La Siria è sconvolta da due anni di guerra civile tra il regime del presidente Bashar al Assad e le varie frange di ribelli, tra cui anche gruppi di islamisti e talvolta in combutta tra loro. Un conflitto che si trascina mentre la comunità internazionale non riesce a trovare una linea comune. Intanto il bilancio umanitario si fa sempre più tragico: più di centomila morti, con i rifugiati che hanno ormai raggiunto i due milioni, di cui la metà bambini. L’Alto Commissario per i Rifugiati delle Nazioni Unite, António Guterres, con preoccupazione stima che i fuggiaschi dalla Siria raggiungeranno i 3,45 milioni entro la fine dell’anno e che servono 2,9 miliardi di dollari per fornire loro aiuti umanitari.
Lo sconcerto suscitato dalla diffusione di alcuni video che testimonierebbero l’utilizzo di gas nervino sulla popolazione civile, con decine di morti, da parte delle truppe di Assad ha spinto gli Stati Uniti a schierarsi per un intervento mirato contro il regime, mentre la Francia vuole il mandato delle Nazioni Unite e la Russia frena. Intanto l’Onu non ha ancora autorizzato alcun intervento, pur condannando l’uso di armi chimiche. Un’azione esterna potrebbe aggravare la situazione con altre vittime e devastazioni; c’è anche il rischio di cadere dalla padella alla brace dopo Assad, visto il peso dei jihadisti tra i ribelli.
In questa situazione di divisione internazionale, all’Angelus di domenica scorsa, è arrivato l’appello per la pace di papa Francesco . “Mai più guerra!”, perché la “guerra chiama guerra, violenza chiama violenza”. Ha invitato quindi le parti a negoziare e ha esortato la comunità internazionale a fare “ogni sforzo per promuovere, senza ulteriore indugio, iniziative chiare per la pace”. Un appello rivolto alla Chiesa, alle altre confessioni, ma “anche a quei fratelli e sorelle che non credono”. Papa Bergoglio ha quindi invitato a una giornata di preghiera e digiuno per sabato prossimo: data non casuale, scelta perché vigilia della ricorrenza per la natività di Maria. Proprio alla Madonna ha chiesto l’intercessione per “trovare la pace” e le ha chiesto di pregare “per noi”. L’invito del papa al digiuno ha ricevuto una ampia eco ed è stato seguito non solo da cattolici o credenti di altre fedi, ma anche sostenuto da diverse associazioni, da non credenti come Umberto Veronesi e da esponenti politici, persino ministri come la radicale Emma Bonino e i ciellini Mario Mauro e Maurizio Lupi.
Ciò che desta qualche dubbio e dovrebbe far riflettere non è che il papa e i cattolici pratichino un digiuno dalla lampante valenza religiosa, nel nome della Madonna “regina pacis”: liberi di farlo. Un sentito appello per la pace, con immagini che risvegliano l’emotività, può anche essere condivisibile a prescindere dalla fede. Il problema si pone quando realtà associative che dovrebbero essere laiche o coloro che rappresentano le istituzioni di uno stato si adeguano a un comportamento ritualistico di penitenza ritenendola l’unica soluzione valida, di fatto denotando scarsa indipendenza e inventiva. Il messaggio che passa è che associazioni e politici non sappiano cosa fare, che l’unico cui affidarsi è il papa: ciò non può non destare una certa preoccupazione sulle sorti del mondo.
Comprendiamo come il clima di papolatria e adesione incondizionata dei media verso Francesco possa far apparire queste precisazioni come una critica per partito preso. Ma quello che incoraggiamo è una riflessione lucida e partecipata, piuttosto che un supino adeguamento al clima di facile buonismo con digiuno perché l’ha detto un papa tanto umile. Servono iniziative concrete, di altro tenore anche se con minor fanfara. Se proprio ci si vuole impegnare per la pace nel mondo è indispensabile volare alto: organizzarsi e scendere in piazza, spronare la comunità internazionale e metterla di fronte alle proprie responsabilità, utilizzare i canali della diplomazia, impegnarsi per la diffusione della cultura e dell’istruzione, per l’educazione alla libertà e alla coscienza critica, per il consolidamento di istituzioni laiche e democratiche proprio per attenuare odi e contrapposizioni viscerali e facilitare quel clima di dialogo e rispetto. Pregare e digiunare per la pace può servire ai credenti, ma ad atei e agnostici pare piuttosto un espediente: rispettabile, utile forse per la propria coscienza e che risponde a un’ansia di partecipazione, ma pur sempre una soluzione fittizia a problemi reali.
La nostra associazione, nelle sue tesi, sostiene l’art. 11 della Costituzione che ripudia la guerra e mette in guardia dalle derive integraliste e dalle giustificazioni religiose dei conflitti. D’altronde concetti come “guerra santa” e “guerra giusta” sono esplicitamente confessionali e teologici, espressi da pesi massimi del cattolicesimo come Agostino e Tommaso d’Aquino. Senza tornare alle crociate, anche l’Europa postbellica secolarizzata ha conosciuto conflitti a sfondo prevalentemente religioso in Ulster, Cipro, ex Jugoslavia. Dopo l’11 settembre, sia il premier britannico Tony Blair sia il presidente Usa George W. Bush, da ferventi cristiani hanno giustificato gli interventi militari appellandosi a Dio. C’è anche da dire che il pacifismo “sempre, senza se e senza ma” non è credibile e rimane velleitario quando ci si trova di fronte a gravissimi conflitti e a palesi violazioni dei diritti umani. La guerra non è quasi mai “razionale” e comporta altissimi costi, prima di tutto umani, ma in fondo si è dovuto prendere le armi e combattere duramente anche per liberare l’Italia dal nazifascismo.
Il conflitto, come il senso di solidarietà, fanno parte della nostra eredità biologica: solo “evolvendo” la nostra capacità di discutere razionalmente e pacificamente per trovare delle soluzioni fattive a problemi possiamo liberarcene. Oggi più di ieri, anche se apparentemente non sembra, possiamo essere maggiormente coscienti e informati sui drammi che attanagliano il mondo e sulla sofferenza che subiscono altri esseri umani, quindi più indignati e più motivati per cercare di porvi rimedio e a sviluppare una empatia verso i nostri simili. Questo processo, come spiega Steven Pinker nel suo Il declino della violenza, è reso possibile anche dalla cultura illuminista e dal riconoscimento dei diritti umani, che hanno attenuato il peso dei conflitti, verso i quali però siamo molto più sensibili.
