Nei giorni scorsi le comunità islamiche italiane hanno scritto al presidente Napolitano. Lamentano “atteggiamenti ostili” e chiedono che si elimini “ogni forma di tensione sociale” contro i musulmani. Altrimenti, “stanchi di questa situazione, prima o poi decideranno di scendere in migliaia in piazza a manifestare”. Qual è la realmente la situazione?
Sempre nei giorni scorsi sono stati arrestati sei integralisti islamici, che secondo gli inquirenti stavano organizzando una cellula terroristica in Puglia. A capo Hosni Hachemi Ben Hassen, tunisino di 45 anni e già imam ad Andria. Sulla base delle intercettazioni è emerso che il gruppo aveva intenzione di agire anche in Italia. Un altro dei coinvolti, Essid Sami Ben Khemais, gestiva la sicurezza dello sceicco Abu Iyad, a capo del gruppo salafita Ansar Al Sharia e ricercato per l’attacco all’ambasciata Usa a Tunisi del settembre 2012. Ben Khemais è già stato condannato perché vicino a un gruppo terroristico. Secondo gli inquirenti i terroristi intendevano dare man forte ai gruppi islamisti nei teatri di guerra all’estero e anche aggredire un sacerdote di Adria. Un pentito, Elassi Rihad, ha riferito che in Lombardia vengono proiettati, anche nelle moschee, video anti-occidentali, e si attua un’opera di indottrinamento basata sull’odio e con la promessa del paradiso, soprattutto verso i più poveri.
Dopo gli arresti, si sono registrati diversi casi di aggressione in Puglia nei confronti di musulmani del tutto estranei ai fatti e tentativi di danneggiamento verso moschee. Contro questi episodi di intolleranza Sharif Lorenzini, vicepresidente della Comunità Islamica Italiana (CII), ha indirizzato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano una lettera aperta. Lorenzini parte dalla reazione di suo figlio di sette anni di fronte alla notizia degli arresti e contesta le “dichiarazioni dei media” e degli inquirenti che alimentano un certo “terrorismo psicologico” verso gli islamici. Una forma di propaganda volta a “equiparare un cittadino di fede islamica a un potenziale terrorista”, “eversivo”, o per lo meno (traendo spunto dalle dichiarazioni fatte dai carabinieri del ROS di Bari) a un “arrabbiato sociale” che avrebbe pieno il cuore di “odio” verso l’Italia, o verso altri Stati “come USA o Israele”, aggiunge.
Lorenzini lamenta che in Italia anche solo esprimere “la propria opinione verso scelte sociali ed economiche di uno Stato” (ad esempio la critica verso Israele o gli Stati Uniti) possa portare all’accusa di terrorismo. Ed esprime “forti perplessità” per l’arresto di “cittadini di fede musulmana”, nonché “piena solidarietà verso quelle famiglie musulmane che si sentono oppresse dall’attuale clima di tensione, “anti islamico” largamente diffuso in Italia”. Secondo l’esponente musulmano sono proprio la diffusione di “atteggiamenti ostili” verso coloro che professano l’islam che impedisce “la libertà di professione religiosa garantita dalla Costituzione” e “sta costringendo sempre più musulmani a ghettizzarsi e a non integrarsi totalmente nella società”.
Lorenzini chiede quindi l’intervento del capo dello Stato per “garantire tutela in favore della comunità islamica per eliminare ogni forma di tensione sociale contro islam e musulmani che, stanchi di questa situazione, prima o poi decideranno di scendere in migliaia in piazza a manifestare”, ammonisce. L’appello è rivolto anche alle forze dell’ordine, affinché non si facciano “trascinare dalla psicosi anti islamica”, e ai mass media, a cui chiede di fornire un’informazione equilibrata.
È indubbiamente un errore logico bollare tutti gli appartenenti a una fede — in questo caso, quella islamica — come integralisti che diffondono odio e sognano la distruzione di coloro che non condividono la loro religione. Pregiudizi, demonizzazioni e generalizzazioni forzate non sono d’altronde molto razionali: i non credenti dovrebbero saperlo bene, visto che ne hanno sempre subiti, praticamente da ogni religione. Ma non si può nemmeno spingere sull’acceleratore del vittimismo bollando come islamofobia la critica di comportamenti o modi di pensare che fomentano intolleranza e odio. Soprattutto se si parte da un fatto di cronaca grave come l’arresto di diverse persone con l’accusa di terrorismo, da anni oggetto di indagini sulla base di indizi consistenti.
Dai sondaggi risulta che tra gli stessi islamici sono più diffuse posizioni intolleranti verso i non credenti e contro diritti umani per categorie come gli omosessuali o le donne, o più retrive su temi come la sessualità (si veda quella prematrimoniale). Nei paesi retti da teocrazie le leggi liberticide colpiscono pesantemente atei e agnostici, nonché le confessioni religiose di minoranza, e l’apostasia è un reato. Anche nei paesi occidentali ricorrono casi di violenze su donne e ragazze giustificate da pratiche religiose o di proteste con molto toni violenti, dove si inneggia anche alla morte dei “blasfemi”. Negli stati occidentali dove la legislazione ha aperto al comunitarismo emergono comportamenti settari che limitano i diritti degli individui e le comunità si fanno più chiuse, in balia dei leader religiosi. Tutto questo fa comprendere meglio perché l’opinione pubblica intercettata dai sondaggi veda l’islam come una religione intollerante. Spesso, è vero, abbondano anche i pregiudizi che sfociano nel razzismo.
