Napoli, card. Sepe: “Parroci, no a tariffe care per riti”

Con una lettera pastorale il cardinale nonché arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, invita i parroci alla moderazione nella richiesta delle offerte per i riti. E’ pratica corrente infatti da parte dei parroci far pagare – spesso care, secondo tariffari più o meno convenzionali e senza il rilascio di ricevute – ai fedeli la celebrazione di battesimi, matrimoni, funerali e celebrazioni affini. Senza contare tutto il corredo di professionisti (quali fotografi, parcheggiatori o negozi), ‘caldamente’ consigliati dai sacerdoti. Ma ora il prelato, complice la crisi economica e la larghissima diffusione di situazioni francamente imbarazzanti, tenta di arginare il fenomeno. Nella sua lettera, auspica che le offerte dei fedeli “in diverse occasioni siano caratterizzate da spirito di libertà e spontaneità”.

Plaudono alla scelta il commissario regionale dei Verdi, Emilio Borrelli, e il segretario del Cittadino del Sole che Ride, Vincenzo Peretti, che hanno intenzione di consegnare al Sepe un dossier sul fenomeno, con le richieste più eclatanti.

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73 commenti

Christian d'IOR

Beh in tempi di crisi è giusto che ognuno faccia la propria parte.

John

Sinceramente se fossi nei Verdi io mi farei gli affari miei, questi fenomeni di malcostume sono di appartenenza e competenza esclusiva della chiesa e di chi la compone, quindi è qualcosa che riguarda un gruppo sociale determinato e non ha nessun legame con il diritto comune che riguarda i cittadini e le istituzioni dello Stato. Morale: sono affari loro, fessi i cattolici che gli danno retta e mazziati se ci stanno, nessuno li obbliga a battezzare i figli o sposarsi in chiesa, io mi agiterei se l’ufficiale d’anagrafe del mio Comune mi chiedesse un’offerta per la richiesta della Carta d’Identità, ma da cittadino, che il parroco di zona chiede la mazzetta per i riti dei sacramenti, non me ne frega proprio niente… Al massimo indigniamoci, pubblicamente, ma non per chiedere che finiscano le richieste di denaro, ma perché la gente la smetta di dar retta a questi ladroni! 🙂

Christian d'IOR

Hai ragione. Il fatto che degli esponenti politici plaudano a queste cose è piuttosto patetico. Sarebbe più sensato che le istituzioni si dessero da fare per regolamentare questi commerci che ora sono in nero, piuttosto che accogliere con benevolenza eventuali “sconti”. Non sarebbe e il caso di imporre alle varie parrocchie e congreghe religiose regole precise sulle tariffe e una giusta tassazione su tutto ciò che viene commercializzato tra croci, statue, rosari e sante mummie?

chiericoperduto

In effetti si tratta di “servizi” a tutti gli effetti e pertanto dovrebbero essere assogettati ad IVA. Recentemente la Cassazione, nella causa tra una prostituta e l’Agenzia delle entrate, ha stabilito che anche la prostituzione costituisce un servizio e pertanto assogettabile ad IVA.
Possibile che nessuno, alle Entrate, in Procura, in vaticano stesso, si sia mai posto il problema di quantificare ciò che passa per le mani dei preti al nero?
Anche una diocesi ha un danno se il prete di una tal parrocchia dichiara di aver ricevuto 2000 euro questo mese da offerte e magari se ne intasca altrettanti.

teologo cattolico

Se ti sembra “strano” è probabile che tu non abbia capito qualcosa;

John

E tu per essere un “teologo” temo siano tante le cose che non hai capito…

Soqquadro

Sinceramente, se io fossi dei Verdi, o di qualsiasi appartenenza politica, mi preoccuperei per la NON EMISSIONE DELLE RICEVUTE.

Francesco

C’e’ crisi e hanno di deciso di fare gli sconti pure loro.

Sam Raf

Mi sembra giusto. Non c’è bisogno di essere analisti di mercato per rendersi conto che le tariffe associate all’erogazione di servizi sono sempre più spesso di tipo FLAT (tariffa fissa, tutto compreso senza limiti). Plaudo alla curia che ha quindi deciso di adottare una strategia in questo senso senza più pagamenti occasionali spesso troppo ingenti (in occasione di messe-x-defunti, battesimi, cresime e funerali). Già intravedo le pubblicità. E gli slogan. Ad esempio:
“You & God”, “Noi trinità”, “Paradise Now”, “Pasqua Card”, “Quaresima No Limits”.