Se la Siria è sconvolta dalla guerra, se restiamo indignati per i bambini uccisi e cerchiamo febbrilmente una soluzione per la pace, digiunare nel nome della Madonna non ci sembra proprio la soluzione più razionale. Utile quindi discutere di etica e guerra sulla base di dati di fatto, come la International Humanist and Ethical Union ha proposto ad alcuni intellettuali laici. Un atto concreto che l’Uaar chiede ai ministri è, per esempio, di usare l’8×1000 allo Stato per scopi davvero umanitari, in particolare per l’assistenza ai rifugiati siriani vista la drammaticità del conflitto odierno: questo sarebbe davvero un modo di agire che ci aspetteremmo da una classe politica seria e consapevole del proprio ruolo, invece di limitarsi a digiunare per appaltare soluzioni a non meglio precisati altri.
La redazione
sono grato per la chiarezza e il tono deciso e inequivocabile dell’articolo.
Da liberale, ateo e radicale, aderisco pienamente alla critica alla ministro Bonino, tanto più perché aderente alla proposta bergogliana in veste di ministro, sebbene abbia menzionato sue preghiere laiche; la menzione aggrava anzi la sua adesione, proprio in quanto ministro.
Una petizione (relativa alla proposta dell’articolo di utilizzare l’8×1000) lanciata in tempi brevissimi su https://www.change.org/it ?
Come ammise una volta qualcuno “quello che mi manca di più della religione è la facilità con cui mi lavavo la coscienza.”
Questa storia del digiuno per risolvere uno dei problemi del mondo mi sembra una farsa, utile soltanto (per alcuni) a farsi nominare su qualche giornale.
Metterei però tutto l’impegno possibile, anche con contributo in denaro, per portare avanti in maniera SERIA (magari con la consulenza di Zagreblesky) una azione per alto tradimento contro TUTTI i politici implicati.
http://www.repubblica.it/politica/2013/09/05/news/archivio_gotti_tedeschi-65921570/?ref=HRER2-1
Spero che l’UAAR inserisca fra le ultimissime la questione, che mi sembra gravissima e, una volta tanto, documentata in maniera incontrovertibile.
Digiunare credendo che le parti in causa, fuori dal proprio territorio, si possano interessare della cosa in tutta onestà mi pare né più né meno l’atteggiamento del bambino che non sapendo, riuscendo o volendo risolvere un litigio metta il muso e trattenga il fiato…
@FsMosconi
Di’ piuttosto che il Papa dimostra strettezza di vedute : gia che
c’era oltre al digiuno contro la guerra poteva proporlo anche contro la miseria,contro le malattie,contro l’ignoranza,contro l’inquinamento,contro la droga ,contro la criminalita ecc.
Il tutto a livello mondiale ovviamente ,sarebbe blasfemo porre limite alla divina provvidenza.
Per quello che gli costa…
Be’, però bisognerebbe concedergli che a quel punto avrebbe dovuto chiamare a sé altri possibili concorrenti quali fricchettoni new-age, teosofi, buddhisti convertiti all’occidentale e sette buddhista come la Gakkai oltre che varia similia. E come avrebbe fatto ad appropriarsi di questo Woodstock v. 2.0? 😉 🙁 😀
il punto non mi sembra essere il papa che propone il digiuno, ma i ministri della Repubblica che gli vanno dietro
@FMosconi
Ma proprio non rifletti ?
Dove pensi che tutta la gente che hai citato potrebbe trovare il supporto mediatico di cui gode un papa ?
Li hai mai visti oggetto di adunate oceaniche lontanamente simili ?
@Grendene
Quelli sono sensibili ad un solo passo del Vangelo:
“Prendete e mangiate!”
@Laverdure
Woodstock.
Poi ci sono quelle delle sette teosofiche, della Gakkai e del Culto di Silo in Sud America di moderne.
Però in effetti da noi no. Per fortuna e purtroppo.
Chi lo dice che la guerra non è una soluzione razionale? Per chi ci guadagna lo è.
Chi lo dice che il rispetto dei diritti scaturisce da un ragionamento logico?
Quando sorge un conflitto fra popoli o fra classi sociali, chi decide da che parte sta il ‘diritto’?
Quando la legge difende questo non precisato ‘diritto’, e quando invece è uno strumento di prevaricazione?
Quando la legge prevarica, quali strumenti è lecito usare per modificarla?
“cultura illuminista e dal riconoscimento dei diritti umani, che hanno attenuato il peso dei conflitti”…. infatti le guerre successive sono state le più sanguinarie della storia, e forse le prime senza stendardi religiosi a guidarle.
Beati voi che avete le vostre certezze!
Io sabato digiunerò, voi almeno datevi da fare per cambiare la destinazione dell’ 8×1000.
Non mi risulta che dopo l’illuminismo, gli stati siano diventati illuministi e rispettosi dei diritti umani, nè che l’importanza delle religioni sia scomparsa. Dopo l’illuminismo c’è stata la restaurazione e solo molto a fatica ci sono state delle aperture.
Nella I Guerra mondiale aristocrazia e clero la facevano ancora da padroni nei vari governi e sarà Francesco Giuseppe, un cattolico convinto e rappresentante degli Absburgo, campioni storici della chiesa cattolica, e senza consultare il parlamento, a dichiarare la guerra.
Per non parlare degli intrallazzi e commistioni delle chiese coi vari fascismi, con concordati e religioni di stato.
Ha mai sentito parlare della Tötungs-Theologie, cioè della teologia dello sterminio sul fronte orientale (dove ci sarà la maggior parte dei morti), sostenuta da chiesa cattolica e protestante nella II Guerra Mondiale?
Fa un certo effetto vedere oggi una chiesa cattolica che cerca di accreditarsi come campione del pacifismo e che ha a capo dello IOR un commerciante d’armi.
Per parolaio.
“Io sabato digiunerò”…… che grande sacrificio non mangiare un giorno.
“voi “almeno” datevi da fare per cambiare la destinazione dell’ 8×1000″…….. almeno? Riuscire a cambiare la destinazione del’ottox1000 è cosa da poco rispetto a rimanere un giorno senza rimpizzarsi lo stomaco? Che voi bigotti siate parassiti lo si sapeva già.
