L’Italia viene solitamente dipinta come un paese religioso, attaccato alle tradizioni cristiane. La fede è diffusa e tanti si dichiarano apertamente cattolici, soprattutto per senso di identità. Ma è anche vero che questi stessi credenti hanno di solito una scarsa conoscenza dei fondamenti della propria religione e partecipano poco alle messe, preferendo la preghiera individuale. Inoltre, i non credenti rappresentano ormai una minoranza tutt’altro che trascurabile e l’Italia si fa, seppure lentamente e in maniera contraddittoria, più plurale e secolarizzata. È quanto emerge da un sondaggio Gfk Eurisko commissionato dalla Chiesa valdese.
I dati
Secondo la recente ricerca, circa il 76% si dichiara “credente”; “atei” e “non credenti” arrivano al 15%, gli “agnostici” al 4% e quelli “in ricerca” il 5%. Tra i credenti, circa il 5% segue altre confessioni religiose, ma il dato si ritiene sottostimato perché non tiene adeguatamente conto degli stranieri. Coloro che si dichiarano cattolici sono il 79%, segno di una proclamata appartenenza culturale che dipende spesso da famiglia e conformismo ma che può non corrispondere a una vera credenza. Infatti solo il 44% si dichiara cattolico “praticante”, a fronte di un restante 35% che non lo è.
La frequenza alle funzioni è bassa: solo l’11% (“fedelissimi”) ci va tutti i giorni o più volte a settimana, mentre i frequentatori settimanali (“fedeli”) arrivano al 24%. “Occasionali”, che si recano poche volte l’anno, il 18% e “distaccati”, che entrano in chiesa solo per eventi come matrimoni, funerali o battesimi, arrivano al 27%. Anche quelli che leggono da soli la Bibbia non sono tantissimi, circa il 29%. Dati più alti per la preghiera individuale: il 74% prega (di cui il 38 tutti i giorni e il 12% più volte a settimana).
Nonostante la fede conclamata, regna una diffusa ignoranza sulla religione, come emerge da domande mirate su temi come la Bibbia e i Vangeli. I cattolici praticanti sanno citare almeno uno dei dieci comandamenti (il 43,2%): vanno meglio dei non praticanti (34,90%) ma peggio dei fedeli di altri culti (60,70%). Scarsa la conoscenza del Catechismo: il 24,70% dei praticanti sa citare le virtù teologali, percentuale più alta della media (17,20%). Gli italiani non sono preparati neanche sulle religioni diverse da quella cattolica: solo il 41% identifica Martin Lutero quale iniziatore della Riforma protestante, ancora meno chi sa che la regina Elisabetta è anglicana e che lo scrittore Primo Levi era di origine ebraica. Tutto questo in un paese dove il 91% ha ricevuto una educazione confessionale e l’88% ha frequentato l’insegnamento religioso a scuola.
La partecipazione non è alta, la cultura religiosa è scarsamente diffusa, ma tanti si proclamano cattolici e i più si conformano, conservando un’alta considerazione della religione e dichiarandosi favorevoli all’insegnamento della dottrina. Per il 37% la religione conta “molto”, per un altro 35% “abbastanza”. L’87% è a favore dell’educazione religiosa a scuola o perché ci crede (46%) o per rispetto alla “tradizione” (37%), mentre solo l’11% vorrebbe l’alternativa: sappiamo quanto in questi risultati giochi la difficoltà nell’ottenere un insegnamento diverso da quello religioso e lo stigma sociale. Infatti, più della metà è d’accordo sull’opportuna di insegnare anche altre religioni e due terzi non vedrebbe male anche insegnanti di religione non cattolici, purché ovviamente preparati.
Ma scuola e università forniscono una formazione religiosa soddisfacente solo al 25%, poco di più giornali e tv (30%). In un paese dove le scuole e i media sono fortemente clericalizzati e l’informazione religiosa, spesso celebrativa, trova ampio spazio, è ancora la parrocchia a rispondere meglio a certe esigenze (per il 43%).
Nonstante il diffuso conformismo, sui temi etici la popolazione assume atteggiamenti più laici e secolarizzati. Il 63% è a favore del riconoscimento delle coppie gay, il 65% ammette la fecondazione eterologa, vietata dall’attuale legge 40 sulla procreazione assistita, il 74% vuole il testamento biologico. Cade l’immagine di un paese monolitico e fedele alla linea cattolica: basti aggiungere che il 63% si dichiara a favore dell’apertura delle moschee.
Il cristianesimo: più lo imponi, meno lo conoscono
I dati raccolti sono in linea con quanto già rilevato da Franco Garelli nel 2011. L’Italia è un paese dove il cattolicesimo si fa piuttosto tradizione identitaria e meno fede vissuta e coltivata, come era nei decenni passati. Il quadro che ne esce non è incoraggiante per la Chiesa, come rileva infatti Avvenire, commentando la ricerca e la recente uscita del Rapporto sull’analfabetismo religioso in Italia curato da Alberto Melloni. Tra le soluzioni proposte, si parla anche della necessità di dotarsi di intellettuali con preparazione teologica e si lamenta la scarsa educazione religiosa a scuola. Ma quello che sconta l’Italia è anche il fatto che una quota consistente di intellettuali, anche laici, si interessi fin troppo di speculazione teologica.
