Anche quest’anno, per la terza volta, torna la Giornata Anti-superstizione del CICAP prevista per venerdì 17 giugno in varie città d’Italia. A questo indirizzo è disponibile una mappa con le varie iniziative e le città coinvolte. Seguiteci anche su Twitter dove caricheremo gli aggiornamenti, notizie e approfondimenti nel corso della giornata: L’hashtag ufficiale per la manifestazione è #CICAP2011. Usatelo anche voi per condividere con noi le vostre impressioni sull’iniziativa”.
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Che cos’è la Giornata Anti-Superstizione? «Parte dall’idea che essere superstiziosi… porta male» spiega Massimo Polidoro, Segretario Nazionale del CICAP, già docente di Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Sembra una battuta, ma per gli esperti del CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale – www.cicap.org) è un dato di fatto. «Credere che un oggetto, una persona o una frase abbiano il potere di procurare disastri è una profezia che si auto avvera».
Ed è proprio per combattere la superstizione, che fin dal 2009 il CICAP propone, non a caso sempre in occasione di un venerdì 17, una “Giornata anti-superstizione”. In alcune città, tra cui Roma, Brescia, Pisa, Torino, Gorizia, Vicenza, i gruppi locali del Comitato organizzeranno eventi di vario tipo: incontri, conferenze, dibattiti ma anche dimostrazioni all’aperto, happy hour, grigliate e cene. «Novità di quest’anno è un esperimento che mirerà a misurare se certi riti superstiziosi possano davvero influenzare la sorte» dice Marta Annunziata, biotecnologa all’Università di Torino e Coordinatrice dei Gruppi Locali del CICAP. «Proporremo ai partecipanti di lanciare dei dadi prima e dopo aver compiuto un gesto considerato “portasfortuna”: per caso qualcuno migliorerà, qualcuno peggiorerà e qualcuno farà lo stesso risultato di prima. Sui grandi numeri però contiamo di vedere se questi cambiamenti vanno al di là delle fluttuazioni casuali e se si può notare un effetto del gesto superstizioso».
Caratteristica di molti appuntamenti quindi è che, per accedervi, sarà necessario compiere un vero e proprio “Percorso a ostacoli per superstiziosi”. Si passerà, per esempio, sotto una scala aperta, si romperà uno specchio, si verserà a terra del sale, si farà in mille pezzi una lettera con la classica catena di sant’Antonio, si aprirà un ombrello al chiuso e così via. In alcuni casi i partecipanti dovranno eseguire un totale di 13 gesti e azioni ritenute fortemente pericolose dai superstiziosi. A chi supererà tutte le prove verrà anche consegnato un diploma di “antisuperstizioso”.
«Si tratta di un modo allegro e simpatico per svelare la pochezza di certi rituali che, se presi troppo sul serio, finiscono per condizionare negativamente la vita delle persone» conclude Polidoro. «Il CICAP da oltre 20 anni è impegnato a combattere l’irrazionalità, la superstizione e il pregiudizio con le armi della scienza e della ragione. Lo facciamo attraverso libri, articoli, interventi radiotelevisivi, esperimenti, indagini, conferenze, convegni ma anche con esperienze insolite e divertenti come la Giornata anti-superstizione».
Per il calendario degli incontri: http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=274509
Per maggiori informazioni sul CICAP e sulla Giornata anti-superstizione: tel. 049-686870 – info@cicap.org
Comunicato stampa CICAP
Iniziativa lodevole, ma non so quanto possa funzionare: La sfortuna non esiste, ma esiste l’ansia. Se a una persona in ansia leviamo i gesti apotropaici stereotipati tradizionali, temo che il risultato sarà che ne svilupperà di nuovi suoi propri per tenere l’ansia sotto controllo.
Ad ogni modo già il fatto di conoscere il meccanismo psicologico che ci spinge a fare certi gesti, invece di farli inconsciamente, può essere utile.
@Daniele+
http://www.youtube.com/watch?v=kt0AwAxj0v0
😆
Molto bello. Gaber era geniale nella sua ironia.
@ Daniele +
Se la gente fosse più educata ad una sana razionalità, tanta superstizione si dissolverebbe e maghi, astrologi, cartomanti, guaritori, fattucchieri, venditori di numeri ritardatari del lotto e via dicendo, avrebbero senz’altro meno seguito e la vita, per tanti, sarebbe senz’altro vissuta molto meglio.
Sono completamente d’accordo con te. Dico solo che non sono sicuro che l’educazione (e la volontà) bastino: certi meccanismi mentali che portano alla religione/superstizione si sono profondamente radicati nel corso della nostra evoluzione. Probabilmente per dei cacciatori-raccoglitori che andavano in giro per le savane africane erano anche utili a sopravvivere.
