Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Anzi, ringrazia in anticipo chi le segnalerà eventuali “perle”.
Il primo premio di questa settimana è assegnato all’ex ministro del lavoro e senatore Pdl Maurizio Sacconi. Intervistato dal settimanale ciellino Tempi, ha infatti dichiarato:
“Il referendum di Bologna è il frutto di un’iniziativa ideologica promossa da ambienti laicisti che vogliono mettere in discussione i principi della tradizione nazionale, compresa la libertà educativa, un principio naturale, e la nostra società si suicida se rinnega i suoi principi”
Al secondo posto si classifica il senatore Pdl Carlo Giovanardi, che ha affermato che “si stanno riaffacciando in maniera prepotente le idee della tradizione positivista del Novecento del Nord Europa, che sono sfociate nel nazismo e nell’infanticidio poi”.
Al terzo posto un ex aequo. Troviamo il sindaco di Bologna Virginio Merola (Pd), ormai un habitué della clericalata, il quale ha dichiarato che “siamo in una fase difficile di tagli ai bilanci, non si possono abbandonare i 1700 bambini delle scuole paritarie. Si rischia di alimentare una guerra tra poveri, per una lotta ideologica del secolo precedente”. Il presidente dell’Accademia dei Georgofili, Franco Scaramuzzi, già rettore dell’università di Firenze, ha invece sostenuto che “oggi, forse più che mai, bisognerebbe evitare di attivare contrapposizioni delle quali la nostra società sta acutamente soffrendo. Indipendentemente da ogni fede o ideologia, il crocifisso è infatti una espressione e un simbolo millenario della nostra storia e della nostra civiltà, che merita di essere rispettato, in particolare nel tempio massimo della cultura universale, quale è l’Ateneo”.
La redazione
non posso esprimere la mia opinioni su Sacconi senza violare la legge. Lascio quello che penso all’immaginazione dei lettori.
Convergiamo.
Giovanardi e il nazismo frutto del positivismo del Nord Europa e dell’infanticidio!!!.
Per quanto meritevoli siano tutti gli altri, per me merita il primo premio. A meno di considerarlo ‘fuori categoria’…
Quando Napolitano fece la commissione dei saggi, prima che lo rieleggessero, il TG1, per molte sere di seguito, si spese nel sottolineare che questa soluzione non ricalcava la soluzione olandese, bensì quella belga, al problema della formazione del governo. E invece Napolitano fece una cosa simile a ciò che successe in Olanda nel 2011, quando non si riusciva a fare un governo, e allora fu fatta una sorta di comissione che aveva il compito di elaborare delle proproste in base alle quali formare un governo che poi in effetti si fece.
Rendiamoci conto di come i politici cattolici e i media clericali trattano l’Olanda. Roba da incidente diplomatico. Per questi signori non dobbiamo poter aver niente in comune con gli olandesi – e invece ce l’abbiamo visto che abbiamo sistemi parlamentari simili – nemmeno una cosa così assolutamente lontana dalle tematiche laiche come la soluzione ad un problma di governabilità.
Gualerzi si documenti sul protocollo di Groninga.
Mi sono documentato… ma non vedo perchè dovrei cambiare il giudizio sull’affermazione di Giovanardi. Però su un punto devo ricredermi: il primo premio sarebbe da condividere con tanti altri.
@Enrico
E questo giustifica la sparata di Giovanardi sul nazismo… come?
Giovanardi è un fuoriclasse, questo è ovvio.
È meno per scontato, invece, che il sig. Enrico si sia documentato sul protocollo di Groningen.
A questo proposito, e sei i miei dubbi sono fondati, lascio un link di sicura utilità.
Saluti
http://tinyurl.com/kpgg2ju
appunto si definiscono vite indegne di essere vissute e quindi le si eliminano vi ricorda qualche progetto Nazista a mè si.
La chiesa ha per secoli usatogli stessi termini per descrivere l’e vite di eretici, infedeli, senzadio e sopratutto EBREI.
Mi sorprende ogni volta la capacità di certa gente di leggere ma di non capire una fava… O, ben che vada, di capire solo quello che fa comodo…
Il commento qua sopra è sicuramente apocrifo.
Il sig. Enrico ha condotto approfonditi studi e non può aver scritto “mè” con l’accento. Quindi, a meno che l’autore non sia davvero il sig. Enrico che ha qualche difficoltà con l’interfaccia poco amichevole di un cellulare, esorto l’impostore ad astenersi da certe pratiche scorrette; anche perché recitare la parte del fesso per mettere in cattiva luce quancuno non è mai bello.
@Enrico
Appunto niente. Non si parla di vite indegne, si parla di sofferenze inutili. Perché metti in mezzo le tue fuorviate chiavi di lettura?
Comincio a considerare “Enrico” un insulto sanguinoso.
Nel primo gruppo ci sono i bambini senza alcuna speranza di sopravvivenza.
Tutto è relativo nessuno di noi a sopravvivenza superiore a 200 anni quandi facciamola finita.
I bambini nel secondo gruppo hanno una prognosi pessima e sono dipendenti dalle cure intensive. Questi pazienti possono sopravvivere dopo un periodo di cure intensive, ma le aspettative sul loro futuro sono bieche. Sono bambini con gravi anormalita’ celebrali e danni estesi agli organi causati da ipossemia severa. Quando questi bambini possono sopravvivere oltre la degenza in terapia intensiva, hanno prognosi pessime ed una cattiva qualita’ della vita.
Tutti noi rischiamo ciò che ne dite agire subito per prevenire?
Per ultimo ci sono i bambini con prognosi disperata che vivono quello che i genitori e gli esperti di medicina considerano una sofferenza insopportabile.
Ovviamente noi siamo arbitri della vita altrui.Discorso già sentito.
Enrico, ti è chiara la distinzione fra difendersi e attaccare, sì?
@Enrico
Peccato che si parla di aspettative sul brevissimo periodo. Quindi la tua risposta non ha senso.
Ti è sfuggito che si parla di bambini che hanno subito danni? E prevenire cosa? Finché non ci sono danni, non vi è motivo.
Perché a decidere di costringere qualcuno a una non vita non si è arbitri, vero?
Enrico, ma un salo di qualità non riesci proprio a farlo?
Sig. Enrico,
a giudicare dalle sue prime due considerazioni, si direbbe che in lei alberghi un comico inespresso.
Se prendo in considerazione la terza, invece, vedo una persona che, al massimo della sua capacità di argomentazione, usa espressioni da striscione per marce della vita.
E lapprofitto per farle notare una cosa: mettere al mondo un nuovo individuo è una enorme responsabilità, forse la più grande in assoluto, perché gli si impone di nascere seguendo le nostre proprie aspirazioni (se non è un arbitrio questo).
Quindi, le persone consapevoli e dotate di un minimo di ragionevolezza si pongono determinati problemi e si regolano di conseguenza, se le prospettive sono troppo nere per sperare in una vita che valga minimamente di essere vissuta.
@ Enrico
Sono bambini con gravi anormalita’ celebrali
Tranquillo l’hai scampata ormai….
@ gmd85
Enrico, ma un salto di qualità non riesci proprio a farlo?
L’unico salto di qualità per Enrico è in un burrone….
*Stefano
E allora valgono forse meno di mé o di lei?
*gmd85
io vedo la stessa dignità in tutti gli esseri umani vivi.
