Goebbels l’avrebbe detto quasi un secolo fa, in tempi ben lontani dall’esplosione delle comunicazioni di massa: «Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità». A quel tempo solo chi poteva disporre di un minimo di controllo sull’informazione, come Goebbels stesso, poteva sperare di diffondere efficacemente e, soprattutto, rapidamente un meme, che poi con il passare del tempo avrebbe potuto radicarsi sempre più diventando difficile da contrastare. Dice nulla il fatto che oggi sopravvivano dogmi religiosi tanto secolari, o addirittura millenari, quanto logicamente assurdi e anacronistici?
Oggi la possibilità di “forgiare una verità” è alla portata quasi di chiunque, basta avere un accesso a internet e un po’ di fortuna per vedere la propria pseudo verità diffondersi a macchia d’olio, come un virus informatico qualunque. Dipende da quanto si riesce a renderla credibile, plausibile, ma dipende anche dai canali attraverso cui viene veicolata, perché ve ne sono di frequentati da gente sensibile al dato argomento, e dunque adatti al contagio, come ve ne sono di scarsamente ricettivi. Ad esempio la bufala delle scie chimiche non potrebbe mai attecchire tra appassionati di fisica, mentre la lacrimazione di una Madonna avrebbe strada spianata in un contesto di devoti.
Prendiamo un caso concreto e attuale: l’educazione sessuale dei bambini. Attuale ma non troppo, visto che tutto parte da un documento di raccomandazioni redatto e diffuso nel 2013 nientemeno che dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si provi a eseguire una ricerca su internet riguardo a questo documento e si notino i risultati restituiti. È un fiorire di articoli su siti cattolici o cattolicisti che gridano all’attentato contro la libertà dei genitori di educare come meglio credono i propri figli, e allo stesso tempo puntano il dito verso chi invece vorrebbe creare, a loro dire, una società di sporcaccioni. Il quadro dipinto è grottesco: si lascia intendere che nelle scuole del futuro la maestra radunerà i bimbi dell’asilo in cerchio per sedute di masturbazione collettiva, mentre nelle adiacenti classi della primaria si impareranno le tecniche per adoperare correttamente il preservativo.
Alla secondaria si comincerà a darci dentro sul serio per finire poi con la fatidica domanda: scegli il tuo genere. Sì, perché poi si va a parare sempre lì, dove c’è quell’altra bufala della fantomatica “ideologia del gender” che ci vorrebbe tutti sessualmente intercambiabili, e dunque ognuno potrà scegliere di essere oggi maschio, domani femmina, dopodomani un ibrido qualunque o nessuna cosa. Ora, mettetevi per un attimo nei panni di chi è cresciuto con la paura che Dio misericordioso lo renda cieco per colpa di una mano malandrina, e con la certezza che alla prima allusione sbagliata gli sarebbe arrivato come minimo uno scapaccione. Un colpo troppo forte per lui. Non si parla di sesso coi bambini, ma scherziamo!? E poi, il papa ha detto che i preservativi Dio non li vuole, non vorremo mica dire che sbaglia? Lui, l’infallibile.
E se questo qualcuno fosse, che so, un dirigente scolastico che va a lamentarsi dalle famiglie? Potrà sembrare inverosimile ma è quello che purtroppo è veramente successo in un istituto scolastico di Roma. Turbata dalle linee guida dell’Oms, o più probabilmente dalle interpretazioni raccolte una domenica mattina qualunque, la prof.ssa Altieri ha preso carta e penna e ha deciso di scrivere alle famiglie dei suoi alunni. Mossa da “senso di responsabilità” (verso chi?) ha scritto un testo che potrebbe essere riassunto così: «Gentili genitori, la stampa non ne parla (Nda: il complottismo in queste cose è come il cacio sui maccheroni) ma sappiate che sta arrivando la teoria gender e che ai vostri figli verranno insegnate cose come masturbazione, pornografia, contraccettivi e diritto all’aborto. Lungi da me esprimere un giudizio, vi chiedo di informarvi su questo sito». Il sito segnalato risulta guarda caso essere quello del comitato organizzatore dell’ultima sedicente manifestazione pro famiglia, ma nella sola accezione del termine da essi concepibile, e quindi contro sesso gender e babau vari. Et voilà, l’allarme è lanciato, il posto in paradiso è prenotato e Cl sarà ben contenta.
Stavolta però il segno è stato passato. Una persona responsabile dell’istruzione dei futuri cittadini non può permettersi di portare i suoi moralismi all’interno dell’istituto che dirige, e soprattutto è tenuta a garantire che i bambini vengano educati in scienza prima ancora che in coscienza. Non il contrario. Il segno è stato passato anche per il sottosegretario all’istruzione Davide Faraone che ha già annunciato ispezioni sottolineando, anche lui, come la dirigente sia del tutto disinformata. Non sono solito augurare sanzioni drastiche ed esemplari, ma date le caratteristiche di questa vicenda mi auguro che la dirigente venga rimossa dal suo incarico, e che quindi eventuali raccomandazioni dei soliti noti a suo favore non sortiscano alcun effetto. E non per avere idee diverse dalle mie, a questo avrò pur fatto l’abitudine, ma perché la signora in questione ha dimostrato di non essere all’altezza del compito che le è stato assegnato. E poiché la sua incompetenza ha effetto su terzi, che nel nostro caso sono bambini senza alcuna difesa, è per il bene di tutti che la signora dovrebbe essere destinata ad altro.
Introdurre una sana educazione sessuale nelle scuole non è semplicemente auspicabile. È necessario. Con buona pace delle riserve di quanti pensano ancora, nel terzo millennio, in una società secolarizzata, che la sessualità sia roba di cui vergognarsi. La masturbazione infantile non è un’indecente novità, è una realtà conclamata e naturale. Nel vero senso della parola, non naturale come la loro famiglia. Come parimenti sono le gravidanze indesiderate tra gli adolescenti, come lo sono le malattie trasmissibili sessualmente, come lo è la violenza di genere. No, non di “gender”, dimenticate questo neo aggettivo introdotto artificiosamente e pretestuosamente. Parlo di violenza sessuale verso il genere femminile, ma anche verso gli omosessuali e i bambini, come dovrebbero ben conoscere i fedeli dell’organizzazione maggiormente colpita dallo scandalo della pedofilia. Parlo di tutte quelle cose che hanno ispirato il documento dell’Oms. Perché non si può nascondere la polvere sotto il tappeto e poi dire che è pulito.
Massimo Maiurana
Su sessualità e cattolicesimo rivolsi una serie di domande precise ad Enrico ma non ottenni risposta.
Chiedo allora di nuovo a lui ed a tutti i cattolici che partecipano a questo forum quanto segue:
PREMESSA. SE per voi cattolici il sesso è nobile E consenstito SE serve solo per procreare allora:
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A) quando una coppia relativamente benestante) ha già tre figli E non ne vuole un quarto perchè non potrebbe dargli affetto E stesse risorse dei fratelli (o sorelle) precedenti che cosa si fa si smette di fare sesso ?
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B) E quando la donna va in menopausa non si fa più sesso ?
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C) E mettiamo invece questo caso di una coppia lesbica che coinvolgono un uomo in un menage-a-trois con lo scopo di entrambe le donne avere un figlio in questo caso il signor dio cattolico quali dubbi potrebbe avere ? E’ sesso (anche se un po’ fuori dagli schemi) ma con lo scopo di procreare E quindi nobile..o dico male ?
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D) Stesso caso di prima ma due uomini con una donna in mezzo…oppure un’orgia con N uomini ed N donne…anche qui non andrebbe bene ?
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E) Ma se esiste il libero arbitrio (quindi anche id peccare) perchè voi cattolici siete tanto fissati con il sesso omosessuale che non si deve fare …se c’è il libero arbitrio si pecca ma è i lvolere di dio che ci lascia i libero arbitrio…o dico male ?
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Attendo risposte ai punti indicati.
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firmato: sumadart son (colui che vede nel passato, presente e futuro dell’italietta degli italioti e continua a vedere sempre più italioti).
Ti rispondo da persona informata sui “fatti” e non da cattolico praticante, giusto perché finora nessun altro l’ha fatto ed anche se sono abbastanza certo che fossero domande retoriche, soprattutto la C e la D:
A) Sì
B) Sì
C) No (sesso lecito=1 marito+1 moglie)
D) No (vedi sopra)
E) Il libero arbitrio consente anche di peccare ma è dovere dei buoni cristiani cercare di evitare che loro stessi e gli altri pecchino: poterlo fare non vuol dire essere autorizzati a farlo
Sauti!
@Ockeghem. L’affermazione che in caso d’infecondità naturale la Chiesa sconsigli ai coniugi di fare sesso è radicalmente sbagliata: leggi qualunque trattato di teologia morale!
@Okeghem
più sotto ti ho risposto. GdL
O.
Il concetto di peccato è relativo. Che i buoni cristiani cerchino di non fare qualcosa che dispiace a qualcos’altro è loro libertà, non così invece se vogliono impedirlo ad altri. Sempre perché chi autorizza chi? Se non è lecito c’è il CC e il CP.
Provo a rispondere a sumadart son.
NON E’ VERO che secondo la dottrina cattolica i rapporti sessuali siano leciti solamente in quanto finalizzati alla procreazione e, se tali, siano sempre leciti. Sono leciti tra persone eterosessuali regolarmente coniugate secondo il Diritto Canonico e compiuti in modo che non se ne eviti artificiosamente la potenziale fecondità. Se questa non esiste per cause naturali (periodi infecondi, menopausa, gravidanza in atto, patologie varie) i rapporti matrimoniali sono lecitissimi, anzi raccomandati. E’ OGGETTIVAMENTE peccato ogni atto sessuale, fecondo o no, fuori dal matrimonio sacramentale, e – sempre OGGETTIVAMENTE – senz’altro più grave quello dal quale nasce una nuova vita – che tuttavia mai e poi mai si potrebbe spegnere con l’aborto o trascurare o vilipendere dopo la nascita – in un contesto moralmente condannabile
Finora ho parlato di liceità o peccato OGGETTIVI.
Ma SOGGETTIVAMENTE?
Sulla responsabilità personale SOGGETTIVA nessuno è autorizzato ad esprimere giudizi: lo vieta lo stesso Vangelo.
Ciò non toglie che la propaganda (specialmente nelle scuole) vada fatta a ciò che è migliore, casomai presentando per quello che sono i mali minori, come la contraccezione nel caso di rapporti precoci, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili nel caso di rapporti promiscui, un nuovo matrimonio civile in caso di divorzio, una convivenza stabile in caso d’omosessualità. Ma senza mai perdere di vista il meglio (che, come ho detto è la famiglia fondata sul matrimonio quale ancor oggi si configura), e nemmeno l’ottimo che è la capacità (di pochi) di rinunciare del tutto al sesso per consacrarsi al bene degli altri (o, magari, per dignità propria, se le circostanze non permettono una sessualità, appunto, dignitosa).
@ Sumadart
caro avvertito e circospetto Amico, risponde Lei all’ottimo Marco Tullio o rispondo io? Parmi cosa più consona e confacente che sia Ella a replicare all’uopo.
Servitor Suo. GdL
“Là sollevarsi d’Eschine
la testa ardita e balda,
che col rival Demostene
alla tenzon si scalda”
(V. Monti)
Marco Tullio Vetus
«… E’ OGGETTIVAMENTE peccato ogni atto sessuale, fecondo o no, fuori dal matrimonio sacramentale…»
Oggettivamente?!
Dopo pesante trattamento condizionante si può anche pensarla così.
@Marco Tullio
Per parlare di oggettività, bisogna avere parametri condivisi. Libri sacri e ipse dixit non contano.
Anche per chi non sia cattolico?
#marco_tullio_ciccirione:
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Ma le casistiche da me indicate C) e D) non è sesso finalizzato alla creazione di vita ?