Alcuni dati sono utili per valutare quanto è diffusa la discriminazione nei confronti degli islamici. Un rapporto della European Union Agency for Fundamental Rights (FRA) del 2009 nota che in Italia c’è una maggiore intolleranza nei confronti dei nordafricani, ma più su base etnica che religiosa. Tant’è che indossare simboli religiosi distintivi, come il velo, non incide sulla discriminazione percepita da coloro che si dichiarano islamici. Sono i più giovani (tra i 16 e i 24 anni) a sentirsi più discriminati, mentre con il passare del tempo la probabilità di subire discriminazioni cala. L’Eurobarometro del 2012 evidenzia un aumento delle discriminazioni con la crisi economica. L’Italia è tra i paesi dove la percezione della discriminazione nei confronti delle minoranze è più diffusa. Ma occorre notare che altre minoranze (specie sulla base dell’orientamento sessuale) patiscono un clima ancora meno favorevole rispetto a quelle religiose. Secondo uno studio del 2009 condotto da Open Society, cresce in Europa il sentimento anti-islamico. Lo evidenzia anche un rapporto di Amnesty International del 2012: il clima è peggiorato a causa degli attentati alle Twin Towers dell’11 settembre 2001 e aumenta l’insofferenza per pratiche come quella di indossare il velo integrale, che in paesi come la Francia sono diventati oggetto di limitazione su base legislativa.
Alla luce di tutto questo, è importante vigilare per impedire il diffondersi di certi atteggiamenti e per favorire la convivenza e il rispetto non solo tra individui di culture diverse, ma anche quello nei confronti delle persone che hanno lasciato la cultura d’origine. Ciò però non deve diventare permissivismo nei confronti di culture che fomentano esse stesse segregazione e discriminazione che intaccano laicità e diritti, magari lamentandosi di subirne. Non sembra che l’intolleranza nei confronti dei musulmani sia assai più alta che nei confronti di altre minoranze. Bisogna riflettere sul fatto che forse non è tanto il terrorismo islamico, quanto l’assunzione di posizioni contrarie alle conquiste più diffuse nelle società democratiche contemporanee che non aiuta a presentare i musulmani sotto una luce migliore rispetto, per esempio, ai buddhisti. Uno Stato laico tutela ogni minoranza, ma tutela anche le libertà espressione e di sceltadegli individui. È giusto che lo Stato italiano garantisca eguali diritti ai cittadini di religione islamica, ma anch’essi sono inevitabilmente chiamati a fare la loro parte per invertire la tendenza: ad esempio, cominciando ad assumere loro stessi comportamenti più laici e tolleranti nei confronti dei non musulmani. E sarebbe ancora più opportuno che anche le comunità islamiche riconoscessero la libertà di espressione e di critica di chi non ne fa parte. Senza gridare come purtroppo troppo spesso accade, all’islamofobia e al razzismo. esattamente un mese fa chiedemmo loro di prendere le distanze dalle richieste di impiccagione dei giovani blogger atei bangladesi: non ci risulta che nessuna di esse l’abbia fatto.
La redazione
“Quanta intolleranza contro i musulmani in Italia?”
La mia sensazione, basata non su dati oggettivi ma su osservazioni personali e dunque soggettive, è che sia nè più nè meno di quella media nei confronti degli immigrati. Probabilmente c’è stato un picco dopo l’11 settembre che però mi sembra sia rientrato. Detto in maniera piuttosto cruda, noto in generale un’intolleranza piuttosto diffusa verso il diverso. Ovviamente l’atteggiamento vittimista tipico del religoso fa si che si chiedano “tutele speciali” piuttosto che alzarsi le maniche e lavorare insieme per risolvere il problema.
Personalmente noto più intolleranza e discriminazione verso l’omosessualità che verso l’islamismo
Concordo con Reiuky, sicuramente in Italia è così, del resto c’è sempre stato molto vittimismo fra i musulmani in Occidente e hanno sempre tentato di far passare l’equazione “critica della loro religione = razzismo”, poi per carità, dell’intolleranza nei loro confronti (sicuramente da contrastare) esiste anche, ma è nulla rispetto a quella presente nei loro paesi d’origine verso le minoranze religiose o peggio, gli apostati.
@Reiuky
“….più intolleranza e discriminazione verso l’omosessualità che verso l’islamismo”.
E te ne meravigli ?
Hai mai sentito di kamikaze omosessuali ?
O che il movimento omosessuale possa contare su finanziamenti analoghi ai petrodollari che finanziano hezbollah,Al queda e soci ?
O magari che il Vaticano debbe preoccuparsi di proteggere i suoi interessi in paesi
governati in massa da omosessuali ?
Occorre dire altro ?
Nella mia amata Puglia che ha già tanti problemi non avrei mai sospettato che ci fossero terroristi islamici, addirittura un imam di Andria a 2 passi da dove abito.
Si facciano indagini e si veda se nella moschea ci sono altri coinvolti eventualmente la si chiuda.
Io sono sempre stato favorevole alla costruzione di moschee, ma come luogo di preghiera non di terrorismo, se pensano di venir qui a sovvertire l’ordine democratico se ne tornino da dove son venuti (parlo degli estremisti).
Il problema dell’islam è che non esiste un clero ufficiale. La soluzione dovrebbe essere che le organizzazioni islamiche in Italia organizzino dei corsi di formazione per i loro imam che poi pongono a capo delle moschee, in questo modo ci sarebbe una responsabilizzazione di tali associazioni nei confronti di tali associazioni.
Detto terra terra tali organizzazioni dovranno rispondere di cosa avviene nelle moschee e se imam da loro formati si macchiano di terrorismo, solo così si sconfigge il vittimismo e il razzismo verso gli islamici.
Mi scuso di un refuso:
… di tali associazioni nei confronti dello Stato Italiano
@Francesco
“La soluzione dovrebbe essere che le organizzazioni islamiche in Italia organizzino dei corsi di formazione per i loro imam..”
Esattamente come dire che la soluzione per il problema della criminalita nel mezzogiorno
( e non solo) sarebbe che le famiglie mafiose e camorristiche organizzino corsi di educazione per i loro picciotti.