*Tutti
Hai tu, o io, il diritto alla vita soltanto finché noi siamo produttivi, finché siamo ritenuti produttivi da altri? Se si ammette il principio, ora applicato, che l’uomo improduttivo possa essere ucciso, allora guai a tutti noi, quando saremo vecchi e decrepiti. Se si possono uccidere esseri improduttivi, allora guai agli invalidi, che nel processo produttivo hanno impegnato le loro forze, le loro ossa sane, le hanno sacrificate e perdute. Guai ai nostri soldati, che tornano in patria gravemente mutilati, invalidi. Nessuno è più sicuro della propria vita. »
Clemens Von Galen
Enrico, lei dovrebbe aumentare sensibilmente il numero degli interventi: chissà mai che, grazie alla legge dei grandi numeri, lei riesca così a replicare qualcosa di pertinente, almeno una volta.
Saluti
Mi spieghi perchè non sono pertinente? Siete voi che ammettete o meno la soppressione dei bambini malati?E la mia risposta finale cosa riguarda?
Il protocollo di Groeningen non riguarda soggetti semplicemente malati e, in prospettiva, improduttivi.
@ Enrico
Mi spieghi perchè non sono pertinente?
Semplicemente perché il tuo emisfero sinistro non sa cosa fa il destro e ambedue non sanno cosa sia pensare. Ma stai tranquillo, sei produttivo: di stupidaggini. Sei salvo.
@ Enrico
Un esempio della tua capacità di riflessione e apprendimento.
Non sui massimi sistemi ma su qualcosa di veramente semplice, che dovrebbe essere un lontano presupposto del tuo titolo di studio, quello che hai conseguito anche grazie a chi ti ha scritto (per tua fortuna) la tesi:
“a mè si” scrivi.
Marcoz : Il sig. Enrico ha condotto approfonditi studi e non può aver scritto “mè” con l’accento.
Semplice, facile. Non si parla di aborti, infanticidi o delle tue fantasie.
Quindi?
Ecco:
E allora valgono forse meno di mé o di lei? !!!!!
Cambiando l’accento da grave ad acuto.
Enrico non ti si può prendere sul serio, neanche su queste cose. Sull’ABC.
Tu credi che si possa farlo sulla continua, ottusa enunciazione di fantasie, frasi fatte e slogan, ripetuti ogni volta che ne hai occasione e già criticati alla nausea?
E tu credi che di fronte a tanta ottusità la presa per in fondelli non sia l’unica risposta razionale? Pensi di meritarti di più? E per quale motivo? Per le nefandezze che scrivi? Non una sola volta, ma in continuazione?
Ogni tua cretinata è stata già criticata. Se a te non vanno bene le critiche a noi vanno ancora meno bene le tue stupidaggini. Un minimo, un barlume, di intelligenza dovrebbe averti fatto capire da molto tempo che quel che scrivi non serve a niente.
Vuoi capire che non crediamo le fantasie che fanno da sfondo ai tuoi slogan?
Vuoi capire che le riteniamo destituite di ogni fondamento?
Vuoi capire che non diamo per scontati Gesù che muoiono e si sacrificano per l’umanità perché riteniamo falso tutto quanto fa da contorno a questa tua ossessione?
C’ è una cosa che ritieni incredibile Enrico? Gli gnomi? Ecco, pensa se in parrocchia mentre parli del sacrificio di Gesù qualcuno volesse comunque parlarti di gnomi.
Tu sei come quello. Uno che produce slogan sugli gnomi. In continuazione.
Enrico, piantala!
@Enrico
Chi hai mai parlato di produttività? Stiamo parlando di qualità della vita pressoché nulla. Quindi, il tuo commento a tutti non ha senso.
E ti domandi in cosa nons ei pertinente?
Tu non puoi parlare di dignità delle persone, considerate le tue premesse nel vedere il vivere.
Enrico…
@Stefano
Temo anche io.
*gmd85
Quindi chi ha bassa qualità della vita che dignità ha?
@Enrico
Ancora? Le tue premesse sono aberranti. Facciamo così: prova a trovarti accanto a una bambina con mioclonie continue, incapace di deambulare autonomamente; o prova a trovarti accanto a un bambino che non riesce a muoversi e non riesce a controllare gli sfinteri, seduto a sbavarsi addosso dalla mattina alla sera. prova a trovarti accanto a chi vive solo come un ammasso di carne inerme. Così, giusto per dirne un paio. Il tuo aberrato e aberrante (e sdoganato) concetto di dignità puoi metterlo dove ben sai. Ma sono sicuro che nella tua cristovisione del mondo non sei in grado di smuoverti.
@Enrico
Anzi, se ragioni come Giovanardi (e abbiamo capito tutti dove vuoi andare a parare) è anche inutile che continui.
Le mie esperienze di vita mi fanno dire che hanno la mia stessa dignità.
Sei un mantra senziente, tu.
@Enrico
Le mie esperienze di vita mi dicono che c’è chi preferirebbe morire o non essere nato e il tuo concetto di dignità catholic-like ha fatto il suo tempo. Francamente, delle tue esperienze di vita non m’interessa nulla., anzi, visto come ragioni…
@ Enrico
Quanto ancora, quanto ancora Enrico per capire che dignità e qualità di vita sono due cose diverse? E chi ha una pessima qualità di vita pur avendo dignità continua ad avere una pessima qualità di vita. E qui non si sta parlando di dignità ma di qualità di vita. Quanto ancora Enrico?
Vedi, il problema, se esiste, ce l’ha il tuo dio onnipotente, non noi.
Vuoi insistere? Quanto ti ci vuole per capire che stai peggiorando le cose? Che stai mettendo in luce tutta l’immoralità e la falsità della tua credenza? Continua, continua….
Sig. Enrico, il fatto è che lei, che si trova posizionato all’estremo “vita sempre e comunque”, ritiene che chi non è del suo avviso si posizioni all’estremo opposto “appena uno ha un acciacco, eliminiamolo (o suicidiamolo)”.
Si tranquillizzi, Enrico: non è così.
Qui, nessuno ritiene che un individuo genericamente malato, con un handicap o un neonato con la prospettiva di due settimane di vita sia una persona senza dignità.
Semplicemente, rispetto a lei, la maggior parte dei gli avventori di questo sito ha un’idea di dignità differente dalla sua.
Questo aspetto, di per sé, non è un problema, perché si possono avere opinioni differenti, a maggior ragione su temi in cui le zone grigie sono molte.
Il problema sorge quando un’idea opinabile viene, o si vorrebbe, imposta indisciminatamente a tutti.
Le racconto una esperienza personale, che non vuole essere dirimente, ma è un buon strumento per spiegare come vedo la faccenda.
Tempo fa ho conosciuto una famiglia, il cui primogenito è nato con una serie di problemi fisici e mentali, per questioni genetiche. Quanto gravi? Non ricordo esattamente le patologie, ma lascio a lei giudicare descrivendo il soggetto: incapacità motoria quasi totale (può stare solo sdraiato o seduto con cinghie che lo sorreggano), quadro clinico che lo costringe a interventi chirurgici correttivi (per osteoporosi e altre malformazioni) con una certa periodicità, facoltà mentali gravemente compromesse: nessuna capacità di linguaggio e non dà minimamente segni di consapevolezza (questo è pure il giudizio dei genitori).
