Il Comune di Roma ha scoperto diversi casi di attività commerciali di proprietà della Chiesa cattolica (ma anche di quella evangelica metodista) che non pagherebbero l’Ici e ha avviato tramite Aequitalia diversi contenziosi. Si parla di cliniche private, palestre, case per ferie, alberghi: lo rende noto una inchiesta sul prossimo numero de L’Espresso, che prende in considerazione dieci casi eclatanti per un totale di diversi milioni di euro.
Proprio secondo le stime del Campidoglio, il mancato incasso sugli immobili di proprietà religiosa nel 2006 ammonta a 25,5 milioni, cui va aggiunto il minor introito degli arretrati, per circa 8 milioni. Un altro documento del Comune, del marzo 2011, parla di una ricognizione dell’amministrazione dal periodo di imposta 2005, che ha portato al recupero di almeno 9,3 milioni di euro.
Valentino Salvatore
eddovetedapagààààààààààà…
😀
dai, quel che è giusto è giusto: questi furbacchioni propugnano l’onestà e la trasparenza e poi frodano sempre dovunque e comunque….
figuriamoci se pagheranno: faranno vedere alla GdF la madonnina coperta di ragnatele rinchiusa nello sgabuzzino spaccindolo per una cappella (o avranno preventivamente fatto per davvero una cappelletta nell’edificio già quando lo hanno progettato) e grazie alla legge-truffa sull’ICI saranno intoccabili….
Ti sbagli, quando entrerà la finanza in palestra, il ginnasta agli anelli farà la posizione detta “a croce” e subito i dipendenti si inginocchieranno recitando l’Ave Maria.
si quel che è giusto è giusto: se per legge devono pagare è giusto che paghino. In ogni caso se c’è un contenzioso la questione non è ancora chiarita.
…mi domando, ma il comune se ne sono è accorto quest’anno?? Ottima figura, comprese quelle della amministrazioni precedenti: voglio dire, non si tratta di evasori che nascondo operazioni economiche e soldi.. si tratta di immobili.
La logica tutti ladri nessuno ladro… non è logica.
@teologo
se davvero c’è stata un’evasione, è probabile che negli anni passati chi dovesse controllare fosse “compiacente” e qualcosa ora sia cambiato.
la mia ipotesi però è che, più semplicemente, non sia così: probabilmente queste attività sono “in regola” nel senso che, seppur spudoratamente commerciali, hanno la cappelletta in un angolo con cui poter per legge evitare l’ICI. probabilmente chi ha fatto scoppiare questo scandalo semplicemente non sapeva quanto fosse truffaldino il sistema ICI creato “ad hoc” per la chiesa e, venendo a sapere che decine di attività prettamente commerciali della chiesa non pagano l’ICI, ha dato per scontato che solo tramite l’evasione fiscale fosse possibile una cosa del genere. se è così, è un povero ingenuo: questi sono briganti, ma briganti che si sono fatti fare leggi che consentano il brigantaggio solo ed esclusivamente a loro…..
Chi doveva controllare in passato, evidentemente aveva troppa paura dell’ Inferno.
Paura che col passare degli anni si sta attenuando !
🙂
@night
– se vi sono stati amministratori compiacenti…rischiano una denuncia penale (non la galera perchè in italia è un optional)
– se le attività sono in regola, ossia legali, allora stanno prendendo una cantonana pazzesca e facendo spendere soldi ai contribuenti per sostenere un contenzioso che perdono.
– se poi mi dici che chi ha fatto scoppiare lo scandalo è un povero ignorante e anche un po’ idiota perchè “ha dato per scontato che solo tramite l’evasione fiscale fosse possibile una cosa del genere”…mi potresti trovare d’accordo. Basta infatti darsi la briga di leggere la legge in questione sull’esenzione ICI e trovi tutte le esenzioni prevista dalla legge. Una persona normale si informa prima su cosa dice la legge prima di accusare qualcuno di averla violata
In ogni caso è fuori discussione che chi viola la legge deve essere punito. E che vi possano essere casi del genere è possibile.
…e infatti tutte le volte che è emerso qualche scandalo, anche ai più alti livelli, i responsabili dei reati commessi, sono sempre stati salatamente e regolarmente puniti.
Così risulta anche a me anche se spesso i miei amici mi consigliano di cambiare pusher.
Totò docet:
“Ma mi faccia il piacere”!!!!!!!
