L’antimateria in “trappola”

I ricercatori del Cern di Ginevra stavolta hanno ottimi motivi per essere soddisfatti. Sono riusciti infatti nell’impresa di “intrappolare” circa 300 atomi di anti-idrogeno e di tenerli in sospensione in un campo elettromagnetico lontani dalla materia (cioè le pareti del contenitore) per un tempo altissimo, mille secondi ovvero 16 minuti e 40 secondi, un tempo 5 mila volte superiore a quello raggiunto lo scorso novembre. Già lo scorso aprile (vedi Ultimissima del 9 maggio) i colleghi americani del Relativistic Heavy Ion Collider (Rhic) erano riusciti a catturare l’anti-elio 4. A dare il resoconto dell’esperimento è la rivista Nature Physics. Un intervallo lunghissimo, spiega Jeffrey Hangst, leader dell’equipe, che permetterà di cominciare a studiare queste particelle, in particolare per capire se esse ubbidiscono alle stesse leggi della fisica della materia e per capire come mai l’antimateria si trovi in quantità così piccola nell’universo nonostante durante il Big Bang doveva essere presente in quantità pressoché uguale rispetto alla materia. Un passo importante per capire l’origine del nostro universo o, per dirla con Hawking, per entrare nella “mente di Dio”. Quanto al processo di annichilazione (incontro/scontro tra materia ed antimateria) esso non è altro che l’applicazione della celeberrima equazione einsteiniana E=mc 2 che trasforma le masse delle particelle in energia. E’ stato calcolato che un chilogrammo di antimateria che entrasse in contatto con altrettanta materia, provocherebbe una esplosione circa 3000 volte superiore a quella di Hiroshima.

Stefano Marullo

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129 commenti

#Aldo#

Ultimissima: «E’ stato calcolato che un chilogrammo di antimateria che entrasse in contatto con altrettanta materia, provocherebbe una esplosione circa 3000 volte superiore a quella di Hiroshima.»

Forse è proprio per quello che si conducono questi esperimenti? Poter fare il botto più grande (possibilmente in casa d’altri) è da sempre una grande ambizione di chi ha ruoli d’alta dirigenza. E’ una forma di perversione piuttosto diffusa.

Paul

Si conducono questi esperimenti per amore della conoscenza, poi arrivano i militari con i loro soldoni a cui non tutti, purtroppo, sanno dire di no….

Andrea

I soldoni dei militari sono proprio quelli che finanziano tante ricerche. Non c’è bisogno di aspettare che arrivino, ci sono già.

nightshade90

aldo, a che serve una bomba più potente dell’atomica? già con essa da sola vinci in automatico (se l’avversario non ce l’ha. se ce l’ha, ci si ammazza a vicenda in automatico anche se uno dei due ha l’antimateria e l’altro no).

militarmente, l’antimateria è poco utile in confronto con i costi di produzione e ricerca….

davide

scusa aldo, ma se devi “citare” almeno fallo come si deve..è pur vero che 1kg produrrebbe energia 70 volte superiori ad 1kg di idrogeno, ma è pure vero che i costi al momento sono impensabili.

leggendo qualche riga più sotto del testo da te estrapolato qui (http://it.wikipedia.org/wiki/Antimateria#Antimateria_come_fonte_di_energia) si può ben vedere che probabilmente non è pensabile in tempi concreti reperire i fondi per una siffatta arma…

meglio dai, l’uso come arma di distruzione è scongiurato, peccato che ne è scongiurato anche l’uso come energia per il proprio fabbisogno…

giulio

@ aldo
Non puoi proibire la ricerca scientifica pura per paura delle possibili applicazioni militari, se no si ferma il progresso e l’avanzare della conoscenza perchè a priori non sai mai quali potrebbero essere le applicazioni. Al massimo si può proibire la ricerca scientifica applicata, se la sua applicazione è antisociale.
Detto in altri termini, non puoi proibire la scoperta del fuoco, puoi proibire l’invenzione del lanciafiamme.

#Aldo#

Io, ma proprio materialmente, non posso proibire proprio nulla, non sono in grado! Dal mio punto di vista è proprio lì che sta il problema…

bruno gualerzi

” E’ stato calcolato che un chilogrammo di antimateria che entrasse in contatto con altrettanta materia, provocherebbe una esplosione circa 3000 volte superiore a quella di Hiroshima.”

Data la mia totale ignoranza in fatto di materia e antimateria (e non solo), dando credito quindi agli scienziati del Cern della straordinaria scoperta, non posso non dare credito anche a quanto qui riportato. Da cui deduco ciò di cui sono sempre più convinto: di pari passo con l’enorme progresso nella conoscenza del mondo in cui viviamo fino, potenzialmente, ad entrare ‘nella mente di Dio’, c’è il ‘progredire’ della posssibilità di raggiungere veramente, concretamente, come specie, il luogo dove dio e la sua mente sono fatti dimorare da tante religioni. L’ALDILA’
Esaltiamoci pure, com’è giusto, ma non ubriachiamoci. E questo non è solo un ovvio invito alla prudenza, ma un invito a non snobbare – bollandola come ipotesi fantascientifica o come ancestrale paura di ogni progresso – la possibilità di un’apocalisse prossima futura. Permettendo oltre tutto agli apocalittici di sempre dil gridare al ‘castigo divino’.

Catone48

@ bruno gualerzi

Mi piace l’apertura di un ateo alla categoria della possibilità.

damien

E’ una forma di perversione anche sparare accuse random con rabbia repressa non appena saltano fuori certi temi. L’umanità è una brutta razza, ma perchè ogni minima volta saltare subito alla gola di una scoperta sientifica eccezionale solo perchè qualcuno ci può vedere un’arma (o qualcosa che scalfisce Madre Terra), senza pensare che non è necessario che ci siano queste motivazioni dietro? Cerchiamo di evitare qualunquismi, ovunque e in ogni ambito. Isolare l’antimateria prevenendo l’annichilazione è un risultato IMMENSO, con una quantità enorme di risvolti positivi (conoscenza del mondo, dell’Universo, ecc.). L’immagine del “3000 volte superiore a Hiroshima” secondo me è un esempio infelice dell’autore dell’articolo e basta, se chiedi ad uno scienziato certo non ti quantifica l’energia in questo modo, ma se pensa che è questa la lingua che puoi capire userà la similitudine della bomba. Poteva dare l’equivalente in energia emessa dal sole e nessuno avrebbe gridato alla natura perversa dell’umanità.

bruno gualerzi

Breve aggiunta d’obbligo. L’apocalisse, ora come mai in oassato, è CONCRETAMENTE possibile. Non serve, anzi, rimuoverla.

bruno gualerzi

Scusa damien, ho sbagliato tasto, e non mi riferivo a te. Era soio un’integrazione a quanto scritto sopra.
Però ne approfitto per rivolgermi a te nell’ipotesi che ti riferissi a me. Non è questione di tirare in ballo Hiroshima o altro: c’è o non c’è questa disponibilità effettiva di disporre di un potere autodistruttivo ‘definitivo’ da parte di un’umanità che, nonostante tutti i progressi, mostra una conflittualità che, da questo punto di vista, non è molto diminuita da quando, come suol dirsi, si viveva nelle caverne? Se mettendo l’accento sui vantaggi, certamente potenzialmente enormi, che queste conoscenze possono apportare non si mette SULLO STESSISSIMO PIANO, SPEcULARMENTE, i pericoli che comportano, sii sconfina, io credo, in un rovinoso fideismo.

stefano marullo

@ damien

scrivi

> L’immagine del “3000 volte superiore a Hiroshima” secondo me è un esempio
> infelice dell’autore dell’articolo e basta

Io riporto solo una notizia, non faccio il fisico nucleare, l’immagine è stata riportata dal Guardian

Markus

Star Trek 🙂

Io penso alle applicazioni per i viaggi spaziali.