Il problema nel pensare di sconfiggere la superstizione con l’educazione da sola è un po’ nascondere lo sporco sotto il tappeto; o se preferisci pensare di guarire dal diabete con la forza di volontà. I comportamenti stereotipati che hai buttato fuori dalla porta rischiano di rientrare dalla finestra.
“Un extraterrestre appena arrivato sulla Terra, esaminando le informazioni che forniamo ai nostri bambini in televisione, alla radio, nei film, sui quotidiani, nelle riviste, nei fumetti e in molti libri, potrebbe facilmente concludere che ce la mettiamo tutta per insegnare loro la violenza, lo stupro, la crudeltà, la superstizione, la credulità e il consumismo. Grazie alla nostra costanza e alla continua ripetizione, in molti casi parecchi bambini alla fine imparano proprio questa lezione. Che tipo di società potremmo creare se profondessimo lo stesso impegno nell’insegnare la Scienza e un senso di speranza?”
Carl Sagan
Senza contare che Sagan probabilmente non era molto al corrente del fatto che la scuola italiana abbia sempre considerato le materie scientifiche come insegnamenti di serie B.
E i risultati si vedono proprio contando il numero di adulti che in Italia cadono sotto le grinfie di maghi e indovini.
Un esempio banale per tutti: perfino lo Stato, detentore del banco del Lotto, si affretta a informare i giocatori dei ritardi di certi numeri. Io conosco molta piu’ gente che crede a queste fandonie (ora si chiamano leggende metropolitane) che gente con le idee chiare.
Ottima iniziativa! 🙂 Spero venga replicata in altre città ogni anno e cominicata dai TG! 🙂
Concordo: spesso il superstizioso ha un’attitudine psicologica talmente carica di riferimenti inesatti tale da suggestionarsi perchè, in occasione di ‘segni’ che sono solo nella sua testa (gatti neri, date infauste) è tendente a credere che le cose andranno per forza male.
Allo stesso modo vedere i segni della buona sorte può essere deleterio: pensiamo ad investire soldi o fare giocate perchè si è convinti che quella sia la data propizia (stando anche alla religione: quando l’Italia fascista invase l’Etiopia, gli Etiopi affrontarono una battaglia campale del tutto spropositata perdendola, perchè era la commemorazione di San Giorgio, quello che sconfisse il Drago, e che per gli Etiopi è un protettore importante anche in occasione di battaglie passate…per cui il santo doveva per forza farli vincere…).
Insomma, ottima iniziativa; l’unica riserva è sulla data…è notorio che il venerdì 17 è meglio, per il buon esito, evitare iniziative perchè quella data porta sfortuna! 😉
Ah perché tu se il tuo paese venisse invaso non cercheresti di resistere con tutti i mezzi anche se sai che probabilmente perderai?
Non mi sono spiegato, Kahani, provo a farlo meglio.
La tattica migliore, e che l’allora imperatore etiope sosteneva, era quella della guerriglia e di azioni di disturbo, anzichè nella battaglia campale.
I nobili, e il clero ortodosso, premette per fare uno scontro frontale e campale (del tutto sproporzionato) nel giorno di San Giorgio convinti che il santo li protegesse, per una serie di tradizioni locali.
(In proposito vedi Del Boca, Il Negus)
Quindi, la critica è nella strategia errata e dovuta a superstizione, non nella resistenza eroica e mai domata del popolo etiope in tutti gli anni dell’invasione italiana.
Se lo hai letto su Del Boca con buona probabilità é vero, purtroppo le mie competenze in fatti d’Africa si spingono solo fino al Sudan o giù di lì…
Caro Kahani, nemmeno io sono un conoscitore profondo di storia dell’Africa.
Sull’Etiopia ne so qualcosina perchè si incrocia con l’Italia, sia nel periodo di Adua che ancor più nell’invasione fascista, fascismo che stavo approfondendo all’università.
E la storia dell’aggressione fascista all’Etiopia l’ho poi un po’ approfondita perchè mi ha affascinato molto: da una parte abbiamo una brutalità e una ferocia inaudita da parte del fascismo, che negli ultimi anni la ricerca storica è riuscita a portare definitivamente alla luce con chiarezza e dettagli; dall’altra la storia di questo popolo fiero ed indomito, pieno di problemi interni, ma che stava affrontando un periodo paragonabile al nostro ‘dispotismo illuminato’ prima dell’invasione e che seppe trattenersi dall’operare sanguinose vendette dopo la fine del fascismo sulla popolazione civile italiana lì residente, che in molti casi è rimasta a vivere là (ci sono archeologi ed architetti nella comunità italiana lì residente) dopo la fine del regime fascista.
E, alla luce del fatto che gli italiani usarono l’iprite, operarono decimazioni, incendi di villaggi, fucilazioni, deportazioni all’Asinara di leaders della resistenza e anche civili (la figlia stessa dell’imperatore) gli stimoli alla vendetta ci sarebbero stati, eccòme.
