Vaticano, il documento messo sotto silenzio

Il 6 giugno scorso fu presentato alla stampa, e con notevole enfasi, un documento del Pontificio Consiglio per la Famiglia intitolato “Famiglia e procreazione umana” (si veda l’Ultimissima del 6 giugno). Era una vera e propria offensiva contro i Pacs, l’aborto, la contraccezione, la ricerca scientifica. Il contenuto del documento suscitò l’attenzione di tutti gli organi di stampa (si veda, ad esempio, Repubblica, la Stampa e il Corriere della Sera) per la virulenza degli attacchi. Perfino Antonio Socci non celò il proprio imbarazzo per le tesi veramente estreme che conteneva. Poi più nulla. Il documento non è mai stato pubblicato sul sito del Pontificio Consiglio per la Famiglia; è sì in vendita sul sito della Libreria Editrice Vaticana al modico prezzo di euro 2,50, ma in tono dimesso, senza alcuna descrizione; né è possibile acquisirlo sulle principali librerie online come IBS e Bol. Eppure i documenti vaticani sono solitamente pubblicati online sul sito stesso della Santa Sede; eppure il documento stesso fu liberamente distribuito ai giornalisti in sala stampa. Quali i motivi di questa evidente censura? Si sono impauriti dei loro stessi eccessi?

2 commenti

Antonio

Da non credersi! E pensare che i preti si definiscono persone serie. Meglio essere atei. Ciao.

emanuele

Caro antonio, non sono in discussione i preti, ma le persone, e soprattutto quelle di alto rango. Personalmente sono cresciuto in un ambiente parrocchiale che mi ha dato tutto, e sinceramente mi ritengo molto fortunato,e no, non è meglio essere atei. Penso che l’unica entità a cui dobbiamo tutti rispondere, io, tu, il papa, i vaticanisti e i giornalisti, i terroristi e chiunque altro, è Dio. Per cui, non mi preoccupo più di tanto per le censure e le manovre che il vaticano adotta, e sono contento di poter affermare che credo in un Dio buono e misericordioso, che alla fine di tutto perdona e dà opportunità concrete di tornare sui propri passi per chiedere perdono. Perchè invece di concertrarti tanto sui preti e sulla loro serietà, non pensi tu stesso di fare qualcosa per cambiare un po’ il mondo che ti circonda? La stessa domanda me la sono già fatta io da solo, non c’è bisogno che me la rigiri. riflettiamo su noi stessi prima ancora di chiedersi il perchè di certe azioni, che possono essere le più spregievoli e occulte possibili, ma non possono toglierci il diritto di essere figli di Dio, tutti uguali alla fine. Emanuele, 24 anni.

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