FSMosconi

Solo perché non sei in grado di immaginartele. Perlomeno in modo plausibile, e su…

Markus

A parte gli scherzi, con un coltello da bistecche si possono sgozzare, lavorando alacremente per otto ore, circa un centianio di uomini al giorno. Voi quanti ne avete a casa ?

Dai facciamo i razionalisti. E’ stato calcolato… Si potrebbe…

Le bombe atomiche per abbattere città intere ce le abbiamo già, il problema al contrario è fare esplosioni piccole e mirate come dimostravano gli esperimenti francesi di qualche anno fa…

Io starei tranquillo e penserei al motore a curvatura 😉

Chiaro che se questi esperimenti venissero fatti in Iran mi sentirei meno tranquillo però.

myself

State tranquilli perchè per produrre un chilogrammo di antimateria ci va ben di più dell’energia di 3000 bombe atomiche a Hiroshima, usare l’antimateria come arma è totalmente controproducente.

Marco Uno

Quoto state tranquilli!
Anche perché è la sostanza più cara al mondo.

Un grammo di antimateria ha un prezzo stimato che varia tra i 10 e i 30 MILIARDI di dollari.
Quello con gli esplosivi è solo un paragone per impressionare chi legge e far capire quanta energia può sviluppare.

B'Rat

Straquoto. Il fatto è che mentre nel caso della bomba atomica effettivamente si produce energia da una massa di uranio che fa da fonte di energia trovata in natura (allo stesso modo, ma con metodi e quantità differenti, con cui da una certa quantità di carbone si ottiene calore), l’antimateria in natura non si trova, ergo va prodotta e ciò per la conservazione dell’energia non può richiedere meno energia di quanta poi se ne ottenga.

stefano marullo

Sei proprio un pessimista B’Rat. Sei proprio sicuro che non si trovi in natura? La Stazione Spaziale Alpha Magnetic Spectrometer serve a proprio a intercettare l’antimateria nell’universo. Siamo agli inizi. Un po’ di fiducia nella scienza…

nightshade90

anche così, la vedo dura mandare una spedizione su alfa centauri (in realtà se c’è antimateria di sicuro è molto più lontana, fuori dalla galassia) solo per prendere il combustibile per le bombe…..

B'Rat

stefano marullo,
per favore, prima di dare del pessimista a qualcuno informiamoci.

Se ci fosse antimateria stabile nelle vicinanze (poi è chiaro che negli urti p.e. di raggi cosmici vs atmosfera terrestre viene prodotta continuamente, ma si annichila altrettanto immediatamente) vedremmo continuamente emissione nei raggia gamma con energia caratteristica di un’annichilazione elettrone-positrone, per esempio. Questa ed altre evidenze.

B'Rat

Dove “vicinanze” più o meno sta per “fino a dove riusciamo a vedere”!

stefano marullo

B’Rat, apprendo da te che dare del pessimista a qualcuno appartiene all’alveo degli improperi. Ma perchè sei sempre così acido?

B'Rat

Non ho detto che è un impropero, dico che è impreciso: affermare che c’è a giro non c’è antimateria pronta per essere sfruttata non è pessimista, è semplicemente scientificamente giusto con un ottimo margine di confidenza.

Markus

Ma allora niente star trek, viaggi verso pianeti lontani con nuove forme di vita ? 🙁

Io credo nella scienza. Ce la faremo 😉

B'Rat

Io studio la Scienza (Fisica). Che non è uno strumento che funzioni come le bacchette magiche, ecco. Certo che potremmo scoprire qualche trucchetto utile e ganzo per viaggiare per lo spazio. Ma fino ad allora, le stime e le non poche leggi fisiche che conosciamo lo rendono a dir poco improbabile (il colpo di grazia lo ha dato la relatività). Fino a che non scopriamo che ci si sbaglia, è inutile farsi i film.

Markus

Pazienza… sono abituato alle disillusioni. Dopo babbo natale, il topolino dei dentini, la befana e gesù penso di avere le spalle abastanza larghe 😉

RobertoV

Il CERN è un laboratorio internazionale e si occupa di ricerca di base.
Al CERN persone da tutte le parti del mondo si incontrano, collaborano, discutono. Riescono a lavorare insieme persone provenienti da paesi in guerra tra loro, ad esempio israeliani e palestinesi. In questo senso il CERN è un laboratorio di pace.
Il paragone con l’esplosione di una bomba atomica lo si fa anche per i terremoti, sia per la rapidità del fenomeno di generazione di energia che perchè evidentemente per i profani è più intuitivo e di maggiore impatto rispetto al far riferimento a quanta energia equivale, per esempio in quantitativo di combustibili fossili o di consumi energetici mondiali.

Alecattolico

Cosa c’ entra l’ antimateria con Un sito che si occupa di ateismo?,perch l’ antimateria dimostreRebbe la non esistenza di Dio , come si sottointemde,poich altrimenti non ci entrerebbe Nulla,visto che una organizzazioNe ateista pensa soln a diffNdere l’ ateismo in tutti i modi.illogici,o con una fin ta raziNalit.

Sai

�����
Ma perchè hai lo sfizio di scrivere stupidate ad ogni news, tu che non sai il significato della parola infanticida?
�����

stefano marullo

buonanotte Ale! Grazie sempre per il tuo umorismo (involontario)

c.d.

“Cosa c’ entra l’ antimateria con Un sito che si occupa di ateismo?”

beh come minimo c’entra perche appena riescono a superare i 16 minuti e ad arrivare a qualche ora gli illuminati ci fanno una bella bomba di antimateria e la spediscono dritta dritta in vaticano.

teologo cattolico

@ale

non c’azzecca niente- o almeno io non vedo il nesso- come altre questioni che non voglio ripetere per evitare di stufare chi legge. Comunque magari qualcuno ti risponde. Sulla stessa linea si esprime sotto @b’rat

Giulia

Facile: l’antimateria sta alla materia, come Cristo all’Anticristo. L’antimateria è la responsabile degli aborti, delle bestemmie, della cattiveria atea, dell’eutanasia, dell’omosessualità, della laicità, della libertà di culto e di pensiero, della secolarizzazione, delle droghe, della disocupazione e pure… del maltempo. Credevo lo sapessi, mi stupisce la tua domanda.

rolling stone

è vero Giulia
La antimateria affascina la mente degli sprovveduti
(oltre a mettere il naso nei best seller di Hawking sarebbe opportuno metterlo anche una volta tanto in qualsiasi testo di fisica teorica)
poiché oltre a rievocare nel campo della ontologia i concetti teisti di
creazione dal nulla e di effetto senza causa (il miracolo),
rievoca anche, nel campo della morale, il dualismo
(anche questo teistico) di positivo-negativo,
buono-cattivo, con noi o contro di noi.

