Sembrava che il bullismo dei teenager fosse roba da Paesi del Nord. Le notizie inquietanti ci venivano dall’Inghilterra, dalle periferie di Parigi, dal Belgio… A illuderci d’essere risparmiati da questa piaga ci aveva pensato anche il sondaggio di un importante quotidiano inglese. Sosteneva che in Italia e in Irlanda la qualità della vita era migliore, per via della famiglia che teneva ancora, nonostante il crescere di divorzi e separazioni. Non valeva una medaglia sul petto, ma era comunque il riconoscimento che dove tenevano i valori della tradizione, qualche garanzia in più si poteva sperare.
Illusione effimera. La cronaca degli ultimi tempi ci consegna scenari inquietanti: ragazzi violenti, pronti ad abusare di qualche bimba o a maltrattare il compagno di classe handicappato. Bravate, verrebbe da dire, se non fosse per un particolare. Un tempo chi commetteva sbagli, aveva coscienza del male fatto e cercava di non farlo sapere. Oggi, con cinismo, si registrano le scene e le si mettono sul mercato.Non sento molto ottimismo sulla possibilità di correttivi capaci di incidere sull’educazione e sul destino delle nuove generazioni. Non perché non abbia fiducia nei giovani o perché manchino progetti, ma perché il mondo degli adulti è schizofrenico e allora, come dice il proverbio, il cane di molti padroni, alla fine, muore di fame. Si parla di vuoto di spiritualità, ma quale sia la dignità che il mondo dei media e della comicità, in particolare, riserva alla dimensione religiosa è evidenza che si commenta da sola. Si fanno proclami sull’educazione ai sentimenti, per aiutare i ragazzi a sottrarsi a una logica genitalista, con la stessa convinzione con cui si servono loro quotidianamente razioni di sessualità da fattoria degli animali. Si rivendica il rispetto della persona, mentre su Espresso e Repubblica, in dosi omeopatiche ci presentano le teorie di Peter Singer, a loro dire il «bioeticista più importante al mondo». Peter Singer sostiene che «uno scimpanzè, un cane o un maiale, hanno un più alto grado di autocoscienza e maggior capacità di relazioni di un neonato gravemente ritardato o di una persona in avanzato stato di senilità». Di qui la liceità di aborto ed eutanasia, ma anche dell’uccisione del bambino che nasce con problemi, fino al ventottesimo giorno dopo la nascita.
Nei giorni scorsi, il Tribunale di Milano ha posto sotto sequestro le abitazioni dei genitori dei ragazzi protagonisti di violenze. Potrebbe risultare congruo che una famiglia debba rispondere delle azioni di un minore. Risulta meno facile accettare la motivazione con cui il Tribunale ha adottato tale provvedimento: non hanno dato un’educazione adeguata. Non occorre genialità per capire come la famiglia viva un momento di marginalità educativa. Ai migliori sforzi spesso fa da contrasto un pluralismo di agenzie che vanno puntualmente a smentire quanto si vorrebbe insegnare dentro le case. Sarebbe opportuno chiedere al Tribunale se dietro il fallimento di questi giovani non andrebbe ipotizzato il sequestro, per concorso di responsabilità, di tutte quelle realtà mediatiche e politiche, che lasciano i solchi nella coscienza dei minori.
Penso ai videogiochi, […] che insegnano a chiudere vivo nella bara l’avversario. Ma anche a certa televisione e certa musica che incitano alla violenza, o a immettersi nei percorsi di logiche sataniche. E perché non mettere sotto silenzio gli schiamazzi di chi scende in piazza a irridere i soldati morti e a bruciare le bandiere? Moralismo, dirà qualcuno. Ma una civiltà che non sa trovare consenso su questi fondamenti, è una civiltà senza speranza.
