L’incremento del 230% di casi di morbillo registrati nei primi mesi di quest’anno che triplicano rispetto allo stesso periodo del 2016 è indubbiamente preoccupante. Merita una riflessione, specie se si considera che, per gli addetti ai lavori del Ministero e Istituto Superiore di Sanità, la causa scatenante di tale aumento e ritorno di una malattia in Italia pressoché neutralizzata sarebbe l’irragionevole comportamento adottato da famiglie che avrebbero smesso di sottoporre i propri figli ai richiami previsti. Anche a quelli di un vaccino come questo che il SSN fornisce gratuitamente.
I motivi? La perniciosa propaganda ascientifica e cialtrona antivaccinista. L’ingenuità radicata di persone che scelgono di documentarsi sull’argomento attraverso i social chiedendo informazioni a eserciti di massaie tuttologhe, conoscenti barbieri o vicini di casa e parenti architetti che — con tutto il rispetto per le categorie e nobili professioni che svolgono — di certo non trattano l’immunologia con la dovuta autorevolezza. La circostanza, aggravata dall’assoluta ignoranza di una fascia evidentemente incisiva e in crescita di cittadini circa il concetto di “immunità di gregge”, determina la scarsa fiducia nelle vaccinazioni e i gravi problemi che ne conseguono. Gli agenti della vaccinofobia. Individui del tutto irrazionali che non solo mettono a rischio i loro figli da malattie pericolose e a volte perfino mortali, ma si fanno loro stessi potenziali vittime e diventano al contempo carnefici, contribuendo in modo determinante alla diffusione di virus odiosi nell’ambiente che li circonda.
Paul Manoni
Viviamo nell’era dell’informazione globale, abbiamo enormi possibilità di informarci ed il livello culturale è cresciuto,, eppure alla fine molte delle informazioni che circolano ed hanno successo sono false o non corrette. Sono ormai state fatte diverse indagini su come la gente prende le notizie e quali notizie hanno più successo: ed i risultati sono sconfortanti. La maggior parte delle persone utilizza i metodi del cherry picking e del confirmation bias, cioè si accreditano come vere non le notizie serie, scientifiche, la cui verificabilità richiede più fatica, ma si accreditano quelle idee che piacciono, basandole anche su casi singoli. Sono state inserite ad arte alcune notizie false e nonostante queste siano state smentite successivamente, la gente ha continuato ad anni di distanza a considerarle vere.
Un like sostituisce la più faticosa ricerca della verità. E come dicono i miei figli adolescenti certe notizie sono più divertenti ed interessanti delle notizie serie. Non a caso le teorie complottiste hanno un grande successo. Il problema è che per molti quelle notizie sono vere e quelle serie false.
D’altronde un importante rappresentante politico come Grillo ha potuto sostenere la possibilità di valutare la veridicità delle notizie sulla base di tribunali popolari: cioè con un “like”. Visti i risultati …..
E personaggi politici come Pepe hanno potuto organizzare in parlamento incontri complottisti e farneticanti.
Una delle idee che ha più successo è quella dell’inaffidabilità della medicina ufficiale (approfittando anche del fatto che la medicina non è una “scienza esatta” e che le risposte individuali sono differenti) e si propongono alternative “più piacevoli” che, però, non sono sottoposte a rigidi criteri di verificabilità dei risultati, millantandone risultati eccezionali, proponendo anche ricette miracolose. Il meccanismo non è poi così diverso da quello delle religioni. E la gente crede che chi propone le alternative non abbia interessi economici nel proporle, mentre li avrebbe solo la medicina ufficiale.
Immaginiamo cosa succederebbe se venisse tolta l’obbligatorietà delle vaccinazioni: non a caso quando alcune regioni ci hanno provato si è subito intervenuti per tamponare. Il problema è che paradossalmente questi interventi alimentano i pregiudizi che lo stato abbia qualcosa da nascondere: “persecuzioni” contro i poveri “alternativi”, idea molto “più piacevole”.
Considera quanto sia difficile, ancora oggi, convincere la massa che i farmaci equivalenti sono, appunto, equivalenti! Leggevo in un blog le risposte di quelli che non se ne convincono: se gli si dice che il principio attivo è identico ribattono che ce n’è di meno, o che non è uguale o che quello di marca è più sicuro. Misteriose poi le ragioni che spingono certuni a rivolgersi ai santoni delle cure stravaganti, spesso arrivando a rischiare la vita, spesso a peggiorare il proprio stato in maniera irreversibile. E senza nemmeno la scusante del risparmio, perché quasi sempre vengono truffati di cifre considerevoli. In merito alle vaccinazioni, sarebbe un deterrente il far pagare le cure a chi le ha rifiutate.