Be’, onestamente se guadagni con la guerra sei un farabutto, punto.
E poi scusa: perché si dovrebbe tentare di guadagnare su ogni cosa? Cos’è una religione? E io che, poverello, pensavo che la guerra fosse l’ultima azione da intraprendere se non si hanno altre possibilità e da sbrigarsi in fretta (quindi prima che chiunque lucri sul sangue di qualcun altro). Sarò ingenuo io?
Diciamo che quando qualcuno sarà segregato, torturato e messo ad un lavoro sfiancante senza garanzie né stipendio quel qualcuno troverà i diritti molto più razionali di quanto non potrebbe fare chi li pone in forse così alla leggera. E d’altronde anche il segregatore, torturatore e sfruttatore potrebbe provare tramite irrazionale compassione un afflato di compassione e preferire i diritti al niente.
Vedi sopra: se qualcuno è sfruttato, minacciato, umiliato, costretto è difficile pensare che non stia da quella parte.
A meno che tu non abbia appena inventato il diritto di negare i diritti.
Sta’ sicuro che se sei un reazionario per te lo Stato di Diritto prevarica sempre e chiunque. Dove per sempre e chiunque intendi il tuo status ideale aristocratico o clericale. Vale a dire quello di parassita economico, latifondista per concessione senza vincoli di garanzia per i tuoi sottoposti, privilegiato con titoli vuoti e per meriti quasi sicuramente non tuoi e titolare di tutto ciò con la stessa legittimità.
Diversamente, la questione non si pone, perché parleresti di casi, di diritti specifici e non sarebbe il concetto di diritto ad essere fumoso, ma quello di legge. In quanto inutile in quel contesto.
Non so. Hai mai sentito parlare di quella cosa nuova lì. Come si chiama… democrazia rappresentativa? O Referendum? O (diritto di) protesta?
A che ricordo io la Guerra Franco-Austriaca era stata condotta dagli anti-rivoluzionari proprio con la bandiera religiosa. La Restaurazione e di conseguenza il ’48 non ne parliamo nemmeno. Mettiamoci poi le fisse esoteriche del Baffetto e la propaganda cattolica del Mentone e fai tombola.
Non c’è bisogno che ti lusinghi: si sa che certe critiche non le digerisci. Tutto normale.
digiuna pure se pensi anche solo lontanamente che i tuoi amici di al-qaeda la smetteranno di gasare i bambini. La guerra, razionalmente parlando, è la risposta alla conflittualità tra le persone, tra chi digiunando pensa di ottenere chissà cosa chissà come e chi armi in mano da la colpa alla controparte delle bombe che lui stesso ha messo.
parolaio, le guerre successive all’illuminismo sono soprattutto le seguenti.
Guerre di colonizzazione e decolonizzazione.
Guerra di secessione.
Guerre mondiali.
Conflitti locali extraeuropei.
Queste guerre sono state causate dalla parte che non condivideva nemmeno un grammo di illuminismo.
In ogni caso, nessuna di queste guerre ha spopolato continenti interi, come invece è successo con l’invasione delle Americhe e con la Guerra dei trent’anni, entrambi fenomeni preilluministici.
La Bonino è abituata ai digiuni e come le è stata fatta la proposta è andata in pilota automatico. Sì l’impressione che da è proprio quella di chi non sa che fare.
La diplomazia, bella parola. Un po’ difficile farla, se prima si lanciano le bombe e poi si dice che si vuol parlare.
La guerra non è mai razionale, anche nel migliore dei casi è spinta dall’irrazionalità dell’aggressore, semmai è una necessità. La guerra è il fallimento della ragione. Se è proprio necessaria bisogna seguire la linea francese e tenere a bada le teste calde.
Al posto del papa io farei l’invito a saziarsi e mangiare, a pancia piena si ragiona meglio.
Se gli USA desistessero dall’attacco il merito sarebbe sicuramente accaparrato del papa. Ma se il regime di Assad uscisse rafforzato dall’inazione occidentale e cominciasse a fare un repulisti dei rivoltosi, se ne assumeranno altrettanto velocemente la responsabilità?
Nel caso di un effettivo attacco, questo papa marketing-oriented ne uscirebbe alquanto sminuito; il suo predecessore polacco imparò la lezione quando si spese per annullare la condanna a morte di un detenuto americano: il governatore tirò diritto e Voitila si guardò bene dal riprovarci ancora.
@Diocleziano
Il suo predecessore polacco,se ricordi bene,si reco in visita anni fa proprio dall’esimio Assad,il quale,durante la permanenza dell’ospite,si esibi ‘ in parlamento in una violentissima filippica contro Israele,rispolverando perfino un antico cavallo di battaglia della Curia :il “deicidio” commesso dagli ebrei.
L’allora portavoce Navarro non trovo di meglio,di fronte ad una
situazione “imbarazzante”,che belare un comunicato nel quale si affermava che “uno stato ha il diritto di fare cio’ che vuole in casa propria”.
Chissa se qualche mezzo di informazione ha ricordato di tutto questo ?
E chissa se lo ricorda Francesco ?
Dimenticavo la cosa piu’ importante :
pensa che c’e’ chi sostiene che le visite papali siano uno spreco di soldi e un inutile esibizionismo!
@Diocleziano
“..il governatore tirò diritto e Voitila si guardò bene dal riprovarci ancora.”
Il governatore che citi era Bush.
Un altro invece accetto di commutare la pena di un “giustiziando”,
ma premurandosi di precisare ufficialmente che si trattava di un
“una tantum” in onore del papa.
(in quello stato l’opinine pubblica era largamente favorevole alla pena di morte,e i desideri degli elettori sono ovviamente sacri ).
E sai una cosa ?
In quell’occasione fu molto piu’ accettabile il comportamento di Bush.
State rosicando sul successo del Papa.
http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=710
è proprio spiegato alla signora Pina.
Un po’ di semplificazione e di distanza di troppo. Magari utile, ma sfugge il meglio.
