Padre Jesus Vasquez, ex parroco doi San Nicola Manfredi, è stato condannato nei giorni scorsi a sette anni di reclusione. Il tribunale di Benevento, scrive Il Sannio, ha accolto in pieno le richieste del PM Marcella Pizzillo. Il religioso è stato ritenuto colpevole di avrebbe costretto un tredicenne e un quattordicenne a subire atti sessuali.
Luciano Vanciu
Anche in questo caso il prete è stato trasferito di parrocchia in parrochia e al momento se ne ignora la destinazione. Sarà a fianco di altri bambini?
Già, chissà…
Tra l’altro, or ora mi viene un sospetto: il prete in questione si chiama Jesus Vasquez, quindi è probabilmente di origine ispanica o sudamericana, probabilmente trasferito in Italia (come molti altri) per via della carenza di vocazioni in Italia; dunque: come potrebbero venir scelti i preti da trasferire in Italia? Mica forse con il criterio “Spostiamolo dove non sanno cosa ha già combinato prima!”?
Non vorrei essere troppo prevenuto, ma il sospetto mi viene…
E’ di origine peruviana. Ha 50 anni. Insomma ha sicuramente un passato di parecchi anni di sacerdozio alle spalle.
Secondo l’annuario diocesano 2009 ha 59 anni (le date dovrebbero essere quella di nascita e di ordinazione):
Vasquez padre Jesus op Trujillo (Perù) il 15 ottobre 1952 27 dicembre 1981 Parroco di “Santa Maria del Fosso” in San Nicola Manfredi (BN). Via Roma, 9 82010 San Nicola Manfredi (BN)
Dovr scontare la sua pena,fosseper me penderebbe da una forca.
Certo che dovrà scontare una pena, che spero pesante; però:
“fosseper me penderebbe da una forca”
E il comandamento “NON UCCIDERE” lo cancelli tu, falso cristiano? 🙂
sono io che l’ho denunciato per non rovinare altri ragazzi-bambini no non è stato trasferito ad altra parrocchia spero che li faccia tutti e in carcere senza isolamento … lì almeno una regola c’è i bambini non si toccano
Sei dunque uno dei genitori dei ragazzi violentati, o comunque sei una persona che è venuta a conoscenza dei fatti?
Se è così e lo hai denunciato, hai fatto BENISSIMO!
Sarebbe ottimo se tutti coloro che sanno di episodi del genere ne facessero denuncia alle autorità civili!
Ma c’e’ qualcuno che si sia preso la briga di registrare tutti i casi di pedofilia da parte dei preti, avvenuti in Italia???
…Insomma, una cosa tipo questa: http://www.bishop-accountability.org/ che e’ stata fatta per i preti che si sono dati un gran da fare in america???
Così e’…Tanto per cominciare a “quantificare” l’entita del danno!
Si. Ma solo quei casi reperibili sulla stampa. L’avv. Sergio Cavaliere ha documentato 140 casi in Italia:
http://www.blitzquotidiano.it/agenzie/pedofilia-i-radicali-don-seppia-e-solo-la-punta-delliceberg-in-italia-140-casi-864100/
140 casi “noti”; se i preti in Italia sono circa 53000, almeno lo 0,26% di essi sarebbe quindi coinvolto in casi di pedofilia.
Hummm… secondo me il grosso non è ancora venuto allo scoperto!
Paul Manoni scrive:
10 giugno 2011 alle 18:49
Ma c’e’ qualcuno che si sia preso la briga di registrare tutti i casi di pedofilia da parte dei preti, avvenuti in Italia???
…Insomma, una cosa tipo questa: http://www.bishop-accountability.org/ che e’ stata fatta per i preti che si sono dati un gran da fare in america???
Così e’…Tanto per cominciare a “quantificare” l’entita del danno!
Rispetto a tutti i preti che ci sono in Italia, il numero é talmente esiguo che rimarrai deluso. E a cosa ti servirà contare ? Forse speri con quattro cifre di dimostrare l’indimostrabile ?
E tu pensi di dimostrare qualcosa sottraendoti al vaglio?
Ah, dimenticavo: argomentum ad ignorantiam…
credo che tu non ne capisca molto di statistica…
@giuseppe
Io non penso di dimostrare un bel nulla. Stai facedno delle proiezioni e null’altro.
“Bishop Accountability” e’ nato principalmente per “schedare” i preti pedofili, così da mettere in guardia le famiglie, nell’ipotesi uno di questi se lo ritrovassero a dir messa dalle loro parti, visto che la CCAR, anziche’ DENUNCIARE li DECENTRALIZZAVA…Entiendes!?!?
Non illudetevi:in Italia c’e’ quella meravigliosa istituzione giudiziaria del doppio appello “AUTOMATICO ” su semplice richiesta delle parti,senza nessun’altra motivazione.
In altri paesi l’appello e’ concesso solo dopo la comparsa di nuovi elementi importanti,che devono comunque prima essere valutati in apposita sede,oppure nel caso del riconoscimento di gravi vizi di procedura tali da invalidare il primo appello.
Tutte cose che da noi non si verificvano quasi mai.
In Italia il primo appello consente,nei casi piu’ appariscenti,di dare un “contentino” all’opimione pubblica con una sentenza appena decente.
Quando l’interesse dela stessa opinione pubblica sia scemato ci pensera poi la corte di secondo appello a leccare via la maggior parte della pena,e se non bastasse interverranno i sant’uomini della Corte di Cassazione ,Carnevale in testa, a completare lo spettacolo.