Insomma, una pagina di storia molto interessante che val la pena di approfondire, per un popolo di antica tradizione (di Etiopi ne parla già Erodoto in modo, lusinghiero oltre a nominare spesso l’Etiopia la Bibbia, anche se è da vedere poi la coincidenza geografica, molto discussa) che dopo circa trent’anni anni dalla liberazione (e con altri problemi, come la guerra con l’Eritrea e le carestie) dovette affrontare un altro tragico periodo, quello della dittatura stalinista di Mengistu.
Alla sfortuna credono gli atei e,i , finti credenti,io:(non ci credo), ricordo che la fede non pu essere superstiziosa., altrimenti non fede.
E che mi dici, Ale, di quelli del CICAP…son superstiziosi pure loro 🙂 ?
Aggiungo, più seriamente, che anche nella religione cattolica c’è una forma di superstizione, che, sostanzialmente, si origina nel vederi nessi causali ove non ce ne sono (dunque, se penso che il gatto nero sia causa di sciagure, vedendolo credo che arriveranno sciagure).
Se uno prega qualche santo o qualcuna delle varie madonne (minuscolo perchè sono tante icone diverse) pensando che costoro possano, tramite la loro benedizione a a Dio, aiutarlo nella vita -e succede anche tra i migliori cattolici, a mia esperienza- è difficile, per chi non ci crede (e ci sono buone ragioni per non crederci, per dire… anche i protestanti, che non sono certo atei, a queste cose non credono) non leggere dietro la superstizione.
@ Batrakos
Batrakos, se lei ha un problema da risolvere e vi sono persone che la possono aiutare lei chiede un aiuto oppure no?
Il fatto che lei chieda un aiuto ad una persona la rende superstizioso?
L’icona è una immagine che non equivale alla persona.
Le è mai capitato di guardare la foto di una persona e pensare a quella persona?
Questo l’ha portata a ritenere che quella foto sia realmente la persona a cui lei ha pensato?
@enrico: quando sono stato operato io ho preso il cellulare e ho chiamato una mia amica per chiederle di portarmi un pigiama e uno spazzolino da denti (visto che non avevo niente). Non mi sono mica messo a guardare la sua foto sperando che le venisse in mente di passare in ospedale con un pigiama da uomo.
Enrico: il fatto che si scambi un’icona di un personaggio esistito duemila anni fa’ con l’aiuto che ti può dare una persona concreta in carne ed ossa è proprio l’indebito nesso causale (indebito perchè indimostrato e indimostrabile, se non come conseguenza di ragionamenti che partono da premesse a loro volta indimostrate ed indimostrabili, quali le verità dei ‘testi sacri’, in cui peraltro nemmeno sono indicati tali pratiche) .
@enrico
chiedere aiuto a una caffettiera non è esattamente segno di sanità mentale, così come chiederlo a un’icona o a quello che rappresenta.
se hai un problema, chiedi aiuto a chi ti può concretamente aiutare.
per lo meno, io di solito faccio così.
sarò strana.
@ Reiuky
Dunque?
Lei mi ha solo dimostrato che è normale e perfettamente umano nonchè logico chiedere aiuto ad un amico.
Mentre non è normale chiedere aiuto ad un gatto ad una scala ad un ombrello ad una costellazione.
Se è normale e perfettamente umano nonchè logico chiedere aiuto ad un amico, allo stesso modo verrebbe da chiedersi come mai un protestante, che si comporterà nel suo medesimo modo trovandosi in ospedale, ritenga sbagliato chiedere aiuto ad un santo.
In buona sostanza non è l’atto in se ad essere stupido, poichè è lei stesso che mi dice di aver preso il cellulare e di aver chiamato l’amico, ma semplicemente lo sarebbe il non ritenere che con la morte una persona cessi di esistere.
E non mi pare che i protestanti la pensino così.
Dunque la domanda logicamente sensata dovrebbe essere se realmente i protestanti che non si rivolgono ai santi pensano che sono realmente vivi.
Il suo quindi è un giudizio di merito non dell’azione ma della fede.
l’amico fa qualcosa, il santo non mi risulta.
enrico,
Ritenere che con la morte una persona cessi di esistere non è un atto stupido, ma un atto logico, così come chiedere a un amico vivo di farsi portare il pigiama. Il contrario è un atto di fede, se per te vale, bon, vorrà dire che avviserai i tuoi amici in carne ed ossa di non portarti per nessun motivo il pigiama, che per le necessità preferisci fare affidamento sul santo del ricovero ospedaliero.
“Il contrario è un atto di fede, se per te vale, bon, vorrà dire che avviserai i tuoi amici in carne ed ossa di non portarti per nessun motivo il pigiama, che per le necessità preferisci fare affidamento sul santo del ricovero ospedaliero.”
