Quando l’orco si nasconde in una Chiesa

Lui si chiama Oliver O’Grady; lei non ha nome, perché è minorenne quando si consuma il reato. Lui è un prete; lei una bambina di undici anni come tante altre. Una bambina come tanti altri bambini che per 20 anni hanno subito abusi sessuali dallo stesso “padre”: Oliver O’Grady. È la voce del prete, registrata durante il processo nel 1997, a raccontare questa storia agghiacciante in un documentario che uscirà sabato negli Stati Uniti: Deliver Us from Evil, di Amy Berg. La vicenda sarebbe già raccapricciante così. Ma il racconto di O’Grady aggiunge particolari atroci: avrebbe abusato impunemente dei bambini sotto l’ala protettrice del cardinale Roger M. Mahoney, che con sollecitudine lo spostava di parrocchia in parrocchia quando la “situazione” diventava ingestibile. Non solo il silenzio o l’indifferenza di chi non vuole vedere scomode realtà. Ma la complicità, un vero e proprio favoreggiamento di un reato consumato da chi avrebbe dovuto offrire conforto spirituale, e invece imponeva la soddisfazione dei propri appetiti sessuali. Vescovo della diocesi di Stockton, in California, Mahoney vigilava sul possibile scandalo. Attento non a che gli abusi avessero termine, ma che non trapelassero. Interessato non al ravvedimento, ma all’impunità. 500 cause civili nella sola Contea di Los Angeles riguardano abusi sessuali commessi da preti. Il nome di Mahoney ricorre spesso. Oggi O’Grady è in Irlanda, sua terra natia, dopo aver scontato 7 anni di prigione. Mahoney è a capo della arcidiocesi cattolica di Los Angeles, la più vasta del paese, ed è uno dei più influenti uomini di chiesa in America.

L’articolo di Chiara Lalli è stato pubblicato oggi su E Polis Roma

8 commenti

Massimiliano

Ci risiamo. Ancora un’altra violenza sui bambini.

Ho già avuto modo di raccontare una mia personale, terribile esperienza ( vedi Ultimissime 8 settembre ” Milano. Molestie a un rom- un prete in manette ).
SE dio esiste veramente, li faccia bruciare in eterno questi pedofili

Stefano

Naturalmente scommetto che in Italia questo documentario non lo vedremo mai…

Domenico De Simone

Amici, vi segnalo questo articolo pubblicato su http://www.aduc.it :

RICERCA CELLULE STAMINALI. LA LATITANZA DELL’ITALIA GRAZIE ALLE LEGGI PROIBIZIONISTE

Firenze, 12 Ottobre 2006. Nel leggere il numero di ottobre della rivista “Stem Cells” (http://stemcells.alphamedpress.org) si rimane esterefatti di fronte ad una classifica redatta da ricercatori tedeschi e statunitensi. Lo stupore nasce dall’assenza dell’Italia tra i Paesi che hanno pubblicato su riviste scientifiche, nel periodo 1998-2005, ricerche sulle cellule staminali.
Questa la classifica:
128 Usa
42 Israele
30 Gb
27 Corea del Sud
16 Cina
15 Singapore
13 Australia, Svezia
9 Canada
5 Giappone
4 Olanda
3 Germania, Belgio
2 Danimarca, Finlandia
1 Repubblica Ceca, Iran, Spagna, Romania, Svizzera, Turchia

Non ci stupisce, per esempio e se pur nella parte finale della classifica, la presenza della Turchia, perche’ e’ anche in quel Paese che gli italiani vanno per la diagnosi pre-impianto per evitare che nascano bimbi con malattie genetiche ereditarie. Cosi’ come non ci stupisce il primo posto degli Usa e il terzo posto della Gran Bretagna: Paesi in cui la ricerca e’ molto favorita, soprattutto da leggi che (a livello statale e non federale nel caso degli Usa) hanno intuito il grande vantaggio per i malati e il grande business per tutti che c’e’ intorno a questa ricerca.
Per quanto riguarda il nostro Paese, non possiamo che prendere atto di cio’ che e’ il prodotto delle nostre leggi, soprattutto quelle proibizioniste che impediscono lo sviluppo della parte piu’ avanzata della ricerca del settore, cioe’ quella delle staminali embrionali.
Consegniamo questa nota ai nostri legislatori perche’ ci facciano piu’ che una riflessione, mentre noi continuiamo la nostra opera di informazione col nostro periodico “Notiziario Cellule Staminali”, purtroppo ancora l’unico, a livello divulgativo, nel firmamento di questo settore: http://staminali.aduc.it

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

Daniela

ma perchè non accusano anche il cerdinale di favoreggiamento? Se qualcuno è a conoscenza di reati così gravi e non fa niente per impedirlo è anch’esso colpovole, davanti alla legge o no?

Davide

certo le notizie di pedofilia pretesca arrivano anche da noi, ma sembra che la maggior parte delle persone tenda a scusare questi figli di p****na solo perchè sono preti e quindi se fanno qualcosa si è sempre pronti a scusarli. Questo tanto per direquanto i preti siano maestri nell’imprigionare psicologicamente la gente che si illude che siano quelli che più di tutti fanno il bene

Franco

Sulla bibbia sta scritto: lasciate che i pargoli vengano a me……

e il seguito lo dimostrano in pratica!

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