Guarda che lo fanno gia,da sempre,come pure gli imam vengono educati nelle apposite “madrasse” e simili,e se credi che le scuole islamiche installate in occidente seguano principi di liberalismo,allora credi veramente nei miracoli.
Allora questo Imam di Andria a quale associazione faceva capo ai Tg non ne hanno parlato, a me non risulta che gli imam debbano far riferimento a delle associazioni, cioé non sono bene inquadrabili.
Con il cristianesimo esiste una struttura di riferimento (la diocesi, il vescovo e il papa per il cattolicesimo) con cui “prendersela” per i reati commessi dai sottoposti.
La soluzione e’ l’espulsione di tutti coloro che spingono i propri confratelli o familiari a NON integrarsi, e che in nome di religione e comunitarismo pretendono diritti speciali cosi’ da autoghettizzarsi
(per potere dominare meglio le loro donne al riparo del ghetto e trasformarle in fattrici per l’esplosione demografica mussulmana nella Europa decadente ed in regresso demografico galoppante per gli indigeni).
D’altronde occorre ricordare anche che la tecnica chiagni e fotti in salsa islamica fu applicata per primo da Khomeini con l’invenzione e la propaganda del termine e del concetto di ISLAMOFOBIA a scopo propagandistico preventivo di proteste altrui in occasione della condanna di Salman Rushdie, fatwa di morte in sovversione della sovranita’ di ogni altro stato al mondo, perche’ rivolta contro un suddito britannico di origini indiane che non aveva niente a che fare con l’IRAN, paese che non aveva mai visitato in vita sua.
Con quella fatwa veramente rivoluzionarie sovversiva e di enorme portata Khomeini dette la stura alla riaffermazione nei tempi contemporanei della pretesa coranica totalitaria di superiorita’ su tutte le altre leggi e giurisdizioni al mondo, considerate prprio zero, inesistenti ed invalide anche in paesi lontanissimi dai paesi islamici, gli unici degni di avere una loro sovranita’ intoccabile in quanto coranica.
Gli appartenenti ad una religione pervasa di intolleranza (dàgli a infedeli, àpostati, atei, progressisti, femministe, cristiani, ebrei…) pretendono tolleranza?!
E non solo la hanno, ma si lamentano di non averla. E’ l’antica tecnica del chiagni e fotti in salsa islamica, incarnatasi nella invenzione del termine e del concetto sovversivo della realta’ della ISLAMOFOBIA. Islamofobia e’ dare la colpa alla vittima di una aggressione di non fidarsi dell’aggressore.
Se leggete anche l’inglese potete ogni tanto fare un salto sul sito internet http://www.jihadwatch.org.
Preciso che il promotore di questo site è il sig. Robert Spencer che 1) si è specializzato nel segnalare le violazioni del vivere civile da parte di mussulmani più o meno integralisti, (e quindi ci campa con questo sito che parla degli islamici cattivi), 2) è cattolico anche se non romano (e qualche volta esprime posizioni che che per farle stare bene nello stato di diritto bisogna allungarle un pochino con le pinze).
Detto questo, cioè che il contenuto di questo sito va letto con un po’ di senso critico, sul sito si trovano elencate un sacco di nefandezze compiute da islamici/islamisti in giro per il mondo.
A volte si tratta di liti localizzate negli Stati Uniti, a volte però si parla di Bangladesh o di altri paesi.
La lista dei problemi fra islamici/islamisti e gli altri, dove gli altri qualche volta sono gli indù, spesso gli Ahmadi, i copti, è impressionante.
Sia pure prendendo con tanto senso critico questo sito internet, (che fra l’altro quando ha parlato dell’Italia deve avere qualche corrispondente di destra che mescola giudizi di parte “particolari” locali (incomprensibili per chi vive negli USA) con posizioni internazionali e non gli rende un giudizio obiettivo), bene, sia pure con tanto senso critico, c’è un problema fra islamici/islamisti e il resto del mondo.
Prima o poi è il caso di accorgersene, e di reagire ai problemi di integrazione /convivenza degli islamici/islamisti come deve reagisce chi vuole una società aperta, cioè si continua ad offrire loro la possibilità di prendere una chiara posizione sugli incidenti che accadono, e però si trae anche le dovute conseguenze quando poi non lo fanno.
(ovviamente prendo le distanze da qualunque stupidata troviate non di vostro gradimento sul sito segnalato, le responsabilità sono dei loro autori, ma mi piace curiosare sui siti degli altri)
Saluti
Beatrice
Consiglio il sito thereligionofpeace.com
Che mi pare molto obbiettivo e che comunque pubblica brevissime notizie e statistiche degli attacchi jihadistici QUOTIDIANI nei confronti di:
moderati mussulmani (modernisti, donne, ragazze che vogliono studiae, gay, riformatori ecc) ,
eretici mussulmani : ahmadi, sciiti per sunniti e viceversa alevi, bahai
ecc. poi cristiani (in primis copti, poi assiri, caldei, armeni ), poi indu’ buddhisti, altre religioni di minoranza (parsi zoroastriani, yazidi, eccetera), per una media di quasi duemila attacchi all’anno (dal 2001) parlando solo di attacchi con morto/i e feriti gravi.
Anche altri gruppi al mondo a volte si scontrano, ma c’e’ un solo gruppo al mondo che si scontra con tutti gli altri al mondo: certo casualmente, pero’ gli islamisti non vanno d’accordo proprio con nessuno. In dieci anni gli islamisti in tutto il mondo hanno fatto oltre 100.000 morti e 200 o 300.000 feriti gravi.
Altro che islamofobia!
Siete fin troppo diplomatici e tolleranti.
Questa gente andrebbe trattata come merita, fondamentalista o meno, la loro cultura è incompatibile con quella occidentale, devono tornare da dove sono venuti, ci vorrebbe una deportazione razziale basata sulla religione.