Questa è una frase stupida, perchè nulla mi vieta di fare entrambe le cose, nè la ragione nè il credo cattolico.
Quindi non vedo perchè non dovrei chiedere anche l’aiuto dell’amico telefonicamente.
Il fatto di avere un pre-giudizio che non si possa avere un aiuto da un tal santo da parte di chi non crede e non prega equivale a sostenere che non telefonando ad un amico e non arrivando l’amico con alcun pigiama l’amico non esista.
Mettersi nelle condizioni sfavorevoli verso un determinato fatto e successivamente affermare che in tali condizioni il fatto non si avvera e dedurne che il fatto non esista non è nè logico nè corretto sperimentalmente.
beh enrico, se un amico ti dice “attaccati” e quindi non ti porta il pigiama, è piuttosto ovvio che non esiste nessun amico, non trovi?
@Enrico
Fammi capire, secondo la tua logica:
Credo ➡ avviene ➡ vero
Non credo ➡ non avviene :arow: vero comunque?
C’è un piccolo errore logico, però. E cioè che se credo, significa che credo sia vero.
Ergo:
Credo ➡ vero ➡ avviene (e se non avviene significa che ho pregato male)
Quindi a questo punto diciamo che quello che parte da idee-preconcette sei tu…
Sei tu che metti sullo stesso piano l’amico che esiste per tutti e il santo che esiste solo per te! Niente te lo vieta, sia chiaro. Avvisa l’amico e san Piripino, il santo del pigiamino…. Se l’amico non ti porta il pigiama non equivale ad aver immaginato di avere un amico, l’amico è reale come il motivo per il quale non si fa vivo. Se il santo non si fa vivo, cosa dovresti dedurne, che aveva un altro impegno?… ah già, ma tu sei quello che deduce le proposte di matrimonio da semplici conversazioni.
@ mosconi
Le sue deduzioni logiche sono errate nè riflettono ciò che io ho scritto.
“Non credo ergo non avviene ergo vero comunque ”
non è quanto io ho scritto.
Se lei si mette nelle condizioni sperimentali sfavorevoli rispetto ad un dato esperimento se il fenomeno non si verifica non vuol dire che il fenomeno sia vero ma semplicemente che le condizioni erano sfavorevoli.
Se lei vuole fare un esperimento sulla conduzione dell’elettricità ed il materiale che lei utilizza non è un conduttore non significa che il fenomeno avvenga o non avvenga in altre condizioni ma semplicemente che lei ha scelto delle condizioni sfavorevoli.
@Enrico
Il fatto è che se credi (non i maniera generica intendo) significa che credi che questo sia possibile a prescindere del dato di fatto.
Vogliamo parlare del rito della pioggia?
“ricordo che la fede non può essere superstiziosa, altrimenti non è fede.”
LOL! Beh questa è una prova molto razionale 🙂
A quindici anni ero fresco di lettura di “Perchè non sono cristiano” di Bertrand Russell ( = introduzione popolare – anzi, col senno di poi, MOLTO popolare – all’ateismo ) quando mi arrivò una spinta nell’altra direzione: un resoconto degli avvenimenti di Fatima, Portogallo, 1917.
I tre bambini avevano preannunciato che il 13 novembre ci sarebbe stata l’ultima apparizione di Maria, che avrebbe dato un segno prodigioso. L’interess era tale che sul posto si presentò una folla di alcune decine di migliaia di persone, compreso Avellino De Almeida, inviato di “O seculo”, importante giornale liberale e anticlericale di Lisbona.
I genitori di Lucia, la maggiore dei bambini ( 12 anni ) , erano talmente timorosi di essere linciati dopo il più che possibile fiasco che si confessarono per essere in grazia di Dio al momento della morte. Alla fine del colloquio con la Vergine Lucia disse: “Guardate il cielo!”. La folla per alcuni minuti vide il sole roteare, sventagliando sprazzi colorati da tutte le parti e addirittura precipitarsi apparentemente verso il suolo., ccon spavento di tutti Lo stesso fenomeno venne visto a chilometri di distanza anche da individui religiosamente indifferenti e ostili ai fenomeni soprannaturalì. Il tutto testimoniato in prima pagina da Avellino De Almeida ( cfr Internet ).
L’ineffabile- semprespiritoso prof. Odi-freddi spiega il tutto con un “fulmine globulare”, fenomeno molto raro ma non impossibile.
Quale probabilità c’era che il fulmine globulare apparisse nel giorno e nell’ora preannunciata da una dodicenne semianalfabeta? Niente niente fosse un fulmine globulare alla carta? “Cameriere, mi serva un fulmine globulare – ma, mi raccomando, grosso grosso – alle ore 16 del 13 novembre, località Cova Da Iria”, Fatima, Portogallo”.