L’articolo di Bruno Fasani è stato pubblicato sul sito del Giornale
ma quante belle banalità e quanti luoghi comuni in questo articolo! c’è tutto, dalla “musica satanica” ai videogiochi, dalla deriva della famiglia tradizionale alla cultura troppo “Liberal”. Per quanto mi ricordi il bullismo nelle scuole è sempre esistito. Pensate che da piccolo ne avevo così paura che picchiai un altro ragazzino perchè ero convinto che volesse aggredirmi, non era vero, mi sentii in colpa, ma con quel ragazzino diventammo amiconi e imparai che le guerre preventive sono sbagliate. Consiglierei all’estensore dell’articolo di andare a leggersi certi editoriali di Libero, o della Padania, per vedere quali sono veramente le radici della violenza. Certo, non l’hanno inventata quei giornali, loro parlano a quelli che quel tipo di violenza l’hanno dentro.
PS: il videogioco a cui si riferisce Fasani è Rule of Rose, e per la cronaca non è il giocatore che deve seppellire vivo l’avversario, ma sono gli avversari che lo fanno al giocatore se lo acchiappano. Mi sa che questa storia sta diventando una specie di leggenda urbana! dovrebbero informarsi prima di parlare!
Concordo con Kris.
Il bullismo e’ sempre esistito, e accreditare due o tre episodi balzati sulle prime pagine dei giornali come prova che invece e’ la modernita’ a causare tutto cio’ e’ ridicolo.
Ho ricordi di bambini ritardati maltrattati dai coetanei, ho ricordo di bulletti che terrorizzavano i compagni di classe, e naturalmente ci tenevano a farlo sapere, solo che non avevano un videofonino e un collegamento ad internet che gli desse una platea a livello nazionale.
Ciao
Roberto Grendene
secondo me il bullismo, lo dico per esperienza vissuta e subita, è la manifestazione più schifosa e più depravata del pensare che solo io sono perfetto, solo io sono detentore in assoluto di ciò che è bene e di ciò che è male, quindi solo io sono superiore e posso permettermi di trattare gli altri come mi pare e piace. Poi fa niente se gli altri devono faticare per liberarsi dal sentirsi vittime, anzi meglio per loro che non alzino la testa se non vogliono un trattamento peggiore. questa secondo me è la logica del bullismo che ho vissuto sulla mia pelle finchè non sono uscito dal seminario e mi sono liberato dalle catene della religione cristiana
Invece oggi il bullismo è una realtà dilagante. I ragazzi son divenuti golem d’argilla, la mattina i genitori li annaffiano come piante e poi li mandano a scuola. L’alyro giorno uno mi ha scritto nel tema che vuole fare il killer o il capobanda perché può arricchirsi facilmente; in alternativa, sper di diventare ballerino di hip-hop o una pornostar.
Il bullismo e’ sempre esistito, chi lo compie di solito e’ un bambino che ha seri problemi familiari, non vedo cosa centrino la “musica satanica” e i videogiochi, ogni qual volta che succede qualcosa a un minore, tutti contro cartoni animati, heavy metal e videogiochi,guarda caso le mie passioni.
Grande Cartman666, heavy metal rules!!!!!
Ma è vero, come ha scritto Maria Rita Parsi, che i suicidi fra adolescenti sono triplicati negli ultimi anni? mi sembra che ci siano dei dati statistici in proposito… ed è anche vero che i ragazzini di oggi sono molto più fragili e incapaci di affrontare la realtà… esistono innumerevoli casi di suicidi per un brutto voto o perché la mamma aveva alzato la voce. una volta era così? non lo so, ma forse essere accontentati in tutto e difesi sempre e comunque dai genitori porta a danni irreparabili con gli anni. a questi ragazzi mancano le palle, mi spiego?
Io sono cresciuto a cartoni animati violenti e videogiochi sanguinari, così come tutti quelli della mia generazione, meglio scaricare la violenza nei videogiochi che farlo nella vita reale sugli altri.
I bulli sono sempre esistiti, è vero, e sempre volevano farlo vedere agli altri perchè così mostravano a tutti il proprio dominio (che senso ha prendersi la briga di picchiare qualcuno se poi gli altri non lo sanno e non ti temono).
