Su La Voce di Manduria è stata pubblicata la lettera di lamentele di una madre che ha fatto cresimare la figlia nella chiesa di Sant’Angelo. La signora segnala che all’altra figlia diciannovenne, madrina alla cresimanda, non è stato permesso di leggere uno dei brani sacri previsti durante la cerimonia. Secondo le catechiste, la gonna della ragazza era infatti “troppo corta”. Mentre, ribatte la madre, “non era assolutamente una minigonna”, ma “un normale vestito che arriva appena al di sopra del ginocchio”. A nulla sono servite le lamentele della giovane, la quale “ha fatto notare che una delle catechiste aveva una gonna di poco più lunga della sua”. La signora sospetta che la presenza all’evento del vescovo di Oria e Manduria abbia reso le catechiste più ‘attente’ a certi particolari.
La madre indignata chiude la missiva così: “senza fare commenti su quanto di poco pulito accade in alcune sacrestie (premetto che non è il caso della chiesa in questione), una sola considerazione mi viene da fare: e poi si lamentano che i giovani si allontanano dalla chiesa”.
Luciano Vanciu
lei ha ragione cara signora, ma si renda conto che lo spirito santo non puo’ tollerare sconcezze.
Lo spirito santo spacca il centimetro.
più che altro le p*lle… ma questi soldati semplici che voglion dar ordini ai caporali e ai colonnelli proprio non li capisco.
Io non li sopporto i caporali e i colonnelli. Per questo non ho fatto il militare. Easy!
(E non mi pare che per la CCAR sia previsto il carcere per i disertori, nonostante l’inquadramento infantile sia assimilabile a una sorta di “servizio di leva”)
Non mi sento di condannare il comportamento di queste catechiste. Credo che nel momento in cui si decida di entrare in una chiesa, come in qualsiasi altro posto dove si entra come ospite, sia necessario anche mettersi nell’ottica di rispettare le regole del posto, e non offendere o oltraggiare i “padroni di casa”.
Mi indignerei se l’evento fosse avvenuto in zona “franca”, ma in gran parte delle chiese le regole di abbigliamento e comportamento stanno ben affisse fuori, e non si è obbligati ad entrare se queste regole risultano inaccettabili. Farlo comunque sarebbe a parer mio una forma di scortesia. Ecco perché non vedo una vittima, nella signora in questione. (Senza voler entrare nel merito di lunghezza gonne ed eventuali atti schifosi compiuti da alcuni membri della chiesa cattolica)
ma infatti se una vuole aderire al club, deve vestirsi secondo le regole del club.
cappellino d’ordinanza ad Ascott, gonna castigata in chiesa.
come puoi vedere però i credenti tendenzialmente intendono la religione come il menù della trattoria.
domani gnocchi o pasta?
e ricordiamo inoltre che chi appartiene al (fight) club non deve parlare del (fight) club (cit.)… 😉
magari mosconi, magari 😆
Ricordero’ sempre l’episodio in cui, mandata a messa a 9 anni, fui apostrofata da catechista madre di famiglia-orribil-bachettona e prete per via di una gonna-pantalone a portafoglio neanche troppo corta (…erano gli anni ’80).
Ripeto, avevo 9 anni…il vero male sta negli occhi di chi guarda…
Esatto.
considerando che le chiese sono mantenute più con l’8×1000 delle tasse che con le offerte, i padroni delle chiese siamo noi cittadini italiani e le concediamo gentilmente in gestione gratuita alla chiesa…
sono loro gli ospiti, non noi!
Già, è davvero un dramma che i giovani abbandonino le Chiese… 🙂
Se si è cattolici bisogna seguire quello che dice il prete, se dice che la gonna è troppo corta bisogna adeguarsi. Ma non lo hanno ancora capito questi che per il Catechismo della Chiesa cattolica
«il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere «obbediente» e «sottomesso» ai capi della Chiesa»
Sottoscrivo. Poi dipende da “quanto corta”, onestamente credo che una allungatina di gonne, ogni tanto, ci vorrebbe anche per strada…
E perchè? Fa caldo per tutti, donne e uomini…
e infatti gli uomini sono tutti in giro in minogonna e infradito…
@ ok
e anche se fosse?
magari sarebbe il caso di farne una anche qui
http://en.wikipedia.org/wiki/SlutWalk
@ok Gli uomini sono in giro in pantaloni corti, che sono (per “carne scoperta) simili ad una gonna sopra il ginocchio… se non c’è vento 😉
gli uomini sono troppo vestiti perchè spesso ci sono degli idioti che pensano che se uno ha la cravatta allora lavora bene!
come si dice l’abito fa il monaco!
io andrei in ufficio in bermuda e infradito e risparmierei sull’aria condizionata… invece mi tocca ggiacca e cravatta anche d’estate!
maledetti capi idioti!
Per volontariato ho girato parecchie chiese (…cosa non si fa per far del bene!!!) e ho visto che sono sempre di più le ragazze che vanno in chiesa per rimorchiare, per farsi vedere…
Perfino io, da anticattolica, trovo sgradevoli certi comportamenti, figuriamoci i preti, che vedono sempre più spesso ragazze con jeans a vita bassa e ombelichi di fuori. Addirittura, una volta ho visto all’ingresso di una chiesa un cartello che diceva “Dio sa già come sei fatta, vestiti.”
Insomma la chiesa è colma di dogmi: o li accetti o no, o dentro o fuori, ma onestamente! Io almeno la penso così….
No, aspetta: in chiesa per rimorchiare? Di che età, zona, etc stiamo parlando :|?
Hai voluto la bicicletta?…
Boh, ‘sta gente vorrebbe una Chiesa su misura sua. Io, da ateo, quando entro in una Chiesa per vedere le opere d’arte cerco di attenermi alle loro regole, e se non sono vestito in modo adeguato non entro, seppur con dispiacere. Casa loro regole loro. Invece noto che molti turisti (cattolici o comunque religiosi, visto che il segno della croce lo fanno) entrano acconciati in modo penoso (tipicamente: infradito le americane, jeans neri con buzza strabordante fuori dalla maglietta corta quelle del sud Italia).
Comunque tutto questo è soprattutto colpa della Chiesa Cattolica che pur di raccattare “fedeli” (e dunque consenso politico) è disposta a tutto, manco fosse una Banca in cerca di clienti.
manco fosse una Banca in cerca di clienti.
Lo è, caro mio, lo è. Anzi, lo è sempre stata.
ma quando entri in un museo?
perchè le chiese sono di proprietà del popolo italiano che le ha pagate e le mantiene tutt’ora con l’8×1000!
casa nostra ma regole loro!
perchè non vanno con il burqua?
La prossima volta la madrina vada in chiesa col metro a scatto.
Così potrà smerdare le catechiste puriste del menga in diretta con dio.
E svegliarsi no, eh?
In attesa di una normativa sulla lunghezza di gonne e pantaloni ci si affida al naso delle catechiste! 😀
Buona cresima a tutti, godetevi il rito ;).
Beh, in effetti lo spirito santo ancora non ha varato un regolamento di attuazione, senza il quale la norma ha difficoltà di applicazione.
In effetti la catechista che all’epoca mi “riprese” aveva un grande naso!
omnia munda mundis. chi trova motivo di scandalo nella esposizione di qualche cm in più di pelle rifletta su se stesso non su chi lo esibisce.
A me pare giusto, basta con il cattolicesimo pret a porter, usa e getta, fritto e magnato. Sei cattolico/a? Allora niente carne il venerdì, sesso solo per procreare, senza parlare del sesso pre-matrimoniale, ti sposi una volta e per sempre e in chiesa si va coperte. Eccheccazzo!
In alternativa: ti fai atea/o 🙂
titti
ma infatti la chiesa per prima dovrebbe tuonare contro il… 98% (son generosa) dei cattolici che ne fanno una più di bertoldo.
invece… fa comodo non dir niente perchè se no le pecore scappano.
