Cantalamessa le canta al laicismo

Padre Raniero Cantalamessa, predicatore del papa e star televisiva pagata dai contribuenti (anche atei), non ne perde oramai una. La sua ‘predica’ al papa è sempre una predica agli atei e ai laici, che pure non dovrebbero essere presenti al suo show in Vaticano.

[…] Il predicatore della Casa Pontificia ha analizzato nella sua seconda predica d’Avvento il “dileggio culturale, o almeno tentativo di emarginazione, delle credenze religiose” in atto, soprattutto nei Paesi occidentali. In concreto, ha citato come esempio “la campagna messa in atto in vari paesi e città d’Europa contro i simboli religiosi del Natale”. “Si adduce spesso come motivo la volontà di non offendere le persone di altre religioni che sono tra noi, specie i musulmani”, ha constatato. “Ma è un pretesto, una scusa – ha denunciato –. In realtà è un certo mondo laicista che non vuole questi simboli, non i musulmani. Essi non hanno nulla contro il Natale cristiano che anzi onorano”. “Siamo giunti all’assurdo che molti musulmani celebrano la nascita di Gesù e arrivano a dire che ‘non è musulmano chi non crede nella nascita miracolosa di Gesù’”, ha affermato. “Mentre altri che si dicono cristiani vogliono fare del Natale una festa invernale, popolata solo di renne e di orsacchiotti”, ha affermato. […]

Fonte: Agenzia Zenit, il mondo visto da Roma

25 commenti

paolo

E bravo Cantalamessa hai finalmente capito che cattolici e mussulmani hanno tutto l’interesse, ora che le religioni si stanno rivelando per quelle che sono, una grande bufala, ad una massa di persone sempre più numerosa, a puntellarsi l’una con l’altra. A quando le radici dell’Europa diventeranno anche islamiche, in barba a Calderoli?

antonella_621

Strano che non abbia citato il nr. 675 del catechismo. Cmq Cantalamessa tira spesso le orecchie ai religiosi invitandoli ad essere “pescatori di uomini” e non “pastori di uomini” (pecore). A livello di comunicazione difettano: tendono ad attribuire a Satana il libero pensiero di un “certo mondo laicista”. Ora si vogliono pure coalizzare con i musulmani contro il demone laicista.

guido giachetti

MA NOI KI CI CAGA!!!!!!!!!!
Va bene, vorrà dire che i mussulmani onoreranno il Natale ma gli Atei? Nulla viene mai fatto per non offendere loro.

Mizar

Per guido giachetti e per tutti gli altri:
Tralascio sui toni: ricordo a tutti che ogni sito internet è una pubblicazione e sarebbe bene usare toni più rispettosi di quelli che al massimo sarebbero ammissibili in una conversazione privata.
Voglio comunque tranquillizzarvi: esistono molti esponenti autorevolissimi della chiesa cattolica che prendono in considerazione gli atei, che dicono che bisogna rispettarli, imparare da loro, che spesso hanno più ragione dei cattolici, e così via.
Certo, non tutti, ma molti che la pensano come tu vorresti ci sono. Per esempio:
Carlo Maria Martini (che istituì le “Cattedre dei non credenti”, ora pubblicate da Raffaello Cortina Editore nella laicissima collana “Scienza e idee”)
Enzo Bianchi (“La differenza Cristiana”, Einaudi)
Jean Guitton (in tutti i libri traspare l’attenzione, il rispetto, spesso l’ammirazione per gli atei. Fra i tanti: “Il secolo che verrà”, Bompiani);
Quindi state attenti, perché quando generalizzate siete automaticamente in torto, se differenziate la vostra ragione può aumentare.

