La clericalata della settimana, 21: il sindaco di Ferrara

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, che

sostiene la richiesta dell’arcivescovo di Ferrara-Comacchio Luigi Negri rivolta al presidente del consiglio Matteo Renzi di non pagare gli arretrati dell’Ici sulle scuole private della diocesi. Tagliani rivendica anche che da 20 anni l’amministrazione eroga contributi agli istituti confessionali.

tagliani-negri

Sul tema l’UAAR ha avviato una campagna di sensibilizzazione rivolta a cittadini e comuni.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato una mozione del consigliere Nicola Ciolini (Pd), con voto anche di Forza Italia e Lega Nord, che impegna la giunta ad attuare “opportune iniziative di sostegno alle attività degli oratori”.

Diversi sindaci lombardi della Lega Nord, spronati dal segretario federale Matteo Salvini, dichiarano di non voler celebrare le unioni civili, invocando l’obiezione di coscienza per motivi religiosi. Il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi ha annunciato che delegherà altri funzionari. Alfio Marchini, candidato come primo cittadino a Roma per il centro-destra, dopo aver incontrato papa Francesco accompagnato dal senatore Gaetano Quagliariello ha dichiarato: “non celebrerò unioni gay se dovessi vincere le elezioni”.

Gli esponenti del Popolo della Famiglia hanno organizzato un pellegrinaggio “elettorale” in vista delle comunali di Varese al Santuario di Santa Maria del Monte per “chiedere l’aiuto di Dio e lo sguardo benevolo di Maria Vergine sui candidati che si impegneranno in questo importante dovere civico e su tutti i sostenitori e le loro famiglie”

Il consigliere comunale di Agropoli (SA), Vito Rizzo, a margine dell’ultima assise municipale ha iniziato a leggere la Bibbia, venendo contestato dal sindaco Franco Alfieri.

La redazione

90 commenti

Diocleziano

Quella di celebrare unioni gay dovrebbe essere l’ultima preoccupazione

per il signor Marchini. Credo che abbia le stesse chance di Alvaro Vitali,

di diventare sindaco di Roma.

Frank

Se Alfio Marchini vincesse le elezioni non celebrerebbe unioni gay, se avesse le ruote sarebbe una carriola e se avesse 7 palle sarebbe un flipper…..

Manlio Padovan

Ricordo che ai tempi del referendum sul divorzio, dopo il referendum, apparve su non so più quale giornale una analisi dei perché avevano vinto i fautori del divorzio.
Tra le motivazioni c’era l’invito a guardare bene le facce di quelli che si erano impegnati a cancellare il divorzio. Ricordo bene che l’invito giustificava bene la questione e credo che valga sempre la pena, che certamente sa di lombrosiana attività, certo non gradevole né civile, di seguire quel consiglio…cum grano salis!

Tiziana

@padovan

Ricordo un manifesto con Almirante che mostrava la foto del suo primo matrimonio annullato. Come dire qual è la serietà di uno che dice e fa cose diverse.

RobertoV

Pozzo
Perchè “ipse dixit” Giorgia Meloni Almirante era un sincero democratico. Chissà che concetto di democrazia ha la Meloni che potrebbe diventare sindaco …….

Tiziana

@pozzo @roberto v

Ho visto che via Almirante c e già a Pomezia,per rimanere nel Lazio, e in un paese calabro. Mi sembra che la reazione sia stata dalla comunità ebraica, che peraltro era già intervenuta durante la consiliatura Marino per analoga proposta,e l ANPI sezione locale.
Ci mancano via Pende, presente in varie città e via Azzariti, recentemente abolita a Napoli e rinominata via liliana pacifici in onore di bimba di otto mesi, napoletana come azzariti, morta sul treno che la portava ad Auschwitz. Ovvio che sapete che pende azzariti e Almirante stilarono il manifesto della razza.

Francesco S.

Preferisco giudicare dai contenuti, molto più affidabile come metodo, così mi posso anche evitare il cum grano salis.

gmd85

Che carini questi NCDDINI. Prima, in occasione della sporadiche registrazioni di matrimoni all’estero, hanno sbandierato il turbamento dell’ordine pubblico. Adesso, in presenza di una legge approvata, vogliono rifiutarsi di applicarla. Buffi. Anzi, buffoni.

ΔΙΩRAMA

Il rigurgito quantomeno formale contro i partiti di destra/centrodestra in Toscana rende necessario che il Partito Democratico mimi quel tipo di politiche per importarle in regione. Vale per le mozioni di “olocaustizzazione delle foibe” (uno, due), vale per il clericalismo ossequioso (uno, due, tre, quattro su UAAR, passata la consigliatura il vizio rimane)
Vorrei invece segnalare la rara lucidità delle parole del sindaco di Agropoli (non lo conosco e non so di che partito faccia parte): «Non è accettabile che in assise laiche come il consiglio comunale si legga un passo della Bibbia. È irrispettoso verso i principi della laicità. Io sono cristiano, ma non mi sognerei mai di leggere nell’aula consiliare un passo di Samuele. In questo modo rischiamo di imitare consessi integralisti che di laico non hanno proprio niente e dove dogmi religiosi si sovrappongono alle leggi dello Stato, finendo per asservirle ai primi. Il consiglio comunale ha regole precise che non possono essere stravolte. Se tu vuoi introdurre questa prassi io non sono d’accordo». Escludendo per un attimo l’eventuale strumentalità del discorso (suppongo che il consigliere sia di opposizione), sono profondamente sorpreso di queste parole in particolare in Campania, regione che per motivi storico-economici rimane molto legata alla “pulsione trascendente”.
Avremmo bisogno più spesso di questi interventi.

Gianluca

Diorama

E la cosa peggiore è stata la risposta:
“Continuerò a leggere la Bibbia ogni volta che voglio, non c’è nulla di male”.

Come se a me mi rimproverassero che tengo lo stereo a palla alle tre di notte e io dico “continuerò a farlo ogni volta che voglio, non c’è nulla di male”.

“Continuerò a leggere la Bibbia ogni volta che voglio, non c’è nulla di male.”

Francesco S.

In realtà non glielo possono impedire, ogni consigliere ha del tempo che può disporre per gli interventi come crede, ma non è proprio normale sprecare gli interventi leggendo la bibbia, almeno da quello che ci raccontano i media, cioè gli interventi dovrebbero essere a tema.

