Tunisia, segretario partito Ennahdha: “è l’ora del sesto califfato”

Il segretario del partito Ennahdha e futuro primo ministro tunisino, Hamadi al Jabali, la settimana scorsa nella città di Susa ha fatto davanti ai suoi sostenitori un discorso in proclamava che è giunto il tempo del “sesto califfato, grazie a Dio”, riporta il Washington Post. Il riferimento al sesto califfato si ricollega alle cinque precedenti dinastie di regnanti musulmani che hanno istituito dei califfati, l’ultimo dei quali venne abolito da Kemal Ataturk in Turchia, spiega Reuters. Le affermazioni esplicitamente religiose hanno preoccupato la componente laica tunisina, nonostante Ennahdha abbia più volte cercato di rassicurare le componenti liberali sul fatto che non sarà imposta la sharia in Tunisia.

Valentino Salvatore

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20 commenti

Francesco

“la sharia in Tunisia non sara’ imposta”
Si potra’ sempre optare per la lapidazione.

untore 2.0

ancora col califfo?…vabbè signori chiamate franco califano va!!
scherzi a parte non so quanto siano da prendere alla leggera certe parole!!

untore 2.0

ancora col califfo?…vabbè signori chiamate franco califano va!!
scherzi a parte non so quanto siano da prendere alla leggera certe parole!!

Chiericoperduto

Ognuno ha il suo “Calderoli” che si merita..non è detto che quel che dice Al Jabali sarà la linea del partito.

giancarlo-b

un pò di sano califfato è quello che ci vuole…. io ricostruirei anche cartagine visto che ci siamo e invaderei l’italia con gli elefanti…..

giulio

Se questi sono i musulmani moderati, non oso immaginare gli estremisti.

lol

già, la favola del musulmano moderato… aahaha
io lo chiamerei musulmano “dormiente”, pronto a svegliarsi e tagliare gole al primo comando di un imam…
l’unico musulmano buono è un musulmano secolarizzato…

addizionato

Anche io nella mia infanzia ho conosciuto un Califfo, l’aveva un ragazzo mio vicino di casa, trattavasi del leggendario ciclomotore costruito dalla Rizzato.

Maurizio D'Ulivo

Intendiamoci: quel Califfo faceva più fracasso di un muezzìn in crisi mistica, ma sicuramente faceva anche meno danni.
😛

FSMosconi

Per singolare paradosso i califfati medievali erano molto più tolleranti (non dico laici perché comunque avevano una religione di stato) di quel che questi qua hanno in mente…

AMIN

state sicuri ke se fanno qualcosa di oppressivo riparte la guerra ormai dopo la facilità ke hanno trovato i tunisini nel mandar via ben ali( ke cmq in confronto agli altri è andata benissimo) nn ci metterebbero più di poche ore per ricacciarli via

ps: sono tunisino ogni tunisino ke conosca mi ha risposto così

Senjin

Amin spero di cuore che tu ed i tuoi amici abbiate ragione. Purtroppo i fanatici (d’ogni tipo) hanno una grande talento nel trovare fondi per armarsi e temo che al prossimo giro il popolo tunisino si trovi ad affrontare un grado di violenza nettamente superiore.

AMIN

quelli che hanno votato gli islamisti sono il 40% che comunque anche se tanti in confronto a tutti i tunisini e poco considerando che ci sono anche i minorenni che non hanno potuto votare ma sono stati personaggi principali delle rivolte di dicembre gennaio

Marcus Prometheus

Il vero volto dell’islam

Chi non ha previsto quello che sta succedendo in Egitto, in Libia e in Tunisia, chi pensava che in quei paesi si potesse instaurare un regime democratico, non conosce l’islam. Io lo conosco e infatti l’ho previsto. Se non ci credete, leggete il mio post “Dopo la primavera araba, l’estate islamica”. Troverete descritto in ogni particolare quello che sta succedendo adesso, se sarebbe più preciso parlare di autunno islamico.
“In un paese a maggioranza islamica, sono possibili soltanto due governi”,
avevo scritto.
“Una dittatura islamica o una dittatura militare per impedire una dittatura islamica.’ In alternativa, una guerra civile fra i due poteri.
Ed è precisamente quello che sta accadendo. La democrazia potete scordarvela.
Conosco l’islam perché ce l’ho in famiglia. Una parte della famiglia di mia madre vive in Turchia e si è convertita all’islam da prima di Ataturk e della sua rivoluzione laica. Una scelta dettata dalla convenienza, perché in realtà sono più atei di me. Ma fanno finta di essere musulmani perché a volte essere ebrei crea qualche problema.
Come dicevo, l’islam è una religione ma è anche un sistema di governo.
Il suo fine ultimo è la proclamazione della Sharia, il governo islamico. Non può tollerare nessun’altra forma di governo.
Così in un paese a maggioranza islamica ci sarà sempre uno zoccolo duro che vuole la sharia.