Mizar

Per guido giachetti e per tutti gli altri:
Tralascio sui toni: ricordo a tutti che ogni sito internet è una pubblicazione e sarebbe bene usare toni più rispettosi di quelli che al massimo sarebbero ammissibili in una conversazione privata.
Voglio comunque tranquillizzarvi: esistono molti esponenti autorevolissimi della chiesa cattolica che prendono in considerazione gli atei, che dicono che bisogna rispettarli, imparare da loro, che spesso hanno più ragione dei cattolici, e così via.
Certo, non tutti, ma molti che la pensano come voi vorreste ci sono.
Per esempio:
Carlo Maria Martini (che istituì le “Cattedre dei non credenti”, ora pubblicate da Raffaello Cortina Editore nella laicissima collana “Scienza e idee”)
Enzo Bianchi (”La differenza Cristiana”, Einaudi)
Jean Guitton (in tutti i libri traspare l’attenzione, il rispetto, spesso l’ammirazione per gli atei. Fra i tanti: “Il secolo che verrà”, Bompiani);
Quindi state attenti, perché quando generalizzate siete automaticamente in torto, se differenziate la vostra ragione può aumentare.

Daniele Gallesio

«Tralascio sui toni: ricordo a tutti che ogni sito internet è una pubblicazione e sarebbe bene usare toni più rispettosi di quelli che al massimo sarebbero ammissibili in una conversazione privata.»

Oh… un cattolico senza contraddirsi non riesce proprio a vivere, èh? 😀

Daniele Gallesio

«Quindi state attenti, perché quando generalizzate siete automaticamente in torto, se differenziate la vostra ragione può aumentare.»

Ok, quindi il Papa è “automaticamente in torto” quando dice che qualsiasi coppia di fatto è a prescindere meno stabile di qualsiasi coppia fondata sul matrimonio, quando dice che qualsiasi amore omosessuale è più debole di qualsiasi amore eterosessuale.
Hai ragione Mizar. Non si deve generalizzare.

Mizar

Dài Daniele… e un ateo senza centellinare le parole non riesce proprio a vivere? Sei andato a scuola dai gesuiti? Scherzo, comunque, quando ho detto “tralascio sui toni” volevo dire: dovessi soffermarmmi sui toni, riterrei questo sito molto poco serio e neanche interverrei nel dibattito. Gli insulti impediscono a chiunque di avere ragione, sia se provengono da atei, sia se provengono da cattolici, induisti, musulmani, shintoisti ecc.

Mizar

Si Daniele, in effetti hai ragione, anche secondo me il Papa quando fa quelle affermazioni è in torto.

Daniele Gallesio

Bèh su una cosa almeno siamo d’accordo 😀

Sì, sono andato a scuola dai gesuiti, per quello sono diventato ateo! 😉

archibald.tuttle

“Si Daniele, in effetti hai ragione, anche secondo me il Papa quando fa quelle affermazioni è in torto.”

poi pero sempre a votare margherita o udc, mi raccomando.

Daniela

il mondo che dovrebbe essere laico ed invece non lo è, comunque si, è meglio coalizzarsi con le altre religioni per fronteggiare la secolarizzazione e il laicismo, ah maledetto laicismo che vorrebbe eliminare i moltissimi privilegi che la religione cattolica ha. Stanno svuotando la parola laicità di tutto il suo significato, ahi serva italia.

cartman666

Mizar, il rispetto le gerarchie cattoliche se lo devono conquistare. Quando il papa vuole impedire ad altre persone di fare delle scelte contrarie alla sua fede,utilizzando l’influenza che ha sui politici per manipolare le leggi, non ti sembra gravissimo? Forse noi gli proibiamo di esercitare la sua fede liberamente? Se c’e’ qualcuno, tra cui io, che esasperato si lascia andare a qualche insulto, perche te la prendi? Possiamo fare solo questo, noi purtroppo,quando vediamo i nostri diritti violati. Per non parlare dell’eutanasia, con che faccia le gerarchie provano a dire che noi non possiamo disporre della nostra vita. Se fosse un discorso riservato ai soli credenti, a tutti noi atei starebbe bene, ma come si puo’ imporre la tua visione religiosa anche a chi non crede? Questo e’ insopportabile, e francamente il minimo che le gerarchie meritano sono i nostri insulti, stai pure tranquillo che quando le ingerenze vaticane cesseranno, anche noi smetteremo di insultarvi.