Però l’autore dell’articoo non ha tutti i torti, infatti la violenza dei figli di famiglie disadattate è sempre esistita, ma oggi aumenta sempre più la violenza dei figli delle famiglie “per bene”, questo è sì molto preoccupante. Una volta al di fuori delle famiglie disgraziate nelle altre famiglie, quelle per bene, c’era una educazione ed un rispetto che oggi sono persi, e non per colpa dei ragazzi, ma dei genitori.
Ai figli si insegna che il denaro è l’unica cosa che conta, diventare ricchi, potenti, famosi
Ed i giovani ci credono, vedono i loro genitori che magari hanno una piccola attività in cui sfruttano i lavoratori pagandoli poco ed in nero, li trattano malissimo, magari minacciandoli continuamente di rimandarli in africa, non spendono un centesimo in sicurezza e se magari un lavoratore si fa male lo cacciano a calci perchè non serve più, ed intanto si arricchiscono, si fanno la villa/le ville, la ferrari, l’amante… Poi la moglie se ne accorge, divorzia, ed il pargolo viene diviso, i genitori litigano, si insultano, e cercano intanto di comprarsi il bambino facendo a gara a chi lo vizia di più e non criticandolo mai.
Ma come può venire su un bambino in un ambiente così ? Credete che non sia vero ? Beh vi dico che è quasi diventata la normalità.
Sono d’accordo con l’autore dell’articolo quando parla della crisi della famiglia, ma non è da imputare ai tempi moderni, alla musica o alla politica, ma alla libertà, perchè quando sei libero allora puoi scegliere se fare il bene o il male, ma il nemico non è la libertà, ma i nemici sono le persone che fra bene e male scelgono sempre il male.
Di articoli inneggianti alla violenza non ne ho mai visti.
In compenso di bullismo ce n’è sempre satto, anche se credo sia semplicemente insito alla natura umana, perchè i figli benestanti sono sempre stati bulli come i figli dei poveri, altro che cagate!
Ora le notizie dilagano maggiormente ed allora se ne ha conoscenza maggiore, ma la verità è che manca la sicurezza.
Condivido quel che dice Roberto Grendene. Oggi i ragazzi hanno telefonini che permettono di girare filmini e internet che permette di pubblicarli senza neppure disporre di un proprio sito. Ma il bullismo è quello di sempre.
Da piccolo giocavo con pistole, fucili giocattolo, soldatini, videogiochi e ogni sorta di cosa per così dire violenta e sono cresciuto come persona assolutamente pacifica e contraria a ogni violenza.
Penso tuttavia che la TV giochi un ruolo assai negativo nella formazione dei ragazzi. Ai miei tempi in TV la violenza c’era, ma era mostrata in un modo diverso, insomma non era così gratuita e superficiale. Di conseguenza ha stimolato in me il senso critico ed il rifiuto di essa. Oggi invece la violenza in TV passa come qualcosa di consueto, di normale. Insomma è come se fosse stata “sdoganata” e legittimata. C’è molta TV spazzatura e cinema spazzatura.
Poi andrebbero fatte molte altre considerazioni sul modo di vivere odierno. Non è una questione che può essere approfondita in un breve articolo di giornale e tanto meno in un messaggio.
Ma Il Giornale non appartiene a Berlusconi? DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA!!!
Il bullismo è sempre esistito…… anche l’anti cattolicesimo è sempre esistito, ma quando è troppo va corretto.
la situazione dei bulli oggi è molto peggio di un tempo, forse non ve ne rendete conto.
O siete troppo grandi per capire come è la situazione oggi, o troppo giovani per sapere come era una volta (intendendo non 10 o 20 anni fa, ma 40-50-60 anni fa).
