Il governo inglese sostiene il rapporto a tutela della libertà di pensiero

Il fenomeno dei non credenti che rischiano la repressione, che subiscono angherie o il carcere, è ormai diffuso nel mondo. Con la secolarizzazione, anche in paesi tradizionalmente conservatori o autoritari emergono i non credenti. E grazie anche ai social network, tanti atei e agnostici sono più liberi di esprimersi, ma spesso rischiano di subire la repressione confessionalista, con accuse di blasfemia o di offesa alla religione.

Ora anche la Gran Bretagna si pronuncia apertamente per la difesa dei diritti di atei e agnostici. La deputata conservatrice Angie Bray ha chiesto un commento del governo al Freedom of Thought Report 2012, che elencava i casi di discriminazione subiti dai non credenti nel mondo e le legislazioni liberticide di tante nazioni, soprattutto islamiche. Bray fa parte del gruppo parlamentare che si occupa di libertà di religione e credenza, che ha tra i referenti anche la British Humanist Association.

Il sottosegretario agli Esteri per l’Europa, David Lidington, ha risposto per l’esecutivo che “la nostra politica per la tutela della libertà di religione o credenza è coerente con il messaggio principale del report della International Humanist and Ethical Union”. Ovvero che “le leggi per la difesa internazionale dei diritti umani esistono per proteggere gli individui che manifestano le loro credenze, non per proteggere le credenze in sé”. Il deputato ribadisce che la difesa della libertà di espressione, anche su internet, è una “priorità per il governo inglese”, e che questo “coerentemente ha criticato i tentativi di creare un nuovo standard internazionale volto a proteggere le religioni dalla critica”. Il governo si impegna esplicitamente a proteggere non solo i diritti dei credenti ma anche di coloro che non professano alcuna religione. In settimana è stato promesso anche un incontro tra la BHA e la baronessa Sayeeda Warsi, senior minister con incarico per Asia e Commonwealth.

Saber-Iheu

È fondamentale e prezioso l’impegno di un’organizzazione come l’Iheu (di cui fa parte anche l’Uaar) per la difesa dei diritti e delle libertà. Ma per dare concretezza a questi sforzi è importante anche l’interesse dalla controparte politica, che ormai non può continuare a ignorare le istanze dei non credenti per la laicità e la difesa dei diritti. In un paese come la Gran Bretagna, dove le associazioni laiciste sono molto attive, e atei e agnostici ormai escono allo scoperto tanto da rappresentare una percentuale rilevante della popolazione, esiste un intergruppo laico a livello parlamentare. Mentre in Italia purtroppo la situazione di arretratezza, la sudditanza delle istituzioni verso la Chiesa cattolica e l’egemonia clericale impediscono che certe questioni siano prese minimamente in considerazione.

Qualche timido segnale, con la maggiore visibilità dei non credenti e dell’Uaar, arriva anche in Italia. Proprio il ministro degli Esteri Emma Bonino aveva assicurato l’impegno dell’Italia anche per la tutela dei non credenti, quando l’Uaar aveva portato all’attenzione del governo il drammatico caso dei blogger atei in Bangladesh. C’è ancora tantissimo da fare in Italia e la nostra associazione è impegnata quotidianamente contro le discriminazioni e per l’affermazione della laicità. Di certo rincuora sapere che vi sono governi che manifestano attenzione anche per chi non crede, lo afferma pubblicamente e viene perseguitato per questo.

La redazione

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27 commenti

whichgood

Da noi ogni 6 mesi praticamente sciolgono un Comune per mafia, fanno almeno una legge ad personam, almeno due pensionati si tolgono la vita per disaggio economico e si suicida qualche giovane omosessuale o donna per mancanza di leggi (non è casuale) che gli tutelano. In questo contesto il clericalismo fiorisce per forza, perchè laddove c’è sofferenza, sfruttamento, ingiustizia sociale e leggi liberticide la Chiesa vede rappresentata la sua dottrina e proietta le sue aberranti esternazioni sadiche su tutto e su tutti.