Beh, così di cattolici ne rimane una manciata!
appunto per questo i cattolici continuano a fare quel che vogliono e i preti continuano a non dirgli nulla.
ribatte la madre, “non era assolutamente una minigonna”, ma “un normale vestito che arriva appena al di sopra del ginocchio”.
Evidentemente le catechiste si saran fermate mentalmente agli anni ’40. Che le devo dire signora mia… 🙄
A nulla sono servite le lamentele della giovane, la quale “ha fatto notare che una delle catechiste aveva una gonna di poco più lunga della sua”.
Questa catechista non aveva ben in mente la parabola della trave edella pagliuzza, o almeno nella pratica… che paradosso. 😀
La madre indignata chiude la missiva così: “senza fare commenti su quanto di poco pulito accade in alcune sacrestie (premetto che non è il caso della chiesa in questione), una sola considerazione mi viene da fare: e poi si lamentano che i giovani si allontanano dalla chiesa”.
Touchè! 😉 😀
non la definirei una notizia, se vogliono imporre il cilindro e il frac durante le cerimonie cattoliche saranno cavoli loro e di chi li sta a sentire, il problema si verifica quando le autorità religiose di una qualunque confessione desiderano che la loro legge sia seguita da tutti, credenti e non. Più che una notizia la definirei un pettegolezzo di paese, se ne poteva fare tranquillamente a meno
invece secondo me merita di essere messo in evidenza ancora una volta il penoso lamentio di chi prende per buona la discesa dello spirito santo ma si lamenta se la associazione che gestisce il relativo rito tribale pone delle regole farsa. La signora dovrebbe svegliarsi e renderesi conto che la farsa sta a monte.
e se la signora si lamenta dell’episodio della gonna e non tiene conto di tutto il resto, ho i miei dubbi che sia il tipo di persona in procinto di svegliarsi da quel sonno chiamato religione. Continuo a considerarla normale amministrazione per la CCAR, nessuna novità.
già… è proprio così. Ma veramente questa gente crede che alle parole del VEscovo l’entità definita spirito santo scenderà sui loro figli? Ma del resto, veramente le “catechiste” credono che in qualche modo questa discesa possa essere inficiata dalla lunghezza della gonna della cresimanda o della sua madrina? Ma che farsa è?
È il gioco di nevrotici che si realizzano nel controllare e manipolare la vita altrui.
Scusate tanto ma questa volta stò completamente dalla parte della chiesa.
A me se una camicia va stretta non la tengo, la cambio con una che mi si adegua meglio, punto e basta.
eheheheh discorso assolutamente sensato, ma per i cattolici si tratta di una maglietta elasticizzata che devono a tutti i costi tenere su.
Giusto, e allora si prendessero i rimbrotti del prete e con la coda tra le gambe, tornasseroa casa cornuti e mazziati.
@kaworu Tutto quello che vedi ,anche in chiesa è tutta grazia di Dio. L’importante è usare sempre il buon senso e il rispetto all’ambiente in cui ci si trova.
ma infatti il problema non è mio, è dei cattolici che non comprendono che la loro religione non equivale al menù à la carte della trattoria dove possono scegliere melanzane alla parmigiana al posto dei bucatini.
@kaworu. Non è un problema dei cattolici , quando un cattolico entra in una chiesa conosce perfettamente il menù. Non giochiamo sulle parole.La chiesa non è un night.
semola, non sto giocando con le parole.
mi limito a prendere atto di come i fedeli (che, nonostante quel che dici, di solito hanno carenze più o meno marcate riguardo alla loro religione) interpretano le cose.
quel che gli va, ok.
quel che non gli fa comodo “eh ma la chiesa dovrebbe adeguarsi”.
non è un problema mio, appunto mi limito a osservare sorridendo 😉
@kaworu.”eh ma la chiesa dovrebbe adeguarsi” Questo non è una citazione che può essere espressa da un cattolico! La fede non è interpretazione, è un dono. I valori cattolici rimangono valori ,altrimenti sarei sicuramente ateo. Noi stiamo sulle stesse posizioni , ognuno cerca di difendere quello in cui crede ,ma nessuno può erigersi a giudice supremo, almeno in terra. Brava, continua ad asservare, è sinonimo di intelligenza.
@kaworu Leggasi . Osservare
guarda che io non mi sto riferendo a te.
mi sto riferendo ai (numerosi) cattolici che ho conosciuto.
tendenzialmente molto ignoranti sulle regole della loro religione, tendenzialmente molto autoindulgenti stile “vabbè ma non faccio niente di male” (assolutamente, ma per te dovrebbe essere peccato) e tutti molto stile “eh vabbè ma io credo in dio, però la chiesa dovrebbe andare al passo coi tempi” e affini.
credici, non crederci, poco mi importa.
io ti dico quello che ho sempre visto io.
e posso assicurarti che non sono pochi, molti anche “dentro” alla chiesa tipo animatori all’oratorio, chierichetti, “organizzatori” di roba varia con/per la parrocchia…
a me sembrano tanti “no ma io sono vegano” detto mentre addentano costate.
@semola
ognuno
difende
ciò
che
crede
L’hai detto tu stesso: ciò che LUI (e solo lui) crede, che sarà necessariamente diverso da quello che un altro potrebbe credere. Che razza di Dono – imperituro – è uno che si aggiusta a comodo?
la cosa che mi dà leggermente fastidio è che quando si tratta di far numero, vanno bene anche i suddetti “cattolici”.
quando invece la questione non è il numero lordo, quelli diventano “falsi cattolici”.
e, peggio ancora, i preti non sembrano particolarmente interessati a “disilludere” i fedeli dal fatto che la religione non è come una frittatona in cui butti solo quel che ti piace.
@kavoru. Giuro ,ultimo poi vado a letto. Hai ripetuto molto spesso nei tuoi ultimi post:non è un problema mio , è dei cattolici. Va bene , è come quello che dice : io non sono razzista, è lui che è negro. Ciao ,buona notte.
Semola,
”la fede non è interpretazione”, certamente che non è interpretazione: è condizionamento, è assuefazione, ve la passate di padre/madre in figlio come una tara genetica. Se la fede fosse naturale ognuno ne avrebbe una personale e originale. La fede si insegna.
ehm il “io non sono razzista, è lui che è negro” non c’entra.
per c’entrare qualcosa, dovrei essere cattolica e criticare l’andazzo di altri cattolici 😉
mi limito a dirti come gira tra i tuoi correligionari.
e il fatto che ai preti non interessi particolarmente “disilluderli” mi pare palese (anche perchè se si mettessero a tuonare dal pulpito contro questo o quello, la domenica dopo si troverebbero forse pure senza la perpetua).
@ Stefano
Serve comunque a far capire che gente sono e che razza di regole hanno.
Noi già lo sappiamo, allo zoccolo duro gli va bene, l’unica sono i giovani che infatti frequentano sempre meno……..
ma che cavolo si lamenta? vuole essere serva della chiesa e allora deve obbedire.
ha voluto la bicicletta? ora pedala.
SVERGUGNAAATE VU NFANGATE LA CASA DU SSIGGNOOORE.
Ma cambiare religione ?
Ed aprire finalmente gli occhi e diventare atei no?
Ogni associazione ha il diritto di darsi le regole che crede, ed ogni singolo ha il diritto di scegliere se aderirvi o meno.
E’ così difficile da capire?
Che è esattamente quello che hanno detto tutti fino ad ora? Vuoi andare in chiesa? Ti vesti come dice il prete, caragnare è una cretinata assurda.