Quali dubbi potrebbe avere mai un dio bello e buono pieno di amore per tali casistiche ?
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firmato: sumadart son (colui che vede nel passato, presente e futuro dell’italietta degli italioti e continua a vedere sempre più italioti).
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P.S.: Presumo non potrò contro-rispondere causa impegni. Diciamo però che qui ci sono molti altri che potranno “divertirsi” a replicarLe.
Le rispondo ora diendole una cosa il sesso è altruismo ed il collante del matrimonio senza il quale non vi è comunione tra i coniugi. La casistica svilisce il sesso.
@Enrico
Ancora a credere che ripetere le stesse idiozie serva a qualcosa?
@Enrico:
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Ma voi non dite sempre che per creare la vita serve uomo e donna E due persone dello stesso sesso non creano la vita ?
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Allora dovete riformulare il vostro assioma: “per creare la vita serve 1 uomo + 1 donna con regolare bollo episcopale_e_(per_scopare)”. Come mai dio non ha introdotto un meccanismo biologico per cui la vita si crea solo se dopo sposati ?
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firmato: sumadart son (colui che vede nel passato, presente e futuro dell’italietta degli italioti e continua a vedere sempre più italioti).
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P.S.: Presumo non potrò contro-rispondere causa impegni. Diciamo però che qui ci sono molti altri che potranno “divertirsi” a replicarLe.
La vita si genera solo in un modo incroci strani non danno la vita.
@Enrico
Ma tu non eri un ricercatore?
https://it.wikipedia.org/wiki/Riproduzione_asessuata
Non ci siamo. Sei ignorante completamente. Il sesso può essere la più alta espressione fisica dell’amore come la più corrotta. All’interno del matrimonio Dio ha pensato questa modalità per renderci coocreatori e renderci davvero una carne sola quando cin il sacramento siamo diventati un cuore solo. Naturalmente il sesso serve per generare amore in un dono e accoglienza reciproca tra gli sposi dove l’amplesso diventa espressione di un amore sorgente di nuovo amore (che siano figli o crescita non fa differenza). L’amplesso è permesso sempre nel momento in cui è aperto alla vita ma anche se non si cercano nuovi figli (metodi naturali) perché è sempre generazione di amore tra gli sposi. Questa è la castità matrimoniale. Al di fuori del matrimonio sacramento ogni amplesso è corrotto nel suo significato profondo e diventa un gesto falso di egoismo e godimento personale.
Troppe menate.
“Dio ha pensato a questa modalità”, poi, dopo un fracco di millenni ha fatto nascere sia Ogino che Knaus, poi le ha telefonato ed eccoci di nuovo nel medioevo. Avete “pensato” altro di interessante, lei e Dio? Un bel libro a “quattro mani”? Ridiamoci sopra, ci farà bene.
@Antinio:
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Ma diciamo accusarmi di ignoranza completa sul sesso…vabbè non mi conosci :-).
Godimento egoistico…ma il piacere lo provavo io e la mia partner per cui dove è egoismo ?
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Inoltre se io provavo piacere UNA VOLTA le mie partner provavano piacere N volte (diciamo N>= 3) … quindi non ho capito sono stato io il generoso e le mie partner egoiste ? 🙂
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firmato: sumadart son (colui che vede nel passato, presente e futuro dell’italietta degli italioti e continua a vedere sempre più italioti).
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P.S.: Presumo non potrò contro-rispondere causa impegni. Diciamo però che qui ci sono molti altri che potranno “divertirsi” a replicarLe.
Per noi cattolici il sesso non serve solo per procreare.
Tutte le restanti domande sono quindi prive di significato.
La masturbazione mentale è tuttavia un pericolo, lo dimostra l’insensata sequenza di sciocche domande che (ti) stai ponendo.
@ parolaio
Pensa a chi oltre a farsi insensate domande si dà pure insensate risposte: preversione pura.
@parolaio:
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Tu dici: “Per noi cattolici il sesso non serve solo per procreare.”
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Quindi allora si può fare sesso senza peccato ?
Oppure come detto in altri post è lecito se e solo se c’è il bollo e_pi_e_per_scopa(l)(r)e ?
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firmato: sumadart son (colui che vede nel passato, presente e futuro dell’italietta degli italioti e continua a vedere sempre più italioti).
Pa’
«…Per noi cattolici il sesso non serve solo per procreare…»
Tiro a indovinare: serve soprattutto come mezzo di controllo del gregge tramite psicosi indotte. Ci’ò indovinato? Evvaiiiiiiiii!!! 😛
Bella la foto riportata nell’articolo in cui compaiono Adinolfi (mi pare) e i suoi. Splendide figure, mi ricordano i marescialli ed i generali napoleonici ad Austerliz. Un bel colpo d’occhio!
Saluti. GdL
” Soldati, Sono contento di voi; voi avete, nella giornata di Austerlitz, soddisfatto tutto ciò che mi aspettavo dal vostro coraggio. Voi avete decorato le vostre aquile di una gloria immortale”
(Napoleone)
PS. @ Sumadart
era presente la SV il.ma sul campo glorioso di Austerliz?
Non credo che Adinolfi si sia convertito. Ha trovato un filone libero e lo ha occupato, per cui oggi dirige il giornale fondamentalista La Croce ed è contro l’amniocentesi perchè ha nostalgia dei down. La manifestazione è stata questo. Gente risentita in un periodo in cui la fame mozzica che ha paura gli aumentino i commensali a tavola Gente che ha paura di altra gente che vuole pensioni, scuole, nidi, case popolari. E’ quello se vai a guardare sono gli stessi che temono come la peste i migranti. Quanto al gender siccome in moti non sanno che cosa vuol dire si usa la parola come un utile spauracchio
Un down è mio vicino di casa e non mi infastidisce e proclama le letture in chiesa.
Che disgrazia avere un vicino così, povero down.
@Enrico e Frank
Anche io non ho contro i down , ma credoche una donna debba essere libera di avere un figlio sano se lo ritiene. Nonostante Adinolfi
Tiziana, veramente io intendevo che era la persona down ad avere la disgrazia di avere un vicino come Enrico. 😉
Scusa ma non mi sento per nulla rappresentata dal tuo quadro descrittivo miope e riduttivo.
Frank
non avevo capito. Mi premeva dire che niente ho contro i down e in realtà contro nessuno. Solo qualcosina contro chi strumentalizza i bambini come hanno fatto loro portandoseli a san Giovanni (un catino bollente, roba da chiamare i servizi socili e dare i loro bimbi in affido) e come ha sobriamente ripetuto Salvini a Pontida dove si è presentato tra una folla di bimbetti sul palco con la magliettina con la ruspina.
Si Tiziana, avevo capito che c’era stato un qui pro quo.
@Isabella:
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Tu hai le tue scelte di vita E noi le rispettiamo E non vogliamo importi il nostro modo di pensare laico.
Siamo dei peccatori incalliti ? Ma non c’è il libero arbitrio Ed allora lasciaci peccare e mentre tu quando morirai riceverai una suite imperiale a sette stelle noi poveri atei e agnostici sprofonderemo nelle fiamme dell’inferno per no avervi ascoltato…vuoi mettere che grande soddisfazione avrai ? 🙂
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E poi dici dei Down (ma discorso potrebbe estendersi ad altre malattie genetiche).
Come mai se il vostro dio è bello e buono permette tutte queste malattie alla nascita ?
Quale colpa ha un bimbo di nascere con una malattia genetica (che io sappia voi non credete a reincarnaizone e vite precedenti) ?
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Ed al limite se dio fosse così arrabbiato manda giù sulla terra un altro profeta (possibilmente con una bella barbaccia) che ci spiega che noi stiamo peccando E che se non cambiamo atteggiamento il tuo amico dio (tanto bello e buono) scatena sulla terra l’apocalisse. Ci vuole tanto ? Eppure una volta non passavano decenni che dio mandava sulla terra profeti, angeli, messaggeri, ecc. ecc….E’ un po’ di secoli che noi non lo sentiamo più…cioè la madonna di meggiugorie parla di pace e amore ma non dice le cose bene chiare…giusto ?
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firmato: sumadart son (colui che vede nel passato, presente e futuro dell’italietta degli italioti e continua a vedere sempre più italioti).
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P.S.: Presumo non potrò contro-rispondere causa impegni. Diciamo però che qui ci sono molti altri che potranno “divertirsi” a replicarLe.
“ha trovato un filone libero e lo ha occupato”
Guardando adinolfi, direi che più che altro lo ha riempito…. di mortazza.
“un cristiano noto per la sua ghiottoneria e che testardamente si rifiuta di cambiare il suo comportamento avido dovrebbe essere espulso dalla congregazione. — 1 Corinti 5:11, 13.*”
Come al solito anche per loro, la legge vale solo per quello che fa comodo.
è lotta per le pensioni, hanno paura di condividere gli ultimi spiccioli. ma non trascurerei la paura di non essere più nessuno. di mettersi in discussione. di scoprire che il modello Mulino Bianco non è il migliore dei mondi possibili. donne che si sono realizzate partorendo sette figli, e che si sentono tradite da una società dove un uomo può tenere in braccio un bambino e chiamarsi padre, mentre la madre fatto il bambino scompare dall’orizzonte. Uomini che si sentono sminuiti per lo stesso motivo, da famiglie di sole donne dove il maschile sembra scomparire, mentre altri uomini mettono in crisi la sua stessa essenza.
sono cambiamenti profondi, antropologici. siamo nella fase della ribellione. arriverà l’accettazione, la vedranno i nostri figli o nipoti. Se non arriva prima l’Isis.
Giustamente una donna deve essere libera di avere un figlio sano, se lo ritiene.
@ Sumadart son
credo, ritengo, reputo e opino, mio stimabile amico, che NIUNO dei cattolici presenti nel blog risponderà ai Suoi reiterati quesiti (forse Florenskij??), IMPEROCCHE’ i nostri squisiti interlocotori cattolici, non mancano di senso dell’umorismo (tant’è che s.Filippo Neri parlava di “servire Dio in letizia”), ma non sono un portento d’umorismo, nel senso che ne hanno abbastanza per ridere dei difetti e delle contraddizioni degli ALTRI, ma non ne hanno al punto di ridere delle “medesme” cose riferito a LORO STESSI; conciossiacosachè, per rispondere a quei quesiti formidabili ed insinuanti, ci vuol essere una cospicua dose di autoironia.
Mi dichiaro della SV ill.ma……………………………dev.mo
GdL
“Ci sono cose che sono così serie che puoi solo farci una battuta sopra”.
(W. Heisenberg)
@giovanni_da_livorno:
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Ed invece ho visto che ho scatenato l’inferno 🙂 con tante belle risposte…ma sempre le solite e mai precise ed ora hanno abbandonato la linea guida della sacralità della vita uomo+donna ma hanno citato tutta una serie di regole e diritto canonico (come se appunto dio potente, bello e buono con tutte le galassie da seguire avesse tempo di redigere un: “tractatus universalis pro-bone-scopatorum intra-coniuges” … che dire proprio un bel dio il loro 🙂 .
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Da notare che prima ribadivano che il sesso è sacro perchè crea la vita … quando io ho citato le casistiche C) e D) loro hanno ribadito che ci vuole anche il bollo papale…episcopale ( sarebbe giusto dire bollo e_per_scopare 🙂 .-) 🙂 ).
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In sintesi sui casi C) e D) nulla hanno risposto perchè è sesso finalizzato a creare la vita ma senza il bollo del matrimonio rilasciato i nchiesa da regolare timbro episcopale (ed anche e`_per_scopare 🙂 ).