Gianluca

Diorama

“sono profondamente sorpreso di queste parole in particolare in Campania, regione che per motivi storico-economici rimane molto legata alla “pulsione trascendente”.”

Io sono campano (beneventano) e posso dirti che in Campania l’inciviltà, l’arretratezza culturale, l’incuria, e (last but not least) il fervore religioso sono legate – e relegate – alle province di Napoli e Caserta.
Quando a Napoli iniziò lo scandalo dei rifiuti, durato per 15 anni e più, nel mio paesino beneventano già si faceva la raccolta differenziata.
Benevento, Avellino e Salerno sono città e province pulite, civili e meno arretrate culturalmente.
Salerno poi è un gioiellino.

Tiziana

@Gianluca

@Gianluca

Mi permetto di dire che è così anche a Roma. E temo ovunque. Ho una casa a Monte di Procida, Campi Flegrei, e anche lì un modello per la raccolta differenziata iniziata ben prima che a Roma dove abito municipio 1.
Non credo sia positivo mai generalizzare. Ad esempio incontro e do indicazione a tanti pellegrini giubilari e hanno quasi tutti accenti nordici (e sembrano molto duri nel capire le indicazioni)

ΔΙΩRAMA

@ Gianluca
Pur di alimentare l’alterità dipingi alcune provincie della Campania come se possedessero una virtuosità scandinava. Nemmeno il fervore religioso c’è, questa mi mancava.
E immagino pure che «l’inciviltà, l’arretratezza culturale, l’incuria, e (last but not least) il fervore religioso legate – e relegate – alle province di Napoli e Caserta», essendo correlabili al biocidio in quelle terre, siano causa della stesso. E come controprova abbiamo il paesino beneventano.
Coltivo i miei dubbi, ma ci sta che a coltivarli nella munnezza li coltivi male.

Gianluca

Diorama

Chi ha parlato di virtù scandinava?
Da come parli mi sembra che ti sia fatto un’idea della Campania guardando i tamarri napoletani che si sposano dal Boss delle cerimonie o la processione del sangue di san Gennaro.
Ci sei mai stato in Campania, a Benevento Avellino o Salerno?
C’è una netta differenza rispetto a Napoli e Caserta, sembra di stare al nord, dove obiettivamente la gente (nella media) è più civile, meno chiassosa, guida meglio e inquina meno. ll paesino beneventano era un esempio, ma in tutta la provincia si fa la differenziata.

“Coltivo i miei dubbi, ma ci sta che a coltivarli nella munnezza li coltivi male.”

Spiacente che tu viva nell’immondizia, trasferisciti nel beneventano.

Admin

@ΔΙΩRAMA e Gianluca

La rivalità tra le varie parti della Campania non può essere argomento di questo blog, qualunque ulteriore vostro messaggio sarà rimosso e l’autore sarà posto in moderazione.

mafalda

Credo sia ora di fare una legge molto severa contro l’omofobia. Questi sindaci si dimettano, visto che non sono in grado di rispettare la legge.

Francesco S.

Non si possono rifiutare di celebrare senza delegare qualcuno altrimenti verrebbero incriminati di sospensione del proprio pubblico ufficio. E infatti si sono ridimensionati nel delegare.

Tiziana

Francesco S.

@Franvescos
Pur in modo anguillesco Alfano ha comunque negato che vi sia questa possibilità .qui allego intervista https://liberelaiche.wordpress.com/2016/05/13/5358/

@Diorama
Ho cercato e ho trovato che questo lettore di Bibbia è un Pd subentrato al posto di un Pd deceduto e comunque si è iscritto a un gruppo indipendente(!). Non ho compreso perché si sia messo a leggere la Bibbia se per “moralizzare i costumi” o altro intento. Comunque in Consiglio comunale anche uno che leggesse Pinoccho (uno dei miei libri preferiti) sarebbe da tso.
E ancora, è del tutto fuori tema ma Diorama è un vecchio profumo di Dior ricreato lo scorso anno in edizione limitata. Meglio Diorissimo o Diorella adatto anche a uomini.
Spero che @Admin
mi scuserà ma è comunque notizia importante

ΔΙΩRAMA

@ Tiziana
Mi hai fatto ricordare che devo leggere più spesso il tuo blog. Curioso come Alfano di fatto glissi sul matrimonio lesbico: vogliamo parlare dei cazzi in affitto?! (oppure paternità surrogata/penetrazione per altri) Ah, e ci teneva a farci sapere che sta «dalla parte della legge sempre e comunque». Anche quando, per esempio, hanno crocifisso l’adorato figlio d’iddio, tipo.
Contestualmente ho letto anche l’articolo del “contro-natura” politico. Ne meriterebbe uno anche il “buonsenso”.
Un appello accorato a chi fa politica di professione: se proprio non possiamo permetterci una politica che si regga su argomentazioni valide, possiamo almeno concederci un po’ di pathos in questi discorsi e non copiarli dai temi delle elementari? Almeno mi verrebbe piacere a leggerli. (voce fuori campo: «…ah! ma si fa sempre male a generalizzare! io in terza ho fatto un tema bellissimo che quelli della IV D se lo sognano!»)
Riguardo il nome utente: nei meandri del mio blog c’è spiegato il perché. Vedi che “diorama” è, a parte una rivista fascista e una canzone di un gruppo non più indipendente, una parola italiana. Ad esempio, un diorama che non mi piace è il presepe.
Ciao.

Engy

premesso che non concepisco che un sindaco si rifiuti di celebrare unioni gay (almeno chi lo dice prima è più onesto comunque) e premesso ancora che comunque è importante che sia garantito il servizio (garantito, ripeto), non riuscirò mai a capire questa (fin troppo facile) equazione per cui contrario alle unioni gay=omofobo. Infatti ormai un “omofobo” non si nega a nessuno, ma razionalmente mi sembra uno dei tanti “pestoni”.

gmd85

@E.n.g.y

Adesso spiega quali sono le motivazioni razionali per opporsi al matrimonio fra persone dello stesso sesso. Chi è che vi si oppone?

Stefano ™

@ Engy

Ci spieghi perché chi è contrario alle nozze gay (e solo quelle) non è omofobo, secondo te?

