L’Uganda si schiera a difesa della pubblica moralità e contro la pornografia. E prende di mira anche le minigonne. Da diversi mesi si parla del cosiddetto anti-pornography bill, detto anche ironicamente anti-miniskirt bill, che nelle intenzioni dei legislatori dovrebbe contenere la diffusione della pornografia e della prostituzione. E che punta a penalizzare qualsiasi condotta “erotica” che causi “eccitazione sessuale, atti indecenti o comportamento volto a corrompere la morale”. Da qui alla limitazione della libertà personale e dei diritti, anche nella scelta del vestiario come nel caso delle minigonne, il passo è breve.
A sostenere l’approvazione della norma, chiedendone anche l’inasprimento, è l’Uganda Joint Christian Council, che ha partecipato alle udienze della commissione parlamentare che sta scrivendo la legge. Gli stessi evangelici che nello stesso paese sostengono la “kill the gays bill”, un progetto di legge in discussione che prevede pene pesantissime per gli omosessuali, compresa in alcuni casi la pena di morte. Questi gruppi cristiani hanno contatti con esponenti evangelici statunitensi proprio per fomentare l’omofobia, come denuncia il recente documentario God Loves Uganda.
Anche nei paesi occidentali, usando come argomento la tutela della dignità della donna, si inizia a colpire la pornografia (come si è discusso in Islanda). E perfino a censurare l’abbigliamento succinto. È vero che la donna viene spesso presentata dai mass media sulla base di modelli stereotipati e limitanti che danno netta prevalenza all’immagine estetica e la riducono a un oggetto, anche a fini commerciali e pubblicitari. Ma si rischia di cadere nell’estremo opposto se si presume che mostrare la bellezza sia segno di mera superficialità senza sostanza, e che la difesa della dignità femminile passi necessariamente per la morigeratezza. Non sono posizioni sostenute solo da ambienti patriarcali e maschilisti: se ne dibatte anche tra le donne e si arriva talvolta a posizioni paradossali. Come accantonare proprio le conquiste dei decenni scorsi sul fronte dell’emancipazione (che comportano anche la facoltà di vestirsi liberamente) per rivalutare comportamenti e costumi castigati, quelli che trovavano una giustificazione nelle tradizioni religiose e di controllo sociale della donna.
In alcuni comuni italiani sono state emanate ordinanze, concepite contro la prostituzione in strada, che rischiano però di agire come norme comportamentali da applicare a tutte le donne che vogliano indossare abiti scollati o gonne troppo corte. Recenti sono i casi di Paderno Dugnano (Mb), di Partinico (Pa), Porto Sant’Elpidio, Fermo e Porto San Giorgio (Fm). I provvedimenti italiani, nei quali si intuisce una punta di moralismo imposto a livello istituzionale, trasmettono implicitamente l’idea che chi si veste in un certo modo si mostra come una prostituta, e che ciò sia tanto riprovevole da proibirlo.
Nell’intento di limitare la prostituzione si finisce per colpire le donne piuttosto che i clienti. Volutamente? Chissà se qualcuno vuol tornare a dividere le donne in “sante e puttane”, come accadeva negli anni Sessanta contro le femministe. I diritti non cadono dal cielo: c’è ancora molto da fare, purtroppo, anche tornare a battersi per conquiste che sembravano acquisite. Senza mai dimenticare che, nel mondo, la libertà delle donne è direttamente proporzionale alla laicità delle istituzioni del paese in cui vivono.
La redazione
Si… come se bastasse la minigonna per attirare. Oh, dei geni, non c’è che dire.
Infatti, Maria non usava mica minigonna eppure si dice che una notte nel silenzio del deserto si sentì: oddio !.
Altro che un semplice “Oddio!”
Nel deserto risuonò una specie d’ululato che più o meno faceva:
Oh my gwad! Oh my Gwad! Oh, oh, my Gwad! Oh, oh, oooooooh my Gwaaaaaaaaaaaaaaaaaaad! Oooooooooooooooooh my Gwaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaad! Oh, ooooooh, ooooooooooooooooooooooooooooh ……….. my Gwad!
Si svegliò tutta Nazareth (rectius: Gamala), meno che Giuseppe che era tutto impegnato a gioca’ alle carte in osteria coi suoi amici. 😉
San giuseppe santo proettore dei popolani di ogni luogo, tempo e nazione.
Lui all’osteria a parlare di corse di bighe, performance di varie razze di cammelli, discutere quale rabbino predicava meglio…
E sua moglie con il grande capo a divertirsi….e magari felice di questo,
Felice e contento, gaudente, cornuto, mazziato ma divertito
San giuseppe è di ogni popolano il santo preferito
DucaLamberti74
Lo sapevi che Gamala in ebraico sta per camello femmina?. Forse il nome della città era in omaggio a Maria ?.
@–>whichgood di giovedì 24 ottobre 2013 alle 15:37
A quella Maria di cui era infatti molto famoso, in tutta la Palestina, il Camel Toe
🙂
si vabbè, che facciano pure le multe, poi si va davanti al giudice a vedere chi fa la figura da cretino. Siamo ancora uno stato di diritto, per poco, ma lo siamo
Non è sbagliato invitare a un più profondo senso della misura anche nell’abbigliamento. Non è sbagliato neppure mettere in campo qualche campagna di sensibilizzazione sul tema. Sbagliato è metterci di mezzo la legge, i divieti, le sanzioni (ne abbiamo già fin sopra ai capelli in così tanti ambiti!). Per limitare le espressioni esibizioniste sono di solito sufficienti la pubblica riprovazione e quel senso di ridicolo che dovrebbe circondare chi si lascia andare ad eccessi stridenti.
Per dire la verita, non mi ricordo aver visto in giro donne ( o uomini…) vestiti in modo provocante o esibizionista
Soltanto a Prato ci sono d’ estate le ragazze cinese che si vestono con pantaloncini cortissimi .. Pero non ho mai visto gente scandalizzarsi per cosi poco.
Questi motivi di scandalizzarsi sarebbe piuttosto da trovare nelle pubblicita e programmi di certe rete televisive che hanno messo su un piedistallo veline e presentatrice che avevano come solo talento il loro fisico e forse anche una certa disponibilita… e fatto credere in una vita irreale e senza ideali, salvo quello dei quattrini..