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Mi spiace non risponderLe su Napoleone ne avrei da dirle (purtroppo sono molto impegnato ora…non posso dedicarLe il giusto tempo) perchè io fui discepolo del conte di saint-germain ed insieme ad altri valenti studiosi creammo ai diretti ordini di Napoleone un team di supereroi ante-litteram…non sempre ci ascoltavano ma contribuimmo non poco ai successi di Napoleone contro imperatori, regnanti e reazionari vari.
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firmato: sumadart son (colui che vede nel passato, presente e futuro dell’italietta degli italioti e continua a vedere sempre più italioti).
Se si trova ridicola la richiesta del “bollo” qualora due persone facciano sesso finalizzato alla vita (dove, dunque, è in gioco l’interesse d’una nuova persona) … come mai s’insiste tanto affinché un “bollo” simile sia istituito per chi – come gli omosessuali – fa sesso assolutamente per conto suo?
@Marco Tullio
Sapevo che non eri capace di ironia, ma a questi livelli… il “bollo” per ufficializzare civilmente, per la legge, un’unione, etero o omo che sia, è più che sufficiente, visti doveri e diritti che ne derivano. E possiamo ben dire che riprodursi non è il fine ultimo di chi si sposa, non subito, almeno. Altrimenti si dovrebbe obbligare a riprodursi entro un anno dal matrimonio, pena l’annullamento. Dai…
@Marco_Tullio_ciccirione:
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Ma io ho citato due casistiche che riporto:
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C) E mettiamo invece questo caso di una coppia lesbica che coinvolgono un uomo in un menage-a-trois con lo scopo di entrambe le donne avere un figlio in questo caso il signor dio cattolico quali dubbi potrebbe avere ? E’ sesso (anche se un po’ fuori dagli schemi) ma con lo scopo di procreare E quindi nobile..o dico male ?
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D) Stesso caso di prima ma due uomini con una donna in mezzo…oppure un’orgia con N uomini ed N donne…anche qui non andrebbe bene ?
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Non è forse sesso finalizzato alla creazione della vita ?
Quindi, a parte il bollo epi_e_per_scopa(r)(l)e del matrimonio rilasciato dal prete porporato, mi dite perchè mai dovrebbe essere peccato ?
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firmato: sumadart son (colui che vede nel passato, presente e futuro dell’italietta degli italioti e continua a vedere sempre più italioti).
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P.S.: Presumo non potrò contro-rispondere causa impegni. Diciamo però che qui ci sono molti altri che potranno “divertirsi” a replicare.
Bé, fatti suoi…. (tra l’altro, a che gli servirebbero?)
No, lui è più per una botta e via!…
😆
……ha detto che i preservativi Dio non li vuole.
Non mi risulta, a me ha detto il contrario.
Proprio non ci siamo. Sono articoli come questo che mi stanno facendo allontanare progressivamente dall’UAAR.
Sull’educazione sessuale, le reazioni dei cattolici più estremi come Adinolfi che vedono uno scenario apocalittico sono ovviamente fuori luogo, ma alcune delle preoccupazioni riportate sono reali. l’insegnamento dell’ ideologia gender (che dice che non vi sono differenze tra maschi e femmine se non fisiche), lungi dall’essere una fantomatica bufala, è realmente promosso dalle disposizioni europee. Nel famigerato opuscolo UNAR che su cui era scoppiata la polemica tempo fa, vi è addirittura un riferimento, sebbene di sfuggita, ar Dr. Money, le cui teorie sono state tragicamente screditate dalle prove sperimentali.
Non posso poi fare a meno di notare che si chiede la mobilitazione per far perdere il posto di lavoro alla professoressa che ha espresso perplessità in tal senso. Questi mi sembrano meccanismi intimidatori, un messaggio che dice: “se non sei d’accordo con me e lo esprimi, mi attiverò per farti licenziare e danneggiarti nella vita privata”.
Non mi ritrovo in questi metodi e in questa filosofia.
Mi sembra che i tuoi toni siano particolarmente benevoli nei confronti di questa gente espressione del più becero bigottismo. Il signor Adinolfi non ha delle reazioni “fuori luogo”, ma pericolosamente strumentali; la professoressa non ha solo espresso perplessità, ma ha inviato una lettera ai genitori e li ha indirizzati ad un sito! Hai idea di cosa succederebbe se io scrivessi ai genitori per consigliare loro di visitare questo blog? Sospensione immediata. La signora deve capire chiaramente che a scuola non si fa politica e non si appoggia nessuna religione. Se è brava per il resto del suo lavoro può restare, ma un bel provvedimento per imparare l’educazione le farebbe bene.
Dipende in che veste ha mandato la lettera ai genitori. In veste “istituzionale” come comunicazione della scuola o come semplice cittadina. Leggo che ha mandato una circolare con tanto di carta intestata del Ministero, quindi in veste istituzionale. Quindi Mafalda se tu mandassi una lettera a tuo titolo ai genitori non succederebbe nulla (a meno che non parliamo di lettere minatorie, :lol:) invece il punto della questione è che lo ha fatto in veste istituzionale.
Non può essere in ogni caso considerata una iniziativa privata in quanto ha approfittato della sua posizione per accedere agli indirizzi dei genitori.
Da privata cittadina poteva tutt’al più scrivere ai suoi condòmini.
No, no ha proprio scritto con la carta intestata del ministero e in qualità di preside. Sennò col cavolo che mandavano gli ispettori.
@ Francesco
È grave in entrambi i casi perché lei sfrutta comunque la sua posizione, lo fa con il titolo di dirigente e di persona competente di educazione. Forse gli insegnanti non lo sapevano, lo spero. Ti assicuro che, nonostante i genitori siano sempre più indipendenti mentalmente, se lo facessi io succederebbe un putiferio.
Credo che la distinzione sia importante visto che si accusa Maiurana di una sorta di intimidazione, stiamo parlando di una preside che ha mandato una lettera ai genitori non a titolo personale ma a nome della scuola con la carta intestata del Ministero, quindi si tratta di un abuso per cui è giusto chiedere una sanzione disciplinare. Con una lettera privata al più sarebbe stata maleducazione, la cui selezionabilità è opinabile, invece nel caso di specie l’abuso è oggettivo per cui il discorso di Focar non sta in piedi.
Da questo punto di vista, il tuo ragionamento non fa una piega.
Money è un caso. Non la norma. E il metodo scientifico consente di imparare dagli errori. Si trattasse di dissenso motivato da motivazioni valide, sono d’accordo. Ma l’unica motivazione, alla fine, è quella religiosa. Basterebbe fare un giro nella scuola dell’infanzia e vedere come si comportano i bambini, pur inserita in un’ottica educativa standardizzata.
“Money è un caso. Non la norma.” Come mai tale ragionevolissimo criterio non è applicabile alle esagerazioni di alcuni che, senza alcuna autorizzazione, parlano come cattolici?
@MT
Perché i vertici cattolici non li smentiscono… o lo fanno dopo molto tempo magari?
(Per esempio Arguello dopo l’uscita di questi giorni mi pare sia ancora lì dov’è, o sbaglio?)
Ah, non esiste l’ideologia gender. Perché se vogliamo parlare di ideologie, allora esiste l’ideologia omofobica. O no?
“Esiste l’ideologia omofobica. O no”? Esisterà di certo, ma non trova certamente riscontro né nelle leggi dello Stato, né nell’insegnamento della Chiesa. Quanto a certuni che, giustamente qui si è cominciato a chiamare “cattolicisti”, essi, con il loro starnazzare vanno contro all’insegnamento ufficiale della Chiesa così come a una corretta visione dello Stato, che ha tutto il diritto (e il dovere) di normare i rapporti giuridici che le persone desiderano instaurare tra di loro per fini non vietati dalla legge penale. Tra le normative su matrimonio, convivenze ecc. e quelle sull’accomandita semplice non ci dovrebbe essere, da questo punto di vista, alcuna differenza. E non dovrebbe esservene nemmeno dal punto di vista, diciamo così, “emotivo”. L’inserirvi queste forme di tifo da stadio serve soltanto a fare pubblicità gratuita al fenomeno che si asserisce di disapprovare.
@Marco Tullio
Guarda che tuonare contro dissoluzioni di famiglie, peccato e amenità varie rientrano perfettamente.
Per Marco Tullio che ha scritto: “Esiste l’ideologia omofobica. O no”? Esisterà di certo, ma non trova certamente riscontro né nelle leggi dello Stato, né nell’insegnamento della Chiesa.
Infatti gliomosessuali hanno per lo Stato e la Chiesa gli stessi diritti deggli eterosessuali, pari pari… del resto uno che crede nelle favole evangeliche non ha problemi a credere ad altri “gender” di fesserie.
Ce ne faremo una ragione
Non vi rendete conto che non capite niente. Siete qui solo per far perdere tempo all’umanità…da sempre.
Vi è già stato spiegato che non c’è una teoria del gender ( o, peggio, una ideologia del gender) che sarebbe bene chiamare “teoria del genere” per essere più realisti e meno mestatori. Esiste uno studio sul genere o più studi, che riguardano la storicizzazione del genere: esempio lapalissiano (per chi voglia capire e non fare il mestatore): avrebbe guidato un autobus una donna cinquantanni fa? O si sarebbe potuta occupare, più in generale, di mansioni ritenute esclusivamente di competenza dell’uomo e non invece della donna chiamata ad essere sempre e soltanto madre o santa e vergine o puttana?
A voi dà sempre tanto fastidio il sesso, voi non volete che le persone siano felici. La libertà inizia con la libertà del corpo. Voi non volete l’educazione sessuale a scuola. Voi temete lo spirito critico. Il resto sono solo balle.
La teoria del genere esiste, e sostiene che non vi siano differenze tra i sessi se non fisiche. Secondo il buon senso, per esempio, il fatto che vi sia una maggioranza maschile nei corsi di ingegneria e una maggioranza femminile nei corsi di infermieristica è dovuto a naturali differenze di genere, per cui (mediamente nel senso gaussiano del termine) le donne hanno attitudini e interessi diversi dagli uomini, (sempre mediamente).
Secondo i fautori della teoria del genere è invece dovuto a storture innaturali della società che intrappolerebbe le persone in determinati ruoli.
Affermare che in una società libera ci sarebbero esattamente il 50% di ingegneri donne e il 50% di ingegneri uomini (così come qualunque altra professione/categoria) è assurdo tanto come affermare che le donne dovrebbero stare tutte in cucina e che solo gli uomini dovrebbero guidare le automobili.
@Focaral
No. Se parli di buon senso, stai ribadendo la divisione sessista che critichi in chiusura di commento.
Non esiste la teoria del genere. Ci sono gli studi sull’identità di genere. E vuoi negare che bambini e bambine siano cresciuti secondo modelli standardizzati perché “così dev’essere”? Mai sentito delle tribù matriarcali o delle tribù dove sono gli uomini a curare casa e prole?
@ Focaral
Il punto non è se vi siano differenze di genere o di inclinazione (che possono esistere all’interno di quelle di genere): il punto è che le differenze di genere o inclinazione non trovino riflesso in differenze di diritti, che le discriminino.
Se anche esistesse una differenza di genere tra uomini e donne in merito all’inclinazione ad essere ingegneri ciò non giustificherebbe una disposizione di legge che impedisse alle donne di frequentare ingegneria. Così come se una differenza di genere dovesse impedire in teoria l’esercizio di lavori pesanti ciò non significa che debba esistere una norma che impedisce sulla base del genere e indipendentemente dalla costituzione fisica l’accesso a quel lavoro. Donne ben messe possono dare punti a uomini mingherlini.
Non sto certo dicendo che debba esistere una norma che impedisca determinati lavori a uomini o donne.
Ad ogni modo, una legge che proibisse alle donne di frequentare ingegneria avrebbe l’effetto di escludere delle donne dall’università, ovvio. Ma anche una legge che imponesse, ad esempio, un tetto del 50% su base sessuale di matricole in infermieristica avrebbe lo stesso effetto, impedendo infatti alle studentesse di iscriversi oltre tale quota.