Dunque:

due persone di colore diverso vogliono contrarre matrimonio – sono contrario
due persone di sesso uguale vogliono contrarre matrimonio – sono contrario

Vuoi chiarire perché nel primo caso sei razzista e nel secondo non sei omofobo?

Engy

perchè può essere contrario ai propri principi morali o religiosi, ad esempio.
ma omofobo è colui che ha paura e odia l’omosessuale, che si apposta di notte (o di giorno) e lo massacra di botte e che lo violenta, non quello che delega ad altri la celebrazione di un matrimonio o unione che sia, per suoi convincimenti etici o morali.
I politici che si precipitano ai gay pride, sono tutti autentici e dalla parte dei gay o ci vanno magari anche per timore di essere tacciati di omofobia?
Gli Stadio che vincono sanremo e che commettono l’errore madornale di non mettere il (per me conformistico) nastrino arcobaleno e che poi si ritrovano costretti a dare spiegazioni, sono forse omofobi? E di sicuro non lo sono perchè poi hanno spiegato e hanno detto di essere anche loro buoni e bravi e solidali con i gay?
Attenzione alla salvaguardia della propria libertà di pensiero, qualsiasi esso sia!
E invece, vedo anche dal tono acidino e intimidatorio delle vostre domande – gmd e Stefano tm – che si rischia che si instauri (se non si è già instaurato) un clima di sospetto e di diffidenza, teso a “vietare” di fatto la libertà di opinione e di espressione.
Attenzione quindi a cosa si scriverà in una eventuale legge contro l’omofobia, si rischia di scivolare nel “reato d’opinione”.

Diocleziano

Engy
Comincia male, il Marchini, se fa questi distinguo; e se poi gli sono antipatici

anche i negri e non gli vuole dare le case popolari? Non esiste ancora

il sindaco a la carte che possa scegliere questo sì, questo no.

L’avrei capito se avesse detto che non celebrerà nessun tipo di matrimonio

per motivi estetici: non c’è nulla di più kitsch di un matrimonio,

con relativa paccottiglia di veli, strascichi, fiori, testimoni sudati e

ingrassati dalle scarpe ai capelli… 😛 QUESTO è un motivo valido!

Francesco S.

Bisognerebbe capire quali sono queste motivazione non-omofobe per cui si potrebbe essere contrari al riconoscimento dell’unione civile tra persone dello stesso sesso.

Engy

caro Diocleziano,
mi par di ricordare che qualcuno qui, tempo fa, sostenesse che il mio ex sindaco e attuale ministro Graziano del Rio, non celebrasse i matrimoni civili (tra etero of course), il che è ancor meno comprensibile, diciamocelo.
Ma non mi risulta che ci siano state sollevazioni popolari per mancati matrimoni civili nella mia città: evidentemente – se fosse vera la voce, e a occhio e croce potrebbe anche essere vera – c’era qualcun’altro che sposava civilmente le coppie al posto di Del Rio e, altrettanto evidentemente, lui personalmente si era attivato perchè fosse garantito questo servizio.
Allora io non penso che Del Rio odi le coppie atee che si sposano civilmente, così come, per mia esperienza almeno, vedo molti che non hanno problemi a riconoscere il sentimento omosessuale, ma non concepiscono il matrimonio se non quello tra un uomo e una donna.
Non trovo molta attinenza perciò, Diocleziano bello, col paragone dei “negri”: il razzismo verso i neri è odio e violenza, è convinzione del loro essere una sottospecie umana, è desiderio che essi scompaiano dalla faccia della terra.
Poi ti dico, io non concepisco questa specie di obiezione di coscienza (del tutto opportunistica tra l’altro) di questi sindaci, però non li catalogherei come omofobi.
Quanto al bel Marchini poi, io penso che, dopotutto, gli si debba dare atto di averlo detto prima e non dopo.
O no? 🙂

Engy

… (sempre a Diocleziano) …. e quanto ai motivi estetici e a tutti quei soldi sputtanati, come non darti ragione? 😆

gmd85

@E.n.g.y

Ma smettila, che nessuno ti ha intimidato di dire o non dire. Degli Stadio non sapevo nulla e non mi interessa, né mi interessa dei politici alle manifestazioni. Anche se dubito che tutti quelli che hanno votato a favore delle unioni civili abbiano partecipato al pride e non mi sembra di aver letto o sentito di accuse omofobia nei loro confronti.
Tutti quelli del Family day sono così morigerati o gli conviene esserci? Ricordo le atlete russe, però.
E perché uno che dà la precedenza alla propria religione invece che all’istruzione per cui lavora, mantenuta anche dalle tasse dei gay, non dovrebbe essere omofobo? Ho chiesto motovazioni razinali. Come al solito, che tu te ne tenda conto o meno, si mette avanti la religione. E meno male che ci critichi perché la critichiamo.

Engy

Gmd85
E’ vero, nessuno mi ha intimidAto, ma il tono era vagamente incalzante/intimidatorio, forse non del tutto consapevolmente …forse …della serie: dici cosi’, perche’ dici cosi’ eh?eh? Comunque io ho risposto, se la risposta non ti piace te ne dovrai fare una ragione …senno’ mi dai della falsa e omofoba cosi’ siamo tutti tranquilli.

Stefano™

@ Engy

Sostituisci nel tuo intervento gay a di colore e hai il medesimo risultato. Ti ricordo che c’era pure chi trovava motivazioni di ordine religioso alla schiavitù dei neri: opinioni? E per ciò stesso, per il fatto di essere opinioni, rispettabili?
Ripeto la domanda, che poi è quella di Francesco S.: visto che le ragioni che hai portato non sono per niente decisive, né differenti da quelle di chi invece di negare diritti ai gay li vuiole negare a etnie differenti, fuori da ingiustiifcabili e irrazionali opinioni religiose, per quale motivo razionale si pretende di negare una possibilità a persone con orientamento sessuale diverso? Non c’è alcuna intimidazione nelle domande. Casomai è nelle risposte. Gli atei non mandano all’inferno nessuno. Sono altri che pretendono di farlo. E non solo dopo morti.
Non mi interessa se la gente va al gay pride o no, se mette nastrini o no, mi interessa chi si oppone a una possibilità, per di più in base a ragioni del tutto risibili . E lo chiamo col suo nome. O forse lui può prendersela con gli omosessuali e io non posso dirlo? Forse la tua libertà di pensiero ed espressione è, come sempre, a senso unico?