E`facile dire che i fondamentalisti sono i cattivi e loro sono moderati, la realtà è che anche loro godono del frutto del lavoro terroristico e sotto sotto ne sono felici perchè lo dice il loro libro delle stupidaggini e sentono che il loro dio sta “vincendo” grazie ai “fratelli” coraggiosi. E lo dico perchè ho visto e sentito tali commenti da insospettabili “moderati”.
L`Italia è uno stato cristiano, e già questo basta ed avanza per farlo regredire, l`estrema tolleranza non farà che peggiorare le cose in modo irreversibile. Questi pazzi che si menano per terra a pregare un dio violento razzista e vendicativo nella ridicola speranza di essere salvati e di ottenere il paradiso con 72 vergini nude pronte a farsi sfondare le membra, (manco fossero bambini che necessitano del contentino) a poco a poco conquistano privilegi e prima o poi scateneranno una guerriglia urbana contro il popolo miscredente che tanto li ha tollerati e privilegiati senza capire con chi aveva veramente a che fare.
Le minacce di protesta diventeranno realtà presto, con decine di migliai di pazzi ignoranti pronti a morire per una favoletta medioevale.
E poi dopo? che faranno I cristiani? le crociate 2.0? Sarebbe bello vedere I creduli scannarsi a vicenda, ma non accadrà.
E gli atei che tanto chiedono in modo elegante e raffinato di avere qualche fottuto diritto in un mondo di idioti creduloni super ricchi e potenti governatori delle masse?
Niente, daranno a questi tutto quello che vogliono finchè non replicheranno la popolazione facendo 7 – 8 figli a famiglia nel giro di 3-4 generazioni, come sta avvenendo in Europa e negli USA da decenni.
Meteoriti, eruzioni solari, dove siete?
“ci vorrebbe una deportazione razziale basata sulla religione”
A prescindere dal valore morale di una frase del genere, che la dice lunga sulle qualità di chi la scrive, mi spiegheresti la strana relazione che intercorre tra razza e religione? Perchè mi sa che è dai tempi di Mengel che non si tirano fuori argomenti del genere.
“ci vorrebbe una deportazione basata sulla religione”. (tolta Parola di troppo)
Il valore morale è borderline, ma a mali estremi, estremi rimedi, la politica europea non è in grado di contrastare con il pugno di ferro le richieste sempre più invadenti di questa che per me è una “razza” (credenti musulmani), basta vedere la Germania che fine sta facendo, si sta islamizzando sempre più rapidamente.
Sono stato a Berlino a novembre scorso quando vi mancavo da 6 anni ed è piena di Turchi islamici, in crescita forte a detta di chi abita in città, e non solo a Berlino.
Il cancro avanza, e chi ne sta morendo non se ne accorge o lo sa ma non si cura.
Poi pensala come ti pare, IMHO anche gli atei troppo morbidi sono parte del problema.
Ci mancava qualche nipotino di Oriana Fallaci. Attendiamo adesso gli oracoli di Marcus Prometheus.
Quindi spiegami che proporresti? Rastrellamenti in tutta Italia per trovare i musulmani (che poi come li riconosci?) e poi deportarli (dove? nel loro paese di cittadinanza? e per quelli italiani invece?). Giusto per capire se dietro certe affermazioni ci sia solo un impulsivo impeto da blog o una lucida follia.
I tumori difficilmente si sconfiggono del tutto, ma si possono combattere facendo piazza pulita, purtroppo anche di cellule sane.
Nel caso islamico, finchè I rappresentanti moderati non si distaccheranno fermamente dai terroristi, cosa che non faranno, sono complici belli e buoni.
Basterebbe inizialmente, e buttata giù al volo:
1) Demolizione di ogni moschea del paese ed invito a lasciarlo per ogni musulmano.
2) Abrogazione di ogni privilegio acquisito inclusa la libertà di praticare il culto, portare cappelli, permessi di preghiera e simili.
3) Divieto assoluto di portare veli , parziali o integrali per le donne.
Già questo porterebbe parte di loro a
1) rinnegare la loro religione per restare in Italia o altro paese e vivere da mal praticanti, abbandonando buona parte della cultura religiosa, inaccettabile per un vero islamico.
2) Dunque andarsene spontaneamente dove meglio credono per non finire all`inferno, dato che la bambina di 4 anni e la moglie/i non possono più portare il sacco della monnezza integrale con I buchi e questo fa infuriare allah.
E vale anche per gli italiani musulmani, se tanto amano la loro religione di fratellanza che vadano in Iran, Pakistan o in Qatar o dove vogliono e dove li tollerano/amano, le donne troveranno molte pietre e diritti ad aspettarle.
Sembra impossibile, razzista ed islamofobo?
In tantissimi la pensano come me, molti più di quelli che immagini.
Se vuoi stare in un paese ed avere il privilegio della residenza, ti adatti alla cultura del posto, fai pure quello che vuoi ma senza pretendere nulla, altrimenti torni da dove se venuto, fine.
Vogliamo andare in Iran ad aprire una cattedrale? Siamo morti dopo 2 giorni. Oppure se mai venisse costruita, il primo kamikaze farà il suo dovere.
Negli USA molti repubblicani ci hanno pensato veramente dopo l`attentato di Boston, dichiarando I giovani musulmani come il “nemico” e problema principale da eliminare, lo sanno tutti.
Che un simile “muro” venga mai eretto è molto difficile, ci fotteranno prima, chi è al potere è troppo terrorizzato da ripercussioni, guerre civili e condanne a morte a distanza dell`Imam di turno che qualche pazzo tenta pure di attuare.
Ci sentiamo alla prossima manifestazione violenta (magari in Italia) perchè non tollerano l`idiozia del mese, una frase, un disegno, un ateo o una stupidaggine che dà loro fastidio.
