Cosa fare se la madre vuole dar vita ad embrioni congelati e il padre si oppone? Questa è la domanda rivolta a Fernando Pascual, presentato come esperto di bioetica (Zenit, 12 luglio 2006): […] La solita confusione (intenzionale oppure no) tra essere umano e persona, che Pascual non ritiene di dover discutere ma pone come premessa indubitabile. L’affermazione di ‘nuovi’ quanto discutibili diritti: di avere un padre e una madre, primo tra tutti (e i figli naturali di un solo genitore?). La dicotomia tra oggetti e non oggetti (chi dimentica il tormentone referendario sul concepito: è qualcuno o qualcosa?). […] L’appartenenza al genere umano implica, secondo Pascual, l’attribuzione di tutti i diritti che hanno le persone (e non gli esseri umani, che in determinate condizioni li perdono: basti pensare agli esseri umani in morte cerebrale). Va riconosciuto senza dubbio che Pascual è coerente nel suo discorso. Purtroppo trascura di affrontare la premessa dalla quale parte: essere umano=persona, che diventa la piattaforma per costruire gli strambi diritti e un pensiero pericolosamente vicino allo specismo. […]
Il testo integrale dell’articolo di Chiara Lalli è stato pubblicato sul blog Bioetica