Nuova uscita politica di mons. Gianpaolo Crepaldi, vescovo di Trieste. I suoi interventi precedenti, apprezzatissimi dal PDL (cfr. Ultimissime del 20 febbraio e del 12 maggio), non hanno impedito che le elezioni amministrative di Trieste fossero vinte dal centrosinistra: il cui candidato, Roberto Cosolini, durante la campagna elettorale non si era nemmeno presentato all’incontro tra i candidati sindaco sui principi non negoziabili organizzato dal Centro culturale Monsignor Lorenzo Bellomi. Anche il risultato del referendum sull’acqua non è andato giù a Crepaldi: il quale, scriveva ieri Il Piccolo, ha deciso di bacchettare i cattolici che l’hanno sostenuto, in particolare le riviste missionarie (“dedicassero alla vita almeno un centesimo dell’attenzione rivolta all’acqua”). Il vescovo ha parlato di “testi sacri strumentalizzati per l’acqua e qualche ingenuità di fondo da parte di chi è andato a votare”, perché “può capitare che uno pensi di andare a votare per l’acqua e invece voti per il divorzio breve. Ogni appuntamento referendario ha anche una ricaduta sul quadro politico. Si vota sull’acqua ma le ripercussioni politiche aprono (o chiudono) altre porte. Alcune associazioni che promuovono i diritti umani e votano per l’acqua sono anche a favore dell’aborto”.
Raffaele Carcano
cavolo non aveva baciato l’anello…
che imperdonabile sgarbo al monsignore.
se poi il vescovo dice “può capitare che uno pensi di andare a votare per l’acqua e invece voti per il divorzio breve” fossi nel vescovo mi interrogherei su cosa insegnano nelle scuole cattoliche.
probabilmente non a leggere.
Il vescovo di Trieste, mesi fa, aveva anche detto che la COLPA del calo di fedeli è l’aumentato livello di ISTRUZIONE!!!
Fosse per lui, si dovrebbe restaurare il medioevo!!!
vuoi mettere una volta come stavan bene?
fortunatamente per loro, l’aumento del livello di istruzione non è prerogativa di tutti i fedeli (ogni riferimento a persone o troll realmente esistenti è puramente casuale)
A me sembra già un grande passo in avanti il fatto che ammettano che il livello d’istruzione e il livello di fede siano, generalmente, inversamente proporzionali 😀
un grandissimo passo avanti!
“Si vota sull’acqua ma le ripercussioni politiche aprono (o chiudono) altre porte.”
Costui non ha capito la cialtroneria delle leggi di Berlusconi, o meglio non gliene importa niente: gli basta che la “destra” comandi (e continui a fare regali alla chiesa…).
tra l’idea che qualcuno vada a un referendum e gli rifilino una scheda “sbagliata” (così io l’ho intesa, da notare il particolare accanimento nei confronti di questo ipotetico divorzio breve) e l’idea di un butterfly effect distruttivo facendo semplicemente il proprio dovere di cittadini, questo non mi sembra davvero a posto.
Uno “poco a posto” può capitare che ci sia… Ma secondo te perchè lo hanno messo ad occupare proprio il “posto” di vescovo?
1) Non avevano di meno peggio.
2) Non sapevano quello che facevano.
3) Ne erano proprio contenti.
per me, sono vere tutte e tre in contemporanea
Crepaldi è un arcivescovo titolare, consacrato vescovo da un papa (GP2) e che ha lavorato gomito a gomito con due (GP2 e B4x4). Lo hanno mandato in uno sputo di diocesi suffraganea in attesa di qualcosa di più importante: rumors qui a Trieste lo vorrebbero presto partente per Venezia, quindi prossimo a diventare cardinale.
Una informazione interessante: la ex direttrice di Vita Nuova (il settimanale diocesano di Trieste), silurata da Crepaldi, ha sostenuto Cosolini e ora è assessore. Mi pare ovvio che all’arcivescovo-vescovo (lo chiamano così anche ufficialmente) sia venuta un po’ di acidità in più…
Ha proprio una grande stima dei suoi sudditi!
vero? sembra un “siccome il più furbo si mangia i sassi, meglio che non votino”.
fossi uno dei suoi sudditi mi sentirei oltremodo offesa.
però se sui suoi sudditi dovesse aver ragione, le reazioni saranno consequenziali…
Ho sempre pensato che l’incenso usato nelle chiese doveva avere una composizione nn proprio regolare…
Eh, ad averne, di vescovi cosi’…
Li preferisco come questo, i prelati: confusi, bigotti, convinti di essere ancora nel medioevo.