Southsun

Ale, hai un virus nella testa e uno nel computer.

La scienza vi può salvare tutti e due.

Zoso

nemmeno la scienza ha il coraggio di avventurarsi nella sua testa per vedere cosa succede, figurati per curarlo…

Alecattolico

Voi , come al solito non sapete rIspondere alle domande che vi faNno, parlate di cose che in questo articolo non ci soNo,(l’ infanticidio,con questo aRticolo non c’entra nulla:-)), In oltre nella vostra ignoranza Non sapete che dio spirito,noN materia,affermare che lo spiriTo materia equivale a dire che Carne e plastica sonO la stessa cosa,cristo dio fatto uomo e non uN uomo che si fatto dio poichHa sovvertito parecchie leggi naTurali: risuscitato dai morti,hA camminato sull’acqua.ha fatto Risuscitard lazzaro e la fanciulLa morta, ha noltiplicato i panI e i pesci, ha trasformato l’acQua in vino,ha ridato la vista aI cieco, l’udito al sordo,ecc.

andrea del bene

Gesù ochi per lui ha fatto tante belle cose :-), ma tu intanto impara a scrivere i messaggi in caratteri Unicode UTF-8 se no sembrano ancora più deliranti.

FSMosconi

@aletroll

Conosci quella massima sullo stare zitto e l’impressione di stupidità?
Ecco: indovina te cosa può c’entrare col tuo commento…

robby

perche citrullo,l antimateria è un applicazione della materia,dunque per chi ama la scienza,è molto piu interressante,di ogni altra cosa,è poi qui cè liberta di pensiero,ma pure la liberta di sentirsi dire che sei un citrullo,che sembri avere un cervello di 12 enne.questo è razionalita,tu dire stupidita ok…io dire te che dici cose stupide…ops parlo come te..

fab

Ale, mettiti il cuore in pace, la scienza è cosa nostra. Scusa se eventualmente non ho fatto errori di stampa.

B'Rat

Onestamente non capisco che ci combini con l’Uaar… alla fine si tratta solo dell’hype che gli scienziati (o i giornalisti scientifici) si sono troppo spesso abituati a caricare sugli esperimenti… dire che questo esperimento sia designato per fare grandi passi nella comprensione delle leggi dell’universo è decisamente esagerato… i meccanismi di rottura della simmetria materia-antimateria (e quindi a che leggi l’antimateria obbedisca, che nessuno ormai dubita siano essenzialmente le stesse della materia) vengono studiati in modo più sottile di una manciata di anti-atomi in sospensione, proprio perchè la loro natura ultima è sfuggente.

nightshade90

“Onestamente non capisco che ci combini con l’Uaar… ”

quale parte di razionalisti (e quindi tra le altre cose amanti della scienza e dei prodotti della ragione) non ti è chiara?

B'Rat

Per questo esistono i blog scientifici, che fanno divulgazione solitamente assai meglio. E poi ogni tanto saltano fuori notizie di Fisica, mi pare assai raramente altre discipline (al di fuori della sociologia, negli studi in cui appunto c’è correlazione con la religione).
Questo non lo è.

nightshade90

se è per questo esistono anche i blog specializzati nelle notizie di politica, o le notizie di cronaca, ecc.
però noi pubbliochiamo le notizie politica o cronaca che ci possono interessare comunque.

mediamente gli atei sono molto interessati alla scienza (anche perchè moltissimi di essi sono scienziati o comunque laureati in materie scientifiche). quindi perchè non dovremmo riportare tali notizie? se l’UAAR scoprirà che ai suoi utenti non interessano notizie scientifiche, eviterà in futuro di pubblicarne altre, ma fino ad allora, non mi pare ci sia alcun motivo per non farlo.

B'Rat

Si, ma mi chiedo, sul serio, perchè questa e non altre? Se davvero lo scopo fosse far godere un po’ di scienza, c’è ben di meglio da condividere, e soprattutto molto di più. Praticamente sarebbero assai più le notizie scientifiche che “religiose”…

nightshade90

la pubblichiamo perche’ questa e’ roba grossa, un grande successo scientifico. se fossero piccole notizie, invece, non le pubblicheremmo (proprio perche’ non siamo un blog scientifico, pubblichiamo solo le notizie davvero interessanti per gli utenti).

immagino che capisca anche tu come solo a pochi esperti interesserebbero i progressi nell’individuare le aree del cervello adibite al riconoscimento dei volti dei famigliari, mentre invece la capacita’ di conservare l’antimateria e’ roba che attira l’interesse anche di chi non e’ un fisico sperimentale.

rolling stone

centra Brat
poiché alcuni fantasticano che dal nulla si possa ottenere materia ed antimateria
e che possa esistere un effetto senza causa.
Queste due geniali pensate messe assieme
giustificherebbero la creazione dell’universo dal nulla
come alternativa alla creazione divina.
Il virus che il parroco ha inoculato nel loro cervello da bambini quando frequentavano l’oratorio evidentemente continua a fare danni.

stefano marullo

Rolling sei liberissimo di scambiare il fisico Hawking con il mago Otelma, ma lo trovo un po’ ardito

stefano marullo

Poi Rolling mi piacerebbe conoscere qual è la tua spiegazione sull’origine dell’universo.Non Dio, non il Nulla, rimane…provo ad indovinare: la Sostanza di spinoziana memoria eterna ed infinita, forse?
Sul piano dell’ontoteleologia, rumble rumble, non esiste un effetto senza causa, quindi arguisco che la Causa Prima non possa essere Incausata, giusto?
Aiutaci per favore

rolling stone

c’è un libretto in circolazione intitolato “Il mondo come volontà e rappresentazione” scritto da un famoso ateo.

rolling stone

e ce n’è un altro, sempre dello stesso autore, intitolato “Cos’è la verità”
in cui si mostra anche che, alla luce della fisica moderna, la concezione del mondo come rappresentazione è tutt’altro che campata in aria.

stefano marullo

@ rolling stone

Sì, vabé mi citi Schopenauer, autore ateo e razionalista, certo, ma anche noto per il suo “irrazionalismo” e la sua metafisica. Il mondo non è solo rappresentazione ma anceh volontà (sottratta alla ragione). Sulla causalità ti avevo già risposto su altro thread, non credo proprio rappresenti più un dogma per gli scienziati

rolling stone

@ Marullo
leggiti „Cos’è la verità“ e poi segnalami una sola affermazione “irrazionale” di Schopenhauer. E già che ci sei, indicami qualcun altro che sia riuscito meglio del “metafisico” Schopenhauer a precisare il criterio secondo cui qualcosa può essere definito “vero” o “non vero”.
Riguardo alla causalità basta osservare che qualsiasi scienza si occupa proprio di individuare le cause. Senza cause, niente scienza.