@teologo
è difficile dimostrare la loro compiacenza: potrebbero anche dire ne avevamo tante di persone ed enti da controllare, non potevamo farlo con tutti, e la chiesa “ce la siamo proprio dimenticata”, inoltre “chi si aspetterebbe che siano proprio loro ad evadere”…..
anche se per tali attività non pagare ici fosse legale, si tratterebbe comunque di attività commerciali che, grazie ad una scappatoia legale, non la pagano, facendo quindi concorrenza illecita alle altre. quindi la cagnara sviluppata, sebbene non evidenzi alcun illecito dal punto di vista LEGALE, sarebbe comunque utile a mostrare l’aberrazzione di una tale legge, visto che una cosa non è GIUSTA E MORALE solo perchè dei corrotti l’hanno legalizzata in sordina per i loro amici…..
ho detto che FORSE è ignorante non conoscendo tale scappatoia, magari invece è uno più furbo di me che sapeva di tale scappatoia e sa che in tali casi la chiesa si è dimenticata di applicarla ma non ha pagato lo stesso, o forse il suo scopo è quello di portare all’evidenza tale ingiusto sistema CRIMINALE, per quanto legalizzato, più che beccare un evasore….
Rettifica dei metodisti.
Fisco: metodisti contro l’Espresso
Questa notizia fa giusta giustizia di tutte le FOLE propalate e postate qui dal teologo e dagli altri suoi cloni.
Avvenire dovrebbe vergognarsi come quel LADRO di giornale che è.
@Southsun
Se fosse vero che vi sono immobili ad uso commerciale a Roma che non hanno pagato l’ICI e sono sotto contenzioso sarebbe una conferma di quanto puoi trovare scritto ovunque, ossia che gli immobili della chiesa ad uso commerciale sono tenuti appunto a pagare per legge quella tassa non hanno appunto nessuna esenzione e beneficio particolare.
Ottimo autogol…
Davvero? Autogol?
E allora perchè la Chiesa (e le altre confessioni) NON pagano manco quello che è dovuto, visto che sarebbe un DOVERE MORALE prima che giuridico (a prescindere dalla crisi)??
E che mi dici delle altre notiziole su esenzioni e prebende della Chiesa che ti hanno postato su altre discussioni gli altri forumisti?
Mi spiace, ma l’unico sistema equo e bilanciato sarebbe quello di costringere le Chiese (tutte) ad autofinanziarsi con le donazioni dei propri fedeli, deducibili, senza permettere loro di pescare in maniera più o meno scoperta dalle casse pubbliche.
‘Kirchensteurer’, in soldoni.
E gli immobili di proprietà della Chiesa se li restauri la Chiesa con soldi suoi, non con i soldi di Stato.
south
Se non pagano quanto è dovuto devono essere puniti, rimettersi a pagare a restituire il dovuto. non ci piove. hai capito quello che voglio dire: che se vi sono state delle violazioni è appunto solo perchè la legge non prevede appunto l’esenzione fiscale per quei casi.
“E che mi dici delle altre notiziole su esenzioni e prebende della Chiesa che ti hanno postato su altre discussioni gli altri forumisti?”… Non so a quali post nello specifico ti riferisci. Non posso leggere tutto e devo ammettere che sono fin troppo sul blog.
In ogni caso la logica è: l’esenzione ICI (se parliamo di questo) non riguarda mai esclusivamente immobili della chiesa cattolica in quanto cattolici , ma una classe di immobili (scuole, ospedali, cliniche, luoghi di culto, centri culturali, anche ass. sportive, ecc..) alcuni dei quali sono anche di proprietà della Chiesa cattolica.
Per verificare le esenzioni scrivi su google “esenzione ICI” e leggi la normativa relative.
Teologo la legge attuale sull’esenzione dell’Ici privilegia la chiesa, poi i tuoi compari fanno pure gli intrallazzi e abbiamo detto tutto.
A me sembra un autogol anche sentir parlare di moralità e altruismo da chi aspetta di essere beccato prima di versare quanto dovuto alla comunità.
Se fosse vero! Ma dove vivi?
E la conseguente scomunica di Alemmanno quando arriva!? 😀
Quando saranno pronti gli attestati per Rutelli e Veltroni per aver donato anche il Cu. (degli altri)!
😀
PAGAREEEE!
