Francia, distrutta sede della rivista Charlie Hebdo per satira sull’islam

Il settimanale satirico francese Charlie Hebdo è in edicola con un numero dedicato alle elezioni in Tunisia, e Maometto come direttore speciale charliehebdo (con un ritratto del profeta in copertina e lo slogan “100 frustate se non muori dalle risate”).
Per rappresaglia la sede della rivista è stata data alle fiamme con bottiglie Molotov la notte scorsa, fortunatamente senza vittime; inoltre il sito web è stato attaccato da hacker e il direttore ha ricevuto minacce.

Luciano Vanciu

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82 commenti

bardhi

Dobbiamo abituarci a questi vili attacchi che continueranno fin quando si istituirà in tutta Europa la radiosa democrazia islamica 🙁

Enrico

E questo è solo l’inizio. Quando gli islamici saranno maggioranza, non sono immaginare quello che succederà. L’Eurabia è un futuro non troppo lontano.

Tommaso

Enrico

in questo ipotizzabile (e probabile) futuro ci spieghi la Divina Provvidenza e lo Spirito Santo, che ruolo giocano ??

il parroco di Funo

di farvi diventare cattolici prima che sia troppo tardi

whichgood

@ il parroco di Funo

abbi il coraggio di andare a fare proselitismo in Francia fra i musulmani, faresti onore alla coerenza !

Kaworu

preferirei limitarmi a guardare la squadra gialla e la squadra rossa che se le danno di santa ragione in uno spazio dove non possono nuocere agli altri, piuttosto che esser costretta ad entrare a forza in una delle due.

Tommaso

@ parroco di Funo

“”di farvi diventare cattolici prima che sia troppo tardi””

Magnifico!!!!!!!!!!!!!!!!!

Divina Provvidenza e Spirito Santo, esaurita la “campagna acquisti”, lasciano il mondo in mano a Maometto….e si ritirano a vita privata.

Avranno maturata la pensione ???

🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

Tommaso

PS

Non c’ è bisogno nè di atei nè di laicisti, vi farete seppellire da soli………………….dalle risate !

🙂

Kaworu

sono d’accordo. per questo i politicanti dovrebbero imparare a stare a schiena dritta di fronte a QUALSIASI religione e difendere con le unghie e con i denti la laicità dello stato.

Federico Tonizzo

I vari governi del mondo, proprio a partire dalla constatazione che L’ISLAM E’ VIOLENTO (e spesso non solo l’islam!), dovranno DARSI UNA REGOLATA riguardo al lassismo politico fatto passare per “tolleranza” e “multiculturalismo”, e promuovere una COLOSSALE campagna di INFORMAZIONE CULTURALE SULL’INSUSSISTENZA DI QUALUNQUE “DIO”, per far SCOMPARIRE TUTTE LE RELIGIONI DAL MONDO, poichè FINCHE’ CI SARA’ RELIGIONE CI SARA’ PERICOLO DI VIOLENZA RELIGIOSA.
Ci vorrà molto tempo ma la vedo come l’unica strada da percorrere assolutamente se non si vuole che le cose perggiorino ancora, poichè ormai le varie genti si sono mescolate irreversibilmente in quasi tutti i paesi del mondo, rendendo più probabili gli “attriti” fra “fedi” diverse e l’esplosione di violenze incontrollate o FAIDE interminabili (esempio banale di FAIDA interminabile di origini religiose: Israeliani e Palestinesi).

PINK

La Francia è un paese che ha sempre fatto molto per la convivenza fra le religioni ; se ci sono fanatici anche lì è fisiologico. Ci sarà sempre qualche estremista a piede libero. ( vedi Norvegia ) tanto per non fare distinzioni tra religioni.

Claudio

Si, i fanatici sono ovunque, ma gli ordini di grandezza non sono uguali…

Giovanni Duovi

In norvegià ad agire è stato un folle,che per quel che ne sappiamo è un cane sciolto.

Quando si critica l’islam,a compiere proteste ANCHE VIOLENTE,sono molte più persone e con l’appoggio dei famosi moderati che se ne guardano bene dal scendere in piazza a manifestare il proprio sdegno,inoltre il fenomeno non è isolato,ma si ripete nel tempo già dall’epoca delle blasfeme vignette made in denmark.

rolling stone

tanto per non fare distinzioni tra religioni …
TUTTI i musulmani saranno contenti del rogo
di quel gionale blasfemo

Claudio

No, non penso siano tutti contenti, quelli più “moderati” sono sicuro che condanneranno l’attentato, salvo poi dire che quel giornale non doveva comunque uscire, auspicando quindi la censura in nome del rispetto dei “sentimenti religiosi”. La cosa più preoccupante sarà però che qui da noi molti giornalisti, intellettuali (o pseduo tali) condivideranno questi argomentazioni…

Reiuky

Esattamente come tutti i cristiani sogghignano quando c’è da togliere diritti alle persone. sono tutti uguali.