Checché se ne dica, la religione viene tuttora tenuta in grande considerazione nel nostro (desolato) panorama culturale, nella società e nella scuola, ma i frutti sono scarsi. Verrebbe da chiedere a cosa serva quindi l’ora di religione cattolica, con la sua corsia preferenziale. Parliamo di un insegnamento gestito da docenti scelti dagli editori di Avvenire, con programmi stabiliti dagli editori di Avvenire. Una materia che segue circa il 90% degli studenti italiani, anche se il dato è in calo ed emergono sempre più famiglie che cercano di ottenere, nonostante il boicottaggio degli istituti, una qualche alternativa. Nonostante ciò, questi i risultati. E nessuna autocritica.
Il cristianesimo — e in particolare il cattolicesimo — per parecchi sembra ormai inteso come la stessa Corte europea dei diritti dell’uomo e in generale i giuristi intendono il crocifisso. Sebbene la sentenza di Strasburgo sul caso Lautsi sia stata accolta trionfalisticamente dai più integralisti, ormai il crocifisso è stato ridotto a un arredo cui nessuno presta molta attenzione (simbolo “passivo”, meno culturale o di fede), ma che si vuole comunque imporre a tutti i costi. La religione cristiana sta diventando sempre di più uno sfondo anonimo a cui si presta sempre meno attenzione.
La redazione
Tempo fa avevo proposto a quasi tutte le mie conoscenze il test http://www.cattolico.info/ .
Ho avuto pochissime risposte (…coda di paglia?) rispetto al n° di persone a cui avevo inviato (per e-mail) il test, ma coloro che vi si sono sottoposti e che mi hanno risposto, e dei quali sapevo che si consideravano “cattolici”, mi hanno riferito invariabilmente che al test sono risultati “spiritualisti”.
il 15 ottobre ho partecipato ad un funerale in chiesa (la madre di un collega caro) . in genere in queste occasioni mi siedo in fondo per evitare di dover fare quell’in piedi e in ginocchio che mi urta assai. Ma la chiesa era piccola e quindi stavamo appiccicati. HO potuto constatre che io – forse l’unica non cattolica – ero l’unica in grado di seguire la messa e riconoscere le letture.
a metà settembre scorso ho partecipato a un matrimonio in chiesa.
la funzione si è svolta di sicuro (e insolitamente) nel silenzio generale.
eravamo un centinaio sì e no, dunque non un numero elevatissimo e la chiesolina era appunto piccina.
le letture mi erano note, seguivo così così, anche perchè, mio malgrado, come sempre in queste occasioni dove una persona a me carissima si sposa, mi commuovo irrimediabilmete e quasi indecorosamente ….
non saprei dire però degli altri 99, tutti silenziosi … dunque consapevoli o semplicemente educati e persi nei loro pensieri? la stessa cosa vale per le letture: non li ho intervistati uno a uno …. tipo, scusa, ma te l’hai riconosciuta la lettura? e il pezzo del vangelo??
Penso che mediamente noi atei conosciamo le “sacre scritture” dei “cristiani” molto più di quanto le conoscano i “cristiani” stessi. E penso che proprio questa sia una delle cause maggiori del nostro essere diventati atei. Come dire: “la fede: se la conosci, la eviti”.
@E.ng.y
Quando un discorso interessa lo si segue. E quando qualcuno è attento o riflessivo lo si nota, tranquilla. La gente si sveglia al padre nostro e allo scambio della pace. Non dico tutti, ma buona parte.
Interessante ,non lo conoscevo mi e’ piaciuto.Grazie Federix.
@ Luk Blacks
Prego E’ sempre molto divertente farsi poi riferire l’esito da chi si è sottoposto al test
20% tra atei e agnostici, 3% di atei devoti, 5% di miscredenti. Cavolo, se non ricordo male fino a qualche anno fa la noncredenza era data al 5/8% della popolazione. O siamo cresciuti, o siamo ci si sbagliava al tempo o la Chiesa Valdese (che comunque è entità terza rispetto sia agli atei che alla CC) ha sbagliato. il 24% di praticanti settimanali risulta anche a me. Che dire, se così fosse, il 20% non sarebbe esattamente una sparuta minoranza, anzi…
Secondo me i dati sopra esposti dalla redazione sono viziati. Mi spiego meglio: la chiesa impone se stessa perché esercita il suo potere attraverso i politici che hanno interesse a seguirla e da essa a farsi seguire. Con loro gli organi di informazione. Se vivessimo in uno stato democratico come la gran Bretagna, probabilente (non posso dire con certezza) vedremo dei dati molto ma molto più tristi per le gerarchie ecclesiastiche.
La chiesa tira per motivi politici ma in quanto a fede tutto le sta crollando attorno. Basta venire a Roma dove è sempre esistita una grande tradizone messaiola; bene, se la domenica mattina entri dentro una chiesa, alla messa di mezzogiorno che è quella più importante, vedi ormai solo un quarto delle persone rispetto a trent’anni fa e su 100 fedeli, 70 di loro superano gli 80 anni, 25 sono sopra i 50 e 5 i giovani. I bambini non contano perché sono trascinati (violenza su minore) dai genitori e dai nonni.
Straquoto!
Equivoco ! Stiamo ribadendo il VERO trionfo del cattolicesimo: non conosco i fondamenti del cristianesimo, me ne frego di saperlo, le gerarchie hanno più volte ribadito che NON devo leggere le scritture da solo, ma faccio la comunione, mi sposo in chiesa, battezzo i miei figli perché non si sa mai, li mando agli scout, se anche nella loro scuola c’ è l’ ora alternativa chimmoffafà, non vado a votare al referendum sulla legge 40, né per abrogarla né per confermarla, … QUESTO E’ CATTOLICESIMO: conformismo, irresponsabilità sociale accompagnata da deferenza verso il capo/padrone, cialtroneria morale; i veri mistici e quelli che ci credono sul serio li invitiamo al barbecue in Campo de’ Fiori, nel ruolo di braciole. Poi c’ è lo statalismo di destra/sinistra/centro/tutti: tuteliamo tutti, perché tutti sono minus habentes che per fortuna loro ci sono INPS & INAIL, che vegliano su di loro, co ‘sti bei risultati: ed anche il paternalismo strafottente e ruba soldi è una metastasi del cattolicesimo, almeno in Italia. Ve lo ricordate, vero, chi ha fondato l’ INPS ?