Redazione: Fate un articolo su questo:
http://www.lafucina.it/2013/08/19/gli-atei-sono-piu-intelligenti-dei-credenti/
la redazione aveva pubblicato 3 giorni prima del tuo link 🙂
http://www.uaar.it/news/2013/08/16/intelligenza-degli-atei/
Questa volta il papa non se ne esce solo con uno scontatissimo “Mai più guerra!”, perché la “guerra chiama guerra, violenza chiama violenza”, che, chissà perchè (in realtà lo si sa benissimo) viene accolto, da religiosi e non religiosi, con enorme risalto e infinita riconoscenza… no, questa volta il neo papa spiazza tutti con un proposta finalmente concreta, finalmente costruttiva: una giornata di digiuno! Non importa se suona perfino beffardo quando si pensa a quanti per digiunare non hanno certo bisogno di scegliere un giornata particolare perché sono costretti a farlo tutti i giorni: è il riferimento alla madonna che darà un impagabile valore spirituale ad un gesto puramente simbolico!
Ma le ipocrisie – in questo caso il papa non c’entra – non finiscono qui. Cosa c’è infatti di più ipocrita dal voler regolamentare la guerra come se potesse esistere una ‘guerra umanitaria’? Signori guerrieri, ammazzatevi pure a volontà con tutti i mezzi che avete a disposizione, magari, se possibile, usando bombe intelligenti… ma è severamente proibito ricorrere all’uso dei gas perché questo sarebbe un delitto contro l’umanità: la guerra, prima di tutto deve essere cavalleresca come nei tornei medievali! La morte di innocenti per qualche, per altro inevitabile, effetto collaterale si può tollerare, ma che si muoia asfissiati dal gas, questo no, questo non è tollerabile, questo grida vendetta al cospetto di Dio! E a questo punto non si può più tergiversare: bisogna intervenire.
@Bruno Gualerzi
Voglio raccontarti una mia piccola esperienza.
La guerra in Siria infuria da 2 anni ormai,e pochi giorni fa,per la prima volta,nota bene,ho assistito ad una manifestazione su questo tema,anche se modesta,nel centro della mia citta.
Mi e’ sembrato che ne facessero parte fra l’altro parecchi extracomunitari.
Ora il tema degli striscioni era una repulsa delle intromissioni straniere,vale a dire il paventato intervento USA.
Mi sembra correttissimo: i cittadini siriani hanno il sacrosanto diritto di farsi bombardare,mitragliare,arrostire col napalm,
eventualmente gassare UNICAMENTE dai loro connazionali,oppure,in via straordinaria ,dai loro fratelli mussulmani (vedi “volontari” di Hamas e Al Queda).
E questo vale per entrambi gli schieramenti in causa ovviamente.
E’ un insulto alla loro dignita farsi ammazzare da bombe USA,inglesi o francesi o vedere ammazzati i loro nemici da bombe straniere.
Quel che e’ giusto e’ giusto.
@Bruno
Io tuoi dubbi circa la regolamentazione della guerra, rientrano perfettamente in quello che ho detto: la guerra è un evento irrazionale.
Sbaglia l’articolista a scrivere “La guerra non è quasi mai razionale”, affermando quindi che ci sono guerre quasi-razionali, la razionalità è una proprietà che non ammette quasi (come la laicità).
Le guerre si dividono in 2 grandi categorie utili e inutili al raggiungimento di uno scopo. Ma sono sempre il fallimento della ragione.
Dimenticavo, ma forse è la categoria più importante a non ammettere “quasi”, la libertà.
Per quanto mi riguarda, possono “digiunare” per la pace e la “regina pacis” quanto vogliono, resta il fatto che questa situazione di “stallo” nella quale si trascina la guerra da più di due anni non potrà andare avanti all’infinito, e prima o poi ci sarà qualcuno che prevarrà su qualcun altro (sperando che il qualcuno a prevalere non sarà la componente islamico-integralista annidata all’interno dei ranghi dei rivoltosi).
Nel frattempo, se gli USA, la GB e la Francia la smettessero di appoggiare Al-Qaeda in Siria, farebbero un ottimo favore all’umanità tutta.
Relativamente al digiuno, certamente fate un ragionamento che condivido quando spostate il problema dal Papa-proponente alle realtà laiche aderenti. E peraltro non credo che queste precisazioni siano “una critica per partito preso”, anzi sono obiezioni del tutto ragionevoli. Ciò non significa che non si possa provare a rispondere, peraltro precisando che io non aderisco al digiuno, sono troppo autarchico per aderire a queste manifestazioni simboliche collettive.
Ecco quindi le mie considerazioni:
1) Non penso che non possa esistere un “digiuno ateo”, lo dimostra il fatto che ragruppamenti politici come i radicali da sempre vi fanno ricorso. Certo, i presupposti e lo spirito sono molto differenti dal “digiuno religioso”, ma andando alle radici lo sono poi così tanto? E comunque, in questo caso colpisce l’uso congiunto dello strumento “digiuno” con fine unico e presupposti diversi (la Bonino e Veronesi digiunano anch’essi per la pace, ma non lo fanno certo invocando la madonna…), ma in fondo che c’è di male? Nessuno sta facendo violenza a nessuno, anzi ci si ritrova (chi vuole, senza obblighi) a trovare un atto simbolico condiviso a prescindere dalle credenze.
2) Il fatto che il proponenente sia Francesco: non vedo l’aspetto negativo. Da un papa possono venire cose cattive e cose buone… evidentemente questa è giudicata buona da alcuni atei. E non significache “l’unico cui affidarsi è il papa”… accettare questa proposta non vuol dire accettare in blocco ogni suggerimento che esca dalla bocca di Francesco (non penso proprio che questa sia l’intenzione di Veronesi e della Bonino).
3) Tutto questo ovviamente se questa operazione non significa “limitarsi a digiunare per appaltare soluzioni a non meglio precisati altri”. Ma nessuno ha detto ciò. Nessuno ha detto “digiuniamo e basta”. O meglio, magari qualcuno l’ha pensato, e se l’ha pensato, sbaglia, ma non è certo questo lo spirito dell’attuale digiuno, secondo me (che, ripeto, non aderisco, sto cercando di mettermi nei panni di chi aderisce per capirne le ragioni).