Mizar

“quando le ingerenze vaticane cesseranno, anche noi smetteremo di insultarvi”. Io però ti chiedo, perché insulti me? Io ti do ragione su tutto: la chiesa non dovrebbe influenzare i politici, il papa dovrebbee rivolgersi solo ai cristiani (o a chi lo vuole ascoltare), i politici dovrebbero fare leggi che non impongano la visione cristiana, ecc. ecc. Però io sono cattolico in tutto e per tutto (contrario all’aborto, contrario all’eutanasia ecc…, ma queste sono questioni mie interiori che non devo imporre a NESSUNO). Per cui, d’accordo, cercherò di indulgere sugli insulti, però vi chiedo almeno: non insultate più “la chiesa”, ma almeno, insultate “la chiesa tranne me”, e tenete conto però che non sono l’unico, all’interno della chiesa, a pensarla in un certo modo.
Mi promettete che d’ora in poi lo farete? Così non mi sentirò insultato da nessuno e sarò più tranquillo.

archibald.tuttle

“Però io sono cattolico in tutto e per tutto (contrario all’aborto, contrario all’eutanasia ecc…, ma queste sono questioni mie interiori che non devo imporre a NESSUNO)”

faccio notare ancora che nel caso tu avessi votato margherita o udc ce le staresti imponendo.

cartman666

Mizar, innanzitutto io non ti ho insultato, in quanto non posso certo ritenerti responsabile della situazione in cui viviamo, ho solo detto di non prendertela se leggi degli insulti verso il papa, o altri prelati, sono cose molte differenti. Se ti rendi conto della situazione poco piacevole in cui noi viviamo, potrai capire perche’ ci si lasci andare a qualche insulto o espressioni irriguardose.

Wirtak

Bene bene bene le gerarchie cattoliche sono preoccupate dalle posizioni che perdono nell’opinione pubblica, malgrado l’invadente campagna mediatica dell’ufficio stampa dello Stato Vaticano.

diego

cari amici atei, volevo dirvi due cose : se siete coerenti con voi stessi in tutte le festività religiose dovreste andare a lavorare visto che per voi non rappresentano niente, secondo non avete ancora capito che anche se il vaticano dovesse sprofondare la fede cristiana continuerebbe, cosi’ come è successo nei regimi dove si è applicato l’ ateismo di Stato di cui a volte sembrate nostalgici.
Credo che se aveste provato sulla vostra pelle quelle gerarchie non stareste sempre a frignare contro quelle cattoliche !

luca

x mizar: a proposito di toni

Il problema è che siamo stanchi(STANCHI…) di ritrovarci i media invasi di presenze e opinioni vaticane e cattoliche senza contradditorio, soprattutto considerando che oggi siete in minoranza ormai…, o no?

Skadivargr

Cari cristianucci: il problema non è la fede cristiana, per quel che mi riguarda chiunque è libero di professare il proprio credo, il problema è l’ingerenza delle gerarchie cattoliche nella gestione della res publica. Se stiamo come dice diego a frignare contro le gerarchie cattoliche è per il semplice motivo che, almeno qua in Italia, esse influiscono troppo sulle decisioni politiche dei nostri cari governanti qualunque sia il loro colore politico, e in questo modo vien a mancare la laicità dello stato. E se come dice Diego frignamo, è perchè abbiam provato sulla nostra pelle quel che significa vivere in un regime tutt’ora democristiano! Lo Stato non deve subire alcuna influenza da alcuna religione, e se molto spesso i fratelli atei se la prendono col cristianesimo, in particolare con il cattolicesimo è per il semplice motivo che quello influisce maggiormente nella politica del nostro paese. Per il discorso festività religiose, chi ti dice che molti non lo facciano, ma il problema è che queste feste son feste di Stato anche!