Ok, capito, è lucida follia nazista. Non penso meriti ulteriori risposte, ti faccio solo notare che se per battere un nemico devi diventare uguale a lui, hai perso in partenza.
se per battere un nemico devi diventare uguale a lui, hai perso in partenza.
sono d’accordo.
Duglas ma cosi è andata sempre la storia
l’impero Bizantino usava i soldi per “comperare” i nemici del impero, non ha potuto fare la stessa con i slavi e gli ottomani contro i qualli combate fino alla fine, e questi ultimi lo fecero crollare per sempre.
Tu proponi una guerra mai provata prima, che in partenza come unico risultato sicuro avrà la sospensione o l’eliminazione della democrazia, poi mieterà moltissime vittime, alla fine anche se sconfisse gli “odiati islamici” chi ci garantisce che il futuro cosi costruito sarà molto diverso da quello che propongono gli islamici??
Ma dai, non diciamo baggianate. Che c’entra la razza, qui si parla di estremisti religiosi, quelli se è possibile vanno rispediti al mittente o nelle patrie galere. Ie pulizie etniche lasciamole agli esaltati, per favore.
La Fallaci almeno era malata quando ha iniziato a dire certe cose, tu ch problema hai.
La razza non c’entra niente.
Dissento dal discorso di Douglas.
Ma Oriana Fallaci non ha scritto niente che sia razzista.
E’ stata accusata di razzismo, In Italia, Francia Svizzera ed USA, ma e’ stata abbondantemente assolta da vari tribunali.
Ma il Lorenzini perché non prende le dovute distanze dagli episodi riguardanti terrorismo e integralismo?
No, perché, se scendono in piazza, mi sa che peggiorano le cose.
Questo l’ho pensato anch’io, dovrebbero fare una manifestazione contro il terrorismo, questo sarebbe utile contro l’islamofobia.
In effetti anch’io avevo pensato che come prima cosa mi sarei aspettato una condanna del terrorismo e dei fondamentalisti. Poi il resto (su cui può avere delle ragioni), perchè le due cose purtroppo non sono scollegate.
Così sembra difendere dei criminali e dei personaggi discutibili dall’arresto considerando discriminazione anche l’arresto.
Per l’appunto.
Perche’ la UCOII e’ la espressione italiana dei FRATELLI MUSSULMANI, fondamentalisti.
I sintomi di crescita della metastasi islamica cominciano a farsi piu’ evidenti.
Vivendo a Roma mi sento di dire che la città discrimina in modo selettivo. Per primi i rom che sono disprezzati da tutti. Degli attacchi agli omosessuali sappiamo e poi c’è il solito attacco agli ebrei .
Credo che gli islamici raccolgono l’odio e antipatia che hanno gli immigrati .
Che siano musulmani in genre non viene neanche percepito.
Ci tengo però a dire che avendo lavorato per l’assessorato al multiculturalismo (durante la prima consiliatura Veltroni) mai un musulmano ha fatto richieste per avere più moschee ecc , ma le richieste, al pari degli altri immigrati sono su cose concrete che riguardano noi tutti cittadini. Mi pare che ci sia una corsa ad inchiodare gli stranieri alla loro religione di apprtenenza.
Si, vivo anche io a Roma e condordo in toto. Aggiungo solo che, mentre gli attacchi agli ebrei sono politicamente inquadrati nell’area che purtroppo risulta essere in crescita nella città, per rom e omosessuali sento delle frasi pazzesche provenire da persone con una cultura politica molto più ampia e, in una certa misura, trasversale.
@faber
si , sui rom c’è l’unanimità.
addirittura la comunità ebraica si è sentita in obbligo di usare l’otto per mille e altri fondi propri per fare delle attività mediche per i rom proprio perch aveva intravisto in giovani della comunità una forma di razzismo.
quando ci sono state le primarie ho scritto na lettera al corriere della sera /roma èer denunciare l’assurdità degli articoli sugli eventuali rom pagati iper votare (possibile, ma non certo, del resto loro sono alla mercè del sindaco molto più di me) e sono seguite moltissime lettere di improperi alla mia in difesa
Si sulle primarie la campagna stampa è stata indegna di un paese non dico civile, ma almeno decente. Come se un rom non avesse il diritto di votare per chi ritiene più opportuno! Se si hanno prove di corruzione le tirino fuori e si mandi qualcuno in galera, altrimenti è pregiudizio allo stato puro. Pur non condividendo per nulla i principi della cultura rom, l’intolleranza si respira in ogni angolo.
Povero Ignazio Marino incalzato da razzisti da un lato e pseudo-animalisti dall’altro: alcuni dei tanti volti dell’Idiozia.
Non hanno bisogno di chiederle le moschee dato che sono già i partiti di sinistra a prostarsi a loro in quanto “immigrati” con la retorica dell’integrazione, secondo cui stendersi a terra e farsi calpestare come un tappeto dai santi piedi die non italiani è il massimo a cui un(o sporco e lurido) italiano (occidentalizzato, viziato e kapitalista) dovrebbe aspirare.
Lo so, sono noioso, lo ripeto in ogni post del genere, ma provare almeno una volta a ragionare in maniera logica ed analizzare il problema immigrazione e quello islam come due cose separate, è chiedere troppo?
Giusto per parlare con numeri e non per slogan, riporto i dati di wikipedia sul numero di immigrati per stato di provenienza:
– Romania 968mila;
– Albania 482mila;
– Marocco 452mila;
– Cina 209mila;
– Ucraina 200mila;
– Filippine 134mila;
– Moldavia 130mila;
L’immigrazione è una tematica slegata da quella religiosa. Solo una minoranza degli immigrati è islamica (la maggioranza, più del 54%, è indovina indovina…cristiana!Contro un 30% di musulmani).
A quasi nessuno interessa la altrui religione di provenienza, fino a che non viene usata per richieste e pretese inaccettabili, dannose per il resto dei residenti in Italia, immigrati ed indigeni insieme.
