Proposte di lettura

Segnaliamo alcuni libri usciti recentemente in cui si approfondiscono i temi di cui si interessa l’Uaar. Tutti i testi sono stati acquisiti dalla Biblioteca Uaar e sono disponibili per la consultazione. Chi preferisce acquistare i suoi libri preferiti può farlo utilizzando i link a IBS qui sotto: in tal modo contribuirà a sostenere l’associazione.

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Raffaele Masto, Califfato nero (Laterza 2016, pp. 177, 16,00 euro)

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Se il terrorismo islamico di matrice mediorientale si è ormai installato in pianta stabile nelle breaking news dei mass media occidentali, quello africano è assai meno noto. Raffaele Masto è un giornalista che l’ha conosciuto sul campo e ha scritto un reportage incentrato su Boko Haram, che in Africa “si è dimostrato il gruppo armato più appariscente, quello che si è conquistato il primato di formazione più crudele e spietata”. Ma non mancano excursus su al-Shabaab e l’analisi delle somiglianze e delle differenze tra Boko Haram e lo Stato Islamico. Ne emerge un’organizzazione guidata da un leader al limite della follia, con forti radici locali e ambizioni più limitate. Non per questo, però, meno pericolosa delle altre.

 

Giancarlo Rinaldi, Pagani e cristiani. La storia di un conflitto (secoli I-IV) (Carocci 2016, pp. 491, 39,00 euro)

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Il tema è immenso. L’autore, che pure ne ha tratto un libro corposo, ha inevitabilmente privilegiato alcuni percorsi anziché altri per poi porre bruscamente fine al testo, quasi ad ammettere la propria incapacità di dar conto di tutto. C’è però tanto su un conflitto che non è stato continuo né ha visto schieramenti monolitici — almeno finché non è sceso in campo Ambrogio, l’autentico match-winner per il cristianesimo. L’approccio è molto più onesto di tanti altri lavori: ammette il relativo impatto avuto dai martiri (e dalle persecuzioni), la crescente opulenza degli episcopati e l’ampiezza del contraddittorio nel tardo impero, Porfirio in testa. Leggendo tante argomentazioni “pagane” si respira inoltre un’aria anticlericale moderna, i cui esiti non sono stati tuttavia molto diversi.

 

Elizabeth Drescher, Choosing Our Religion. The Spiritual Lives of America’s Nones (Oxford University Press 2016, pp. 344, 29,95 USD, in inglese)

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Uno spettro si aggira tra i religiosi Usa: la crescita costante, nei sondaggi, di chi dichiara di non appartenere ad alcuna comunità di fede. Il problema è che in tale categoria rientra una fauna ancora più variegata dell’intero mondo dei credenti, già a partire dall’autodefinizione e dal proprio background religioso. L’autrice, che insegna all’università di Santa Clara, cerca di portare un po’ di luce dando voce agli stessi nones e corredando il volume con dati e grafici. Benché basato sulla realtà di Oltreoceano, si rivela utile anche per chi vuole studiare il fenomeno italiano. La premessa indispensabile è che i non credenti tutto sono fuorché fatti con lo stampino. Soprattutto, “non sono più o meno spirituali o morali dei credenti, ma lo sono in modi differenti”.

 

Katherine Ozment, Grace Without God. The Search for Meaning, Purpose, and Belonging in a Secular Age (Harper Wave, pp. 320, 25,99 USD, in inglese)

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Non avete più una religione. E ora? Come cambia la vostra vita? Chi siete diventati? “Non siamo nulla”, è la base di partenza della giornalista Katherine Ozment. Che per superarla ha condotto un’inchiesta sul campo tra i diretti interessati: attivisti, cittadini, famiglie non credenti. Ma anche leader religiosi, semplici fedeli, e tanta gente che sta in mezzo al guado. Perché la ricerca del senso della vita riguarda chiunque, in un tempo in cui l’esistenza degli dèi non è più scontata. Spaziando tra le questioni etiche e soffermandosi sulle implicazioni che il fenomeno religioso ha avuto e ha ancora, l’autrice ha scritto un libro che si conclude con una serie di domande e un elenco di risorse affinché chiunque possa, se vuole, individuare più facilmente il proprio percorso di vita.