stefano marullo

@ rolling
Il mondo non è solo rappresentazione (relazione tra soggetto e oggetto, caratterizzata da spazio, tempo e causalità) ma anche volontà (essenza del nostro essere interiore) che è un principio irrazionale sottratto alla ragione. Riprendendo Kant, per Schopenauer l’uomo oltre che fenomeno è anche noumeno. E meno male, se fossimo solo “oggetti fra oggetti” la nostra soggettività andrebbe a farsi benedire. Dire che Schopenauer ha una prospettiva irrazionalistica (non a caso ho messo “irrazionale” tra virgolette) non vuol dire che faccia affermazioni irrazionali alla stregua di dire che avere una prospettiva razionalistica come pensiero non vuol dire fare affermazioni puntualmente razionali. Nell’ultima parte del “Mondo” il filosofo delinia una sorta di itinerario mistico e termina parlando del Nulla (ok per lui non c’è un nulla assoluto ma solo privativo).
E cmq per darti soddisfazione, ecco cosa scrive Schopenauer in un saggio sul teismo: “Nessuna scienza può essere provata in tutto e per tutto, come un edificio non può reggersi in aria: tutte le prove devono risalire a un fatto intuitivo e quindi non più dimostrabile”.
Non lo chiama Dio, su questo ti rassicuro.
Grazie per avermi fatto parlare del buon Arthur anche se il buon Gualerzi saprebbe scrivere molto meglio

Andrea

c’entra, perché in queste pagine c’è la convinzione che le persone intelligenti sono certamente atee, e quindi ogni scoperta scientifica di rilievo è un successo dell’ateismo.

B'Rat

Lo dici come critica a queste pagine, vero?
Comunque il mio punto è anche che questa non è certo una scoperta scientifica di rilievo e si pensa che non porterà a scoperte di rilievo… è più un successo tecnico.

nightshade90

andrea

ma cha cavolo sti dicendo? hai fumato erba strana o semplicemente non sai uscire dal liovello “chbiacchiere da oratorio”?

non è vero che tutte le persone intelligenti sono atee (anche se la maggior parte degli scienziati è atea). e di certo i successi della scienza non hanno nulla a che fare con i successi dell’ateismo (non da quando la fede ha accettato di tenrsi fuori dalle affermazioni di carattere scientifico).

ma, essendo moltissimi di noi appassionati di scienza (e moltissimi di noi sono pure scienziati), perchè mai l’UAAR non dovrebbe pubblicare tali notizie? se interessano agli utenti (e così è)……

Southsun

C’è un’altra notiziola che potrebbe interessare ancora di più:

http://tecnologia.tiscali.it/articoli/news/scienza-tecnica/11/06/vorticespazio-temporale.html?news_scienza

Se attorno alla Terra esiste il vortice spazio-tempo distorto che prevedeva Einstein, E QUESTO SEMBRA PROVATO, allora i viaggi interstellari “a curvatura” diventano teoricamente possibili, giusto?

Ciumbia! Io ci vedo anche una possibilità teorica per la macchina del tempo. E’ giusto o sbaglio?

B'Rat

Che schifo di articolo (chiaramente non è colpa tua, ma di chi scrive queste cose).

La mia traduzione ad occhio e croce è che sia stato rilevato qualche effetto relativistico nella gravità intorno alla Terra; si trattano di effetti molto piccoli, ma nessuno metteva in dubbio che ci fossero ormai quindi non è nulla di nuovo.
Nessun fisico serio userebbe mai il termine vortice spazio-temporale intorno alla Terra, che ad occhio e croce sta per “curvatura dello spazio tempo”, ovvero descrizione della gravità come modifica delle coordinate di spazio e tempo. Essendo una cosa che è nota (o almeno ipotizzata) da quasi 100 anni, nulla che apra nuovi scenari.

Southsun

Guarda che quell’articolo è una “breve” estratta dalle notizie di altre fonti.

L’articolo originale è stato pubblicato da Physical Review Letters il 3 giugno scorso, e ripreso, per esempio, dal Corriere della Sera.

Purtroppo l’articolo non è scaricabile liberamente, ma mi pare tutto meno di una bufala.

Infatti la misurazione satellitare non “apre nuovi scenari”, ma conferma una volta di più la teoria della relatività di Einstein.

I viaggi siderali “a curvatura” e la macchina del tempo sono solo mie speculazioni.

B'Rat

Io intendo l’articolo di Libero. È scritto con un linguaggio da fantascienza che fa capire tutto tranne la concreta idea fisica dietro il tutto. Per questo parlo di “traduzione”

Giorgio Pozzo

Essendo la scienza agnostica (o atea, secondo un certo significato del termine), ogni notizia scientifica potrebbe essere commentata anche qui nel blog UAAR.

Pero’, devo dare ragione a B’Rat: questa notizia e’ piu’ relativa alla tecnologia che alla scienza. Salvo se ne si considera l”aspetto cosmologico.

bruno gualerzi

Successo della scienza o della tecnologia (questa distinzione costituisce un luogo comune che dovrebbe aver fatto il suo tempo: come è possibile il progresso tecnologico senza la ricerca scientifica e, di fronte alla complessità sempre crescente della ricerca, quest’ultima senza l’apporto della tecnologia?), resta il fatto che, da quando si è entrati nella cosiddetta era atomica, l’uomo si trova ad evere tra le mani un potere distruttivo almeno pari alla potenzialità costruttiva: entrambe senza limiti… se per limiti si intende il punto oltre il quale la specie umana si autodistruggerebbe prima che vi provvedesse l’inospitabilità del pianeta che ci ospita. E, come dicevo, non è che l’umanità sia diventata lungo la sua storia molto più saggia nonostante tutti i progressi della scienza…

Scusate il riferimento personale, ma, di fronte a certi atteggiamenti relativi ai prodigi della tecnica (sia o meno tale questo del CERN) mi torna alla mente quando, nella fase finale del II conflitto mondiale, anche dalle mie parti noin passava giorno senza un’incursione aerea con relativo sganciamento di bombe, e mentre io, bambino, ero terrorizzato, mio fratello più anziano di me e i suoi amici stavano a disquisire… intanto se erano aerei tedeschi, inglesi o americani come se ciò facesse differenza… e poi se erano più potenti, e quindi più efficaci, gli uni o gli altri! E il bello è che poi mi vergognavo per non essermi comportato come loro…

Bismarck

Il problema non è della scienza ma dell’uso politico delle sue scoperte.

bruno gualerzi

No, il problema vero è se l’uomo è diventato sufficientemente saggio (ripeto, nonostante tutti i progressi innegabili della scienza) per non ‘usare politicamente’ queste nuove conoscenze. E, visto cosa sono in grado di distruggere, non mi va di aspettare che intanto rinsavisca.

P.C.

Di solito si, ma mi sfugge quale superstizione in particolare sia stata sconfitta con questo risultato della scienza…

Bismarck

La scienza tout court, questo è solo un altro piccolo passo….

P.C.

Se posso dire la mia, chi se ne frega delle “bombe di antimateria”!
Qui c’è la possibilità concreta di studiare la fisica (e, in un futuro magari non troppo remoto, persino la chimica) dell’antimateria!

