Ha raggiunto quota 170 il numero di cittadini in sciopero della fame per chiedere che venga data
una risposta a Piergiorgio Welby, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, malato grave di distrofia muscolare progressiva, che ha chiesto in una lettera al capo dello Stato Giorgio Napolitano che gli venga staccata la spina per lasciarlo morire. Tra questi ci sono anche cinque malati disposti a ridursi il dosaggio dei farmaci che li tengono in vita. Tutti chiedono inoltre al governo la nomina del nuovo Comitato nazionale di bioetica, scaduto a giugno. Nel frattempo nelle piazze continua la raccolta di firme, già oltre diecimila, sulla petizione sottoscritta anche dal giurista Stefano Rodotà affinché il Parlamento faccia una indagine conoscitiva sull’eutanasia clandestina e vengano calendarizzate le proposte di legge depositate sul tema.
Cinque malati senza farmaci per Welby
7 commenti
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Ha chiesto il permesso ad un capo dello stato che pende dalle labbra del papa, figuriamoci se gli darà mai una risposta soddisfacente. Sinceramente anche il parlamento italiano mi preoccupa da moltissimi punti di vista e tra le sue vittime ci sono e ci saranno nel tempo anche quelli che soffrono come Welby.
“Tra questi ci sono anche cinque malati disposti a ridursi il dosaggio dei farmaci che li tengono in vita.” questa sì che è vera compassione umana non quella di chi dice che si deve confortare i malati terminali senza domandarsi come loro nel profondo vivano la situazione di esseri vegetativi a cavallo tra la vita e la morte con la prima che pare peggiore della seconda
Il nostro è un Paese assurdo. Di fronte a decine di migliaia di cittadini che soffrono le pene dell’inferno e chiedono di essere liberati dei loro mali, si fanno Comitati di Bioetica, si parla a vuoto per anni, si palleggiano le responsabilità e si rimanda il tutto alle calende greche. Questa è irresponsabilità.
Non vedrò mai digiunare per queste cose Bertinotti,Pecoraro Scanio,Diliberto, ipocriti che ora al governo non fanno nulla e sottostanno alle logiche vaticane!!!!
questa non è solo irrespomsabilità, ma crudeltà, mi chiedo come facciano preti e politici a dormire sereni la notte
… se i tempi vanno per le lunghe… ed è inevitabile che vada così… l’importante è che Pier Giorgio Welby si senta sempre amato e mai abbandonato. Brava la sua famiglia cha sa stargli vicino con amore.
si, brava la famiglia, sicuramente, ma maledetti Chiesa e Stato che credono di essere i padroni delle nostre vite!