Da allora cerc0 di raccogliere tutte le possibili notizie di miracoli, ovviamente accompagnandole con una rilessione critica.
Aggiungo: durante una visita a Medjugorie potemmo incontrare una delle cosiddette veggenti, che ci abbracciò tutti per manifestrcai il suo amore, ispirato da Maria. Posso dire di non aver MAI E POI MAI visto in vita mia una sorriso più radioso. Era il sorriso di una persona che non poteva mentire. Parecchi anni dopo in uno dei tanti libri su Medjugorie lessi l’affermazione di un giornalista americano, secondo il quale Vizka aveva un sorriso meraviglioso. Conferma assoluta.
Se volessimo documentarci un po’ meglio su certi fatti?
Per Tore André Flo
“Se volessimo documentarci un po’ meglio su certi fatti?'”
13 Ottobre 1917 non Novembre,
Stai a guardare il sole (anche in una giornata di pioggia) per qualche ora e vedi come avrai le allucinazioni anche tu.
Fatima? ma vada nel noto posto cilatrone venditore di sciroppi miracolosi, lei e la sua madonna parzialmente deviatrice di proiettili diretti ai papi
Infatti e’ noto che gli atei leggono gli oroscopi tutte le mattine e non si alzano nemmeno dal letto se non sono favorevoli. Per non parlare poi delle file di atei davanti alla porta di Wanna Marchi &C…
“ricordo che la fede non pu� essere superstiziosa., altrimenti non � fede.”
Quando parli di fede devi specificare nei confronti di cosa. Ci sono tante persone che hanno fede negli oroscopi e negli stregoni.
@ Batrakos. Non si può sperare nell’aiuto di una persona vissuta duemila anni fa…
Ma La Madonna è tuttora vivente!
Per Flo
Allora fatti spiegare da lei come funziona il tasto rispondi.
non secondo l’anagrafe
Florenskij.
A detta del Concilio Vaticano I ancora lo è, ma, appunto, a detta del Concilio…
Florenskij: “Ma la Madonna è tuttora vivente!”
Guarda che la signora Ciccone è solo un’omonima, non si tratta della stessa persona 😆
@ Francesco. Davvero un grave errore: novembre per ottobre! Le folle della Cova da Iria furono abbagliate attraverso le nubi? Era appunto un giorno di pioggia, e dopo l'”allucinazione-abbaglio” si trovarono asciutti. Sarebbe stato da licenziare il corrispondente del giornale anticlericale che fece titolare in prima pagina “Miracolo”.
Fatti spiegare da lei… la villania molto spesso è l’espressione in tono minore della protervia.
Per Flo
“Davvero un grave errore: novembre per ottobre! ”
Per uno che dice che dobbiamo informarci meglio si, poi non siete voi che voi che vi attaccate anche al piu’ piccolo errore quando parliamo noi?
“Le folle della Cova da Iria furono abbagliate attraverso le nubi?”
Chi te lo dice che il sole non si vedesse lo stesso capita che accada anche nelle giornate annuvolate.
“Era appunto un giorno di pioggia, e dopo l’”allucinazione-abbaglio” si trovarono asciutti.”
La dichiarazione di qualche esaltato, erano presenti migliaia di persone e molte di loro hanno dichiarato che non hanno notato nulla (anche credenti) e sono rimasti bagnati e delusi (i credenti), se cerchi informazioni sui siti che trattano l’argomento in modo razionale troverai queste notizie.
“Sarebbe stato da licenziare il corrispondente del giornale anticlericale che fece titolare in prima pagina “Miracolo”.”
No ma farlo vedere da uno psichiatra si anche gli anticlericali possono avere le allucinazioni.
“Fatti spiegare da lei… la villania molto spesso è l’espressione in tono minore della protervia.”
Visto come vi attaccate a qualsiasi cosa per poi sminuire i vostri errori grossolani?
Dici che la madonna e’ viva e allora fatti spiegare da lei come funziona il tasto rispondi visto che ti e’ stato spiegato e non capisci ancora come si usa, al limite sono stato ironico.
@aletroll
E i Santi Protettori dei Mestieri (per “proteggersi dalla sfortuna sul lavoro”)? E i Disastri Naturali-Csstighi Divini? 😆
Aggiungansi i “santi protettori” di varie parti del corpo (s. Lucia per gli occhi…), i “santi patroni” delle varie città (s. Gennaro a Napoli – rinnegato dalla chiesa per insufficienza di prove storiche, poi riammesso per non contrastare i “devoti”- …), i s. protettori (vedere in Wikipedia) di:
Animali: san Francesco d’Assisi e sant’Antonio abate
Api: sant’Ambrogio, san Bernardo da Chiaravalle.
Bachi da seta: san Giobbe.
Bovini: san Cornelio, san Colmano di Stockerau.