Ora, in Italia non esiste una legge che proibisce alle donne di iscriversi ad ingegneria, o a qualunque altra facoltà. Sono invece allo studio delle quote sulla base del sesso. Per ora si parla solo dei campi a maggioranza maschile (“quote rosa”), dato che ogni provvedimento che danneggi gli uomini e favorisca le donne è visto come positivo. Tuttavia è un’arma a doppio taglio: infatti se gli studenti maschi fossero esclusi dalle facoltà che a loro interessano di più, migreranno in quelle più tradizionalmente femminili, competendo con le donne per gli stessi lavori in misura maggiore.
E il principio delle quote si ispira appunto ad un’idea di egalitarismo estremo secondo la quale se in un determinato ambiente vi sono più uomini o più donne è dovuto non a differenze naturali (parlando sempre in termini di media generale), ma a causa di retaggi culturali arcaici da eliminare con provvedimenti di ingegneria sociale.
@ Focaral
Le quote rosa non sono un principio di discriminazione, casomai un tentativo di eliminarla…
E poi dovrebbero riguardare la ripartizione dei posti in base alle richieste. Rimanendo all’esempio che hai fatto non è che se in un certo anno ci sono richieste da parte di 100 uomini e nessuna donna si possono iscrivere solo 50 uomini per lasciare posto a 50 non iscritte. Almeno spero. Al contrario, proprio perché una facoltà è frequentata (non sto a indagare i motivi) specialmente da uomini la quota rosa vuole dare la possibilità di accedere anche a donne prima che i posti disponibili siano totalmente saturi. Mi sembra al contrario un tentativo di eliminare un inegalitarismo estremo, in teoria e/o nei fatti.
Invece di vederlo come problema tra uomini e donne prova a vederlo come problema tra ricchi e poveri, settentrionali e meridionali, bianchi e neri: c’è ancora il problema di egalitarismo estremo e dobbiamo biasimare interventi di ingegneria sociale?
@Focaral
@Stefano™
Le quote rosa sono una presa per i fondelli. Non è un’evoluzione culturale. Già chiamarle rosa è ridicolo e frutto sempre di quel retaggio. Certo, è un inizio, ma non è sensibilizzante.
@ gmd85
Sono d’accordo che non sia una panacea e pure sul fatto che il nome rimandi a quei pregiudizi.
Ma in attesa di sensibilizzare tutti si potrà fare qualcosa per qualcuno?
Ho scritto, infatti, “…un tentativo di eliminarla”
@Stefano™
Certo. Infatti ho detto che, comunque, è un inizio 🙂
Il linciaggio mediatico è infatti il primo sintomo di quello che il Papa (autorità mondiale comunque autorevole checché ne dicano lor signori) ha definito “dittatura del pensiero unico”..e su questo io ero in piazza il 20 con il marito e i nostri 8 figli.
Pensiero unico come quello degli ignoranti che parlano di ideologia gender? Quello, che non vuole sentire ragioni, non è pensiero unico, vero? perché, di solito, si usa a chi non si sposta di un millimetro dalle proprie convinzioni, soprattutto se non sono supportate da dati corroboranti. Chissà se il papozzo sa che l’espressione è mutuata dagli studi sull’economia… autorevole. Tzé
Orpo! Sua Banalità l’ha definita ‘dittatura del pensiero unico’?
Detta da lui è una simpatica gag.
Nuovo corso nella chiesa: quello delle ossimoriche banalità.
(Isabella, ancora un piccolo sforzo e potrete fare un derby con Delrio… 😉 )
@Isabella
Pillole di saggezza:
1- L’autorevolezza di qualcuno non è indice di verità riguardo tutto quello che dice
2- Puoi mettere qualsiasi fantoccio sullo scranno più alto della chiesa ed automaticamente diventa autorevole per circa un miliardo di pecoroni.
3- I media, specie in Italia, non sono dispensatrici di autorevolezza
4- Se credi intimamente all’autorevolezza dei papocchi dovresti ricordarti di tutte le perle di saggezza che provengono da quelle bocche comprese quelle che oggi, molti di voi con imbarazzo, reputano filgie di un tempo passato… ma guarda un pò…
4- Se credi intimamente all’autorevolezza dei papocchi dovresti ricordarti di tutte le perle di saggezza che provengono da quelle bocche ivi comprese quelle che oggi molti di voi, con un certo imbarazzo, reputano figlie di un tempo passato… ma guarda un pò…
Isabella
Al di la di quel che dice il papa, scientificamente la teoria del gender è una bufala
SI
o
NO?
Il linciaggio mediatico lo fate voi a tutti gli italiani col vostro papa che esce sulle prime pagine dei giornali anche se starnutisce.
Hai 8 figli? Secondo me sei Neocatecumenale o del Rinnovamento dello spirito. Non che faccia qualche differenza, è chiaro.
8 figli? devi essere milionaria!
e tra l’altro, qualcuno ti ha mai parlato di quel problemino che stai contribuendo ad aggravare….? sovrappopolazione del pianeta….. circa 3 miliardi negli anni 70 circa 7 miliardi e passa oggi…. mai sentito? Quando non ci saranno più risorse i tuoi moltissimi bisnipotini si troveranno a malpartito, se in tanti fanno come te…
@ Isabella
Capisco che per credere dobbiate rinunciare a ragionare o a tentare di farlo per slogan ma non potete pensare che chi ha deciso altrimenti prenda per buone le vostre affermazioni.
Dittatura del pensiero unico , vero?
Perfetto esempio del tema trattato in questo thread, fatta da chi ha una mitologia che pretende di essere “cattolica”, universale quindi, lo fa basandosi du dogmi indiscutibili e principi irrinunciabili e sulla base di quelli pretende che la loro efficacia trovi riscontro in leggi che proibiscano alternative, anche a chi non condivide quelle fantasie.
Una mitologia che pretende di imporre i propri simboli ovunque, anche in luoghi pubblici, di tutti. Che, unica, pretende di avere spazio nella scuola pubblica con un insegnamento a spese dello Stato. Che drena una parte consistente del gettito fiscale dello Stato Italiano.
Tutto questo per contrastare chi – al contrario – non vuole proibire , ma consentire alternative che non siano basate su principi irrazionali.
Stai a vedere che il pensiero unico non vuole concorrenti e accusa di dittatura gli altri?
E’ pretende di essere discriminato se non può discriminare?
Isabella, ma che caspita scrivi? Se non te ne rendi conto il problema è tuo, passi, ma non può diventare nostro.
Otto figli? Quand’è che il tuo dio ricomincia a moltiplicare pani e pesci e a ricordarsi della faccenda dei passeri che non seminano? Quando questa palla su cui viviamo non ne potrà più? Pensa se tutti facessero come te, fatti due calcoli va’….
sopra:
non E’ pretende ma E pretende.
@ Isabella
Autorità autorevole… di che?
E, ammesso fosse un’autorità autorevole, come dici tu, questo vorrebbe dire… che?
Forse che una cosa detta da lui per ciò stesso è vera, corretta, plausibile, condivisibile, razionale? Ma quando mai?
Ma sono questi i vostri argomenti?
Complimenti per la famiglia numerosa, ma sinceramente non mi interessa ne potrebbe anche avere il doppio di figli, che dire beata lei che se lo può economicamente permettere.
Quanto all’autorevolezza del papa è tale solo per i cattolici.
Non esiste alcuna dittatura del pensiero unico, nessuna “teoria del gender” si sta imponendo, quindi state tranquilli, state protestando per nulla, i maschietti resteranno maschiette e le femminucce resteranno femminucce, e questo non è minacciato dalle coppie omosessuali. State solo protestando contro i diritti di questa gente. Faccia un favore ai suoi figli, gli insegni un po’ di tolleranza.
@isabella
Come fa una donna con 8 figli a credere che un uomo vestito da donna, che è single e non ha figli possa saperne più di lei?
@isabella
Sento puzza di “molti nemici molto onore”. Poi correggimi pure se sbaglio.
@ Francesco s.
Questa proprio non la dovevi scrivere! 🙂
@ Isabella
Guardacaso, “In God We Trust” è impresso a chiare lettere su tutte le banconote e monete degli U.S.A., dispensatori di pensiero unico secondi solo al Papa. Mentre l’ Obama di turno tenta di conquistare il mondo, il Francesco di turno lo ha già tutto in mano. Il presidente di uno Stato contro un monarca planetario: lotta fra “titani”!
Il linciaggio mediatico che abbonda su canali televisivi, testate cartacee, web è quello del Vaticano contro i non credenti.
La prossima volta, invece di perder tempo alle manifestazioni, sia costruttiva, metta in cantiere il nono.
Adinolfi con tutta la sua bella manifestazione, non sono dei semplici estremisti, andando al sodo erano lì per NEGARE UN DIRITTO. Nessun Gay Pride o simili si è mai neppure sognato di mettere nella “piattaforma” la negazione di un solo diritto di chicchessia. Duole moltissimo constatare la sua miopia, forse è solo un diciottenne, in tal caso si potrebbe al limite capire.
Il genere sessuale non è un’ “ideologia” è ESSERE di un certo sesso, anche quando la natura non ha provveduto,(per fatti fisiologici/psicologici oggetto di ricerca) a renderli anche fisicamente espliciti.
Che un dirigente scolastico sessuofobico venga messo come minimo sotto controllo è un diritto di qualunque cittadino, soprattutto in uno stato in cui la scuola dovrebbe essere laica. Ciononostante i ns quattrini vengono letteralmente sperperati pagando insegnanti di religione che “lavorano” solo per UNA religione, quella del Vaticano. Stato che percepisce 8 e 5 x1000 vari, che fa affari sul territorio italiano senza corrispondergli tasse, come una qualunque multinazionale straniera. Per non parlare dei finanziamenti PUBBLICI alle scuole “paritarie”.
Spero lei sia in buona fede o solo uno sprovveduto, se invece è un agitatore senza argomenti segua fino in fondo la strada delle troppe prof. Altieri, le è più consono.
Non sono uno sprovveduto (o forse sì, chi lo sa? 😀 ) nè in buona o cattiva fede, essendo ateo 😉
Mi era sfuggito il fatto che la Prof. avesse spedito la lettera in veste ufficiale di insegnante tramite circolare e non a titolo personale, quello, sì, scorretto.
Il fatto tra gli oppositori alla teoria gender vi sia un uomo volgare e omofobo come Adinolfi, quindi uno dei “cattivi”, non rende automaticamente la tal teoria “buona” quindi vera.
Sul diritto ai gay di sposarsi la questione è più sottile: Tecnicamente i gay possono già sposarsi: basta che sposino una persona di sesso diverso, che è poi quello in cui consiste il matrimonio.
Certo, sarebbe auspicabile che fossero anche legalizzate le unioni tra persone dello stesso sesso, istituendo un contratto analogo al matrimonio (quelli che chiamavano PACS prima che fossero ritirati e inceneriti sotto l’ira del cardinal Ruini).
I gay pride non vogliono togliere diritti, tuttavia così come ci sono gli Adinolfi d’assalto, esistono attivisti più realisti del re che chiedono il metaforico scalpo di tutti coloro che, pur non essendo contrari alle unioni gay ritengono come opinione *personale* di preferire la famiglia tradizionale (vedi Guido Barilla), o nutrono semplicemente qualche riserbo sulla questione dell’adozione di figli (Dolce e Gabbana).
@Focaral
Precisazione inutile. Stai descrivendo il matrimonio come se fosse naturalmente istituito in tal senso. Ma siccome il matrimonio è un negozio giuridico, non mutuabile da alcuna legge di natura, circoscriverlo al solo legame fra uomo e donna è errato. Ergo, non ci sono limitazioni reali ad estendere il matrimonio, così com’è, senza soluzioni alternative (e stigmatizzanti) alle coppie omosessuali.
