[…] Salutando il pubblico prima dell’inizio del suo film (è un uso gentile e affettuoso del Torino Film Festival), il regista milanese quasi novantenne spiega di non averlo voluto caricare di storicità («Non me ne importa affatto»), di avere scelto un periodo imprerciso tra il Seicento e il Settecento ma la storia vera di una ragazza-madre bruciata viva in Valle di Non come strega: «Il che trova motivo nei trattati sulla stregoneria: donne che esercitavano inconsistenti arti mediche e di guaritrici, venivano accusate per cattiveria, torturate, uccise». Come sappiamo, Giovanna D’Arco non era sola. Naturalmente le ragioni erano pure tante altre, religiose, politiche, morali, razziali, ma è singolare riascoltare da Emmer «cattiveria», una parola troppo inerente alla natura umana per non esser stata rimossa. Alla luce naturale, nella parlata antica della Valle di Non tradotta da sottotitoli in italiano la storia comincia in un clima faticoso ma sereno: la ragazza in grembiule raccomanda di star brave alla sua bambina e alla sua capra, va a zappettare in campagna, a consegnare una essenza di erbe a un malato di pancia, a passeggiare con un cacciatore che pesca con le mani per lei in un fiumicello un pesce guizzante, si ripara dal diluvio, si consola quando al tramonto il tempo si rasserena, torna a casa. Viene repentinamente arrestata dai gendarmi, incarcerata al grido «stria, stria» (strega, strega). E’ accusata di stregoneria. Gendarmi e preti in paese offrono soldi a chi è disposto a testimoniare contro di lei: i testimoni risultano numerosi. Al processo, la «acclarata stregoneria» della vittima non ha lasciato all’ispezione corporale alcun «segno del diavolo». La torturano slogandole gli arti tirati con la fune, le schiacciano le mani: lei non si pente, dice soltanto «gli uomini sono peggio delle bestie»; sotto tortura confessa. La condannano a venir bruciata viva. Emette altissime grida inumane, ma non parla.La semplicità, la compostezza, la povertà, il realismo senza effetti enfatici, la bellezza della Natura a confronto con la assurda crudeltà umana, rendono il film nobile, toccante, poetico. Luciano Emmer ha compiuto pure un’operazione già frequente in Francia, in Germania, in Svizzera: legare il film al territorio (la sua opera è stata coprodotta dalla Provincia autonoma di Trento e da altri Enti locali).
Emmer per amore delle streghe
8 commenti
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A riguardo, tempo fa avevamo inserito un’interessante notizia su una “strega”, l’ultima strega bruciata. A questa donna è stata innalzato un monumento, per non dimenticare questi crimini.
Altre notizie possono essere recuperate qui:
http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=5681
http://blog.pagantribes.org/index.php?subaction=showfull&id=1130698563&archive=&start_from=&ucat=1&
La caccia alle streghe è un altro capitolo tragico della nostra storia per il quale dobbiamo ringraziare il Cristianesimo. Eccole le “nostre” radici cristiane……
Il fatto che oggi non esistano più streghe, che non si facciano più roghi né vere e proprie crociate, non fa ugualmente sorgere alcun dubbio al signor Ratzinger di star sbagliando. Dovremo aspettare centinaia di anni prima che la Chiesa ammetta che le “crociate” contro i gay e pro embrione erano sbagliate. Insomma la Chiesa non impara molto dai propri errori. Ancor oggi il “dogma” dell’esistenza del Diavolo, fondamentale per la dottrina cattolica, continua a mietere vittime. Franca Leosini nella trasmissione Storie Maledette si è occupata di un’intera famiglia che in preda ad assurde credenze e ad una sorta di autosuggestione collettiva ha causato la morte di una bambina di soli 4 mesi. Delle vittime del satanismo e dei preti esorcisti ci si occupa sempre molto poco perché la maggior parte dei sedicenti cattolici non crede nel diavolo ed anzi lo considera superstizione. Se la Chiesa trovasse un escamotage per eliminare questo assurdo dogma sarebbe tanto di guadagnato.
Un bel libro sull’argomento, molto critico con la chiesa, se ben ricordo, e’ quello di Sebastiano Vassalli: “La Chimera”.
io una volta ho letto un libro sulle cosiddette arti magiche estorte sotto tortura dalle presunte streghe. C’è di tutto e di più…secondo me le scrivevano i curati…
PS ma se le streghe avevano il possesso delle arti magiche perché a nessun inquisitore non venne mai il dubbio “perché non volano via quando stiamo per prenderle??”…in fondo come hanno fatti i romani un martire gesù e santi così hanno fatto gli inquisitori martiri del satanismo le “streghe”…
Gendarmi e preti in paese offrono soldi a chi è disposto a testimoniare contro di lei: i testimoni risultano numerosi.
cristianesimo, ss, kgb: quali differenze? Nessuna
Per non parlare di quanto sono ridicoli e pericolosi i loro esorcismi, se non ricordo male e’ uscito recentemente un film che parlava di un esorcismo di una ragazzina tedesca,che fini’ con la morte della poveretta per infarto, causato dall’estenuanza del “rito” o tortura,sta di fatto che da allora tutti gli esorcismi in germania,vengono fatti con l’assistenza medica.
Il film di cui parli s’intitola: “L’esorcismo di Emily Rose” del regista Scott Derrickson ed è liberamente ispirato ad un caso vero avvenuto in Germania nel 1970 ad una ragazza di nome Anneliese Michel. Purtroppo il film tende a spettacolarizzare in chiave horror questa vicenda realmente accaduta e sulla quale ci sarebbe poco da scherzare. Io vidi prima il documentario trasmesso se non erro da History Channel e successivamente il (brutto) film.