Giovanni Duovi

Come dicevo l’altra volta,commentando il video in cui si vedevano i musulmani di francia occupare il suolo pubblico per le proprie preghiere pur non avendone il permesso,e con interi quartieri che non possono vendere alcolici a TUTTi,anche non musulmani,perchè HARAM e contrari alle leggi islamiche,la francia non è già più in grado di far rispettare le leggi sul proprio territorio,e in questo caso specifico,notiamo come contro i musulmani anche l’efficacissimo,in materia di laicità,stato francese HA FALLITO,in quanto questi rifiutano qualsiasi critica verso la loro religione.

Sarebbe ora di smettere di indicare quello stato come esempio di laicità,perchè in realtà la francia è già pesantemente condizionato nelle sue scelte,politiche e sociali,dall’islam.

Chi non vede il problema che l’islam pone è una persona in malafede,accecata dall’ideologia,oppure un dhimmi,e forse va “combattuto” peggio degli integralisti islamici.

Marco

Notare: molte vignette (anche ben più pesanti di questa) sono state dedicate all’attuale Papa Benedetto XVI. Eppure i cattolici non si sono sognati di fare atti di terrorismo contro le sedi dei giornali che hanno publicato tali vignette.
Non voglio dire che i cattolici si comportano meglio dei musulmani.
Voglio dire piuttosto che sarebbe errato generalizzare questo episodio per arrivare a dire che “le religioni son tutte uguali”.

Gradient

Le religioni non saranno tutte uguali come i veleni non sono tutti uguali. Ma tutti i veleni nuociono!!!

bardhi

@ Marco
ne le religioni e nemmeno i loro fedeli sono uguali, alcuni sono peggio degli altri.
Mi sai indicare quante vignette leggere o pesante erano pubblicate in Italia prima del 1860???

Mirko

Nessuna in italia, perche l’italia non esisteva. la tua affermazione non ha senso.
Confrontare le varie monarchie ottocentesche con un grande paese contemporaneo qual’è la Francia è ridicolo.
Il buon senso dovrebbe spingere tutti a riconoscere che le regole democratiche e la laicita’ sono sempre minacciate da una dittatura di una maggioranza relativa e non: laddove i credenti raggiungono una massa critica x dimensione, le regole sono destinate a mutare.

Marco

@bardhi: tu vivi nel 2011 (epoca di Benedetto XVI) o nel 1860 (epoca di Pio IX)?
Ecco: io preferisco occuparmi delle questioni di oggi, non delle questioni di ieri, visto anche che da quei fatti è passato un secolo e mezzo e sia la Chiesa sia la società sono andate incontro a profondi mutamenti.

nightshade90

@marco

considerato che il cattolicesimo è stato ben PEGGIORE dell’islam odierno per LA QUASI TOTALIT° DELLA SUA ESISTENZA e solo negli ultimi 2 secoli si E’ DOVUTO CALMARE, e si è calmato SOLO A COLPI DI RIVOLUZIONI E RIBELLIONI e dopo aver perso tanti scontri su tali questioni, direi che la tua argomentazione suona come quella del criminale incallito che, dopo aver passato 40 di vita tra rapine ed omicidi ed essere stato recentemente beccato e costretto (solo) ai domiciliari (e quindi impossibilitato a continuare con il crimine), si permette pure di fare la morale al collega criminale più giovane ancora a piede libero dicendo “tanto il passato è passato, ora (mio malgrado) non sono più un criminale, quindi posso scagliare la prima pietra….”

Fulvio

“Le religioni son tutte uguali” nel senso che sono tutte dei sistemi di suggestione usati da chi non ha niente (parlo sia di cose sia di pensieri) per consolarsi e da chi ha tanto per darsi autorevolezza (parlo sia degli stregoni sia dei governi sedicenti laici).
Non facciamo la solita gara a chi e’ piu’ bravo (o meno cattivo) tra i fedeli o tra le religioni: l’islam non predica piu’ violenza di quanta ne predichino i testi magici cristiani ma e’ ovvio che gente di culture piu’ arretrate si fa menare per il naso dai propri stregoni con piu’ efficacia rispetto agli occidentali, mediamente piu’ disincantati e pigri.

Due soluzioni: o portare pazienza, proseguire nel meltin pot e sperare che la convivenza apra gli occhi ai piu’ fanatici affinche’ capiscano che la religione e’ un fatto privato che non giustifica azioni collettive, violente, ecc.. oppure cambiare registro, usare il pugno di ferro contro chi pretende di imporre la propria religione come stile di vita anche in contesti dove prima non c’era e dove nessuno la condivide.
Non saprei quale strategia potrebbe essere vincente e quale potrebbe portare a conseguenze ancora peggiori della situazione attuale, ma in genere a lungo termine la ragionevolezza ha risultati migliori della repressione.

baudo pippo

Finalmente una persona obbiettiva e ragionevole, che si distingue dal marasma qualunquistico.

Dinathos

Concordo sul fatto che “le religioni non sono tutte eguali”.

Sono una peggio dell’altra.