Cani: San Vito
Cani da caccia: sant’Uberto.
Cavalli: san Marcello, san Martino di Tours, sant’Antonio abate, san Giorgio, sant’Eligio.
Colombi: santa Colomba.
Gallinacei: san Gallo, santa Farailde di Gand.
Gatti: santa Gertrude di Nivelles.
Maiali: san Gilda, sant’Antonio abate.
Muli: san Gerardo Maiella.
Oche: san Martino di Tours.
Uccelli: san Biagio.
e po i s. protettori DAGLI animali:
Animali nocivi: santi Abdon e Sennen, sant’Agostino, santa Barbara, san Roberto di Matalana, santi Orenzio e Pazienza di Huesca.
Animali nocivi alle coltivazioni: san Magno di Fussen.
Lupi: san Defendente, sant’Ignazio di Loyola, santa Radegonda.
Malattie dei bovini: san Bovo di Voghera, san Colmano di Stockerau, santa Berlinda di Meerbeke.
Malattie dei cavalli: san Colmano di Stockerau.
Morsi dei cani: san Bellino di Padova, san Vito, sant’Uberto, sant’Eleuterio di Arce, san Donnino martire.
Morsi dei rettili: san Domenico di Sora, san Foca di Sinope, sant’Ilario, san Paolo, san Primino, sant’Uberto, san Volfango, san Donnino martire.
Topi: santa Gertrude di Nivelles, san Nicasio di Reims, san Martino di Porres, sant’Ulrico.
Vermi: san Maudeto di Bretagna.
Se queste non sono superstizioni… 😆
ti sei perso l’elenco dei demoni da esorcizzare, c’era roba da sbudellarsi dalle risate.
tipo la preghiera per esorcizzare il demone delle unghie incarnite o quello delle doppie punte XD
non mi ricordo l’url del sito ma era fantastico, non ho mai riso tanto in vita mia 😆
@Kaworu
E’ per caso questo?
http://www.verginedegliultimitempi.com/nomi_dei_demoni.htm
Non c’è quello delle doppie punte, ma c’è quello che fa diventare scemo …. C’è pure un certo Tartanass, il demonio dell’omeopatia…. davvero esilarante.
sisi è quello XD
ho passato tutto il tempo a ridere, certa gente sta male sul serio, altro che demoni
chissà che ne dice ale 😆
(che cosa sarebbero i filamenti del cervello, che a quanto pare hanno un demone apposito?)
Asquarot(demonio della mancanza di calcio) ma lol! verrà sconfitto dal fantasma formaggino (che in quanto fantasma è spirito)?
Sembrano delle maledizioni in emiliano, tipo “c’ta vegna un Tartanass, te e al Maustafat”. Che spreco tutta questa fantasia combinata a un’assoluta mancanza del senso del ridicolo, se si prendessero meno sul serio sarebbero dei geni della comicità.
Ma… ma… è serio? Voglio dire, non è un fake o una presa in giro? 😯
A quanto pare, devo rivedere le mie opinioni sul cattolicesimo. In peggio, però…
dovrebbe proprio essere serio, P.C….
Vedo che c’è anche il demone della pedofilia….ma non hanno mai pensato di esorcizzare i preti pedofili invece di coprirli o trasferirli? Strano….comunque propongo accertamenti sulla salute mentale di chi ha scritto quella lista 😉
potrebbero provare a chiamare Don Zauker
…il sito parla di rivelazioni private dunque è evidente che non si tratta di un sito ufficiale, basta un pò di logica,non mi consta che tali rivelazioni abbiano alcun imprimatur, nè che il sito lo affermi.
Del resto, visto l’argomento sollevato, la domanda da porvi è se qualcuno di voi abbia mai visto o partecipato ad un esorcismo ovvero se i vostri giudizi sono dei giudizi sperimentali o dei pregiudizi sperimentali.
chiunque può assistere a un esorcismo? a me non risulta.
comunque nel caso avrei da farmi esorcizzare il demone della sciatica.
@ Sandra e Kaworu:
Aaaah, WOW WOW WOW!!!! 😆 Ecco cos’era: il sito http://www.verginedegliultimitempi.com/nomi_dei_demoni.htm
una volta lo avevo trovato anch’io, e non sapevo se ridere o pensare “che poveri deficienti…”. 😆 Poi non l’avevo più trovato perchè lo cercavo erroneamente come sito di “padre Amorth”, sito che non esiste… Comunque GRAZIE 🙂 di averlo citato, ora potrò inoltrarne il link URBI ET ORBI (o FURBI E TORDI) !!! 😆
Assistere ad un esorcismo? Io ci sto.
Purchè che non mi si faccia pagare: basta già il tempo che perderei…
Chi ha fatto messe nere deve recitare la Preghiera a S.Emilio
facciapalmo.