Stefano™

@ Engy

Se una risposta non piace non è come il gusto del gelato, che te ne fai una ragione. Le domande muovono obiezioni, per ritenere rispettabile un’idea occorre rispondere a quelle. Non farlo e invitare gli altri a farsene una ragione significa che le proprie ragioni non sono un granché. Non reggono alla critica.
E tu non hai dato alcuna ragione razionale che giustifichi il fatto che negare un diritto a una persona in virtù del proprio orientamento sessuale non sia censurabile come negarlo a causa di una etnia. Motivi religiosi ce ne sono quanti ne vuoi, e tanto conclusivi che le religioni si sono fatte guerra per spiegare che uno è meglio di un altro. Se uno ha motivi religiosi per non farsi trasfusioni di sangue non può pretendere che altri non le facciano. E se i motivi sono campati in aria (o in cielo) tanto peggio.

Francesco S.

Engy, il sindaco non è obbligato a celebrare i matrimoni (o unioni) purché deleghi qualcuno di farlo. Ma se dice esplicitamente che non vuole celebrare quelli di una data categoria si giudica la sua dichiarazione. Comunque i motivi non omofobici di esser contrari alle unioni di persone dello stesso sesso non ne hai forniti, e io credo che non ne fornirai. Dà fastidio il fatto che lo stato riconosca coppie dello stesso sesso, così come dava fastidio ai razzisti che lo stato riconoscesse coppie di razza mista. Qui non parliamo neanche di adozione ma di semplice riconoscimento di una coppia.

Stefano™

@ Engy

il tono era vagamente incalzante/intimidatorio, forse non del tutto consapevolmente …forse …della serie: dici cosi’, perche’ dici cosi’ eh?eh?

Chiariamo subito che di intimidatorio non c’è niente. Incalzante si: se fai una affermazione e non la giustifichi o la giustifichi con motivi che non reggono ti si chiede ragione sia della affermazione sia delle giustificazioni. E che c’è di male? Mica ti mandiamo al rogo…

Stefano™

@ Engy

Ripeto la domanda: se Del Rio non celebra matrimoni civili e delega qualcun altro a farlo, va bene se un impiegato ateo si rifiuta di registrare matrimoni concordatari e chiede che lo faccia qualcun altro. A Del Rio potrebbe andare?
No essere razzisti non significa necessariamente voler sterminare un’etnia: basta non riconoscere diritti a motivo di quella. Esattamente come gli omofobi: non devono necessariamente picchiare i gay ( o buttarli giù dai tetti): basta che non riconoscano diritti agli omosessuali. In Sud Africa c’era l’apartheid, mica i campi di concentramento. In america mica li sterminavano, li trattavano da esseri inferiori. Come gli omosessuali. Differenze di grado, forse, non di principio.

Engy

Gmd, Stefano tm, voi dite che non ho risposto o che .on ho fornito risposte razionali, voi lo dite, con la pretesa che la vostra razionalita’ sia LA razionalita’ assoluta. Mi dispiace informarvi che voi non siete LA razionalita, cosi come non lo sono io, semplicemente le nostre logiche di ragionamento sono diverse e sia io che voi rimarremo credo fermi sulle nostre rispettive posizioni.
Faccio presente infine che ho detto che quei sindaci non li condivido ne’ capisco, ma la straabusata patente di omofobia, IN blocco oltretutto, io non gliela appiccico. Buonanotte e sogni d’oro.

Stefano™

@ Engy

voi dite che non ho risposto

Sì, hai risposto

non ho fornito risposte razionali

Quali e perché sarebbero razionali? Sono state criticate e non hai risposto alle critiche.

voi lo dite, con la pretesa che la vostra razionalita’ sia LA razionalita’ assoluta.

La razionalità non si pretende , si dimostra . Con argomenti, non con il “sentire”.
Non esiste una tua o una mia razionalità, esiste un argomento razionale o no. Che segue la logica, è aderente ai suoi principi, è coerente e non contraddittorio.
Se neghi un diritto sulla base di una etnia o di un orientamento sessuale e in un caso sei razzista e nell’altro non sei omofobo questa è una contraddizione logica. Il “sentire” non è un argomento che consente di sciogliere in modo logico o razionale la contraddizione. Chi ritiene che invece lo faccia, lui sì che pretende di essere razionale senza esserlo. E la pretesa che si possano negare uguali diritti agli omosessuali senza essere omofobi va, per tutto questo, chiamata col suo nome: omofobia.
Che poi l’omofobia possa arrivare a usare violenza fisica identifica solo il grado che può raggiungere, non la sua esistenza.
È violento chi dà uno schiaffo e chi uccide.

le nostre logiche di ragionamento sono diverse

Quale sarebbe la tua logica? È esattamente quello che ti stiamo chiedendo. E sai cosa vuol dire logica? Non certo opinione ingiustificata. Non certo “sentire”.

sia io che voi rimarremo credo fermi sulle nostre rispettive posizioni

Per quanto mi riguarda se mi si forniscono argomenti razionali e convincenti che dimostrano in modo logico e comprovato che le mie posizioni sono sbagliate io le cambio. Serve esattamente a non tenersi posizioni campate in aria.

gmd85

@E.n.g.y

Che p.alle questi piagnistei similconclusivi del tipo “le mie idee, le vostre idee”. Facile, così. Le affermazioni sono tutte giuste, tutte valide, tutte logiche, tutte razionali.
Non è così, tesoro. Altrimenti esistono tutte le divinità di tutti. Prova a pensarci e smetti di usare la pancia.
E nessuno ti ha dato dell’omofoba.
Una motivazione razionale si basa su presupposti verificabili e non su credenze indimostrabili.
Prova a riflettere su quali siano le nasi dell’omofobia. Ci saranno anche atei altrettanto chiusi e stupidi, e ne ho incontrati. Ma la maggior parte del fenomeno ha uno sfondo culturale inconfondibile, che tu lo voglia ammettere o no.

gmd85

@E.n.g.y

L’infibulazione ha basi religiose. Dubito che tu la consideri razionale. Perché non si deve fare lo stesso per gli altri?