FSMosconi

@Marco

Mi risulta che lo spettacolo francese ove era stata usata un’immagine di Gesù sia dovuta ricorrere all’intervento della polizia perché certuni cattolici minacciavano rappresaglie.

Ma comprendo che devi portare acqua al tuo mulino…

Odino

@Mosconi
La cosa mi interessa, puoi essere più specifico o postare qualche link?
ciao e grazie

nightshade90

@marco

sraà mica perchè il cattolicesimo GODE DI NUMEROSI PRIVILEGI E TRATTAMENTI SPECIALI IN EUROPA che andrebbero immediatamente persi, se la chiesa esortasse a tali comportamenti? e che quindi questi atti alla chiesa non convengono, ma ogni tanto cerca comunque di aggirare la cosa tramite vie legali e censure varie ovunque possibile (basti pensare agli ateobus censurati, ad esempio….)

Sandra

Marco,
quando è stata pubblicata, senza pena per l’autore, la prima vignetta satirica su un papa? Direi non prima del 20mo secolo. E considerando che la chiesa cattolica è di sette secoli più vecchia dell’islam, non è che ci faccia una figura migliore.

Francesco

La religione produce incivili.
Perche’ tutte le volte che il papa apre bocca nei confronti di atei ed agnostici, noi non ci presentiamo la domenica a piazza san Pietro col mitra?
Perche’ siamo persone civili, magari ci lamentiamo, magari ci scappa la battuta sarcastica eppure i superstiziosi si lamentano anche di questo, quando non si comportano direttamente come dei fanatici distruggendo sedi di giornali.

Batrakos

Per compiere un gesto simile e l’hackeraggio bastano comunque pochissime persone; la determinante sarà la reazione delle varie comunità musulmane rispetto al gesto, che penso non condanneranno mai decisamente, ma deplorandolo probabilmente nel contempo avvalleranno il discorso che fare satira sulla religione è gesto violento anche esso, mentre sarebbe auspicabile una dissociazione senza se e senza ma.

Sì, forse il sistema francese forse non è così ben elaborato come lo pensiamo, visto che non riesce a contenerel’esponenziale aumento del fanatismo musulmano -e spesso non parliamo di immigrati di prima generazione ma di terze o quarte o, dunque sostanzialmente di francesi – ma anche a diverse galassie del fondamentalismo cattolico di matrice lefebvriana -guarda caso i lefebvriani nascono in Francia- ma non solo lefebvriani talvolta anche più a destra (c’era un bel servizio su Repubblica cartaceo di ieri), un tempo assorbito dal FN, ma ora screditato dalla Le Pen che punta ad una destra estrema meno tradizionalista; fenomeno ovviamente molto minore rispetto a quello islamico ma, a ben guardarci, nemmeno questo ha portato a prese di posizione ufficiale forti di condanna dei vertici della Chiesa Cattolica (rendendo il parallelismo con le autorità delle varie comunità musulmane).
Abbiamo dunque davanti forse un problema strutturale della concezione francese, non saprei…

bardhi

Ricordo che molti imam inglesi non condannarono mai gli attacchi terroristici a Londra , anzi alcuni in un certo modo cercarono di giustificarli.

Sandra

Molti poi si sono attaccati alla tesi dell’attentato progettato e messo in atto dai servizi segreti americani, per far ricadere la colpa sugli islamici e procurarsi l’alibi per poter dare inizio alla guerra.

Gradient

Mi immagino giá i mussulmani ardere bandiere francesi come quando bruciavano le bandiere danesi. Penso che ogni buon mussulmano abbia a casa una collezione di bandiere dei paesi occidentali pronta “per l’uso”…

whichgood

Sempre così diplomatici questi musulmani fondamentalisti.

Si risolverebbero tanti ma tanti problemi seri istruendo la gente…

pendesini alessandro

A me risulta (da quello che noto da anni a Bruxelles e non solo) che il livello di cultura dei musulmani -salvo rarissime eccezioni- lascia a desiderare !!! Inoltre hanno una definizione particolare della loro « cultura », che personalmente definirei, senza esitazione, di “tradizioni dogmatiche arcaiche”….. Anche se purtroppo su questo non sono i soli !
Le religioni (dal latino religio), più che riavvicinare e/o umanizzare le persone, le divide !
Finché ci sarà ignoranza e dogmi generatrici d’infantilismo, ci sarà oscurantismo, causa principale d’antagonismo sociale e odio, intolleranza, conflitti armati e guerre di religione ! E cioè un profondo e continuo malessere umano….Questa a me sembra essere una delle caratteristiche (di certo non la migliore, e ancora meno la sola) della nostra realtà sociale odierna.

whichgood

Bisogna riconoscere che nonostante la brutalità del gesto (che condanno con tutte le mie forze) sono coerenti con la loro dottrina, non come i cristiani che con il pretesto di essere peccatori si permettono di trasgredire tutte le regole.