Non sono ovviamente contro la vaccianazione, ma certi abusi che non possono essere taciuti : l’industria farmaceutica globale ha accumulato multe per oltre11 miliardi di $ solamente in 3 anni (2009/ 2012) per reati penali, tra cui la conservazione dei dati sulla sicurezza dei farmaci e la loro promozione per l’uso al di là delle condizioni autorizzate !
Da quello che risulta da fonti accademiche, la vaccinazione può causare effetti secondari, il più sovente minori e irrilevanti: rossore, dolori, febbre, mal di testa, dolore … ma anche effetti negativi imprevisti, tra cui la natura, gravità o conseguenza non corrispondono alle informazioni contenute nel riassunto delle caratteristiche del prodotto e che non sono descritti dagli studi.
Quando un evento imprevisto, ad esempio, si verifica nel corso della vaccinazione, è interessante sapere se è o non correlato alla vaccinazione. Tale era il caso di un vaccino contro il ROTAVIRUS commercializzato negli Stati Uniti nel 1998, che è stato successivamente ritirato dal mercato un anno dopo, perché era la causa di un alto tasso d’invaginazione intestinale (cioé l’incorporazione di un segmento di intestino nel tratto intestinale situato più a valle). Una invaginazione può verificarsi anche nei bambini, di solito prima di un anno. Fortunatamente, nel 90% dei casi, un semplice lavaggio riduce l’invaginazione senza ricorrere alla chirurgia.
Da notare pero’ che numerosi casi di narcolessia (disturbo del sonno caratterizzato da eccessiva sonnolenza durante il giorno) sono stati segnalati nel mese di agosto 2010 in Finlandia e in Svezia , nelle persone vaccinate contro l’influenza A (H1N1) con PANDERMRIX, solo vaccino usato in questo paese durante la campagna di vaccinazione pandemica del 2009-2010 !
Diversi studi hanno dimostrato che vi è un aumento del rischio di narcolessia in bambini, adolescenti e giovani adulti. Questi dati, se non vado errato, sono tuttora in corso di valutazione a livello europeo.
NB :-Uno dei principali fattori di cattiva gestione relativa al mantenimento sul mercato di un farmaco sospettato di non soddisfare i criteri di sicurezza, riposa sulla base di questa curiosa abitudine che consiste ad affidare a l’industria farmaceutica la missione dell’istruzione -teoricamente a carico e discarico- la valutazione della sicurezza della sua propria medicina. Potrebbe sembrare di per sé logico, ma allo stesso tempo terrificante poiché, questo equivale a chiedere a l’industriale di autovalutarsi ! Se ci basiamo sulla trasparenza della sua informazione, è chiaro che a volte « nuotiamo in acque torbide »…. Sulla tomba di spinoza sta scritto « Caute » !
Come fai giustamente notare i problemi ci sono, anche gli interessi, ma il fatto che alla fine ricevano multe e che i farmaci vengano ritirati dimostra che pur non ben funzionante, un controllo c’è. Ovviamente vanno migliorati i controlli. Ed il non usare i farmaci è meglio? Inoltre c’è il problema che le risposte individuali sono differenti: io per esempio sono intollerante all’antibiotico amoxicillina che invece è una cura efficace per tante persone. Quale controllo c’è, invece, sulle soluzioni alternative?
@pendesini Alessandro
Tu sfondi una porta aperta:
QUALUNQUE farmaco e’ potenzialmente pericoloso,e questo vale per i vaccini come per gli antibiotici,gli antitumorali,i sedativi ecc.
Per questo e’ di fondamentale importanza la loro sperimentazione a fondo prima su cavie animali (con buona pace degli animalisti),poi su volontari in stretto monitoraggio ,che pure non evita del tutto i rischi(ricordate i casi mortali successi di recente ?)
Ricordate il famigerato Talidomide ?
Recentemente e’ apparsa la notizia di un farmaco in uso da oltre trent’anni di cui solo ora e’ stata accertata la pericolosita .
Ed e’ ragionevole pensare che quanto piu’ un farmaco sia potente, e quindi di vitale importanza per i portatori di gravi patologie, tanto piu’ alto sia il rischio potenziale,che le sperimentazioni possono ridurre a livelli accettabili ma non eliminare del tutto.
Io non credo che il motivo principale sia il concetto che “la medicina non è una scienza esatta”. Secondo me si è portati a confondere la scienza con gli interessi, non raramente sporchi, dell’industria farmacuetica che non vengono puniti come meriterebbero e non vengon pubblicizzati a sufficienza perché la stampa è serva.