P.C.

P.S. Non penso proprio che verrebbero utilizzate “bombe di antimateria”, anche nell’eventualità che qualcuno riesca a produrle… a parte il problema del costo (sia energetico che economico), di solito un’arma si usa con l’obiettivo di sconfiggere l’altro restando al contempo in vita (nel caso dei kamikaze loro sono l’arma, mentre l'”utilizzatore” è chi li manda ad ammazzarsi)…
A mio parere, ci vorrebbe una stupidità da guinness per usare, sulla Terra, un’arma così mostruosamente potente…

bruno gualerzi

“A mio parere, ci vorrebbe una stupidità da guinness per usare, sulla Terra, un’arma così mostruosamente potente…”

Come replicavo a Bismark, non mi va di aspettare per verificare se qusta ‘stupidità’ sarà da guinness dei primati o meno. E naturalmente non mi riferisco tanto alla ‘bomba di antimateria’, della cui realizzazione apprendo la sostanziale (almeno in tempi brevi) impossibilità, ma del credito incondizionato che viene dato ad una ‘ricerca pura’ di fatto sempre più utopistica. E, per questo, sempre più fuori controllo.

P.C.

1 grammo di idrogeno = 6,02214179(30) · 10^23(il numero di Avogadro) atomi di idrogeno.
Quindi 1 kg di idrogeno = 6,02214179(30) · 10^26 atomi di idrogeno.

“È stato calcolato che un chilogrammo di antimateria che entrasse in contatto con altrettanta materia, provocherebbe una esplosione circa 3000 volte superiore a quella di Hiroshima.”

Ne hanno intrappolati 300. Secondo me, è ridicolo considerare la cosa anche solo vagamente pericolosa.

P.C.

Dall’annichilazione di tutti e 300, si otterrebbe un’esplosione pari a (circa) 1,5 · 10^-21 volte quella di Hiroshima.
L’esplosione di Hiroshima ebbe l’energia di circa 13 chilotoni, cioè circa 5,46 · 10^13 Joule.

L’annichilazione di 300 atomi di idrogeno con altrattanta antimateria provocherebbe il rilascio di circa 8,19 · 10^-8 Joule.

Faccio più danni io scrivendo questo commento…

bruno gualerzi

@ P.C.
La mia replica non verteva tanto sulla pericolosità o meno di quanto elaborato al CERN (prendo assolutamente per buono ciò che affermi), ma su un atteggiamento – non di tutti, certamente, ma di tanti – di fronte agli sviluppi della ricerca scientifica.

P.C.

Se ti riferisci al discorso sulle bombe all’antimateria di cui sopra, hai ragione…
Possibile mai che, qualora un centro di ricerca ottenga un risultato importante, la prima applicazione cui si pensi sia bellica?

B'Rat

L’annichilazione di 300 atomi di idrogeno con altrattanta antimateria provocherebbe il rilascio di circa 8,19 · 10^-8 Joule. [nota mia: circa 10^-7 joule]
Per mettere le cose in scala ricorderei: 1 Joule = circa l’energia per sollevare 1 etto di prosciutto per un metro.
10^-7 Joule: circa un centesimo dell’energia per sollevare 1 grammo di pepe di 1 mm

firestarter

ma pesa di piu’ un grammo di pepe o un grammo di prosciutto?

B'Rat

In realtà la fisica tanto tanto (ma ad occhio e croce le asimmetrie si dovrebbero notare principalmente nei decadimenti), ma la chimica non dovrebbe riservare sorprese…
Magari ci sono, ma al momento a me sfuggono le applicazioni possibili…

P.C.

Veramente sfuggono anche a me, ma non si può mai sapere… intanto vale la pena di studiarla per cercare di capirci qualcosina in più, no? Non è questa, in fondo, la differenza tra ricerca pura e ricerca applicata?

Alessio

L’apprendista stregone continua con i suoi esperimenti. La scienza, si sa, non può fermarsi. Ma i rischi di annientamento della vita sulla Terra ci sono, eccome. E sono tanti e diversi.
A chi volesse approfondire quesi temi apocalittici cinsiglio la lettura del libro dell’astrofisico Martin Rees: “Il secolo finale – Perché l’umanità rischia di autodistruggersi nei prossimi cento anni”. E’ un saggio su cui meditare.

bruno gualerzi

Consiglio anche di meditare sui ripetuti interventi di bruno gualerzi su questo blog e altrove dove – pur non essendo uno scienziato – dice esattamente le stesse cose… secondo lui con cognizione di causa: la cultura magico-religiosa che crea gli apprendisti stregoni. (^_^)

serlvrer

Beh, non è che finora i rischi di annichilimento della vita sulla Terra non ci siano mai stato, eppure dopo, non so, diecimila anni di storia siamo ancora qua, e direi che le condizioni di vita sono decisamente migliorate piuttosto che peggiorate.

bruno gualerzi

” (…) dopo, non so, diecimila anni di storia siamo ancora qua, e direi che le condizioni di vita sono decisamente migliorate piuttosto che peggiorate)

E’ proprio questo il punto. Siamo ancora qua, non perchè nel frattempo siano cessati i conflitti tra gli uomini,,, che anzi sono diventati sempre più distruttivi proprio con l’utilizzo di una tecnologia sempre più sofisticata, cosa impossibile senza la ricerca scientifica… ma perchè non c’era a disposizione ciò che invece oggi purtroppo c’è: armi in grado di eliminare la presenza dell’uomo sul pianeta. E alla portata di chi – protagonista di una conflittualità non certo diminuita… anzi, in un mondo sempre più globalizzato, tendente ad espandersi in una sorta di reazione a catena – non si fa troppi scrupoli di utilizzarla. Dopo di che, nessuno sarebbe più ‘qui’.
In quanto alle condizioni di vita migliorate… dipende da come si afrota la questione. Mediamente è certo migliorata, ma si sa come vanno le ‘medie’, c’è chi sta molto più bene e chi sta molto più male: la media è salva, ma per un cosiddetto primo mondo le cui condizioni di vita sono indubbiamente migliorate esiste ancora una parte sterminata di umanità che vive sotto la soglia di povertà.
E ciò – ricollegandomi a quanto detto prima – non è certo fattore di stabilità, ma di una conflittualità sempre crescente e sempre meno circiscrivibile e quindi sempre meno controllabile.

Alecattolico

Voi atei come al solito non capIte quello che leggeteParlate a ruota libera,dicendo uNa serie di cazzate.sieteIgnoranti come amebe,non sapete Scrivere e mi vokete correggere,Dite che la scienza eRoba vostra ma non la conosciete, parlate di dio e non sapete neAnche che dio spirito non maTeria e la scienza si occupa di Materia quindi non si pu occupaRe di dio, di dio si pu occupare solo chi dioHa creato per occuparsene,cio lA chiesa cattolica.siete irrazionali al massimo,scOmmetto che col vostro assicuratOre parlate soln di brufoli immoNdezzaInvece di parlare di tariffe.

