dei bambini spogliati al buio ?
…certo che ce n’hanno di fantasia…
LOL!
e nessuno lo ha mandato affanculo?
com’è che era? “non dire falsa testimonianza”?
oh 10 comandamenti eh, non 100.
Infatti: 10 non sono tanti, oltre a propagandarli potrebbero anche provare a seguirli…
Si chiama “coerenza”, ma mi sa che l’hanno finita…
per finire qualcosa, devi almeno averlo, prima.
questi la coerenza non l’hanno mai avuta.
ma kaworu, cosa pretendi, già i 10 comandamanti sono 20 (+1) e i cattolici nemmeno lo sanno mai, pretendere poi che li conoscono o (orrore!) debbano pure essere coerenti con essi… 😀
Quali sono? Perché io trovo che i comandamenti sono dieci in Esodo e altrettanti in Deuteronomio, ma sono sostanzialmente gli stessi. (Ma com’è che in entrambi il giorno sacro è il sabato? La domenica da dove l’hanno tirata fuori???)
“La domenica da dove l’hanno tirata fuori???”
Dal culto del Sol Invictus. Costantino (pare) ne fosse un cultore, e lo “fuse” col cristianesimo delle origini. Anche il Natale viene da lì.
histor
prima ci fu’ il primo decalogo, (esodo capitoli 20-23), poi gli ebrei non lo accettano (mancavano al suo interno le promesse di dio di condurre gli ebrei alla vittori ed alla conquista, volevano un dio degli eserciti e nel primo le promesse eranoscarne), gli ebrei si danno allora all’adorazione degli idoli, mose’ si incavola per la storia del vitello d’oro, rompe le tavole e si fa’ dare il secondo (esodo cap 34-35).
il decalogo normalmente conosciuto e’ sostanzialmente il primo, riporto il capitolo
“Dio allora pronunciò tutte queste parole:
“Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla condizione di schiavitù: non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo (1)
né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo né di quanto è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.
Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio (2) geloso, che punisce la colpa dei padri (3) nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.
Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.
Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.
Onora tuo padre e tua madre (4), perché si prolunghino i tuoi giorni (5) nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio.
Non uccidere
Non commettere adulterio. (6)
Non rubare.
Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desiderare la casa del tuo prossimo.
Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo…”
il secondo ha regole un po’ differenti, che i cattolici in genere ignorano:
“Poi il Signore disse a Mosè: “Taglia due tavole di pietra come le prime. Io scriverò su queste tavole le parole che erano sulle tavole di prima, che hai spezzate. […] Mosè tagliò due tavole di pietra come le prime; […]
Il Signore passò davanti a lui proclamando:
“Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di grazia e di fedeltà, che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione”. […]
Il Signore disse: “Ecco io stabilisco un’alleanza: in presenza di tutto il tuo popolo io farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nessun paese e in nessuna nazione: tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l’opera del Signore, perché terribile è quanto io sto per fare con te.
Osserva dunque ciò che io oggi ti comando. Ecco io scaccerò davanti a te l’Amorreo, il Cananeo, l’Hittita, il Perizzita, l’Eveo e il Gebuseo.
Guardati bene dal far alleanza con gli abitanti del paese nel quale stai per entrare, perché ciò non diventi una trappola in mezzo a te.
Anzi distruggerete i loro altari, spezzerete le loro stele e taglierete i loro pali sacri.
Tu non devi prostrarti ad altro Dio, perché il Signore si chiama Geloso: egli è un Dio geloso.
Non fare alleanza con gli abitanti di quel paese, altrimenti, quando si prostituiranno ai loro dei e faranno sacrifici ai loro dei, inviteranno anche te: tu allora mangeresti le loro vittime sacrificali.
Non prendere per mogli dei tuoi figli le loro figlie, altrimenti, quando esse si prostituiranno ai loro dei, indurrebbero anche i tuoi figli a prostituirsi ai loro dei.
Non ti farai un dio di metallo fuso.
Osserverai la festa degli azzimi. Per sette giorni mangerai pane azzimo, come ti ho comandato, nel tempo stabilito del mese di Abib; perché nel mese di Abib sei uscito dall’Egitto.
Ogni essere che nasce per primo dal seno materno è mio: ogni tuo capo di bestiame maschio, primogenito del bestiame grosso e minuto.
Il primogenito dell’asino riscatterai con un altro capo di bestiame e, se non lo vorrai riscattare, gli spaccherai la nuca. Ogni primogenito dei tuoi figli lo dovrai riscattare.
Nessuno venga davanti a me a mani vuote.
Per sei giorni lavorerai, ma nel settimo riposerai; dovrai riposare anche nel tempo dell’aratura e della mietitura.
Celebrerai anche la festa della settimana, la festa cioè delle primizie della mietitura del frumento e la festa del raccolto al volgere dell’anno.
