«Non è vero che la Chiesa non ami gli omosessuali», ma «le coppie di fatto sono una finzione giuridica» e permettere l’adozione alle coppie gay significa dare il via «alla distruzione del futuro dei bambini; i bambini subiscono una violenza morale». Lo dice il cardinale Alfonso López Trujillo, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che in dichiarazioni all’agenzia vaticana Fides ribadisce l’invito ai cristiani spagnoli a opporsi con l’obiezione di coscienza alle nuove leggi promosse dal governo socialista di José Luis Rodríguez Zapatero. In particolar modo contro il matrimonio tra omosessuali, maschi e femmine, che dopo l’approvazione da parte della Camera sarà una realtà entro giugno, quando ”marito” e ”moglie” saranno termini esclusi dalle leggi spagnole, che contempleranno esclusivamente ”coniugi” senza fare riferimento al sesso. […] Dopo aver insistito sul «retrocesso morale» di misure che vengono varate all’insegna del progresso, il cardinale si rifà a dichiarazioni di Giovanni Paolo II quando parlò del diritto dei cattolici all’obiezione. «Il cristiano può opporsi a questo tipo di legge praticando l’obiezione di coscienza, indicata nell’enciclica Evangelium Vitae . Questo vuol dire che ogni persona può invocare l’obiezione di coscienza e non prestarsi ad accondiscendere chiaramente a un tale delitto, che rappresenta la distruzione del mondo». In Spagna, però, dove apparentemente la Chiesa si trova in una posizione minoritaria e fortemente contestata, l’obiezione dei funzionari e dei magistrati non è prevista e costituirebbe un reato di prevaricazione.
Josto Maffeo sul Messaggero