Quando parlavo di medicina che non è una scienza esatta mi riferivo sia al fatto che sintomi simili non implichino la stessa malattia che alle risposte individuali che possono differire di molto. Pochi mesi fa in un articolo su Le Scienze si parlava proprio degli studi statistici sui medicinali che indicano come farmaci che sono efficaci per la maggior parte delle persone, su molte persone non hanno effetto e su altre addirittura sono dannosi. Io per esempio non tollero l’antibiotico amoxicillina che invece è di largo uso a livello pediatrico, e non solo. Per chi costruisce le sue opinioni sui casi singoli non è quindi difficile trovare pretesti per ricusare dei farmaci o attaccare la medicina ufficiale.
Sul discorso interessi le industrie farmaceutiche non sono delle onlus, ma operano con logica capitalistica ed i brevetti seri sicuramente costano tanto. Le agenzie del farmaco dovrebbero controllare e limitare, cosa non facile per gli interessi che circolano (ma che ci sono anche in altri settori, tipo il settore alimentare, della salute, dell’inquinamento, ecc.). Ma una cosa è chiedere più controlli e fare pressioni, class actions, ecc., un’altra alimentare teorie complottiste e proporre soluzioni alternative senza controlli.
Questo antivaccinismo moderno è molto difficile da eradicare rispetto a quello passato, che si fondava sull’ignoranza e quindi poteva essere curato con la cultura e divulgazione. Quello moderno si fonda sulla presunzione di conoscenza, conoscenza errata assunta come corretta ed è molto più difficile convincere chi crede di essere bene informato. Si dovrebbe tornare alle campagne di vaccinazione obbligatorie di un tempo.
Vedo che le scimmie dell’antivaccinismo hanno preso di mira la pagina facebook dell’uaar.
Francesco S
“Si dovrebbe tornare alle campagne vaccinali obbligatorie”: straconcordo.
Quanto a fb, c’era da aspettarselo, io non ho più fb da quasi due anni, ormai, e per motivi di genere molto vicino a questi di cui stiamo discutendo. Prova a domandarti perché quelle scimmie hanno preso di mira la pagina di fb Uaar invece di venire qui sul blog. Credo che tu sappia anche già la risposta.
Io non sono mai entrato in nessun ‘soccial’ (come diceva il nostro Mago 😛 )
ma se il livello è quello che vedo rilanciato nella trasmissione Gazebo…
No, il mago li chiamava “scoCCial”!
Premetto che sono assolutamente d’accordo con la necessita della vaccinazione obbligatoria ,e concordo pienamente sulla condanna all’irresponsabilita degli “antivaccinisti”.
Pero’, a puro titolo di informazione,vorrei richiamare l’attenzione degli onorevoli presenti su una questione largamente trattata dai mass media ,quella dei linfomi di Hodgkin e della loro presunta origine “bellica” che ben conoscete.
Ebbene,parecchie volte la stampa a riportato che tutti i militari colpiti dalla sindrome erano stati vaccinati con un vaccino ritenuto da diverse parti pericoloso proprio per i suoi possibili effetti sulle ghiandole linfatiche,vaccino ora rimpiazzato da un tipo diverso,ec he fra i vaccinati col nuovo siero non si e’ piu’ riportato nessun caso di patologie.
Tutti questi dettagli “secondari” sono stati sempre,notare bene,riportati come suol dirsi
” mezza bocca” e senza commenti (chissa perche’).
Come del resto altri dettagli,come ad esempio che non si era registrato nessun caso tra i militari stranieri o tra le popolazioni del Kossovo,mentre molti casi riguardano militari mai usciti dall’Italia,dove nessuno ha mai usato proiettili di uranio.
Che conclusioni ne trarrebbe Sherlock Holmes ?
Paradossale vero ?
Viene da pensare che gli antivaccinisti ,come pure altri piantagrane di professione in altri campi,
abbiano una vera tendenza patologica a rifiutare la verita persino quando appoggerebbe le loro tesi contorte.
ll giorno che scopriremo che un farmaco guarisce radicalmente una malattia grave, basterà dire, “il prodotto X guarisce la malattia Y” E si saprà.
“La pubblicità medico-farmaceutica, come le altre, non ha nessun interesse cercare di rendere l’individuo adulto e responsabile, al contrario, nella stragrande maggioranza dei casi, lo mantiene in uno stato infantile, l’alienazione dell’individuo e promuove, con fior di miliardi di $, l’avere e l’apparire a scapito dell’essere”.