Non mi sembra che si trattasse di ‘regole’, ma dell’opinione di un paio di sfigate che si sono arrogate il ruolo di censori.
dicasi “invidia”.
almeno… il ricordo di tutte le catechiste o insegnanti di religione che ho conosciuto nella mia vita, mi fa propendere per una spiegazione del genere.
Chissenefrega, cavoli loro
va bene, ma e’ comunque istruttivo vedere appartenenti ad una associazione basata su regole cretine lamentarsi perche’ una di tali regole viene imposta da qualche adepta piu’ cretina.
La chiesa, misogina e sessuofoba. In pubblico, poi in privato…
Non è mai uscita dal Medioevo.
Questo post è da connettere a quello sull’Iran. Lì senz’altro è peggio, poiche le regole non le impongono solo nel luogo di culto, ma ovunque, e chi non ci sta sono frustate.
Giustissino,se si entra in chiesa bisogna seguire ci che la Chiesa prescrive,tanto pi se sideve fare il padrino,la madrina se ci si deve sposare ,oppure sideve fare il testimone di nozze.
Ma per favore, queste cresime (e prime comunioni) sono solo avvenimenti sociali al meglio per incontrarsi fra parenti e amici, al peggio per esibire vestiti sciccosi ed abbuffarsi in banchetti trimalcionici.Non ci crede più quasi nessuno. Abbiate almeno la decenza di vestirvicome si conviene, ipocriti che non siete altro!
Guarda che non sono mica tutti imbelli,come voi altri:(peggio diVoi ,non possibile essere,puoianche non andare in chiesa,:-).:-).:(io vengo in questo sito,per cercare di salvavare qualcuno,se non lo sapete,visto la vostra oceanica ignoranza mio dovere,siada CristianoCattolico ch da futuro ministrodi Dio salvare dal non essere Cristiani Cattolici ,quante pi persne pos.sibile.
@Ale
se prima avevo qualche dubbio, ora, grazie a te, so quanto può essere profondo, sporco e pieno di schifezze il pozzo oscuro della fede.
Per fortuna ne sono uscito.
Ti auguro di uscirne presto anche tu, anche se temo che, senza il freno della fede, una persona orrenda come te, potrebbe iniziare a uccidere e stuprare.
@aletroll
Save Soul.
You’re doing it wrong…
Salvare Anime.
Lo stai facendo nel modo sbagliato…
Sono cattolico e se la persona in questione fosse stata la mia fidazata (sono un povero studentello universitario e non ho ancora moglie o figlie) la prima cosa che avrei fatto sarebbe stata quella di chiedere il consiglio del parroco o quantomeno di un sacerdote di quella parrocchia.
Fregandomene altamente di quello che dicevano le catechiste che non hanno alcun potere decisionale sulla vita di Fede mia o di chiunque altro.
Qualora il Don fosse stato d’accordo con le catechiste, avrei riverentmente acconsentito.
complimenti. Ti ammiro perche’ non ti limiti ad acconsentire a prescindere, ma lo fai riverentemente.
Eh be parto dal presupposto che non è la mia parrocchia e non conosco le loro usanze non codificate. A casa loro faccio come dicono, almeno per educazione.
Fossimo nella mia parrocchietta di pochi abitanti; sò come funziona ed in più presumo che il parroco (non residente) mi dia ragione visto che si fida di me a tal punto da farmi curare l’archivio parrocchiale, sezione storica si intende (niente che riguarda la privacy); e da affidarmi l’ufficio di sacrestano con annessa custodia della chiave del tabernacolo.
Fabio, veramente anche la custodia del tabernacolo? caspiterina il parroco deve veramente fidarsi molto di te visto che il tabernacolo custodisce il Signore transustanziato.
Hai dovuto impegnarti molto in parroccia per ottenere incarichi di cosi’ alto prestigio?
Tu ci ridi, ma in ambito ecclesiastico è un compito prettamente clericale (prima aveva l’ordine degli ostiari che se ne occupavano), che solo in rari casi viene affidato a laici; purtroppo al giono d’oggi la preoccupazione per il Signore transustanziato come lo chiami tu (io preferisco Santissimo Sacramento) è diminuita e spesso si vedono scene indecorose dove il tabernacolo non è nemmeno chiuso a chiave.
Per l’impegno non ne serve molto: basta dimostrare la costanza e la disciplina che dovrebbero essere comuni a tutti i Cristiani (io dalla mia avevo anche 12 onorati anni da ministrante).
effettivamente e’ bene chiudere a chiave il tabernacolo, non sia mai che il Santissimo Sacramento (per gli amici Signore transustanziato) se la desse a gambe prima di essere cannibalizzato.
Credo che il vero motivo per cui il tabernacolo venga chiuso a chiave sia che le ostie consacrate sono un ingrediente fondamentale per messe nere e riti satanici.
Poi, che differenza ci sia tra un’ostia non consacrata e una consacrata, ancora ho da capirlo, ma posso intuire che, magari, al prete di turno non faccia piacere.
bravo, ‘ste donne vanno controllate, mica che diventino delle svergnognate che gettano disonore sulla famiglia.
Touchée, non sò come controbattere senza figurare come razzista o sessista (cose che non ritengo di essere) oppure senza contraddire ciò che ho scritto precedentemente. Infatti a rileggere sembra proprio che sono io a dover difendere l’onore delle “mie” donne.
Questo mi sia di lezione a pensare meglio i miei post, comunque complimenti per l’arguzia.
Fabio, ma tu veramente credi di custodire la chiave che chiude il modno esterno da reale corpo di Cristo? Veramente, da studente, credi che la transustanziazione avvenga? E, nonostante ciò, dici “la mia parrocchia”. Come a dire, da me è diverso, noi siamo cattolici diversi…Religione fai da te, praticamente… Ma io non mi capacito: tu veramente credi in quello in cui dici di credere?
@ maxcyberx
Rispondo per gradi:
quando dico “la mia parrocchia” non voglio porre differenze con le altre parrocchie; semplicemente dico che ci sono sensibilità diverse che, fino a quando rimangono nei limiti, sono legittime.
Per l’eucarestia questa è materia di fede; da studente non posso dire niente.
Da credente ti dico: è vera, ma non vengo a farti un discorso scientifico; ti dico, come San Tommaso d’Aquino, che se tu non credi nella rivelazione divina non posso provarti la mia Fede ma solo controbattere a tue eventuali obiezioni contro la Fede stessa.
Fabio
non si tratta del ripensare i tuoi post.
Si tratta semplicemente del fatto che è buona consuetudine, quando qualcuno fa un’osservazione pertinente che colpisce molto perchè pone in evidenza un certo modo di pensare, chiedersi il perchè ci si è espressi in quel modo o la si pensa così.
Io cerco di farlo il più possibile. Ho imparato molte cose su me stesso chiedendomi “ma perchè ho detto questo?” o “perchè io la penso in questo modo?”.
Fabio, un’altra piccola osservazione
Vuoi andare a caccia di cervi nella mia tenuta. Ma c’è un cervo stupendo, che non voglio che tu tocchi perchè è un esemplare bellissimo, a cui tengo molto. Quando mirerai a questo cervo, ti indicherò un cervo ti paglia che gli somiglia, così che finisca quello nel mirino del tuo fucile.
Potrai cacciare e mangiare quel cervo di paglia.
ieri sono andata a letto… ma concordo con quanto scritto da test.
non è che formulare meglio un post cambia qualcosa, se sotto hai un certo pensiero.
Fortunata la tipa
Ci fanno entrare i pedofili (si dice che alcuni si nascndevano nel Vaticano dal Interpol) e poi così trattano la ragazza.Boh…
Mah, io sono stata a Londra e a Los Angeles, forse molti non sanno che nei paesi anglosassoni le ragazze (incluse le ragazzine sedicenni) vanno in giro praticamente nude. Altro che minigonne, farebbero prima ad andare in giro con un assorbente e basta. Certe donne stanno fuori, io in giro conciata in questo modo non ci penso proprio, a fare la mignotta per strada mi sembra davvero assurdo, poi come mai gli uomini, anche d’estate, vanno in giro coi pantaloni lunghi, i jeans o al massimo con i pantaloncini corti? (che di corto non hanno nulla visto che sono sempre sotto il ginocchio?).