Roberto Grendene

# Mizar scrive:
«vi chiedo almeno: non insultate più “la chiesa”, ma almeno, insultate “la chiesa tranne me”»

Il problema e’ che spesso per Chiesa si intende la gerarchia vaticana.
Tu, giustamente, rivendichi invece il concetto di “la chiesa noi”, intesa come comunita’ dei credenti. Verso questa comunita’ non ho particolare ostilita’, il problema e’ sempre il clericalismo che eventuali suoi rappresentanti (mai democraticamente eletti) alla fine praticano.

« e tenete conto però che non sono l’unico, all’interno della chiesa, a pensarla in un certo modo»

quello che mi chiedo, pero’, e’ perche’ allora non parte un moto di insubordinazione tra voi che nella chiesta la “pensate in un certo modo” nei confronti di questi vostri rappresentanti.
Se la chiesa siete voi, avete il diritto di farlo. E il dovere per esigere quel rispetto che ti e’ sembrato mancare in alcuni dei messaggi precedenti.

«Mi promettete che d’ora in poi lo farete? Così non mi sentirò insultato da nessuno e sarò più tranquillo.»

Io cerco sempre di distinguere nella CCAR la gerarchia e la maggioranza indifferente da chi invece non la pensa come Ruini&C. il problema e’ che siete cosi’ in pochi a farvi sentire… se cominciaste per me scoprireste di essere un bel numero…

Ciao
Roberto Grendene

Roberto Grendene

# diego scrive:
«se siete coerenti con voi stessi in tutte le festività religiose dovreste andare a lavorare»

non avrei problemi: quando posso lo faccio, mi pagano pure straordinario festivo!!
il problema e’ che non si puo’, perche’
1) le festivita’ religiose sono riconosciute dallo stato e in cascata dai contratti di lavoro.
2) in un caso pratico come il mio, con due figli piccoli, dove trovo una scuola pubblica che sta aperta la domenica o il giorno di Natale? Me lo paghi tu un baby sitter???

«se il vaticano dovesse sprofondare la fede cristiana continuerebbe»

Buon per lui, a me interessa principalmente che non vi siano privilegi su base clericale.
Se la domenica le chiese si riempiono, buon per voi, io preferisco fare altro, tipo un giro in bici con amici e/o famiglia.

«cosi’ come è successo nei regimi dove si è applicato l’ ateismo di Stato di cui a volte sembrate nostalgici.»

Ma che film hai visto? Hai fato veramente una analisi superficiale…
Il totalitarismo, di qualunque ideologia sia ispirato, e’ la negazione del laicismo. Il laicismo si basa sulle liberta’ di coscienza e di (espressione del) pensiero. Cose in antitesi con un regime totalitario. Gli atei e gli agnostici che si riconoscono nell’UAAR non sono ne’ nostalgici ne’ blandiscono alcuna forma di stato etico o totalitario.
Per questo ci sta sulle balle il clericalismo delle istituzioni.
Di piu’: mi starebbe ugualmente sulle balle se lo stato imponesse un’etica atea, privilegiando l’UAAR e negando pari diritti alle confessioni religiose o altre associazioni filosofiche non confessionali.
Chiaro?

Ciao
Roberto Grendene

Mizar

Ringrazio Roberto Grendene per la chiarezza della replica.
Il problema che poni è serio è complesso: mi riferisco alla “lotta” dei cristiani più autentici, e interessati a una chiesa non ingerente, per un cambiamento radicale al livello alto della gerarchia.
Personalmente, penso che non serva molto un “moto rivoluzionario”, che comunque non è nello stile di quella fascia di cristiani, particolarmente (a volte troppo) pacifici.
Io sono più per la selezione naturale. Vedo ormai insito nelle cose che siamo alle ultime generazioni della chiesa regnante, e che non ci vorrà molto per arrivare ad una chiesa che non si imponga a livello politico-istituzionale, ma che sia ridotta all’essenzialità di cui ha bisogno.
Io sono forse più ottimista di voi. Boh

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