@ sandra
grazie del link, è MERAVIGLIOSO!!! riso tantissimo!!!
non c’è il demone della cellulite però.
Da dove arriva allora la paura di essere in 13 a tavola, se non dall’ultima cena?
Dal fatto che i servizi da tavola sono da 12 e quindi manca un coperto?
dovrebbe aver a che fare con l’ultima cena, gli apostoli, gesù…
(perchè ovviamente la superstizione è roba da atei, certo)
@ G. Pozzo. Lei è sì un pozzo, ma forse non di scienza: all’inizio Giuda se ne andòl e rimasero in dodici.
@Flo
Appunto: in 13 porta sfiga perché il primo che s’alzarà è traditore…
non vedo dove stia la scienza in una roba simile.
semmai la conoscenza da “curiosità” della settimana enigmistica.
il povero florenskji (povero intellettivamente a quanto dimostra di continuo) amplia a tal punto il significato di scienza da svuotarlo di significato. Il processo e’ ben noto: per includere le cretinerie che si beve e non sentirsi troppo poverello deve per forza assegnare artificiosamente autorita’ alle str.
@firestarter
“Intelligenza e cultura non sono la stessa cosa, ma dovrebbero essere la seconda conseguenza della prima.
E invece no. Conosco persone coltissime col cervello incartabile dentro un coriandolo e dei geni che, per svariati motivi, non hanno studiato e si trovano a lavorare per 800 euro al mese, con un cervello più grande del cu lo delle titolari.”
by LePerleDiPinna su Facebook 😉
Bravo Ale, elenca tutti i vostri luoghi comuni. Ma il punto è uno, che superstizione e fede sono lo stesso: in entrambi i casi si crede che qualcosa capiti o non capiti senza alcuna spiegazione sensata dei legami di causa ed effetto.
L’unica distinzione che mi viene in mente è che nella superstizione il legame è immaginario, ma gli effetti sono concreti, mentre nella fede sia il legame sia gli effetti sono immaginari. In questo senso, la gente superstiziosa ha più buon senso di quella religiosa.
guarda bambino che il cicap,è contro la superstizione…ma tu leggi,o vedi le figure…cresci prendi vitamine,ai un quoziente intelletivo,molto nero.
è poi porti sventura per troll,che a volte ho notato si vergognano ance di te…..
La religione è superstizione
Sì.
P.S.: conosci “Il ramo d’oro” di J. G. Frazer? 🙂
Quando ero bambino ricordo che per strada un sacco di gente (soprattutto gli anziani) si facevano il gesto scaramantico della croce al passare di un carro funebre perchè pareva portasse male altrimenti; sto parlando di 40 anni fa.
Ciao a tutti
il segno della croce al passaggio di un carro funebre lo si fà per raccomandare a Dio l’anima del fratello defunto….la scaramanzia è un’altra cosa
Carro funebre… VUOTO
L’anima non si allontanerebbe nel momento della morte?
Quando qualcuno vede il carro funebre, l’anima è già al suo posto (Paradiso/Inferno), non certo nel carro o altrove.
Ti assicuro che è un gesto scaramantico; oggi non lo fa più nessuno, ma se ti capitasse di vedere qualcuno farlo, prova a chiedergli il motivo e vedrai la risposta.
Ciao a tutti
Solo un appuntosu quello che ritengo un neo della manifestazione: avrebbero dovuto organizzarla di venerdi 13, non di 17. La superstiziosa paura del 13 e del venerdi arriva esattamente dal Cristianesimo.
Ma e’ il 13 il numero sfigato, non il 17.
Sugli aeroplani tempo fa non esisteva la fila 13. In certi alberghi USA manca il piano numero 13, e cosi’ via dicendo.
In realtà il 13 (numero di pleniluni in un anno solare) è considerato un numero “magico” in molte culture e può avere valenze sia positive sia negative.
Il venerdì ha una valenza negativa in ambito cristiano (giorno della morte di Cristo).
Il 17 ha una valenza negativa perché, scritto con numeri latini (XVII) è l’anagramma di VIXI (vissi, quindi “sono morto”).
Uhmmm, credo che il 13 abbia una valenza negativa soprattutto perche’ nell’ultima cena erano in 13. Infatti, la superstizione numero 1 in Italia e’ proprio quella di essere in 13 a tavola. Magari, come dici tu, di venerdi sera…
@ Ferrer. A proposito di fascisti e fascistelli, argomento di cui lei è un esperto, oltrechè un “giudice rabdomantico” capace di attribuire patenti e diplomi.
Tutti, o quasi tutti conoscono la figura di Giorgio Perlasca, “giusto fra le nazioni” che nel 1944-45 salvò centinaia di Ebrei ungheresi fingendo di essere il viceambasciatore spagnolo a Budapest.