Ma come l’ ho constato su altri commenti fatti da Benjamin etc etc , esso si lamenta sempre degli sintomi ma mai della malattia…
Proprio questa mattina m’è capitato di richiamare un ragazzotto di 13 anni perché, a scuola, girava con i pantaloni non già a mezza natica, ma sotto le natiche. Non l’ho “ammazzato”, ma gli ho fatto notare che il suo esibizionismo e le sue provocazioni non erano gradite. Ha tirato su le braghe e la cosa è morta lì, senza farne un caso nazionale (diversa sarebbe stata la mia reazione in caso di una rispostaccia, o di un rifiuto a “mettersi a posto”). Prima di dire che sono sciocchezze, sarebbe il caso di fare qualche ricerca sul significato etologico dell’ostentazione delle natiche tra i primati maschi.
Eppure, nonostante io abbia richiamato convintamente il pargolo, non ammetterei una legge che punisse in modo istituzionalizzato comportamenti di quel tipo. Non ce n’è bisogno.
sì, ma poi ste cose contro la prostituzione non funzionano. Le prostitute si vestono coi jeans, e il risultato è che le donne non possono andare in giro vestite come diavolo par loro
Sul fatto che lo stimolo a comportarsi in modo “poco misurato” stia a monte concordo in pieno. Però, non avendo modo di intervenire sulle cause, quanto meno intervengo sugli effetti. Diversamente sarei complice.
E ovvio che a scuola ( Lei è insegnante ? ) una tenuta corretta è doverosa . Pero fuori penso che un giovane puo girare come gli pare : capelli tinti di rosso, verde, alla mohicana, compreso natiche fuori se gli piace…
Lei è stato anche giovane e suppongo che ne avra fatto di tutti colori, come la maggior parte di noi . Io, ho passato la mia tarda adolescenza e prima gioventu in Amburgo e posso assicurarLa che ne ho fatto di tutti colori, ben peggio di quello che Lei vede in giro . Perciò oggi non ho nessun rimpianto di quell’ età, perche ne ho approffitato . Passato quel perido, mi sono vestito standard, come le persone della mia età…
Grave sarebbe stato se avrei continuato a vestirmi e comportarmi come un giovanotto : ridicole sono le persone che vogliono sembrare giovani : vedi certe volte delle belle ragazze con capelli biondissimi e lunghissimi e mini minigonne : sembrano aver l’ eta del liceo ma quanto le guardi in faccia, sembrano uscite dal museo…
Delle ” ricerche sul significato etologico delle natiche tra i primati maschi ” ?? Ma non farmi ridere !!! Quando saranno un po piu grandi, questo passera come tutto il resto…
Che cosa, i primati o le natiche?
@ Giorgio Pozzo
La voglia di mettere fuori le natiche… Bischero !!!
Qualcuno ricorderà che anche dalle nostre parti non è poi passata tanta acqua sotto i ponti.
http://www.giornalettismo.com/archives/194323/quando-scalfaro-prese-a-schiaffi-una-signora/
ECCO A VOI LA SOLUZIONE CHE METTE D’ACCORDO CAPRA E CAVOLI!
In Israele mi è capitato più di una volta di leggere sui giornali che alcuni religiosi ortodossi (rabbini compresi, più di una volta) sono stati ricattati dai bordelli o dalle prostitute con richieste economiche importanti, pena essere denunciato alla comunità religiosa di appartenenza. Per un religioso questo significa l’emarginazione totale dalla propria comunità. Come puoi vedere, nel caso della religione, i bordelli non sono una soluzione totale. Il problema vero e proprio non è avere la possibilità di sfogare un istinto ma poterlo fare liberamente, senza condizionamenti religiosi.
@–>whichgood
Ti ringrazio d’esserti soffermato a leggere l’articolo, ma io mi riferivo solo alla foto: il miniburka.
Dovevo essere più preciso.
“Il problema vero e proprio non è avere la possibilità di sfogare un istinto ma poterlo fare liberamente, senza condizionamenti religiosi.”
Il modo più semplice e’ semplicemente non far parte di associazioni religiose che ti condizionano (mi riferisco al caso specifico degli ebrei ortodossi ricattati). Se fai parte di un gruppo con certe regole o ne esci o rispetti tali regole. Se ne sei fuori certi ricatti non funzionano (essere ostracizzati da un gruppo di cui non fai n’è vuoi far parte non e’ una grande minaccia finche’ ci sono alternative)
Innanzi tutto complimenti alla UAAR per le gambe fotografate nel servizio. Poi, pur estimatore di bellezze femminili, mi sono sempre chiesto perchè si parli solo di nudità muliebri e non anche maschili: forse perchè l’ uomo è il sultano che deve solo dominare e la donna la preda che deve solo piacere ? E poi aggiungerei, ai rischi di sessuofobia, alla situazione per cui prima di tentare un bacio occorre avere fissato un appuntamento con Franco Coppi: piantiamola con la proterva stucchevolezza dei media che contrappongono donne a maschietti, positività ed intensità femminili ad insulse bestialità maschili, come da circolare emanata dal ministro del politically correct: lo sappiamo che le generalizzazioni sono tutte sbagliate ?
macché complimenti… quella della foto ha il c… basso non lasciamoci ingannare dai tacchi!
e comunque io giudico sapendo di essere giudicato
Riflettevo: se non va bene che un uomo guardi le gambe di una donna, le soluzioni possono essere due: coprire le gambe delle donne o mettere i paraocchi agli uomini.
Chissà perché non si valuta questa opzione
Oppure che la donna si levi gonna e mutande: l’ uomo non guarderà più le gambe.
grande!!!
Reiuky
E perché mai mettere il paraocchi agli uomini?
Se una donna si veste con eleganza provocante o da coatta erotomane
sono fatti suoi, io ho il diritto di guardare ciò che preferisco.
Il diritto di guardare è sacrosanto. Penso anche che a una donna che si mette in minigonna non dispiaccia farsi almeno un po’ guardare.
Il problema sono quegli uomini che non sanno fermarsi allo sguardo, perché fanno l’equazione “abiti succinti=prostituta”. Quelli sì che dovrebbero andare in giro bendati. Purtroppo c’è gente (anche donne) che pensa che se una va in giro poco vestita merita di essere stuprata.
Eh sì, un po’ di autocontrollo non farebbe male. Magari cominciando dalla scuola, di pari passo con l’educazione sessuale spiegare il sesso educato.
@ Diocleziano
Una volta la professoressa d’istora alle superiori (istituto tecnico, con il 97% di alunni maschi) si è presentata nella nostra classe con un paio di jeans che lasciavano indovinare perfino i tatuaggi. Quando si è girata per scrivere sulla lavagna si è sentito un “oooohhhhhhhh!!!” e girandosi subito ha trovando l’intera classe irrigidita e a bocca aperta. Da quel momento è sempre tornata con gonna da zingara e la storia è passata a secondo luogo per noi. Lei invece è passata alla storia.