Per l’islam il problema e’ che e’ una religione che non accetta
l’eguaglianza ne’ fra uomo e donna ne’ fra credente e miscredente, oltre ad altre piu’ sottili da spiegare.
Insomma a meno di un certo grado di “moderazione” o “laicita’ pratica” che porti gli individui a non applicare rigidamente i dogmi islamici, tende proprio alla incompatibilita’ con la moderna societa’ dei diritti individuali e dell’eguaglianza.
Mussulmani (cioe’ persone di origine culturale da paesi e famiglie di religione islamica) possono essere ottime persone solo finche’ non si provano ad essere ottimi mussulmani (cioe’ islamici integralisti). Allora diventano incompatibili col resto della societa’ ancora libera ed eguale.
Ma secondo me il punto di discrimine fondamentale fra compatibili ed incompatibili e’ da un lato fra chi cerca di integrarsi e lascia la propria famiglia ed i propri correligionari integrarsi pacificamente, e costoro vanno aiutati sostenuti e difesi,
e dall’altro lato fra chi cerca di impedire la integrazione, proibisce alle figlie di vedersi con italiani autoctoni, vuole l’isolamento comunitaristico.
Per costoro funziona solo una medicina, l’espulsione istantanea.
E basilare e’ anche che per costoro sia previsto il ritiro di cittadinanze eventuali laddove si dimostri che sono state concesse in contrasto con questo criterio essenziale.
L’intelleranza c’è, è vero, ma solo di risposta alle pretese degli islamisti di poter fare in Italia tante loro piccole enclavi saudite, di imporre il loro modo di vedere all’interno della loro cerchia sociale e infine di colonizzare pure tutto il resto delle istituzione e della societa per shariaizzarlal. Se non vogliono vedere intolleranza che abbandonino il loro atteggiamento di colonizzazione soft oppure che se ne tornino nel loro paese dove a comandare sono gli iman a colpi di sharia.
Dalla Sura II del Corano:
171. I miscredenti sono come bestiame di fronte al quale si urla, ma che non ode se non un indistinto richiamo. Sordi, muti, ciechi, non comprendono nulla.
190. Combattete per la causa di Allah contro coloro che vi combattono, ma senza eccessi, ché Allah non ama coloro che ecccedono.
191. Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore dell’omicidio. Ma non attaccateli vicino alla Santa Moschea, fino a che essi non vi abbiano aggredito. Se vi assalgono, uccideteli. Questa è la ricompensa dei miscredenti.
192. Se però cessano, allora Allah è perdonatore, misericordioso.
193. Combatteteli finchè non ci sia più persecuzione e il culto sia [reso solo] ad Allah. Se desistono, non ci siano ostilità, a parte contro coloro che prevaricano.
La tolleranza passiva conduce a l’intolleranza attiva o le lascia strada libera. Se tolleriamo l’intolleranza accettiamo di fatto l’ingiustizia!
La tolleranza era già un brutto termine anche per Voltaire, che, pur usandolo, ne spiega il perché.
Parlare di Islam moderato è già un grande equivoco e sicuro inganno. I musulmani islamici si definiscono laici per natura. Cioè non esiste natura prima e senza Allah!
Non so se la sfida laica democratica occidentale pacifica sia sufficiente garanzia di difesa da una sottomissione “divina” praticata, inculcata, imposta ‘democraticamente’ (qualora diventi maggioranza politica) , da credenti in Allah! Comunque non vedo altra via.
Recentemente è stato pubblicato uno studio internazionale sul mondo musulmano durato alcuni anni ed effettuato in 39 paesi.
Il risultato è per esempio che circa la metà di loro si dichiara a favore della sharia, con notevoli differenze da una nazione all’altra:
“The percentage of Muslims who say they want sharia to be “the official law of the land” varies widely around the world, from fewer than one-in-ten in Azerbaijan (8%) to near unanimity in Afghanistan (99%). But solid majorities in most of the countries surveyed across the Middle East and North Africa, sub-Saharan Africa, South Asia and Southeast Asia favor the establishment of sharia, including 71% of Muslims in Nigeria, 72% in Indonesia, 74% in Egypt and 89% in the Palestinian territories.”
http://www.pewforum.org/Muslim/the-worlds-muslims-religion-politics-society-exec.aspx
Decisamente un dato poco entusiasmante, anche se il risultato della cosiddetta area MENA non mi stupisce.
Solo una cultura condivisa può appianare le diversità, motivo per cui le teocrazie isolano le loro
pecore perchè non siano contamintae da idee eretiche e gli integralisti in trasferta si rinchiudo
no in ghetti identitari. Se la nostra scuola avesse l’Educazione Civica al posto dell’IRC, potreb
be essere uno strumento di unificazione, ma come è combinata, può ottenere l’effetto di spin
gere gli islamici a pretendere gli stessi privilegi dei cattolici, magari con la sharia affiancata al diritto canonico.
i musulmani si sentono vittime di intolleranza? Ritornino ai loro paesi e insegnino a tollerare il prossimo per qualsiasi credo, condizione, pensiero! Poi, quando i loro paesi avranno una società libera e civile, possono tornare qui e constatare se esiste questa intolleranza.
In maniera ragionata: il fatto che nel proprio paese di origine non siano rispettate le libertà fondamentali, fa sì che un immigrato non possa reclamare per la tolleranza in un’altra nazione? Per la stessa logica, se provengo da una nazione come la Spagna che ha il 25% di disoccupazione, non posso protestare in favore dell’occupazione in Italia che ce l’ha al 12% (ufficialmente)?
Dialogo della foto (voci fuoricampo):
Er Profeta: A come sò numerosi e come preghene disciplinati i miei fedeli? A dimme se non fanno paura?