Andiamo, gli eccessi da parte del “fronte” gay, sono una naturale reazione. Prova a chiederti perché.
Mi permetto una considerazione.
Il fatto che si tiri fuori la “teoria gender” è una cosa ridicola di per se, già il nome della teoria mi fa venire in mente uno slalomista austriaco degli anni ’80 ma vabbè.
Il punto è che chi crede in un dio che parla e comanda, deve per forza avere dei nemici da combattere e quando non ci sono si creano. Non ci fosse il vincitore di Kitzbuhel ’85, ci sarebbe altro, purtroppo.
Va detto però che alcun teorie moderne per far accettare orientamenti sessuali diversi, rappresentano la famosa zappata sui piedi.
Punire le discriminazioni duramente è la base di partenza, fare come quell’insegnate americano che si mette a raccontare una storia su un “principe che si innamora di un principe”, è un autogoal al 90′.
Dai giornali:
“Sinodo: accoglienza per gay, divorziati e matrimoni civili
Pubblicato in Vaticano l’Instrumentum Laboris: “Curare le famiglie ferite: separati, divorziati non risposati, divorziati risposati e famiglie monoparentali””
A parte il fatto che non è ben chiaro (o è chiarissimo) in cosa consista questa ‘cura’… scommettiamo che il mondo laico – invece di guardare, magari con legittima soddisfazione, a queste uscite di Francesco, sottolineando però almeno che, come sempre, è arrivato buon ultimo, e per pura convenienza – inneggerà alla rivoluzione in atto sul sacro soglio?
Perchè, tra le bufale, questa del papa rivoluzionario è sì recente, ma avendo come megafono alzato al massimo volume con frastuono assordante da tutti indistintamente i media nazionali… può ormai circolare indisturbata cacciando all’angolo le poche timide voci discordanti. Bufala resa inscalfibile soprattutto ad opera di chi dovrebbe almeno dimostrare qualche diffidenza… mentre – paradossalmente – le uniche critiche trovano spazio tra quei credenti, o tra quegli atei devoti alla Giuliano Ferrara, che non sanno, o non vogliono, rinunciare alle bufale tradizionali.
PS: un esempio, solo apparentemente marginale, di questo andazzo lo si può trovare negli spettacoli di Crozza, il quale non risparmia – giustamente – nessun personaggio pubblico, ma quando accenna a papa Francesco dal suo repertorio riesce a tirar fuori solo elogi, tutt’al più camuffati da qualche battuta scherzosa.
I tabù vanno rispettati.
Il ‘caso Crozza’, più che un appecoronamento individuale, andrebbe inquadrato nella generale sottomissione al dominio vaticano; a La7 ciò è coinciso con l’arrivo dell’attuale proprietario e Montana, fino ad allora refrattario alle genuflessioni, si è convertito senza batter ciglio. Probabilmente c’entrano qualcosa le metastasi vaticane in certe associazioni che riuniscono aziende di vario tipo… altrimenti, se non fate i bravini, niente pubblicità.
Nel tgdiodue delle 13, ormai a cadavere freddo e fuori tempo massimo, è arrivata la testimonianza di una anziana attrice a ricordare l’amicizia e la FEDE che la legava alla Antonelli… forse più adatto ai ‘contenitori’ nazionalcoatti del pomeriggio, che non al tg.
Purtroppo anche il quotidiano “il manifesto”, sedicente comunista e che io putroppo debbo leggere tutti i giorni non conoscendo altro giornale di sinistra mentre rimango in attesa che ne esca uno veramente di sinistra laica e rivoluzionaria, non perde occasione per lanciare sviolinate al papa.
Diciamo che è costretto un po’ dai lettori, il papa è un argomento che tira purtroppo, e un po’ dal fatto che su certe questioni il papa è più a sinistra dell’attuare segretario del maggior partito di centro sinistra, il che è a dir poco drammatico.
@ franceso s.
“il papa è più a sinistra dell’attuare segretario del maggior partito di centro sinistra, il che è a dir poco drammatico.”
Ad essere più a sinistra di Renzi non è che occorra molto… il fatto è che viene considerato di sinistra da tutte le sinistre, quali che siano… le quali – come ‘il manifesto’ citato da Padovan (per un certo periodo è stato anche un mio giornale, ai tempi di Pintor) – ci tengono subito a sottolineare che ciò che loro hanno sempre sostenuto adesso lo dice anche il papa: quale migliore garanzia di essere nel giusto?
E se il rimedio contro il “pensiero unico” consistesse nel rspettare tutte le correnti di pensiero?
Marco Tullio Vetus
Il pensiero unico è l’effetto: quella che va eliminata è la causa. Soprattutto se questa causa è portatrice di interessi di parte.
@MT
Sai di star pretendendo qualcosa di umanamente impossibile vero?
(Non si può pretendere che non si abbiano opinioni e interessi contrastanti. Anzi: come sosteneva Gramsci il conflitto è alla base della vita gregaria. Eliminalo e ottieni dei robot che si illuderanno di essere d’accordo su una sola cosa imposta, questa sì, coercitivamente)
@Marco Tullio
Chi tuona di peccati manca di rispetto. Ergo, non può pretenderne.
E perché, Marco Tullio, lo vieni a dire qui? Vallo al dire alla tua chiesa visto che è lei a non farlo.
Il titolo dell’articolo è quanto mai centrato, in quanto è una caratteristica dei cattolicisti (ossia dei cattolici integralisti) replicare a qualunque notizia che adombri qualcosa, la quale, anche lontanamente, danneggi l’immagine o gli interessi della CCAR, con l’accusa che si tratta di una “bufala”. Basta vedere, nei loro, ogni qualvolta c’è un episodio di omofobia, PUNTUALMENTE si asserisce che è una bufala. E questo è solo un esempio.
E’ l’applicazione integrale di una delle regole (non mi ricordo quale) de “L’arte di aver ragione” di Shopenhauer: squalificare le fonti dell’avversario.
Un’altra tecnica usata ampiamente (lo dice anche l’articolo) è quella del complotto e della sopravvalutazione dell’avversario. Per i cattolicisti i gay sono una potente lobby che, d’accordo con la massoneria, influisce sulla società e diffonde false teorie genocide, mentre i milioni di cattolici che hanno politici e potentati vari, dalla loro parte, e, una chiesa che è radicata sul territorio da secoli, SONO UN’INNOFFENSIVA COMUNITA’!!!
Che ci sia stato qualche cretino (i cretini non mancan mai) che abbia calcato la mano su certe teorizzazioni della sessualità è senz’altro possibile, ma, d’altro canto, ritenere che uno, il quale si senta “estraneo” al suo sesso fisiologico, cerchi di uscirne (dopo aver valutato la questione nella sua interezza), grazie ai progressi della scienza medica, mi pare cosa legittima.
Saluti. GdL
“Il potere si assuefà alla propria voce. Quando l’assuefazione è completa, la scambia per la voce di Dio”.
(A. Asor Rosa)
errata corrige: “Basta vedere, nei loro GIORNALI E BLOG, ogni qualvolta c’è un episodio di omofobia, PUNTUALMENTE si asserisce che è una bufala. E questo è solo un esempio. GdL
[…] http://www.uaar.it […]
Ehm… Quale ministero reggeva l’informatissima sventurata che straparlava di tunnel e di neutrini? Tanto per dire che quanto ad amore per la conoscenza pare che dalla ex ministra in giù nella pubblica istruzione ci sia gente che ci tiene davvero a far bella figura.
A questo punto, a quando il tam tam riguardo al protocollo dei savi di Sion? (DISCLAIMER: signora preside, se per caso leggesse queste righe non faccia partire comunicati, si trattava di una bufala storica).
@ Ockeghem che scrive:
– Il libero arbitrio consente anche di peccare ma è dovere dei buoni cristiani cercare di evitare che loro stessi e gli altri pecchino: poterlo fare non vuol dire essere autorizzati a farlo –
…………
complimenti “persona informata sui fatti” sei riuscito, rispondendo con monosillabi (non motivati) a rispondere ai quesiti di Sumadart, senza incorrere nell’autoironia o in pericolosi ragionamenti cui si sarebbe potuto ben replicare e (da parte di qualcuno) ironizzare.
Per quanto mi riguarda io vorrei soffermarmi sul punto E (l’unico che hai argomentato e che ho sopra riportato): il dovere dei buoni cristiani è quello di predicare e invitare il prossimo ad osservare la legge del Cristo, e quindi a non peccare, ma NON quello di impedire materialmente agli altri di peccare.
Il passo di Mt. 10, 14 non potrebbe essere più chiaro: il cristiano deve cercare di convincere la gente a seguire gli insegnamenti cristiani e se non viene ascoltato, DEVE TOGLIERE IL DISTURBO perchè ciò che segue NON è più di sua competenza.
Non è mica detto di rivolgersi alle autorità dello stato affinchè facciano delle leggi che, trasformando i peccati in reati, impediscano a rendano difficile ai non credenti di compiere il peccato (come invece, per secoli, la CCAR ha tentato, spesso con successo, di fare).
Inoltre un cristiano che sia veramente tale (quindi non un cattolico) sa che dal potere di questo mondo non deve aspettarsi nulla più che una certa neutralità, perchè da Giov. 14, 30 e 16, 11 e dall’Apocalisse, nel suo complesso, egli SA che il principe di questo mondo è satana.
INfine basta leggersi la genesi per scoprire che Dio ha dato la legge, ma NON ha impedito (come avete fatto e vorreste fare voi, grazie al poteri dello stato) ad Adamo, Eva e Caino di porre in opera il loro peccato.
Saluti. GdL
“Trovo che una seria lettura della Bibbia sia altamente educativa per i giovani. Allontana dalla religione”.
(G. Soriano)
@ GdL
Anch’io l’ho fatto notare moltissime volte: non ci sentono da quell’orecchio.
La cosa più buffa è che fino a 5 anni fa erano i genitori (anche cattolici) a lamentare il fatto che a scuola non si facessero corsi di educazione sessuale, così da toglierli dall’imbarazzo di dover rispondere a certe domande dei figlio. Ora solo perché assieme al corso di educazione sessuale si vuole anche affiancare quello per il rispetto delle differenze sessuali (leggasi: contro il maschilismo, contro l’omofobia, ecc.) saltano fuori mille putiferi.
È solo strumentalizzazione: devono creare nuovi nemici per far sì che il gregge, ormai sonnecchiante, si stringa attorno alla chiesa.
È solo strumentalizzazione: devono creare nuovi nemici per far sì che il gregge, ormai sonnecchiante, si stringa attorno alla chiesa.
_____
Concordo in pieno, funziona sempre così a tutte le latitudini e non solo per
la chiesa.
@ Marco Tullio che scrive:
– “Esiste l’ideologia omofobica. O no”? Esisterà di certo, ma non trova certamente riscontro né nelle leggi dello Stato, né nell’insegnamento della Chiesa.-
…………….
mi dispiace contraddirti Marco Tullio (anche se sei un interlocutore corretto e non mi sembri certo un c.d. “cattolicista”), ma l’affermazione che l’ideologia omofobica non trova certamente riscontro nell’insegnamento della Chiesa NON è esatta.