Federico Tonizzo

@ Udo:
Anche “Tre funerali al prezzo di uno”? Questo sarebbe una velata istigazione all’omicidio/suicidio… 😯

giuseppe

Ora volete mettere pure le tasse sulle libere offerte ? Pago già le tasse come tutti e i miei soldi li do a chi voglio io.

giuseppe

…..é come se mi facessero un regalo e lo stato mi chiedesse di pagare le tasse su quello che ricevo. Tra l’altro, i soldi delle offerte sono normalmente gestiti per le esigenze di culto o altre iniziative parrocchiali, comprese quelle caritative. E quesi tutte le parrocchie hanno consigli di amministrazione gestiti da laici. Saranno pure affari che riguardano la chiesa e non voi.

alesssandro

un listino prezzi per le funzioni non mi risulta corrisponda ad una libera offerta XD

Enrico-46

Ma quali libere offerte!? E’ un obbligo mascherato da offerta per non pagare le tasse. VERGOGNA!!!

FSMosconi

@giuseppe

Con una lettera pastorale il cardinale nonché arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, invita i parroci alla moderazione nella richiesta delle offerte per i riti. E’ pratica corrente infatti da parte dei parroci far pagare – spesso care, secondo tariffari più o meno convenzionali e senza il rilascio di ricevute – ai fedeli la celebrazione di battesimi, matrimoni, funerali e celebrazioni affini. Senza contare tutto il corredo di professionisti (quali fotografi, parcheggiatori o negozi), ‘caldamente’ consigliati dai sacerdoti.

Se questa è libera scelta mi chiedo la pressione cosa sia…

manimal

@ giuseppe

non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che la legge assimila le donazioni alle successioni per causa morte. e sospetto che lo faccia per motivi fiscali.
chi dona ovviamente non è soggetto a imposizione, mentre il donatario ha un’entrata che andrebbe denunciata in sede di dichiarazione dei redditi.

Marco Uno

“La richiesta delle offerte.”
O sono offerte o sono richieste, questa è un’espressione untuosa come chi l’utilizza.

Ma nell’accumulare tesori son da sempre i migliori, e infatti i più ricchi tra gli stati e tra le religioni, continueranno a dare il meglio di loro come sempre nella mungitura del gregge.

giuseppe

….e se continuate a fare cosi, bisognerà chiedere all’uaar di pagare le tasse per i doni che riceve.

nightshade90

noi non IMPONIAMO che ci vengano fatti i doni, nè tantomeno abbiamo addirittura dei listini prezzi. perchè qualsiasi donazione che NOI riceviamo è DAVVERO libera e non viene resa OBBLIGATORIA in modo più o meno subdolo.

cosa che evidentemente non si può dire della “libera offerta i chiesa”, almeno in moltissime parrocchie del sud, come ha appena ammesso lo stesso sepe (e come era già stato provato testimoniato in passato anche dalle iene)

Walter

Ma poi non mi sembra l’uaar riceva soldi a pioggia dallo stato. I servizi delle chiese dovrebbero essere trattati come quelli di cartomanti e veggenti vari che appaiono in tv, qualcuno sa se loro le tasse le pagano? Il servizio è praticamente lo stesso, piazzisti venditori di fumo che speculano sulle credenze di poveri gonzi.

Batrakos

Una volta ebbi uno scambio con un cattolico qua su un tema simile.
Mi informò che se uno vuole sposarsi durante una normale messa il prete è tenuto a sposarlo senza chiedere niente; cosa diversa se vuole la classica messa di matrimonio con tutto il corredo di fotografi, organisti lustrini e paillettes.
Dunque, se la Chiesa certamente fa del suo per lucrare in nero, c’è anche da dire che, se un credente avesse l’esigenza di sposarsi seguendo i dettami della sua religione, ma dal momento che vuole l’happening è lui il primo ad accettare un meccanismo di mercato su cui i preti sanno benissimo come muoversi.
Per concludere, è un affare tra di loro e pessimi sono i politici che in tempi di austerità (non per loro) fanno i paladini di chi vuole il matrimonio deluxe come se gli fosse tolto un diritto.
Una situazione in cui pesce inizia a puzzare dalla testa e dalla coda assieme.

