Dopo cinque anni di inattività, questa mattina si è reinsediata la Commissione scientifica per l’integrazione degli alunni stranieri. In contemporanea, nella stessa sede del Ministero della Pubblica Istruzione, Fioroni illustrava – insieme al presidente del Pontificio consiglio per la cultura cardinal Paul Poupard, al rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e al presidente dei Giovani musulmani, Osama Al Saghir – l’ingresso della Bibbia multimediale nelle scuole italiane. Obiettivo: offrire una lettura trasversale delle tradizioni culturali del mondo cristiano, ebraico e islamico nelle dimensioni della storia, dell’arte, della letteratura e della religione.
E’ il giorno del rilancio del dialogo interreligioso nelle scuole.
L’opera è composta da tredici cd-rom interattivi e tredici dvd, dall’Antico e Nuovo Testamento fino all’Apocalisse, con ampi testi del Corano e spiegazione di feste, opere d’arte, storia e simbologia. Da oggi verrà diffusa in sessanta scuole superiori di primo e secondo grado del Lazio, con l’obiettivo di estendersi su tutto il territorio nazionale. […]
“L’immigrazione- ha detto Fioroni – è ormai un fenomeno strutturale che non può più solo essere affidato agli sforzi di chi lavora nella scuola. Bisogna definire un modello di integrazione reale che non può essere nè di assimilazione, nè di monoculture separate”. Considerando che in oltre il 65% delle classi italiane ci sono studenti extracomunitari, la vera integrazione, secondo il ministro della Pubblica Istruzione, si costruisce tra i banchi: “Abbiamo il dovere di definire un modello di integrazione vero, autentico. E la Bibbia può aprire un dialogo tra le grandi religioni monoteiste”.
Il rabbino Di Segni ha parlato di ”grande progetto didattico” rilevando però il rischio “di dissacrazione e banalizzazione del messaggio biblico che puo’ venire da strumenti come questo: per gli ebrei la Bibbia è la radice e l’anima della storia e della rivelazione, un’esperienza sacra. Il problema, allora, non e’ insegnare questo testo ma come farlo”. Occorre, quindi, secondo Di Segni “attenzione e grande sensibilita’ da parte soprattutto della cultura cattolica anche con qualche necessario compromesso”.
Il presidente della Comunità dei Giovani Musulmani, Osama Al Saghir, ha sottolineato come la possibilità di confrontare i testi spinga alla condivisione di valori e principi tra le tre religioni monoteiste: ”Questo ci aiuta a far capire – ha sostenuto – che non e’ vero che le tre fedi sono incompatibili. Attualmente ci sono in Italia ben 172 diverse etnie musulmante che la scuola e’ riuscita, purtroppo, ben poco a intercettare e valorizzare”. Al Saghir ha colto l’occasione per chiedere al ministro della Pubblica Istruzione di vigilare sulle “tante situazioni di discriminazione degli alunni musulmani” che possono suscitare odio e non rispetto nei confronti dell’Italia.
L’iniziativa varata oggi – ha concluso il cardinale Poupard – è “un investimento sul futuro di una nazione” in un momento delicato della nostra storia: “Oggi piu’ che mai occorre un vero scambio tra culture e religioni perchè solo su un sottofondo di valori, religioni e culture possiamo pensare ad una reciproca fecondazione e ad una costruzione di pace”.
Nelle classi arriva la ‘Bibbia hi-tech’
9 commenti
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Che pena mi fa Fioroni.
Un ministro dell’istruzione costretto a vedere come unico campo comune e di conciliazione (ché altrimenti sarebbe d’odio e incomprensione) quello della religione, poverino, mi fa davvero pena.
Certo che se facessero studiare più educazione civica nelle scuole, anziché religione, forse i fanatismi di chi già è in Italia e di ci entra sarebbero (a mio parere) ben ammorbiditi.