Nel periodo di gestazione, gli esami avevano consentito di tracciare con chiarezza la prospettiva pessima del nascituro, tuttavia i genitori – che probabilmente erano del suo stesso avviso, Enrico – non presero in considerazione l’ipotesi di un IVG, nonostante ci fossero anche notevoli rischi per la donna.
Questi sono i dati di fatto. Ora passiamo alle interpretazioni.
Fossi stato nei loro panni, date le premesse (gli elementi negativi conosciuti prima della nascita erano decisamente rilevanti), non avrei avuto molti dubbi e mi sarei affidato a un aborto (chiaramente l’ultima parola spetta alla madre).
Tuttavia, non mi sarei mai sognato di imporre ai genitori di cui sopra la scelta che avrei fatto io (e non certo perché rispetto la scelta in sé).
Chiudo ribadendo ciò che ho scritto qualche commento fa: mettere al mondo un nuovo individuo è una responsabilità che, a volte, richiede di dover fare scelte, pratiche ed emotive, impegnative. La scelta unica, la scelta obbligata (anche se solo “culturale) è un modo di sottrarsi a questa responsabilità.
Scusate per la pappardella seria seria.
@ Marcoz
Magari il blog fosse pieno di queste ‘pappardelle’!
Per gli ‘Enrichi’ vari naturalmente sono sprecate… ma almeno sono serviti a qualcosa.
@ Marcoz
“Il problema sorge quando un’idea opinabile viene, o si vorrebbe, imposta indiscriminatamente a tutti”
Questa frase va incorniciata e riproposta a tutti i cattolici che frequantano questo sito.
Marcoz, ripeto qui il mio apprezzamento per i tuoi interventi.
Il punto, tuttavia, è che i credenti hanno l’idea opinabile che le loro idee non siano opinabili.
E vorrebbero imporre anche questa loro idea opinabile.
Grazie, per l’apprezzamento, signori, che fa sicuramente piacere (piacere, sì, sig. Enrico, ma non troppo, perché non vorrei peccare di superbia).
Enrico
Clemens von Galen difendeva gli invalidi, ma si disinteressava degli ebrei e appoggiò entusiasticamente l’invasione della Russia comunista da parte della Germania nazista.
*Roberto V
Si documenti meglio. Vada si google Von Galen ebrei.
*Tutti
Dimenticate che il protocollo di Groninga coinvolge una parte che non ha alcun diritto di scelta sul suo futuro.
Enrico
Si documenti meglio lei su von Galen e vada su google inglese o tedesco, quello italiano è chiaramente agiografico.
Scoprirà anche che era un antidemocratico, favorevole ad uno stato teocratico, contrario alla repubblica di Weimar e nostalgico dell’aristocrazia e monarchia, oltre ad opporsi agli alleati dopo la guerra.
@Enrico
No, tu dimentichi che questo qualcuno non ha neanche scelto di nascere ed è frutto di contingenze. O credi che scelga autonomamente di “vivere” in condizioni orribili?
“il protocollo di Groninga coinvolge una parte che non ha alcun diritto di scelta sul suo futuro”
Sig. Enrico, non stia ad ascoltare Gm85, che è un inaffidabile miscredente.
Quello che lei dice, in realtà, è interessante: perché non proporre, allora, di aspettare che un neonato con prospettiva di vita di poche settimane o che un minorato grave come quello di cui ho raccontato raggiungano i diciott’anni, per chiedere il loro parere?
Ironia a parte, ho apprezzato davvero la sua breve replica, perché se è vero ciò che implica, cioè che è determinante la scelta dell’interessato, ci sono margini per trovare un punto d’incontro sul tema dell’eutanasia.
@Marcoz
😆
No, vedi, come direbbe Stefano, non sappia l’emisfero destro ciò che fa il sinistro.
Il buon Enrico si è già espresso in merito, senza nessuna apertura. Il fatto è che, quando gli fa comodo, mette in mezzo argomenti che potrebbero servirgli – invano- a salvarsi in corner.
Mi auguro che quanto afferma Gmd85 non sia la solita malignità da laicisti e che Enrico smentisca, perché stiracchiare qua e là le proprie posizioni come si fa con una coperta corta (mio nonno avrebbe detto “come la pelle dei… testicoli”) non è bello.
Si può essere indulgenti se c’è involontarietà (ci mancherebbe, a tutti può capitare di incespicare nei percorsi logici), ma se c’è dolo, un rimprovero per la disonestà intellettuale ci sta tutto.
Correggo:
“Mi auguro che quanto afferma Gmd85 sia la solita malignità (…)”
@Marcoz
I casi sono due:
1) involontarietà reiterata.
2) Dolo reiterato.
La prima è preoccupante, la seconda è rivoltante.
Si parlasse di me, preferirei il secondo caso: redimendosi, sarebbe almeno rimediabile.
Come hi già spiegato più volte in uno stato democratico l’uomo è libero ma essendo parte della società egli comunque deve assogetarsi alla volontà della maggioranza che si esprime tramite le leggi da cui no all’eutanasia.Ovviamente la maggioranza non può violare diritti fondamentali dell’individuo tra cui la linertà di espressione e di religione.
Von Galen difendeva il suo popolo dalla vendetta dei vincitori.
@Enrico
Primo: non ci sono leggi derivate dalla maggioranza sull’eutanasia.
Secondo: la maggioranza è sempre più a favore.
http://www.testamento-biologico.info/eurispes-italiani-favorevoli-a-testamento-biologico-ed-eutanasia/
Terzo: sono convinto che fareste di tutto per impedire che la maggioranza si esprima favorevolmente, ipocrita.
A parte il fatto che non c’entra con la discussione, il diritto di scelta e di autodeterminazione non ce lo metti, vero?
L’ennesima pseudorisposta.
@Marcoz
Alla luce di questi commenti, delle due alternative di prima quale sembra più probabile?
@ gmd85
Dolo reiterato, visto che se modifichi
egli comunque deve assogetarsi (sic) alla volontà della maggioranza che si esprime tramite le leggi da cui no all’eutanasia
in
egli comunque deve assoggetarsi alla volontà della maggioranza che si esprime tramite le leggi, da cui si all’aborto
ha da ridire…
Enrico, ovvero del gioco delle tre carte.
@Stefano
Per l’appunto. 🙂
Enrico,
stavamo analizzando il perché qualcuno ritiene applicabile un protocollo come quello di Groeningen mentre altri sono di diverso avviso (purtroppo, con scarso apporto argomentativo da parte dei sostenitori del “no”). Non vedo le ragioni per spostare il discorso su democrazie e maggioranze.
Se, per esempio, parlassimo della schiavitù o del divorzio, sviscerandone le dinamiche e valutandone le implicazioni, che c’entra il fatto che erano o vietati o ammessi, a seconda delle epoche e dei luoghi?
Quello che voglio dire, è che cambiare l’oggetto di una discussione è un altro modo di porsi che, se consapevole, è reprensibile.
“la maggioranza non può violare diritti fondamentali dell’individuo tra cui la linertà di espressione e di religione.”
Appunto, che ci azzecca?
Forse che la libertà di espressione e di religione in Italia verrebbe violata, se venisse in qualche modo adottata una prassi di eutanasia infantile?
@Gmd85
Per il momento, preferisco restare su posizioni cocciutamente agnostiche, sospendendo qualsiasi tipo di giudizio.
@Marcoz
Scelta legittima e insindacabile 🙂
Ma penso che avrai modo di ricrederti 😉
@ Marcoz
Come puoi notare Enrico ha ignorato le tue domande ed è andato a rispondere “son cipolle” in altra parte del thread.