La precedenta CNAS = Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali, istituita nel 1919, fu trasformata nel 1933 in INFPS = Istituto Nazionale Fascista di Previdenza Sociale. Poi fu tolta la “F”.
* Rispondo qui ad una sua considerazione sopra, riguardo alla sua chiosa sulla fede, dove afferma: “Se la conosci, la eviti.” Io parlerei piuttosto di religioni (declinate in ogni espressione), potendo così affermare: “Religioni – Se le conosci, le eviti.”
Saluti
@ Luca:
Ok, grazie, “Religioni – Se le conosci, le eviti.” va benissimo
Nell’ora di religione cattolica si parla di varia umanità, ovviamente nell’ottica clericale, e ben poco di dottrina cattolica. Così i prof. di religione cercano di attirare di più gli studenti atteggiandosi a di docenti moderni e aperti, ai vescovi la cosa va bene, perché la percentuale degli avvalentisi rimane alta, anche alle superiori. Del resto nell’ottica clericale è molto più importante l’apparire dell’essere, e ciò che conta è che gli italiani FIGURINO in maggioranza cattolici, per permettere alla CCAR di presentarsi come espressione di tale maggioranza, conservando privilegi e influenzando la legislazione. E cosa importa che nessuno abbia le idee chiare sulla transustanziazione o sulle virtù teologali?
Naturale; se fossero consapevoli, non sarebbero cattolici.
L’ italiano è piu superstizioso che credente ! Me ne sono accorto dopo un anno di permanenza in questo paese .
Quante preghiere rivolgono a Dio padre e quante alla Madonna, i santi ( con il padre Pio per primo..) ? Credo che alla fine Dio padre si ritrova nelle ultime posizioni ..!
Chiedete ad un cattolico italiano cosa pensa della transustanziazione e dei ” fenomeni di bilocazione ” di Padre Pio . Ci saranno piu persone che credono al secondo che al primo miracolo …
Non l’italiano, ma alcuni italiani sono superstiziosi. Io sono pugliese e non tutti i pugliesi credo a Padre Pio.
@Francesco S.
Sarai l’ eccezione che conferma la regola ….
Ma vai nei negozi in questo paese .. Perchè secondo te, la stragranza maggioranza ha un crocefisso alle parete ?? ( Mai visto fuori Italia..) .
Sinceramente non credo che la superstizione si veda dalla presenza di un crocifisso in un’esercizio commerciale, visto che in un’attività privata ci puoi mettere anche il totem di Manitù.
La superstizione non coincide sempre con la fede, la superstizione è credere che certe azioni possano influenzare eventi futuri senza che ci sia un nesso di causa-effetto. E’ vero alcuni italiani sono superstiziosi ma non lo si vede tanto dai crocifissi negli esercizi commerciali quanto dai cornetti e ferri di cavallo appessi a portachiavi e in macchina.
Francesco S.
Dimentichi che crocifissi e immagini di madonne e santi vengono usati come oggetti protettivi, proprio come gli amuleti.
@ Francesco S.
Credo che D.S. ti ha dato la risposta che volevo darti . La stragranza parte degli commercianti in questo paese mettono crocefissi, corne rosse, nastrini rossi sono la non per via della fede ma come oggetti protettivi . Credono che se tolgono il crocefisso, succederano disgrazie che inciderano sulla loro attivita commerciale !
Dunque non e fede ma superstizione .
Ti faccio notare che non troverai mai cose del genere nei paesi nordici !
… Per non parlare dei TIR che hanno di fronte scritto ” Volto Santo ” onde evitare incidenti frontali !!!
( Pensandoci bene, in fondo questo sarebbe blasfemico ! )
@Gérard
Concordo !
Sono d’accordo con Bruno Moretti Turri quando dice :
“I credenti in superstizioni, scaramanzie, oroscopi & religioni sono:
il 99 % degli analfabeti
il 94 % dei V elementare
il 90 % dei III media
il 74 % dei diplomati
il 35 % dei laureati in materie scientifiche
il 15 % degli scienziati ad alto livello
lo 0 % dei premi Nobel italiani viventi”
N.B. : Va notato che tra i docenti/scienziati delle migliori Universita mondiali i credenti (Nobel inclusi) sono attualmente meno del 7% !
Chiedo scusa. Il mio commento delle 10.13 era qui, dove si parla di superstizione, che intendevo inserirlo.
l’ignoranza religiosa è solo un corollario della più preoccupante e sottovalutata ignoranza generale che attanaglia l’Italia.
E nella quale una religione che prende fedeli (e quindi soldi) senza che essi necessariamente sappiano esattamente IN COSA stanno credendo, ci sguazza.
Vedi, una società come la Coca-Cola ha bisogno che i suoi ‘fedeli’ siano anche consumatori; la chiesa vende da sempre un prodotto insistente quindi se ne frega che riempiano le chiese o no, l’importante è che paghino, con l’aiuto dei politici.
Penso però che il nodo dei credenti immaginari verrà al pettine della politica: se era vero fino a pochi anni fa che i cattolici potevano fare la differenza, spostandoli qua e là secondo convenienza, oggi non mi sembrano così decisivi, anzi.