Stefano Grassino

Da noi esiste la regola del “si fa ma non si dice”. Che poi tutti lo sanno, non ha importanza. L’ipocrisia, dopo lo sport nazionale che è quello di fregare il prossimo, è il secondo atteggiamento di noi italiani.
Le chiacchere da bar sono a tutti gli effetti la realtà; l’importante è fare buon viso a cattivo gioco ed in questo la chiesa è maestra così come il suo gregge.
Si sa che gli atei ci sono come ci sono sempre stati, si sa che tutti bestemmiano e mandano gli accidenti a noi preti ma, alla fine, si battezzano i figli e si fa il matrimonio in chiesa così come in punto di morte si chiama il prete. Soprattutto si invita il parroco a cena o a pranzo la domenica e qualche vedova o sposa insoddisfatta, nel suo letto.
Adesso le cose stanno cambiando e questo la chiesa lo ha avvertito. Incurante della fede ha scelto un Papa show man. Ha i soldi per pagare politici e giornalisti e sa che l’Italia non ha la tradizione democratica dell’Inghilterra.
Non per questo ci dobbiamo arrendere; solo dobbiamo essere consapevoli che qua sarà “leggermente” più dura. Sempre meglio che trovarsi un cappio al collo.

Maurizio

Quotando l’articolo: Le leggi devono proteggere i credenti, non le credenze. Sottoscrivo e aggiungo i non credenti.

Gianluca

“le leggi per la difesa internazionale dei diritti umani esistono per proteggere gli individui che manifestano le loro credenze, non per proteggere le credenze in sé”

Mi chiedo come si possa conciliare questa lodevole espressione con la contemporanea coesistenza, in suolo inglese, delle faith school e dei tribunali islamici.

alessandro pendesini

…., la sudditanza delle istituzioni verso la Chiesa cattolica e l’egemonia clericale IMPEDISCONO CHE CERTE QUESTIONI SIANO PRESE MINIMAMENTE IN CONSIDERAZIONE…. Dice l’articolo, che ovviamente condivido.

A mio modesto parere ritengo sarebbe molto interessante, da parte dell’UAAR, stabilire un elenco o riassunto dettagliato che denuncia chiaramente quali sono le domande « tabù » che la chiesa cattolica (e non solo), già da secoli, vuole a qualsiasi costo soffocare poiché considerate “molto imbarazzanti”……
Certe domande pertinenti, possono non solo demolire il loro “credo” ma anche ridicolizzarlo senza nessuna agressività o odio restando politically correct ! Un esempio che mi è particolarmente caro :
–Un Dio -onnipotente e onnisciente- poteva creare -se avesse voluto- una libertà che non consentisse il male oltre certi limiti, limitandosi ad un male fisico necessario (come segnale che richiama l’attenzione) evitando quello insopportabile o atroce. Quindi, sarebbe assurdo affermare che il male -che non esisteva- l’ha voluto lui ?
–Sarebbe assurdo affermare che tutti i mammiferi (e non solo) possono soffrire atrocemente ed irreversibilmente ? L’etologia insegna che diverse malattie, malformazioni alla nascita, ecc..causano delle sofferenze intense inutili che Dio avrebbe potuto evitare poiché non esiste nessun nesso tra il Peccato Originale (Eva) e la sofferenza degli animali. Dio sarebbe parziale al punto di confondere il presunto peccatore umano con l’innocente animale il quale non poteva commettere nessun peccato o disobbedienza verso il Creatore ? Inoltre come possiamo spiegare che abbia avuto delle preferenze avantaggiando i felini, coccodrilli, leoni, orsi, lupi, ecc…cioé i predatori e non le prede, tra le quali, ad esempio, le gazzelle, conigli, pecore ecc..?
— Come potremmo condannare alla sofferenza tutti gli animali, uomo compreso, sulla presunta colpa di un solo antenato ? Ma anche immaginare che dall’umano creato e programmato per essere “perfetto” emerga una volontà di trasgredire il suo creatore ?

Flavia V.

Concordo e sottoscrivo, ma visto che il Regno Unito è composto da Irlanda del Nord, Scozia, Galles e Inghilterra, sarebbe bene non definire il governo “inglese” ma”britannico”.

MASSIMO

Dio non esiste, ma si vuole far finta che esista perchè altrimenti non sarebbero più giustificabili i soldi che l’Italia regala ogni anno al Vaticano.

Federix

Eppure nessun politico italiano menziona mai “Dio”. 😯
Invece, si fa un gran parlare di “radici cristiane”, di “crocifisso da esporre nei luoghi pubblici”, di “alto magistero della Chiesa (o del papa)” e di altra aria fritta del genere… 👿

whichgood

” Eppure nessun politico italiano menziona mai “Dio”

Sei proprio sicuro ?????

Federix

“Sei proprio sicuro ?????”