Come vogliamo definirlo?
ripeto qualcuno può ritenere il protocollo di Groninga accettabile per mè è solo omicidio, ho poi spiegato e lei non lo ha capito perchè la stato può proibire legittimamente l’eutanasia.
@Enrico
Opinabile.
Solo che non ti era stato chiesto, e in ogni caso, l’obiezione di Marcoz è pertinente.
@Enrico
Così com’era pertinente anche la mia, visto che parlavi di maggioranza e non di impedimento da parte dello stato. Sei un pagliaccio.
Enrico,
guardi che le perplessità su fatto che sia lo Stato a decidere chi può morire e chi no le ho pure io; però, ci sono situazioni in cui la perplessità svanisce e lascia spazio alla possibilità che la società si faccia garante – innanzitutto, per limitare gli abusi – della scelta di chi arriva a considerare la propria esistenza non più degna di essere vissuta.
Ma qui non si parlava di questo, e io ho accennato all’eutanasia per i motivi che già Gmd85 ha sottolineato.
Lei dice che l’eutanasia infantile, nei modi previsti dal protocollo, è omicidio. Certo che lo è, perché si tratta comunque dell’uccisione di un individuo, mica dico di no. Tuttavia, alla persona più attenta non sfuggirà che il contesto, la dinamica degli eventi, il ruolo di chi è coinvolto, sono determinanti nella valutazione della gravità dell’atto; al punto che in alcuni casi, l’omicidio è totalmente depenalizzato, perché non sussistono gli elementi per la condanna giudiziaria e, soprattutto, morale dell’autore.
Vede, Enrico, la differenza tra me e lei è che lei considera e giudica la questione con l’accetta (“qui è il taglio, e oltre non si va”), mentre io vedo le sfumature e cerco, al meglio delle mie capacità, di interpretarle. Nel caso particolare delle situazioni delicate come quelle di cui si è parlato fino ad adesso, mi impegno a interpretarle con la prudenza di chi desidera evitare che il conseguimento di un mio ideale di vita, vengano pagati dal prossimo, in un modo o nell’altro.
Adesso mi congedo (anche perché, con clamoroso ritardo, mi sono accorto che siamo decisamente off topic), nella speranza di essere stato chiaro nell’esposizione del mio punto di vista.
Qualora non fosse stato così, le chiedo di comprendermi, perché non ho studi approfonditi alle spalle.
Saluti
@Marcoz
Ma questo è un errore interpretativo. Non è lo Stato a decidere e guai se così fosse. Lo Stato deve semplicemente riconoscere a ciascuno il diritto di disporre della propria vita come meglio crede
Gmd85,
non era mia intenzione mettere in discussione la sovranità dell’individuo su “se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente”.
Mi riferivo invece a quanto si può lecitamente pensare, cioè alla “buona morte” come una strada non percorribile, perché connotata dalla successione di due eventi: la richiesta dell’individuo e l’assenso (o il rifiuto) dello Stato.
Ovviamente, non è corretto dire che è lo Stato che decide chi deve morire, ma non si può neppure negare che lo Stato – o chi per esso -, rifiutando o accettando una richiesta di eutanasia, di fatto decide chi può morire e chi no.
Tuttavia, questo aspetto della questione non mi paralizza, anche se mi dà da pensare, e sono comunque dell’avviso che la società possa venire incontro a determinate istanze, con le dovute cautele, come già altre nazioni hanno scelto di fare; perché affidarsi all’Antigone che alberga nei parenti e nei medici non sono convinto che offra maggiori garanzie di “giustizia”.
@Marcoz
Si, in questo senso concordo con te. Ma non posso fare a meno di pensare che laddove lo Stato interviene per bloccare un diritto che non lede nessuno, sia una coercizione immotivata.
Esiste un bene comune di cui lo stato è interprete.
@Enrico
Bene comune che non è inficiato dalle libertà di scelta sulla propria persona, ti piaccia o meno. Libertà che, non ledendo quella altrui, non dev’essere ostacolata. Senti, è inutile che continui. Soprattutto con la tua concezione di bene comune.
@Enrico
Mi spiegherai poi con quale faccia ti permetti di parlare di bene comune quando non ti disgusta troppo lo schifo di certi preti e di come vengano coperti. Ipocrita.
@Enrico
Ciò che TU consideri bene comune è un tuo problema. Anzi, non è neanche bene comune, è solo il gusto tuo e dei ribaldi apri tuoi. Quindi, fammi il favore di smetterla con la tua solita pseudomoralità.
@Gualerzi
Scusa, ma non sono d’accordo.
Non sono d’accordo sul fatto che meriti il primo premio per la clericalata della settimana.
Lo merita mer la caz..ta dell’anno.
Sì, infatti – come supponevo possibile – è ‘fuori categoria!
*nightsade90
Infatti si pregava per la conversione degli ebrei o per la loro eliminazione?
@Enrico
Certo, come no. San Giovanni Crisostomo e Sant’Agostino pregavano proprio per gli ebrei.
Questa è una discussione inutile. Fai il favore?
“infatti si pregava per la conversione degli ebrei o per la loro eliminazione?”
di solito si pregava negli intervalli tra una persecuzione e l’altra. e le persecuzioni cristiane e CATTOLICHE verso gli ebrei andavano dal confiscare i loro beni (quando le cose andavano) bene al massacrarli come capri espiatori (quando le cose andavano male). il ghetto di roma non è mica nato perchè agli ebrei piaceva stare per conto loro lontano dai cristiani, sai? dell’accusa formale verso gli ebrei di DEICIDIO, ritirata dalla chiesa solo pochi decenni fa, sai nulla? e di cose come lo scandalo mortara (il bambino ebreo RAPITO dal papa per crescerlo come cristiano tramite lavaggio del cervello lontano dalla sua famiglia e mai più restituito)?
per non parlare degli eretici, che si ammazzavano e basta, e degli infedeli, la cui uccisione addirittura era “malicidio”
Lei mischia tutto e poi il caso Mortara non fu uno scandalo ma un atto d’amore nei suoi confronto.Lo stesso Edgardo Mortara che ha continuato a frequentare i suoi genitori fu grato a chi lo battezzò.
Si persecuzioni antiebraiche ci sono state ma le persecuzioni anti ebraiche da parte degli atei?
@Enrico
Proprio il caso Mortara risparmiatelo.
A parte la domanda stupida, perché sposti sempre l’attenzione dall’argomento principale? Disonesto.
Io rispondo e controbatto a voi.
“Lei mischia tutto e poi il caso Mortara non fu uno scandalo ma un atto d’amore nei suoi confronto.”
Ennesima prova che hai una concezione alquanto contorta dell’amore.
“Si persecuzioni antiebraiche ci sono state ma le persecuzioni anti ebraiche da parte degli atei?”
1)Tipo?
2)”Lo hanno fatto anche gli altri” non è mai una giustificazione.
http://en.wikipedia.org/wiki/Antisemitism_in_the_Soviet_Union#Under_Stalin
Io non giustifico l’antisemitismo cattolico.
“Io non giustifico l’antisemitismo cattolico.”
Lo spero bene, ma allora qual è lo scopo di citare l’antisemitismo dei dittatori comunisti (perché si tratta dei comunisti) nel contesto del discorso?