Questo conferma che il cattolico non conosce abbastanza la propria religione, altrimenti sarebbe ateo.
le chiese sono vuote in quasi tutto il centro nord eccetto i piccoli paesi dove solo gli anziani vi si recano per la messa domenicale, nel sud resiste una religiosità superstiziosa legata ai “miracoli” e alle visioni mariane comunque un fenomeno di nicchia, che raccoglie soltanto i più ignoranti e integralisti tra i credenti.
il resto è trippa.
Quoto!!!
A cosa serve l’ora di religione?. Semplice, serve per diffondere nelle scuole le notizie di un giornale che non compra nessuno.
La percentuale di genitori che per qualsivoglia motivo impongono battesimo, comunione ,cresima, ora di religione ai propri figli, è ancora altissima, anche al nord.Il fatto che queste stesse persone usino i profilattico,bestemino, non vadano mai a messa, , rappresenta uno scotto che lo stato chiesa paga volentieri perche avendo messo le mani sui bambini,ne ha comunque indottrinato una buona parte,i quali, un giorno diranno per quanti studi scientifici possano fare -eppure lassu qualcuno ci ama-
“eppure lassu qualcuno ci ama”
A giudicare dai documentari sulla pedofilia dei preti (p. es.: l’altro giorno c’era “Mea Maxima Culpa” su LaEFFE), nemmeno le vittime dei preti pedofili rinunciavano alla “fede”, nemmeno da grandi, nemmeno dopo aver denunciato i loro violentatori.
Ma neanche è importante che lo dicano. Si, insomma, qualcuno lo dirà, ma l’importante è far numero.
@rocco
Troppo ottimista.
Ti rimando ad un’indagine che dimostra piuttosto come il paradigma per i cattolici italiani sia ormai rovesciato: ciò che è bene viene dall’uomo ciò che è male dal fato, ergo da Dio:
htt p:// http://www.uaar.it/ateismo/ opere/marzano-quel-che-resta-dei-cattolici
Gli italiani sono superstiziosi, non c’è dubbio… ma, a ben vedere, ogni religione si basa sulla superstizione, in quanto ritiene in qualche modo di ‘salvare’ l’uomo da un destino che altrimenti lo vedrebbe, come individuo, uscire prima o poi definitivamente di scena.
Di fronte alle tante manifestazioni di quella che comunemente viene chiamata superstizione, cioè richiesta di un intervento diretto, tangibile, a santi, madonne, simulacri vari perchè risolvano ‘miracolosamente’ problemi molto concreti, questa può sembrare una forzatura… ma i vari culti proposti e legittimati dalle religioni, non sono in sostanza praticati ‘in funzione’ del massimo dei ‘favori’, cioè la continuazione della vita anche dopo la morte?
E anche il teologo più raffinato in funzione di cosa elabora le sue ricette se non per ‘razionalizzare’ questa speranza, renderla in qualche modo accettabile in quanto ‘comprensibile’ (si fa per dire)?
Del resto – per restare in Italia – non è la chiesa stessa che… dopo aver condannato la superstizione in quanto distorsione della vera religiosità… avalla le ‘devozioni’ più smaccatamente superstiziose (padre Pio, la Sindone ecc.) perché sa che così può ‘orientare’ intere masse di fedeli?
E’ inutile, se una religione positiva fosse veramente in grado di eliminare ogni comportamento superstizioso tra i suoi adepti – analfabeti o eruditi che siano – eliminerebbe anche se stessa come religione positiva, storica. Questo ‘successo’ coronerebbe la sua estinzione.
79%
Rosicate cari ateucci!
Fonti, please?
Errata corrige: è nell’articolo.
D’altronde dichiarare non implica che lo si sia, come d’altronde credere non è sapere.
Difatti, i dati non paiono molto coerenti con l’affermazione. Qualcuno ha per caso mentito in quel 78%?
@Eusebio
Solo il 44% praticante. Dubito che fra i non praticanti si possano collocare i vari eusebi, giuseppi enrichi, florenzi e compagnia cantante. Ergo, con un po’ di matematica di base, è facile capire che le percentuali non sono certo a favore della comunità religiosa, visto che, non praticanti, non credenti, agnostici e altri costituiscono il restante 56%. Poi, non è da escludere che fra i praticanti ci siano individui non alla eusebio.
Rosica, su.
Eusebio, più che cotto mi sembri bollito; quel dato non ha nessun valore essendo basato su affermazioni di noti ipocriti e bugiardi. Ma stai tranquillo che tanto i soldi arrivano lo stesso, essendo l’8×1000 calcolato appunto sulle affermazioni, non verificate, di una cosca di bugiardi e parassiti.
@ Eusebio Pancotto
La magggioranza della popolazione mondiale non è cristiana, meno che mai cattolica. Immagino che per reciprocità tu debba rosicare…
Questo non avendo niente di meglio su cui basare le tue povere credenze, ovviamente, caro Rincotto.
Dovremmo rosicare perché non sapete in che cosa credete?
Guarda che non è una questione di tifo, ma di conoscenza della realtà. Vabbe’, tanto mica capisci.
Va bene Eusebio , va bene così . Ma ti guardi intorno quando esci di casa? Quando vai a messa ? Ma li senti coloro che compongono questo 79% quando parlano ?