A ben pensarci, non molti giorni fa Letta ha sfiorato l’argomento dicendo “Se vi scappa una preghierina per l’Italia…”.
Altri esempi non ne ricordo, a parte http://www. y o u t u b e .com/watch?v=lS28nAtoarM che non fa testo nel senso che intendiamo qui…
Tu ricordi qualche esempio? Forse Buttiglione o la Binetti o la Bindi?
Personalmente non ho ricordi di menzioni di “Dio” da parte di alcun politico, ma forse la memoria mi difetta…

Federix

Sì, vabbè, ci sono i politici che mandano gli eserciti in guerra dicendo “Dio è con noi!”, ma non ho sentito politici italiani tirare in ballo “Dio” per “giustificare” le attuali (e pure datate) “missioni militari italiane all’estero” (forse sarebbe stata una scusa troppo idiota perfino per gli Italiani; di questi tempi, è una scusa che può andar bene – forse – per gli USA, o nemmeno più per quelli; attualmente va molto di moda nei “paesi islamici” e forse in Israele).

giuseppe

Ora anche la Gran Bretagna si pronuncia apertamente per la difesa dei diritti di atei e agnostici.

In Inghilterra farebbero bene ad occuparsi degli innumerevoli casi di discriminazioni nei confronti dei cristiani, peggio se cattolici. E tanti fatti di cronaca di questi anni lo dimostrano.

Sandra

Ma l’hanno fatto, occupandosi degli innumerevoli casi di cattolici, discriminati perché bambini e bambine e/o poveri/e, che hanno subito abusi di vario tipo da preti e suore. Tanti tristi fatti di cronaca di molti anni lo dimostrano.

FSMosconi

@giuseppe

E perché solo cristiani?
Perché è peggio se anche cattolici?
Perché è sicuro come la morte che semmai risponderai saranno risposte concettualmente, coerentemente, performativamente, culturalmente e inferenzialmente “vuote”?

fab

giuseppe, il governo britannico ha fatto il possibile perché cattolici e protestanti non si ammazzassero fra di loro. Si fa quel che si può, ma contro il fanatismo ci vuole tempo.

giuseppe

La solita reazione banale di chi vuole negare i fatti. Tagliamola qui; con te non vale la pena.

Sandra

Ma no dai parliamone…. cosa dicono le suore sui risarcimenti dovuti alle ragazze sfruttate nelle loro lavanderie, per esempio?

Marco Tullio

Sono davvero dovuti questi risarcimenti secondo la legge irlandese?Infatti quelle lavanderie non erano certamente proibite e nemmeno semplicemente tollerate: lo Stato ne era responsabile molto più di chi concretamente le gestiva. E questi risarcimenti – ammesso che siano dovuti e che non debbano essere imputati, casomai, allo Stato – sono stati richiesti – dalle persone direttamente interessate – nelle debite forme e nei dovuti termini? Ci sono sentenze che obbligano qualcuno a versarli? Se così è, non si tratta di “dire”, ma di pagare … potendo. Infatti se gli Enti Ecclesiastici PARTICOLARI che hanno – in ipotesi – conseguito quell’illecito lucro non possiedono al presente nulla, o possiedono ben poco, o addirittura non esistono più …

gmd85

@Marco Tullio

Sono davvero dovuti questi risarcimenti secondo la legge irlandese?

Si. Danni psico-fisici. Sai cosa sono, si?

Infatti quelle lavanderie non erano certamente proibite e nemmeno semplicemente tollerate: lo Stato ne era responsabile molto più di chi concretamente le gestiva.

Il tu quoque non funziona. Il fatto che ci fosse di mezzo anche il governo di allora, non assolve la CCAR.

E questi risarcimenti – ammesso che siano dovuti e che non debbano essere imputati, casomai, allo Stato – sono stati richiesti – dalle persone direttamente interessate – nelle debite forme e nei dovuti termini?

Si.

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=39822

E, se ho ben capito, ci sarà un dibattito parlamentare, quindi, non stracciarti le vesti.

Se così è, non si tratta di “dire”, ma di pagare … potendo.

Ah, certo. Assolviamoli perché non hanno di che pagare, poveretti. Esiste una cosa chiamata esproprio. Ed esistono enti a cui quelli più piccoli fanno capo, quindi non inventarti manfrine.

Complimenti, comunque. Sempre pronti a mirabolanti acrobazie argomentative per difendere la vostra setta e mai pronti ad ammettere lo schifo che è capace di perpetrare. Disgusto.

FSMosconi

@Marco Tullio

Bel tentativo, goffo e impacciato in tutta sincerità, di deresponsabilizzare i diretti responsabili di una violenza illegittima.

