La facciata di Villa Wanda, ex residenza aretina di Licio Gelli. Pranzo di capodanno per i poveri in parrocchia. E fin qui niente di strano. Ma quello che ha scatenato la polemica ad Arezzo, in Toscana, è il fatto che tra i finanziatori dell´iniziativa c´è la massoneria, e soprattutto anche l´ex “venerabile” della P2 Licio Gelli. A raccontare i fatti al giornale La Nazione è lo stesso parroco del Sacro Cuore di Arezzo: «Tutti sanno che sono contro la massoneria, nemico storico della Chiesa – spiega don Angelo Chiasserini – ma io seguo anche il precetto evangelico: non giudicare. Quello che valuto è la finalità dell’iniziativa, che è di beneficenza». Per questo Il parroco spiega, candidamente, che è stato Tiberio Terzuoli, “gran maestro e vicario” per l’Italia della Serenissima Gran Loggia Nazionale, a contattarlo, spiegandogli successivamente che all’iniziativa avevano contribuito anche Licio Gelli e Giuseppe Sabato, Sovrano della Gran Loggia Massonica Italiana. […]
Arezzo, pranzo in parrocchia offerto da Gelli
5 commenti
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Com’era quel simpatico motto latino…
……..quello sui soldi………..
……e sulla puzza………
……..don chiasserini….
…non è che lei se lo ricorda…??…
to’ il precetto evangelico! NON GIUDICARE!!!
Se lo ricordano solo quando si tratta di intascare soldi!
Come diceva Vespasiano, PECUNIA NON OLET.
@ umberto
“Come diceva Vespasiano, PECUNIA NON OLET. ”
Come di Benedetto, E SE PUZZA PORTA PAZIENZA E INTASCA
Metter mano al portafoglio per alcuni è facile….. vediamo chi ci sarà seduto a tavola con i poveri per far sentir loro cosa sinifichi fraternità…..I fatti sono quelli che contano nella vita e non le parole caro Vassilissa.