The Best Emmia

Si DEVE poter ridere di tutto, specialmente sulle religioni, l’esistenza dei cui “dèi”, ci tengo a ricordarlo, è stata ampiamente smentita. E non v’è alcuna ragione al mondo per cui si debba tollerare l’intolleranza. Ma credo anche che sia negativo voler fare discriminazione etnica. Abbiamo delle leggi, che il loro peso si abbatta sui fondamentalisti.

Ovviamente una religione di per sé non crea necessariamente violenza. Però predispone, perché il delegare la responsabilità delle nostre azioni a un “dio”, azioni finalizzate al raggiungimento di una felicità eterna, fa calpestare le leggi umane, le uniche, assieme a quelle naturali, di cui si sia mai dimostrata l’esistenza.

Giorgio Pozzo

Il problema non è tanto la convivenza civile, quanto il fatto che questi, come altri, non hanno il senso dell’umorismo. E, peggio, il tutto si rifà a questo strano concetto di “vilipendio della religione”. Non si sa mai che cosa si possa dire o non dire a riguardo di una religione, perchè altrimenti l’offesa è molto grave. Sempre. Queste religioni così permalose sono però perfettamente legittimate ad offendere me come ateo, ed io non ho diritto alcuno a sentirmi offeso. Nei loro libri cosiddetti sacri mi si minaccia di castighi pesanti sia in questo mondo sia in quell’altro, ed io non ho nemmeno il diritto di offendermi come loro.

Io sono un bestemmiatore blasfemo, e loro sono degli angioletti perseguitati.

whichgood

Io penso che in realtà mettano paletti contro la bestemmia (che poi estendono anche a tutti i concetti religiosi e s’inventano formule del tipo “vilipendio della religione”) perchè i creduloni inizierebbero a pensare come mai un dio non riesca a diffendersi da solo.

😉

Francesco S.

Me lo aspettavo, spero che vengano presi i colpevoli e che la comunità islamica condanni il gesto. Io sono per l’integrazione, ma se questa fallisse non hanno ancora visto cosa fanno i laici quando si incazzano

Gérard

La comunita islamica di Francia ha condannato il gesto con la punta delle labbre ricordando che non si puo ridere sulla persona del profeta, ricordandoci anche che non è permesso di deridere dio, e che questo divieto non è soltanto per i musulmani ma anche per i non musulmani .
Allora io dico
Ebbene io rido su Dio e sul presunto auto dichiarato profeta dell’ Islam e che in più… je les emmerde !!!

Felix

Le fedi religiose, tutte le fedi religiose, spengono il cervello e rendono ottusi.

Kaworu

strano che non abbiano notato il fumetto sulla vita familiare di “Bin” che è uscito 3 – 4 anni fa (io l’ho letto sul nostrano Linus).

whichgood

perche loro non leggono, semplicemente non sarà stato pubblicato in tv

DURRUTI 51

Nessuna tolleranza! Chi rifiuta la ragione torni a “insanire” a casa sua, oltre alle pene maggiorate, bisognerebbe espellere come indesiderabili questi mascalzoni,anche se cittadini francesi.

myself

Era prevedibilissimo. Spero solo che adesso la rivista non faccia alcun “dietro front” e continui con la sua satira.

whichgood

Me lo auguro anchio, magari facendo “piovere dal cielo” caricature di alah.

Marco

Cari “uaarini”, fatevi una domanda: in Iran potrebbe esistere l’UAAR? Riposta: decisamente NO. E non solo: in Iran chi osa farsi scappare soltanto mezza frase contraria ai dettami dell’Islam (e pergiunta non dell’Islam “coranico”, ma dell’Islam nell’interpretazione che ne fa l’ayatollah – che è un’autorità civile e che con la religione non dovrebbe avere nulla a che fare – di turno) viene duramente punito se non ucciso.
In Italia può esiste l’UAAR? SI, e in effetti esiste. E si è anche liberi di non credere in Dio, di criticare la Chiesa e le ltre confessioni religiose, di credere in qualsiasi cosa uno voglia credere.
Vuoi vedere che in Italia c’è già oggi molta più laicità di quel che voi pensate?
Se poi per modelo di laicità voi intendete la Cina, dove viene perseguitato chi esercita il proprio culto religioso, qualunque esso sia…

Kaworu

quindi in pratica è un “guardate come siamo buoni noi cattolici, vi diamo addirittura il permesso di esistere”?

aldo

i cattolici sono molto peggio degli islamici, da noi i papaboy vanno in giro a picchiare gli atei, invece nell’islam si viene tollerati.
l’islam è il futuro, a me piace.