Come si fa in questo caso per chiedere “autocontrollo” a un adolescente a scuola?.
PS. ma la ricordo ancora la figura della prof., è stata una sperienza religiosa.
which, 😆
Io quel giorno non ero a lezione, ma narra la leggenda (parole testuali di una mia compagna di corso) “è la prima volta che vedo un seno nudo e una classe di studenti che guarda da un’altra parte!”
…l’essere umano…..così represso…..
Come se mettere le manette ad un ladro fa di lui un onesto, mettere i pantaloni a una zocc..a fa di lei una suora?
Intanto i problemi seri continuano a rimanere irrisolti, ma le minigonne non ci saranno più!
Una vera conquista per l’umanità.
Visto che dio non esiste speriamo negli alieni…….sigh
E’ evidente che le religioni tendono a reprimere l’istinto sessuale.
Nel mondo cattolici ci sono le suore che viaggiano tutte coperte, ma vabbè …poverine sono talmente brutte che è meglio così.
Nel mondo islamico poi, le donne si devono mettere la burqa. Una volta ne ho vista una e sembrava un sacco della spazzatura ambulante.
Ma certo che reprimendo il sano istinto riproduttivo creato da Madre Natura, ecco che esso rischia di sfociare in un altro modo sicuramente non sano. La storia dei preti pedofili ne è un esempio.
Ed aggiungo io…
Che le donne arabe, medio-orientali, iraniane, afghane sono belle piacevoli e carine.
Sulle suore che sono bardate hai detto tutto tu 🙂 🙂
Ah beh, forse un’altra cosa c’è da aggiungere…
Fare la suora è un lavoro da uomini 🙂 🙂
DucaLamberti74
o bella, “Chissà se qualcuno vuol tornare a dividere le donne in “sante e puttane” si chiede colui o colei che ha scritto l’articolo!
Come mai tanta prudente ingenuità?
E’ evidente che è così e da diversi anni qui da noi.
E sono state proprio certe donne a ripescare questo tipo di moralismo; le donne di s.n.o.q. soprattutto!
L’avrete letto a suo tempo questo articolo della bella tanguera Concita De Gregorio no?!
http://concita.blog.unita.it/le-altre-donne-1.266857
@Massimo
quasi mi dimenticavo … complimenti vivissimi per la tua profondità di analisi, proprio dalla prima all’ultima parola ! 😐
SNOQ è troppo eterogeneo, ne avevamo già discusso, mi pare.
Ora, mi sembra chiaro che la domanda è rivolta, alla decisione ridicola di cui si parla nella news. Personalmente, non pavento le conseguenze dell’articolo, ma il messaggio che passa non è dei migliori, visto non tutte le donne che mettono la minigonna sono olgettine. battuta a parte, il problema centrale è l’idiozia di certi provvedimenti, indice di bigottismo da una parte e, in scala più ampia, dell’incapacità (o della non volontà) di risolvere il problema in maniera seria.
Ah, non me la prenderei troppo con massimo. La mortifcazione della sessualità è un retaggio religioso. Non mi scandalizzerei neanche troppo nel pensare che abusi e pedofilia siano più probabili a causa di approcci restrittivi alla normale sfera sessuale.
Perchè, forse a voi vi sembra strano che la repressione sessuale provocata dalla religione porti a comportamenti sessuali anomali?
I preti pedofili sono l’esempio classico.
Ma anche gli islamici hanno dei grossi problemi nella sfera sessuale, persino peggiori.
Le donne con la burqa o quelle infibulate o amncora le adultere lapidate dimostrano come l’islamismo sia un nemico mortale delle donne.
Senz’altro (ANCHE) la repressione sessuale incide.
Ma come sempre una cosa non ne implica o non ne esclude altre (magari fosse così semplice tutto sommato …).
Un link
http://www.centronline.it/lidentikit-del-pedofilo-genitori-parenti-amici-di-famiglia-insegnanti-solo-il-20-di-sconosciuti/
E un libro
Apologia di uomini inutili – Lorenzo Mazzoni
@MASSIMO
No, anzi, ti davo ragione,
@E.ng.y
Si, è risaputo che l’ambiente familiare è altamente a rischio, ma bisogno andare a ricercare le cause. In quest’ottica, una sana educazione sessuale, tenuta da esperti, che spieghino la sfera sessuale senza troppi giri di parole, aiuterebbe a contrastare il problema.
Quel che ho già detto in altre occasioni sulla pedofilia è che bisogna che ci mettiamo d’accordo con noi stessi e decidiamo se il problema ci sta veramente a cuore o se è l’ennesimo argomento per sparare sul clero.
E avevo anche già detto che “”” magari “””” i pedofili fossero solo i preti come qui viene fatto spesso intendere.
In realtà la maggior parte degli orchi sta dentro la famiglia (intendendo per famiglia anche i parenti stretti); è orribile ma è così.
Se poi ci fa comodo, se ci tranquillizza convincerci che solo i preti (e tutti i preti) sono pedofili, diciamo però anche che della tragedia in sè e del suo approfondimento non ci frega molto.
Non è vero che l’ambiente famigliare è a così alto rischio, ma essendo numericamente rilevante all’interno della società, soprattutto tra chi ha a che fare coi bambini/ragazzi, rappresenta una percentuale consistente degli abusi sui minori: i vari studi indicano cifre che vanno da un 2/3 al 90 % del totale.
E’ abbastanza comprensibile che gli abusi siano più facili con persone conosciute, di cui ci si fida, rispetto a degli estranei, perchè con quest’ultimi non si possono verificare le condizioni favorevoli, tipo ritrovarsi sotto lo stesso tetto, da soli, o in macchina. In passato c’erano situazioni più favorevoli per gli sconosciuti perchè molti ragazzi finivano negli orfanotrofi, nei collegi ed erano mandati fuori a lavorare o abbandonati a loro stessi. Oggi i ragazzi vivono in un ambiente più protetto e controllato godendo di meno libertà che in passato, almeno fino alle medie.
Uno dei problemi è il legame di autorità con la vittima, chi detiene tale potere rischia di abusarne o si trova nella condizione di poterne abusare.
Tra l’ambiente famigliare il rischio maggiore ce l’hanno i risposati, perchè ovviamente risulta più difficile gestire il rapporto con dei figli non propri, spesso percepiti come degli estranei e che non hanno visto crescere dall’inizio.