FSMosconi

😆 Sei riuscito a concluedere un ragionamento, bravo! Circolare, ma pur sempre un ragionamento! 😆

Impegnati di più la prossima volta…

Alecattolico

Voi come al solito non rispondeTe alle domande che vi fanno,fateVaticini,( la scienza trionfer),Parlate fuori dal contesto,evidentemente non siete in grado di capire, dite che la scienzaCi far Conoscere dio ma dio e spirito,quindi non se ne pu occupare,sete dei troll che si fingono Simpatizzanti dell’ u.a.a.r , per screditarla.

fab

Hai senz’altro ragione, non sarebbe possibile altrimenti, qualunque cosa tu abbia inteso scrivere.

P.C.

Dici che ci arriva a capire che, se non si decide a scrivere almeno comprensibilmente, non otterrà molte risposte?

fab

P. C., Ale è misterioso ma infallibile. saprà sicuramente se e quando cambiare il suo modo di rivolgersi a noi strame. Pendiamo dalle sue labbra e speriamo di fargli male.

andrea del bene

Daje!….IMPOSTA I CARATTERI DEL TUO BROWSER IN UTF-8, se no nemmeno dio rende leggibili i tuoi messaggi.

Batrakos

Vorrei dire la mia sulle considerazioni di Bruno Gualerzi riguardo i possibili impieghi distruttivi delle scoperte scientifiche, parlando in generale e non di questa singola scoperta, sui cui esiti mi rimetto a quanto hanno già scritto persone competenti (a differenza mia).

Bruno Gualerzi:
è giusta la tua preoccupazione, ma alla fine non è il corpus di scoperte che deve preoccuparci ma la forma mentis dell’uomo e le sue tendenze distruttive.
Voglio dire, mi pare un po’ parziale esprimere queste preoccupazioni sui rischi delle scoperte scientifiche realizzate in sede civile perchè potrebbero poi essere usate come potenti armi di distruzione di massa.
Dico questo perchè esistono istituti di ricerca scientifica militare (anzi molta della nuova tecnologia che usiamo è derivata, a quel che lessi su un giornale divulgativo, da applicazioni che partivano da ricerche militari) che studiano e perfezionano ricerche apposite di tipo bellico, per cui l’umanità, indipendentemente dalle ricerche svolte in sede ‘civile’, correrà sempre questi rischi, perlomeno finchè l’uomo è fatto così.
Allora, che possiamo fare?
Ben poco oltre a cercare di diffondere e propagandare -con metodi appropriati, questi sì, su cui possiamo ragionare e discutere- il valore del buon senso e della solidarietà sociale, politica ed economica; e quindi, visto che la situazione è questa, tanto vale gioire per una nuova scoperta scientifica che comunque è sempre un passo avanti (grosso, medio piccolo?… questo non lo so, è bene che lo stabiliscano i più esperti) nella conoscenza dell’Universo, che è (l’esigenza di conoscere) uno dei pochi lati straordinari -almeno dal nostro punto di vista, per un ratto o un lombrico naturalmente la cosa è irrilevante- di questo animale potenzialmente distruttivo che è il sapiens sapiens.

P.C.

http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/esteri/bombe-atomiche/bombe-atomiche/bombe-atomiche.html
“Le bombe atomiche in Italia sono di tre modelli: B 61-3, B 61-4 e B61-10. Il primo ha una potenza massima di 107 kiloton, dieci volte superiore all’atomica di Hiroshima; il secondo modello ha una potenza massima di 45 kiloton e il terzo di 80 kiloton.”
E ce ne sarebbero in tutto 90 nella sola base di Aviano, e altre 40 a Ghedi.

E ci preoccupiamo delle scoperte? Se per pura sfortuna dovesse esserci un malintenzionato od un malfunzionamento nel sito, non ci serve altra tecnologia ancora più distruttiva… potremmo già adesso disintegrare almeno questa parte di mondo.

P.C.

Oh cavolo… ho sbagliato post, scusa. Copio e lo incollo sopra…

P.C.

Cambiato idea, se fate finta non abbia usato per sbaglio il tasto “rispondi” forse non c’è bisogno di fare un doppio post ^^”

Batrakos

Tranqui; anzi ci sta a pennello come ampliamento di quel che provavo a dire, dunque grazie!

bruno gualerzi

@ Batrakos
C’è anche qui un luogo comune a mio parere da sfatare: quello per cui la scienza e la tecnica che ne deriva sarebbero, per così dire, eticamente neutrali, di contro ad un uso della tecnologia che invece può essere strumentalizzato a fini distruttivi. Tutto vero (i luoghi comuni sono tali perchè contengono pur sempre una dose di verità)… se non fosse che il livello raggiunto dalla ricerca scientifica… da un lato porta spesso a ‘sacralizzarla’ con l’attribuzione ad essa di poteri quasi ‘divini’ (si parla sempre più perfino di ‘sconfitta della morte’)… ma soprattutto devono proprio essere gli scienziati – in grado ovviamente più di chiunque altro di valutare il pericolo di una strumentalizzazione delle loro scoperte – ad essere, PRIMA che scienziati, soggetti eticamente responsabili. E questo, più che ostacolarne l’operato lo renderebbe veramente utile alla collettività.
Naturalmente c’è poi anche l’altro aspetto direttamente collegato al livello raggiunto dalla ricerca, alle esigenze economiche che sono sempre più decisive per il suo sviluppo, e per questo sottoposta a pressioni ‘politiche’ dove non si sa mai bene se a prevalere siano le esigenze della scienza o quelle del prestigio che da essa si intende ricavare in funzione di una politica di potenza. Esemplare l’esempio dell’URSS (ma non solo) dove si è ‘vinta’ la gara tra chi per primo avesse conquistato lo spazio, mentre sappiamo le condizioni della stragrande maggioranza della popolazione.
E anche qui la solita considerazione: tutta la storia dela scienza è sempre stata costellata da questi problemi, e non per questo ha cessato di conquistare sempre nuovi traguardi… ma a parte il fatto, come dico altrove, che la ‘strumentalizzazione’ non è stata certo evitata (le guerre sempre più tecnologicamente raffinate, fino al punto da sembrare dei ‘war game’)… una strumetalizzazione della straordinaria energia che si può sprigionare dalla materia avrebbe come esito ciò che si rimuove sempre: l’autodistruzione della specie.
Cosa fare, dici tu? Intanto prendere atto che la ‘ricerca pura’ – ammeso che lo sia mai stata – è una pia illusione… e poi, con l’aiuto decisivo di scienziati sempre più responsabilizzati per le ragioni dette prima, fare in modo che sia la collettività come tale (anche qui si sfiora l’utopia… ma non vedo alternative) a definire i reali bisogni cui la scienza può far fronte.
In ogni caso, (questo è il mio pallino, per cui la questione è strettamente culturale…) occorre contrastare il più possibile quanto di magico-religioso è ancora molto diffuso nella mentalità corrente e che spesso viene ‘rovesciato’ proprio sulla scienza.

PS. A proposito di scienziati responsabilizzati penso che si debba sempre meditare sull’atteggiamento di Einstein. In un primo tempo favorevole al lancio dell’atomica su Hiroshima, viste le conseguenze non ha potuto evitare di chiedersi: “ma cosa abbiamo reso possibile?”