Io vedo sempre meno preti e sento solo credenti che fanno delle distinzioni , chi accetta il divorzio e magari divorzia , chi accetta l’ eutanasia per non parlare di profilattici o usi e tradizioni ormai dimenticate , ad esempio qui in Lombardia quando ero giovane c’ erano delle congregazioni ( non mi ricordo esattamente come si chiamassero , famiglie forse? boh ) che comprendevano tutti gli uomini del paese , chi in questa chi in quella , e quando c’erano le processioni tutti si vestivano con una specie di abito lungo e sfilavano ognuno nella propria congregazione.
Giusto tre domeniche fa ho potuto assistere dopo molto tempo ad una processione che per non intralciare il traffico ha fatto si e no il giro della chiesa ( l’ edificio intendo). Ma la vedi la tua fede dove sta andando a finire ?
79% ? Si , come no . Saluti.
“Secondo la recente ricerca, circa il 76% si dichiara “credente”; “atei” e “non credenti” arrivano al 15%, gli “agnostici” al 4% e quelli “in ricerca” il 5%. Tra i credenti, circa il 5% segue altre confessioni religiose, ma il dato si ritiene sottostimato perché non tiene adeguatamente conto degli stranieri. Coloro che si dichiarano cattolici sono il 79%, segno di una proclamata appartenenza culturale che dipende spesso da famiglia e conformismo ma che può non corrispondere a una vera credenza.”
A me pare che l’articolo non dica che i cattolici sono il 79% della popolazione ma di quelli che si dichiarano credenti. Cioè il 79% del 76% di credenti quindi poco più del 60%. Se poi andiamo ad indagare su questo 60% scopriremmo che un’altissima % segue una propria religione. Per esempio, se chiedessimo a queste persone se sono favorevoli al sesso fuori del matrimonio, se sono favorevoli all’uso del preservativo, se sono favorevoli alla convivenza, se vogliono abolire la legge sul divorzio, se vanno a messa regolarmente la domenica, se ritengono infallibile il papa, ecc. ecc., i cattolici si ridurrebbero ad una % più vicina a coloro che si vedono a messa regolarmente.
ve l’ho già raccontato, verso gli 11-12 anni ho fatto un sondaggino personale (e parliamo di più di trent’anni fa)
Ho fermato cento persone per la strada e gli ho fatto due domande
sei cristiano? (99 sì)
hai letto interamente la bibbia? 3 dicasi TRE sì
lì mi si sono chiarite un po’ di cose su gente che dice di credere ciecamente in un libro CHE NON HA LETTO.
Infatti io sono diventato ateo, negli anni del liceo, proprio leggendo la bibbia, che è stata per me una vera “RIVELAZIONE”!!!!
Florasol, dimenticavo: i “cristiani” non possono credere alla bibbia, proprio perchè non l’hanno letta. Credono ai preti. E al chiacchierone vestito di bianco che dice la sua la domenica in piazza s. Pietro.
La bibbia? Perchè la gente dovrebbe affannarsi a leggerla se c’è già chi parla per lei, e se la gente ritiene di avere di meglio da leggere (notizie di sport, gossip, pornografia…)???
Per illustrare il grado di ’astrazione mentale o razionalità di Eusebio Pancotto basti leggere quello che scrive su « Don Giorgio.it » il 31 ottobre 2012 alle 00:13 :
….« Personalmente ritengo che Berlusconi sia un’ottima risorsa per l’Italia, la cui mancata valorizzazione è dovuta unicamente all’ostracismo “cieco e ottuso” di molti italiani. »….
No comment !
A volte mi chiedo se in Italia non ci siano dei poteri che vogliono mantenerla più isolata possibile dall’Europa in modo da contare di più: poteri di destra, di centro, di sinistra, poteri civili, poteri militari, poteri clericali.
Confrontiamo un po’ la Germania e l’Italia. Dato che secondo il censimento i tedeschi sono per circa 33% cattolici, 33% protestanti, 33% altro, è inevitabile che nella scuola si debbano affrontare argomenti che la scuola italiana ignora o a cui accenna o che banalizza, es. cosa hanno detto Martin Lutero e i suoi seguaci? (al di là di andare a rovinare la porta di una chiesa appiccicandoci una sua nota come vuole la leggenda che ha bisogno di luoghi mitici).
Dato che l’Italia era fascista e la Germania nazionalsocialista, si potrebbe anche andare a vedere se l’Italia e la Germania hanno studiato la loro storia e hanno fatto quello che in Germania chiamano “Vergangenheitsbewältigung” (Trattare con il passato).
Andate a vedere per es.: “La storia negata”
http://www.neripozza.it/collane_dett.php?id_coll=3&id_lib=519
in cui si parta anche della chiesa cattolica.
Nel campo più specificamente religioso, se si eliminano o si minimizzano le discussioni su quello che non è cattolico a scuola, nella TV, nei giornali, poi la stragrande maggioranza degli italiani sente sempre la campana cattolica, poi anche la campana cattolica, a poi ogni tanto anche qualche altra campana cattolica.
È evidente che che se chiediamo a Bagnasco se il crocefisso è il simbolo dei soli cattolici oppure un simbolo culturale del popolo italiano che deve essere imposto ai non cattolici, lui darà la risposta che gli fa più comodo e per meglio difendere le sue prepotenze cercherà di offuscare le altre voci nel campo che più gli preme.
Alla lunga dati i rapporti di forza in Italia ci riesce proprio bene e poi l’Italia è più povera.
Con questo non voglio dire che i tedeschi, i francesi, gli olandesi, gli svizzeri siano cittadini perfetti, no, non lo sono.
