La clericalata della settimana, 5: il liceo “Augusto Monti” di Chieri

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Anzi, ringrazia in anticipo chi le segnalerà eventuali “perle”.

Il primo posto questa settimana va al liceo statale “Augusto Monti” di Chieri (To) in cui,

all’insaputa e senza il consenso del collegio docenti, venerdì 24 gennaio è stata esposta l’urna contenente una reliquia di san Giovanni Bosco

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La foto ritrae un passaggio della reliquia a Milano (Rep.)

L’iniziativa ha suscitato le proteste di molti docenti e studenti, il prof. Elio Aquaviva ha anche protestato mostrando provocatoriamente “le ceneri di Giordano Bruno”.

Al secondo posto il Comune di Bergamo, che ha istituito il riconoscimento della cittadinanza onoraria “Giovanni XXIII”: della commissione che valuterà le segnalazioni fa parte anche un rappresentante della Fondazione Papa Giovanni XXIII.

Terza posizione a Ennio Aquilino, comandante dei vigili del fuoco di Grosseto, che chiamato a testimoniare nel corso del processo sul naufragio della Costa Concordia, rievocando l’intervento di quella notte, ha dichiarato: “Ci affidammo a Santa Barbara che non ha tradito le aspettative” (per la cronaca, vi furono 32 morti e 110 feriti).

Meritano menzioni speciali Savino Iacoviello, direttore amministrativo dell’Ausl di Ravenna, che ha dichiarato che «licenziare qualcuno è brutto, licenziare un prete è peggio»; il sindaco di Ispica (Rg), che ha partecipato alla benedizione degli animali e dei campi “per esprimere il rispetto e la gratitudine dell’intera cittadinanza”, come evidenzia il sito istituzionale del Comune nel dare risalto all’evento; la governatrice della Regione Friuli-Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che nel corso del programma Otto e mezzo ha parlato dei comuni che hanno bisogno di fondi perché “devono fare la chiesa, la scuola o altro”.