L’Alta corte di Londra ha riconosciuto un danno di 3,1 milioni di sterline (4,62 milioni di euro) a un uomo diventato una «furia del sesso» dopo un incidente.
Stephen Tame, 29 anni, definito «un cristiano devoto», poco dopo il suo matrimonio nel gennaio 2002 rimase due mesi in coma dopo essere caduto da un’impalcatura nell’industria di biciclette dove lavorava. I medici dissero che era un miracolo che fosse sopravvissuto al danno cerebrale che aveva avuto, ma quando si svegliò non era più lui. Il suo desiderio sessuale era aumentato a dismisura e per placarlo si rivolse a prostitute e al mercato della pornografia.
Secondo l’avvocato dell’azienda della contea del Sussex dove lavorava, le ferite che Tame ha riportato non erano così gravi come descritto in aula. Di diverso avviso il giudice Michael Harris: «La vita di Tame e quella della sua giovane moglie sono state distrutte», ha detto riconoscendogli il danno pari a 3,1 milioni di sterline.
Diviene una furia del sesso, risarcito danno
14 commenti
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embè? non vedo quale collegamento ci sia con l’uaar… allora è proprio vero che fate solo arrogante demagogia!!! poveri illusi, continuate così, ci fare solo un piacere!!!
un Santo Natale a tutti
sabbein
Secondo me il signor Tame ha solo colto l’occasione per recuperare il tempo perso, per di più speculandoci sopra!
Comunque, in questi casi un bravo psichiatra può essere di grande aiuto…
@sabbino
come fai a non vedere il collegamento di una notizia simile con la religione…….è evidente la presenza diabolica che si è impossessata del corpo del “cristiano devoto”….ora non resta che assistere all’ennesima lotta a base di esorcismi, veglie di preghiere, pellegrinaggi, voti, fioretti, rosari e quant’altro serva a redimere l’anima immortale del malcapitato.
somiglia vagamente alla “storia” di Phineas Gage.
se il danno è stato nei lobi frontali è anche probabile che quanto successo sia vero.
però cmq non c’entra una mazza con la religione, semmai con la neurologia o la psicologia…
accidenti sta a vedere che ho battuto la testa da piccolo! 🙂
c’entra con la religione non tanto la notizia, ma il modo in cui viene presentata: insomma, si ribadisce il binomio “cristiano devoto-niente sesso”.
E poi, se fosse successo ad un ateo dichiarato, forse non avrebbe ottenuto lo stesso risarcimento spropositato, perché per lui non avrebbero potuto addurre cose tipo il trauma di cadere nella deboscia etc etc (insomma, è noto il luogo comune che sei ateo puoi essere solo un libertino…).
Comunque se mi basta cadere da una sedia e poi andare a gigolo per beccarmi 3 milioni, mi faccio cristiana devota anch’io!!! 😉
mmm si non ci avevo pensato silvia 😉
pensa se fosse successo a un prete o a una suora, poi XD
Allora:
– Se il danno è il “non essere più un cristiano devoto” allora la notizia ha rilevanza con l’UAAR.
– Se il danno è “avere la vita scombussolta dall’ossessione sessuale” allora non centra na mazza.
Damiano:
E allora che si fa?
Attendiamo il deposito delle motivazioni della sentenza per decidere se rimuovere la notizia o lasciarla qui? 😉
x Sabbino:
Un Santo Dies Natalis Solis Invicti anche a te
Daniy’el
Se tagliassimo in due il cervello di Ersilio Tonini… avremmo due personalità distinte. Una resterebbe cattopeperonica, l’altra diventerebbe un ateo comunista omosessuale ferocissimo e violento che sbrana le orecchie al primo che incontra fosse anche Mastella o Giuliano Ferrara.
Brrrr… una roba raccapricciante!
@Daniele Gallesio
A me pare che c’azzecchi, il fatto stesso di contrapporre “cristiano devoto” con “ossessionato dal sesso” è argomento valido su cui discutere, se poi c’è il dubbio che il danno possa essere quello di non essere più un “buon cristiano” allora direi che la cosa ha una attinenza particolare con UAAR, definire “danno risarcibile” il non essere un cristiano mi pare molto poco laico.
Lo dicevo solo per chiarire le idee a chi sembrava averle poco chiare (come sabbino)
@ Damiano
Ah, ok… avevo frainteso! 🙂
Scusa, ma tempo fa qualcuno aveva protestato per la carenza di sarcasmo e io mi devo essere lasciato prendere la mano…