Ovazioni, uno striscione di alcuni «Ferrara boys» e lui, Giuliano Ferrara che incontra don Stefano Alberto e conquista migliaia di ciellini senza abdicare al ruolo di «superlaico» [sic!], come recitava il tema dell’incontro. Così ieri, in nome del «rapporto razionale con la realtà», il direttore del Foglio ha parlato dell’aborto «come uno scandalo moderno»: «Non so se soffra il feto ma soffro io, soffre la madre, soffre la società: anche se va regolamentato e reso legittimo dalla leggi pubbliche resta uno scandalo moderno, bisogna riconoscerlo, altrimenti non è essere laici: è positivismo barbarico». Tra l’altro ha parlato anche dell’evoluzionismo darwiniano: «A colpo d’occhio ho l’idea che siamo persone libere, no? E allora, se lo siamo, questa libertà non è conciliabile con l’idea che non esista un principio intelligente nell’evoluzione biologica».
Fonte: Corriere.it
Ferrara dovrebbe spiegare l’inconciliabilità di cui parla nell’ultima frase, perché, sempre a colpo d’occhio, sarebbe casomai vero il contrario.