@–>Engy di giovedì 24 ottobre 2013 alle 16:45
Non confondiamo le cose.
Un conto è il problema generale e sociale della pedofilia: familiare, ovvero organizzata, oppure turistica o, ancora, legata allo sfruttamento malavitoso.
Altro è la pedofilia tra il clero.
Nell’insieme “pedofilia”, il sottoinsieme “pedofilia tra il clero” rappresenta una porzione assai rilevante.
Ciò che urta e irrita è che, mentre gli altri gruppi si riferiscono a patologie sociali ben note e stigmatizzate oltreché ordinariamente punite, quella tra il clero è stata coperta per decenni – per non dire secoli – da un tessuto omertoso tale da far impallidire la mafia.
Inoltre, proprio quel clero, che si è sempre atteggiato a depositario della moralità e del comportamento più retto, ha ampiamente dimostrato di essere una fogna immonda dove trovavano e probabilmente trovano tuttora rifugio esseri infami e reietti.
Se sei un poco di buono e ti comporti da poco di buono, nessuno si meraviglia. Se ti atteggi da esempio pubblico e ti permetti di richiamare gli altri qualora non si comportino secondo i tuoi dettami, capirai che quando scoprono che proprio tu sei il peggiore di tutti, mica te lo perdonano, mio caro! Te lo fanno anzi pagare due volte.
Engy
Le varie indagini indicano che un 4% dei preti è pedofilo (ai quali dovremmo aggiungere quelli che non lo considerano così grave e coprono o fanno finta di non vedere).
Lei è in grado di dimostrare che 1 famigliare su 25 è pedofilo?
Se così fosse dovremmo avere in Italia quasi 2 milioni di pedofili.
E’ abbastanza logico che se un gruppo è molto più numeroso e costituisce la parte principale di una nazione mi posso aspettare che il suo numero di reati sia elevato e rappresenti la quota più significativa: sarebbe un po’ come voler confrontare il numero di suicidi in Italia con quelli a San Marino ed utilizzare il numero assoluto come metro di analisi e concludere che il problema è molto più grave in Italia.
@E.ng.y
Nessuno ha detto che solo i preti sono pedofili. Si parlava di background bigotto e restrittivo come una delle cause scatenanti, tanto della pedofilia quanto di altre devianze sessuali. Background che può riguardare tutti, certo, ma che in un ambiente iper religioso si amplifica. Non posso estendere alla totatalità, ma i seminari rapprsentano questo background. Per quanto anche una famiglia possa essere bigotta e restrittiva. Per il resto, sottoscrivo lector e RobertoV.
Engy
“Quel che ho già detto in altre occasioni sulla pedofilia è che bisogna che ci mettiamo d’accordo con noi stessi e decidiamo se il problema ci sta veramente a cuore o se è l’ennesimo argomento per sparare sul clero.”
Naturalmente non solo i preti sono pedofili e qui non si spara sul clero in quanto include pedofili, si spara sul clero in quanto ha istituzionalizzato al suo interno la sistematica copertura dei suoi adepti pedofili. Anzi, con il trasferimento da una diocesi all’altra ha anche incentivato la pedofilia ed aumentato esponenzialmente i danni ai poveri bimbi.
Quindi, come dicevi tu
“…se il problema ci sta veramente a cuore”
il problema sì, ci sta a cuore, ma un ulteriore problema è che mentre per i genitori pedofili si potrebbe far qualcosa a livello di educazione sessuale, come dice giustamente gmd85, per la pedofilia ecclesiastica la società civile non può far niente, se non tenere i preti nel mirino e visionare attentamente i propri figli cercando comportamenti anomali e, sperando non ce ne sia mai motivo, nel caso denunciare.
E n g y
Tieni conto anche dello status privilegiato di impunità dei preti, il che li rende particolarmente odiosi. Senza trascurare che il dato percentuale dei preti pedofili (4%) è ingannevole in quanto spesso si tratta di preti pedofili seriali, con un curriculum di decine e a volte centinaia di vittime, di cui spesso non se ne sa nulla. Vedi il caso del povero Lapo che ha fatto outing dopo vent’anni… ‘sti gesuiti! Chissà se Sua Banalità telefonerà anche a lui per consolarlo. 😳
No, Engy, un prete non è necessariamente pedofilo e viceversa. E’ piuttosto il convergere di particolare condizioni favorevoli al “fenomeno”: la garanzia di impunità, il potere spirituale che il semplice fatto di indossare una tonaca conferisce, combinate con una crescita psicologica spesso incompleta, in una struttura sessuofobica e interessata al potere.
“Siamo esterrefatti nel rilevare quanto spesso ad un uomo che, se non fosse prete, sarebbe dietro le sbarre, viene affidata la cura d’anime”
Questa frase è stata scritta nel 1957 da un prete, Gerald Fitzgerald, il cui archivio è stato aperto nel 2007, e che si è occupato di preti pedofili fin dagli anni 50. Se ti interessa:
Engy,
avevo dimenticato il link:
http://www.adistaonline.it/?op=articolo&id=45216
Se si tiene davvero al problema, qual è il senso di cambiare discorso per vedere chi ha più colpa? Purtroppo è un approccio molto italiano, rinfacciarsi peccati su peccati, e non affrontare il tema. La Chiesa ha coltivato la pedofilia, sì o no? Se pensi di no, devi saper argomentare in tema e nel contesto. Il fatto che si risponda con la pedofilia in famiglia ricorda la risposta di un certo ministro che per sfuggire a una domanda scomoda ha deviato sullo stipendio di chi l’aveva posta. Vogliamo imparare a rispondere alle domande senza porne altre?
@Sandra,
mi sa che diciamo la stessa cosa; io non cambio argomento anche perchè non sono guidata – MAI – da volontà di infantili mistificazioni (come fanno i bambini: sì, ma l’ha fatto anche lui ….).
Sai quanto me ne frega di difendere chicchessia ?
Quello che invece noto in questo sito a livello dei commenti, anche in questo caso è la volontà sistematica di mostrificare i credenti e il clero in generale, strumentalizzando argomenti tragicissimi come la pedofilia. E’ questo che non mi sta affatto bene (tra parentesi, sono fermamente convinta che, in generale, della pedofilia e dei bambini abusati, non freghi niente a nessuno).