Riporto qua un passo della Costituzione “Cum primun” di s. Pio V (1566):
“Avendo noi rivolto il nostro animo a rimuovere tutto quanto può offendere in qualche modo la divina maestà, abbiamo stabilito di punire innanzitutto e senza indugi quelle cose che, sia con l’autorità delle Sacre Scritture che con gravissimi esempi, risultano essere spiacenti a Dio più di ogni altro e che lo spingono all’ira: ossia la trascuratezza del culto divino, la rovinosa simonia, il crimine della bestemmia e l’ESECRABILE VIZIO LIBIDINOSO CONTRO NATURA; colpe per le quali i popoli e le nazioni vengono flagellati da Dio, a giusta condanna, con sciagure, guerre, fame e pestilenze. (…) Sappiamo i magistrati che, se anche dopo questa nostra Costituzione saranno negligenti nel PUNIRE QUESTI DELITTI, ne saranno colpevoli al cospetto del giudizio divino, e incorreranno anche nella nostra indignazione. (…) Se qualcuno compirà quel nefando crimine CONTRO NATURA, per colpa del quale l’ira divina piombò su figli dell’iniquità, verrà consegnato per punizione al braccio secolare, e se chierico, verrà sottoposto ad analoga pena dopo essere stato privato di ogni grado”.
Saluti. GdL
@GDL. Di quel che insegnava Pio V nel XVI Secolo (ed anche Pio IX nel XIX) nun me ne potrebbe frega’ de meno. Del resto il testo di Pio V nulla dice (perché la cultura del suo tempo era ancora ben lontana da simili concetti) né sulla possibilità di scusante soggettiva, né sulla libertà del “braccio secolare” di guardarsi bene dal trasformare in reato questo o quel peccato. Nota, comunque, che non si parla di scomunica: siamo duenque in ambito più politico che ecclesiatico. Interessante, invece, la precisazione (del tutto contraria alla prassi dell’epoca) che, almeno per quella colpa (e per altre elencate nel testo), i preti andavano soggetti alle stesse pene dei laici. E a questo, evidentemente, miravano i fulmini del severissimo Pontefice (oltre che, forse, a colpire i nobili), giacché ad infierire sulla plebe, con questo o con altri pretesti bastavano e avanzavano i principi … Eh, se avanzavano … nel 1566!
In sintesi: quando dico “insegnamento della Chiesa” intendo quello attuale.
@gmd85, @Diocleziano e @Giorgio Pozzo che si scandalizzano , in vario modo, dell’uso, da parte mia, del concetto di OGGETTIVITA’. Il mio discorso è tutto interno al pensiero cattolico, rivolto a dimostrarne l’interna coerenza (ed anche la coerenza tra i principi per esso oggettivi e la prassi pastorale, grazie al concetto di soggettività). Nulla a che vedere con l’oggettività del teorema di Pitagora!
«…Il mio discorso è tutto interno al pensiero cattolico, rivolto a dimostrarne l’interna coerenza…»
Ah be’, se la metti così non posso darti torto, solo che messa così è internamente coerente anche la paranoia. 😎
@Marco Tullio
Ergo, non è oggettivo.
@ Marco Tullio
non si parla di scomunica, perchè la chiesa, soprattutto per i peccati d’incontinenza (come la sodomia), ha sempre cercato di ottenere il pentimento e l’abiura, prima di condannare.
E per questo che i condannati a morte dalle inquisizioni (ecclesiastiche e laiche) ammontano a parecchie migliaia ma non a milioni (anche se c’erano a disposizione ALTRE pene, e parecchio afflittive, a disposizione di quei bravi giudici).
Che la condanna di Pio V Ghisleri avesse prevalentemente, per il papa ed i suoi collaboratori, una valenza politica e non religiosa è una cosa che dici te; dal testo sembra il contrario (“l’ESECRABILE VIZIO LIBIDINOSO CONTRO NATURA; colpe per le quali i popoli e le nazioni vengono flagellati da Dio, a giusta condanna, con sciagure, guerre, fame e pestilenze”, “ne saranno colpevoli al cospetto del giudizio divino”, “crimine CONTRO NATURA, per colpa del quale l’ira divina piombò su figli”).
Che Pio V pensasse ad un provvedimento legato alla sua epoca e non valido per le epoche successive, non credo proprio.
Certo, ora la CCAR parla assai diversamente, ma domandiamoci: parla diversamente perchè ha mutato opinione “sua sponte” o perchè i tempi sono cambiati a seguito di eventi a lei sgraditi (illuminismo, Rivoluz. francese, risorgimenti, laicizzazioni degli stati) e quindi NON per sua volontà?
Inoltre se l’insegnamento della chiesa è soggetto a mutazioni di questo genere, cosa dobbiamo pensare per il futuro?
Saluti. GdL
“Per amministrare gli uomini, bisogna praticare i loro vizi e rincarare la dose. Pensate ai papi: fintanto che fornicavano, si davano all’incesto e all’assassinio, dominavano il secolo; e la Chiesa era onnipotente. Da quando ne rispettano i precetti, non fanno che decadere: l’astinenza, come la moderazione, sarà loro fatale; divenuti rispettabili, nessuno più li teme. Edificante crepuscolo di una istituzione”.
(E. Cioran)
chi crede in cause immaginarie come il libero arbitrio che non esiste, ed in effetti immaginari come la salvezza eterna che non esiste, può credere anche alla famiglia naturale che essendo un’istituzione non c’entra nulla con la natura ne tantomeno con la religione, chi insomma nasce in vaticalia ne eredita il dna culturale e volente o no pian piano si adagia su questo sostrato di ignoranza omofobica che caratterizza almeno un terzo degli abitanti di questo sventurato paese.
alcuni fulgidi esempi di famiglie cattoliche naturali, Adinolfi sposato due volte si cui una a Las vegas, Berlusconi no comment, Salvini sposato due volte con figli nati da mogli diverse 😀 😀 😀 ci fanno capire di quale congerie di ipocrisia mista a becero cattolicesimo sia intrisa la nostra società, non tutta, ma una buona parte.
aspetta aspetta…. mi sono sposata anch’io a Las Vegas ma con quel soggettone lì non ho altro in comune. Io l’ho fatto una volta sola e con serietà…
di cui uno * refuso
Mi pare che fosse giusto: ”una” riferito a ”volta” (forse pensavi al sottinteso ”matrimonio”?)
Comunque concordo con il post.
Essendo portato a posizioni poco comuni, sono molte le cose che si danno per scontate (anche tra i lettori e i relatori di queste Ultimissime) e che ai miei occhi appaiono come palese indottrinamento propagandistico. Proprio in questi giorni sto partecipando agli esami di Stato di fine ciclo della scuola secondaria di primo grado, e sono moltissimi gli argomenti trattati dagli alunni con un taglio talmente univoco da dare il voltastomaco. Evidentemente, tanta univocità ha una genesi ben precisa, ma siccome la direzione seguita è quella “comune” non la si nota e, anzi, la si considera costruttiva.
Personalmente, però, devo mordermi la lingua per non intervenire ogni tre per due per chiedere interpretazioni critiche di quanto esposto (i miei interventi sarebbero vissuti molto male dai giovani candidati che, dopottutto, non hanno colpa della riprovevole situazione e probabilmente, alla loro età, avrebbero pure serie difficoltà a elaborare una linea propria).
Così va il mondo. Cioè male.
ben
Quello che hai toccato è un argomento fondamentale della odierna comunicazione.
Non che non succedesse anche nei tempi passati, ma oggi il condizionamento dell’opinione pubblica ha raggiunto livelli intollerabili.
Quello che è allarmante è l’unidirezionalità evidente del pensiero imposto.
@Diocleziano
“Non che non succedesse anche nei tempi passati, ma oggi il condizionamento dell’opinione pubblica ha raggiunto livelli intollerabili.”
Con due punti di rottura: la crisi economica e la rivoluzione informatica.
L’una sta costringendo un pò tutti… chi direttamente, e drammaticamente, con la perdita del lavoro, e chi – le nuove generazioni soprattutto – con davanti prospettive che definire incerte è eufemistico… a rimettere in discussione tante certezze;
l’altra proponendosi come uno strumento del tutto nuovo potenzialmente in grado di rivoluzionare il mondo della comunicazione, e quindi della conoscenza a tutti i livelli.
E’ in questo contesto che il ‘pensiero unico’, volenti o nolenti, diventa sempre più intollerabile e non regge più, ma con due possibili conseguenze… o meglio una sola con due facce, e riguarda il carattere della inevitabile reazione. Che potrà essere costituita:
o dalla capacità di identificare le cause del pensiero unico in modo da non ripetere gli stessi errori che l’hanno prodotto nel passato, cogliendo tutte le opportunità offerte dalla rivoluzione informatica…
oppure dal considerare il pensiero unico una sorta di male assoluto da estirpare dalle fondamenta per sostituirlo… ecco il punto, da cosa? Le conseguenze di tante rivoluzioni… nel loro contesto storico spesso assolutamente necessarie… viste COL SENNO DI POI (quindi non si tratta di un giudizio di merito che ne viene dato, ma di una analisi rivolta al presente) ci presentano spesso il quadro del passaggio da un pensiero unico ad un altro. Pericolo tutt’altro che relegato al passato se si guarda alle spinte populiste, alle chiusure nazionalistiche, autarchiche, dove finisce sempre per essere un pensiero unico a dettare legge, e che riemergono tra le fila di quegli stessi movimenti che giustamente ritengono una priorità assoluta cambiare le cose. E anche qui la rivoluzione informatica può svolgere un ruolo decisivo… ma nel senso di venire strumentalizzata e usata nei suoi aspetti più negativi.
Il mio timore è che la reazione diventi ‘reazionaria’.
Bruno Gualerzi
Come ho detto più sopra a MT, il problema sta nelle cause del pensiero unico, cioè gli interessi inconfessati di chi lo diffonde, ma detto questo siamo daccapo: chi può impedire sul nascere la diffusione di correnti di pensiero interessate? Allora la soluzione sarebbe intervenire a valle e mettere in guardia su queste manovre, il che non garantisce sull’onestà degli intenti. Come hai detto, si scambia solo un condizionamento con un altro.
Sul ruolo decisivo dell’informatica avrei qualche timore: visto l’indirizzo che già ora sta prendendo, da una parte l’uso infantile che ne fa la massa, dall’altro l’uso accerchiante che ne fanno i poteri forti. Loro non scherzano.
In questo non c’è differenza con il passato: la s†upidità della massa, sempre scambiata per bontà fondamentale del popolo.
Per quanto penso che questo mio messaggio possa essere scambiato per spam gratuito, e di questo me ne scuso in anticipo, direi che un argomento molto simile può essere trattato qui:
ht tp:/ /www.fallacielogiche.it/index.php?option=com_content& task=view&id=356&Itemid=362
Cioè: sul perché le battute che vorrebbero essere offensive sulla dubbia(?) sessualità alla fine non hanno senso di esistere ed in pratica cosa rivelano di chi le usa.
Maria: E poi, il papa ha detto che i preservativi Dio non li vuole… e per forza è impotente.
Gesù: Mammaaaaa!!!
Ne ho saputa una buona, ma devi essere veneto per capirla.
Come si dice Gesù in cinese? Iiin-ci-oo-da’
L’inchiodato? Ho capito bene. 🙂
😆
non c’entra molto con questo pezzo 8ma pure qui si parla di follie) segnalo questo articolo http://80.241.231.25/Ucei/PDF/2015/2015-06-24/2015062430611297.pdf
@ Benjamin l’asino
io veramente non ho l’impressione che i partecipanti a questo blog esprimano tutti il medesimo pensiero. Espressioni come: “palese indottrinamento propagandistico” e “taglio talmente univoco da dare il voltastomaco”, NON mi sembrano proprio riferibili alle opinioni qui esposte.
Prima di tutto qua ci sono dei cattolici che esprimono liberamente la loro opinione e a cui noi rispondiamo con post diversificati.
Ancora (a dimostrazione che non abbiamo tutti le stesse vedute): io ritengo razionalmente possibile, NON CERTA, l’ipotesi dell’esistenza di un’entità creatrice che ha dato inizio all’universo o al multiverso (ma NON certamente il Dio buono e misericordioso, che si occupa di noi, financo della nostra attività masturbatoria!), altri, invero la maggior parte dei bloggisti, negano anche questa possibilità.