Diocleziano

La serietà vorrebbe che un cosiddetto ”sacramento” si svolgesse secondo rigorose modalità, invariabili. Se poi qualcuno vuol dare all’evento il sapore di un baccanale, può fare quel che gli pare nel ristorante, ma lontano dalla chiesa.

Enrico-46

Ma intanto la chiesa glielo permette il baccanale, e dietro compenso. Per questo glielo permette…

Diocleziano

E-46
Infatti, la chiesa, che ha ingurgitato tutto quello che poteva delle usanze altrui, nell’appropriarsi del rito del matrimonio latino non ha fatto altro che aggiungervi
il suo dio triste e giudaico… ma senza perdere gli aspetti volgari, superstiziosi
e goderecci. :mrgreen:

bradipo

mah, sarà… a me, soprattutto il sottolineare che tali tariffe formalmente debbano essere “caratterizzate da spirito di libertà e spontaneità” (quando invece sappiamo tutti bene il contrario), puzza di “occhio che qua ci faranno emettere ricevuta fiscale”.

Losna

I Verdi si occupano di religione?
Non dovevano occuparsi di ecologia…?
Mah… non ci sono più i Verdi di una volta!

Mac

che costino troppo sono cavoli dei credenti, che vogliono la cerimonia sotto il crocefisso. che la chiesa non emetta fattura è deprecabile: questo è un vero e proprio mercato nero, perpetrato nei secoli.

whichgood

La crisi diventa dura e la Chiesa è già vuota,
la fede diminuisce e la cassa non trabocca.

Vieni caro chiericchetto che t’insegno il mestiere:
dì ai fedeli “no grazie” ma se insistono concede
di riempire il tuo piattello con tanti biglietti e monete.

Cari colleghi vi dico che neanche Salomone
con tutta la sua gloria, viveva come noi preti:
capi d’oro e lusso estremo, vita da re, solo proventi;
niente in cambio degli introiti: solo dogmi inconsistenti.

Bulk

Sono iniziati i saldi! Speriamo anche in una prossima cessata attività!

O.F.M.

Se il Cardinale Sepe ha emanato una lettera pastorale in tale senso, significa che c’erano abusi e quindi bene ha fatto.
I sacramenti non sono in vendita, per cui se un fedele volesse, potrebbe anche non dare nulla. Ciò che viene dato è una libera offerta e sbaglia il sacerdote che pretende del denaro a tutti i costi (tranne i casi in cui, logicamente, vengono richiesti anche la partecipazione del coro, gli addobbi, i ministranti, etc…)
E’ anche vero che spesso sono gli stessi fedeli a chiedere “quanto costa” (definizione impropria ma ahimè diffusa), probabilmente perché hanno paura di essere troppo generosi o troppo tirchi.
Da parte mia solitamente rispondo che possono decidere di fare o non fare un’offerta in base a quello che si sentono.

Comunque, visto che parlavate di saldi, chiedo di entrare anche io tra gli enti convenzionati e lancio l’offertissima UAAR 2012: per tutti i soci o simpatizzanti UAAR, sante messe, riconciliazioni e sacramenti gratis per tutto l’anno e per sempre. 🙂

Un abbraccio a tutti.

alesssandro

la mercificazione dei sacramenti dovrebbe scandalizzare più voi che me

nightshade90

gli abusi erano parecchio diffusi e denunciati da anni (ci fu addirittura un servizio delle iene più di un anno fa), ed erano perticolarmente endemici proprio nella città di cui sepe è arcivescovo, ed addirittura “l’offerta obbligatoria” più alta registrata dalle iene fu proprio nella chiesa più famosa di napoli.

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/182447/golia-il-tariffario-dei-matrimoni.html#tc-s1-c1-o1-p4

evidentemente sepe non solo sapeva benissimo da anni (come poteva non sapere di un fenomeno endemico nella setssa città di cui è arcivescovo, perdipiù denunciato pubblicamente dalle iene anni fa?), ma per anni ha taciuto e NE HA AMPIAMENTE APPROFITTATO (non dirmi che non sapeva che anche nel suo stesso duomo fosse in uso tale pratica, e che il prezzo fosse pure il più alto) senza fare nulla per arginare il fcenomeno.

non so perchè abbia ora fatto marcia indietro, ma sepe su questo argomento è credibile quanto il segretario di un partito pieno di mafiosi beccato a prendere le tangenti che prende le distanze dalla mafia e richiama i membri del partito all’onestà solo anni dopo che il caso è stato ampiamente documentato e da lui sottaciuto….