4) E infine, la saggia obiezione di FSMosconi circa la scarsa speranza che “le parti in causa, fuori dal proprio territorio, si possano interessare della cosa”. Nella misura in cui questa obiezione è giusta, deve essere però estesa a tutte, ma proprio tutte, le battaglie simboliche collettive, religiose e laiche (bandiere della pace, striscioni per liberare i sequestrati in guerra ecc.)… Nello stesso tempo, quando una forma di protesta simbolica raggiunge un’adesione davvero molto alta, non si può considerare del tutto pari a zero (per quanto comunque molto basso) il grado di induzione al ripensamento che può avere sui responsabili.
le proteste simboliche hanno il loro peso, vero, ma questa mi sembra davvero poco efficace
inoltre la notizia non è tanto che il papa invita al digiuno simbolico, ma che ministri della Repubblica lo seguano senza far altro di concreto
da un ministro mi sarei piuttosto aspettato una dichiarazione del genere: “in questo momento cruciale preferisco non digiunare ma impiegare al meglio le energie e promuovere cause più mirate alla soluzione del problema come ad esempio …”
@Roberto grendene
Si potrebbe dire che l’efficacia delle proteste simboliche e’
direttamente proporzionale al livello di civilta della parte a cui sono rivolte.
Il problema e’ che la gravita dei crimini commessi da tale parte e’ ovviamente inversamente proporzionale al suo livello di civilta.
Che bel teorema ,vero ?
O forse e’ meglio dire che bel paradosso ?
Se non volete associarlo all’aspetto religioso, il digiuno puo’ essere anche un gesto simbolico di solifarietà per esaltare la volontà di pace che c’é nel cuore di tutti. Credo che chiunque abbia capito l’invito del papa nel suo giusto e alto valore. Voi dovete sempre cercare il pelo nell’uovo, confermandovi come i soliti intolleranti.
@Giuseppe
Peccato che non ci sia modo di valutare il numero reale di digiunatori.
Sarebbe un utile strumento per valutare la reale “volonta di pace”
della gente ,o per dirla papale(buona,vero ?)quanto gliene fr$ghi
della Siria e dei suoi gasati.
Purtoppo con i digiuni non salva la gente dalle bombe e dai gas. E sembra che al tuo buon Dio non interessi molto. E comunque qui il papa non c’entra nulla fa il suo mestiere, se ai occhi per intendere si tratta di un ammonimento a chi ci governa.
E allora perché non offrire un montone sull’Ara Pacis?
O invocare l’arrivo del Feng e del Qilin?
O deplorare Az-Dahak, il distruttore del’Arta primeva?
Ah, giusto: perché per risolvere il problema ha la stessa efficacia del protestare digiunando contro chi digiuna ogni anno un mese intero…
Essendo un pastafariano naturale posso solo aderire con strozzapreti e capesante annaffiate con lacryma christi bianco… vediamo… saint.honoré… che c’è d’altro di buono?…
@peppiniello
Tu sei fra quelli che si bevono le uscite mediatiche del papa, s’era capito. Cominci a non mangiare e bere per più di tre giorni, poi riparleremo di una ipotetica valenza del gesto.
Ed é alquanto ridicooo profittare del momento per parlare di otto per mille, che, tra l’altro, i cittadini sono liberi di destinare a chi vogliono.
Ripartizione, genio. Ripartizione…
veramente i cittadini NON sono liberi di destinarlo a chi vogliono, visto che l’alternativa è tra darlo allo stato (che in sostanza lo rigira alla chiesa) ed ad un numero limitato di confessioni religiose. quindi se uno vuole darlo ad una confessione religiosa non in lista o se è ateo e vorrebbe darlo ad una associazione laica, non può.
è come fare un’elezione in cui puoi votare solo il partito comunista o quello fascista e, se uno si lamenta, rispondergli che “è libero di votare chi vuole”: una risposta parecchio ipocrita. e chi non vota vede il suo voto distribuito a seconda di quello dei votanti, quindi nemmeno l’atensionismo serve….
purtroppo il -giu- è molto giu—
lo sapevo, il medico mi ha chiamato per avvisarmi che uno era scappato
usa il cervello–8/1000- tutti i cittadini non possono destinarlo a chi vogliono-8/1000 alle 10 religioni +stato –io non posso destinarlo alla mia-religione -esempio –tastimoni di geova-musulmani – pastafariani..ecc.ecc—svegliati –sei molto -giu-
@peppiniello
Di ridicolo c’è che tu ancora creda alla favola della libera scelta. Se non ci credi e sai di stare mentendo, è anche peggio.
Brutta cosa chiedere di destinarlo per iniziative umanitarie, vero?
Papa: Si vis pacem para culum.
Segretario: Santità!!!
Come sempre si scade nella volgarità e nel disprezzo, con la scusa della (pseudo) satira.
La preghiera riguarda chi è credente. Gli altri, gli atei, rispettino e una buona volta se ne facciano una ragione e comincino a concepire una qualche forma di intelligenza anche nella testa di chi crede.
Il digiuno è una forma di protesta non-violenta che chi ha voglia di raccogliere raccoglie, non importa se credente o no.
L’articolo è pretestuoso. E mentre tira fuori per l’ennesima volta l’articolo 11 della Costituzione, non si chiede dove fossero in questi due anni i pacifisti con le loro belle bandiere multicolor, dove fossero i pacifisti atei, dato che – è un fatto come diceva anche e bene Stefano Seguri – l’ateismo è sempre il chiodo fisso, l’ottica privilegiata da cui far partire ogni discorso; discorso che spesso, per questo motivo, viene assolutamente strumentalizzato e svilito.
P.S. in questi due anni i vari movimenti pacifisti o sedicenti tali non hanno mosso molti muscoli, il che è biasimabile perchè un comportamento diverso avrebbe potuto incidere, influire. E ribadisco comunque il condizionale. Ma c’è stato il vuoto totale, solo ora si svegliano, ci svegliamo
Il digiuno, come forma di protesta non violenta tra le più nobili e che pure qui viene incredibilmente banalizzato e irriso – nel momento in cui fosse ininfluente, non reca comunque danno.
Il mancato interventismo invece potrebbe averlo arrecato.
Il digiuno come forma di protesta va fatto ad oltranza mettendo a rischio la propria salute, non per un giorno, in cui non vi sono effetti e non si può verificare l’effettiva effettuazione.
Se voleva fare una vera protesta poteva fare come alcuni politici fecero in Irak ed Afghanistan. Un blitz in Siria, con un discorso. Il resto è demagogia mediatica.
RobertoV,
certo, hai anche ragione tu.
Ma, a mio parere, il vizio di fondo e comune a tutti i post di questo sito, è che mi pare ci sia proprio l’ossessione quasi compulsiva di trovare quotidianamente qualsiasi motivazione, piccola o grande che sia, per bastonare la Chiesa Cattolica (non i credenti tutti, ma in particolare i cattolici).
