[…] Il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia ha chiesto che ci si rifaccia alla «logica» e non all’«emozione» o peggio all’«ideologia». Ne ha fatto una questione di «democrazia sostanziale e non formalistica». Non ha mancato tuttavia di notare che, in queste ultime ore, il dibattito è sufficientemente «pacato» e il confronto «sereno». Il riferimento alla logica riguarda l’embrione quale ”continuum” con il resto della vita di una persona. «Io sono Angelo Scola – ha detto – un uomo di 63 anni e mezzo perché sono stato quell’embrione. Chi nega questa evidenza ha l’onere di provare il contrario, ma nessuno me l’ha mai provato». In maniera del tutto esplicita il patriarca di Venezia ha ribadito la coerenza dell’astensione «per non cedere al ricatto di chi raccoglie 500 mila firme e costringe a votare sulla vita». […]
Orazio Petrosillo sul Messaggero