Prima fanno le mignotte poi si lamentano. Ma secondo voi è normale che delle ragazzine neanche maggiorenni stiano per strada tutta la notte in giro, mezze nude, ad ubriacarsi, a farsi di droghe, e poi magari si lamentano pure di esser state infastidite? Secondo me è una questione di educazione, i miei mi avrebbero riempita di sberle, se mi fossi permessa di andare in giro conciata in questo modo. Lo stesso avrebbero fatto coi miei fratelli, fatto sta che i miei fratelli così come il 100% dei maschi non vanno in giro mezzi nudi. Eh fanno bene ad organizzare lo “slutwalk”, la “passeggiata delle mignotte”. Il nome è azzeccato in pieno.
ma devono sembrare delle prostitute anche in chiesa? Allora ha fatto bene il prete, una volta tanto che ci vedono bene… e non stiamo a criticare i religiosi anche quando dicono la verità.
non hai capito lo spirito.
ma dato che trovi legittimo che una donna venga infastidita o stuprata per via dell’abbigliamento…
ma fossero pure prostitute… questo autorizza qualcuno a stuprarle?
(in chiesa chiaramente il parroco faccia come vuole, imponga pure il tabarro se gli va)
cara Sabrina,
io penso che il problema delle ragazzine nude si possa risolvere eliminando tutte le stagioni eccetto l’inverno: alla faccia degli stereotiponi che sparlano di scomparsa delle mezze stagioni.
@Kaw
veramente questa storia di incolpare sempre e soltanto gli uomini mi sembra un po banale e conveniente, io evito di vestirmi come una pu77ana, non vado in giro a fare la mignotta, evito certe situazioni, ed evito di fare la vittima. Sai che ti dico? Se un bellissimo uomo con un bellissimo fisico andasse in giro mezzo nudo e con le natiche al vento, probabilmente anche a me verrebbe di fargli una maniata sul kulo. Ma tu hai mai visto dei ragazzi andare in giro per strada conciati così come si conciano le ragazze? E poi parlavo di Londra e Los Angeles, non di Boscotrecase o Pizzocalabro. Insomma secondo te in quale occasione noi donne siamo responsabili delle nostre azioni? Possibile che qualunque cosa accada la cosa più facile, comoda e furba è quela di incolpare gli altri, e cioè gli uomini? A me da un fastidio quando vedo le ragazze che vanno in giro a mezzanotte ed in periferia come se fossero in spiaggia a mezzogiorno. Ripeto, per me quel parroco ha fatto benissimo, e quelle donne invece di lamentarsi si dessero un certo contegno, lo sai che agli uomini non è permesso andare in San pietro coi pantaloncini? E dov’è la parità dei sessi? perché permettere alle donne di andare in giro con le minigonne mentre gli uomini devono fare la sauna coi pantaloni lunghi? Alla faccia dell’uguaglianza.
E per quanto riguarda lo stupro (ma sinceramente non capisco perché in ogni occasione si finisca col parlare di stupro, ma che è l’argomento più gettonato?), per me tante ragazze prima fanno le mignotte (e ne sono pure fiere! Vedi il famoso “Slutwalk”, beh che dire, congratulazioni, siete delle mignotte, vi daranno la medaglia), poi si ubriacano o si drogano, ed infine dicono di essere state stuprate. Per me sono solo delle povere bambine immature, vigliacche e bugiardelle. Un uomo e una donna si ubriacano ad una festa, finiscono col fare sesso (e poi se ne pentono) ma alla fine lei recita bene la parte.
Che gente squallida.
“Che gente squallida”. Che ci sia tanta superficialità è vero; che si sia perso il senso del limite pure; che si sia pronti a incolpare gli altri delle conseguenze delle proprie azioni anche. Ma sentire una donna che, come sabrina, dice quello che dice sulle donne, m’infastidisce profondamente; anche questo ha prodotto l’attuale ventennio: anni e anni di lotte e vittorie femministe finite al macero. Da un lato il velinismo quale fine ultimo; dall’altro la totale mancanza di solidarietà e di comprensione. Che gente squallida chi s’arroga, con una sequela di oscenità che ha del patologico, il diritto d’insultare il proprio prossimo e, peggio, il proprio sesso.
Sabrina,
capisco il tuo sfogo, anche se un po’ fondamentalista.
Certamente questa generazione manca di classe.
sinceramente io parto dal presupposto che donne e uomini sappiano tenere a bada gli ormoni e tenere le mani a posto in ogni caso a meno che non ci sia esplicito accordo con l’altra persona.
quindi che un tipo se ne vada in giro in hot pants o lo faccia una tipa, non mi cambia la vita perchè non mi permetterei mai di invadere lo spazio personale di un’altra persona tirandogli una manata sul cu lo.
così come tu non ti permetti (mi auguro) di tirare una manata sul cu lo a qualcuno senza il suo consenso, non vedo perchè un uomo debba fare lo stesso con una donna in minigonna.
se a te una cosa del genere sembra normale, trovo la cosa piuttosto ripugnante. non squallida, proprio ripugnante.
che poi la gente si vesta male è un altro discorso, ma ci si può vestire “male” pure stando coperti.
Insomma secondo te in quale occasione noi donne siamo responsabili delle nostre azioni? Possibile che qualunque cosa accada la cosa più facile, comoda e furba è quela di incolpare gli altri, e cioè gli uomini?
Sabrina, quello che dici mi sembra assurdo.
Cioè tu credi davvero che una persona sia responsabile perchè un’altra non sa trattenere i propri istinti? A me sembra proprio disgustoso.
Personalmente se una persona va in giro vestita in modo sexy non mi ritengo autorizzato a molestarla.
Esistono le donne misogine…
No e poi no, cara la mia Sabrina. Io sono maschio con la M maiuscola e se vedo una donna provocante, attraente, sensuale e ben fatta con lo sguardo seducente e vestita in modo succinto, il sangue mi va alla testa. Ma, e ripeto ma, se quella donna a cui riconosco in ogni caso dignità, mi fa capire che non mi vuole, io non mi avvicino neanche di un millimetro da dove mi trovo. Chiaroooo? E se anche sapessi che l’ha data a venti prima di me e me non mi vuole, sai cosa ti dico? Che ne ha tutto il diritto mentre io ho il dovere di mettere la coda tra le gambe e fare marcia indietro.
Sappi che prima di essere maschio ho il dovere di essere un cittadino rispettoso della società e degli esseri umani che la compongono e che i sentimenti non sono acqua. SE li hai, sai sempre valutare le situazioni e mettere il punto là dove è richiesto.
P.S. Scusate tutti per lo sfogo.
@Sabrina
ho conosciuto moltissime cattoliche casa e chiesa vestite da timorate di Dio che non hanno esitato un secondo a fare sesso (aggiungo che tra l’altro a letto sono le migliori!). Poi quelle sposate con o senza prole son le migliori, gran “mignottone” come le definiresti te. Quando si dice che l’abito non fa …..la monaca!
Secondo il ben noto proverbio:
“le figlie di Maria son le prime a darla via”
@Sabrina
Bella questa chiusura del tuo commento!
Si accosta molto bene a quel che ha detto la povera mamma cattolica indignata quando ha scritto
Mo vado a lavorare che io non vivo a sbafo come i preti.