Cherubino: Se dovessero inizià a scorreggià tutti ensieme si.
faber risponde:
giovedì 9 maggio 2013 alle 15:33
Giusto per parlare con numeri e non per slogan, riporto i dati di wikipedia sul numero di immigrati per stato di provenienza:
– Romania 968mila;
– Albania 482mila;
– Marocco 452mila;
– Cina 209mila;
– Ucraina 200mila;
– Filippine 134mila;
– Moldavia 130mila;
L’immigrazione è una tematica slegata da quella religiosa. Solo una minoranza degli immigrati è islamica (la maggioranza, più del 54%, è indovina indovina…cristiana!Contro un 30% di musulmani).
Indovina, indovina, la percentuale cristiana é quella che non pone gravi problemi sociali e si integra più facilmente, specialmente rispetto ai musulmani.
Indovina, indovina, vista la percentuale è naturale pensare che degli emigranti cristiani emigrino verso altre zone cristiane. Facile integrarsi fra correligionari. Ah, giuseppe, giuseppe…
Anzi, sarebbe interessante sapere se solo il 30% di musulmani crea problemi (qualcuno sicuramente, si) e se il 54% di cristiani e puro e immacolato. E bisogna vedere quanti, in quel 54% sono integralisti come gli islamisti.
Le percentuali di crimini commessi da immigrati Nordafricani, Africani e Orientali (ad eccezione di Filippini ed Indiani Indu’ e Sikh) sono tragiche, a seconda dei vari crimini sono dal 300 % al 700% superiori a quelle degli italiani autoctoni e degli immigrati da Romania Moldova ed Ucraina.
Un rapporto di un paio di anni fa con dati ufficiali del ministero degli interni dava percentuali di criminalita’ totale per i romeni eguali e non superiori a quelle degli italiani (nonostante molte mele marce anche fra i romeni, ma considerando che sono la minoranza piu’ numerosa, circa un milione, il tasso di criminalita’ percentuale risulta normale.
I Moldavi delinquono anche di meno!
Un ottimo sistema per la concessione di permessi di lavoro
sarebbe di darli in proporzione inversa ai tassi di criminalita’ importata.
Ma ormai con la crisi la disoccupazione (indigena e degli immigrati) e l’invasione enorme quantitativamente che c’e’ gia’ stat in pochi anni, le frontiere per gli extracomunitari (anche per assicurare un minimo di trattamento preferenziale ai comunitari ed agli italiani stessi) andrebbero semplicemente chiuse, fino ad assorbimento (case, lavori ed INTEGRAZIONE) soddisfacente di chi c’e’ gia, e questo poi sara’ possibile solo espellendo le mele marce, cioe’ chi combatte contro l’integrazione dei correligionari e familiari, o chi comunque delinque.
@giuseppe
Per chiosare gmd85, pensi che un integralista islamico che dal Pakistan emigra in Arabia Saudita possa generare dei problemi sociali?
questo comincia a sembrarmi sempre più un tifoso, piuttosto che un credente.
Per quanto sciocco in generale a noi atei risulti Giuseppe clericale, su un argomento mi pare molto piu’ logico e giusto degli xenofili, aperturisti “senza se e senza ma” :
Ha perfettamente ragione sul fatto che da un punto di vista di ordine pubblico e di integrabilita’ dovrebbero essere preferiti come immigrati quelli che provengono da paesi i cui immigrati precedenti hanno prodotto MENO GUAI, minore criminalita’ ecc.
DA FACEBOOK
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Sbai, appello ad Alfano: “Inchiesta su jihadismo galoppante in Italia”” da AlMaghrebiya ITALIA
“Ecco la fine che fanno i moderati, quando in Italia tentano di parlare. Noi lo abbiamo denunciato piu’ volte ma nessuno ha mai ascoltato. E’ una faida ormai, che però non si vuole vedere e molti si sono rinchiusi dopo la primavera araba per paura di ritorsioni.”
Così Souad Sbai, ex parlamentare Pdl e giornalista, commenta il pestaggio subito da un cittadino tunisino a Pisa da parte di alcuni connazionali e che il Fronte Popolare Tunisino in Italia ha denunciato come atto di intimidazione da parte di gruppi legati all’elite islamista in Tunisia.
“L’attacco al cittadino tunisino Moez Chamkhi è un attacco ignobile, di stampo estremista, da parte di chi vorrebbe prendere in mano anche le comunità in Europa e farne dei baluardi della reislamizzazione. Con un atto criminale è stato massacrato solo perchè moderato; regna un silenzio irreale sul fatto e la cosa non mi stupisce perchè in Italia, soprattutto da alcune parti, non si distingue fra moderati ed estremisti, con le conseguenze che vediamo. Fosse stato il contrario, i tg sarebbero invasi dalla notizia. Aprono moschee fai da te, velano le donne a forza e se parli ti pestano, se va bene. L’appello è al Ministro Alfano, che saprà aprire un’inchiesta su questa orribile vicenda e alla Ministra Kyenge, affinché si renda conto che l’immigrazione in Italia non è solo rose, fiori e ius soli. Altro che cittadinanza, qui c’è il jihadismo latente che cammina a passo spedito, nonostante sia stato da noi, come Acmid, denunciato più volte: questa gente va cacciata al più presto dal Paese. Oppure dobbiamo pensare che l’Italia sia terra volontariamente fertile per il proselitismo jihadista militante?”
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Invasione: Islamici vogliono un quartiere “autonomo” a Oslo Norvegia
da voxnews . info
Uno Stato Islamico nel quartiere di Gronland, a due fermate di metro dal centro di Oslo e dal palazzo del parlamento. “Siamo la maggioranza” dice il leader Ubaydullah Hussain, noto per le sue prediche a favore degli attentati terroristici.
E le percentuali gli danno ragione. Nella zona gli immigrati sono oltre il 50% e in 7 dei 14 distretti di Oslo sono oltre il 40%. Solo 3 distretti hanno percentuali tra il 15% e il 20%. Gli altri sono al di sopra.