Ma in questi paesi cattolici, riformati, luterani, massoni, e anche un po’ di ebrei sono obbligati a convivere; e a volte sono obbligati a convivere negli stessi partiti: il partito CDU è tendenzialmente cattolico ma la sua cancelliera Angel Merkel è protestante; nei Verdi tedeschi Jürgen Trittin, candidato verde per il cancellierato, è ateo, la Katrin Göring-Eckardt, candidata verde per il cancellierato, è protestante, Winfried Kretschmann capo dell’unica regione governata dai verdi è cattolico.
Avere un rapporto [(non-cattolici)/(cattolici + cattolicizzanti)] così basso come in Italia è un danno.
Questo per quello che riguarda i poteri clericali.
Per i poteri militari si potrebbe andare a vedere il rapporto fra la quantità di contratti assegnati con procedure negoziate senza pubblicazione di avvisi rispetto alla quantità di contratti assegnati con pubblicazione di gare.
E ancora confrontando con Francia, Germania, e Regno unito, questo confermerebbe che ci sono poteri che vogliono la chiusura dell’Italia, altro che stare nell’Unione europea, ci vogliono stare quando gli fa comodo, salvo chiudersi a riccio quando l’Unione europea non gli conviene.
Ma questo andrebbe fuori dal tema di questo sito …
“A volte mi chiedo se in Italia non ci siano dei poteri che vogliono mantenerla più isolata possibile dall’Europa in modo da contare di più: poteri di destra, di centro, di sinistra, poteri civili, poteri militari, poteri clericali.”
Sono d’accordo. E secondo me quei “poteri” sono proprio il Vaticano, che ha emissari (cardinali, vescovi, preti, frati, suore) sparsi in ogni centro abitato in Italia. E che possiede già il 20-25% del patrimonio immobiliare situato in Italia.
Personalmente non mi interessa tanto la percentuale degli atei quanto il fatto che questa stia inesorabilmente crescendo. Ed ancor più mi interessa e mi fa piacere che stia crescendo in continuazione e lentamente; si “lentamente” fatto questo estremamente importante in quanto sinonimo di una revisione ferma della società. Le sparate sono soggette a ripensamenti, le crescite lente molto meno. Sono esse il segno di una convinzione che viene dal lato razionale del pensiero e non da un momento di emotività.
Illuso. In altre epoche e in altri contesti ( compreso l’uso della forza e della violenza ) l’atesismo ha pensato di avere vinto sulla fede, ma la storia lo ha sonoramente smentito, evidenziando le atrocità commesse per imporre la propria ideologia. E gli esempi sono noti, per chi ha l’onestà intellettuale di riconoscerli.
Non sapevo che l’ateismo avesse una ideologia.
Così come non sapevo che le varie ideologie totalitarie fossero appannaggio solo degli atei (o meglio: di alcuni tipi di atei).
Più sotto citi, con un poco curato uso dei concetti, un “risveglio” del cristianesimo sotto il già poco democratico Putin. E dico poco curato perché ben ti guardi dalle considerazioni del tipo di “risveglio” e “cristianesimo” così ben ti guardi dal considerare quella di Putin una dittatura di fatto.
Ma forse l’onestà intellettuale è solo invocata…
Il risveglio religioso della Russia non ha nulla a che fare con la persona di Putin, va ben oltre quello che lui dice o fa.
@peppino
Quando sarai n grado di argomentare ne riparleremo.
@giuseppe
Come no: non c’entrano nulla le leggi anti-blasfemia, gli accordi con la Chiesa Ortodossa, i richiami nazionalisti a stampo religioso…
Sarà pure come dici tu, che va ben oltre, il punto è, e ripeto la domanda: in che misura, e fino a che punto?
Spero tu sia sufficientemente onesto da farti quantomeno adesso queste stesse domande, o perlomeno qualcosa di simile…
Caro Giuseppe
Il dubbio HA vinto sulla fede :
Ha vinto la fede in ra-aton ,
ha vinto la fede in iside e osiride,
ha vinto la fede in zeus e negli dei ellenici prima e in giove e negli dei romani dopo ,
ha vinto la fede in odino ,
ha vinto la fede in zoroastro,
ha vinto la fede in mitra ,
ha vinto la fede in attis ,
ha vinto la fede in quetzalcoatl,
ha vinto la fede nei culti druidici.
E queste sono solo le religioni morte e sepolte che mi vengono in mente ora , francamente non ho voglia di aprire un’ altra pagina di google per cercarle tutte (anche se forse sarebbe divertente ) e del resto è poco importante il loro numero , ciò che conta è che la tua fede è ormai arrivata ad essere la prima in cima alla lista delle religioni in via di estinzione . Addio . Avanti la prossima .
Ti basti pensare al forte risveglio religioso dell Russia, dopo 70 anni di ateismo forzato, con tutte le porcherie e i lavaggi obbligatori di cervelli che hanno accompagnato il fenomeno !!!
La storia ad uso di Forza Italia. Tanto a quelli mandano giù tutto, basta non pensare; che poi si diventa tristi e vengono le occhiaie.
@peppino
Il risveglio religioso attuato dal regime di Putin? Quello che regime è? O quando sono religiosi non sono più regimi?
Tu l’onesta intellettuale per riconoscere che i bei tempi sono andati ce l’hai?
Cerca di non “copiare” quello che ha scritto FS Mosconi. Sii più originale e farai meno figure di me.da.
Copiare Mosconi… che ha scritto dopo di me? Ma sei s.cemo? La figura di m.erda, per ora, l’hai fatta tu.