@Enrico
Ma tu le cose le ripeti perché non capisci quando ti spiegano o lo fai apposta? Collega le persecuzioni all’ateismo in quanto tale. Se non ne sei capace chiudi il discorso.
@Enrico
No, tu credi di farlo. Buttare argomenti a caso, deviare dalle premesse quando le risposte non ti piacciono e bassezze simili non è né rispondere né controbattere. Prendine atto.
La Russia sovietica era antisemita perchè lo era la russia zarista ed il popolo russo dopo secoli di religione ortodossa.
Basta leggersi cosa scrivevano i giornali di regime dello zar contro gli ebrei.
Come dice lo storico ebreo-americano di origine polacca Theodore Hamerow all’inizio la russia sovietica non era antisemita anche perchè c’erano parecchi ebrei tra i bolscevichi (e nella retorica cattolica anticomunista si parlava espressamente di ebrei-bolscevichi), ma quando il partito comunista con Stalin si accorse che il popolo russo era antisemita e che discorsi a favore degli ebrei non erano popolari cambiarono atteggiamento. Per tale storico prima dell’avvento di Hitler al potere le nazioni più antisemite erano nell’ordine la Polonia, la Romania e la Russia per i paesi orientali, l’Austria in campo occidentale, ma in generale tutta l’Europa aveva una questione ebraica, in parte proporzionale alla numerosità della presenza di ebrei nelle varie nazioni (in Polonia il 10% della popolazione era ebrea, in parte cacciati proprio dalla Russia zarista).
Nessuno nega l’origine anti cristiana di un certo antisemitismo ma dire che Stalin agiva per compiacere il popolo…
@Enrico
Il potere lo mantieni o con il terrore o compiacendo il popolo. O con tutt’e due. Cosa non ti aggrada di ciò?
un tale atto d’amore che il bimbo FU RAPéIOTO IN FASCE ALLA FAMIGLIA e fu costretto a crescere LONTANO DA ESSA SEC ONDO UNA EDUCAZIONE ED UNA CULTURA VOLONTARIAMENTE DIVERSA DA QUEALL DELLA SUA FAMIGLIA. un atto d’amore un corno, fu UNA DELLE PEGGIORI VIOLENZE CHE SI PUO’ FARE AD UNA FAMIGLIA. e fu fatto perchè? perchè una servetta lo battezzò IN SEGRETO e CONTRO IL VOLERE DEI FAMIGLIARI (e anche qui la storia della libera scelta del battesimo va ulterioremente ba farsi friggere, come se non lo fosse già di partenza) e la chiesa DECISE CHE TUTTI I BATTEZZATI VANNO CRESCIUTI COME CRISTIANI E LA FAMIGLIA (ovviamente) LO AVREBBE CRESCIUTO COME EBREO e pertanto andava rapito…
le persecuzioni antiebraiche NEL NOME DEL CRISTIANESIMO sono innumerevoli, quelle NEL NOME DELL’ATEISMO sono ancora a ZERO. il fatto che uno sia ateo non vuol dire che ciò che compie sia fatto nel nome dell’ateismo (e difatti non lo fu, fu nel nome del comunismo, che con l’ateismo non ha nulla a che fare. non più di quanto il nazismo abbia a che fare col cristianesimo). altrimenti ti si potrebbe ribattere che L’OLOCAUSTO FU COMPIUTO (quasi) INTERAMENTE DA CREDENTI CRISTIANI ED IN LARGA PARTE CATTOLICI…..
*nightsade90
colpe dei cristiani cattolici credenti anche:uccisione di Maria Goretti, massacro degli indios dell’isola di Hispaniola e vanti ancora.
*gmd85
Quindi Stalin come gli imperatori rmani coi circensem divertiva il popolo?
@ Enrico
Che fai scappi?
Sopra Marcoz ti ha fatto una domanda.
@Enrico
Della Goretti non m’interessa e con questa tua morbosa ossessione, quasi da necrofilo, hai stancato. Quanto ai Tainos, informati.
No, genio. Si chiama “ottenere consenso”. Non mi dilungo neanche.
@Enrico
Ah, nel thread più su parli di assoggettamento alla volontà maggioranza. E mi fai questo teatrino qui? Enrico, Enrico…
“Del secolo precedente”… forse costei dimentica che era già persa in partenza: gli dice nulla Legge Siccardi?
Ho capito però non è giusto: far partecipare Sacconi e Giovanardi alla clericalata della settimana è come far giocare il Barcellona contro una squadra di terza categoria! Dovrebbero essere considerati fuori classifica!
Ma che arroganti questi genitori che pretendono mandare i figli alla scuola laica e gratuita. Senz’altro una iniziativa ideologica laicista.
Qualcuno (non Sacconi perchè non credo che ci riesca) dovrà spiegarmi perchè la libertà educativa è un principio naturale. Anzi, dovrà prima spiegarmi cosa cavolo è la libertà educativa. Io conosco il diritto allo studio e la libertà di scelta ma sinceramente la libertà educativa mi mancava proprio.
Poi bisogna ricordare chi è Sacconi:
“Nel gennaio 2011 ha firmato, insieme a Roberto Formigoni ed altri, una lettera aperta per chiedere ai cattolici italiani di sospendere ogni giudizio morale nei confronti di Silvio Berlusconi, indagato dalla procura di Milano per concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile.”
Pare che non sia riuscito.
Teoricamente in nome della libertà educativa si dovrebbe anche consentire ai genitori di costringere i figli a casa a zappare l’orto…ohibò, stiamo zitti meglio non dargli strane idee…
Sacconi ti direbbe di non distorcere le nozioni. Quello forma parte della libertà agricola. :mrgren:
Dialogo della foto:
Sacconi: Il referendum di Bologna è il frutto di un’iniziativa ideologica promossa da ambienti laicisti che vogliono mettere in discussione i principi della tradizione nazionale…. i principi della tradizione nazionale …..i principi della tradizione nazionale ….i principi della tradizione nazionale……
Bertone: Si è incantato un’altra volta, aspetta che gli mollo uno schiaffone così riparte.
Forse Enrico e Giuseppe, farebbero miglior figura di Sacconi e Giovanardi……… 🙁
Giovanarda coscialunga si mantiene sempre ai suoi livelli nonostante l’età. 😆
Ma tutte a pari merito non le si possono considerare? -_-
O meglio: “a pari demerito”… 🙁
😉 🙁
Salve.
Ho appena scritto un post su Sacconi e la sua partecipazione alla marcia pro-life.
http://cat-so-infelix.blogspot.it/2013/05/sacconi-dal-vivo-antiabortista-abortivo.html
Non dimenticare che per i cattolici trogloditi conta la vita futura del ovocito, la vita della madre, come per il resto della donna in generale, è un optional. Per la Chiesa la donna è soltanto una incubatrice multifunzione, che serve anche da robot da pulizia, stiro e cucina, tutto in uno. Portare all’aborto una donna dopo aver perso il lavoro?. Neanche per sogno!, basta togliergli la possibilità di farlo legalmente evoilà, il gioco è fatto per la magior parte.
Non dimentichiamo neanche il fatto che la magior parte dei politici cosidetti ‘cattolici’ non sono altro che normali speculatori che vondono i loro ‘servizi’ al miglior postore e che la Chiesa è in questo senso (purtroppo) il migliore, il più ricco e il più potente.
L’unico che aveva capito tutto dei cattolici e della loro religione era Sigmund Freud.
