«Fatemi vedere un dottore senegalese che cura un bianco in televisione. Molti di coloro a cui facciamo fare i vù cumprà lo sono». Lo ha dichiarato il ministro dell’ Interno, Giuliano Amato, concludendo fra gli applausi la Conferenza nazionale sull’ immigrazione a Genova. Amato, parlando di integrazione, ha sottolineato in particolare l’importanza dei media. «In Italia – ha detto – siamo spaventosamente indietro. Rispetto agli Stati Uniti, dove nelle fiction si vedono agenti neri a dirigere un servizio, noi siamo rimasti più o meno ai tempi di Via col vento». «Sarà poco – ha aggiunto – ma è un segnale. Vuol dire che alla fine essere bianco o nero è indifferente rispetto ad essere capo di un servizio». E, con una battuta, ha commentato che da noi in tv i neri parlano con l’ accento di De Mita «senza offesa per Ciriaco». «Da noi – ha concluso Amato – non esiste la cultura del pari apprezzamento».
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