whichgood

Caro Marco, fatti una domanda: in Iran potrebbe esistere un Vaticano attaccato alle tasche dello Stato iraniano?. Risposta: decisamente NO. E non solo: in Iran chi osa farsi scappare qualche scamotage finanziario viene duramente punito se non ucciso.
In Italia può esistere il Vaticano? SI, e in effetti esiste. E si è liberi di rubare e di inculcare il proprio Dio agli altri, di criticare i non credenti e le altre confessioni religiose, di mentire e truffare impunemente in qualsiasi modo venga in mente.
Vuoi vedere che in Italia c’è già oggi molta corruzione e più ingerenza di quel che tu pensi?.
Se poi per modelo di religiosità tu intendi la l’Italia, dove viene imposta la morale cattolica a chi esercita il proprio diritto alla laicità, qualunque esso sia…

nightshade90

@marco

se in europa può esistere l’UAAR, iul merito CEWRTAMENTE NON E’ DELLA “BONTA'” DEL CRISTIANESIMO, ma molto evidentementente DELLE NUMEROSE RIVOLUZIONI E RIBELLIONI CHE SONO STATE NECESSARIE PER OTTENERE E STRAPPARE I DIRITTI CIVILI DALLE GRINFIE DELLA CHIESA, che nel caso tu non lo sapessi non solo è stata SEMPRE in prima linea tra i più fieri oppositori alla nascita delle democrazie e dei diritti civili, non solo fino alla fine della seconda guerra mondiale ha continuato a rigettare l’idea della democrazia sostenendo l’importanza della dittatura, MA ANCORA OGGI il vaticano E’ L’ULTIMO STATO DITTATORIALE EUROPEO, dove non vi è democrazia (monarchia assoluta a vita ad elezione oligarchica) e dove non solo chi non è un alto membro del clero non può partecipare al governo, ma chi non è battezzato non ha alcun accesso, neanche minimo, alla gestione della res pubblica (pure i tutori dell’oprdine vaticani devono essere battezzati).

complimentoni, OGGI non siete dei mostri al livello degli islamici (mentre IERI eravate peggio) solo ed unicamente perchè siete stati SCONFITTI tempo fa e ve ne vantate pure come se la cosa fosse merito di una vostra supposta superiorità……

Brian di Nazareth

In Italia può esistere l’UAAR?

Dipende. Oggi si, cinque secoli fa decisamente no.

Southsun

Cinque secoli fa? Cala cala, non sarebbe potuto esistere se non dal ’48 in poi.

Hai dimenticato il fascismo e l’appoggio della Chiesa a quei criminali assassini?

Figurati se avrebbero permesso l’esistenza di una associazione di atei, loro e i pretoni che reggevano il sacco!

Roberto Grendene

il diritto di non essere cattolici in questo paese è stato conquistato contro il volere e il potere della Chiesa Cattolica Apostolica Romana

RobertoV

Fino al 1984 la religione cattolica era religione di stato, difficile non essere cattolici prima. Mi ricordo come la chiesa cattolica alla fine degli anni ’70 avesse cercato di impedire la trasmissione di Mistero Buffo di Dario Fo, non certo una rappresentazione blasfema.
In Austria nel 1933 alla salita al potere dei clerico-fascisti, la chiesa cattolica aveva richiesto ed ottenuto lo scioglimento dell’associazione dei Liberi pensatori. Per fortuna i tempi sono cambiati, non certo per volere della chiesa cattolica, che sa che oggi una tale richiesta non verrebbe esaudita: non sono sicuro per l’Italia, ma facendo parte dell’Europa partirebbe un’azione legale per violazione dei diritti umani (dichiarazione di solo 60 anni fa) che sicuramente la chiesa perderebbe.
Per quello che posso vedere all’estero (Europa) il diritto di critica (pubblico) verso la chiesa ed il papa è praticamente inesistente in Italia, si rischia un’accusa di lesa maestà.

Otto Permille

I credenti (ma anche i tifosi) sono fatti così. Tra l’altro la “fede” si trova al livello più basso dell’attività dello spirito umano, dove crescono anche le superstizioni. E’ lo stesso livello dove crescono le risposte (e le proposte) violente.

DURRUTI 51

Marco@ spesso da parte dei cattolici si fa notare la differenza fra cristianesimo ed islam, ora è vero che da un punto di vista teologico il cristianesimo possiede un grado di tolleranza quantitativamente e qualitativamente superiore all’islam, non sempre però il grado di tolleranza dipende dalle premesse teologiche, i fanatici non necessariamente vanno prima a leggere le scritture e poi agiscono, spesso il bisogno di aggredire l’altro preesiste, e trova poi la legittimazione nelle scritture, nella storia passata si è addirittura verificato che il cristianesimo è stato più intollerante dell’Islam. Ricordo in una trasmissione televisiva Badget -Bozzo che definiva il Dio cristiano un Dio debole, un Dio che si mostra come crocefisso, come vinto, con una autorità ridotta rispetto ad un Dio forte ,con una autorità forte come per l’appunto Allah. Lo diceva con rammarico aggiungendo che il cristianesimo doveva riscoprire l’autorità di Dio farla valere contrapponendo un dio forte all’altro dio forte: secondo lui l’unica strategia possibile per i cristiani nell’attuale situazione. Io credo invece che la debolezza del cristianesimo, le sue contraddizioni dottrinarie, la sua scarsa presa, in ultima analisi, sulle coscienze abbia favorito quell’autonomia della società dalla dottrina religiosa che ha poi facilitato la dinamicità della società occidentale, anche se questa dinamicità proveniva da altre cause storiche, economiche, sociali, etc.. La laicità insomma cresciuta prima fra le pieghe del medioevo e poi liberatasi gagliardamente ha permesso la nostra libertà, continuiamo a difenderla, perché questa libertà è anche la libertà dei cristiani senza voler imporre un dominio lieve solo perché quelli più sfortunati subiscono un dominio pesante.
Non si tratta di cancellare il cristianesimo ma di rendere tutte le religioni una esperienza spirituale che riguarda il singolo ma non può essere imposta ad altri per leggi o per fatwe.