Tre volte all’anno ogni tuo maschio compaia alla presenza del Signore Dio, Dio d’Israele. Perché io scaccerò le nazioni davanti a te e allargherò i tuoi confini; così quando tu, tre volte all’anno, salirai per comparire alla presenza del Signore tuo Dio, nessuno potrà desiderare di invadere il tuo paese. […]
Porterai alla casa del Signore, tuo Dio, la primizia dei primi prodotti della tua terra.
Non cuocerai un capretto nel latte di sua madre”. […]
Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti senza mangiar pane e senza bere acqua. Il Signore scrisse sulle tavole le parole dell’alleanza, le dieci parole. Quando Mosè scese dal monte Sinai – le due tavole della Testimonianza [“del Testamento” > Bibbia Martini/Vulgata] si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte… “
Grazie dei due commenti. Illuminante in particolare il secondo.
Devo dire che nonostante tutta la divinità che si ritrova, sembra che a dio manchi parecchio la chiarezza espositiva. Dieci comandamenti? Si distingue l’uno dal successivo a fatica. Un elenco puntato no? O non sa nemmeno contare?
http://www.jesusandmo.net/2006/06/02/10cs/
“I bimbi sono addestrati al pugilato”
Ma vi rendete conto?
Ma avete visto chi c’era tra gli avvocati delle parti civili (quelle che avevano montato il caso)? Giuseppe Ghedini, il papà di Niccolò…eh buon sangue non mente!
(http://www.alessandronaccarato.it/index.php?option=com_content&view=article&id=174:i-giudici-sconfissero-la-santa-inquisizione-del-vescovo-bortignon-&catid=16:rassegna-stampa-2011&Itemid=13)
io lo dico sempre… geni & ambiente.
La Chiesa si scusa sempre quando il soggetto con cui scusarsi non esiste più.
Si è scusata per gli indios dopo secoli, si scusa adesso che i comunisti non ci sono più, o sono comunque ridotti al lumicino.
Ritardo tattico, direi…
Le scuse per i roghi…Ne vogliamo parlare!? 😉
Bravo! Mi ero scordato questo carico di bastoni 😉
E le scuse a Galielo dove le mettiamo?
è stato fatto un processo e in ogni processo che termini con l’assoluzione, l’accusa viene mostrata infondata. Non sempre la parte che accusa in questi casi chiede scusa, anche perchè se viene celebrato il processo significa che qualche indizio da valutare in quella sede viene considerato dai magistrati oggettivamente presente.
Questo discorso vale anche per il processo che e’ stato fatto nei confronti del tuo presunto messia.
P.S.
Se mai sia accaduto qualcosa di simile 2000 anni fa (circa).
@ teologo cattolico
“se viene celebrato il processo significa che qualche indizio da valutare in quella sede viene considerato dai magistrati oggettivamente presente.”
L’indizio reano le dichiarazioni di vescovo e prete, poi rivelatesi false. Sono d’accordo sull’inutilità delle scuse, un processo è giuridicamente diverso da una “scusa”, che è un atto riferito ai rapporti di cortesia. Vescovo e prete avrebbero dovuto essere condannati a pagare una penale e /o a farsi qualche bel giorno di galera. Se tutte le volte che i vertici del Vaticano (ma anche i preti, dal pulpito) offendono chi non è allineato con il loro pensiero venissero denunciati e condannati, inizierebbero a pensare un po’ di più prima di parlare
Teocatttroll,ho molta compassione nei tuoi confronti,sei in aperta malafede.
@ TEOLOGO
ma una volta, dico UNA, ammettere di avere sbagliato. E pensare che nella Bibbia il giusto pecca sette volte al giorno…
Certo le testimonianze, ma mi chiedo se poi sia seguita anche una condanna per calunnia nei confronti dei religiosi. Sarebbe stato giusto, non credi, dargli una decina d’anni di galera come prevede il codice ?
@ teologio cattolico
cioè secondo il tuo Dio non si deve chiedere scusa perchè le accuse SCIENTEMENTE CALUNNIOSE sono state prese in considerazione dal tribunale?
ma che ragionamento è?
dev’essere lo stesso ragionamento del “se i genitori dei bambini molestati o i bambini stessi non denunciano, chi sa può anche tacere che va tutto bene”
Grande Francesco, ah ah ah!
Comunque noto un miglioramento, per Galileo ci hanno messo 400 anni, per i comunisti ce ne hanno messi 50….
In uno Stato serio, l’assoluzione dei CALUNNIATI avrebbe portato automaticamente alla condanna dei CALUNNIATORI.
Ergo, il vescovo puparo sarebbe dovuto finire in galera, lui e tutta la sua cricca di mitomani contaballe.
Quella non era una storiella di vecchie bigotte pettegole. Era un odioso e criminale complotto, organizzato e orchestrato ad arte, esattamente come i pogrom contro gli ebrei di Innocenzo III.
Aveva ragione Dante: la Chiesa cattolica è una vera sgualdrina. Ieri, oggi e domani.
Desidero intervenire ancora per fare presente che il vescovo Bortignon, quello col bianco barbone che ancora ricordo, era un francescano: uno di quelli che l’amore ce l’hanno nel “cuore”.