Sa perchè conosceva tanto bene la lingua spagnola? Perchè, da buon fascista,. era andato volontario in Spagna per combattere dalla parte dei Falangisti.
Poi c’è un’altra chicca: quella del fratello fascista di Antonio Gramsci, che aderì alla RSI e morì per i maltrattamenti subiti dopo il 25 aprile.
si poi c’è anche “mio fratello è figlio unico”…
interessante ma del tutto slegato da questa ultimissima.
a meno che fossero superstiziosi.
@ flo
quindi?
Poveraccio, qualche anno fa ha visto il film su Perlasca e voleva raccontarcelo come una cosa nota solo a lui…
Sarà forse il caso di fargli notare che l’amico Stalin e i tanto vituperati comunisti sovietici, sconfiggendo il Terzo Reich, hanno salvato moooolti più ebrei che il suo eroe-fascista…
@ferrer
si ma oltre questo, sarà il caso di fargli notare che quel che ha scritto (come 9 suoi interventi su 10 in media) non ci azzecca assolutamente NULLA con l’argomento dell’ultimissima…
@ Kaworu
Già, come al solito il suo intervento non c’entra nulla. Il tipico modo di agire del troll….
Immagino che abbia pensato di “stupirmi” citando la storiella del fascista “buono”, che probabilmente conosce solo dallo sceneggiato con Zingaretti (piuttosto bruttino tra l’altro)
OT: comunque ragazzi, posso dirvelo sinceramente?
a me fra “si nasce uomo o donna”, alecattolici ed analfabeti vari che parlano in ostrogoto, “filamenti demoniaci” nel cervello e quant’altro, mi pare che da un po’ di tempo il livello dei commenti si stia notevolmente abbassando.
@Daniele « certi meccanismi mentali che portano alla religione/superstizione si sono profondamente radicati nel corso della nostra evoluzione. »
Suppongo che condividi che queste configurazioni mentali non sono la conseguenza dei nostri istinti o determinismi genetici ; ma bensi la risultante di tradizioni irrazionali e arcaiche acquisite già da millenni CHE, purtroppo, SI PERPETUANO TUTT’ORA !
L’uomo à bisogno di « sognare » anche ad occhi aperti (angoisse humaine oblige), pero’ deve imparare a utilizzare lo strumento adatto onde evitare che certi « sogni » diventino incubi con effetti collaterali deleteri ! Questo strumento esiste, si chiama : Cultura Scientifica olistica !
N.B. Come potrebbe la persona incolta sapere che questo « strumento » o possibilità (neurofenomenologia) esiste quando le scuole medie -ma anche certe università- raramente (forse anche troppo raramente) lo accennano ?
Uno degli effetti che considero particolarmente pernicioso della religione monoteista, consiste nell’insegnare che dobbiamo considerare il fatto di « non capire », una virtù……(sic !)
Ripeto un’ennesima volta che tutti coloro che sono capaci di farci credere delle assurdità possono farci commettere delle atrocità ! Certi avvenimenti attuali, e la vera storia della religione, sono la per ricordarcelo.
Di gesti ritenuti pericolosi dai superstiziosi ne compio di continuo. Per me è sempre la giornata anti superstizione. Sono la prova vivente che certe fesserie non funzionano.
A proposito delle supposte manifestazioni della Divinità, mi chiedo: “Ma un Dio Creatore eterno, immutabile, infinitamente giusto ecc. può violare le leggi naturali da lui stesso stabilite, in favore di un un gruppo di umani, sia pure … cattolici apostolici romani?”. C’è qualcosa che non mi quadra in tutto questo!
più che su UAAR bisognerebbe postarlo su cattoboccaloniromani.com, pontifess.it ecc
Oggi, venerdì 17, l’Agenzia delle Entrate mi ha comunicato che ho diritto a un congruo rimborso.
Beccati questa, superstizione!
Io sono cattolico me ne frego della superstizione,rido ,degli accidenti che mi lanciate,sar superstizioso il parroco di funo,Finto cattolico.
In quanto cattolico, sei la quintessenza della superstizione. Pensi ad esempio che, se metti un po’ di plastica sul pisello e non chiedi scusa davanti a un signore con la gonna nera, avrai un’eternità di tormenti.
Alla faccia della superstizione.
grande!!!
Cr…na,io chiedo perdono a Dio.
ecco bravo, allora vai a chiedere perdono per la tua cattiveria 😉
poi magari torna qui a frignare sulle iperboli perchè il parroco ti ha letto e ti ha dato le bacchettate sulle mani 😆
momento.. mi accorgo solo ora…
ma quindi ale USA il preservativo e poi chiede perdono a dio?
Se chiedi perdono direttamente alla trinità, sei un superstizioso protestante; i superstiziosi cattolici devono ricorrere all’intermediario.
‘azz lo hai messo nel sacco XD