Il preside è arrivato al punto di fissare il crocifisso al muro con tanto di viti. Ma lui non ne ha mai voluto sapere di quella «ingombrante» presenza dietro le spalle. E per evitarla ha deciso di trasferire le sue lezioni in aule sprovviste di croci. Un espediente che non ha convinto il capo d’istituto e che è valso al professor Luigi Girelli un avvertimento scritto, la prima delle sanzioni previste per chi lavora nella pubblica amministrazione. La disputa che si è accesa nelle aule dell’Istituto superiore Valle Seriana di Gazzaniga riapre antiche ferite tra chi vuole una scuola laica, e come tale priva di qualsiasi simbolo religioso, e chi intende mantenersi fedele alla tradizione. Per il professore, 39 anni, quattro dei quali spesi ad insegnare Italiano e Storia nell’istituto bergamasco, la presenza del crocifisso è inaccettabile: «La Costituzione parla chiaro e afferma solennemente il principio della laicità dello Stato. E non dimentico che ogni insegnante che diventa di ruolo giura sulla Carta Costituzionale». […]
Cesare Zapperi sul Corriere della Sera