La chiesa cattolica – secondo me – non ha “coltivato” la pedofilia, l’ha negata, nascosta, mistificata, insabbiata, rendendosi in molti casi criminalmente complice dei preti pedofili. Coltivata io non credo proprio, anche questa è un’ansia di demonizzazione, di mostrificazione.
Comunque basta visitare certi blog che trattano del tema per rendersi conto di quanto sia tragicamente esteso il fenomeno, e trasversale e quanto principalmente riguardi l’ambito familiare.
Il tuo tono eccessivamente polemico e che sottintende una certa disonestà intellettuale (come si suol dire, anche se questa espressione la detesto) da parte mia, comunque te lo rispedisco perchè 1) di parrocchie o di lobbies o di prelatini o prelatoni da difendere IO – IO – non ne ho; e NON SO se la maggior parte di chi bazzica qui dentro possa dire lo stesso … 2) PURE tu non sei intervenuta, MAI, di fronte ai commenti offensivi, ignoranti e diffamatori di chi ad esempio postava foto del papa nuovo che bacia e abbraccia i bambini con allusioni molto chiare e insistite su una sua evidente inclinazione pedofila.
Stavolta veramente (non a causa tua peraltro) mi sono proprio rotta i maroni.
Vi lascio al vostro divertimento fatto di vittimismo, mostrificazioni degli avversari (dell’avversario), di bisogno quotidiano di confermarvi reciprocamente nelle vostre convinzioni e ossessioni, etc etc.
Chi si contenta (così) gode evidentemente.
aggiungo, per maggiore chiarezza che il mancato intervento dei più riguardo l’ultima cosa che ho ricordato (la presunta pedofilia del nuovo papa), che cosa è se non disonestà intellettuale e malinteso senso di appartenenza e mentalità da parrocchia per chi guai a criticare un tuo amico!
Allora: se non ci sono prove, è diffamazione.
Se “siete” sicuri, CAZZO, siete 10 MILIONI giusto? !
OKKUPATE SAN PIETRO NOOO?
@E.ng.y
Coltivare nel senso di creare ambienti in cui le devianze nascono facilmente, c.azzo.
Le manifestazioni delle vittime ci sono state. Ti risulta che siano state accolte?
Che il papa prenda provvedimenti seri e la smetta di nascondere. altrimenti, l’unica vittima mostrificatrice (nei confronti degli ateacci brutti e cattivi), sei tu.
P.S.
http://www.uaar.it/ateismo/statistiche/numeri_italia/
Engy,
io non penso che il nuovo papa sia pedofilo, e nemmeno lo penso del vecchio, per dirla tutta. (sarebbe da vedere se è peggiore quello che fa o quello che permette di fare). Non penso nemmeno altre cose che vengono scritte qui, ma contemporaneamente non mi sento in obbligo di scrivere mi piace o non mi piace a ogni intervento. Quello che ti ha dato fastidio leggere è da rinfacciare solo all’autore ed eventualmente a quanti hanno sottoscritto.
Se però tu sei davvero convinta che la mancata protesta su un blog tra sconosciuti che non hanno nessun legame equivalga a una condivisione totale di pensiero, dovresti allargare questo tuo modo di pensare proprio alla pedofilia ecclesiastica e chiederti come mai a fronte di un abuso di potere che ha silenziato stupratori di bambini per decenni di cui le gerarchie si sono rese colpevoli (le gerarchie, non i singoli preti pedofili), i fedeli cattolici abbiano continuato a frequentare la chiesa: seguendo la tua linea di pensiero sono ovviamente tutti complici, dal momento in cui di queste cose si è iniziato a parlare. Ma non mi ricordo che tu abbia mai esteso la colpa di arcivescovi e papi ai loro semplici seguaci. Eppure è netta la differenza tra il non commentare una battuta di gusto discutibile e persistere nel dare fiducia a chi ha consapevolmente aiutato dei delinquenti a rovinare la vita di tante persone.
Non so se ami il giardinaggio: per me coltivare è seguire la crescita di una piantina, evitando di danneggiarla o di estirparla. Esattamente quello che è stato fatto nel silenziare gli abusati, nel trasferire i preti pedofili, che ne violentavano a centinaia! “motivati dal desiderio di trovarsi nuovamente in una posizione dove poter continuare la loro attività infame. Una nuova diocesi significa solo verdi pascoli” (parole di padre Fitzgerald del 1957!). Era quello che le piantine volevano, un nuovo ricco terreno, per crescere bene, e anche propagarsi (o attaccare il parassita pedophilus ad altre piantine sane, se continuiamo con la metafora da pollice verde). Altre piantine sì, quelle dei teologi della liberazione per esempio, sono state estirpate. O messe in condizione di non propagarsi.
Questo comunque non è un blog che si occupa di pedofilia, e quindi parlare di ambiente familiare è sviare dal tema. Invece l’abuso di potere è un tema che ha ovviamente risvolti pratici anche per chi non crede, che si trova a dover sostenere anche economicamente una struttura religiosa: questo è giustificato dal contributo alla società intera da parte di questa struttura? Per saperlo devi misurare i più e i meno. E il problema della pedofilia ecclesiastica è una cartina al tornasole del modus operandi e delle reali priorità della chiesa, che non comprendevano certo il benessere dei bambini, se nonostante le segnalazione documentate p.e. di padre Fitzgerald non si è fatto niente (anzi).
Proprio oggi in Austria riportavano la notizia che il rappresentante dei vescovi Polacchi ha affermato, riguardo ai vari casi di pedofilia dei preti venuti alla luce in Polonia, che la colpa è dei bambini che vivendo in famiglie senza affetto e senza valori lo cercano al di fuori e si perdono trascinando anche altre persone nel baratro. Giustificazione che purtroppo è stata ripetuta altre volte da persone della chiesa, ovviamente senza venir mai riprese o sanzionate dai vertici.
Monsignor Sigalini a Piazza Pulita qualche mese fa affermò seccato che la pedofilia non è un problema per la chiesa, sono altri i suoi problemi tipo la perdita di fede dei fedeli. Lo stesso era stato presente da Santoro sull’argomento e aveva affermato che non conosceva il problema (e allora perchè era stato invitato?), ma si esprimeva in difese d’ufficio e minimizzazione dei vari casi di pedofilia. Continua ad apparire in televisione, anche sul canale della chiesa TV2000, nessuno gli ha mai chiesto conto o rimproverato per tali affermazioni.
Nel suo libro-intervista B XVI si chiedeva se avrebbero dovuto porsi il problema se era così anche nelle altre nazioni dopo gli scandali negli USA ed in Irlanda, cosa che non hanno fatto e continuano a non fare, visto che si muovono solo dopo che gli scandali sono scoppiati e sotto la pressione dei media e dei politici.