Giuseppe, per l’ennesima volta: il totalitarismo staliniano, come tutti i totalitarismi, era di fatto una teocrazia sul modello storico della chiesa, nonostante si autoproclamasse ateo. Chissà quante volte ho illustrato questa tesi con un’infinità di esempi…e tu, assiduo frequentatore del blog, non puoi non averla letta. E chissà quante volte ho chiesto inutilmente che mi si mostrasse quali fossero gli aspetti atei presenti nello stalinismo, al di là del proclamarsi tale e dal combattere una chiesa (e nemmeno tutta) in quanto potere concorrente nell’imbonimento delle coscienze. Una chiesa ortodossa tra l’altro che in regime zarista aveva contribuito – al di là delle solite eccezioni – all’asservimento del popolo russo.
E infine – ricorrendo ad un parallelismo che non mi è mai piaciuto, ma tant’è – la solita questione: indubbiamente i dirigenti sovietici ritenevano di essere atei e di comportarsi come tali… ma anche in questo il modello storico rimane la chiesa. Un esempio per tutti: secondo te gli inquisitori che mandavano al rogo quanti si ribellavano al regime controriformista, si ritenevano o no in questo modo di testimoniare il messaggio evangelico? Si ritenevano o no cristiani coerenti convinti di comportarsi come tali? Tu come li giudichi? Li chiami cristiani?
bruno gualerzi scrive:
sabato 23 novembre 2013 alle 19:48
Giuseppe, per l’ennesima volta: il totalitarismo staliniano, come tutti i totalitarismi, era di fatto una teocrazia sul modello storico della chiesa, nonostante si autoproclamasse ateo. Chissà quante volte ho illustrato questa tesi con un’infinità di esempi…e tu, assiduo frequentatore del blog, non puoi non averla letta. E chissà quante volte ho chiesto inutilmente che mi si mostrasse quali fossero gli aspetti atei presenti nello stalinismo, al di là del proclamarsi tale e dal combattere una chiesa (e nemmeno tutta) in quanto potere concorrente nell’imbonimento delle coscienze. Una chiesa ortodossa tra l’altro che in regime zarista aveva contribuito – al di là delle solite eccezioni – all’asservimento del popolo russo.
A parte il fatto che si dovrebbe discutere delle responsabilità reali della chiesa ortodossa, non quelle da propaganda comunista o atea che sia, mi chiedo come si possa negare la realtà. Le chiese bruciate, i preti e i vescovi arrestati, torturati e uccisi insieme a tantissimi fedeli, i corsi di ateismo obbligatorio nelle scuole, l’impossibilità di trovare lavori di un certo prestigio se si era sospettati di essere credenti. Questi i fatti che nulla hanno a che vedere con gli eventuali torti della chiesa ortodossa. Nella stragrande maggioranza dei casi si trattava di gente semplice e anche molto povera.
E non ti è mai passato per la mente che l’ateismo è secondario, vero? Che la causa era semplicemente la rimozione del dissenso. Esattamente come nei regimi religiosi.
@ giuseppe
Stalin se la prese anche con i contadini, i sindacati, la stampa e l’esercito.
Immagino ti sia nota l’avversione dell’ateismo per quelli.
In compenso la maggioranza cristiana*) in Italia, Germania e Spagna ha impedito
a Mussolini, Hitler e Franco di fare guai, per fortuna….
*) noto fenomeno a fisarmonica, che si estende o riduce a piacere di giuseppe, sia nel numero
sia nell’influenza
@ giuseppe
Stalin se la prese anche con i contadini, i sindacati, la stampa e l’esercito.
Immagino ti sia nota l’avversione dell’ateismo per quelli.
In compenso la maggioranza cristiana*) in Italia, Germania e Spagna ha impedito
a Mussolini, Hitler e Franco di fare guai, per fortuna….
*) noto fenomeno a fisarmonica, che si estende o riduce a piacere di giuseppe, sia nel numero
sia nell’influenza
@ Giuseppe
Ti hanno già risposta più che esaurientemente… anche se, come al solito, con te (e con i tanti – praticamente tutti gli ‘anti-atei come te presenti in questo blog e non solo) è tempo sprecato.
Ribadisco solo una domanda… sperando che a questa si dia risposta, visto che all’altra (la solita: “quali sarebbero gli aspetti propriamente atei, eliminazione degli avversari comunque identificati – credenti o non credenti – a parte, dei regimi totalitari?”) ormai ho rinunciato… cioè, anche qui, ormai la solita: definiresti cristiani quanti in nome di Cristo, hanno eliminato anche fisicamente gli ‘eretici’, o comunque i non-cristiani, convinti così di testimoniare nel migliore dei modi il messaggio evangelico? Se sì, mi pare che non ci sia più altro da dire fra di noi. Se no, come spero per te, per la tua fede… perché mai dovrei considerare atei quei regimi che – a parte il definirsi tali e convinti anche di agire come tali – con l’ateismo non hanno niente a che fare?
Ribadisco anche che, come scrivevo, questi parallelismi (come quello di fare il conto di chi – tra sedicenti atei o sedicenti cristiani – ha fatto fuori più avversari) non porteranno mai a niente (sarebbe un continuo rinfacciarsi i reciproci misfatti senza mai metterne veramente in discussione i presupposti, diciamo, ‘culturali’) … ma sarebbe pur sempre interessante sentire una qualche risposta.
@ Bruno Gualerzi
Giuseppe non ha molto a disposizione per giustificare le sue sgangherate credenze.
Ripetere che gli atei sono brutti e cattivi gli fa credere che lui sia bello e buono.
È il prodotto più alto della sua capacità critica.
@ Stefano
Purtroppo però il nostro giuseppe esprime – toni a parte – ciò che la stragrande maggioranza dei fedeli pensa dell’ateismo… e soprattutto quando in ballo c’è l”ateismo dei regimi comunisti’.