Sandra

Engy,
ma guarda che razzismo o omofobia o ateofobia non implica affatto odio, o desiderio che una categoria scompaia, anzi: come farebbe certa gente a sentirsi superiore se scomparissero i diversi?
Se la parzialità, legittima, si trasforma in disparità di trattamento, ottieni un pregiudizio che non è accettabile da un funzionario pubblico. L’opinione personale di un sindaco, o insegnante o medico o farmacista, non deve avere impatti sulla professionalità.

Mauritius

In effetti mi accorgo che molte persone danno al termine “razzismo” una connotazione diversa,superiore a quella che danno alle varie *fobia. Propongo di utilizzare etnofobia, che dato il superamento del concetto di razza avrebbe pure più senso.

Engy

Sandra,
per me (e anche vocabolario alla mano direi ..) il sentimento razzista implica alla grande quello dell’odio profondo che sfocia troppo spesso in persecuzioni e il razzismo ha riguardato e riguarda purtroppo anche gli omosessuali.
Come dicevo, non condivido questa specie di obiezione dei sindaci (ben diversa secondo me dall’obiezione di un medico ginecologo nei confronti dell’aborto), ma non voler celebrare unioni gay non significa automaticamente essere omofobi; comunque io non mi sento di catalogarli – tutti quanti in blocco – come razzisti omofobi.
Queste “patenti” secondo me sono tanto rassicuranti quanto fasulle, soprattutto in questa loro pretesa di accomunare sotto una stessa identica etichetta un gruppo di persone che prima di tutto non conosciamo personalmente, ma che sicuramente sono diverse tra di loro e sono presumibilmente mosse da diverse motivazioni, compresa l’omofobia certamente, ma non solo da quella immagino, io non li conosco tutti questi sindaci e secondo me “battezzare” in questo modo non serve a niente ….

Sandra

Engy,
affermi che razzismo => odio profondo e allo stesso tempo di dichiari contraria alle etichette! Un razzista è uno che pensa o ha bisogno di sentirsi superiore a un diverso, e tanto più il diverso si avvicina e minaccia di superare il suo status di superiore tanto più il razzismo si può manifestare in forma violenta.
Non vedo differenza tra il rifiuto a celebrare un matrimonio misto dei razzisti americani e quello attuale tra omosessuali: si tratta di persone che considerano come giusto un solo tipo di matrimonio, e quindi un tipo di società, e implicitamente condannano come sbagliato il resto. Se ti dà fastidio l’etichetta razzista o omofobo, puoi sempre usare filocaucasico o eterofilo: è la stessa cosa, esaltare una categoria definita in base a un criterio è l’equivalente di voler affossare quella definita dal criterio opposto (e sì ci sono anche altri criteri, ma la divisione è stata fatta in base a uno. Ci potrebbe essere anche tra stupidi e intelligenti, tra belli e brutti, che non sono oggettivamente misurabili, per ora …)
Immagina una cultura maggioritaria omosessuale, se un sindaco si rifiutasse di celebrare le nozze tra un uomo o una donna, non lo chiameresti eterofobo? Se no, come lo descriveresti? Visto le parole servono a descrivere le persone.

Stefano™

@ Engy

non voler celebrare unioni gay non significa automaticamente essere omofobi

Ma ci vuoi dire una buona volta perché no?
Non voler celebrare nozze tra etnie diverse non significa essere automaticamente etnofobi (razzisti, discriminatori metti la parola che ti piace di più)?
No? È perché no?
Rileggi i tuoi interventi e trovaci una giustificazione del diverso trattamento: non c’è, nonostante te la si chieda. E allora in base a cosa ribadisci una posizione non giustificata?
Io non conosco le persone, mi bastano i comportamenti o le dichiarazioni in merito a una questione. Del resto nessuno conosce il proprio ipotetico sé, figuriamoci quello degli altri. Ma la questione non è pertinente. Non mi importa chi siano o il loro vissuto interiore, le loro sensazioni o i loro gusti sul gelato: importa che senza giustificazione razionale pretendano di negare possibilità sulla base di criteri arbitrari. Usa tu l’aggettivo che che ti piace. Io uso omofobo e non devo rassicurarmi di un bel niente.

gmd85

@E.n.g.y

Un sessuofobico odia necessariamente il sesso?
Magari non c’è odio, ma una certa forma di disprezzo si. E tanto basta.
Aspetto risposta sulle motivazioni religiose.

Engy

sandra, un’etichetta è un’etichetta, il significato di una parola è un’altra cosa.
Ci possono essere anche razzisti “pacifici”, ma l’odio rimane … poi certo, processare l’odio pacifico la vedo dura …
Collaboratori di Marchini ad esempio, avrebbero precisato che non si tratta di omofobia, ma di una sua profonda convinzione, circa il matrimonio, di sacralità.
Tutto contestabilissimo ovviamente, ma senza scadere – necessariamente, obbligatoriamente – nell’etichetta di omofobo.
gmd85
il sessuofobico odia il sesso? Penso di sì, ne ha paura.
Ma poi guarda, più discutiamo più si intreccia la questione – certamente non secondaria – di una ipotetica legge contro l’omofobia e conseguenti e auspicabili preoccupazioni a proposito della libertà di pensiero e del reato d’opinione.

Engy

stefano tm,
scusa ma non leggo tutti i commenti, compresi i tuoi.
Ho scorto qualcosa però in una delle tue risposte in cui riproponi un “vostro” vecchio cavallo di battaglia, caro a molti qui presenti: il riconoscimento della rispettabilità delle altrui convinzioni rigorosamente condizionato a dimostrazioni varie, e finchè non arriva la spiegazione gradita, si dice che l’argomento non è valido, è irrazionale, non si è risposto, partendo evidentemente – del tutto evidentemente in questo caso secondo me – da una posizione di intolleranza totale e di totale indisponibilità a concepire e anche accettare posizioni diverse. Questo si chiama invasamento, fondamentalismo, Stefano tm, senza offesa ma per me è così, e con i fanatici è impossibile confrontarsi.

Stefano ™

@ Engy

non si tratta di omofobia, ma di una sua profonda convinzione, circa il matrimonio, di sacralità.

Insomma, io non sono omofobo ma professo una religione che lo è. Tanto di cappello per la “giustificazione”.
All’interno del suo club se vuole essere omofobo e non far sposare in chiesa omosessuali libero di farlo, così come liberi noi di chiamare le cose con il loro nome.
Fuori dal suo club deve rispettare le leggi, non le sue particolari sacralità.

