Pride! Rivendichiamo libertà e diritti per tutti

Finalmente ci siamo! Dal prossimo fine settimana a Bagnoli (Napoli) e per i prossimi tre caldissimi mesi prenderanno il via i tanti Pride italiani di questo 2016. Quest’anno oltre alle ormai consolidate e partecipatissime manifestazioni di Roma, Bologna e Milano, si svolgeranno cortei anche in numerose altre piazze italiane, alcune delle quali si presentano inedite come Taranto, Caserta o Treviso. Pride nelle città capoluogo come Firenze, Perugia, Genova, o Torino, ma anche in città più piccole come Gallipoli, Varese, Rimini o Pavia. Pride anche in Sardegna, a Cagliari e in Sicilia con ben tre manifestazioni, a Palermo, Siracusa e Catania.

Noi dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti ci saremo. Ogni weekend da quest’ultimo di maggio, fino ad agosto, avremo la possibilità di scendere in strada e sfilare con le nostre bandiere e il nostro entusiasmo, per sostenere libertà e diritti accanto a tutti gli altri movimenti e realtà arcobaleno. In ogni piazza, per confermare come la recente legge sulle unioni civili approvata dal Parlamento non sia affatto un punto di arrivo, ma un punto di partenza verso il pieno riconoscimento del diritto di cittadinanza di ogni individuo. In ogni corteo per affermare uniti, la nostra opposizione a qualsiasi forma di discriminazione, emarginazione e violenza. In ogni Pride per condividere valori inclusivi, convivenza civile e a maggior ragione, laicità delle istituzioni.

Lanciamo quindi un appello attraverso i nostri canali affinché tutti scendano in piazza e si uniscano alle manifestazioni e alle sfilate. Sarà importante partecipare tutti insieme per dare una risposta decisa a coloro che vilmente e in modo ipocrita si appellano, da sempre, alla loro coscienza o al loro identitarismo religioso per negare diritti a altri individui. Perché solo uniti riusciremo ad avere la meglio sui vecchi e nuovi integralisti.

Dunque, Pride!

Paul Manoni, Responsabile relazioni interassiociative Uaar

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28 commenti

Gianluca

Sono curioso di vedere le reazioni dei talebani nostrani a tutte queste manifestazioni.
Comunque, bella iniziativa!

Frank

Rivendichiamo libertà e diritti per tutti… ma se durante i Pride non tratterete argomenti attinenti alla manifestazione sarete rimossi e posti in moderazione.

Gianni Uaar Torino

Cosa sarebbe questo Pride? L’articolo non spiega di cosa si parla. Pride in inglese significa orgoglio. Bene, ma non comprendo. Cosa vuol dire fare una manifestazione su un’emozione, su di uno stato d’animo?

Manlio Padovan

Certo hai ragione perché non è specificato che si tratta del Gay Pride…però mi pari un po’ causidico. Non posso pensare che tu non abbia immaginato subito di che Pride si trattasse.

Gianni Uaar Torino

Mi baso su ciò che leggo. La parola gay nel testo non appare da nessuna parte.
Certo che so cosa è il Gay Pride. Mi parte strano invece che una manifestazione se non erro nata per dare visibilità alle persone gay ora invece nasconda tale parola e la taccia.
Bene allora. Se l’Uaar partecipa e sostine il Gay Pride (verrò fucilato sulla pubblica piazza per aver osato scrivere la parola gay?) non posso che felicitarmi.
Quando ci sarà anche la AteoPride non ho dubbi che le piazze saranno altrettanto piene e colme di gente!

Francesco S.

Che si trattasse del gay pride era abbastanza evidente, vista la bandiera arcobaleno, il riferimento alle unioni civili.
Quanto ad un ipotetico ateo-pride, non so neanche se ci abbiano mai provato a fare una “celebrazione dell’ateo”, non è nello spirito dei non credenti ritenere la propria mancanza di fede qualcosa da sbandierare, alla fine per un ateo il mondo non gira attorno a Dio. Senza contare che una manifestazione del genere verrebbe sempre percepita contro la fede.

