La Chiesa romano-cattolica che, come sostiene il Cardinal Ruini, presidente della CEI, parla “alto e forte” per bocca del Cardinale Alfonso Lopez Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ha urlato una sequela di ingiurie contro la Spagna e contro le coppie di fatto. Sono insulti le affermazioni secondo le quali la legge spagnola sui matrimoni gay “è una ferita profonda” e, ancora, “è un problema mondiale, perchè sta creando scandalo universalmente” e che distruggerebbe “pezzo a pezzo, l’istituzione familiare”. Ma il Cardinale non si è fermato alle legge spagnola ma attacca tutte le unioni di fatto sostenendo ingiuriosamente che siano “una finzione giuridica. Queste unioni non promettono niente ai figli, niente ai partner, nessuna stabilità, niente davanti alla società” e ancora “è come se fosse stata istituita l’infedeltà, anzi è istituita in sommo grado la somma infedeltà di un tipo di unione che non può reggersi”. Di più parla di genitorialità gay come una “tragedia”. È evidente che da parte delle gerarchie vaticane non c’è nessun desiderio a dialogare e a capire perché la maggioranza dei Paesi della vecchia Europa hanno varato legislazioni che riconoscono i diritti delle coppie di fatto comprese quelle omosessuali. Se il Cardinal Trujillo avesse un po’ di tempo da spendere per studiarsi ciò che è avvenuto nella maggioranza dei paesi europei in seguito all’applicazione delle leggi per la tutela delle coppie di fatto (come il Pacs francese, la partnership registrata danese, l’unione domestica inglese, l’unione civile tedesca e così via…) scoprirebbe, dati alla mano, che le leggi per le unioni civili e le coppie di fatto non hanno arrecato il benché minimo danno alla famiglia tradizionale e alla Società. In quei paesi, al contrario, si è osservato un aumento consistente del numero di matrimoni tradizionali ed è persino aumentata complessivamente la natalità. Le legislazioni che tutelano le coppie hanno effetti esclusivamente positivi con un aumento del numero complessivo dei nuclei familiari, una maggiore coesione sociale, un più forte benessere collettivo e, soprattutto e maggiore felicità, e serenità, degli individui. Ci sono dati, studi, statistiche, indagini e riflessioni che dimostrato tutto ciò in modo inoppugnabile. Soltanto chi non vuol vedere, come Trujilio, può affermare colpevolmente il contrario. Trujilio, quindi, non solo si esprime in modo ingiurioso, ma dice anche delle ‘balle sesquipedali il che, per un sincero credente, dovrebbe essere peccato mortale. Dover ricorrere a palesi bugie paventando disastri inesistenti e irrealistici danni sociali per l’entrata in vigore di leggi universalmente apprezzate e condivise dall’opinione pubblica dimostra, in modo inequivocabile, tutta la debolezza dell’impianto teorico (omofobico e sessuofobico) sulla famiglia della gerarchia vaticana. Ne vale l’ipocrita e insincera affermazione che la gerarchia ecclesiastica invita al rispetto, all’amore e all’aiuto per le persone omosessuale. Non esiste rispetto senza diritti, e non ci sono diritti senza riconoscimenti legislativi. Infine invitiamo Trujillo a studiarsi bene la Storia. Ogni società e ogni epoca storica hanno avuto le loro forme specifiche di famiglia. Sono forme dettate dall’organizzazione sociale e culturale storicamente determinate e ciò vale anche per la società attuale. Sarebbe inoltre auspicabile che la Chiesa cattolica evitasse di promuovere forme sovversive di disubbidienza alle leggi degli Stati. La Chiesa deve accettare di essere minoranza tra le minoranze e deve rendersi consapevole, una volta per tutte, che la propria morale non è più la morale universale ma soltanto la morale di chi si riconosce nei romani cattolici.
On. Franco Grillini
Deputato DS
Presidente Onorario Arcigay