O.F.M.

Hai ragione Alesssandro. Scandalizza me, anche te… è difficile però stabilire chi di noi due è più scandalizzato. Penso che lo siamo entrambi, seppur per motivi diversi.

Caro Nightshade 90, ti ringrazio del video che hai postato.
Non so se il Cardinale Sepe sapesse oppure no: non ho elementi in proposito e non conosco la realtà napoletana. Devo però dirti che difficilmente un Cardinale si occupa di queste cose e che solitamente demanda l’amministrazione della Cattedrale ad un suo delegato. Se quindi qualche sacerdote o confratello sbaglia nell’esigere tali forti somme, dubito che questa cosa possa giungere a conoscenza di un Cardinale.
Non ho elementi però su questa vicenda e quindi non posso pronunciarmi su questo caso specifico. Ribadisco però che per un sacramento non è “dovuta” alcuna somma, anche se la buona educazione vorrebbe che si ripagassero almeno le spese vive (riscaldamento e luce di un grande ambiente come una chiesa, organista, coro, ministranti, etc…). In ogni caso, mai negherei un sacramento a qualcuno per mancanza di “offerta”.

alesssandro

c’è un servizio delle iene ergo andato in onda sulla Tv nazionale e per credere che Sepe non sapesse bisogna essere polli od in perfetta malafede 😉

nightshade90

@ofm

non prendiamoci in giro: che non sapesse che NELLA STESA CITTA’ IN CUI ABITA tale fenomeno TRA COLORO CHE DIRIGE fosse diffusissimo ANCHE APERTAMENTE, e che adirittura si facesse NELLA STESSA CHIESA IN CUI OPERA (dubito che chi volesse fare un matrimonio, probabilmente officiato da lui in persona o da un suo diretto sottoposto, chiedesse solo alla sua segretaria o delegato e quella/o pretendesse i soldi in segreto senza che lui venisse a sapere nulla), e che anche ammesso sia possibile ciò non se ne sia reso conto ai tempi in cui uscì il servizio e la cosa fu resa pubblica (non che fosse qualcosa di segreto: TUTTI a napoli sapevano come funzionava la cosa), è una presa per il cu*o delle più grandi che abbia mai sentito….

tu potrai anche essere un prete onesto, ma non si arriva a certi livelli di abitudine endemica in una diocesi (abitudine perdipiù conosciuta da TUTTI a napoli, in quanto non certo tenuta segreta) senza che il vescovo di turno in tanti anni non solo non si sia accorto di nulla, ma abbia almeno anche avallato direttamente o indirettamente tale comportamento. se fosse vero, sarebbe il vescovo più cieco, stupido ed incompetente che si sia mai visto nella storia, visto quello che gli fanno sotto il naso. e sepe è molte cose, ma non stupido. forse non si tratta di una abitudine comune a tutta la chiesa, ma la parte di napoli è marcia e il suo vescovo non è certo pulito, anzi.

O.F.M.

Come dicevo prima, non conosco la situazione di Napoli.
So però che se per assurdo io chiedessi cifre esorbitanti ad un fedele in cambio di un sacramento e questo non andasse a denunciarmi, il vescovo non ne saprebbe nulla. Come anche probabilmente non lo saprei io se ad esempio qualcuno della segreteria chiedesse soldi in mio nome. Non è che prima di celebrare un matrimonio chiedo: “Avete pagato? Quanto?”.

Con questo, ribadisco, non entro in merito sulla questione di Napoli e sono ben felice di tutti quei richiami che possono servire a migliorare i cristiani e noi sacerdoti che, in quanto uomini, sbagliamo, a volte anche parecchio.