CosmoGioioso un Giorno

I governi devono prendere forti posizioni sul tema, aggravanti incluse. Io sono per l’integrazione, ma a determinate condizioni; la possibilità di dare fuoco a chi fa un po’ di satira, non fa parte di queste condizioni. Mi auguro che i colpevoli vengano presi e puniti duramente.

CosmoGioioso un Giorno

Sarebbe anche il caso che si verifichi, prima dell’ingresso in UE, che l’extracomunitario abbia determinate caratteristiche attitudinali (ie che non sia un fanatico religioso per es).

Brian di Nazareth

Lo Stato dovrebbe esigere la pubblica condanna del fatto da parte di ogni singolo imam residente nel territorio francese. Chiunque rifiuta, viene considerato complice del reato, con conseguente chiusura della moschea di appartenenza.

Forse è un tantino esagerato, ma problemi spiacevoli richiedono soluzioni spiacevoli.

Batrakos

Brian di Nazareth.

Credo che una condanna ipocrita, perchè forzata, serva a poco per la laicizzazione.
D’altronde la democrazia non può imporre condanne morale per forza, ma sanzionare i reati, altrimenti cadrebbe proprio lo stato di diritto che vogliamo difendere, cosa che mi sembra una contraddizione.
Attenzione, non è un invito al buonismo e si potrebbero trovare altre strade per non stare a vedere (chessò, la prima che mi viene a caldo…riconoscere un ruolo fondamentale nella contrattazione ad imam che si dissociassero pubblicamente e stare attenti a livello di polizia a quelli che sembrano più conniventi), ma credo che un’idea come la tua sia incompatibile con la democrazia (esprimere una condanna per forza non mi pare compatibile con la libertà di opinione, altro se invece la si esalta e ad essa si istigano le masse) anche se non conosco la Costituzione francese.
D’altronde -stando all’Italia e per essere bipartisan- non si pretende a tutta la sinistra radicale una forzata dissociazione pubblica dai black bloc (cosa che per molte parti è venuta da sè) o dai responsabili di Casa Pound di tutta Italia la pubblica dissociazione da episodi di tipo fascista ad essa non direttamente ed evidentemente riconducibili.

Marcus Prometheus

Nell’arco delle prossime due generazioni (50 anni) in Europa si arrivera’ ad una di queste 4 soluzioni:

1 Alla progressiva dhimmizzazione strisciante d’Europa (gia’ iniziata), con la complicita’ dei politicantoi cattolici e sinistre, senza rilevanti resistenze armate, fino a maggioranze islamiche e dittature islamiste.
oppure
2 All’assorbimento della maggior parte dei discendenti degli immigrati mussulmani nella societa’ laica liberale e democratica e nella sua aperta difesa contro i fondamentalisti islamici favorevoli alla sharia.
oppure
3 Alla guerra civile con esito finale la sottomissione ed espulsione degli islamisti.
oppure
4 Alla guerra civile con esito finale la sconfitta degli autoctoni infiacchiti dal buonismo, intimiditi dal terrorismo ridotti dalla caduta demografica e dal collassso ecologico- economico nonche’ indeboliti dall’invecchiamento e dall’emigrazione degli anti islamici nelle Americhe.

Karina

Questi barbari mussulmani sono molto più pericolosi dei cattolici, attualmente, sono il nostro più grande nemico: intolleranti, violenti, assassini.

Don Drakh

Per errore ho risposto a Karina, ma la frase si riferiva in generale.

c.j.

Che bestie, non ci sono molte parole, è il tipico atteggiamento fascista ed antidemocratico di quelli che devono imporsi con la violenza, perché non capiscono dialogo, libertà o rispetto. E’ il tipico atteggiamento di marxisti, fascisti, comunisti, femministe e razzisti, musulmani ed ebrei, cattolici e camorristi, mafiosi e corrotti, ovvero l’atteggiamento tipico di quelli che devono distruggere chiunque osi pensare diversamente.

E’ per questo che rifiuto qualsiasi religione, qualsiasi ideologia, qualsiasi “-ismo / -ista” che ci possa essere. la libertà sta anche nell’accettare il fatto che gli altri possano essere in disaccordo, che la possano pensare diversamente. E questo vale anche per tanti atei che su questo sito Uaar molto spesso si abbandonano all’irrazionalità di alcune ideologie fondate sull’odio dell’altro, del diverso o dell’opposto.