Ormai la percentuale di gente (si’, persino di “cattolici”) che di fronte a questi atteggiamenti si irrita e lo ignora credo sia notevole, e non puo’ che crescere. Tra un po’ li vedremo a parlarsi da soli.
Questa volta però anche i cattolici hanno blandamente reagito.
Perfino loro alla lunga si stancano quando il clero esagera…
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2011/06/20/news/acqua-e-un-diritto-votare-cattolici-contro-il-vescovo-1.693262
corro a comprare birra e popcorn: voglio godermi la splendida esegesi del represso Florenskji supportata da citazioni a c e validata (ahah) da un qualche intervendo di Hystericon che pensa di dare dignita’ ed autorevolezza alle sue str usando scripsit a preambolo dei quote.
🙂
@ firestarter
Mah, forse non ha tempo perché questo è uno dei pochi giorni in cui il termometro di sua moglie dice di sì….
Macchèèè… E’ solo che non se la sentono nemmeno Florenskij e Hysteron Proteron di dare ragione al vescovo di Trieste! Quindi, per non dovergli dar torto, preferiscono fingere di aver altro da fare 😆
Invece Alecatt, da parte sua, probabilmente dopo un minuto di tentativi ha rinunciato ad arrovellarsi per capire le inusitate elucubrazioni del vescovo 😆
Ma questo è un cretino col fiocco!
Un cretino reazionario, berlusconiano in ritardo, non ha capito che la dirigenza vaticana sta mollando Silvio perche ormai inpresentabole e inaffidabile.
ma è vicino a CL, all’Opus Dei o (al peggio non c’è limite) ai legionari di Cristo?
50000 volte la caar ha dichiarato che la chiesa non fa politica…….
fa solo “offerte che non si possono rifiutare” ai politici (e morte e pestilenza se rifiutano) e dà “consigli” diciamo piuttosto minacciosi ai fedeli.
devi fare l’esegesi, vedere il contesto: significava che non è il papa a fare il presidente del consiglio e quindi non è la chiesa a capo della politica, ma si limita solo ad influenzarla pesantemente tramite politici compiacenti……..
http://www.uaar.it/news/2010/10/30/dalema-alla-chiesa-si-a-ingerenze-etica-pubblica-se-non-ora-quando/
In realtà è da 2 millenni che la fa…
Vivo proprio a Trieste, e proprio riguardo a questo argomento il giornale locale “Il Piccolo” ha pubblicato un articolo dove in fondo si evidenzia l’inopportuno e non primo intervento fuori luogo del vescovo. Per quanto potrà servire ho inviato una lettera al direttore dove critico in modo deciso il prelato e i suoi interventi e ingerenze odiose nella politica. Vedremo se avranno il coraggio di pubblicarla. Per quanto riguarda la nuova giunta comunale del sindaco Cosolini neo eletto purtroppo devo rilevare che ben 2 assessori sono stati presentati con le referenze di essere una giornalista del periodico VITA CATTOLICA, un altro PRESIDENTE DELLA COMUNITA’ EBRAICA. Prima delle elezioni scrissi una mail al candidato Cosolini in cui domandavo la sua opinione sui diritti civili, aborto, unioni di fatto eterosessuali e omosessuali, testamento biologico, ecc… ricevendo una risposta incoraggiante (per me ) poi la costituzione della giunta mi ha lasciato perplesso e scontento ho intenzione di scrivergli ancora molte volte, chiedere per quello che è possibile per un sindaco di fare le scelte che possano garantire diritti a tutti, religiosi e atei, senza influenze ideologiche di qualsiasi parte provengano. Staremo a vedere.
ciao Cesare,
devo correggerti: la vicesindaco era la direttrice del settimanale diocesano “Vita Nuova” ed è stata silurata proprio da Crepaldi per aver pubblicato lettere di Vatta, Zanotelli, Ciotti e altri preti “non inquadrati”, nonchè di atei dichiarati.