“Osama Al Saghir, ha sottolineato come la possibilità di confrontare i testi spinga alla condivisione di valori e principi tra le tre religioni monoteiste”
gli omosessuali ringraziano sentitamente…
Che schifo. In parlamento ragionano soltanto con il crocifisso anzichè con le persone che li hano eletti e che vorrebbero tutt’altro!
“un investimento sul futuro di una nazione” in un momento delicato della nostra storia: “Oggi piu’ che mai occorre un vero scambio tra culture e religioni perchè solo su un sottofondo di valori, religioni e culture possiamo pensare ad una reciproca fecondazione e ad una costruzione di pace’’.
Spesso le religioni sono sempre state motivi di guerra e di divisione tra i popoli, mentre il diritto li ha sempre uniti. Qualcuno mi spiega perchè solo in Italia la gente è solita sparare certe stronzate?
“Obiettivo: offrire una lettura trasversale delle tradizioni culturali del mondo cristiano, ebraico e islamico….dall’Antico e Nuovo Testamento fino all’Apocalisse”
Gli ebrei c’entrano come i cavoli a merenda, con l’immigrazione, e non si pongono problemi di integrazione, poichè hanno già la massima possibile.
Gli islamici invece, coloro che dovrebbero integrarsi leggendo trasversalmente la bibbia (che fatica!) hanno in comune con essa solo i primi cinque libri (su settanta), proprio la parte che meno si presta alla conciliazione.
Il ministro fa il birichino: evidentemente il fine è quello di sdoganare il testo religioso nella scuola, per aprire la strada all'”ora di religione monoteista”, diverso modo di chiamare la stessa minestra.
CHE SCHIFO
La scuola dovrebbe solo spiegare agli studenti che le religioni non sono ne più ne meno che forme organizzate di superstizioni.
L’Apocalisse ve la spiego io:
Il suo autore quella sera aveva mangiato due abbondanti porzioni di peperonata. Verso le due di notte si sveglia con forti bruciori di stomaco e giramenti di testa. Comincia allora a farneticare di bestie con 7 teste, 10 corone, 12 paia di corna e 25 testicoli di dimensioni variabili. La moglie allora, vista la situazione, gli dà un colpo di ferro da stiro in testa. In men che non si dica arriva Carlo Lucarelli, ma la moglie si giustifica dicendo che il marito “stava prendendo una brutta piega”.
Finisce così questa raccapricciante storia. Brrrr… una roba spaventosa!!!
A riprova dell’idiozia religiosa…
I cinesi nel mondo sono un bel po’ e in Italia ne vediamo tanto quanto vediamo gli arabi (e sicuramente più degli ebrei).
Parlare di loro integrazione è un po’ un eufemismo, perché moltissimi non imparano l’italiano, non lavorano con italiani, non vanno neppure in negozi o altre strutture italiane.
Hanno pure la loro mafia…
Ma guarda caso non danno problemi a nessuno (o almeno, sui giornali non strombazzano di problemi culturali).
Sarà forse che il problema non è avere una cultura diversa ma solo una religione diversa? E i bravi cinesi, atei o con strani culti non monoteisti, non rompono le palle?
Oppure loro non sono un problema perché neppure gli States penserebbero di mandare in Cina delle “truppe di liberazione dai tiranni”?
Ottima cosa comunque se i cattolici dovessero studiarsi un po’ la bibbia: si renderebbero conto delle stronzate che dice e realizzerebbero che NON sono cattolici, ma solo pecoroni che vanno in chiesa perché hanno bisogno di riconoscersi in una comunità e non sentirsi diversi!
Ok, ma essere cattolici è una scelta politica, una scelta di campo. La religione c’entra poco. La religione è il mezzo, non il fine. E’ il mezzo per avere potere sulle masse. Il Papa può tranquillamente dire oggi una cosa e domani l’esatto contrario, come Berlusconi, non ha importanza. L’importante è mantenere il potere con ogni mezzo.