Ribadisco comunque l’offerta di sacramenti completamente gratuiti per tutti i soci UAAR. Se mai qualcuno volesse… 🙂

Con simpatia.

nightshade90

@ ofm

se è un costume diffuso e conosciuto in tutta la città, lo vieni a spare se vivi lì.

e se è ESTREMAMENTE DIFFUSO TRA I TUO SOTTOPOSTI PROPRIO NELL’ORARIO DI LAVORO, si deve essere stupidi per non accorgersene.

qui non si tratta di una segretaria singola che chiede ogni tanto soldi a tuo nome, si tratta di chiederlo OGNI VOLTA CHE OFFICI QUALCOSA A TUTTI e di mettere tali soldi NEL BILANCIO DELLA CHIESA e farlo IN OGNI SINGOLA CHIESA NELLA TUA GIURISDIZIONE. non è roba da poco, e non è roba che può passare in alcun modo inosservata all’officiante, a meno che tale officiante non sia solo di passaggio per un paio di giorni. anche perchè non sono pochi soldi che girano e, come ho detto, è tutta roba che viene fatta a migliaia e migliaia di persone (non sono certo pochi i matrimoni e sacramenti vari officiati a napoli e provincia), che sanno e parlano tra loro è assurdo ipotizzare che il vescovo non sapesse, equivarrebbe ad ipotizzare che il direttore di guantanamo non sapesse delle violenze operate all’interno della sua prigione o che i capi delle SS non sapessero (o potessero non sapere, se non avessimo le prove che gli ordini venivano da loro) dei soprusi che i loro sottoposti compivano. non nascondiamoci dietro ad un dito.

Diocleziano

OFM,
se mi garantisci che il ‘protagonista’ del rito si fa vivo, ci vengo!… 😉

Pace e bene.

O.F.M.

Infatti dicevo che non conosco la situazione di Napoli e diocesi, quindi su quel caso specifico non posso che associarmi alle parole del Cardinale e di tutti quelli che stigmatizzano quell’abitudine.

Vedendo il filmato delle iene, quello che trovo fastidioso e offensivo nei confronti della religione non è tanto il fatto in sé che vengano chiesti dei soldi, ma che il tutto venga presentato come una specie di “pacchetto all inclusive”. Quando una coppia chiede di sposarsi in una parrocchia che non è quella di pertinenza dei due sposi, ad esempio in una chiesa scelta per la sua posizione centrale o per le opere d’arte in essa contenute, non trovo scandaloso che si faccia pagare una somma ragionevole, un po’ come quando si noleggiano le sale. Trovo invece fuori luogo che le parrocchie si trasformino in agenzie che ti organizzano un “evento” mondano, con tanto di fiori, passatoie e tutto quant’altro. E soprattutto trovo davvero indisponente il tono imperativo con cui ti impongono il pacchetto all’insegna del “prendere o lasciare”.

Ci tenevo però a ribadire che non tutti sono (anzi: siamo, visto che ci sono dentro anche io) così.

O.F.M.

@ Diocleziano

Dipende che rito vuoi fare, visto che ad esempio in un matrimonio i protagonisti sono gli sposi e lì la fortunata devi “procurarla” tu.

E inoltre, sempre che tu non venga a fare ciò che il tuo nick sembra promettere ai cristiani 🙂

Pace e bene anche a te.

Diocleziano

OFM,
non fare il furbo… hai capito benissimo di chi parlo.

Non temere, i miei leoni sono nutriti secondo una dieta equilibrata…
Sapessi quanto mi costano! A volte sono tentato di dargli da mangiare delle schifezze: merendine, snack, alecattolico… poi ci ripenso.

Arribene e arripace.

O.F.M.

Beh, quando vorrai ci sono: male che vada io capirò da vicino quello che provavano i cristiani dei primi secoli e tu risparmierai qualche scatoletta di cibo per leoni. 🙂

Comunque nel frattempo, se vuoi discutere pacatamente qualche argomento che non venga contingentato dal tempo di chiusura di queste notizie, possiamo sempre aprirne qualcuno sul forum.

Ciao.

Diocleziano

OFM,
ti ringrazio per l’invito, ma sto cercando di limitare il tempo che dedico al computer.
Inoltre, per scelta fatta ancor quando ero un acerbo giovinetto, non parlo di religione,
limitandomi a un pragmatico anticlericalismo. :mrgreen:

Pace e bene.

O.F.M.

Spero che il tuo limitarsi sia solo nei discorsi e non anche nelle riflessioni.
Atei o credenti, l’importante è esserlo razionalmente e non per preconcetti.

Alla prossima allora 🙂

Bulk

Signor parroco, riporto per suo beneficio una scrittura della quale lei (e non solo) dimostra di essersi dimenticato: Matteo 10:8

“GRATUITAMENTE avete ricevuto, GRATUITAMENTE date”

Voi prendete solo quello che vi fa comodo, il resto “lo interpretate”.
Mi sentirei di dirle anche: “va e fa anche tu lo stesso” 🙂

MetaLocX

Se entrare nella chiesa cattolica è costoso, uscirne costa solo il prezzo della posta raccomandata. 😉

whichgood

Non gridarlo troppo forte che altrimenti metteranno la “tassa di espatrio”.