Una volta, con le famiglie stabili, se tornavi a casa che avevi fatto a botte con qualcuno o avevi fatto il bulletto le prendevi di nuovo dai genitori che avevano tutto l’interesse a punirti perchè in una socità povera se ti permetti di fare l’antisociale vieni subito tagliato fuori e se così accade sei finito, perchè nessuno ti prende a lavorare, nessuno ti fa sposare la figlia ecc…
Oggi nelle nostre città desocializzate e nelle famiglie inesistenti i giovani fanno i bulletti perchè cercano il limite (come era anche una volta), ma mentre una volta questo limite lo trovavano, oggi non lo trovano più, perchè i genitori fanno a gara per “comprarsi” l’affetto dei figli, così credono di essere dei bravi genitori. Quella generazione di genitori imbecilli che dice: “io non ho avuto niente e ai miei figli darò tutto !”. Li riempiono di cose, non li contraddicono mai, non li fermano quando sbagliano e non li indirizzano verso la giustizia, i bambini diventano i padroni della famiglia e gli unici arbitri delle loro vite, ma senza essere in grado di esserlo perchè appunto bambini.
La società non li ferma perchè gli insegnanti hanno paura di tirare le orecchie ai ragazzini o di sgridarli perchè quei genitori così “bravi” sarebbero subito pronti a citarli per danni.
Il bullismo è sempre esistito è vero, ma se una volta le famiglie che indirizzavano i bambini verso il rispetto reciproco erano la maggior parte, oggi sono solo una piccola parte, per colpa di quelle mode educative che hanno cercato di propinarci “lasciamo scegliere ai nostri figli ” “bisogna essere amici e non autoritari” “bisogna capirli, sono giovani”
stronzate!
I bambini sono violenti per natura, è l’istinto, tutti lo sono, e se non vengono educati rimangono violenti per sempre.
E caro Predatormiao
Di benestanti e poveri hai parlato tu (da bravo comunista che distingue sempre in classi socioeconomiche)
Io ho parlato di figli di brave persone e di figli di disgraziati (che è cosa ben diversa)
Gli articoli non basta leggerli, ma bisogna anche saperli leggere
Anche perchè, Predatormiao
Sarebbe irragionevole e contraddittorio dire che una volta i figli dei ricchi erano bravi e i figli dei poveri no e che questi ultimi erano una minoranza, perchè una volta (e quando dico una volta mi riferisco almeno a 50-60 anni fa) erano tutti, o quasi, poveri.
Per questo ho fatto un discorso diverso e dicevo che i figli dei disgraziati, che se ne fregavano dei figli, venivano su bulletti, mentre di solito i figli delle famiglie “per bene” (tra virgolette perchè è un termine un po’ troppo assoluto), che curavano l’educazione dei figli, venivano su più rispettosi e capaci di integrarsi nella società.
Ecco alcune norme su come educare i figli affinché non crescano bulli:
http://www.razionalmente.net/html/bibbia_pedagogia.html
Ecco alcune norme da seguire affinché i figli non diventino bulli:
http://www.razionalmente.net/html/bibbia_pedagogia.html
(oggi non funziona niente, debbo mandare ogni messaggio due volte)
Quando ero ragazzo io se il mio insegnante diceva a mio padre che non andavo bene erano botte, oggi nello stesso caso, poco manca che le botte le prendano gli insegnanti.
Con lo spettacolo, poi che diamo noi adulti, con la certezza dell’impunità, con il sentirsi spalleggiati (e non educati) dai genitori, con l’aver concesso ai ragazzini di mettere bocca in quello che gli deve essere insegnato e sul come gli deve essere insegnato e via di questo passo, ci meravigliamo del dilagante bullismo?
La verità è che troppe sono le considerazioni e i giudizi sui casi di bullismo, sulla differenza dagli anni passati e sul motivo di questa degradante dilagazione del fenomeno. Ma quante sono le possibili soluzioni al problema che vengono proposte? io non ne ho ancora sentita nessuna, nessun politico o giornalista che abbia proposto una soluzione efficace, che si sia battuto per tentare di eliminare un fenomeno devastante come questo. Viene da pensare che in fondo non importi a nessuno come si sta ditruggendo questa nostra Italia.