Guerra di religione» tra maggioranza e opposizione sull’accorato messaggio con cui ieri Benedetto XVI ha chiesto all’Italia di difendere il suo «patrimonio spirituale, morale e sociale». Una raccomandazione forte ed esplicita che nel mondo politico è piombata come un fulmine in grado di rinfocolare all’istante quella polemica sui Pacs che da mesi contrappone la Casa delle libertà e il centrosinistra, provocando anche spaccature all’interno dei due schieramenti. La Cdl legge nel richiamo di Benedetto XVI una «censura» all’esecutivo, mentre il capo dello Stato Giorgio Napolitano invita le forze politiche a trarre ispirazioni dalle parole di Joseph Ratzinger «per il consolidamento di una società giusta e solidale». «Ma il governo Prodi lo ascolta o no Benedetto XVI? Il Papa parla alla comunità internazionale, l’Italia ne fa ancora parte?», ironizza Francesco Storace di An. […] La Santa Sede è preoccupata dallo zapaterismo del governo Prodi, aggiunge Riccardo Pedrizzi di An. «Le vere insidie alle famiglie sono il maschilismo, la mancanza di democrazia domestica, la povertà- ribatte il diessino Franco Grillini-.Di Pacs c’è un gran bisogno anche in Italia. In Europa esistono decine di milioni di conviventi e ormai oltre il 60% dei cittadini vive al di fuori di un nucleo familiare tradizionale». Pierluigi Castagnetti, vicepresidente diellino della Camera riconosce che «Zapatero non è un modello di rapporto fra Stato e Chiesa», mentre il deputato della Rnp Maurizio Turco difende la scelta del premier spagnolo di disertare la cerimonia di Valencia: «A messa ci sono andati tutti i dittatori europei del Novecento, da Mussolini a Franco a Hitler, con i quali le gerarchie vaticane firmarono concordati di non belligeranza in cambio di privilegi». […]
Il testo integrale dell’articolo di Giacomo Galeazzi è stato pubblicato sul sito della Stampa