Per cui ogni cosa che provenga dal papa o dall’ultimo pretino di campagna, è, quando va bene, da morire dal ridere, altrimenti motivo di dileggio volgarità varie e offese belle e buone verso i credenti.
Sarai comunque d’accordo con me sul fatto che il cosiddetto movimento pacifista – soprattutto quello nostrano che si scopre pacifista radicale solo o soprattutto quando al governo c’è il mostro Berlusconi – si è dimostrato un bluff totale e che le varie bandiere arcobaleno o gli straccetti bianchi annodati alla borsa che tanto di moda andavano anni fa, erano anch’essi – anzi ancor più – simboli vuoti, demagogia mediatica di cui molti politici, sedicenti di sinistra, ma anche gente comune ovviamente anime belle molto progressiste, prontamente si appropriarono. Per poi scandalosamente e vergognosamente dimenticarsene, tant’è che quelle poche bandiere colorate che ancora si vedono su certi balconi, sono sporche strappate e logore, cosa del tutto sconcia se si pensa al fracassamento moralistico di maroni da parte dei pacifisti ai tempi della guerra in Iraq se non ti allineavi e non mettevi la tua bella bandierina anche sul tuo balcone o la tua finestra e non partecipavi a tutte le sante manifestazioni di protesta (manifestazioni dove, lo slogan più originale era naturalmente “chi non salta Berlusconi è”).
Non so se l’UAAR a suo tempo abbia ridicolizzato anche certo pacifismo, non ho ancora finito di curiosare nel blog ……
(sempre a RobertoV)
se è vero quel che dice Aurelio Mancuso in un suo articolo di questi giorni, sembra che non solo di preghiera e digiuno si sia proposto, ma:
” ……… Per questo aderiamo al forte richiamo di papa Francesco, che ha chiesto a tutti, credenti e non, di dedicare con le forme che decideranno, dalla preghiera al digiuno fino alle manifestazioni, sabato 7 settembre come giornata della pace, della richiesta di cessazione di ogni guerra….”
Ma ritorna quel vizio di fondo che ti dicevo.
Che, via via, mi appare sempre più evidente.
Cioè, non so se hai seguito quella polemica che mi aveva vista protagonista, e che aveva riguardato la presunta pedofilia insinuata/attribuita da un abituale lettore di questo blog, al novo papa;
e attenzione: il dato triste è che all’inizio costui era stato mosso da una sorta di goliardia; poi, viste le reazioni non solo mie ma di qualche altro sparuto lettore, non ha avuto il carattere di ritrattare magari scusandosi per quelle che potevano anche apparire come diffamazioni, ma calcando la mano e mandando compulsivamente inutili foto.
In tanti invece lo difesero, se non altro per mancato commento di disapprovazione. Vai a controllare (poi magari mi puoi dire che invece eri d’accordo con lui, libero di pensarla così, libera io di dire la mia).
E nota bene – visto che il tema mi è sempre stato particolarmente a cuore e un po’ penso di saperne – che a me non frega una mazza il fatto che fosse preso di mira il papa; questo tanto per chiarire, semplicemente non si dà del pedofilo a nessuno GRATIS!
Ecco, allora suggerirei a tutti, credenti e atei furiosi, di farsi una ragione delle idee diverse degli altri, di evitare di dire che dio DEVE essere il bene o il male per tutti, di riuscire a intravedere, da entrambe le parti e come ho già detto, una qualche traccia di intelligenza e di spirito critico nelle altrui e diversamente pensanti capocce e che le iniziative sono buone, meno buone, inutili indipendentemente dalla parrocchia che le propone.
Il Divo Giulio,lui ci voleva in un frangente come questo !
Avrebbe tirato fuori certe battute piu’ micidiali dei missili!
@E.ng.y
Il digiuno di un giorno vale zero. Certo, chi osanna la figura del papa e chi abbocca alla sua presa mediatica lo vedrà come un gesto di grande umanità, ma è aria fritta.
Non è colpa nostra se Chiesa e pretonzoli prestano il fianco a bordate. E non sto generalizzando.
Quanto alla diversità di idee, si, mi andrebbe bene, ognuno creda o non creda quello che gli pare. Nessuno vuole imporre la non credenza. Ergo, direi che a essere in difetto è qualcun altro.
Visti i risultati delle varie primavere arabe, dell’Iran, dell’Irak, ecc. non saprei dire chi sia meglio tra Assad ed i ribelli.
Si può parteggiare senza problemi solo per le vittime , per i profughi, ma su chi sia meglio a governare il paese, e con un intervento si decide, non saprei, sarei molto cauto. Tenendo conto anche dei risultati dei vari interventi “umanitari” degli ultimi anni.
Infatti su la Repubblica un esperto di strategie commentava affermando, piu’ o meno, che la soluzione migliore per l’Occidente e’ lasciare che le parti in causa,vale a dire Assad,Hamas,Al queda ecc si scannino piu a lungo possibile tra di loro.
In questo modo gli rimarra molto meno energia per fare
danni all’occidente.
Per cinica che sia mi sembra un’osservazione valida.
@ Engy
@ Roberto V
Al di là di tutte le possibili distorsioni riscontabili nei movimenti pacifisti, sono del parere che il pacifismo sia, oggi come oggi, l’unica scelta razionale di fronte ad un mondo che – dopo tanti millenni di civiltà – non ha ridotto di un grammo una violenza la quale ora sta rischiando (i mezzi ci sono tutti, e alla portata anche delle nazioni meno affidabili) di riportarci tutti all’età della pietra. E anche ‘più in là’. Ciò comunque anche di fronte alla constatazione che nessuna guerra ha mai risolto veramente nulla nel senso di creare le condizioni perché non ne scoppiassero altre, e anzi, quasi sempre ne sono state la premessa. E anche quando certe guerre non potevano che essere considerate ‘giuste’… ma giuste in quanto purtroppo necessarie, come l’ultimo conflitto mondiale. Alla fine del quale, di fronte a quella carneficina, tutti (tutti i sopravvissuti, vincitori e vinti), nell’immediato hanno espresso la ferma volontà che sarebbe stato l’ultimo. E – la mia età mi ha consentito di captarlo, di sentirlo nell’aria – c’era veramente questa convinzione. Poi si è visto come sono andate le cose.