Io sono apertamente relativista e credo che il relativismo abbia portato e porti progresso e tolleranza e sia un ossimoro parlare di “dittatura del relativismo”, altri, qui, sono più apertamente positivisti e credono che esistano solide verità scientifiche.
Non parliamo poi delle nostre differenze di opinioni politiche ed economiche.
C’è persino un amico (con cui a me piace dialogare “aulicamente”) che pur non credendo nel Dio abramitico, SEMBRA dar credito a realtà supernaturali (Sumadart).
NO problem for me (and for we, I presume)! Quando ci si riconosce nella libertà di pensiero e nella tolleranza, l’ecclettismo va benone!
Saluti. GdL
“Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi”.
(C. E.Hughes)
Io ho inteso che Benjamin, deplorando che ‘anche’ qui si cada in certi luoghi comuni, passi a stigmatizzare la grave mancanza di senso critico tra i giovani della scuola.
Corriggetemi se sbaglio… è in gioco il mio super ego. 😎
Diocleziano, hai colto bene ma hai tralasciato un particolare: la mancanza di senso critico in ragazzotti di tredici anni è tutto sommato normale (è troppo presto per un senso critico veramente sviluppato, che non sia semplice opposizione “per partito preso”). Invece avrei voluto stigmatizzare la tendenza a non vedere l’indottrinamento quando coincide col nostro punto di vista. “Nostro”, ovviamente, è da intendere in senso individuale — io tenderò a non notare l’indottrinamento quando coinciderà col mio punto di vista, tu tenderai a non notarlo quando coinciderà col tuo, Maiurana (tanto per dire) tenderà a non notarlo quando coinciderà col suo. La verità è che evitare la spinta spontanea a tentare d’indottrinare il prossimo secondo le nostre particolari attitudini, o a tollerare che altri lo facciano, richiede uno sforzo costante, ed i risultati permangono incerti.
Anche in questa sede (tra gli atei) a volte i risultati non sono all’altezza degli sforzi. Dato inoltre per scontato che anche qui non tutti si sforzano alla stessa maniera d’essere oggettivi ed equidistanti.
@ Diocleziano
Di solito mi piace demolire i ‘super ego’ altrui, per far emergere il mio 🙂 … ma in questo caso lo invito a farsi da parte per un momento e a dare una mano al tuo: anch’io – per altro con diversi distinguo che dovrei proporre – ho interpretato benjamin allo stesso tuo modo.
PS. Chissà però che il mio consenso ottenga proprio il risultato opposto (qui ci vorrebbe la faccina con espressione… perfida).
@ benjamin
Leggo ora il tuo intervento con le tue precisazioni. Adesso non ricordo se già ne ho discusso anche con te… ma – detto in estrema sintesi – sostenevo, sulla base di una mia esperienza piuttosto positiva, che, proprio per evitare il rischio -sempre latente nonostante le buone intenzioni – dell’indottrinamento, una volta creato il necessario clima di fiducia, era meglio dire subito come la pensavo io di fronte a certe questioni, prima fra tutte (ma questo veniva da sè insegnando storia e filosofia) in fatto di religione.
(Naturalmente occorrerebbe ‘giustificare’ con i necessari argomenti quanto espresso, soprattutto i rischi che comporta… ma non vado oltre per non rischiare l’OT)
Bruno, la tua è senz’altro buona pratica, ma non credo sia sufficiente a garantire il 100% di oggettività ed equidistanza. Inoltre, ho anche un’altra sensazione: che “dall’altra parte” anche le migliori intenzioni sarebbero comunque male interpretate da chi la pensasse in modo diverso (per quel che riguarda la fascia d’età che ho indicato, mi riferisco più che altro ai genitori, che non sono proprio sempre “razionalisti” e spesso per una ragione o per l’altra capiscono “Roma per toma”). E’ brutto dirlo ed è triste doverlo fare, ma molte volte per un insegnante la mossa più prudente è evitare di toccare certi argomenti in ambito professionale — sono in corso decine di virulentissime forme di caccia alle streghe.
@ Benjamin
ma il 100 % di equidistanza e di oggettività è raggiungibile solo ipoteticamente. E’ qualcosa cui si deve tendere, cui ci si deve sempre più avvicinare, ma conseguire NON credo sia possibile.
E’ buona cosa sforzarsi di essere i più obiettivi possibile, ma l’assoluta terzietà ed equidistanza rispetto ad ogni dottrina, a mio modesto avviso va al di là delle nostre concrete potenzialità.
Saluti. GdL
@benjamin
@gdv
Entro a gamba tesa:
Siccome si sta discutendo dell’obiettività e dell’oggettività (simili ma non la stessa cosa) io propenderei più per la prima, dato che la seconda è determinata. Gioca a carte scoperte: se hai una certa opinione DILLA. Non nasconderti dietro a scuse. Chi sente saprà giudicare o verrà corretto, e dichiarandosi di parte si spingerà il dibattito in quel senso per altro.
L’oggettività dichiarata è spessissimo spirito di consorteria… un po’ come quando l’estrema destra presuppone di mettere tutti i morti della guerra passata sullo stesso piano in nome della “memoria condivisa” come se non avesse conseguenze sociali e politiche per fare un esempio.
Solo gli esseri senza passato, idee, prospettive, ruolo, personalità, inclinazioni e desideri e intenzioni possono essere oggettivi, forse. Fortunatamente tra gli umani non se ne trova ancora qualcuno con queste caratteristiche.
Benjamin
Non ho dimenticato di considerare il senso critico dei ragazzotti tredicenni, è che in due post per un totale di sei righe, era difficile metterci dentro tutto.
Qui, un cattolico piamente orientato, la chiamerebbe superficialità, io la chiamo peculiarità, che mi porta a una sintesi che si stempera nell’incomprensibile.
E poi, ora che ho salvato il mio super-ego grazie al perdono di Gualerzi 😉 , dormirò come un bimbo innocente.
@GdL. Ti piaccia o no la Bolla di Pio V – come molte altre afferazioni di Papi – è superata e nessuno è tenuto a scegliere tra accettarla in toto o apostatare dalla Chiesa Cattolica. Del resto sono pochissimi i documenti del Magistero (per lo più conciliari, qualcuno esclusivamente pontificio) che hanno tale carattere, e quando ce l’hanno c’è scritto.
Comunque il contrasto molte volte è più apparenteche reale. Ad esempio nessun cattolico, anche oggi, può negare che una quantità di azioni umane tradizionalmente ritenute dalla Chiesa peccati, per una ragione o per un’altra, lo siano DI PER SE’, ma cambia l’atteggiamento nei confronti delle persone che tali atti compiono e la valutazione della loro responsabilità soggettiva, in considerazione di fattori psicologici individuali o indotti dal condizionamento socioculturale. Fattori che prima non si conoscevano, o si trascuravano, o addirittura – per quanto riguarda il condizionamento socioculturale – non esistevano.
Quanto all’insinuazione che tutto ciò avvenga obtorto collo ad opera di tanti Pii Quinti e Torquemadi latenti … beh ognuno ha le proprie fobie …
@ Marco Tullio
Ma non eravate quelli dei valori oggettivi perché stabiliti dal dio che vi siete trovati tra i piedi?
Ovvero come tenersi la torta e mangiarsela.
@ Marco Tullio
i pii quinti e i Torquemada latenti e no, sono roba vostra, prima di tutto. Poi, mi sembra un voler negare l’evidenza, negare che i cambiamenti nel magistero siano avvenuti a causa di mutamenti storici che la chiesa ha contrastato e poi subito. Non si tratta di insinuazioni e di fobie, ma di FATTI PALESI FRA LORO CORRELATI LOGICAMENTE E CRONOLOGICAMENTE!
Non ho detto che un cattolico oggi debba osservare la Costituzione Cum primum (anche se c’è chi la ritiene valida fra i cattolici), ho detto che NON sempre l’atteggiamento della CCAR è stato così moderato con i gay e che, come dici te, l’atteggiamento nei confronti delle persone che tali atti compiono e la valutazione della loro responsabilità soggettiva, CAMBIA “in considerazione di fattori psicologici individuali o indotti dal condizionamento socioculturale. Fattori che prima non si conoscevano, o si trascuravano, o addirittura – per quanto riguarda il condizionamento socioculturale – non esistevano”, MA ciò è avvenuto perchè la chiesa ha perso il suo potere temporale e culturale ed ha DOVUTO tener conto di quei fattori! Non ha potuto disconoscerli o continuare a trascurarli!
Guarda, caro amico che anche i concili si sono talvolta contraddetti fra loro e che non sempre è facile dire quale documento abbia valore di verità di fede da osservarsi obbligatoriamente.
Infatti non è poi che siano mancate le controversie sulla natura precettiva e di fede, deii vari atti pontifici e conciliari!
Saluti. GdL
“A meno che non venga convinto da testimonianze delle scritture o da ragioni evidenti; poiché non confido né nel Papa, né nel solo Concilio, poiché è certo che essi hanno spesso errato e contraddetto loro stessi. Sono tenuto saldo dalle scritture da me addotte, e la mia coscienza è prigioniera dalla parola di Dio, ed io non posso ne voglio revocare alcunché, vedendo che non è sicuro o giusto agire contro la coscienza”
(M. Lutero)
” La chiesa ha perso il suo potere temporale e culturale ed ha DOVUTO tener conto di quei fattori [psicologici d’origine individuale o socioculturale]. Questa è la tua intepretazione, derivante da convinzioni indimostrabili sul vero pensiero inespresso di Papi, Vescovo, preti, frati, monache, professori di teologia e cattolici in genere. Io, invece, credo nella loro buonafede (e della mia personale sono certo) e ritengo che abbiano VOLUTO adeguare man mano la dottrina religiosa ai tempi nuovi.
@Marco Tullio
Hai bisogno di crederlo. Che poi cosa cambia con il perdere potere culturale e temporale e doversi adattare? Se i tempi sono nuovi, vuol dire che si sono evoluti indipendentemente da cosa le gerarchie sentenziavano.
@ Marco Tullio
Vuoi dire che per secoli, quindi, non hanno voluto adeguare la dottrina religiosa a tempi ormai già vecchi? Parla pure chiaramente, che tanto a noi è tutto chiaro…
E parli ancora dei valori oggettivi, volontà chiarissima del dio fonte di ogni morale? Proprio di quelli vero?
@Marco Tullio
E ti ostini a parlare di oggettività?
Questa polemica sull’oggettività è proprio ridicola. Dovrebbe essere ovvio che tutti i ragionamenti da me svolti hanno implicita la premessa: “Per chi accetta come vera la religione cattolica”.
@ Marco Tullio
Quindi te la prendi con il relativismo e poi te ne esci con l’oggettività della soggettività? E pretendi pure di riprendere gli altri?
@Marco Tullio
Accettare per vera una cosa non la rende vera. Perché, allora, tutti i credenti del mondo sono oggettivi. Se poi ti scegli anche i parametri per giudicare vera quella cosa, non hai speranze di parlare oggettivamente di oggettività.
A diverso da B è oggettivo.
MTV
Che ”nessuno è tenuto a scegliere tra accettarla in toto o apostatare dalla Chiesa Cattolica” lo dici tu, il popolino tendenzialmente pensa (crede!) che tutto quello che è emanato dalla chiesa è sempre valido. C’è gente che ancora oggi osserva la proibizione della carne nei venerdì. È appena il caso di far notare che la stragrande maggioranza dei dogmi e delle prescrizioni della chiesa siano PALESI CA**ATE, ingiustificabili con la volontà divina (e come potrebbe?) funzionali solo al potere della chiesa, finalizzate al controllo del bestiame.
