Brescia, arrestato giovane web-jihadista marocchino: “Progettava attentati con esplosivo”

E’ stato arrestato ieri a Brescia Jarmoune Mohamed, cittadino marocchino di vent’anni e in Italia dall’età di sei, con l’accusa di terrorismo. Il giovane, un integralista islamico che si era votato al jihad, progettava infatti attentati.

Era molto solerte nella ricerca di informazioni per costruire esplosivi. Stava monitorando possibili obiettivi di attacchi, tra cui la sinagoga di via Guastalla a Milano. Ed era in contatto con diversi simpatizzanti su internet, tanto che le indagini hanno coinvolto anche sospetti all’estero.

Aveva creato gruppi riservati su Facebook per scambiare istruzioni per la costruzione di ordigni. Per tentare di eludere i sospetti imponeva anche il divieto di non postare video a sfondo religioso. Viene descritto da un dirigente dell’antiterrorismo come “mago del computer, una sorta di hacker radicalizzatosi su internet, al di fuori del circuito delle moschee”. Le forze dell’ordine hanno trovato materiale sospetto nel suo pc e in casa, ma non ordigni. Molti disegni e note, ma anche bandiere con la svastica.

AGGIORNAMENTO DEL 17 MARZO 2012. Anche una ragazza ora è coinvolta nelle indagini che hanno portato al recente arresto per terrorismo di Jarmoune. Una diciannovenne di religione islamica, studentessa liceale arrivata in Italia da bambina, che vive con la famiglia a Gorla Minore, in provincia di Varese. I parenti si erano adattati ad uno stile di vita più occidentale, invece lei si è orientata verso l’integralismo islamico. Ha iniziato – unica in famiglia – ad indossare il velo e nutrire forti sentimenti anti-occidentali. E’ accusata di aver caricato video di propaganda jihadista su internet, dove ha conosciuto proprio Jarmoune.

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