 

Greta Christina, The Way of the Heathen. Practicing Atheism in Everyday Life (Pitchstone 2016, pp. 224, 14,95 USD, in inglese)

Sito dell’editore

L’ultima opera di una delle blogger atee più note al mondo è una sorta di compendio di quanto ha scritto in tanti anni di attivismo online. La vita di ogni giorno è suddivisa in cinque grandi sezioni: il suo significato; le scelte etiche da compiere; il modo di affrontare la malattia, la sofferenza e la morte; le relazioni con gli altri (atei e non atei) e ciò che per l’autrice costituisce “la buona vita” (“sesso, amore, piacere e gioia”). La “via del pagano” è dunque “una vita ben vissuta”, “con ragionevoli aspettative e saggezza su cosa si può o non si può fare”. Ma non c’è una sola via per condurla: il libro di Greta Christina ne illustra diverse. E sono soltanto una piccola parte di quelle che si seguono e che si potrebbero seguire.

Lo staff della Biblioteca Uaar

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7 commenti

canederlo

probabilmente leggerò “Elizabeth Drescher, Choosing Our Religion. The Spiritual Lives of America’s Nones” nella speranza di trovare spunti originali, perchè se la premessa indispensabile è “che i non credenti tutto sono fuorché fatti con lo stampino. Soprattutto, “non sono più o meno spirituali o morali dei credenti, ma lo sono in modi differenti”, si può legittimamente temere di leggere altre banalità ….

Diocleziano

Forse il punto è che i libri scritti da atei dovrebbero essere letti dai credenti.

Le affermazioni, che a te sembrano banalmente vere, i credenti le bollano
come false.

Basta scorrere il loro sito (che purtroppo, ah ah ah… è chiuso ma è leggibile)
per scoprire quali e quante idee distorte, frutto di condizionamento acritico,
siano capaci di esporre in tutta sicurezza.

Gérard

In merito al libro ” Pagani e cristiani- la storia d’ un conflitto ” che non manchero di comprare appena la sistemazione dei miei -tantissimi-libri sarà terminata nel mio nuovo appartamento, la sua lettura dovrebbe essere molto interessante in quanto l’ arrivo del cristianesimo viene sempre enfatizzato, anche in circoli ” laici “.
Di quello che si sa, questa nuovo religione intollerante fu all’ origine della perdita del sapere e di tutta la letteratura antica, prima ancora delle invasioni barbariche e il caos provocato da esse .
Basta pensare che ci sono meno di 10% ( calcolo ottimista ) di testi antichi che ci sono pervenuti . Il disastro fu immenso e bisogna essere cosciente che molti testi ci sono pervenuti sotto forma di palinsesti ! E il caso per esempio dei lavori di Archimede, nascosti sotto liturgie grecche del XII secolo ! Furono scoperti soltanto nel 1906 ! Possiamo evocare anche estratti della Repubblica di Cicerone che erano di sopporto a psalmi di Sant’ Agostino … Si stima che nell’ antichita, piu di 80% della popolazione ( schiavi compresi !!! ) sapevano leggere e scrivere . E poi arrivare a ca 1% nell’ alto medioevo !!
In merito a tutto ciò, segnalo un testo wiki in francese ( non sono riuscito a trovare il suo equivalente nei siti wiki italiani .. Forse se qualcuno ci riesce…?? )
” Pertes de livres dans l’ antiquité tardive ” che è veramente diverso di quello che siamo abituati a leggere .

Diocleziano

Su questo argomento mi sono speso più volte, ma ogni tanto appare qui qualcuno che nega la tenebra cattolica.

Gérard

Visto che sembra un argomento che interessa anche te, potresti dirmi se il sito wiki fr da me nominato esiste anche su wiki it ???

pendesini alessandro

Gérard
Salvo se l’hai già fatto, prova dare un’occhiata a “Rogo di libri” e “Biblioteca di Alessandria” su Wikipedia versione italiana.

Gérard

E un argomento che mi ha sempre interessato : quando guardo una statua greco-romana e poi una scultura del X. secolo non posso che lamentarmi sul grande balzo in dietro che abbiamo fatto grazie alle religioni monoteiste ( e alle invasioni barbariche ovviamente ..) Tutto il sapere che andò perso in relativamente poco tempo….
La storia della Grande Bibilioteca di Alessandria e tutte le conoscenze che abbiamo in merito al suo declino le conosco da tempo… ( ne ho letto parecchie anche quando ho visitato la nuova che hanno costruito pochi fa…) .
Questi due siti da te segnalati non portano niente di nuovo a quanto sapevo . Ma io invece ti invito a leggere ( visto che leggi e parli francese — con accento wallone ? ) il sito da me indicato perchè non l’ ho trovato su wiki Italia…

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