Continua la diatriba tra comune di Ancona e l’associazione culturale Mac sulla mostra dell’artista Federico Solmi. Il comune voleva bloccare l’esposizione, perché poteva “recare offesa alla comunità dei credenti” a causa dell’opera The Evil Empire, critica verso il potere della Chiesa. (Ultimissima del 7 aprile). L’associazione Mac, curatrice della mostra, aveva presentato ricorso al Tar delle Marche, che aveva sospeso la revoca (Ultimissima del 25 aprile). Tra l’altro, Mac si era mostrata disponibile a non esporre opere che potessero urtare la suscettibilità cattolica.
Ma il comune prosegue con l’ostruzionismo, anche in vista del Congresso eucaristico di settembre, come rende noto Il Resto del Carlino. Infatti ora si scopre che non sarebbero più disponibili le sale ‘Podesti’, precedentemente concordate, ma altre più piccole e non attrezzate adeguatamente. Le prime sono oggetto di lavori per garantire la copertura assicurativa di opere esposte nella mostra ‘Alla mensa del Signore’, che rientra proprio nel programma del Congresso Eucaristico.
Mac ha quindi presentato un altro ricorso al Tar, per avere la disponibilità delle sale già concordate e un eventuale risarcimento. Secondo Cristiano Teodoro, legale del Mac, quella del comune è “una scelta soggettiva” tesa a “privilegiare” la mostra religiosa. Inoltre i lavori di adeguamento “sono stati taciuti nella fase del primo ricorso”. Monica Caputo, presidente dell’associazione culturale Mac, con un comunicato stampa giudica “sommamente ingiusta e immotivata la decisione del comune”. Ribadisce che si era concordato non solo di “non esporre tutte le opere ad esclusione del ciclo The Evil Empire”, ma nemmeno “un cartello che ne spiegasse la motivazione”. Caputo fa inoltre notare che dal settembre del 2010 (periodo dell’ultima mostra nelle sale ‘Podesti’) i lavori di adeguamento “non sono stati eseguiti prima, in modo da poter consentire anche la mostra di Federico Solmi”.
Valentino Salvatore
una mostra che si intitola “alla mensa del Signore” mi reca offesa.
Anche a me, soprattutto perchè fatta in luoghi di proprietà del comune e non della curia.
chiaggnono (e’ offesivo criticare il potere della Chiesa Cattolica)
e fottono (danno finanziamenti e privilegiano in ogni modo gli “offesi”)
il malcostume clericale imperversa tra la nostra classe politica
E’ la risorsa che rimane alla chiesa (oltre a circuire i vecchietti per farsi intestare le eredità), data la crecente “secolarizzazione”.
Approfitto per notare che se in un prossimo futuro non si potrà “deludere” le aspettative della chiesa cattolica ne’ offendere la presunta “sensibilità dei cattolici” (cattolici che però secondo me nel 99% dei casi non si sentirebbero offesi), NONCHE’ non si potrà offendere la indotta “sensibilità degli islamici”, lo stato italiano si troverà nel ridicolo e deplorevole …”status” di una fetta di salame schiacciata da due fette di pane che premono una contro l’altra…
sarà… ma io tutti ‘sti cattolici che sanno veramente cosa significa essere cattolici in giro non li vedo…. Mi pare che sia più una faccenda del tipo: “… mi si offende il parroco…” che la “sensibilità cattolica”.
@ maxcyberx:
Infatti la grande maggioranza di coloro che si autopresumono “cattolici” sono risultati non “cattolici” ma al più “spiritualisti” secondo i risultati del questionario “Quanto sei (rimasto) cattolico?” http://www.uaar.it/news/2011/04/21/test-online-per-scoprire-ancora-cattolici/ .
In generale, i “cattolici” conoscono pochissimo la religione in cui dicono di credere, e quindi perlopiù credono in un “Dio personale” a propria immagine e somiglianza.
Quoto.
Mi ricorda tanto la storia dei Buddha di Bamiyan.
Increibile come certa gente sia restia al concetto non sopporto ➡ non guardo se ne ho la possibilità…
Domanda: che differenza c’è fra le proteste che pretendono la cancellazione di una mostra sul potere ecclesiastico e il Berlusca che elimina dalla televisione ciò che non gli aggrada?
Nessuna differenza. Fondamentalmente è la stessa mafiosità clerico-fascista.
Per la verità qualche differenza c’è…
In TV si può parlare (quasi) liberamente di critica politica, di religione in chiave critica, no.
In TV si può fare satira politica, satira relgiosa, no.
Potrebbe, in Italia, essere trasmesso qualcosa del genere?
http://www.youtube.com/watch?v=4YTyXa-nl_M
“recare offesa alla comunità dei credenti”
Non potendo piu’ usare la forza adesso si sono dati al vittimismo e i loro paladini non sono piu’ crudeli soldati ma i politici da strapazzo che governano questo paese.
ma tentare di organizzarle in centri privati, di qualche cittadino laico amante della cultura (e che magari affittando gratuitamente lo spazio si fa anche pubblicità) no? e farla in beffa a loro!
A prescindere dalla polemica sui significati antireligiosi delle ‘opere’ in questione, a me stanno sulle balle questi provocatori gusto tamarindo. Da una parte c’è chi non vuole esporre per motivi capziosi, dall’altra parte ci sono opere che creativamente e artisticamente fanno tristezza. Anch’io, quando si è parlato di questa faccenda per la prima volta, avevo suggerito che il Solmi facesse la sua mostra in locali di sua scelta e a pagamento, ma pare che questi vogliano fare la rivoluzione coi fichi secchi o meglio: coi fichi secchi gratis del comune.