Ore 12.15, a pochi passi dall’inconfondibile palazzotto color salmone del Museo egizio, dalla centralissima piazza Tahrir, dagli hotel a cinque stelle sul Nilo. La bomba scuote la pace di un sabato di sole, fa tornare la paura: a meno di un mese dall’«attentato del bazar» (tre stranieri uccisi, oltre al kamikaze), il Cairo è colpito di nuovo. Goffamente, verrebbe da dire: un uomo si è gettato dal ponte 6 Ottobre sul marciapiede con una bomba artigianale che lo devasta. E che ferisce tre passanti egiziani e quattro stranieri. Tra loro la studentessa emiliana Francesca Catellani, 26 anni e ferite al braccio e al collo. […] A pochi chilometri dal tesoro di Tutankhamon, nella Cairo fatimide subito sotto la Cittadella un autobus di turisti viene assalito da due donne. Velate. È una novità assoluta per l’Egitto, dove nemmeno negli anni più duri dell’integralismo armato (terminato nel 1997) le «sorelle» avevano mai svolto compiti in prima linea. Bomba kamikaze, scontro con la polizia, morti, feriti. Tutto si è detto subito dopo l’attacco, perfino che ce n’era stato un terzo. Poi si è saputo che le autrici dell’inedito gesto, due ventenni, erano legate all’attentatore del museo. Che Negat ne era la sorella, Iman Ibrahim Khamis la promessa sposa. […]
Cecilia Zecchinelli sul Corriere