La religione è solo un condizionamento mentale in cui uno vive in un mondo di fantasia credendo di vedere e poter parlare con esseri che non esistono.
Ma per i cattolici questo loro mondo di fantasia è persino più importante del mondo reale.
E sono talmente gelosi di questo loro mondo immaginario che se qualcuno cerca di riportarli alla realtà lo attaccano a spada tratta.
Ah…. se si rendessero conto che la loro religione è solo un plagio mentale che serve per far avere soldi e potere al Vaticano, allora si renderebbero conto che sono stati presi per il culo fin da bambini. Ma non l’ammetteranno mai a loro stessi. La realtà sarebbe troppo amara per loro.
Vorrei vedere Giovanardi affermare l’idiozia che ha detto al parlamento europeo.
Perchè, pensi che non abbia lo stomaco?. Abbiamo anche un Borghezio e un Matteo Salvini al parlamento europeo. A proposito, quest’ultimo si era dimesso dopo le sue canzoncine razziste nei confronit dei napoletani. Ora è nuovamente parlamentare.
Tutta questa gentaglia xenofoba e razzista sono i nostri rappresentanti e non hanno nessuna vergogna di fare la figura del pirla. A loro basta incassare i soldi e le loro leggi razziste, maschiliste e xenofobe in generale.
Io credo che bisognerebbe , ogni volta che entra in campo un argomento riguardante le religioni, affermare che è meglio non parlarne perchè spno argomenti divisivi. E provare pian piano ad espugere questo argomento dai temi trattati in pubblico, che sia nel parlamento o anche nei nostri siti. una emarginazione progressiva. è un tentativo ovvio.
non so se è una clericalta in quanto credo che la rai sia fuori concorso, ma il tgr lazio ieri ha aperto entusiasticamente sul continuo sconfinamento delpapa su via della conciliazione.
Sia Sacconi che Giovanardi hanno ragione da vendere. Siete pericolosi per l’equilibrio e il benessere della nostra società. Adesso via alle danze con i soliti insulti da laicisti inferociti. Ogni volta confermate indirettamente che abbiamo ragione.
Non si faccia vedere troppo preoccupato per il benessere, sig. Giuseppe: il sig Enrico potrebbe riservarle un pippone sul “piacere”.
Sì, lo so, il sig. Enrico è sempre laconico, ma riesce a ottenere gli effetti tipici dei pipponi ugualmente.
@giuseppe
No. Sia Sacconi che Giovanardi che te siete pericolosi per il quieto vivere.
Affermazione inflazionata mai supportata.
http://www.linux.it/~della/fallacies/pendio-scivoloso.html
E ci credi solo tu 😀
Ma no. Sarebbe uno spreco di tempo.
Però, non ti lamentare. Se scrivi sempre gli stessi commenti è colpa tua.
E ora aspettiamo…
Bla, bla, bla. Sempre più insignificante, ma con l’illusione di riuscire ad interessare.
@giuseppe
No, è che i tuoi standard sono così limitati che sforzarsi di più è una perdita di tempo.
Comunque, ti sei autodescritto di nuovo. 😉
Ancora, “bla bla bla” non è un argomento.
“Siete pericolosi per l’equilibrio e il benessere della nostra società”
Spiega come.
Giuseppe, in merito alle affermazioni di Giovanardi, interpretabili come la teoria secondo cui una maggiore laicità e secolarizzazione portino ad orrori paragonabili a quelli del nazismo, quali elementi supportano questa ipotesi?
In particolare, come spieghi il fatto che le nazioni europee più secolarizzate (Norvegia, Svezia, Svizzera, Belgio, Olanda, Danimarca) sono anche fra le più sane ed in salute (segno non necessariamente della pericolosità della religione, ma di un inesistente nesso fra laicità e degrado sociale)?
Io all’estero ci vivo, proprio in uno di questi paesi, e non credo affatto siano come si crede nell’immagionario collettivo. Me lo dice l’esperienza. Tu da cosa desumi il contrario ?
@ giuseppe
Me lo dice l’esperienza. Tu da cosa desumi il contrario ?
Dal fatto che – come è ormai noto – tu “pensi” (*) al contrario.
(*) ho esagerato ma era per rendere l’idea.
@giuseppe
L’esperienza dal punto di vista di un cattobigotto? No, grazie.
“Io all’estero ci vivo, proprio in uno di questi paesi, e non credo affatto siano come si crede nell’immagionario collettivo. Me lo dice l’esperienza. Tu da cosa desumi il contrario?”
E vedi tutta questa minaccia nazista all’ orizzonte?
Dalle ricerche sociologiche, comunque. Un po’ più affidabili, credo, dell’ esperienza di una singola persona.
Per esempio:”Society without God: What the Least Religious Nations Can Tell Us About Contentment” di Phil Zuckerman
http://www.amazon.com/dp/0814797148?tag=athmedblo-20&camp=0&creative=0&linkCode=as1&creativeASIN=0814797148&adid=09R0AV8ATGY3MRFAXAWE
“Before he began his recent travels, it seemed to Phil Zuckerman as if humans all over the globe were getting religion–praising deities, performing holy rites, and soberly defending the world from sin. But most residents of Denmark and Sweden, he found, don’t worship any god at all, don’t pray, and don’t give much credence to religious dogma of any kind. Instead of being bastions of sin and corruption, however, as the Christian Right has suggested a godless society would be, these countries are filled with residents who score at the very top of the happiness index and enjoy their healthy societies, which boast some of the lowest rates of violent crime in the world (along with some of the lowest levels of corruption), excellent educational systems, strong economies, well-supported arts, free health care, egalitarian social policies, outstanding bike paths, and great beer.”
“Contrary to the views of many conservative pundits and the Christian Right, the least religious countries in the world today are not full of chaos and immorality, but are actually among the safest, healthiest, most well-educated, prosperous, ethical, and successful societies on earth. “Society Without God” by Phil Zuckerman explores life in a largely secular culture, delving into the unique worldviews of secular men and women who live in a largely irreligious society, and explaining the reasons why some nations are less religious than others, and why religious faith doesn’t seem to be the secret to national success that so many claim it to be.”
*Bee
Le posto in link ove vedrà che l’aspettativa di vita è maggiore in Italia a non in Svezia, ove sarebbero più sani.
http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per_aspettativa_di_vita
@Enrico
http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per_indice_di_sviluppo_umano
Non c’è che dire: bella fregatura vivere di più… e peggio.
Non mi pare una obiezione particolarmente rilevante.
L’aspettativa di vita non è sinonimo di livello del benessere del paese.
Ciò che la sopracitata ricerca evidenzia è che “Denmark and Sweden rank among the most well-developed, wealthiest, most democratic, most free, most entrepreneurial, least corrupt, least violent, most peaceful, healthiest, happiest, most egalitarian, best educated, most charitable, and most environmentally compassionate societies in the entire world”, e ciò nonostante siano fra le nazioni più secolarizzate. Segno che il livello di religiosità e il benessere di un paese non sono necessariamente direttamente proporzionali (anzi, alcune ricerche evidenziano trend negativi).
Anche ammettendo per un attimo la bontà della tua obiezione, l’aspettativa di vita in Italia (x) in base alla tabella da te riportata è comunque inferiore a quella del Giappone, in cui la religiosità è decisamente inferiore (y).