Sebbene non sia particolarmente contento di questa giunta, devo dire che la nomina di una persona così a vicesindaco è uno schiaffo al super reazionario Crepaldi
Scusa per l’inesattezza, ma la presentazione della giunta su TG3 si indicavano le referenze senza nominare l’attuale occupazione. Comunque ecco il testo della mia lettera (se funzionerà il copia/incolla)
In merito all’articolo a pag. 24 del Piccolo di domenica 19 giugno, che riporta alcune affermazioni del vescovo di Trieste che inopportunamente si addentra in questioni politiche della società civile e triestina in particolare, vorrei esprimere il mio parere. Trovo perlomeno singolare che un prete invece di pensare a guidare il SUO gregge si riferisca in modo arrogante e indebitamente verso gli elettori i quali secondo lui votando il Si al referendum sull’acqua di una settimana prima, colleghi questa posizione a quella a favore del divorzio breve. Inaudito e incomprensibile questo richiamo alle stolte pecorelle le quali sarebbero così sciocche da mandare in malora la “società benpensante” che egli invece gradirebbe obbediente nonché sorda, muta, cieca, così da poterla manipolare come avveniva secoli addietro, proprio sotto il potere della chiesa. Situazione che navigava molto bene sul mare dell’ignoranza imposta, sulla discriminazione delle donne e dei diritti civili. Gli stessi oggi negati proprio per colpa dell’ingerenza della chiesa negli affari interni dello stato LAICO italiano definito tale dalla Costituzione. I politici non possono essere definiti “cattolici, mussulmani, ecc… “ sono figure istituzionali che devono garantire a TUTTI gli stessi diritti, credenti e atei. Gli atei poi sono in continuo aumento nel mondo, fortunatamente, mentre tra i cattolici se si facesse un test con alcune semplici domandine sulla loro religione neppure saprebbero rispondere, basta che io chieda a un cattolico cosa ne pensa della transustanziazione per ritrovarmi di fronte una persona che neppure conosce il termine con cui si dice che durante l’eucarestia, l’ostia (acqua e farina) diventa realmente carne, e il vino si trasforma in sangue, quindi bevendone un litro non dovrebbe ubriacare né risultare all’alcol test. Ecco chi predica queste cose non può essere considerato in materia di governabilità politica.
“La Chiesa non fa politica”
“La Chiesa non fa politica”
“La Chiesa non fa politica”
“La Chiesa non fa politica”
“La Chiesa non fa politica”
A furia di ripeterselo non ci credono più manco loro. Se mai c’hanno creduto…
La Chiesa non fa politica.
Gli uomini del clero (e più in generale di Chiesa) a volte la fanno.
Per esempio il Vescovo della mia diocesi ha scritto un articolo sul giornale cattolico locale dove esortava ad andare a votare almeno per l’acqua, e non si tratta di un vescovo eretico.
Quindi risulta palese che la Chiesa nel suo insieme non può proprio fare politica, quntomeno per la diversità di opinioni al suo interno.
Ora non farmi l’esempio dei comunisti perchè lo conosco; in quel caso la ratio era comunista=ateo (e non viceversa, come tanti pensano).
Scusami, ma non mi stavo mica riferendo ai “laici”: quelli possono votare e candidarsi quanto e quando clacson gli pare… 🙄
Non che ci sia grande differenza se sono i clerici o laici a fare politica: sempre di Chiesa si parla. In fondo sono pur sempre anche loro Chiesa. O no?
probabilmente lo ripetono perchè cercano di autoconvincersi….un po’ come un alcolizzato che continua a ripetere “non è vero che bevo”, mentre ha l’alito che puzza atrocemente di liquire e nasconde la bottiglia dietro la schiena…….
10, 100, 100 di questi vescovi. Lunga vita al vescovo Crepaldi.
Straconcordo!
Infatti ho inviato “urbi et orbi” il link alla notizia!!! 🙂
Tranquilli! L’acqua santa (o benedetta) del fonte battesimale o quella spruzzata non sarà mai pubblica, meno che mai comunista!
Propongo di privare il prelatone dell’acqua fino a nuovo referendum 🙂
se facessi parte di una associazione che gia’ di suo ha parecchio del farsesco ed i cui gerarchi criminali si permettessero anche di trattarmi da bambino cretino, manderei tali gerarchi con il dovuto rispetto a fare in c, a prescindere dalla fede. Ma pretendere un sussulto di dignita’ da chi orgogliosamente bela davanti al pastore e’ veramente troppo: difesa ad oltranza della associazione di riferimento e dei suoi crimini. Andiamo amici che la pubblicita’ sull’8×1000 ha bisogno di noi! Beliamo in coro ed osanniamo Benedetto!