Buon lavoro a tutti
Mettiamo un punto fermo: una donna puo andarsene in giro come le pare, in topless, minigonna, con un filo interdentale a coprirle l’amichetta del piano di sotto e nessuno, SOTTOLINEO, nessuno ha il diritto di sfiorarla nemmeno con un dito se lei non vuole. Cerchiamo di superare questo luogo comune, che ancor oggi si sente di gentaccia che si difende da accuse di stupro affermando “ma era vestita cosi e colà”.
(aggiungerei che non hai capito una cippa del messaggio che lo slutwalk vuole esprimere)
In secondo luogo, tu affermi “i ragazzi non vanno in giro seminudi” “fanno la sauna dentro i jeans” eccetera.
LOLWHAT. Non so dove vivi, mia cara, ma a Roma vedo certi gradi di nudità maschile che nemmeno alla fiera della mutanda. L’unica differenza è che ad un uomo in micropantaloncini e senza maglia non ci si fa più di tanto caso, dato che gli uomini non hanno una società intera che li tallona perchè seguano un modello di sensualità e bellezza ma al contempo non siano troppo “mignotti”.
Concordo con Hexengut e Valeria.
Seguendo all’estremo le premesse di Sabrina si arriverebbe a legittimare il niqab o il burqa (e dunque la mentalità che regge queste usanze), perchè se ammettiamo che la parziale nudità femminile sia un’attenuante ai gesti sconsiderati che l’uomo può compiere… la conseguenza logica del ragionamento è quella.
Io sono un uomo, ma mi riesce assurdo pensare che nel 2011 si possa concepire che, se una donna si scopre, lei è in qualche modo moralmente ‘delegittimata’ se riceve molestie maschili; veramente assurdo.
Che poi, se una donna gira seminuda in un quartiere ad alto rischio di stupri posso certo dire che secondo me non è stata prudente, ma è tuttaltra cosa che bilanciare le responsabilità anzichè attribuirle come giusto a chi arreca la molestia; prudenza e correità dell’aggredita (o comunque parziale responsabilità) sono cose molto diverse.
Sugli stupri: il fatto che una ragazzina ubriaca può far passare un rapporto come uno stupro può succedere; ma, a fronte dei casi reali di stupro che si rilevano anche nelle famiglie (già il voler far sesso insistentemente e prepotentemente per forza con la propria moglie quando lei non ne ha voglia è già così molestia), si tratta di una percentuale irrilevante; tantopiù che, per non esserci corresponsabilità del partner, il livello alcolico deve essere più o meno uguale (se io sono abbastanza lucido da essere conscio che sto facendo sesso con una persona non in grado di intendere e di volere, sono io il colpevole).
concordo con voi tre.
ma mi pare anche ovvio.
Concordo con quanto detto da Valeria ma con un aggiunta:
premetto e dò per assodato che ognuno è libero di vestirsi come gli pare e nessuno può permettersi di invadere gli spazi privati, ma è pur vero che (parlo per me che sò maschio) se una donna và in giro seminuda e provoca solo per il gusto di farlo, beh è come mangiare caviale e champagne di fronte ad un morto di fame, questa è’ mancanza di rispetto (fermo restando quanto ho premesso sopra).
E in una società civile bisogna cercare per quanto possibile di rispettare il prossimo, sia che si tratti di un affamato, evitando di mangiargli davanti caviale e champagne, sia che si tratti di una donna che va in giro provocando solo per il gusto di farlo…..
(suggerirei di dar da mangiare agli affamati nel primo caso, e nel secondo caso ….. 😛 )
beh se uno/a è così “affamato” da non sapersi trattenere, esistono molti modi per “sfamarsi” o curare questa bulimia senza infastidire persone non consenzienti 😉
poi non so voi, ma non è che tutta la gente che gira mezza nuda sia esattamente così “stupenda” e irresistibile da suscitare chissà che. nel senso…
canicattì non è copacabana, se mi spiego.
è gente. punto.
Brava Valeria
sul fatto che ci siano tanti modi per “sfamarsi” non lo metto in dubbio, ma il punto è che la carne è debole e (ripeto fermo restando quanto ho premesso all’inizio del mio post) resistere per un uomo “affamato” ad una bella “fetta di carne” (ovviamente ironizzo non me ne vogliate 😛 ) non è piacevole, questo intendevo dire per “rispettare il prossimo”.
Capisco che su certi aspetti uomini e donne siano diversi e quindi per le femminucce capire certi aspetti degli uomini non è semplice, però vi assicuro che la vista per l’uomo è uno dei 5 sensi che piu risveglia “l’appetito” come per voi donne può essere l’odore o il tatto….
Cmq mi sa che siamo andati OT…… 🙂
“figlia diciannovenne”
Era maggiorenne per questo l’hanno mandata via.
😀
@Sabrina: viva l’inghilterra.
Non penso che un abbigliamento troppo succinto fomenti gli stupri, perrché lo stupro è un atto di dominio e di prevaricazione, non semplicemente un atto sessuale.
Alleggerendo un po’ il discorso, Trilussa diceva che il peccato si nutre d’immaginazione, e che ormai certi abiti non lasciano più spazio all’immaginazione…
Per il resto, secondo la chiesa, Dio è onnipresente, quindi, tutto l’universo è “casa sua”.
Per cui non ha senso dire “a casa degli altri ci vado seguendo le regole degli altri”.
E’ anche vero che un mio amico non è potuto entrare in chiesa perché era in pantaloncini.
@Alfonso: mio nonno diceva sempre
“più è corta la catena del cane, più lui corre lontano quando gliela togli”. Immagino che con tutte le proibizioni funzioni così…
Poi per le SlutWalk il discorso è lungo e complesso: in gran parte delle culture occidentali la “superficie esposta” è vista come indice di disponibilità sessuale, anche se tutto dipende dal contesto.
Intendo dire: una donna in bikini in spiaggia, è perfettamente normale.
Una donna in bikini in centro città, come minimo si girano a guardarla.
D’altra parte, i costumi evolvono e l’abbigliamento si riduce: ai nostri nonni suscitava turbamento una caviglia, ai giorni nostri si vedono ventri, cosce, spalle, ecc…, senza il minimo problema da ambo le parti.
-alla fin fine, secondo me è tutta una questione di mentalità. Quando tutti impareremo a prendere in maniera rilassata e giocosa anche il sesso, probabilmente le cose andranno meglio.
E’ creando il divieto che si crea il bisogno di trasgressione e il senso di colpa conseguente.
Scusate la prolissità…
Ancora una volta, si conferma ciò che dico da tempo: in Italia sono davvero poco i cattolici, sono la minoranza. La maggior parte crede in un dio generico, che ha conosciuto solo grazie allindottrinamento forzato di scuole e chiese, e che prega solo come gesto di scaramanzia (non si sa mai). Essere cattolico, o musulmano o buddista o induista o testimone di geova … vuol dire aderire ad una specifica chiesa che ha delle specifiche regole. O accetti o non accetti. Punto!
Non è mai tardi per risvegliarsi dal torpore della religione!
se vuole fare cresimare la figlia in chiesa, segue le regole della chiesa. Puro e semplice.
Non le stanno bene le regole della chiesa? affari suoi, mica le sceglie lei
caso reale:
un’amica atea ha gabbato il prete e si è sposata in chiesa perchè voleva un posto bello ritenendo la sala comunale inadeguata alle tasse che aveva pagato e che erano state spese per curare la chiesa stessa.
le chiese non sono di proprietà della ccar ma del popolo italiano… il problema era la gonna corta durante il rito, non dovrebbe essere la gonna corta in chiesa come non lo è la gonna corta al museo.