Con la speranza che i soldi recuperati vengano spesi per qualcosa di utile e non in champagne e allegre signorine.
(diceva Arbore: aspetta e spera, che poi s’avvera)
Pagareeeeeeeeeeeee! 🙂
questi della CCAR come al solito predicano bene ma razzolano male – molto male – sarebbe bene ricordare a costoro il settimo (?) comandamento – NON RUBARE – non pagare l’ICI dovuta è RUBARE risorse soprattutto a quella povera gente che loro dicono a parole di volere aiutare !!!!
LaChiesa le tasse le paga,io controllerei di pi le associazioni aee.
e che cosa sono le associazioni aee?
Saranno le compagnie AerEE convenzionate con l’Opera Romana Pellegrinaggi…
penso che nella sua mente malata aee=atee
@aletroll
Conosci il detto del taciturno apparentemente idiote e del blaterante che lo è senza dubbio?
per ale, teo e pio
più leggo le vostre risposte e più divento ateo !!
@ Ale.
Il tuo biascicare parole sconnesse deriva dal parlare sempre a bocca piena o dal cervello avvelenato dal vino al metanolo dell’ostia “consacrata” a San Barolo?
ostia di segale cornuta, direi
E gli emissari di Equitalia giungeranno sottoforma di quattro cavalieri al nome di Guerra, Carestia, Pestilenza e Morte 🙂
Avvenire: “Non è vero che la Chiesa non paga l’ICI”
E’ che non la paga proprio tutta, ecco.
ICI ovvero Imposta Cristiana Impagabile.
E il comune se ne accorge proprio ora? Ma non è lo stesso alemanno che fa di tutto per non far pagare l’ici alla cc?
Ma non c’è pure la galera per chi evade più di 3 milioni di euro?
il papa come Al Capone: in galera per evasione fiscale!!!
siamo tutti in attesa spasmodica alla prima rimessa bancaria dalla chiesa al comune: daiiiii
purtroppo il papa ha una cosa che al capone non aveva: l’immunità diplomatica da capo di stato dittatoriale estero e il permesso per fare il bello ed il cattivo tempo nella politica di un paese estero in virtù della servitù acritica dei suoi sottoposti, bonariamente chiamata “fede religiosa istituzionalizzata”
Dai Alemanno, sotto senza tregua, le tasse le devono pagare tutti. E con gli arretrati.
E parliamo solo di Roma. Se moltipèlichiamo per tutti gli 8000 comuni d’Italia viene fuori una cifra spaventosa!!!
Eheheheeheh…
Adesso cosa diranno i cattos che giuravano e spergiuravano che la Chiesa pagasse l’ICI sulle attività commerciali?
Sospetto: gomplottoplutomassonicogiudaicolaicistaomosessualistaateoesatanistagaribaldino. 😉
“ah, non dovevamo pagarne solo 8 millesimi?”
io la pago
@serlever: lo stesso che trovi risposto sopra a @south, ossia che se vi sono degli evasori, significa che appunto la legge prevede quel pagamento. é un ragionamento meramente dialettico. La notizia è un implicito autogol rispetto alla campagna di diffamazione mediatica che vuole l’esenzione ICI degli esercizi commerciali della chiesa. Se vi fosse esenzione non vi sarebbe eventuale evasione e illecito (possibile di fatto da parte di qualcuno)
Teologo quelli sono esercizi puramente commerciale, però ve ne sono altro altri non completamente commerciali, dove grazie al questa scappatoia non pagano l’ici, e cosa ci scommetti che adesso pur di non pagati lor signori si metteranno a sostenere che tali immobili commerciali sono esenti in quanto non svolgono una attività completamente commerciale?
Teologo non vengono contestati solo gli evasori ma anche la legge stessa sull’esenzione dell’Ici che come l’otto per mille privilegia la chiesa.
Quindi secondo il discorso del teologo è meglio definire la CCAR come ladri piuttosto che privilegiati?
I gusti son gusti, a me sta bene.
TACI TEOLOGO DA STRAPAZZO!
http://www.youtube.com/watch?v=4s18ngzVez8
Prima della dilettica, comincia ad esercitare dei ragionamenti piu’ semplici con l’AGENZIA DELLE ENTRATE!!
sono sicuro che faranno al volo un decreto salva ICI per il clero prima della fine dell’anno! In tempo per il Santo natale!
