Un articolo di Business Logs mostra come da qualche mese la Rete stia dando una mano a dare visibilità agli atei. Tutto inizia quando Richard Dawkins e altri illustri scienziati decidono di promuovere in prima persona questo “Nuovo Ateismo”. Gli atei sono persone molto diverse tra loro, ma se guardiamo all’enorme successo che ha l’ateismo su siti high-tech (come Digg o Youtube) possiamo dedurre che una larga base di utenti di buon livello tecnico-informatico sia stata la spinta di questo movimento. Non solo c’è grande interesse per questi argomenti, ma si può pensare che sia orientato: se un blogger scrive un commento “anti-ateismo” rischia di perdere popolarità tra lettori. Purtroppo l’Italia è sostanzialmente tagliata fuori da questo fermento del web, essendo un fenomeno anglofono.
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