Sandra

engy,
marchini è libero di pensare che il matrimonio sia una buccia di banana. Accettando la candidatura a sindaco invece sa di dover sposare chi ne ha diritto per legge, e non solo chi condivide la sua nozione di sacro. Poi sai, come diceva la mamma di forrest gump, stupido e/o omofobo è chi stupido e/o omofobo fa. Non so quale etichetta stia meglio accanto alla parola sindaco.

Non è bello rifiutarsi di ammettere qualcosa per paura delle conseguenze.

Engy

concludo davvero precisando che mi sono incaponita soltanto sull’automatismo con cui si affibbia il termine “omofobo”, mentre allo stesso tempo contestavo come voi l’operato o le semplici intenzioni di quei “famosi” sindaci che non vogliono sposare i gay.
e l’ho fatto sulla base di quel che bene dice quel tal Diego fusaro: “La categoria di omofobia non fa valere soltanto una giusta presa di posizione contro l’intolleranza di chi non rispetta le differenze: diventa essa stessa una nuova categoria dell’intolleranza, con cui non si accetta l’esistenza di prospettive diverse. È, per dirla con Orwell, una categoria con cui si punisce lo “psicoreato” di chi osi violare l’ortodossia del politicamente corretto”.
Buon pomeriggio e buona merenda.

Engy

ok Sandra,
però, come dicevo all’amato Diocleziano, almeno lui l’ha detto prima e non dopo.

Stefano ™

@ Engy

un’etichetta è un’etichetta, il significato di una parola è un’altra cosa

Un’etichetta si mette per distinguere una cosa da un’altra, per informare di cosa si tratta.
Le parole – i nomi e gli aggettivi – identificano e qualificano, per distinguere da altro, qualcosa. Sono, appunto, etichette. Etichette semantiche.
Visto che al momento non ci è pervenuta alcuna affermazione per differenziare chi è razzista in virtù di discriminazioni fatte in base all’etnia da chi è omofobo in virtù di doscriminazioni fatte in base all’orientamento sessuale, dobbiamo concludere che non hai buone ragioni ma solo tue personalissime sensazioni (che chiami tua razionalità(!) ) che ti portano a rigettare l’aggettivo omofobo. Insomma una fobia ingiustificata della parola omofobia. 😉

Stefano ™

@ Engy

Libertà di pensiero presuppone possibilità di rivedere le proprie posizioni sulla base di ragioni ed evidenze. Prevedere principi immodificabili e immuni da errore non è libertà di pensiero, è volontà di coercizione. Chiamiamo le cose col loro nome.

Sandra

engy,
invece l’ortodossia della sacralità riservata a una coppia etero è una meraviglia. Scusa l’automatismo, ma questo fusaro non mi sembra un’aquila. Stando alla sua definizione di omofobia – come intolleranza di chi non rispetta le differenze – io non vedo rispetto nel negare un atto amministrativo a una coppia in quanto omosessuale, da cui intolleranza, da cui omofobia, secondo la definizione fornita.
Marchini l’ha detto prima proprio per l’ortodossia di cui sopra: sincerità o calcolo politico?

gmd85

@E.n.g.y

Come al solito, difendi tanto la diversità di opinione, ma non ti rendi conto che prendi le parti di chi questa diversità la contesta. In nome della stramaledetta sacralità del matrimonio, in nome delle solite credenze religiose. Forti, tu e il Fusaro a parlare di intolleranza. Un sindaco che non dovesse applicare la legge per motivi religiosi cosa fa se non dimostrarsi intollerante verso le altrui diversità?
Odio e paura non sono la stessa cosa. Possono essere conseguenti l’uno all’altra.
Io non sono politically correct, altrimenti non criticherei le motivazioni religiose, che in questo paesotto è quasi uno scandalo, visto che parli di reato d’opinione (timore infondato e classica fallacia della brutta china, tra l’altro)
Mi spieghi perché la religione deve essere messa al primo posto?

Diocleziano

Engy, mia adorata, il dirlo prima non cambia di un moscerino la questione:

«…Collaboratori di Marchini ad esempio, avrebbero precisato che non si tratta di omofobia, ma di una sua profonda convinzione, circa il matrimonio, di sacralità…»

Sacralità?… sacralità!!!… ma ti pare credibile?

Un uomo di mondo… uno che guida una Ferrari…

E poi io non ho mai pensato che ci potesse essere dell’omofobia nel suo

comportamento, solo piaggeria di comodo in vista dell’elezione del sindaco.

La vera omofobia può esserci solo in chi reprime il suo lato omofilo. Poi ci sono sempre i pirla che confondono le idee. Soprattutto le proprie.

Stefano™

@ Engy

È esattamente il contrario.
È fondamentalista chi pretende di estorcere validità alle proprie posizioni senza fornire ragioni, o fornendone di campate in aria o illogiche o non dimostrate. Lo è chi è impermeabile a smentite e immune da falsificazioni. Non è disposto a cambiare idea perché ritiene corrette le proprie per il principio di autorità. Il contrario di tutto questo è chiedere ragione delle idee, vagliarle, sottoporle a critica razionale (non al vaglio dei propri gusti) e se errate, contraddittorie e incorenti scartarle. È il solo procedimento che consente di rilevare errori e quindi rigettarli. Quindi di approssimare correttamente la realtà. Non è fondamentalismo, è razionalità: non ne esiste una cattolica, un’altra musulmana e altre ancora buddiste. Sono regole logiche, condivise e condivisibili, quindi democratiche. Volersene esentare dando il primato alle proprie insindacabili fisime, quello è fondamentalismo. Non prenderle in considerazione perché sicuri di essere nel giusto, quello è fondamentalismo.
Le parole, proprio perché etichette, sono utili se fanno distinzioni corrette, ragionevoli e chiare, non se usate a casaccio come una clava. Ho mai fatto affermazioni o critiche senza fornire ragioni o esempi? Ho mai resistito a chi mi ha fatto notare contraddizioni in ciò che affermo? Ho sollevato mai una mia idea al di sopra della possibilità che possa essere errata se mi si dimostra che lo è? Sono il primo a considerare scorretto tale atteggiamento perché per primo sottopongo al vaglio della critica le mie idee per vedere se resistono. Figuriamoci se non lo faccio con altri. Ma si discute di idee non di rivelazioni immodificabili. Quelle sono indiscutibili. Io non ne ho. Figurati se sono fondamentslista. Piuttosto tu sei fondamentalista per un adpetto: per te vige il primato della assoluta rispettabilità delle opinioni. Per il solo fatto che qualcuno ne esprima una è da rispettare. È perché mai?
Non ti si è mai detto che le tue dichiarazioni sono irrazionali a prescindere e quindi da rigettare. Al contrario ti si è chiesto con insistenza su quali elementi si basassero. O forse le voglie e i desideri di qualcuno sono da rispettare a prescindere basta che siano i propri e senza dover spiegare perché?
Sei una relativista fondamentalista, tranne, ovvio, per le tue idee 😉