Gérard

I musulmani non si accontentano di aver incendiato il giornale satirico, adesso vogliono in più delle scuse !!
Gente che viene mutilata ( infibulazione, circoncisione ) senza il loro aviso , pena di non appartenere alla comunita, donne seppellite vive sotto veli , quelli che non credono ma che devono fare finta pena essere rigettati da tutta la comunita ( e anche puniti ) per via di una religione totalitaria che intende regire ogni gesto della vita pubblica o privata, rendendo obbligatorio tutto quello che non è vietato, religione oscurantista perche l’ignoranza garantisce il potere di questi imams, oulemas, mufti etc .
Un delegato del Consiglio dei Musulmani ha perfino detto che il divieto di offendere la figura del ( auto-proclamato ) profeta dell’Islam non riguarda soltanto i musulmani ma anche tutti i non musulmani ( !!! ) .

pendesini alessandro

@Don Drakh
Contrariamente a quanto lei crede, non ritengo che i musulmani fondamentalisti siano da considerare degli psicopatici (anche se non è da escludere che certi di loro statisticamente lo sia), al massimo li definirei di « paranoici » poiché ritengono che tutti coloro che non la pensano come loro si sbagliano ; ma su questo non sono gli unici… Ritengo che questa gente, come la maggioranza dei credenti, sono innanzitutto « vittime » della loro ignoranza e/o dogmi ! Non sono i musulmani (o credenti di qualsiasi dottrina) che dobbiamo combattere, ma bensi la loro ignoranza (e relativi dogmi) ; e cioè la causa principale delle loro ideologie e comportamenti irrazionali per non dire inumani. La violenza genera solo violenza (ma anche odio), e non puo’ risolvere questo tipo di problema, puo’ solo spostarlo o aggravarlo !!

Don Drakh

Parlavo in generale. Anche perchè lo psicopatico è un essere “rotto” che può penetrare in sorta sorta di gruppo ideologico/religioso. Credo che Orwell abbia già descritto il tutto ne “La fattoria degli animali”.

aldo

per combattere l’ignoranza bisogna fare come nella Cina di Mao, campi di rieducazione con elettroshock e lavaggio del cervello, dobbiamo ricostruire coattivamente la personalità di chi non vuole adeguarsi al nostro modo di vivere.
bisogna assolutamente integrare questi immigrati.

Southsun

Se lo dovevano aspettare, al 100%.

La “colpa” è anche la loro. Io avrei messo telecamere di controllo il giorno PRIMA dell’uscita in edicola del giornale. Almeno una chance in più di beccare gli incendiari l’avrebbero avuta.

Marcus Prometheus

03.11.2011 Epidemia di stupri a Oslo analisi di Bruce Bawer

In un rapporto dello scorso maggio si leggeva che nella città di Oslo ogni stupro commesso negli ultimi cinque anni era stato commesso da una persona con origine non-occidentale, l’eufemismo norvegese per musulmano. Oggi veniamo a sapere che gli stupri sempre a Oslo sono già il doppio di quelli commessi nel 2010. Un membro del Parlamento, André Oktay Dahl, del Partito Conservatore, almeno ha avuto il coraggio di definire “critica” la situazione, informando che molti stupratori provengono da culture “con un atteggiamento verso le donne condannabile”.

Il Partito Conservatore ha proposto diverse misure per combattere quella che è stata definita un’epidemia di stupri: più finanziamenti alla polizia; più sicurezza nelle strade e più indagini investigative; tempi brevi per i test del DNA; prevedere volontari quali ausiliari di polizia. Alcune osservazioni su queste proposte. La situazione della polizia in Norvegia è uno scandalo. Questa estate si è saputo che in tutta la Norvegia che i dipartimenti di polizia erano talmente male equipaggiati da non poter affrontare quei gruppi violenti di ubriachi che stazionano nei week-end davanti ai bar dopo l’ora di chiusura. Si è anche saputo che solo quattordici diplomati alla Accademia di polizia sono stati assunti.

E’ scandaloso che la Norvegia, con tutta la sua ricchezza, abbia deciso di non investire in ordine e legalità. Il solo pensarlo viene giudicato reazionario per le generazioni del ’68 e per i loro eredi negli ambienti del potere politico e burocratico. Come ho scritto qualche mese fa “la Norvegia spreca milioni di corone ogni anno in ‘aiuti allo sviluppo’, che finiscono in gran parte nelle tasche di corrotti dittatori africani; ne investono molti altri milioni che vanno agli immigrati non-occidentali che sono diventati degli specialisti nello sfruttamento del sistema di assistenza sociale; di più, il governo norvegese finanzia anche gli anarchici. Hanno ragione quei norvegesi che criticano il cattivo uso del loro denaro, che, invece di combattere il crimine che li minaccia, personalmente e nei loro beni, viene usato per portare aiuto ai criminali “.