Un gay pride invece difficilmente può apparire contro l’eterosessualità, nella peggiore delle ipotesi viene interpretato come una carnevalata, una festa trasgressiva.

Tiziana

Francesco s.
Si chiama Price. Proprio oggi nel mio ufficio ho attaccato il manifesto inviato dal Mieli e il claim è RomaPride2016. Ugualmente l invito dell ambasciata americana che a Roma sponsorizza l evento.
Quanto al fatto che il Price sia una carnevalata, io credo che sia un incontro gioioso allegro divertente, quindi carnevale e espressione sana e giusta

Tiziana

Engy

Non sono una esperta di mondo omosessuale. Trovo Busi uno scrittore brillante e un fine traduttore. Quanto alla divisione fra lesbiche e gay credo sia una posizione di persona molto adulta (di eta).

Francesco S.

Engy, ma che ognuno si vesti come gli pare. I gay effeminati e le lesbiche mascoline esistono e hanno diritto esprimere il proprio modo di essere, così come i transessuali. Con buona pace di Busi, è anche la loro festa.

Engy

Però Francesco s,
se la logica è sempre quella dell’ognuno faccia e si vesta come vuole, allora la discussione è finita.
Io penso che Busi abbia detto molto di più, prendendo a pretesto i vestiti o i costumi. Io penso che Busi abbia ragione e penso che la “causa” potrebbe trarne consensi molto più consistenti, soprattutto convinti e non ipocriti.

Tiziana

@Engy

ma bisogna essere quel che si è, Se anche mi mettessi i baffi finti e la cravatta sarei sempre una splendida quasi sessantenne . Femmina.

Engy

Tiziana,
certamente 🙂
Il punto – per me – è che l’esibizionismo di culi e tette mi da fastidio, da qualsiasi parte provenga, come l’eccesso di smancerie tra coppie di qualsiasi orientamento e penso che gli eccessi allontanino, rischiando soprattutto di mettere in secondo piano il problema vero dei diritti.
Forse – sotto sotto – sono una moralista bacchettona, chi lo sa? 🙂

Francesco S.

Engy, non sono mai stato ad un gay pride e non sono neanche interessato, ma alla fine è la festa dell’orgoglio verso se stessi, e non è che devono per forza essere simpatici a tutti se non danno fastidio al prossimo. D’altronde credo che sarebbe un mondo migliore se ognuno potesse esprimere se stesso senza imporre nulla agli altri.

Engy

Giusto Francesco, ma sara, che fin da piccola detesto il carnevale e le carnevalate e no amo come ti dicevo l’ effusione spinta in pubblico, sara’ per questo che consiglierei uno stle piu’ normale, cosi’ come del resto sono di aspetto normale e anonimo gli omosessuali che tutti noi conosciamo.

Engy

…anche perchè, sempre a Francesco s,
certi eccessi rischiano di rafforzare in taluni l’idea che omosessuale=sporcacciane pervertito.

Tiziana

Engy

Visto che lo chiedi penso che sei intollerante. E impicciona.

Tiziana

Engi

Impicciona perché guardi i vestiti degli altri. Ovviamente

Stranomavero

L’universo arcobaleno, quello del pride, non riguarda solo persone gay (anche lesbiche e transgender ad esempio). Ecco perché si dice Pride e basta.

ΔΙΩRAMA

La decisione di chiamarlo semplicemente “Pride” è delle stesse persone che soffrono la discriminazione e che si autodeterminano.
E poi, anche quella persona per cui collimano identità, orientamento sessuale, biologia e costume potrà orgogliosamente manifestare con parenti e conoscenti che non si riconoscono in quella particolare situazione. Dov’è il problema? 🙂

benjamin l'@sino

Aspettatemi, che magari arrivo. L’attesa potrebbe farsi lunghetta, però, quindi mettetevi comodi.

Engy

oh, alla buon’ora Benjamin, era da un po’ che battevi la fiacca 🙂

benjamin l'@sino

Ci sarai anche tu? Potremmo avviarci insieme. Poi magari, con un po’ di fortuna, potremmo finire per sbagliar strada incappare in qualche posto interessante. 😉

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