Fecondazione in Finlandia

Il Parlamento finlandese ha approvato la nuova legge che regolerà la procreazione medicalmente assistita. Saranno ammesse alla fecondazione in vitro le donne single e le omosessuali; non ci sarà un’età limite per ricevere i trattamenti (i medici decideranno se ci sono impedimenti sanitari); i donatori di gameti saranno identificabili e resi noti ai bambini concepiti con il loro sperma o con i loro ovociti al compimento del diciottesimo anno di età. La legge attende adesso l’approvazione finale da uno speciale comitato parlamentare.

Post di Giuseppe Regalzi sul blog Bioetica

9 commenti

Kaworu

peccato che il finlandese sia così dannatamente difficile…

paese civile, veramente… beati loro.

Giuseppe

Mmah… sono maschio e quindi posso solo intuire quanto sia importante per una donna crescere in seno un figlio e darlo alla luce. Non sono genitore e quindi probabilmente sottovaluto il fatto che un figlio con il mio codice genetico (e che quindi mi assomigli) possa apparirmi più “mio” di un figlio adottato.

Tuttavia penso che si dovrebbe dare maggiore priorità ai bisogni dei bambini già nati e che non hanno una famiglia. O forse in Svezia non ci sono orfani?

Kaworu

non puoi obbligare una coppia che non se la sente ad adottare un bambino, però…

deve esserci la scelta tra fecondazione eterologa/assistita che sia e adozione.

senza contare che molte coppie perfettamente sane e magari già con figli propri, adottano.

insomma, adottare non è una cosa facile, una coppia deve sentirselo ed essere ben motivata. non è così facile adottare un bambino come si può pensare, anzi.

Silvia

@ Giuseppe
In Italia gli orfanotrofi sono “pieni” perché è la lobby chiesastica a rendere difficili le adozioni.
Scommetto che in Finlandia una persona sola (o una coppia di convinventi) può adottare dei bambini, da noi no. Qui serve la raccomandazione del vescovo e la gente trova più facile cercare di avere un figlio proprio…

Francesca

@Silvia

Penso sia ormai chiaro che non ho in simpatia i clericali, ma sinceramente non sono d’accordo con te.
Le adozioni sono difficili in tutta Europa, fortunatamente, poichè si è adottata una normativa che prevede controlli rigidi sull’affidabilità dei futuri genitori, infatti i fallimenti adottivi di bimbi o ragazzini provenienti dai paesi che la applicano con serietà sono quasi nulli. In Italia, purtroppo, i bambini in stato di adottabilità sono pochissimi, poichè è sufficiente, per non essere adottabile, avere in vita un qualsiasi parente anche lontanissimo. In più, la maggior parte dei genitori vuole un bambino piccolissimo, col risultato che i già pochi bambini disponibili sono destinati a restare dove sono. Buon ultimo il precedente governo, con la sua cultura anarcoide del fa come ti pare, ha pasticciato ancora più le cose, come spiega l’articolo che ti linko qui:

http://www.unbambino.it/articoli/default.asp?id=257

Certo, alla base c’è il familismo degenere tipico degli italiani, ed il fatto che il percorso adottivo sia visto come una riparazione ad un fallimento genitoriale (vedi caso dei Giusto)ma penso che sia più un problema di costume che un complotto clericale.

Daniela

ma l’imporatante che ad ognuno sia data la possibilità di scegliere, se una persona vuole adottare un bambino bene, se invece vuole riccorere alla fecondazione assistita allora che si faccia una legge decente e giusta, come quella della finlandia e di altri paesi europei.

Kaworu

appunto. la libertà di scelta è l’unica cosa realmente sacra.

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