Ci sono anche nelle banlieues francesi, dove periodicamente si bruciano codici penali mentre il bigotto di turno proclama a gran voce che l’unica legge è quella di Allah, e dire che in Francia c’è soltanto il 5 per cento di islamici.
Figuratevi in Egitto, in Tunisia e in Libia, dove sono il 95 per cento.
Una comunità importante di islamici non avrà pace finché non sarà proclamata la Sharia. E’ totalitaria per natura, come lo erano i cristiani prima di venire ridimensionati dai laici. Per amore di pace, qualcuno di loro dirà che l’islam può convivere con la democrazia, ma sarà subito sopraffatto da chi definisce quell’islam bisounours, contrazione di bisou (bacetto) e nounours (orsacchiotto), come dire un’islam molle, smanceroso, smidollato. In effetti non ha torto. Chi ha un libro che gli ordina “sogozza gli infedeli ovunque si trovino”, come c’è scritto nel Corano, non può convivere con la democrazia. Se convive, tradisce la sua religione.
Questa è precisamente la tesi di chi sostiene che gli Stati laici vanno combattuti in ogni modo possibile e che tutti i mezzi sono buoni per proclamare la sharia. Questi bigotti, una quantità considerevole in ogni comunità musulmana, non sono mai stati sconfessati da nessuna autorità religiosa islamica, meno che mai dai barboni di al-Azhar che approvano ogni violenza purché si proclami la legge sacra. Su questo sono tutti d’accordo: sunniti, sciiti, salafiti, wahabiti. A volte si massacrano fra loro per avere il privilegio di proclamare la loro particolare versione della sharia, ma sul fine ultimo sono d’accordo.

Così smettiamo di fare gli struzzi, mettiamo da parte la correttezza politica e guardiamo in faccia la realtà.
Oggi l’islam è il massimo pericolo mondiale, come il nazismo negli anni Trenta.
Sto parlando dell’islam come ideologia politica che esce dalle moschee per diventare sistema di governo.

Dobbiamo combatterlo per tempo come non abbiamo fatto il nazismo,
nell’interesse nostro, degli arabi e di tutti gli sciagurati paesi dove questo orrore è al potere.
Dragor
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Accogliere solo i profughi laici dall’Islamismo Espellere tutti gli islamisti.
Combattere il masochismo antioccidentale, che mina liberta’ e democrazia.
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Cordiali saluti a tutti i liberi e laici
Marcus Prometheus.
Penso che tutte le grandi religioni del mondo: …
… cristianesimo, islamismo e comunismo,
siano, a un tempo false e dannose. Bertrand Russell

Francesco Casu

Perchè dopo le rivoluzioni vanno al potere i poteri vicino alle religioni?

Così è successo anche in Iran nel 79….dannazione!

antoniadess

@ prometeus Io non sottovaluto per niente il pericolo islamista, ma la tua firma lascia presupporre che tu sottovaluti l’integralismo autoctono occidentale, ovvero il clericalismo e il neo temporalismo montante : non esiste _un_ occidente, ce n’è uno laico e secolarizzato e uno confessionale , il masochismo è insito in questo e mina alla pari degli islamismi le conquiste liberal-democratiche, le nostre libertà, grazie anche agli anti-islamisti modello leghista che sono d’accordo con te: mi spieghi come si possa conciliare la libertà religiosa col divieto di costruire un luogo di culto? come si possa conciliare l’obbligo del crocefisso nelle istituzioni e l’aumento dei privilegi della cc con la laicità? Mi chiedo anche come si possano “selezionare” i profughi laici e gli islamisti quando la nozione di laicità maggioritaria (istituzionale e governativa) è quella “sana e nuova” dell’immam autoctono apostolico romano? Non è un caso che quando si tratta di combattere il secolarismo e la non credenza si crei una più o meno esplicita alleanza tra confessioni autoritarie diverse.
A mio avviso non c’è da contrapporre occidente e oriente, ma secolarizzazione e laicità vs integralismi di qualsiasi punto cardinale, non importa che siano nostrani o d’importazione: solo con questa consapevolezza si possono efficacemente affermare i “sacri” principi della democrazia e della laicità, di quell’occidente a cui fai riferimento. Quella firma contraddice questa visione, volevo solo mettere in evidenza una illogica dissonanza.

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