Che la Norvegia abbia bisogno di più polizia non è nemmeno in discussione. Allo stesso tempo, lamentarsi per le forze di polizia, non aiuta ad affrontare il problema che è alla radice dell’aumento degli stupri nel paese: la presenza in Norvegia, e specialmente a Oslo, di un numero sempre maggiore di persone che disprezzano la cultura occidentale, che non hanno assolutamente nessun rispetto per chi professa una religione che non sia la loro, e che si sono fatti l’idea che le donne che girano per le strade da sole e senza velo che le copre il viso, meritano solo di essere stuprate.

Neanche tanti anni fa, Oslo non conosceva alcun stupro, gli abitanti erano cresciuti educati al rispetto comune e alla tolleranza. Adesso non più. Con il passare degli anni, il verificarsi di stupri è salito vertiginosamente. Un numero sproporzionato di violentatori viene definito “ senza dimora” , che suona curioso, a meno che non si conoscano le regole in vigore, per le quali una persona, anche se viene sfrattata, in Norvegia non può essere obbligata ad andarsene. Gli aggressori sono così temerari, perché sanno che molto probabilmente non verranno arrestati , ma anche se lo fossero, la pena sarà molto leggera, lo si deduce da uno degli ultimi casi di stupro, nel quale due uomini hanno violentato una donna di 21 anni proprio nel giardino del Palazzo Reale.

Naturalmente Oslo non è l’unica città a dover affrontare un simile cambiamento epocale: molte grandi città dell’Europa occidentale hanno subito trasformazioni simili. Eppure adesso sappiamo che Oslo ha superato in fatto di stupri le altre due capitali scandinave, Stoccolma e Copenhagen. E’ davvero un conquista, se consideriamo che Oslo è sempre stata tradizionalmente la più piccola e tranquilla delle tre città, la meno cosmopolita, quella che assomigliava più a una piccola città che a una capitale europea. A Copenhagen, la violenza per stupro è in declino, anche perché non a caso è la città che ha avuto una politica più attenta nei confronti dell’immigrazione e dell’integrazione in paragone all’intera Europa. (Né è una coincidenza che le altre capitali scandinave hanno il doppio di forze di polizia per abitante rispetto a Oslo).

Uno sguardo veloce alla mentalità ufficiale che ha reso possibile questa crescita statistica delle violenze di stupro, ci è fornita da un articolo uscito sul quotidiano Dagbladet il 25 ottobre. Scriveva nell’estate dello scorso anno, pubblicatndo la storia di Abdi, un immigrato somalo, di 24 anni, che da quando era arrivato in Norvegia con la qualifica di rifugiato politico, aveva commesso 14 rapine, era stato in carcere, era diventato drogato, e viveva grazie all’assistenza pubblica. Il 30 giugno 2010, Dagbladet scriveva che un tribunale aveva deciso che Abdi , che non era cittadino norvegese, doveva essere rimpatriato in Somalia. Lui ricorse in appello e la sentenza venne capovolta. Il suo avvocato applaudì, dicendo che quella decisione “era importante per i somali che si trovano in questo paese “. (Tra tutti gli immigrati in Norvegia, i somali sono quelli ad avere la più alta disoccupazione e a commettere il maggior numero di crimini). L’avvocato ha criticato la Norvegia per aver mostrato “ una brutta faccia in questo caso”, stabilendo l’espulsione del suo cliente in Somalia, ma ha poi espresso speranza dopo l’appello che questa decisione venga adesso seguita anche in futuro, dando per scontato che malgrado i comportamenti illegali nessun immigrato possa più essere espulso.

La motivazione alla base della decisione che ha permesso a Abdi di rimanere in Norvegia era che per lui sarebbe stato pericoloso vivere in Somalia. Che permettergli di vivere in Norvegia avrebbe potuto esserlo per i cittadini norvegesi alla Corte non è passato in mente. Non è solo il tribunale ad aver ragionato in questo modo. In questi casi sono gli organi di informazione a bombardare il pubblico attraverso una martellante propaganda studiata apposta per rendere simpatico il trasgressore in questione. Così è stato l’articolo dell’altro giorno su Dagbladet, che ci ha mostrato un Abdi pentito, riabilitato e ubbidiente, veramente quasi saggio come un santo. L’hanno presentato come uno che ha cambiato vita, uno che adesso vuole aiutare i giovani immigrati a redimersi. Lui ha aggiunto che ha intenzione di studiare per diventare sociologo (il che, a pensarci bene, può essere più pericoloso ancora che se avesse deciso di continuare sulla strada del crimine).

Così va la Norvegia nell’anno 2011. Oslo è sottoposta a una epidemia di stupri. Se ne discute un po’ ovunque, si chiacchiera sulle soluzioni da proporre. Ma fintanto che le autorità non si interesseranno seriamente del benessere dei cittadini come fanno con quello degli stranieri delinquenti, il problema potrà soltanto diventare più grande.

Bruce Bawer è ” Shillman Journalism Fellow ” al Freedom Center e autore di “While Europe Slept” e “Surrender”. Collabora con Informazione Corretta (traduzione di Anna Della Vida)

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