Batrakos

Concordo in parte, Bruno, in parte nel senso che per me non arrivi alle conseguenze del tuo ragionamento e ti fermi troppo sulla sola scienza.
Per motivare ciò che dico: è bene che gli scienziati siano responsabili, ma questo riguarda anche, e di più (proprio per le considerazioni da te svolte) i politici e i gestori dell’economia che necessariamente influenzano la scienza, come dici bene tu.
Per cui non so quanto la battaglia per la razionalità ed il buon senso riguardi la scienza primariamente e nelle sue scoperte, più che l’intera società.
Ecco perchè io dico che tutta la tua riflessione generale è utile, ma mi pare troppo centrata sulla scienza ed i pericoli di quando si arriva ad una scoperta, scoperta e ricerca che, è vero, non sarà mai scindibile da interessi vari… ma anche questo riguarda sempre la società a monte, nel senso che il valore della scoperta scientifica in sè può rimanere, anche se i motivi che hanno portato a conseguirla non sono dei più nobili.
E, in verità, credo (avendo letto diverse interviste di scienziati, che spesso sono persone ragionevoli e democratiche, in Italia pensiamo a Luca Tornatore, alla Hack; poi pensiamo a Dawkins, al ‘nostro’ Odifreddi che non è certo un filoliberista ecc…) che gli scienziati siano, tra le elites, persone generalmente molto più responsabili del resto delle elites, come politici o banchieri ecc..
Attenzione a non vedere troppo la figura dello scienziato pazzo e dunque temere le sue scoperte…il problema che tu poni investe l’intera organizzazione economica e politica e non solo la scienza, tantopiù nelle sue scoperte acquisite, mentre tu mi sembri troppo rimanere alla scienza, come se fosse qualcosa di autonomo e retta da personaggi di cui dubitare sin troppo, mentre le conseguenze della critica dovrebbero essere rivolte maggiormente all’assetto sociale, e in definitiva all’uso pessimo della nostra ragione, piuttosto che alle acquisizioni della ricerca.

bruno gualerzi

Ma qui si parla di scienza e di tecnologia… per cui è ovvio (come mi pare di aver rilevato… e anzi posto in primo piano) che il tutto avviene all’interno di una collettività che impone, giustamente o ingiustamente, le sue dinamiche… mentre la mia critica era proprio rivolta al permanere del mito della ‘ricerca pura’ (non è certo il tuo caso, sia ben chiaro), che, come tutti i miti non analizzati nella loro origine e – aggiungo io – nella loro necessità, è sempre pericolosamente fuorviante. Mito dal quale, senza per questo parlare di ‘scienziati pazzi’ o apprendisti stregoni, non credi siano esenti molti di quanti operano in ambito scientifico.
E a proiposito di scienziati ‘responsabili’, perdonami, ma la storia recente, o anche attuale, ci presenta grandi scienziati, o comunque scienziati del più alto livello, tutt’altro che eticamente irreprensibili. Mi riferisco, ad esempio, al padre della missilistica, il tedesco (nazista?) Von Braun, il quale, assieme naturalmente a tanti collaboratori… non dico che l’abbia fatto con piacere (non lo so)… ma certamente ha messo la sua scienza al servizio di un’ideologia aberrante della quale fino all’ultimo (le famose V2) ha sostenuto una possibilità di vittoria. Poi, essndo come ‘scienziato puro’ certamente un genio è stato ‘utilizzato’ dagli Usa senza che nessuno gli rinfaciasse i suooi trascorsi. Lo stesso per tanti scienziati sovietici.
Per restare poi al presente, non credo che paesi sottosviluppati come l’Iran, il Pakistan, addirittura la Corea del Nord, tutti in possesso di armi nucleari, per costruirle si siano serviti di scienziati scarsamente preparati, o solo con l’aiuto di interventi esterni (che comunque costituirebbero solo una conferma di quanto sostengo), ma sicuramente hanno dovuto ricorrere a fisici in possesso di nozioni ed esperienze del più alto livello. E potrei continuare…

bruno gualerzi

Correggo. L’Iran, a quel che se ne sa, non è (ancora?) in possesso di armi nucleari.

Batrakos

Sì, qui si parla di scienza ma noto che ogniqualvolta si parla di scienza senti forte questo tasto.

Sugli scienziati che mi citi: attenzione qua parliamo di scienza in ambito civile e sto parlando di scienziati che operano in ambito civile, e da qui che è nato tutto il discorso (vedi bene il primo intervento del thread).
Il fatto che corriamo comunque grossi rischi perchè esiste una scienza militare applicata alla produzione di armi l’ho detto proprio all’inizio, e su questo verte il discorso che facevo per cui è inutile temere chissà quali ricadute visto che ci sono già gli strudi eminentemente militari che progettano armi (e qua bisognerebbe discutere se uno scienziato militare sia un guerrafondaio o no, che sarebbe molto lungo: magari è semplicemente uno che è intriso di patriottismo o che in certi regimi è costretto a ‘prestare il contributo’; per quel che riguarda il nazismo meriterebbe un’analisi a parte perchè il fatto che sia entrato anche a tutti i livelli della cultura e dell’intellighenzia meriterebbe apposita trattazione separata).
Peraltro ci hanno appena spiegato i più esperti che le conoscenze scientifiche che abbiamo sono già in grado di fare catastrofi enormi, per cui ormai abbiamo poco di che preoccuparci per le ricadute belliche delle scoperte civili…siamo già al capolinea in quel senso…

bruno gualerzi

Ma gli scienziati operanti in regimi totalitari, qualunque sia il settore in cui operano (Von Braun, solo in un secondo momento – arruolato tra l’altro tra le SS – si dedica espressamente a ritrovati per uso militare, e gli scienziati sovietici che hanno spedito nello spazio Gagarin e compagnia, almeno direttamente non lavoravano a fini bellici)sono comunque ‘militarizzati’ nel senso che sono solo pedine al servizio del potere… ma è proprio qui che si può valutare il loro grado di responsabilizzazione perchè è soprattutto qui che si potevano benissimo rendere conto di quanto fossero strumentalizzati. Ma – si dirà – cosa dovevano fare allora, ribellarsi, fuggire all’estero, o restare e magari farsi processare e uccidere? Qualcuno l’ha fatto, ma non si pretende certo dagli scienziati qualcosa in più di quanto si richiede agli altri cittadini… è però indubbio che, proprio per i risultati straordinari ottenuti, si debbono essere comportati integralmente, esclusivamente, da scienziati. ‘Puri’.
Ora, certamente come dici tu nel caso del nazismo occorre impostare diversamnte la questione (Mengele, il ‘dottor morte’, faceva i suoi esperimenti vivisezionando bambini convinto di contribuire al progresso della scienza medica… ma non può certo essere preso come termine di confronto, ed è d’obbligo parlare di quella ‘banalità del male’ resa famosa dalla riflessione di Hanna Arendt), ma la scienza, soprattutto a certi livelli, è sempre strumentalizzata – per fini militari o altro – dal potere. Certamente, e per fortuna, i margini di autonomia che gode lo scienziato operante in democrazia sono ben altri… ma come tale, a maggior ragione, non si sente responsabilizzato in quanto ‘si fida’ (quando si fida) del potere. Mentre invece – potere o non potere – è, come dicevo, lui il primo che può valutare cosa potrebbe significare una strumentalizzazione dei suoi risultati e agire di conseguenza… ma basta poi che un paese democratico si trovi impegnato in un conflitto armato ed ecco che anche qui lo scienziato civile viene militarizzato. Con quel che segue.