…
*inserire espressione facciale di disgustata pietá*
Quello che nessuno ha fatto notare e’ l’assoluta incoerenza di promuovere un incontro per dibattere “principi non negoziabili” e che quindi il relatore ritiene non dibattibili in partenza.
Si puo’ solo scegliere tra accettarli in blocco o rifiutarli pure in blocco,come ha fatto il candidato citato.
Oh che bello ,oooooooooooohhhhhh che bello !!!!!
a chi interessa qui l’intervendo del vescovo
http://www.vitanuovatrieste.it/index.php?option=content&task=view&id=5624
ho letto ora l’intervento del vescovo:
Interessante tra l’altro:
“Queste semplificazioni e perfino distorsioni si pagheranno in futuro: se non applico il principio di sussidiarietà al tema dell’acqua, mortificando la società civile, come potrò poi far valere quello stesso principio per chiedere la libertà di educazione? ”
..probabilmente ho votato male.
quindi il principio è “o privatizziamo tutto o non privatizziamo niente”? ma non erano i farisei a dividere il mondo in aut aut?
e, tra parentesi, magari fosse vero quello che ha detto il vescovo….ci saremmo finalmente levati dalle scatole un abominio ben peggiore……
…probabilmente voterai sempre male fin quando non comincerai a pensare con la tua testa.
ps: bel discorso quello del vescovo. Resta solo da dimostrare che il principio di sussidiarietà sia una cosa positiva e non una mangiatoia per avvoltoi.
appunto: il principio di sussidiarietà applcato all’acqua significa che tutti, ricchi e poveri, la possano avere ad un prezzo accessibile o, ancora meglio, gratis. Il fatto che i ricchi possano impadronirsene e venderla al prezzo di massimo profitto è il contrario della sussidiarietà
Ma da quando in qua la chiesa fa politica?!
http://www.uaar.it/news/2010/10/30/dalema-alla-chiesa-si-a-ingerenze-etica-pubblica-se-non-ora-quando/
In realtà da due millenni…
Secondo me, il buon prete gallonato aveva investito (o fatto investire ai parenti) in qualche nuova azienda che doveva gestire l’acqua… il referendum gli ha rovinato il giocattolo. Toccagli il portafoglio ai preti…
E che diamine questi missionari: stiano più attenti a predicare contro l’aborto e il fine vita (‘stiano più attenti alla vita’) e sulla privatizzazione della rete idrica si facciano gli affari loro, perchè se poi siamo contro la privatizzazione della rete idrica, con che caspita di faccia andiamo poi -noi ‘istituzione’- a chiedere più fondi per la scuola privata?!
Secondo me l’esegesi è questa!
malfidato: ti invito a studiare in modo tale che tu possa vedere le cose in modo giusto (ovvero come le vede un belante)
scripsit scripsit scripsit scripsit
Se ho ben capito, a parte il discorso economico (se non si privatizza l’acqua, come facciamo a privatizzare l’istruzione), il beccamorto in camice nero vorrebbe dire “Sì al referendum = Berlusconi indebolito = non possiamo più farci gli affari nostri”? Semmai il fatto che sia stato scaricato dalla Chiesa dovrebbe indurre altri politici a evitare di flirtare con la pretaglia che tanto poi ti scaricherà quando gli gira.
Sì, concordo con la prima frase-domanda, anche se probabilmente il “cardine” della faccenda non è costituito solo da Berlusconi, ma anche da tutti i suoi compagni di merende che potrebbero aver voce in capitolo anche nel dopo-Berlusconi: penso in particolare a Tremonti, famoso per i suoi regali al Vaticano.
Riguardo alla seconda frase, non posso che dire “Speriamo che finalmente i politici capiscano la lezione!”; però se poi penso (ancora) a Tremonti mi viene da ritenere che con lui (e con altri non “ecclesialmente squalificati” come Berlusconi) il Vaticano avrà purtroppo ancora ottimo gioco.
Sull’altare dei loro sporchi interessi sulla scuola i preti come questo fascistoide sono pronti a regalare le risorse fondamentali a privati con profitti garantiti, rischio d’impresa zero e tariffe aumentabili a piacere.
Quanto godo nel vedergli il muso lungo. Ti è andata male stavolta, eh?
Per la serie: deliri a go go… O magari si tratta, da parte di questo vescovo, del manifestarsi di una sana strizza perché il terreno comincia a franare? Se neanche più i credenti stanno a sentire questi personaggi…