Direi quindi…visto che non possiamo liberarcene… di tenerlo come cartina di tornasole.
@ Bruno Gualerzi
Le implicazioni non espresse di giuseppe sono comunismo= ateismo=immoralità.
Il punto è che nessuna delle implicazioni è valida.
È solo un cliché consunto che nelle sue intenzioni dovrebbe squalificare l’ateismo senza necessità di riflettere troppo.
A nulla vale ripetergli che esistono atei non comunisti e comunisti non atei. Nemmeno ricordargli che esistono etiche non basate sul comando, che non richiedono obbedienza ad una divinità immaginata che si immagina comandare ciò che non si farebbe se non fosse comandato.
O vogliamo parlare della storia del Messico, tanto occultata dai media e dai testi di storia sinistrorsi, dove l’ateismo ha prodotto nefandezze da fare impallidire i peggiori dittatori ?
Possiamo parlare di tutti i regimi che vuoi. Vedrai che il modello è sempre quello teocratico, ti piaccia o no. Eliminare il dissenso. Come si faceva con le presunte eresie.
@ giuseppe
Giuseppe prima di partire col ditino alzato a scrivere improbabili stupidaggini sulla relazione tra ateismo e stragi fermati un attimo a riflettere sul peggior stragista: il tuo dio.
In proprio (è parola di dio) e per commissione.
Ineguagliato e ineguagliabile.
FSMosconi scrive:
domenica 24 novembre 2013 alle 10:47
@giuseppe
Come no: non c’entrano nulla le leggi anti-blasfemia, gli accordi con la Chiesa Ortodossa, i richiami nazionalisti a stampo religioso…
Potranno entrarci ma non sono stati il fattore determinante. Il risveglio religioso si é fortemente sviluppato dopo la caduta del muro di Berlino e il nuovo corso segnato anche da Gorbaciov. La libertà ritrovata ha fatto si che la fede si risvegliasse. Che Putin cavalchi l’onda di questo fenomeno é un altro paio di maniche.
Sarà che, al solito, gli estremismi nascono in momenti di crisi e i leader ne approfittano? Non ti viene proprio in mente, eh?
g.
”… Che Putin cavalchi l’onda di questo fenomeno é un altro
paio di maniche…”
Bella questa!!! Putin non deve cavalcare nessuna onda, la
religione in Russia fa quello che il regime gli permette di fare.
Guarda che non si tratta di ‘risveglio’ bensì del contrario,
mai sentito parlare dell’oppio dei popoli?
La Russia non è mai stata molto democratica e ora le conviene
lasciare che il popolo bue si riaddormenti dolcemente
tra vodka e gesùcristi, in mancanza (apparente) della morsa
della vecchia dittatura.
A regime la faccenda si stabilizzerà sul modello cinese,
con preti e vescovi di gradimento del potere centrale.
A proposito, dimmi: quando le dittature sfruttano la religione
per il proprio potere, si tratta sempre di regimi atei?
L’ordine cronologico nel sito é sbagliato, ti mettono dopo e l’orario é invertito. Il tuo intervento appare molto dopo quello di mosconi e di altri, ma l’orario viene misteriosamente anticipato. Magari sarai tu ad occupartene.
@peppino
Genio, il mio commento delle 19.36 è in risposta al tuo delle 18.59. Quello di Mosconi delle 20.04 è in risposta al tuo delle 18.56. Due risposte diverse su due tuoi commenti diversi. Che tu non avessi ancora capito il sistema di gestione su base wordpress era chiaro, ma arrivare a queste perle è ridicolo. Peggiori la tua figura.
giuseppe, se ci fosse stato un vero risveglio religioso assisteremmo già a guerre basate sul nulla in giro per l’Europa dell’est. Mettiti il cuore in pace, è tutta scena: l’ateismo avanza nelle coscienze sostanzialmente indisturbato.
Ai posteri l’ardua sentenza. Fino ad oggi, la storia ha dimostrato il contrario. E i tempi della storia sono spesso lunghi…
Peppino, che tu non ti accorga dei cambiamenti è solo un tuo problema. Continuare con le scenette è inutile.
In fondo la Chiesa ha coltivato l’analfabetismo religioso: la messa fino a pochi decenni fa non era nemmeno in italiano, e per qualsiasi altro dubbio la soggezione verso chi sapeva di latino era enorme per chiarimenti o dubbi: veniva tutto mandato a memoria, ma senza capire dunque senza interiorizzare.
Nel suo “Dalle parti degli infedeli” Sciascia racconta la vicenda di mons. Ficarra che aveva scritto della pratica religiosa, sostanzialmente basata sulla superstizione o sulla superficialità, dei siciliani: non venne pubblicato se non postumo, e con un titolo diverso – “le devozioni materiali” – opportunamente non indicativo dell’indagine, dove scrive:
“… perché molte e molte persone non sono religiose per una convinzione profonda e per un’intima vitalità spirituale, ma in forza di tradizioni e di abitudini”.”
Scorrendo l’indice del libro, al punto 4 del capitolo “Figure e figuri”, viene in mente una medicina di nuova produzione….
1. La religione a sistema ridotto – 2. La religione sport – 3. La religione parafulmine – 4. La religione farmacia – 5. La religione di azzardo – 6. La religione della Messa e la Messa di mezzogiorno – 7. La religione degli ambiziosi – 8. La religione dei politicanti – 9. La religione dei delinquenti – 10. Il materialismo religioso
Il papa teologo non ha funzionato: che analfabetismo religioso sia.