Poi, per me estremanete importante, a leggere i nomi di quei comunisti come non commuoversi davanti a tanta nullità oggi imperante? In un certo senso conforta venire a sapere che i Ghedini sono sempre dalla parte del torto e dei delinquenti.
A quei tempi io ero iscritto ai Pionieri in un paese in provincia di MIlano, leggevo “Il Pioniere” con le favole di Rodari e le avventure di cipollino ed altri che ora non ricordo e l’unica attività era andare in compagnia in pulmann con il fazzolettino rosso al collo a Milano a teatro per vedere spettacoli per bambini. Naturalmente disprezzati dal prete, dalle beghine e dai baciapile del paese la cui invettiva più carina era chiamarci “balilla rossi”. Vi risparmio le altre. Acqua passata.
Beh, gli eredi, se ce ne sono, potrebbero fare una bella richiesta di risarcimento per i danni morali e l’immagine dei familiari lesa. Magari non ne ricaveranno niente, ma vuoi mettere con la possibilità di costringere la chiesa a pagare i danni?
58 anni… beh, fossero sempre cosi’ veloci, sarebbe gia’ un bel passo avanti, di solito ci vuole 10 volte tanto…
Delinquenti matricolati. 50 anni dopo poi si è scoperto che le cose brutte le fanno loro.
le scuse valgono se fatte quando il danno puo’ ancora essere evitato o limitato
ora sono fumo negli occhi per distogliere l’attenzione dalla valutazione obiettiva di cio’ che e’ avvenuto, e dalla condanna dell’organizzazione che ha permesso (voluto) che avvenisse
in pratica la cosa giusta da dire era che il tempo delle scuse era ampiamente superato, rimaneva solo la constatazione della “violenza della Chiesa” nell’organizzare e nel non ammettere le proprie colpe se non fuori tempo massimo
Ma dopo l’ammissione del peccato, la ricerca del perdono, non c’e’ pure la penitenza!?
Qui abbiamo l’ammissione (dopo il processo ovvio) della diffamazione nei confronti dei militanti. Abbiamo la ricerca del perdono attraverso le scuse (fatte con estremo ritardo, e vabbe’!)….Ma la penitenza??? 😉
«Viziosa è ogni specie di contronatura. La più viziosa specie d’uomo è il prete: egli insegna la contronatura. Contro il prete non si hanno motivi, si ha la prigione. »
(Friedrich Nietzsche, “L’Anticristo”)
Chiedere scusa, o perdono, ma più spesso scusa,(non ci si spreca) è il nostro sport nazionale: un tizio ubriaco travolge dodici ciclisti e subito dopo chiede scusa, un altro ammazza a coltellate un coetaneo e chiede scusa etc. C’è sempre l’anima buona che invita la perdono: ha chiesto scusa però e che diamine! Non voglio perorare l’occhio per occhio ben inteso, ma tacere sarebbe meglio, forse capire ed aiutare a capire per non ripetere lo stesso” errore” se così lo vogliamo capire. Per gli errori della chiesa, per esempio permane l’errore originario che genera il comportamento e cioè l’idea di possedere l’unica verità, così il rispetto degli altri quando c’è , non è un atto dovuto , ma un segno di santa tolleranza verso gli sventurati che non sono toccati dalla grazia di credere.
Chiedere scusa, o perdono, ma più spesso scusa,(non ci si spreca) è il nostro sport nazionale: un tizio ubriaco travolge dodici ciclisti e subito dopo chiede scusa, un altro ammazza a coltellate un coetaneo e chiede scusa etc. C’è sempre l’anima buona che invita la perdono: ha chiesto scusa però e che diamine! Non voglio perorare l’occhio per occhio ben inteso, ma tacere sarebbe meglio, forse capire ed aiutare a capire per non ripetere lo stesso” errore” se così lo vogliamo capire. Per gli errori della chiesa, per esempio permane l’errore originario che genera il comportamento e cioè l’idea di possedere l’unica verità, così il rispetto degli altri quando c’è , non è un atto dovuto , ma un segno di santa tolleranza verso gli sventurati che non sono toccati dalla grazia di credere.
Chiedo scusa devo aver battuto due volte invio, chiedo scusa per due errori “al perdono” e non la perdono, “se così lo vogliamo definire ” e non “la vogliamo capire”
Se la chiesa dovesse chiedere scusa di tutti i crimini e le mascalzonate varie che ha compiuto durante la sua storia, il suo massimo rappresentante dovrebbe parlare per i prossimi dieci anni a venire senza dormire, bere e mangiare.
Dopodichè, passando al giusto risarcimento in solido, la chiesa perderebbe fino all’ultimo cent depositato nello I.O.R. resterebbe senza beni immobili ed un solo cm quadrato di terra in cui zappar cavoli.
I suoi rappresentanti diventerebbero ciò che Gesù disse a quel tempo: “lasciate ogni ricchezza terrena e pensate solo al regno dei cieli”.
Sèèèèèèèèèèèèè te pare nèèèèè !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E poi si dice che in ritardo sono solo le poste e i treni…