(x)= Christianity (77%)
Other religions (2%)
Islam (1%)
Non-religious (15%)
Not stated (5%)
(y)= Non-religious (67%)
Buddhism (22%)
Other religions (3%)
Christianity (2%)
Not stated (6%)
(Views on globalisation and faith. Ipsos MORI, 5th July 2011)
@Enrico
Una differenza dell1,38%? 😆
Non è che postare dati senza sapere su che basi siano stati rilevati sia una bella mossa, eh.
la differenza c’è.
Molto interessante il confronto col Giappone comunque si mostra ancora come il popolo italiano mostri di essere più in salute di quello svedese.
*FSMosconi
Anche gli USa risultano avere un elevato indice di sviluppo sociale veda un pò lei se laggiu nel sud sono cosi sviluppati.
“la differenza c’è.”
Ed è irrilevante ai fini di ciò di cui stiamo parlando.
“Molto interessante il confronto col Giappone comunque si mostra ancora come il popolo italiano mostri di essere più in salute di quello svedese.”
Ancora, è irrilevante, l’aspettativa di vita non è necessariamente legata al benessere sociale generale (dato che può dipendere anche da fattori genetici ed alimentazione), che l’Italia non sia ai primi posti per indice di sviluppo umano, come riportato sopra da FSMosconi è un dato di fatto. Certo che mostri una notevole resistenza a tutto ciò che non fa parte dei tuoi preconcetti. E non si capisce come mai giudichi interessante l’esempio del Giappone per poi rifiutarti di considerarne le implicazioni.
@Enrico
Ti ha risposto Bee
@Enrico
Ti ha risposto Bee.
Il Giappone sta meglio di noi. Quindi? L’accostamento con la Svezia non ha motivo d’essere.
Ma tu sai come si fanno i calcoli dell’aspettativa di vita? O hai postato la tabella ad cazzium come tuo solito?
Intanto, gli USA non sono il Sud America. Rileggiti le tavole e vedrai come all’indice di sviluppo più alto corrisponde una speranza di vita sensibilmente più bassa. Poi informati sugli sfruttamenti nel Sud America e su chi gode di questo sviluppo e chi no.
Dai, ci hai provato anche questa volta…
*gmd85
Sa qual’è il problema principale del Sud America da cui tutto poi discende?La frammentazione famigliare.
E’ vero che un maggior benessere porta ad un consistente aumento dell’attesa di vita, ma non è l’unica variabile che incide su tale valore.
Su tale valore incidono anche caratteristiche genetiche delle popolazioni considerate, le condizioni climatiche (è indubbio che tra Svezia ed Italia vi siano delle notevoli differenze) ed infatti la maggior parte della popolazione mondiale vive nelle zone temperate, differenze nell’alimentazione (legate sia a fattori climatici che culturali).
giuseppe
“Io all’estero ci vivo, proprio in uno di questi paesi, e non credo affatto siano come si crede nell’immaginario collettivo. Me lo dice l’esperienza. Tu da cosa desumi il contrario ?”
Adesso è diventato conveniente inventare la “balla” che vive all’estero? Ovviamente senza portare come al solito delle prove che ci si aspetterebbe da uno che vive da anni all’estero. E magari qualche statistica.
O è il classico Itaka convinto che fuori dall’Italia ci siano i barbari e non ha voluto mischiarsi con loro ed imparare la lingua del posto visto che a parte un po’ di inglese non mi sembra che sappia altro?
@Enrico
Giuro, non sono riuscito a trattenermi dal ridere 😆
L’hai scritto perché ne sei convinto o tanto per tentare di deviare il discorso come al solito? Dubito seriamente che quello della frammentazione famigliare sia un problema sud americano e se anche fosse, non sarebbe certo al causa scatenante.
Il Sud America è sfruttato dalle potenze estere, che creano modelli di sviluppo fittizi per sfruttare gli stati a loro piacimento. Leggiti anche il più scadente libro di economia dello sviluppo. E smettila di dire boiate.
Perchè è possibile lo sfruttamento’Perchè il più forte domina il più debole perchè i popoli sudamericani sono deboli?
1)Mancanza di istruzione
2)Mancanza di capacità di resistenza alla sofferenza.
entrambe le cose sono esacerbate dall’assenza del padre nel educazione.Il ruolo del padre è essenzialmente normativo e tendente a formare il carattere se manca quello la caratteristica al punto 2 non vi è.
mancanza di istruzione dovuta a povertà perchè l’uomo è via e bisogna lavorare il prima possibile.
@Enrico
Ma hai letto cosa ho scritto? Veramente non sai nulla dei debiti fra stati, delle imprese transnazionali, dei modelli di sviluppo falsati e via dicendo?
O che il narcotraffico si insinua dappertutto, a volte sfruttato anche dalle stesse transnazionali?
Quelle che hai scritto più che cause sono conseguenze.
@Enrico
Il voler addossare tutto all’impostazione familiare poi, è ridicolo. Dai, basta, è morta anche questa discussione.
Come siamo passati a discutere dall’argomento originale alle condizioni del Sud America non l’ho neppure capito…
@Bee
Dimentichi il salto in Giappone. Che però è interessante la Svezia. E se vedi gli USA laggiù non stanno male.
Più o meno questi sono i salti logici fatti da Enrico. Tutto per tentare di smentire il tuo commento.
Debiti tra stati li subisce chi è debole.Io ho lavorato per multinazionali che investono anche in Sud America e dico che non vi è nulla di male.
Il capitalismo è rapace ma colpisce chi è debole e non si difende.
@Enrico
Non mi aspetto che chi lavori per le multinazionali ne ammetta le porcate.
Ho cambiato lavoro ora, comunque cosa ne sà lei in che multinazionale lavoravo?
@Enrico
No lo so dove lavoravi e non m’interessa. Tu informati, sulle pratiche delle multinazionali. O sei ingenuo o sei in malafede, se non te ne accorgi. Ciò detto, anche questa discussione è morta.
@ giuseppe
Il tuo commento è un insulto alla tua intelligenza.
Forse non te ne accorgi perché manca l’intelligenza.
Hai fatto tutto da solo, insomma.
Allora dovrebbe essere incriminato per blasfemia:
insulti a una entità inesistente!
Non poteva mancare l’insulto diretto di stefano ( quello che si crede sempre più intelligente delgi altri).
@ giuseppe
Non mi “credo” giuseppe, semplicemente mi confronto a te e constato.
E a differenza di te non nego l’evidenza.
@giuseppe
Dimmi, ma vieni qui per espiare a qualche orribile peccato? 😆
Incredibile, giuseppe, Sacconi e Giovanardi salgono da soli tutti insieme sulla stessa gogna. Chi l’avrebbe mai immaginato.
mi piace vedere i meccanismi di difesa in azione 🙂
è sempre molto interessante
Ma fatti l’analisi che é meglio !!! Fattela fare da altri che sono più oggettivi.
ripeto il concetto… non ci trovo nulla di male nell’andare in analisi (se non il costo delle vere e proprie sedute di analisi 😉 ).
e ogni terapeuta o terapeuta wannabe è tenuto a farla.
per cui non mi stai affatto insultando, anche se il tuo intento è chiaramente quello 🙂
@ giuseppe
Ti assesto una botta in testa e tu te la prendi, confermando indirettamente che ho fatto bene a darti una botta in testa.
Questo è giuseppe….