@Diocleziano”Il popolino tendenzialmente pensa (crede!) che tutto quello che è emanato dalla chiesa è sempre valido”. Non credo che questa convinzione erronea (sulla quale voi cercate di speculare, così come – per ragioni diverse – certi iperconservatori) sia molto diffusa. (Del resto non credo neanche nei concetti di “popolino” o d'”italioti”: per me esiste il Popolo Italiano, degno di tanto onore quanta ne merita la Sovranità che gli appartiene). Comunque, mi sembra del tutto legittimo, proporre ragionamenti in base ai quali ciascuno possa restare cattolico – se tale è la sua fede – indipendentemente da quello che le Gerarchie d’altri tempi possono avere detto o fatto.
@ Marco Tullio
Ci vuoi dire che nonostante i proclami di valori oggettivi e assoluti in realtà essi cambiano quando ormai non sono più sostenibili in quanto indietro di secoli? Insomma tutto chiacchiere e distintivo?
@ Marco Tullio
A proposito, la dichiarazione non era del gregge ma della gerarchia, quella che dovrebbe insegnare e confortare il gregge sulla bontà delle sue interpretazioni della chiarissima volontà della divinità, così come chiarissimamente espressa negli anonimi quattro libretti che fondano, secondo corretta interpretazione, la corretta interpretazione da parte della gerarchia. Quella che tuona contro il relativismo, sai?
@Marco Tullio
Praticamente come trovare una pezza per coprire il buco…
@ Marco Tullio che scrive
-….Questa è la tua intepretazione, derivante da convinzioni indimostrabili sul vero pensiero inespresso di Papi, Vescovo, preti, frati, monache, professori di teologia e cattolici in genere. Io, invece, credo nella loro buonafede (e della mia personale sono certo) e ritengo che abbiano VOLUTO adeguare…….. –
…………..
ma ci prendi in giro? Fai come quelli dell’ucWcr che stravolgono i dati storici? Il mio asserto è dimostrabile con la TEMPISTICA dei cambiamenti! E’ la datazione degli eventi che dimostra qual’è la causa e qual’è l’effetto!
Sei te piuttosto che neghi un’incontrovertibile CRONOLOGIA dei fatti, con la semplice “buona fede”.
Ma non soltanto c’è la conseguenzialità cronologica, ma c’è pure quella LOGICA perchè negli atti conciliari e nelle encicliche che ci dicono qual’è l’orientamento attuale della CCAR, c’è l’espresso riferimento agli eventi precedenti che rendono opportuno il mutamento.
Se in base ad un esperimento, più volte ad A segue B, se ne deve dedurre che A è causa o concausa di B, SALVO PROVA CONTRARIA.
Voi fate come il re il 28-29 ottobre 1922: quando viene a sapere che tutti i poteri forti (industriali, agrari, gerarchie militari e membri della stessa casa reale) accetterebbero di buon grado un governo Mussolini e che il parlamento non avrebbe difficoltà a dargli la fiducia, “DECIDE” di non firmare lo stato d’assedio proposto da Facta e affidare al duce l’incarico di formare il governo (di ampia coalizione, per giunta).
Saluti. GdL
“Le nostre opinioni coincidono quasi sempre con i nostri interessi”.
(R. Gervaso)
@ Stefano tm
Marco Tullio:”Ci vuoi dire che nonostante i proclami di valori oggettivi e assoluti in realtà essi cambiano quando ormai non sono più sostenibili in quanto indietro di secoli? Insomma tutto chiacchiere e distintivo?”
Sì, e sarà così fino a quando per questi ‘aggiornamenti’ riceveranno lodi e ringraziamenti da ogni parte. Siamo di fronte al paradosso che finisce per avere più meriti chi arriva dopo (magari a volte anche di secoli) di chi è arrivato prima.
@ GdL
Direi che il primo che prende in giro è lui stesso….
@ Marco Tullio
Senti, perché prima non volevano cambiare e poi hanno voluto adeguarsi?
E sbagliavano prima o dopo? O mai? Perché vedi non si tratta della ricetta della torta di mele, si tratta di persone…
Oltre alla faccenda degli omosessuali se vuoi ti facciamo un elenco di altre cosette che non volevano cambiare e poi hanno voluto cambiare.
In buona fede, per carità!
@ GdL
perdonami l’appunto Giovanni, ma è corretto “qual è” 😉
Oltre al contenuto del tuo intervento, ben chiaro!
@ Stefano
no, no hai fatto bene. “Qual’è” è una distrazione tipica. GdL
Mi sembra che tutto ciò sia stato copiato dai movimenti francesi della manif pour tous. Detto questo è vero come dice manlio padovan che non esiste una “teoria del genere” ma studi di genere però è anche vero che non tutti i progressisti sono d’accordo con questi studi, in particolare Giovanni dall’Orto ha scritto cose interessanti sull’argomento:
“In mezzo alle gambe noi non abbiamo un “genere”.
Lo stesso problema della sostituzione di “sessualità” con “erotismo” io lo trovo con la sostituzione del vittoriano “genere” (che appartiene alla grammatica, e lì deve tornare a stare) al termine tanto amato e tanto digitato su Google da tutti noi: “sesso” (che appartiene alla biologia ed alla vita, e che è anzi all’origine stessa della vita).
Ci si faccia caso: ormai si parla esclusivamente di “studi di genere”, o “ruoli di genere” [20]: usare la parola(ccia) “sesso” in un saggio dimostra che si è una persona grezza e arretrata. Come se in passato, distinguendo fra “sesso biologico” (che è geneticamente determinato) e “ruolo sessuale” (che è socialmente e culturalmente costruito: Margareat Mead scrive decenni prima di Foucault!) non fosse già possibile distinguere perfettamente fra biologia e cultura! Il solo vantaggio di avere trasformato i “ruoli sessuali” in “ruoli di genere” è quindi essere riusciti a far sparire dal quadro e dal linguaggio la parola “sesso”, che tanto fastidio dava a puritani e puritane. Quelli/e che fra le gambe non hanno un sesso, bensì un genere grammaticale.
In questo modo le zitelle di tutti e tre i sessi che abitano le cattedre dei puritanissimi Stati Uniti sono riuscite a renderci persone letteralmente senza più sesso.
Il sesso è relegato a una funzione esclusivamente riproduttiva… per tutto il resto c’è il genere grammaticale.
E però a me sa che questa qui del sesso che deve avere una “funzione esclusivamente riproduttiva” io l’avevo già sentita…
Dal papa.
http://www.giovannidallorto.com/saggistoria/queertheory/queertheory.html
Non confondiamo le carte:
Il sesso rimane come azione in senso generale e come attributo fisico. Il fatto che sia slegato dal fattore comportamentale, che diventa anche qui sessualità in senso stretto ed erotismo in casi specifici.
Ma tagliando corto: non penso che sia per la semantica che questa (giustamente come hai notato) copia di Manif pour Tous sia stata scatenata. Ne viene quindi ché non c’è niente da contestualizzare/scusare/giustificare su questo fronte. A meno che non si voglia anche credere che i suprematisti abbiano certe idee solo perché un etnonimo di una certa cultura di un certo luogo in un determinato spazio di tempo ha il significato etimologico di “nobili”…
@ FSMosconi
Non credo che Dall’orto voglia confondere le carte, semplicemente i gender studies che per altro rifiutano la scienza dura cioé la biologia e si cantonano unicamente alla sociologia sono in parte anche il risultato di un certo puritanesimo nordamericano. Il problema dei gender studies è che appunto rifiutano la biologia, è ciò da un punto scientifico non è accettabile dunque inserili in un corso di biologia. Semmai i gender studies dovrebbero più essere studiati durante un corso di filosofia. Almeno secondo me.
Straw man bello e buono.
Nemmeno i basilari di Freud…
FSMosconi
Bene dunque i gender studies devono essere inseriti in corsi di psicologia o filosofia. E non di BIOLOGIA come pretendono almeno qui in Francia. Detto questo Dall’orto è uno dei massimi militanti gay italiani.
Nuove ‘parole sante’ del rivoluzionario fuori tempo massimo:
“All’indomani della presentazione del documento preparatorio del Sinodo, Francesco parla delle ferite nelle famiglie: “Ci sono casi in cui la separazione è moralmente necessaria”. E aggiunge: “Non tutti hanno poi la vocazione alla solitudine”. Monito sui figli: “Quando papà e mamma si fanno del male, l’anima dei bambini soffre molto”
Chi meglio di un celibe può conoscere i veri problemi delle famiglie?
Quando parla a braccio o a zampa di gallina, può dire qualsiasi cosa…
poi sale in cattedra e nega tutto.
Quando parla a braccio o a zampa di gallina, può dire qualsiasi cosa…
poi sale in cattedra e nega tutto.
______
L’ho notato pure io.
Sta mettendo a frutto la sua esperienza di quando insegnava
psicologia nei peggiori seminari di Cordoba… 😈
[…] commento in questione tratta dell’educazione sessuale dei bambini, della fantomatica “ideologia gender” che […]
[…] Ricevo dallo Uaar una mail su un caso che mi stupisce poco o nulla: la pagina dell'associazione di atei e agnostici è stata bloccata su Facebook per 24 ore. Perché ha osato postare un articolo molto critico nei confronti dell'ideologia gender e del family day. L'articolo, assolutamente civile, lo potete leggere sul loro sito. […]
[…] http://www.uaar.it/news/2015/06/23/reazionari-sessuofobici-tecnica-della-bufala/ […]
Ma via! Mi fanno ridere questi omofobi ipocriti, spesso impotenti e che nottetempo poi vanno a trastullarsi con magrebini extradotati… Goering ha fatto scuola! E i vari Langone, Sgarbi e amichetti hanno imparato la lezione?
[…] una marea di voci che riportano notizie false o travisate, ma prendendole per certe, seguendo la regola che più volte una menzogna viene pronunciata, più è facile che finisca per diventare una realtà. I due documenti ufficiali citati qui sopra non parlano certo di sedute di masturbazione di gruppo tra bambini, o inviti al cambio periodico del sesso, giusto per fare un esempio. Chiaramente siete invitati a controllare. […]
@Marco Tullio ed altri
Quelli che, come marco Tullio, continuano a giustificare le scelte sbagliate e le idee morali ancora più balorde della chiesa dei tempi passati dicendo con un’alzatina di spalle: erano altri tempi e certe cose non si sapevano…. Si rendono conto cha a volte stanno alzando le spallucce a veri e propri drammi umani?
Ed inoltre non riescono costoro a ricavare il semplice insegnamento che se storicamente la chiesa è stata sempre passi indietro rispetto ai tempi forse, e dico forse, mooolto probabilmente qualsasi cosa dica e gridi oggi a gran voce sarà superata con un mea culpa domani quando magari i vari Marco Tullio non ci saranno nemmeno più?
Ed inoltre non riescono essi a vedere che c’è qualcosa di assolutamente stridente in una organizzazione che si dice portatrice di verità rivelate ed assolute essere lei a seguire piuttosto che portare avanti la ficaccola del giusto pensiero e progresso?
E’ facile dire dopo: eh sì la terra è tonda, eh si la terra gira intorno al sole, eh sì le streghe non esistono e via dicendo….
Perchè ogni tanto non vi fermate e semplicemente riflettete su questi paradossi molto più semplici dello stabilre se esiste o no un dio se esiste o non un aldilà?
haha, sapete che Adinolfi è divorziato, vero? e che il “giornale” che dirige è un sito web!?
questo è malato di fama… farebbe qualsiasi cosa per finire nei giornali: sono anni che corre da milano a roma a sue spese per partecipare a + trasmissioni televisive possibili, per dire cosa? qualsiasi cosa che lo metta in prima pagina, qualsiasi.
Comunque meglio le pippe, se non avesse scelto il vaticano magari oggi sarebbe on l’isis… lasciate che si sfoghi.
Qualcuno che ci sa fare con change.org potrebbe per favore lanciare una petizione (magari anche in inglese) contro Kiko Argüello? Forse anche l’UAAR potrebbe farlo direttamente.