All’inizio poi affermi: “Sì, qui si parla di scienza ma noto che ogniqualvolta si parla di scienza senti forte questo tasto.” Cosa posso dire se non ribadire la denuncia di quella che a me sembra una deriva sempre più pericolosa (non siamo ancora al capolinea, come dici tu, ma molto vicini) della scienza nella misura in cui le viene concessa una sorta di franchigia (‘la ricerca pura’) alla quale non debbono essere posti limiti…. mentre è la scienza, strumentalizzata o no, che ormai da un pò di tempo si è sostituita alla possibili catastrofi naturali nel rendere possibile l’autodistruzione della specie. E la scienza – ripeto, strumentalizzata o no – è prima di tutto opera degli scienziati.

Batrakos

Capiamoci Bruno, anche io non sono un ingenuo fan delle magnifiche sorti e progressive, cosa che notò già a suo tempo Leopardi, per me grande filosofo oltre che sommo poeta.
Però, tutto il discorso che tu fai, continuo a ripeterlo, vale come critica globale all’uso che si è fatto della ragione e che è applicabile, senza dilungarci, a tutti gli aspetti della ‘cultura’.
Bene, tu mi dirai, però la scienza e soprattutto le sue applicazioni tecniche sono quelle che maggiormente hanno potenziale distruttivo.
E questo è vero, così come è vero che tantopiù una società è complessa e tantipiù rischi si corrono, nel senso che dove c’è bisogno di poca tecnica certi rischi non si danno.
Epperò, andando al sodo, qua stiamo parlando di esperimenti condotti dal CERN (che credo non possa essere additato come ente pericoloso) che hanno una rilevante importanza per l’elaborazione e l’avanzamento della conoscenza scientifica e delle teorie generali cosmologiche, astronomiche, fisiche e via dicendo…non so quanto questo singolo esperimento sia importante, ma in generale senza esperimenti e senza tecnica non progredisce nemmeno la teoria generale delle varie scienze.
A questo punto, stando al sodo, guardare con l’occhio della catastrofe umana (peraltro già ampiamente possibile a questo livello e portata avanti già autonomamente dalle ricerche scientifiche militari) quelli che possono essere contributi importanti alla conoscenza delle meccaniche della materia, e che sono condotti dal Cern, mi pare sempre rimanere un po’ sulla visione della tecnica e della scienza come ‘pericolose’, quando il pericolo maggiore è nelle tecniche militari e in chi le finanzia.
Attaccare solo la scienza, come mi pare tu faccia spesso visto che a livello di politica ed economia ti leggo intervenire di rado con gli stessi timori, mi pare, ripeto, poco conseguente alle premesse che poni: in sintesi…’siccome l’uso che si fa della ragione umana è pericoloso, diffidiamo delle scoperte (anche se fatte dal CERN e non dalla NASA o enti simili di altre bandiere) scientifiche perchè possono diventare armi pericolosissime (quando esse già ci sono e vengono portate avanti in ambito militare, quindi semmai è più lì il problema bellico)’, questo tu in sintesi sembri dire, anche se poi magari non lo pensi, ma così sembra.
E questo, lo ripeto, è un po’ fuorviante, perchè comunque è bene che la conoscenza scientifica vada avanti: è in sede di lotta culturale, sociale e politica, che possiamo e dobbiamo cercare gli anticorpi a quelli che sono i rischi, rischi che ripeto sono ormai già realtà, e quindi possiamo stare anche paradossalmente abbastanza ‘tranquilli’, visto che l’ ‘apocalisse’ potrebbe già esserci.

P.S.
Personalmente non credo che un Ahmadinejad o altri dittatori simili potrebbero usare l’arma atomica con la facilità estrema di cui si parla spesso…essi sanno benissimo che potrebbero morire anche loro e tutto il loro popolo e la loro cultura, e i politici, anche i più fanatici, difficilmente arriverebbero a tanto rischio, al di là dei proclami: e infatti, a parte Hiroshima e Nagasaki ove gli USA andavano tranquilli essendo gli unici ad avere l’atomica e quindi la potevano usare senza timore di ritorsioni, essa è sempre stata usata solo come uno spauracchio e come una sorta di balance of power.
Certo, per una dittatura, l’arma atomica è segno di forza, perchè se hai l’atomica ad ‘esportare lì la democrazia’, i governi del ‘mondo libero’ ci penserebbero due volte e quindi ci sono altri problemi…ma questo è altro discorso.

crescenzo

è noto che gli alieni di Zeta Reticuli utilizzano reattori ad anti-materia per creare un campo gravitazionale che distorce spazio e tempo in modo da coprire distante astrali in pochissimo tempo.

stefano marullo

Mettiamo il caso che Ale Il Cattolico cominciasse a scrivere perfettamente in italiano con ottima sintassi e buona ortografia. La Scienza che spiegazione darebbe? Forse potremo considerare la possibilità di un miracolo?

kleber al salim jones

Perche dovrei gioire per questa scoperta? Ci dara la vita eterna? Ci risparmiera dalla fine che a tutti aspetta? La morte!!! Opure come letto sopra, ci regalera la madre di tutti i botti?

firestarter

perche’ devi intervenire? non ci sono luoghi piu’ consoni alle tue facolta’ mentali? (ad esempio pontifex o cattoliciromani.it)

DURRUTI 51

Credo che l’esperimento abbia un importanza teorica , praticamente non può avere riscontri pratici diretti(uso dell’antimateria come combustibile o arma) per produrla DEVE consumare più energia di quanta ne occorre per produrla il secondo principio della termodinamica reclama i suoi diritti. La scienza può molto e senza scienza non vi sarà salvezza dall’apocalisse possibile, ma non può fare miracoli, credo ancora che la possibilità di evitare catastrofi dipende da scelte politiche .

Giorgio Pozzo

Vorrei far notare a tutti che questa notizia riguarda la tecnologia, e non la scienza.

La tecnologia è la capacità di modificare e manipolare materia ed energia. La scienza è l’insieme delle teorie scientifiche, scritte sotto forma di leggi fisiche, che descrivono in modo metafisico il mondo, la natura.

Risulta quindi evidente che, mentre la prima può essere utilizzata con fini eticamente discutibili oppure nobili, la seconda non possiede alcun contenuto morale. Come la natura che essa descrive, è neutra, nè “buona”, nè “cattiva”.

La confusione tra i due concetti, secondo me, presta il fianco a una marea di critiche alla scienza, soprattutto, ma non solo, dalle religioni. In Italia, purtroppo, la scienza viene percepita dal popolino come tecnologia “cattiva”, e quindi le si preferisce la fede. Perfino nell’educazione scolastica la scienza viene lasciata da parte, con risultati piuttosto scarsi nelle capacità critiche sviluppate poi da adulti.

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