firestarter

A me pare che quelli che si accaniscono contro Engy tentino pateticamente di nascondere il problema: gli omofobi non sono omofobi, ma sono i froci ad essere froci. Dare la colpa ai primi della frociaggine dei secondi e’ omofobofobico.

Stefano™

Vorrei chiedere a questi sindaci “obiettori” se consentirebbero ad un impiegato comunale ateo di non trascrivere un matrimonio concordatario.

Frank

No, perché se si rifiutano loro di fare qualcosa agli altri è libertà religiosa, se si rifiutano gli altri di fare qualcosa a loro è discriminazione. 🙂

Sandra

Si potrebbe pensare a un’obiezione agli obiettori – come si è già detto non comprare da farmacisti obiettori o non scegliere ginecologi obiettori, e in questo caso non farsi sposare da chi non vuole sposare una coppia omosessuale. Chi non vuole celebrare un matrimonio omo offende anche gli altri, qualora non vogliano che il loro matrimonio sia usato come simbolo di una religione in cui non credono.

Vorrei poi sapere perché in Italia l’obiezione di coscienza non valga esclusivamente per chi è già in servizio al momento dell’approvazione di una norma.

Tiziana

Sandra

Se ti sposi a Roma vai il giorno e l ora stabilita e trovi l impiegato che lo fara. Se ti interessa guardi il nome sotto il certificato. Finito il matrimonio, volendo, ti fa gli auguri. Ho letto che Renzi da sindaco ha celebrato pochissimi matrimoni, i consiglieri lo fanno per qualche amico.

Sandra

Tiziana,
non ho capito cosa intendi. Quello che volevo dire io è che l’obiezione di coscienza per qualsiasi motivo non dovrebbe essere accolta se non per quelli che sono già operativi in un certo ruolo: se l’essere sindaco comporta celebrare matrimoni, il sindaco deve essere disponibile a celebrarli. Le proprie opinioni non devono interferire, a meno che non si operi nel privato, diversamente è giusto aspettarsi da chi ricopre un ruolo la disponibilità a svolgere tutti i compiti che tale ruolo comporta.

Tiziana

Ma è ovvio ed evidente. Solo che alcune righe prima si parlava di un sindaco di una grande città non uso a celebrare matrimoni.
Il sindaco sposa qualche amico che ne fa richiesta, ed è giusto che sia cos’ in considerazione del fatto che il funzionario dell’anagrafe per lo spostamento prende anche una indennità.

Stefano ™

Un conto è non sposare per questioni di impegno, altro è non farlo per questioni di principio.

Sandra

Tiziana,
non ti seguo ancora. Siamo d’accordo che un aspirante sindaco non dovrebbe rifiutare l’eventualità di sposare chiunque ne abbia diritto? Se ti riferisci a delrio penso che il rifiuto a priori di celebrare nozze civili sia un segnale sbagliato da parte del primo cittadino. Non era obbligato a fare il sindaco se proprio non voleva celebrare nozze civili.

Tiziana

Sandra

Ma, delirio ha detto che non sposa perché e contrario? O solo perché , come i sindaci delle grandi città non se ne occupava? Su Marchini , che ha una infinito ventaglio di motivi per cui non dovrebbe fare il sindaco, mi pare inutile soffermarsi. E ovvio ed evidente che non ci si può sottrarre. Però, pur non avendo venerazione per delirio, non vedo perché fare affermazioni senza supportarle con un link

@Sandra

Sandra

Delrio l’ha tirato in ballo Engy: quando ho scritto il primo post non avevo ancora letto il suo, e nemmeno bene quello che c’era prima, e mi ero quindi limitata all’obiezione e alla compatibilità con la candidatura per una posizione, in risposta a Stefano, e mi limitavo comunque alle unioni omosessuali.

Un candidato, con o senza il ventaglio di marchini, può annunciare la propria intenzione di non svolgere un compito istituzionale e accedere alla propria carica? Perché nel mondo reale non si viene assunti quando ci si rifiuta di svolgere un compito. Dovrebbe valere a maggior ragione per chi è rappresentante della legge, e avrebbe senso solo se la legge intervenisse per chi è già in carica.

Comunque ho googlato, e l’affermazione relativa a Delrio era questa, in un thread uaar del febbraio 2014:
“Il nuovo uomo forte, il sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio, ha (sinora) nove figli e segue il Cammino neocatecumale, un movimento ecclesiale integralista discusso all’interno della stessa Chiesa: ci hanno segnalato che, quando era sindaco di Reggio Emilia, evitava di celebrare matrimoni civili”

Tiziana

Sandra

Vabbe, ci hanno segnalato che non farebbe… Io credo che sul sentito dire sarre bene evitare di far commenti. Marchini ha compreso bene la stupidità tanto che ha impastkcciato detto non detto confuso per ritrarsi. Meloni più furba ha evitato di farsi chiedere. Comunque mi sembra che Alfano ha ben spiegato nelink che ho segnalato che nessuno si potrà sottrarre. Permettono di aggiungere che Marchini sarebbe una tragedia come sindaco

Sandra

A me sembra invece che la questione dell’obiezione non sia ben spiegata, o meglio, sia la solita scappatoia lasciata lì distrattamente. Alfano parla di delega possibile se il sindaco “non se la sente”, e va bene se parliamo di sindaci già eletti. Ma come la mettiamo con chi sarà eletto e poi non se la sentirà? La priorità non dovrebbe essere garantita al cittadino nel vedere applicata la legge?

Francesco S.