Ci sono già le “ronde islamiche” e la polizia non si fa vedere, ha scritto il giornale “Aftenposten”. Così per i gay – si pentiranno di avere appoggiato l’invasione – e le donne senza velo è pericoloso entrare perché come dicono in molti “la legge islamica a Gronland è molto più rigida che in Marocco”.
Ma agli islamici non basta ancora e “in base al principio democratico della maggioranza” adesso chiedono la totale autonomia della “loro” parte di territorio.
Intanto la sinistra al governo, che già distribuisce milioni di corone in sussidi alle migliaia di disoccupati immigrati (compresi i vari imam estremisti), ha detto che occorrerà rispondere alle esigenze dei “quartieri”. Facendo pensare che forse Breivik pazzo nell’azione stragista forse non era il più pazzo tra i norvegesi nell’analisi sul destino della Norvegia.
Vengono come “poveri migranti” sui barconi. Chiedono moschee e diritti in nome della “protezione delle minoranze” , poi, mentre qualcuno di loro nel frattempo diviene ministro, diventati maggioranza passano al “principio democratico”. Ecco, visto che noi ora siamo ancora la maggioranza, basiamo le nostre scelte sul PRINCIPIO DEMOCRATICO e sul diritto della maggioranza a rimanere tale.
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Domenico Paolessi: Ius solis?
L’Italia è già un paese sovrappopolato, con un territorio devastato dall’opera di 60 milioni di persone.
Vogliamo che vengano tutte a partorire qui!! Come si fa a dare la cittadinanza ad un bambino senza darla pure alla madre ed al padre?
Basterebbe dare un’occhiata alla pagina di wiki ”ius soli” per capire
la pretesa velleitaria di introdurlo in Italia.
Solo il continente americano lo concede quasi totalmente, ma la
progressista Cuba non lo concede.
Non basta dare un nome a qualcosa per farne un diritto, se può
essere un diritto la cittadinanza per chi nasce in un certo luogo,
quel diritto si ferma lì: niente sanità, niente casa o provvidenze
per chi non ha pagato tasse in quel paese.
Il diritto è un credito proporzionale al contributo dato,
non un debito per il prossimo.
Fammi capire Diocleziano, un bambino che nasce in Italia frequenta le scuole italiane , parla italiano, sposa la cultura italiana in tutte le sue declinazioni, permette a degli insegnanti di salvare il proprio posto di lavoro garantendo un congruo numero di alunni nelle classi attesa la cronica mancanza di iscrizioni nelle scuole primarie, non ha diritto ad avere la cittadinanza prima dei 18 anni solo perchè i genitori non sono italiani? Ritieni civile tutto questo?
“Il diritto è un credito proporzionale al contributo dato”? Certo ma esistono anche diritti inalienabili, ci sono anche situazioni estreme come la disabilità, la condizione di profugo di guerra o perseguitato a causa delle proprie idee o tendenze filosofiche o sessuali che non permettono un sinallagma, per dirla in termini legulei, tra individuo e società.
stefano marullo.
Oggi, con o senza ius solis, chiunque arrivi qui ottiene sanità subito,
e spesso casa entro pochi anni. Donne che arrivano qui già gravide, dopo
un anno o due se ne vanno in un altro stato: a che serve dare subito
la cittadinanza?
Tanto per fare un esempio: gli Stati Uniti concedono lo i.s. ma sappiamo
che là nessuno regala niente, non so come è cambiata ora la sanità
voluta da Obama, ma fino a ieri se non si pagava ti lasciavano morire.
Quindi, di per sé, lo i.s. è una scatola dal contenuto variabile.
Se si vorrà introdurre lo i.s. certamente dovrà essere cambiato
il concetto di ‘diritto’.
@ Diocleziano
> chiunque arrivi qui ottiene sanità subito
I “pronto soccorso” mobili di Emergency testimoniano ben altro. Da quando la clandestinità in Italia è reato molti hanno paura finanche di andare in ospedale per avere cure urgenti. Ricordi la polemica dei medici che si rifiutavano di “schedare” i pazienti? Se, come auspico e mi pare da poco sia partita una raccolta referendaria in tal senso, verrà abolito il reato (penale) di clandestinità sanzionando solo l’irregolarità amministrativa, sarà più facile espellere le persone sgradite, senza bisogno di intasare i tribunali con processi (sostanzialmente inutili), ed impiegare forze di polizia (e pubblico danaro).
Quanto allo ius soli, il neo ministro nero (non di colore, a meno di non chiamarci “sbiancati” noi) ha dichiarato di non volere una mera applicazione tout court ma di darlo solo ai figli di quanti sono residenti in Italia da almeno cinque anni. Mi pare una misura equilibrata.
Discorso più complicato è il permesso temporaneo per motivi umanitari (sempre revocabile) e il caso di rifugiati politici (che per 60 gg ricevono pochi euro e non possono manco lavorare fino a che la pratica non è evasa e non è raro che si sfori il termine).
Gli immigrati sono una forza lavoro indispensabile per un Paese in crisi come il nostro e se vengono regoralizzati sono denaro che arriva all’INPS e alle tasche dello Stato Italiano.
Il fondamentalismo islamico è trascurabile quantitativamente e qualitativamente nella galassia dei musulmani presenti in Italia. Gli stessi islamici che chiedono diritti fondamentali lo guardano come fumo negli occhi.
Tutto il resto è…Borghezio (vero extracomunitario della civiltà) o giù di lì.
stefano marullo
Tra il borghezio-pensiero e calare le brache acriticamente ci sono molte
posizioni intermedie.
La strada sarà lunga, visto che dal Portogallo allo stretto di Bering
e dalla mitica Tule a Città del Capo lo i.s. non ha attecchito.