Quindi, o ci si adopera perché le guerre non diventino ‘necessarie’, oppure, una volta scoppiate, non ci saranno nè vincitori nè vinti: tutti perdenti. Utopia pensare di prevenirle? Forse, ma di fronte a dove ci sta portando tanto ‘realismo’, credo che il vero realismo sia l’utopia.
Ed è proprio cavalcando questa esigenza (e – parlando espressamente da ateo – vengo ad un altro appunto in merito al vostro intervento) che il papa – riconosciuto da credenti e non credenti, a livello personale o istituzionale, la sola vera autorità morale di questo paese (parole di Napolitano, ma non solo) – sembra il solo ad avere il diritto di parlare di pace. Per cui – sempre parlando da ateo, e comunque per quanto mi riguarda – non è tanto ciò che esterna il papa, (digiuni a parte, un concentrato di ovvietà che ovviamente trova tutti d’accordo) che si critica, quanto il rilievo che ne viene dato, come se si riponessero solo in lui le speranze di pace. Che – e parlo ancora da ateo – per un credente si raggiungerà veramente solo… ‘aldilà’. La pace eterna.
PS. In altra sede o cercato di argomentare perché un ateismo consapevole (razionale più che razionalista) non può che evolvere in senso pacifista.
Grazie Gualerzi,
per me l’iniziativa lanciata dal papa è comunque buona.
Se poi, quando dici che ormai sembra l’unico sul quale riporre speranze di ogni tipo, l’unico punto di riferimento valido e sicuro in questa valle di lacrime e sangue e ingiustizie, denunciando quindi un atteggiamento oltremisura ossequioso e smodatamente entusiastico da parte di (quasi) tutti, allora sono d’accordo.
Dell’iniziativa del papa parlano solo i media italiani, non all’estero. In Germania ed Austria non ce n’è traccia.
E’, come per i vari “importantissimi” interventi di Berlusconi all’estero, pura propaganda ad uso italiano, pura demagogia. Come definire diversamente l’azione del Vaticano che strombazza a destra e a manca di aver telefonato a Putin, senza dirci quali sarebbero stati i risultati? Di solito le trattative efficaci vengono fatte in segreto.
Ipocrisia da parte di un papa che tiene a capo dello IOR un commerciante d’armi e da parte di un governo che proprio nei mesi scorsi comprava diversi aerei da guerra.
Non ricordo discorsi o interventi contro il traffico e commercio d’armi.
Sarebbe interessante sapere da chi arrivano le armi ai ribelli e ad Assad (sicuramente in parte dalla Russia che non ha nessuna intenzione di farsi coinvolgere in un intervento).
Sull’ultimo numero di Le Scienze c’è un interessante articolo su un vasto studio effettuato sulle popolazioni primitive. Sembrerebbe che non fossero così violente come secondo un accettato luogo comune, cioè gli atti di violenza che si verificano sono in genere a livello individuale, non a livello collettivo, cioè non sono atti di guerra.
Quindi sembrerebbe che con i sistemi più vasti e complessi, con una forte gerarchizzazione (ed io aggiungo col connubio religione-potere) l’uomo sia diventato più aggressivo e veda nella guerra una soluzione dei conflitti.
Correggo
non “…l’uomo sia diventato più aggressivo e veda nella guerra una soluzione dei conflitti.”, ma
“…gli stati sono diventati più aggressivi e vedano nella guerra la soluzione dei conflitti.”
Sono convinto che se esistesse una vera democrazia ed i cittadini potessero decidere liberamente si farebbero molte meno guerre. Purtroppo sono in genere in pochi a decidere e questi ragionano in genere in termini guerrafondai.
Per esempio austriaci ed italiani si combatterono sanguinosamente nella I guerra mondiale eppure è assodato che nessuno dei due eserciti aveva voglia di combattere, solo i loro superiori.
non capisco la necessità di digiunare: per fare un sacrificio???? Anche mangiare fino a scoppiare è un sacrificio!! Anzi, prova a mangiare fino a star male e poi ricominciare di nuovo e via così per un giorno, così vediamo se il giorno successivo sei più sacrificato o no.
Digiunare avendo da mangiare è una gran mancanza di sensibilità e solidarietà verso le vittime della guerra siriana, quasi una derisione se questo digiuno non viene accompagnato di un concreto aiuto economico. Il Papa si risparmi le burle alle vittime e tiri fuori il malloppo, restituisca l’8×1000 (tutto) alle vittime della sua ipocrisia.
http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2013/09/03/la-farsa-della-guerra/?ref=HROBA-1
Praticamente Odifreddi dice quello che ho detto io, ieri e oggi, ora gli chiedo i diritti. Cavolo ha sostenuto la mia stessa tesi circa i razzi nel mediterraneo e il commento sulla Bonino 😆
Almeno non mi sento l’unico idiota a pensarlo ora siamo in due.
Tanti bei discorsi,ma escludendo l’uso della forza militare,quali altri mezzi di pressione pensi che siano disponibili,verso un personaggio come Assad ?
La fraterna amicizia di URSS,Cina e Iran lo pone al riparo di qualsiasi embargo commerciale (ammesso che un embargo abbia mai funzionato).
Tolta la forza militare e quella economica,quali altre forze esistono al mondo ?
Quella “politico diplomatica” come vorrebbero far credere i soliti progressisti ?
Senza strumenti di pressione militare o economica lla
diplomazia e’ come la carta moneta degli staterelli del terzo mondo,privi di riserve auree o di economie degne di questo nome :all’estero e’ solo carta straccia colorata.
Buona solo per prendere in giro i villici in casa propria,
come le prediche di tu sai chi.
Ma perchè come laicisti dovremmo volere la caduta di Assad? Per regalare uno stato ai tagliagole integralisti di Al Nusra?
Condivido il senso del post, ma avrei usato maggiore cautela e disincanto nel tratteggiare il quadro della situazione siriana: usare il termine “regime” per indicare il sistema di governo di quello stato, e riferire unicamente la tesi della casa bianca sul presunto uso di armi chimiche da parte di tale governo, rischia di fare apparire un ingenuo ed improvvido allineamento al coro ed alla faziosità dei megafoni “para bellici”.
Perdonatemi poi la pignoleria, ma nella seconda riga del post non afferro il senso di quel “talvolta in combutta tra loro”.