Monsignor Levada che è stato per anni a capo della Congregazione per la fede aveva dichiarato che negli anni ’80 quando era diventato vescovo non aveva mai sentito parlare di preti pedofili: peccato che il John Jay Report indicasse per quel periodo e per gli anni ’70 percentuali prossime al 10% dei preti negli USA.
Evidentemente la chiesa cattolica ha dei grossi problemi con l’argomento pedofilia e non ha nessuna voglia di affrontare seriamente il problema, ma ha solo interesse a salvaguardare la propria immagine.
In Germania ed Austria furono pubblicate diverse interviste alle vittime: una cosa ricorrente era l’arroganza del prete che di fronte alla minaccia di denunciare da parte della vittima rispondeva con un “fai pure tanto non ti crederanno”, cosa che purtroppo si è verificata regolarmente coi genitori che di fronte a racconti del genere si schieravano a difesa del prete e rispedivano in collegio la vittima.
La chiesa cattolica non ha “coltivato” direttamente la pedofilia, ma ha coltivato le condizioni favorevoli alla pedofilia.
Autorità, fiducia a prescindere e nonostante tutto, impunità, salvaguardia dell’immagine e della casta, omertà.
Basta leggersi diverse testimonianze di vittime pubblicate in Austria e Germania per rendersene conto.
Quindi per un pedofilo diventare prete può essere una professione utile per accedere ai bambini/ragazzi, alla fiducia loro e delle famiglie e coltivare le sue tendenze criminali. Ma anche chi ha subito abusi in seminario ha un rischio elevato di avere comportamenti analoghi in futuro.
E la chiesa nasconde e protegge (facendo anche sparire documenti)come ha fatto anche recentemente col rappresentante del Vaticano a Santo Domingo, fatto sparire e sottratto alla giustizia del paese perchè diplomatico, dopo che era stato più volte denunciato per pedofilia.
Riguardo al discorso pedofilia e società, i preti in Italia rappresentano meno dello 0.1 % del totale della popolazione, ma rappresentano almeno l’1% del totale dei casi di pedofilia, cioè il rischio che un prete sia pedofilo è almeno 10 volte la media nazionale (va detto che la chiesa ha spesso cercato accordi segreti con le vittime e le loro famiglie). E’ ovvio che per chi si occupa di pedofilia la quota principale (da 2/3 al 90%) è rappresentata dall’ambito famigliare che rappresenta buona parte della popolazione italiana e che si trova in condizioni favorevoli, mentre quello dei preti rappresenta numericamente un fenomeno di nicchia, ma solo perchè il gruppo è molto piccolo.
Il problema maggiore, però, è rappresentato dalle coperture di cui godono ed hanno goduto che non ci sono in genere per gli altri pedofili: infatti nel caso dei preti il fenomeno è venuto a galla molto più tardi, cioè c’è un ritardo temporale notevole, non riscontrabile negli altri casi. Tanto è vero che in molti stati si è parlato apertamente di allungamento dei termini di prescrizione e la chiesa per difendersi ha puntato massicciamente alla prescrizione dei termini.
Non penso occorra una “dimostrazione” per poter asserire che, tranne che nel caso delle persone asessuali (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15497056), LA CASTITA’ E’ CONTRO-NATURA”.
Poi, per quanto riguarda il resto (essere etero-, omo- o bi-), tutto dipende dalle preferenze individuali, a parte il caso della pedofilia che, anche se era ammessa p. es. tra i Greci e i Romani, col progredire della civiltà e del riconoscimento dei diritti umani le società si sono rese conto che è contro i diritti dei bambini e la riconosce come un reato grave (con eccezioni tremende come p. es. i matrimoni di bambine con uomini adulti, come ancora è ammesso in varie parti del mondo).
Piu di 50% del clero cattolico non segue le regole della castita e il Vaticano lo sa benissimo . Questo è venuto fuori nel documentario andato avanti ieri sera sulla rete televisiva Arte….
Ciao Gérard
Se (come suppongo) le regole della castità includono anche il divieto di masturbarsi, non riesco a credere che questo divieto sia rispettato da più dell’1% del clero (circa 1% sarebbero stimati essere gli asessuali di cui parlavo prima); chi non è asessuale e non si masturba, immagino che NON rispetti il divieto di avere rapporti sessuali con donne o uomini; il documentario che hai visto parlava anche del divieto di masturbazione?
A proposito: ho letto (purtroppo non ricordo dove) che, presso gli Ebrei, se un uomo si trova per troppo tempo lontano dalla moglie gli è concesso andare con le prostitute per evitare la tentazione della masturbazione (è vietato “disperdere il seme”: per gli Ebrei, il seme maschile può essere solo “immesso” in una donna); questo ti risulta vero?
OT: avevi forse visto la risposta che ti avevo scritto mercoledì 23 ottobre 2013 alle 13:50 (Ultimissima: “Accoglienza, evangelizzazione e diritti umani”) sulle leggi vaticane che proteggono da moltissimo tempo i preti pedofili?
Gérard
Il documentario di cui parlavi era forse questo?
http://www.arte.tv/guide/fr/050520-000/mea-maxima-culpa
Se è questo, la sua pagina web dice che sarà ritrasmesso martedi 12 novembre alle 8h 55 (mattina).
Federix
No, il documentario non parlava di masturbazione, soltanto che ex ragazzi violentati racontavano che, come primo approccio, il prete chiedeva nel confessionale se la sera nel letto, usavano masturbarsi…
Per quanto riguarda gli ebrei, e vero quello che mi scrivi . Ho comunque l’ impressione, a quanto ho potuto leggere in merito, che sia presso l’ ebraismo che la masturbazione fu piu repressa . Forse anche perchè era un piccolo popolo e che la sua sopravivenza dipendeva della fecondita delle sue donne…
Federix…
Si, il documentario era quello …
Dunque se il 12 novembre di mattina, la tua parabolica sara posizionata nella direzione giusta, potrai anche tu goderti questo servizio…
A proposito… grazie per i tuoi immagini da youtube : questi hanno rallegrato stasera la mia piccola famiglia..!
Ciao Gérard
Non ho la parabola, e comunque alle 8h55 di mattina mi preparo per andare a lavorare…
Scusa, ma a quali immagini da y.t. ti riferisci? Le immagini che ho linkato sotto questa Ultimssima sono prese dal web.