Sandra

Strana la concomitanza di questa improvvisa voglia di onestà con le notizie su Sepe/Cosentino.

Sandra

Cosa aspettarsi da uno il cui anagramma è “Coscienze perse”? 🙂

gcr

io sono ateo convinto, da me la chiesa non riceverà mai un centesimo,almeno spontaneamente, pero’ se un credente vero o falso è disposto a farsi spennare come un pollo non vedo nessun problema per noi atei- c’è chi regala i soldi ai maghi, sempre di magia si tratta.

faber

Infatti in quei casi giustamente esistono dei reati per i quali il mago o ciarlatano che sia può essere perseguitato (vedi famoso caso Wanna Marchi). Questi reati sono frutto di leggi prediposte per proteggere delle persone che in determinati momenti della loro vita (o anche per tutta la loro vita) si trovano in uno stato di debolezza psicologica tale da poter essere vittima di profittatori. Tale discorso misteriosamente non vale per le religioni istituzionalizzate. Per cui se il mago dice ad una persona: dammi X euro e ti guarisco dal cancro, commette una truffa. Se una religione dice: vai a Lourdes (il che ovviamente implica di mollare un sacco di soldaccioni nelle tasche vaticane) che guarisci dal cancro, allora è una cosa bella, ci fanno le puntate di porta a porta a tema e tutti si commuovono. Vedi è la furbizia che fa la differenza!!! La chiesa non ti chiederà mai dei soldi direttamente. Ma organizzerà dei viaggi a pagamento verso Lourdes, ti ospiterà nelle sue strutture a Lourdes, ti venderà i suoi gadget souvenir a Lourdes ecc…

Diocleziano

gcr,
io non la vedo così semplice: se qualcuno da i suoi soldi ai maghi è affar suo, ma se dà i soldi ai preti è anche a causa del pesante condizionamento che ha subìto fin dall’infanzia. C’è dunque una responsabilità nel plagiare e non direi che i cattolici siano molto liberi nelle scelte.

ale cattolico

Eminenza ha ragione,la Chiesa deve guardare la ricchezza della fede nelle persone,non quella nei portafogli,o,conti in banca.

ale cattolico

La ricchezza piace a quelli dell’ ’UAAR,è cercano in tutti i modi di toglierla agli altri.

nightshade90

errore logico: se fossimo interessati ad accumulare ricchezza, l’accumuleremmo fregandocene di toglierla agli altri (in quanto non ce ne viene nulla in tasca).

e quello che tu chiami “toglierla agli altri” la gente onesta lo chiama “denunciare i soprusi economici compiuti illegalmenete”.

tra l’altro, evidentemente, se qui c’è qualcuno a cui “piace la ricchezza”, è proprio ai preti stessi, visto il fenomeno trattato (far pagare in nero illegalmente ai fedeli anche i sacramenti) e quanto è diffuso.

fab

La ricchezza piace a tutti quelli che hanno un po’ di sale in zucca.

robby

ieri a striscia la notizia hanno documentato un caso sulla chiesa del santo olio di gerusalemme,roba da pazzi,propio su questioni come queste,e i soldi che giravano…vedetelo sul sito

serlver

Adesso a Monti toccherà pure fare la liberalizzazione dei parroci.

Senjin

Cavoli dei credenti. Il commercio di sacramenti e indulgenze è vecchio quanto la chiesa stessa.
Francamente se un credente è così sciocco da pensare che pagando XXX euro per una messa dio gli perdonerà i peggiori peccati ben fà il prete a spennarlo.

MassimoP

Perché “offerte per i riti” e non “tariffe per i riti”?

Paul Manoni

Saldi di fine stagione insomma… 😉
Il discorso fatto da Sandra e Christian d’IOR poco sopra, non e’ affatto da scartare…Anzi!! 😉

Maurizio_ds

C’è un modo molto semplice per risparmiare tutte queste spese: basta non fare battesimi, non sposarsi in chiesa e scegliere la cremazione, procedura molto più civile.

Red Passion

Una domanda: ma la crisi è solo economica o anche di fede? Non è che la chiesa sta cercando di ricorrere ai ripari per la costante emorraggia di fedeli?

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