Mi sembra molto strano che il Comune di Roma, piu’ papista del papa, intraprenda un’iniziativa di questo tipo.
Sono molto sorpreso e molto dubbioso.
Ale-magno si è accorto che i preti hanno magnato più di tutti e ora in cassa c’è rimasta solo la puzza fetida dei loro rutti.
Quoto Mirko, ci puoi scomettere!!!!!
Il fatto stesso che si siano scaldati e attivati così tanto testimonia che hanno parecchio da nascondere e che temono di perdere i privilegi di cui godono una volta che ci si rende conto dell’ammontare.
Loro dicono che pagano l’ICI e le altre tasse (perché non è solo questione di ICI), ma non dicono quanto pagano e di quante agevolazioni godano. Perché, visto che siamo in Italia il paradiso degli evasori e degli abusivismi, sanno che se si fanno dei controlli seri si scoprono molte situazioni non regolari, magari accettate finora dagli stessi comuni e di quante agevolazioni/riduzioni godano. E se si fa una ricerca in internet si trovano le testimonianze di diverse cause tra comuni e chiesa sul non pagamento delle tasse dovute. Per esempio a Verbania e Cannobio la chiesa ha perso due cause dopo gli accertamenti dei comuni perché non aveva pagato e pretendeva di non pagare per la casa-ferie e il convitto-convento. Perché la legge permette di non pagare per le pertinenze dei luoghi di culto, ma bisogna vedere che cosa loro fanno risultare come pertinenze e se si svolgono attività commerciali non denunciate (vedi oratori): loro ci provano. Oppure si riscontra che le tasse pagate sono molto basse rispetto al valore dell’immobile, come nel caso di un albergo in un palazzo storico in zona centrale dove pagano solo 3000 Euro l’anno. Infatti io credo che ci siano parecchi palazzi non censiti o con valori catastali bassi e non rivalutati dopo ristrutturazioni (magari abusive o solo parzialmente denunciate) e che quindi le tasse pagate siano basse rispetto al valore reale dell’immobile: e i comuni non hanno la situazione sotto controllo e finora hanno fatto poche verifiche. E il patrimonio immobiliare della chiesa è enorme. Se anche un governo amico come quello di Roma arriva a stimare in 25 milioni l’ICI evasa nella città, vuol dire che l’evasione esiste effettivamente nonostante si cerchi di negarla.
gli enti ecclesiastici no profit esenti da Ici sono solo il 4% di tutti gli enti esentati.La maggiorana sono di ispirazione laica e di sinistra (Arci,case del popolo,fondazioni,circoli culturali e ricreativi) che svolgono anche attivita’ commerciali come gestione campi da tennis,calcetto,bar,mense ecc. Secondo la legge 504 queste attivita’ sono permesse e perche’ solo agli enti no profit di ispirazione cattolica dovrebebro pagare l’Ici? La Chiesa ha sempre pagato le tasse su immobili affittati o attivita’ commerciali senza finalita’ sociali. Prima di accusare si dovrebbe leggere cosa prevede la legge 504 del 1992 che deve valere per tutti.
Ultimissima: «Il Comune di Roma ha scoperto diversi casi di attività commerciali di proprietà della Chiesa cattolica (ma anche di quella evangelica metodista) che non pagano l’Ici»
Suvvia, “scoperto”. Diciamo piuttosto che, in questi tempi ambigui e rischiosi, se ne sono ricordati.
con la legge che c’e’ adesso, il comune ha ben poche speranze di vincere il contenzioso purtroppo.
Beh, Come Volevasi Dimostrare.
Stato in bancarotta = Chiesa ricca e potente
Stato solido = Chiesa sciolta
E se anche la chiesa desse ragione al comune basta cavillar d’avvocati tirandola per le lunghe e fare andare tutto in prescrizione….. un altro bel regalo di mr. Bunga.
Pensieri contorti :
domanda – uno stato deve o non deve aiutare chi è in difficoltà ?
risposta – no altrimenti questi poi si riducono a non fare niente
altra domanda – è giusto fare la carità ai poverelli ?
risposta – io faccio sempre delle donazioni alla chiesa e la sostengo perechè aiuti i poveri
A questo punto mi chiedo, perchè chi è in difficoltà ( e potrebbe succedere a chiunque ) deve passare per mille genuflessioni per avere quello che uno stato secondo me dovrebbe dare ( chiaramente con le giuste misure ) ? domanda retorica ovviamente
Per qualcuno 3+2 fa 5 , ma 2+3 fa qualche cosa d’altro …
Alemanno che batta cassa dalla ccar? Ma stiamo scherzando? Non ci credo, voglio le prove, LE PROVE, che fanno sul serio. Troppi annunci politici in passato (non su questo tema ma su altre cose) sono poi stati disattesi. Il tempo di un titolo sui giornali o 30 secondi al tg e poi non si fa niente….