Sandra, il sindaco può delegare qualcuno per celebrare i riti civili, nella mia città è un impiegato del comune. Quindi stanno in regola per l’applicazione della legge, diverso sarebbe se impedissero le celebrazioni. Quindi il giudizio può essere solo etico sul fatto di non voler registrare di persona solo le unioni di omosessuali. Non è obiezione di coscienza perché di fatto non c’è alcun obbligo, purché si deleghi qualcuno che effettui la registrazione.

Tiziana

Che e esattamente quel che ha detto Alfano
Ottimo comunque che Marchini abbia parlato in modo che ,ammesso che servisse, ognuno potrà meglio decidere se votarlo o no.

Sandra

“Purché si deleghi qualcuno che effettui la registrazione.”
Quindi la garanzia poggia sull’ipotesi che ci sia qualcuno che se la sente: nel caso non ci fosse?

Francesco S.

Sandra,
Non esiste che il fatto che nessuno se la sente, il comune DEVE avere un ufficiale di stato civile, non so come funzioni la delega ma se non si trova nessun sostituto il sindaco è automaticamente un ufficiale di stato civile, il sindaco DEVE comunicare chi è stato delegato al prefetto.

Tiziana

Sandra

Se, qualora il comune non assolvesse a qualsiasi atto, sarebbe commissariato. Non solo per il matrimonio, ma qualsiasi atto. Manco Salvini,infatti, ne parla +

Stefano ™

@ Francesco S.

Il sindaco non se la sente perché credente e non vuole celebrare unioni omosessuali e quindi delega: per il medesimo principio non dovrebbe avere problemi ad accettare l’ipotetico rifiuto di un funzionario che, ateo, scegliesse di non registrare matrimoni concordatari. Secondo te non avrebbe obiezioni?
E allora, visto che ho forti dubbi in merito, i deleganti indaffarati diano un segnale chiaro: celibrino una o due unioni omosessuali e poi deleghino pure…

Engy

cara Tiziana,
solo per dirti che Reggio nell’Emilia non è propriamente una grande citta’ anche se io non la cambierei con nessun’altra.
Di Del Rio e del suo non voler celebrare matrimoni civili – all’epoca tra etero – io non ho trovato tracce concrete, l’avevo letto qui detto da non so chi.
E, se fosse vero, non so nemmeno se lo facesse perchè era già abbastanza oberato o se per le sue convinzioni religiose molto “radicali” (8 figli + 1 trovato già fatto da sua moglie).
Su Marchini, nonostrante l’amatissimissimo Diocleziano mi torni a dire che non ci azzecca, io sono d’accordo con te quando dici “Ottimo comunque che Marchini abbia parlato in modo che , ammesso che servisse, ognuno potrà meglio decidere se votarlo o no”.

Engy

dimenticata faccina per Tiziana dopo la precisazione di Reggio E. piccola città 🙂

Engy

tra parentesi (notizia che ti cambierà la giornata …in meglio naturalmente 🙂 ), la prima volta (2004) io lo votai a Grazianuccio, perchè tutto sommato e nonostante queste sue posizioni radicali che mi fanno sempre un po’ impressione, lo stimavo. Nel 2009, anche per via di alcune modifiche devastanti e ghettizzanti alla viabilità nel mio quartiere, ma non solo per quello, pur conservando la stima per la persona, votai invece l’avv. Scarpati.

G.B.

Sono un professore in pensione e nel corso della mia lunga carriera ho dovuto, per la verità non molto spesso, accettare delle imposizioni da parte dei dirigenti o della maggioranza dei colleghi.
Osservo che nei casi in questione, trattandosi di didattica, era molto dubbio se, a norma di legge, io fossi tenuto ad obbedire al superiore e/o ad adeguarmi alla volontà della maggioranza; fatto sta che le pressioni subite erano così forti che voler continuare ad operare secondo le mie convinzioni mi avrebbe posto in una sitazione insostenibile. Ora io domando: la mia coscienza di insegnante che ha sempre operato con serietà ed abnegazione vale meno della “coscienza” dei clericali (per convinzione o per convenienza)?

G.B.

Corrige: sitUazione.
Ovviamente il riferimento è ai clericali che pretendono che l’unica coscienza valida sia la loro.

ΔΙΩRAMA

Lei pensi, il mio preside voleva farmi prelevare dai carabinieri perché non restituivo una suppellettile religiosa all’aula magna. Trattandosi di laicità delle istituzioni era molto dubbio che potesse farlo, ma non ero pronto allora a far scoppiare il caso.
Invece la prof di latino voleva bocciarmi perché scrissi nella distrazione “suppelettile” con una elle. Ecco, forse avrei accettato più volentieri la bocciattura per espiare questa colpa.

Frank

“Diversi sindaci lombardi della Lega Nord, spronati dal segretario federale Matteo Salvini, dichiarano di non voler celebrare le unioni civili, invocando l’obiezione di coscienza per motivi religiosi.”

Se invocassero l’incapacità di intendere e di volere l’avrebbero sicuramente vinta.

Frank

“Il consigliere comunale di Agropoli (SA), Vito Rizzo, a margine dell’ultima assise municipale ha iniziato a leggere la Bibbia….”

La reazione dei consiglieri cattolici: “Ma che ca##o leggi? Ma chi l’ha mai sentita ‘ste storie… “

RobertoV

A Ferrara 25 scuole private per 1640 studenti mi sembra uno spreco elitario da privilegiati. Solo 66 studenti per scuola, in pratica 3 classi del pubblico. Non pagano l’ICI (ma non avevano sempre negato questo privilegio?) e ricevono incentivi comunali e statali (quanto ?). Bello fare il privato a spese degli altri. Ma non erano “modelli di efficienza”? Mi sembrano come quegli evasori che si lamentano di dover chiudere l’azienda se dovessero pagare le tasse. Quando si toccano dei privilegiati si lamentano sempre …. Sarebbe interessante sapere il valore degli immobili e delle tasse che dovrebbero pagare, magari le scuole sono solo una copertura. Avevo già visto casi di edifici della chiesa classificati come scuole, che non pagavano l’ICI, ma che da anni non erano più utilizzati come scuole visto che negli ultimi anni diverse scuole private cattoliche sono state chiuse. Visto che sono ben 25 scuole per solo 1640 studenti ….

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