Le chiese dovrebbero essere affittate alla ccar per svolgere i loro riti visto che le manteniamo con le tasse
Sentire una cattolica che si lamenta di come la chiesa pretende che le persone vengano vestite per assistere alle cerimonie e come sentire un ebreo rinchiuso in campo di concentramento che si lamenta con i nazisti che’ gli hanno tatuato il numero 17 perche’ porta sfiga. 😉
almeno l’ebreo non ha scelto lui di far parte degli “ospiti” del lager, il cattolico invece sì……
Entrambi non hanno scelto di farne parte ma l’ebreo non poteva scegliere di andarsene dal campo di concentramento mentre il cattolico puo abbandonare di far parte della chiesa.
Ma nelle circostanze che sopra ho descritto sono entrambi ridicoli visto che hanno cose piu’ importanti a cui pensare.
Alla fine questi litigi interni interni nella chiesa rivelano la vera altezza morale di chi ne fa parte.
hei Sabrina, una domanda (seria): com’è che giravano Adamo e d Eva nel paradiso terreste e come ci si vestirà nel paradiso celeste, regno del tuo dio?
Non metto in discussione le regole sulla decenza dell’abito richieste dalla chiesa per accedere ai luoghi per qualcuno sacri.
Voglio solo capire se la tua critica verso chi s’aggira in abiti discinti (e che tu chiami mignotta) è valida solo qui, in terra, o anche in cielo.
regno del tuo dio? Ma ti droghi? Sono atea
tu piuttosto sei uomo o donna? 😉
ammazza, allora tutti d’accordo, uomini violenti e malvagi, donne vittime. Non sapevo che fossimo arrivate a questo livello di vittimismo cronico. Bello questo tipo di eguaglianza. Ho capito che ci sono molte donne che vogliono passare il resto della loro esistenza a recitare la parte delle vittime, e tanto non saranno mai responsabili delle loro azioni, basta dare sempre la colpa agli uomini e stiamo tutti a posto. Mi sembra un po come una sorta di razzismo di genere, diamo la colpa ai neri o agli extracomunitari, troviamo il capro espiatorio perfetto, e tutti felici, abbiamo il mostro di turno tra le nostre mani. Dunque delle donne-bambine, delle eterne adolescenti che non potranno mai responsabilizzarsi di nulla. Quel tipo di infantilismo cronico che mi fa comportare come una adolescente immatura, ho letto in molti commenti, Ah ma io faccio come mi pare, io faccio quello che voglio, posso permettermi di fare tutto cio’ che mi va, un po come parlano i bambini delle elementari.
Ma ci sono donne che fortunatamente evitano delle situazioni stupide e puerili. Il Faccio che mi pare e piace non mi sembra un ragionamento da adulti. Allora potrei anche dire Io faccio cio’ che voglio, e se vado a New York mi metto a correre di notte mezza nuda per le strade del Bronx, con banconote da 100 dollari attaccate a tutto il corpo, e se qualcuno mi dovesse picchiare, rubare i miei soldi o addirittura violentarmi, no non e’ assolutamente mia la stupidita’ o irresponsabilita’, o totale mancanza di criterio maturita’ e di giudizio. E perche’ non andate in vacanza in Iran, magari in qualche campo dove addestrano i militanti di al qaeda, e vi mettete a gridare Io sono contro il terrorismo. Tanto i bambini fanno come vogliono, senza alcuna responsabilita’. Tanto la colpa e’ dei terroristi se vi tagliano la gola, ma non e’ meglio evitare certe situazioni pericolose?
No non mi sembra proprio che gli uomini vadano in giro mezzi nudi come fanno certe donne. Chi ha scritto questo e’ soltanto una bugiarda. Se gli uomini andassero in giro con gli infradito, le gambe interamente da fuori fino all’inguine, con l’ombelico e le spalle interamente scoperte, molto probabilmente passerebbero per gay effemminati. A quelle ragazze che hanno unicamente saputo insultare, allora andate in giro come delle mignotte, la vostra liberta’ di girare mezze nude corrisponde alla mia liberta’ di inquadrarvi per quello che siete, delle provocatrici. C’e’ sempre tempo per crescere e capire che quando si vive in una societa’ bisognerebbe fare attenzione anche a delle regole non scritte, quelle norme del buon senso e anche di eleganza. Se vai in giro mezza nuda ad ubriacarti, per me sei una mignotta, lo penso io, lo pensa la mia famiglia, lo penseranno tante mamme, e lo penseranno anche tanti uomini. Alcuni di questi potrebbero anche pensare, beh se e’ una mignotta, magari e’ anche una facile.
E comunque il mio discorso era tutt’altro *che e’ stato totalmente ignorato (perche’?)
Se un uomo ed una donna si ubriacano, fanno sesso e poi si pentono di cio’ che hanno fatto, come mai alla fine lui fa la figura dello stupratore e lei fa la figura della povera vittima? Possiamo concentrarci su questo punto?
non sono gay ma mi piacerebbe tanto andare in ufficio in infradito, shorts e canotta da muratore quando ci sono 30 gradi…
invece mi tocca andarci in giacca e cravatta! non per mia scelta ma per tenermi il lavoro…
e va bene, diciamo che le donne sono mignotte.
Lo sono quelle che vanno in giro scollate,
quelle che camminano con pantaloncini corti,
quelle che vestono attillate senza reggiseno (con tanto di capezzolo che punta la maglietta),
quelle che ballano ancheggiando eroticamente
quelle con la minigonna che alla presenza di uomini salgono o scendono dalla bici o dal motorino o dalla macchina,
quelle che davanti alla gente leccano il gelato, succhiano in pubblico il ciupa ciupa o mettono in bocca un giacciolo incuranti di chi li guarda
quelle che mangiano la panna con il dito e poi se lo leccano
quelle che in spiaggia ci vanno in topless
etc. etc. etc.
Ok, Sabrina, sono tutte mignotte (o aspiranti tali).
E quindi?
No, dico, detto che sono baldracche, che facciamo?
Le incarceriamo?
Le discriminiamo?
Se le picchiano, le violentano, le insultano, ce ne freghiamo?
QUALE DIRITTO PERDONO AD ESSERE MIGNOTTE RISPETTO AI DIRITTI CHE C’HAI TU?
——Se un uomo ed una donna si ubriacano, fanno sesso e poi si pentono di cio’ che hanno fatto, come mai alla fine lui fa la figura dello stupratore e lei fa la figura della povera vittima? Possiamo concentrarci su questo punto?—–
Sarei curioso di leggere una letteratura di riferimento in merito, perchè per presentare così perentoriamente e con tanta sicurezza che ‘lui fa la figura dello stupratore e lei della povera vittima’ ci vuole un’ampia casistica in cui si valuti anche il giudizio della magistratura, altrimenti parliamo per luoghi comuni.
A parte questo…
In casi di ubriachezza, come detto sopra, dipende da chi è il più ubriaco, cioè da chi non è in grado di intendere e volere…sai, per ragioni meramente fisiche, se un uomo è semisvenuto è un po’ difficile per una donna stuprarlo (e dunque in questo caso il più ubriaco sarebbe l’uomo), se una donna è semisvenuta per un uomo, o peggio un gruppo cosa successa anche questa, è ben più facile (e qui lo sarebbe la donna), con tutte le conseguenze che ne derivano.
Sulla nudità…io abito in una città di mare, e durante l’estate di giorno capita spesso che noi uomini si giri anche per le strade vicine al lungomare a torso nudo e con solo il costume, e nessuno ci ha mai dato dei ‘mignotti’.
ps
“Se un uomo ed una donna si ubriacano, fanno sesso e poi si pentono di cio’ che hanno fatto, come mai alla fine lui fa la figura dello stupratore e lei fa la figura della povera vittima? Possiamo concentrarci su questo punto?”
Ma chi è che la pensa così?
Forse qualche sessuofobo cattopiteco…
Se due volontariamente copulano e poi si “pentono”, chi tirerebbe in ballo lo stupro?
Poni invece il caso che un uomo incontri una donna mezza nuda e mezza cosciente perché ubriaca e le salti addosso per farsela anche se lei non vuole (e magari chiami pure qualche amico per farlo in compagnia).