VOGLIO LE PROVE, LE PROVE !
Facciamo finta per un solo attimo che si riuscisse a far pagare ste tasse.
E allora?
Qualcuno troverebbe il modo di restituire il ben tolto magari attraverso un ulteriore finanziamento alle scuole cattoliche, tanto per fare un esempio.
Passata la prima ondata di ebrezza per la lieta novella, recuperato il mio spirito critico nonchè a tratti pessimistico, ho riflettuto e ipotizzato sui benefici che avrebbe il popolo italiano se veramente la ccar pagasse l’ici sulle attività non ecclesiastiche.
Partendo dal presupposto che l’ICI finisce nelle casse del Comune, i sindaci dei grandi comuni (facciamo fino ai capoluoghi di provincia e simili che traboccano di tali attività) recupereranno dei piccoli patrimoni da spendere. Ben diversa sarebbe la realtà di un piccolo paesello come ce ne sono tanti, dove c’è al massimo l’immancabile chiesetta, con annesso alloggio del parroco e oratorio. Niente ICI evasa, nessun piccolo tesoro da recuperare, lasciando l’attuale situazione immutata.
Che ne pensate?
Magdalene.
Nei piccoli centri, non essendoci (?) IVA evasa, la situazione è nella norma: il comune
non ha avuto danni. Quindi preoccupiamoci dei comuni dove il danno sussiste.
Riuscire a far pagare le giuste tasse anche alla chiesa avrebbe un enorme significato:
la chiesa non è più intoccabile. Il prossimo passo potrebbe essere la revisione del concordato. Ma se non si riesce a fare il primo passo, non ci sarà mai il secondo…
Mi pare la dimostrazione più concreta che la Chiesa l’ICI sulle attività commerciali la paga già.
Cari saluti.
@Fede e speranza (che le cose rimangano come sono)
L’unica attivita’ commerciale della Ditta e’ lo spaccio del pane magicamente transustanziato.
Grazie a quello lasciti, donazioni, esenzioni, prebende che, generazione dopo generazione, la fanno andare avanti
Tutto il resto e’ funzionale al “core bussiness” (la scuola cattolica, per esempio. ha la funzione di convincere i pargoli dell’insostituibile ruolo sociale della religione [leggi del cattolicesimo], a parte che qualche vocazione ci puo’ scappare).
Forse il 90% del “contorno commerciale” e’ esente da ICI in base alla “legge”, cioe’ al privilegio feudale
http://www.uaar.it/news/2011/09/07/video-inchiesta-su-meeting-di-comunione-e-liberazione-chiesta-rimozione/#comment-550924
Si, si…E le marmotte incartano la cioccolata fatta con il latte che proviene dalle mucche blu!
viola, dannazione, viola!
non dimentichiamo i castori che shakerano il latte e cioccolato per ottenere il cioccolato con le bolle.
😆 Hai ragione Kaw! 😆
Sono viole quelle stramaledette mucche! 😆
Ma tanco cosa vuoi che gli importi al soggetto “Razionale” con cui abbiamo a che fare…Tanto se non riesce a vedere ad un palmo dal naso, le cose LAMPANTI, figuriamoci se riesce a distinguere il blu dal viola! 😉
Fedele srazio.
La razionalità in salsa vaticana:
se la chiesa evade le tasse vuol dire che la chiesa paga le tasse!
Ah, i danni neurologici della religione!
Se il comune può agire per far pagare l’ICI a enti di proprietà della Chiesa vuol dire che l’ICI la Chiesa la paga già, altrimenti come potrebbero agire?
Sull’insostituibile ruolo della religione, vi invito ancora a riflettere:
a) sugli studi concernenti le origini psicologiche dell’ateismo nevrotico;
b) sugli studi che dimostrano una migliore resilienza delle persone aperte al trascendente di fronte alle difficoltà della vita rispetto alle persone che hanno fede nelle sistemi di credenze materialisti.
Cari saluti.