Hai forse visto la risposta che ti avevo scritto mercoledì 23 ottobre 2013 alle 13:50 (Ultimissima: “Accoglienza, evangelizzazione e diritti umani”) sulle leggi vaticane che proteggono da moltissimo tempo i preti pedofili? Cosa te ne pare?
No alle minigonne?????
E che dire allora di questo kilt scozzese?
http://immagini.4ever.eu/divertimento/persone/sorpresa-in-kilt-142386
E quello di quel soldato scozzese seduto e fotografato con gli attributi all’aria accanto alla regina Elisabetta II ?
Lo ricordo, ma lì per lì non l’avevo trovato 😉
Ah, eccolo 🙂 :
http://0.tqn.com/d/urbanlegends/1/0/A/7/queen_and_soldiers.jpg
E che dire di questi pantaloncini corti da uomo?
http://immagini.4ever.eu/data/674xX/divertimento/persone/%5Bimmagini.4ever.eu%5D%20uomo,%20gambe,%20gay%20134658.jpg
Questi due, invece, sono molto coperti, ma…
http://immagini.4ever.eu/data/674xX/divertimento/persone/%5Bimmagini.4ever.eu%5D%20uomo,%20donna%20134654.jpg
Io vorrei invitare i comunistoidi vari a fare un:
* * * * * sOcccIAl forum per i diritti dei gay * * * * *
Nell’Uganda dove sono appunto tutti africani e quindi tutti multietnici.
Vediamo come verrebbero accolti.
DucaLamberti74
http://www.lettera43.it/attualita/12806/se-il-gay-e-di-destra.htm
http://signal-it.blogspot.it/2012/04/nazismo-e-omosessualita.html#!/2012/04/nazismo-e-omosessualita.html
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/son-fascista-e-frocio-embe-un-saggio-rovescia-un-banale-luogo-comune-lomosessualit-riguarda-177.htm
@Federix:
Ti ringrazio dei link postati.
Se intendevi darmi del fascista ed omosessuale represso respingo al mittente le critiche:
—
#) ognuno con il proprio corpo può fare quello che vuole.
#) adoro l’universo femminile (direi che sono etero al 100%).
#) sono per i diritti dei lavoratori, detesto i nazionalismi, non condivido teorie di uomini forti e governi militari.
—
Se invece volevi informarmi che c’è gente fascista e pure gay…
beh cavolacci loro trattasi di gay popolani ed italioti.
Non si lamentino se i “loro partiti” appoggiano la chiesa cattocolica omofoba ed ipocrita.
DucaLamberti74
P.S.:
Ed adesso…vediamo se irisalteranno fuori i mugugnanti.
Io non vorrei fare polemica quindi spero il loro mugugnume se lo tengano per loro.
Mi sembra una cosa molto semplice: una donna indossa la minigonna perché ritiene di stare bene così, sapendo che alcuni maschi la guarderanno con più interesse e ciò non le crea alcun problema.
Analogamente, molti maschi la guarderanno di più, con piacere e poi sarà tutto finito lì; per qualche momento saranno soddisfatti, tornando poi ai propri usuali pensieri.
Tutto questo, naturalmente, accadrebbe senza le famose e mefitiche ” Tre Grandi Religioni Monoteistiche”
Giancarlo il punto è: occorre come sempre il buon senso e non la legge. Come dicono a Napoli, “con il buon senso, i tribunali sarebbero vuoti”.
Una donna non deve indossare il burka ma neanche andare in giro con la minigonna sopra l’ombelico.
Certo è che non puoi fissare la misura per legge. Cosa pensano di fare coloro che hanno legiferato in tal senso? Mandare un publico ufficiale con il centimetro? Te lo vedi il carabiniere misuratore? Allora io esigo che sull’autobus ci sia il carabiniere annusatore che c’è certa gente caro mio, che puzza da far schifo e che come decenza, diciamolo a Giovanardi, è un po peggio delle minigonne provocatrici.
Certo. Ma il problema a monte è pensare che il problema sia solo nel vestire.
Infatti il problema sta in chi guarda, come detto anche nell’articolo in inglese richiamato.
E’ chi con la sua visione del mondo che gli fa vedere il male dappertutto a vedere dei problemi. E’ chi pensa che le donne siano sempre disponibili e a provocare a vedere dei problemi nell’abbigliamento o nell’atteggiamento (magari poi di nascosto comportandosi proprio nel modo che pubblicamente denuncia).
Anni fa per visitare un monastero greco oltre alla minigonna non andavano bene neanche i fuseau delle ragazze: però il prete era lì tutto intento a guardare come le ragazze si coprivano per poter entrare.
Ed in effetti non dovrebbero andare bene oltre alla minigonna, anche i fuseau, le gonne lunghe con spacco o semitrasparenti, i pantaloncini o pantaloni troppo attilati, le magliette attilate o scollate o semitrasparenti. Troverebbero sempre qualcosa che considerano provocante: una volta era lo scoprire le caviglie, in altre civiltà i polsi.
Tra l’altro in un paese caldo come l’Uganda mi sembra normale che le ragazze vadano in minigonna: la cosa curiosa quando si vedono coppie arabe in Europa d’estate è che spesso vedi lei tutta bardata e lui in pantaloncini e canottiera (ma non potrebbe essere lui “provocante” per una donna?).
Inoltre la prostituzione è sempre esistita ed anche ampiamente quando le chiese cristiane dominavano, con gli stessi preti e vescovi che se ne servivano. Ed allora le donne erano abbondantemente coperte. E’, quindi, assurdo legare il modo di vestire alla prostituzione e alla pornografia che esistono perchè esistono un mercato e degli utenti, che spesso sono proprio i puritani e perbenisti.
“Sono più corte le gonne o le vedute di certi uomini?”
Spero, vivamente, le gonne 🙂
Mio caro ma vedere e non toccare gli è roba da crepare. Spiegaglielo tu al cuore mio che d’estate, quando passano certe femmine cin dei…e delle…., dai 56 battiti al minuto che di solito ha, passa ai 112…. 🙂
dicesi che il “buon dio” abbi creato le zanzare per tener a bada la nostra pazienza, ma non si dice mai quanto altro abbia fatto per pungere i nostri cuori e poi proebircelo (sarà mica sadico?).
Le donne sono censurate a causa delle gelosie tra uomini.
Che legge stupida, se si vuol colpire la prostituzione (o meglio il suo sfruttamento) non si vietano le minigonne.
Io vieterei le minigonne a quelle donne piene di cellulite, lì assolutamente multa da 10.000 Euro 😆 Si scherza eh.