Se ho capito bene il Sabrina pensiero, per te quella è una pu77ana e quel che le hanno fatto se l’è meritato.
Bene.
Una curiosità: quanto di evangelico c’è in questo tuo pensiero?
Te lo chedo perché dici d’essere cristiana: vorrei capire se derivi la tua etica dal messaggio del figlio di dio.
Andrea,
scusa, ma dove leggi Sabrina dire di essere cristiana (‘non diamo contro ai religiosi anche quando dicono cose vere’ è l’unica frase che trovo, e che non mi sembra esprima per forza cristianità)?
Mi pare che in un altro thread -quello in cui si parlava dei ragazzi che hanno interrotto la funzione del prete omofobo, azione per lei ‘fascista’ e ‘abominio sociale’- abbia detto di essere atea.
forse sbaglio, ero curioso di sapere se c’erano riferimenti religiosi a fondamento del suo pensiero.
Al contrario, se fosse atea le domanderei se pensa che la sua idea di donna derivi da una cultura senza dio.
Insomma, mi piacerebbe capire da dove le vengono le sue opinioni.
1- Sono atea come ho spesso scritto, saltare alle conclusioni è davvero molto stupido ed infantile, non giova certo a che fa il (la?) saccente.
2- Come ho spesso scritto, ho un padre e due fratelli splendidi, tanti amici maschi meravigliosi, e ho avuto una madre (che oggi non c’è più) che ha fatto davvero pena in tutti i sensi. E da donna posso solo far notare che mi sembra quasi una moda (oltremodo stupida) quella di additare sempre e solamente gli uomini, mentre le donne sono sempre vittime e (come ho già scritto anche questo) stanno sempre a piangersi addosso e non sono mai mai mai responsabili di nulla.
3- Gli uomini e le donne vanno in giro la sera e per le strade vestiti alla stessa maniera? Ma questa è una ipocrisia incredibile. Ho visto donne di sera (e non di giorno: “e durante l’estate di giorno capita spesso che…” non facciamo i furbi, ho scritto di sera e in piena città, di notte) che vanno in giro come delle pu77ane. Anzi le pu77ane si vestono di più, con più ritegno e con più classe.
4- Allora facciamo così: Cambio completamente opinione, inizio a vestirmi come una mignotta da fogna, vado per la strada in piena notte mezza nuda, faccio la pu77ana con qualche uomo (il quale OVVIAMENTE pensera’ di me che sono una tipa facile e che ci sta provando quindi ci sta), e mi metto a provocarlo e anche a sbattergli le tette addosso, poi se lui si permette di toccarmi.. STUPRATORE! Ah! Molto conveniente. però se io fossi in quell’uomo direi: “Ma come, hai fatto la zokkola fino adesso, ti sei buttata addosso, mi hai sbattuto le tette sotto gli occhi, e adesso mi dai dello stupratore a me?? Ma sei pazza? E se fossi la madre di questa pu77anella da quattro soldi le darei tanti di quegli schiaffi che non avete nemmeno idea.
5- Parlo da atea, non da cattolica. E finiamola con queste lamentele e questi piagnistei. Anche le donne fanno le rattuse, anche le donne pensano al sesso, costantemente, anche le donne ci provano e sono a volte più spinte e sporche degli uomini. Resta il fatto che IO in quanto donna, non ci penso proprio a recitare sempre la parte della povera vittima indifesa, della povera scema che. “Uh Oh scusate non avevo capito nulla, io cretina, io mezza nuda per strada a ubriacarmi e a provarci con tutti gli uomini che mi passano davanti. Però se facciamo sesso, poi racconto a tutti che m’ha violentata. Ma fatela finita, che siete più bigotti e chiusi dei cattolici. Sveglia bella gente, sta storia degli uomini mostri e delle donne povere cretine che piovono dal cielo non ha alcun senso. Fate meno le mignotte e cercate di responsabilizzarvi ogni tanto, invece di fare le bambine e dare sempre la colpa agli altri.
Mi sembra che abbiate preso un po’ troppo di petto la Sabrina.
Leggendo tutti questi post mi è tornata alla mente la vicenda di Pippa Bacca: quella ragazza che, partendo da Milano vestita da sposa, voleva raggiungere Israele. Voleva dimostrare l’amicizia o l’amore tra i popoli, o qualcosa del genere. Arrivata in Turchia fu violentata e uccisa da uno che gli aveva dato un passaggio. Morale: tutti abbiamo il diritto di vestirci e andare dove ci pare, ma assicuriamoci che chi ci sta intorno l’abbia capito.
@Dioclez
Ah finalmente qualcuno qui ragiona. E Menomale!
Sottolineo per i “lenti” che anche per me ognuno ha il diritto di fare ciò che vuole, ma il diritto di vestirti come ti pare non significa che tu lo debba fare davvero. Accertati prima che non si siano persone che possano farti del male. Ma certo che hai il diritto di lasciare il tuo portafogli pieno di banconote per strada di notte, ma non è detto che tu lo debba fare. Se lo fai, e poi qualcuno te lo ruba, di che ti lamenti? Vai alla polizia e dici ma era mio diritto lasciare il mio portafogli dove mi pare? E se i poliziotti ti dovessero ridere in faccia e dirti: “Ma che sei scema?” Tu che fai? Ti metti a dire: “Ah ma mica state dando la colpa alla vittima?”
No ma tu comunque rimani una povera cretina.
Ti consiglio solamente di farti una cultura criminologica e pischiatrica sui cosidetti sex crimes prima di sparare certe perle di ignoranza e sessismo.
Dimmi le suore stuprate se la sono cercata?
I bambini?
Le donne che avevano maniche e gonne lunghe?
Inizia con il capire che lo stupro è una forma di violenza legata al controllo ed la degrado dell’altro, non con il sesso di per sè… infatti spesso gli stupratori usano oggetti per violare la vittima per disumanizzarla ulteriormente. Mi stai dicendo quindi che gli uomini non hanno l’orgasmo col pene ma con martelli o pali di ombrelloni?
Fra l’altro il 95% degli abusi sessuali avviane nella cerchia dei familiari e degli amici di famiglia… il che vuol dire che anche in casa propria una donna deve portare il Burka perchè il povero padre\fratello\zio\amico di papà non finisca per trovarsi costretti a stuprarla?
Non sò se ti rendi conto di quanto SCHIFO tu faccia. Poveri uomini perenni vittime delle donne che sono tutte meretrici! Poveri uomini che sono solo animali in calore incapaci di qualsiasi self control.
Dovresti vergognarti.
Veramente mi fai molto più schifo tu che spari a raffica su quanti non la pensino come te, sei una bigotta fascista, vigliacca che si nasconde dietro un nick ridicolo, e una persona malata e psicolabile. Le persone che offendono gli altri su internet per il semplice motivo di aver espresso liberamente il proprio pensiero andrebbero bloccate o bannate. Sei una delinquente fascista.
Anche le donne sono violente ed aggressive, tra l’altro, come lo sei tu nei tuoi modi e nelle tue parole che usi per offendere e denigrare il prossimo.
Anche le donne sono bugiarde, e come se non ce ne sono. Sai quante prima fanno le mignotte poi dicono d’esser state stuprate?
“Non sò se ti rendi conto di quanto SCHIFO tu faccia”. Questa frase resta tutta per te e per quelle come te che vivono nella costante idea che gli uomini siano tutti degli stupratori depravati. Non so che razza di orribile rapporto tu debba avere con tuo padre o coi tuoi fratelli, mi fai una pena immensa, le donne come te che vivono scrivendo schifezze sugli uomini sono delle squilibrate, o peggio… chissà…
Vergognati tu, io sono fiera di non odiare gli uomini, e mio padre ed i miei fratelli ne sono orgogliosi. Razzista.