Anche questa è una clericalata per ommissione:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/20/rai-tarantola-isola-dei-famosi-e-miss-italia-sono-fuori-dal-servizio-pubblico/599463/
Non potremmo scrivere una lettere aperta alla RAI chiedendo di specificare in quale catogeoria si trovano le continue sparate sulla Chiesa e il Papa nei TG?. Informazione, intrattenimento, fiction?.
Direi che vadano inquadrate nella categoria:
”condizionamento e rıncogIıonimentodella massa”.
Anche oggi, come tutti i giorni nel tg-dio delle 13, spot sulle avventure
del papa-Bonaventura: è stato testimone di un miracolo! Attendo dettagli.
Visto che la chiesa è proprietaria di una vasta rete di radio e televisioni,
mi chiedo perché non provvede da sé stessa a diffondere le banalità
che invece la rai si è fatta carico di diffondere?
Mi raccomando italioti di Bologna….
– Continuate ad andare alla casa del popolo (o dovrei dire…casa del popolino dei popolani) con i ritratti di Marx, Hengels, Togliatti, Berlinguer, ecc. ecc.
– Continuate a votare il piddì che sa esprimere un sindaco amico dei preti e dei papocci.
Bravi italioti della bologna (rossa…si il color rosso dei cardinali e/o porporati vari…)
DucaLamberti74
P.S.: NON ricordo se erano viola i vescovi e rossi i cardinali … oppure l’opposto ?
Scusa, ma quali sono le case del popolo a Bolo con i ritratti di Marx ed Engles e Togliatti?
Conosco benino la situazione là, e se mi volessi dare l’indirizzo verificherei, perchè questa della casa del popolo coi ritratti mi sa tanto di clichè lambertesco.
Chiarisco: non l’esistenza delle case del popolo, ma il fatto che siano ancora ritrovi con effigi di Marx, Engels, Togliatti ecc… (Berlinguer in qualche foto può starci, ma mi pare che Berlinguer sia altro discorso dai classici del marxismo-leninismo), mi sa tanto di parto fantasioso.
@Ermete:
Da un punto di vista morale gli italioti di sinistra pensano.
Marx –> Lenin –> Berlinguer –> D’Alema —> Veltroni –> Bersani –> ?? primarie ??
Insomma, il piddì è sempre il piddì che si evolve nel tempo e sta al passo della società sempre giovine e dinamico…
Del resto ora si comprano e si fanno fallrie banche, si investe nella GDO, nelle grandi opere, nei new social media…
Ed ora ci si fonde con la cultura cattolica (se arriva Renzi…sono a posto 🙂 )
piddì sempre fidelis popolanorum italiettae italiottorum
DucaLamberti74
P.S.: Spero da bologna arrivi un segnale chiaro di dire basta pretocci e porporati…a la vedo molto dura.
Insomma, in quali case del popolo si trovano i busti di Marx ed Engels?
In tutte le case del popolino italiota comunistoide…
Magari NON sono di marmo ma della stessa materia con cui sono fatti i sogni
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
DucaLamberti74
Nel tuo caso, nella fissa del connubio islamici-comunisti, sarebbe più il caso di parlare di incubi paranoidi! 😉
@Ermete:
NON parlo io di connubio islamici-comunisti.
MA di corteggiamento servi della gleba-style (la canzone di Elio) da parte dei comunistoidi (cosa ben differente dai comunisti…leggiti una mia risposta in post successivi) verso i musulmani.
DucaLamberti74
E per regalo cosa vorrebbero, il cavallo bianco del mahdi?
Che bello restare bambini, un po’ ti invidio! 🙂
Apprezzo sempre molto questa rubrica, che aiuta anche i credenti come me ad essere sempre vigili sugli eccessi e le degenerazioni.
Però vi faccio una proposta: perché non fate una contro-rubrica “la laicata” della settimana, in cui inserite espressioni di uomini di chiesa che appaiono critiche verso la chiesa stessa, o aperte verso il mondo laico? Sarebbe un ottimo modo per mostrare che accanto alle bassezze dei vari giovanardi di turno, vi sono persone che dall’interno della chiesa sono molto meno “clericaliiste”. A comiciare da molte affermazioni dall’attuale Papa, secondo me.
(non è una provocazione, è una proposta di riflessione sincera).
Approvo la tua proposta, sarebbe utile per mostrare che il mondo religioso
non è monolitico.
Qualche riserva avrei sulle affermazioni del papa: dalle sue parole si leva
un aroma di fanfarone che fanno mal sperare.
Recentemente l’ho definito uno spin-doctor, il modus operandi è quello.
@John:
Io in due occasioni avevo inviato due post in replica a questo dal titolo.
– La barbittata (#01) della settimana
Ma NON me li hanno pubblicati…e posso considerare giusta la decisione (argomento fuori tema…si parla di una clericalata).
Se vuoi puoi suggerire questa tua idea a qualche blog cristiano…e noi come singoli frequentatori del forum UAAR provvederemo a dar contributo.
DucaLamberti74
#01. Barbittata (da Imam barbitto e/o barbuto) … riferito alla maggior parte di Imam e similari di fede musulmana che sfoggiano sempre barbe lunghe, folte o a volte ben curate. Con la loro barba pretendono appunto di apparire saggi e poter dire qualsiasi st@@@@ata … da qui il termine mio … barbittata.
John
Se ho ben capito lo spirito di questo sito dubito che la sua proposta verrà presa in considerazione, personalmente la reputo improponibile per il banalissimo motivo che non ci può essere REALE dissenso all’interno della chiesa cattolica; la chiesa cattolica accetta la “diversità” al suo interno solo finché è funzionale alla sua conservazione, la sua è un’abilissima operazione di “marketing”, un tentativo di coprire ogni segmento di “mercato” così da dare, per esempio, al mafioso il prete mafioso e all’antimafioso il prete antimafioso; all’interno della chiesa cattolica, quindi, l’opposto estremo alla “clericalata” non può, mai e in nessun caso, essere la “laicata” ma l’equilibrismo, il funambolismo della settimana, quello di chi fa timidissime aperture non mettendo però mai realmente in discussione nulla, anche perché se mettessero realmente in discussione qualcosa sarebbero sbattuti fuori dalla chiesa cattolica (come è già ripetutamente avvenuto).
Sacconi, un giro di parole per dire cosa?
Sacconi, il ministro della saluta che negoziava attraverso l’AIPA (Agenzia italiana del farmaco) con Federfarma (il gotha dell’industria farmaceutica in Italia) sull’immissione al commercio dei farmaci e dove togliere la mutualità dei prodotti…… tutto nella normalità istituzionale, si dirà…già, ma è una normalità inerente il regime capitalistico dei monopoli: il direttore generale di Federfarma è la signora Enrica Giorgetti. E la signora Giorgetti è la moglie di….Sacconi!
Poi sai che pranzi gaudenti la sanità privata vatikanista nel comparto della convenzione e della sussidiarietà…..
Leggetivi Carlo Albizzati, A proposito d’un sarcofago di Ostia e della Croce di Ercolano, “Athenaeum”, n. s. a. 20 fasc. 1-2 (gennaio-aprile 1942), p. 106-107:
“Se i Cristiani dei primi secoli avessero usato la croce come figura di culto, i loro avversari li avrebbero senz’altro chiamati ‘adoratori del patibolo’, come li chiamarono ‘adoratori di cadaveri’ allorché venerarono le reliquie dei martiri.”
Direi che questa dichiarazione gronda ignoranza e una certa confusione concettuale.
Superfluo ogni commento.