I danni morali e psico-fisici sono risarciti dalla legge irlandese? Sì. E se anche non lo fossero non giustifica questa violenza sistematica.
(Per tua informazione: non è la lavanderia il problema in sé ma ciò che succedeva al loro interno)

Le persone che hanno chiesto di essere risarciti hanno richiesto al tribunale di giudicare i loro accadimenti? Sì. E se anche non lo fossero il diritto di rivalsa, in caso di società basata non sul diritto ma sull’onore, è comunque garantito. Anzi: è una fortuna che in Irlanda ci sia l’impostazione dello Stato di Diritto. Contrariamente le vittime avrebbero potuto vendicarsi senza freni.
(Bel tentativo di incolpare la vittima… tanto squallido quanto malriuscito. D’altronde tu stesso non puoi negare i fatti)

Ci sono sentenze di colpevolezza per la gestione della lavanderia? Sì, e non c’è condizione del colpevole che non giustifichi un risarcimento.
Appello alla pietà, pessimo modo di distogliere dalla colpevolezza degli enti. Particolari? Oh, certo: non era tutta la Chiesa cattolica là, sarebbe stato d’altronde impossibile. Eppure anche una comunità particolare può rendersi colpevole di crimini implicanti violenza sistematiche, cioè di cui sono responsabili tutti i suoi membri.

Sandra

Marco Tullio,
gli ordini ci sono ancora, sono quattro, e al 2009 i loro beni totali (comprese scuole, ospedali, residenze) ammontavano a un miliardo e mezzo di sterline.
Per le vittime ancora in vita lo Stato irlandese ha stabilito un fondo di risarcimento, a cui le monache si sono rifiutate di contribuire.

In Irlanda del Nord invece l’inchiesta su simili istituzioni sta lentamente prendendo avvio, anche su pressione di Amnesty International, e dovrebbe concludersi verso l’inizio del 2016.

RobertoV

Mi risulta che quelle lavanderie fossero di proprietà e gestione della chiesa cattolica. Cosa centra lo stato?
Quindi se in una clinica privata avvengono dei crimini è colpa dello stato?
E’ lo stato che ha fatto le indagini e deciso gli indennizzi.
La chiesa è ricca, ma quando deve pagare piange miseria, l’hanno fatto anche in Germania e Austria. Negli Stati Uniti si sa di casi in cui la chiesa ha cercato di nascondere le ricchezze di cui disponeva per non dover pagare.

In Austria e Germania purtroppo lo stato ha concesso alla chiesa cattolica di indagare sui vari casi di pedofilia, chiesa che ha deciso le regole e gli indennizzi (circa a 2000 vittime attualmente).
Ma in Austria quest’anno la chiesa ha perso alcuni processi intentati da vittime che non hanno accettato la loro elemosina ed è passato il principio della responsabilità degli ordini e dei superiori e della non validità della prescrizione dei termini. Anzi pur di non arrivare al processo e scoperchiare altre cose la chiesa è stata disponibile (pretendendo il segreto) a pagare 250 mila €/vittima, il doppio di quello che le veniva chiesto nel processo.

gmd85

@giuseppe

Innumerevoli? Dati, maledetto genio, dati. Quante volte te le dobbiamo ripetere le cose?

Perché, altrimenti, l’unica reazione banale è la tua, che metti fatti dove non ci sono. Eccheppalle.

FSMosconi

@giuseppe

Be’, sai non è che con le parole ci si ricavino le montagne sai.
Se dici innumerevoli e sai che ti si chiede di prenderti la responsabilità della veridicità delle tue affermazioni non darle come hai fatto dimostra solo, nell’ordine:
– disinteresse per la realtà
– negazione di una reale volontà di confronto
– possibile malafede
– possibile disonestà intellettuale
– immaturità

Federix

Ma dai, è palese che “giuseppe” è in malafede.
Non è nemmeno il caso di perderci un secondo in più, con lui.

Sal

“il ministro degli Esteri Emma Bonino aveva assicurato l’impegno dell’Italia anche per la tutela dei non credenti”
E’ sempre più facile unirsi all’avversario piuttosto che combatterlo in nome dei principi. Specialmente quando stai dall’altra parte della barricata. Quando cominci ad apprezzare i vantaggi della vita comoda è facile perdere la voglia di combattere per gli altri. Mica per niente Satana offrì a Gesù “tutti i regni del mondo e la loro gloria”. E’ sempre la solita storia. Prendere o lasciare. Ha preso.

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