E’ offensivo dire che le donne sono mignotte così come è offensivo dire che gli uomini sono stupratori. Funziona la logica adesso?
E poi non ero io quella che parlava dello “slutwalk”. Se alcune donne ne vanno fiere, perché non le posso chiamare così?
Sono ben felici di fare le mignotte? E allora sia, questo sono ai miei occhi.
in fondo sabrina un po di ragione cè la,come quella tipa che gli dice che una donna puo andare in giro come vuole,ma certo…ìììpero se a noi uomini andasse l idea di andare in giro,magari nudi,pero poi non ci lamentiamo se le donne non te guardano,perche sei ritenuto un pazzo,è loro solo per un filo,e un microcostume,sono moderne disinibite,ecc..io non vedo liberta nella totale liberta del vestirsi,anzi,ci vedo solo nevrastania di una societa ,dove non si capisce uomo,è donna che cacchio si amano a fare,se poi divorziano,si separano.
il culto del uomo monogamo e finito,la donna non è monogama,anzi tende a essere poligama è sempre di piu questo AMORE.CHE NON è CHE LA ROMANTICAZZAZIONE DEL CRISTIANESIMO FINIRA.è che viene esaltato .poetizzato,invece è solo un ipnosi morale e da cio,tutte se ….
pero è vero quello che dice sabrina,un mio amico ,dice che molte comunita danno permessi di soggiorno,per motivi giudiziari a prostitute e simili, loro è loro prole,se sono vittime di stupro,adesso anche per stalking,viene dato queto status semi permanente,è molte cè marciano…e la storia delle romene che nel 2002 dicevano che non sapevano che molti connazionali,le costringevano a battere,ma dico ma una generazione con internet e telefonini,non sanno,che in italia sti viaggi confezionati da giovani ,magari del quartiere,che le portano a fare le badanti,puo essere credibile 2 3 4 5 6 anni,poi basta,è oggi si vede come,la prostituzione anche sè non coatta,non è calata,anzi si è raffnata e inserita di piu nel tessuto sociale,dunque le leggende metropolitanedei vampiri,e delle contesse vergine azzanate ,non cè crede piu nessuno
Spesso è anche il modo in cui le cose si dicono a significare molto.
Il discorso, cioè che serve prudenza, è lo stesso che ho fatto io.
Altra cosa poi è il girare poco vestite rispetto al provarci.
A me è capitato una volta che una pareva nettamente starci, salvo poi cambiare idea quando si doveva arrivare al dunque, ma, da persona che cerca di essere civile, ho accettato la sua scelta, perchè sono stato educato a rispettare i ‘no’ in qualsiasi momenti essi vengano detti.
Però, io non penserei mai che una che va in giro scollata sia una ‘mignotta’, una ‘puttana’ o altri termini spregiativi e sessisti, che non è giusto rivolgere nè a chi fa il mestiere più vecchio del mondo nè a chi è libertina senza essere una prostituta di mestiere.
E’ quell’insistere su questi termini, con la weltanshauung che essi implicano, a cambiare e di molto le carte in tavola rispetto al dire…sì, ok, non è giusto ma dobbiamo dire che girare seminude in certe zone non è prudente.
Piuttosto non capisco di cosa si lamenti la signora. Tanto più vengono trattati male, tanto più vanno in Chiesa e ci portano anche figli e nipoti.
Certo che il mondo è veramente strano… e quello cattolico ancor peggio! Invece di stare a criticare uomini vestiti da donne, quasi fossero ad una parata carnevalesca medievale, stanno a sindacare di quanto centimetri sono scoperte le cosce di una ragazza, salvo poi avere ben dipinti alle pareti o scolpiti in gruppi marmorei, putti ignudi con ben altro in mostra ed appeso un uomo-dio con un lenzuolino che copre a malapena i sacri genitali…
@ Diocleziano
Morale: tutti abbiamo il diritto di vestirci e andare dove ci pare, ma assicuriamoci che chi ci sta intorno l’abbia capito.
Questo vuol dire stare con i piedi per terra ma comunque non giustifica mai chi stupra.
Ça va sans dire… 😉
@Kaworu: ho letto tardi questa discussione a cui avrei voluto partecipare, poi ho letto i tuoi interventi e ho visto che hai detto tutto tu. Avrei scritto le stesse cose che hai scritto tu. Straquoto.
Ps- faccio una piccola osservazione: dalle mie parti (salento) si dice che “u ciucciu quannu nu bbole cu bie ai voglia minti acqua” che tradotto significa più o meno che quando un asino non vuole bere e si intestardisce è inutile mettergli l’acqua davanti che tanto non berrà mai, e questo è un modo figurato per dire che chi non vuole capire qualcosa (perchè magari le tue osservazioni lo pongono dalla parte del torto con evidenza), fara di tutto (anche finta), per non capire il tuo punto di vista. Saluti.
“e poi si lamentano che i giovani si allontanano dalla chiesa”.
E la signora cosa aspetta ad allontanarsi dalla chiesa? 😯
quando ho letto gli interventi di Sabrina mi sono venute in mente le comari del paesino di Boccadirosa, tutte insieme.
Di tutta questa storia mi infastidisce il lato provinciale e terribilmente piccolo-borghese.
Uno stupro non deve mai essere giustificato.
Forse sono l’unica a sognare una società libera e rispettosa in cui, nudi o vestiti, volgari o in abito da gran galà ci si rispetti sempre senza far caso alle apparenze.
E’ la gente con pessime intenzioni a dover cambiare la propria perversa-malata inclinazione, non gli altri.
anche le giustificazioni e le attenuanti sono una conquista di civiltà.
Certo, il reato rimane reato e come tale va condannato ma occorre anche valutare il contorno e comprendere le cause per giudicare bene e con buon senso.
Uccidere è sempre un crimine, ma farlo per odio o per difesa non è la stessa cosa.
@Sabrina,
una cosa voglio che sia chiara: io non condivido quasi nulla del tuo giudizio tranciante sulle donne ma sono contento che tu l’abbia detto e abbia accettato il confronto, a volte anche aspro, con chi ti ha risposto.
Lo stesso faccio con i vari Teologo Cattolico, Fabio, il Prete di Funo, Hysterion e gli altri commentatori cattolici che a volte mi fanno ridere, incazzare, sbuffare ma anche pensare…
Le abitudini cambiano, nel bene per alcuni e nel male per altri e con loro la morale: spesso, quel che era una cosa giusta un tempo, non lo è più oggi e quel che è normale in un posto non lo è in un altro.
Sono processi sociologici, credo: evolvono nel tempo, col cambio di generazione e di mentalità.
E’ questo che trovo strano in quel che dici: per te il tempo s’è fermato.
Mi ricordi il primo processo trasmesso in tv (credo fossero gli anni 70) ad una ragazza siciliana che aveva denunciato il suo stupratore. La trattarono da pu77ana solo perché alle 8 di sera non era a casa com’era abitudine per le ragazze per bene.
Ecco: io credo che una grande battaglia di libertà e di conquista civile sia quella di far capire che il trucco è il trucco, un vestito è un vestito, mentre la violenza è un reato.
Certo, c’è il buon gusto e c’è la decenza (anche questi fanno però parte del loro tempo e cambiano in continuazione): ma uno stupro, pur con attenuanti o giustificazioni, è comunque un crimine.
PS sul “saltare alla conclusioni” : ero curioso di sapere se il tuo pensiero aveva un riferimento religioso. A proposito: non ti pare che giudicare una persona dal vestito sia un po’…”saltare alla conclusioni”?
Mi sembra opportuno che in Chiesa, soprattutto quando si rivestono speciali funzioni, il vestito sia decente. L’abbigliamento da puttanelle può essere benissimo esibito in altri ambienti.