E comunque se il “buon dio” ha donato delle belle gambe ad una donna perché multare la sua opera? Evidentemente il “buon dio” voleva che si guardasse la sua opera. 😆
@Francesco:
Ed invece il buon dio ha fatto così.
#01) Ha stabilito che la sessualità è peccato.
#02) Ha intriso nell’uomo il desiderio del sesso per farlo riprodurre.
#03) Ha detto che il sesso è peccato.
#04) Ha detto che riprodursi va più che bene…perchè si sente solo e vuole tanti che lo adorano.
#05) e’ andato in corto cirtuito mentale…ha preso il primo barbuto che meditava nel deserto e gli ha detto dei comandamenti e delle regole in contraddizione tra di loro.
Ogni tanto dio si sveglia…stabilisce nuove regole…e cerca sempre dei barbuti e barbitti che possano riprendere la sua parola…purtroppo nessuno lo capisce bene ma dio è semrpe molto felice che i barbutti e barbitti di ogni tipo li portino tanti fedeli.
A volte si interroga se è il caso di separare desiderio di sessualità e riproduzione ma poi la madonna gli dice…
* * * * *
Eddai lascia stare …per me hai fatto una eccezione… poi devi ripetere tutto da capo, stare li a guardare i dinosauri lanciargl icontro un meteorite … aspettare che le scimmie camminino dritte … dai maritino mio adesso andiamo a farci un fine settimana al mare a medjugorie che ne approfitto per qualche miracoletto
* * * * *
DucaLamberti74
P.S.:
——
Egregi fanciulli…anche se una donna ha un bel corpo guardatela sempre bene bene negli occhi…ehm gli occhi in alto…non quelli sul petto …altra opera di dio per farci peccare e distrarci dai suoi comandamenti.
P.P.S.S.:
——
Vabbè dai…finito di lavorare ora torniamo a casa…fino a domani basta con le ducalambertate sul forum dell’UAAR…ma solo fino a domani 🙂
La Madonna non è la moglie di Dio.
‘Sto sporcaccione!
Dopo averne abusato non ha nemmeno
rimediato con nozze riparatrici… 😎
Io mi liberai appieno (ero già ateo, ma avevo ancora qualche dubbio etico, soprattutto sulla classica figura di Gesù filosofo buono) del concetto di dio e di tutte le stupidaggini che mi avevano propinato fin da piccolo i cristiani, quando molti molti anni or sono vidi un documentario in cui una mamma-leopardo sbranava il cucciolo di una mamma-gazzella, di fronte ai suoi occhi, per nutrire i suoi due cucciolotti che, altrimenti sarebbero morti di fame.
Tutto per fare la volontà di dio.
Qualcuno ricorda il vecchio detto :”Cio’ che eccita veramente non e’ cio’ che si vede,ma cio’ che si immagina ?”.
Probabilmente una colonia nudista e’ il posto piu’ casto immaginabile.
Ah, certamente! Un campo nudista è la quintessenza della bruttura del genere umano… Chissà se con photoshop… 😎
Ma….io quando ero giovane e a Siena andai a lavorare alla stagione del “panforte” mi dissero: non ti preoccupare se ti va di mangiare i dolci sul lavoro. Se te ne trovano uno quando esci ti licenziano subito ma mangiarne mentre sei qui…no problem.
Dopo qualche giorno li avrei sputati…….e così una volta al mare in Yugoslavia: tutte ragazze tedesche e slave, molto belle e nude. Un giorno da cardiopalma ci fu ma dopo tre……. tutto rientrò nella consuetudine. In effetti, il cibo lo gusti quando hai fame. Se le persone hanno rapporti sessuali normali, possono benissimo vedere una bella ragazza ma al di la dell’ammirazione non si va.
Non sarà che in Italia si parla tanto di donne e poi in quanto a sesso………poco o niente?
A Giovanardi devono avergliela data poco.
L’Uganda, grazie all’influenza del pensiero cristiano, é il paese africano dove l’aids é dimuinita di più. Questi sono i fatti, mentre le opinioni, specie se infarcite da pregiudizi, non risolvono nulla. Uaar docet !!!
Toh, è il pensiero cristiano che fa diminuire l’aids?
E io che pensavo che fossero i farmaci e anche
l’uso dei preservativi…
Ti sbagli: mi viene in mente uno sketch di “La tivù delle ragazze”:
Roma, dopo pochi mesi di applicazione della legge Craxi-Iervolino sulle droghe, le morti per eroina sono aumentate dell’ 8%: il ministero degli interni ha espresso viva soddisfazione, facendo notare che adesso il numero dei tossici è diminuito dell’ 8%.
Capito ? L’ AIDS fa morire la gente, che quindi non è più malata di AIDS: cioè l’ AIDS combatte l’ AIDS; chiaro.
Quello lo avevo già capito e aggiungi anche che l’Uganda è un paese che raddoppia la popolazione in vent’anni per cui se riescono a stabilizzare i casi ne risulta un calo. Ma forse i casi non sono così stabilizzati come fanno credere i dati ufficiali.
Diocleziano … ! Per l’ amore del Dio Cleziano …!1
Non rispondere a questo sarcopiteco .. ! E vero che in Uganda, l ‘ Aids è molto diminuito ma per un motivo agli antipodi del ” Pensiero cristiano “… Pero non mi va di entrare in discussione con i trolls…!
Beh, ma c’è una cosa che non mi è chiara: anche fosse diminuito, com’è che prima è cresciuto, in un ambiente tanto influenzato dalla cristianità?
giuseppe, nell’efferata Uganda preferiscono massacrarsi a colpi di machete, fa molto più cristiano.
@peppino
Ma anche no:
ht tp://w ww.monitor.co.ug/News/National/Uganda-losing-fight-against-HIV-Aids–UN-official-says/-/688334/1855620/-/y7rkj9/-/index.html
ht tp://w ww.mindfully.org/Health/2006/AIDS-Medical-Corruption1mar06.htm
ht tp://w ww.aidsuganda.org/images/stories/Publications/cm%20msg.pdf
Te l’avevo già detto. I dati mostrano che è in aumento dal 2011. Ma tu continua a berti le boiate di tempi, giornale u.c.c.r e compagnia bella. Solo, evita di parlare di fatti, che tali non sono. Genio.
In Uganda le donne non potranno indossare minigonne, in Arabia Saudita invece non possono guidare:
http://dallapartedialice.wordpress.com/2013/10/25/26_ottobre_al_volante/