Veneto: manifestazione in difesa della legge 194

Da più di un anno è evidente un insidioso attacco alla legge 194, una legge che funziona -consentendo l’interruzione di gravidanza pur senza incoraggiarla- una norma a tutela della salute delle donne. La proposta di legge n.3 in discussione nella Regione Veneto, presentata dall’organizzazione antiabortista “movimento per la vita”, che prevede la presenza di volontari antiabortisti nei consultori e persino nelle corsie degli ospedali, oltre a penalizzare la professionalità degli operatori, rappresenta un violento attacco all’autodeterminazione ed una pesante forma di intimidazione soprattutto delle giovanissime e delle migranti. Non accetteremo mai questa irruzione nella riservatezza delle pazienti. Chiunque si arroghi il diritto di imporre una gravidanza non desiderata in termini di divieti, finti aiuti e controlli confessionali, considera le donne una categoria sociale a potestà limitata. Consentire ad un movimento ideologicamente nemico della legge 194 di intercettare le pazienti anteponendosi agli operatori sanitari, è uno schiaffo non solo all’applicabilità di una legge voluta dal 70% degli italiani, ma anche alla stessa laicità delle strutture sanitarie. […] La libertà di disporre del nostro corpo è alla base di tutte le libertà Manifestazione con corteo VENEZIA 7 OTTOBRE 2006 Ore 14 corteo dalla stazione S. Lucia a campo S. Margherita. Promuove: Assemblea regionale delle donne in difesa della 194. Per adesioni: assemblea194@libero.it.

Fonte: Indymedia

3 commenti

Daniela

se abitassi nel veneto ci andrei di corsa al corteo. Qua parliamo di pacs, eutanasia e di testamento biologico e questi mostri con la croce e la bibbia vogliono imporre la loro morale becera e bacchettona; stanno cercando in tutti i modi di violare la legge 194 con l’ausilio della politica. Certo che stiamo messi proprio male, male, male. Le religioni sono impositivi e autoritarie e irrazionali, sono del tutto inadeguate per risolvere i problemi etici e morali, solo con la razionalità e tramite il rispetto delle libertà individuali si può vivere in pace e felici.

ignazio

Ma in Italia di donna che difende i propri diritti e rimasta solo Daniela?
Non c’è molto da scherzare. Un burka non si nega a nessuna donna (fosse solo “morale”)

Emilio Gargiulo

Per quello che posso, cerco di difendere i diritti delle donne. Ma mi piacerebbe che ci fossero più donne a difendere i propri diritti.

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