Essere in combutta, in italiano, significa essere complici, non essere in lotta.
“..usare il termine “regime” per indicare il sistema di governo di quello stato..”
Ben detto,solo i qualunquisti possono dubitare che si tratti di un governo legittimamente eletto ,come quello precedente di suo padre .
i profughi siriani faranno anche loro digiuno?
No ,fanno penitenza facendosi flagellare.
Dagli shrapnels.
“dio, se esisti, fa’ che finiscano tutte le guerre” questa dovrebbe essere la preghiera ma il papa sa bene di non poterla fare perchè non sarebbe mai esaudita. Fra l’altro sono guerre anche di religione, provocate da fedi diverse ma ugualmente illusorie e invocare l’intervento di un’entità inventata offende l’intelligenza delle persone.
@Marilena
Guarda che i Papi e i loro subalterni preghiere simili le fanno da secoli,evitando ovviamente il “se esisti”.
I fedeli non si formalizzano di certo se non vengono mai esaudite.
Se fossero capaci di farlo le cose andrebbero molto diversamente.
Appunto, sono d’accordo con te.
marilena,
secondo il tuo ragionamento si potrebbe dedurre che chi decide le guerre è ispirato da dio e non è libero, come dice spesso un Gino Strada, di non farle!
L’uomo non decide di fare la guerra, è colpa di dio o di Dio, giusto?
Mamma mia, che livello!!!
Ma li leggi gli interventi prima di rispondere ?
Come stai ?Son cipolle !
Va bene, @Laverdure
non so leggere, sono tonta e bigotta naturalmente (poi guarda, ora che ci penso, effettivamente quando mi chiedono come sto rispondo che sono cipolle …).
Abbassati a rispondermi tu allora: l’uomo può scegliere se fare o non fare la guerra?
La guerra è colpa di un qualsiasi e fantomatico dio o è una precisa scelta degli uomini?
Gino Strada – che con tutti i suoi difetti e nonostante sia un grande intollerante, è un grande uomo – lo va ripetendo da decenni: “come si evitano le guerre? semplice, non si fanno”,
Altro che ridicolizzare come al solito la fede e uscirsene bellamente con le solite … diciamo baggianate và …!
@E.ng.y
Diciamo che il concetto di dio fa da catalizzatore. Ce ne sono anche altri di catalizzatori, eh, ma quello divino ha una rilevanza non di poco conto.
@Engy
“come si evitano le guerre? semplice, non si fanno”,
Come abbiamo fatto a non pensarci !
Analogamente:
“Come si evitano le malattie?Semplice,restando sani ”
E pure:
“Come si risolve il problema della fame”Semplice:
mangiando”.
Che genio quel Gino Strada!
Dovevano fare Papa lui !
C’e’ il piccolo dettaglio,che per scatenare una guerra e’ sufficente che lo voglia UNA SOLA delle parti in causa,mentre per mantenere la pace occorre che questa sia la scelta di TUTTE le parti.
Vedi ad esempio la seconda guerra mondiale.
Beninteso si puo’ rifiutare di combattere :e’ cio che fecero,salvo alcune notevoli eccezioni (ghetto di varsavia)
gli appartenenti alle comunita ebraiche europee di fronte alla “soluzione finale”.
Molti non tentarono nemmeno la fuga pur avendone la possibilita.
Sfortunatamente i risultati non furono molto incoraggianti,e l’attitudine degli israeliani a ricambiare una sberla con altre dieci,chissa,forse deriva da questo.
Voi dite di no ?
Laverdure,
la frase di Strada è banale e lui lo sa bene mentre la dice, ma è l’unica cosa che si può dire se si è convintamente e nei fatti pacifisti, come lui secondo me lo è (e guarda che non lo voglio mitizzare proprio per niente).
Te l’ho riferita solo per dire che è una cavolata (quelle cavolate con la doppia zeta) dire o recriminare : Dio, ferma la guerra!
Da qualsiasi punto di vista ateo o credente.
secondo me eh 🙂
Eppure, da bambini, le preghierine idiote erano proprio queste. E le catechiste giù ad alimentare la convinzione che fossero utili. Dinamiche socio-economico-politco-religiose (questo è l’insieme che porta o meno a un conflitto), il problema di fondo sta nell’educare all’utilizzo della formula magica.
secondo me dio non esiste perciò il mio ragionamento non è quelli che descrivi tu e lo hai capito benissimo, fai finta di non capire. E’ il tuo il livello basso, capito?
il commento è per rispondere a engy.
@marilena,
commento? Parola grossa, non mi pare proprio.
Che dio non esista per te, era assodato (e, detto tra noi, sai quanto me ne frega?)
Quindi e invece, chi ci crede dovrebbe chiedergli di far terminare le guerre (roba che neanche un bambino fa una considerazione del genere) e, dici tu, non può farlo questo beota credente di turno, che sia papa o meno, dato che è consapevole del fatto che sto dio è quella favoletta scema in cui si ostina a credere o che continua a vendere per trarne vantaggi e tornaconti personali, i più torbidi naturalmente.
Prova a rispondere alle mie banalissime domande magari!
@E.ng.y
Gli elemnti sono: preghiera a dio; il papa non crede in dio; ergo, sa che la preghiera non verrebbe esaudita. Questo era il succo del discorso. Poi, la preghiera è usata eccome e non dai bambini, purtroppo. La tua domanda non era pertinente.
Queste le motivazioni di Emergency all’appello del papa.
Segno che ognuno può – evidentemente – partecipare come vuole e segno che per fortuna c’è chi vede la bontà delle proposte e non passa il suo tempo nell’ansia di screditare gli altri:
” ……Lo faremo nel nostro modo, stando dalla parte delle vittime: in Iraq, dove ogni giorno restituiamo gambe, braccia e dignità ai mutilati di guerra; in Italia, dove i nostri medici prestano le prime cure ai profughi, tra cui molti siriani, che sbarcano sulle nostre coste; lo faremo in Afghanistan, dove quest’anno abbiamo ricevuto oltre il 50% di feriti in più rispetto all’anno scorso – se mai servisse un’altra prova del fatto che le guerre non portano mai la pace, ma aggravano lutti e violenze”.
Né più né meno che dire che sono già impegnati a portare aiuti umanitari.
Si può poi dire che c’è chi passa il suo tempo a dire che gli altri screditano. E a idolatrare incondizionatamente.