P.S. Escludendo a priori i « complotti », gli scandali noti avvenuti in questi ultimi decenni relativi a certi medicinali con conseguenze gravi ed a volte letali, sono –a mio modesto parere- solo la punta dell’iceberg ! Auspico solo di sbagliarmi…
Vorrei concludere dicendo che sarebbe un bel guaio se certi medicinali non esistessero, su questo non ci sono dubbi, ma il problema sorge sullo spudorato monopolio delle multinazionali farmaceutiche che, molto spesso, fanno la pioggia o il buon tempo a seconda delle opportunità che si presentano grazie a certe complicità politiche e/o finanziarie ad alti livelli.
L’Etica, in questa branca deve essere reinventata…..
..L’ etica in questa branca deve essere reinvetata…
Probabilmente quando il denaro non sarà piu il dio denaro !
Penso all’ influenza nefasta del lobbying farmaceutico presso le istanze di Bruxelles ( ovviamente non senza compenso )
Oppure quando migliaia di tedeschi dell’ est furono cavie per i laboratori farmaceutici occidentali prima della caduta del muro di Berlino ( ovviamente contro pagamento al governo che aveva tanto bisogno di quattrini..)
Quando oggi le popolazioni di paesi poveri sono le cavie di laboratori farmaceutici contro pagamento di pochi quattrini.. ( la rete Arte ha fatto anni fa un straordinario documentario in merito, servizio tutt’ora disponibile su DVD )
http://www.parismatch.com/Actu/International/L-Allemagne-face-au-scandale-des-cobayes-humains-513416
A parte i casi di gravi epidemie, per cui potrei esser d’accordo con la vaccinazione obbligatoria da parte dello Stato, ma perché se uno non si vaccina viene accusato d’esser un pericolo per gli altri? Se io non mi vaccino o non vaccino i miei figli, sono responsabile dei rischi che corro io o che faccio correre ai miei figli; ma non sono certo responsabile anche per tutti gli altri! Infatti: (1) se uno prende il virus da me perché non s’è vaccinato, ha la responsabilità per sé stesso, come ce l’ho io per me; (2) se si è vaccinato, non ha nulla da temere, altrimenti il vaccino sarebbe inutile. Il problema, eventualmente, è di costi della Sanità, ma allora si torna al caso delle gravi epidemie.
Se lo Stato non è in grado di proporre (non d’imporre) una valida educazione sanitaria ai propri cittadini, non si possono accusare i singoli che, magari, hanno fatto una scelta ponderando i pro e i contro. Il passo che condurrebbe alla caccia agli untori sarebbe breve!
Tra l’altro, lo stesso Paul Manoni, nel post su «Il fine-vita e le manifeste menzogne», scrive di: «Integralisti sempre contrari al diritto all’autodeterminazione individuale e alle libertà di scelta sul proprio corpo», riferendosi ai pro-vita; e scrive inoltre che: «Il rifiuto di trattamenti sanitari è infatti un diritto costituzionale, evidentemente sfuggito ai maniaci no choice di Pro Vita Onlus. Imporli ai pazienti contro la loro volontà è un abuso sul loro corpo e alla loro dignità».
La libertà di scelta dev’essere SEMPRE possibile. Il pericolo di contagio va scongiurato vaccinandosi, non imponendo la vaccinazione; va scongiurato informando i cittadini, non demonizzando e scomunicando chi non si vaccina.
Paul Manoni non ha bisogno di spiegarti che la libertà propria finisce quando entra in conflitto con quella altrui. Nel caso specifico, l’eutanasia è una scelta personale che coinvolge solo il diretto interessato. Non vaccinarsi è una scelta che può causare danni anche agli altri (immunità di gregge). Il primo è un diritto. Il secondo evidentemente no.
@Paul Manoni
Perché parli di te in terza persona?
Chi è che determina dove finisce il diritto d’un individuo e comincia quello d’un’altro o degli altri? Non certo Paul Manoni, anche se le sue affermazioni sembrano dire il contrario. E neanch’io! C’è una costituzione e ci sono delle leggi. In un mio intervento ho riportato l’articolo 32 della Costituzione della Repubblica che non recita quel che vorrebbe imporre Paul Manoni e la maggior parte di chi ha risposto ai miei commenti.
Tutto si muove, o si dovrebbe muovere, sul terreno del buon senso. Quello che dà fastidio è che per tutti voi che mi avete risposto: o si è dalla parte dei buoni e razionali sostenitori della vaccinazione, a prescindere da tutto (cioè indipendentemente dal tipo di vaccino, dallo stato della malattia, dall’impatto sociale presunto o immaginario, &c), oppure si è dalla parte dei cattivi, degl’irrazionali agenti della antivaccinofobia: gente ignorante, che non capisce nulla e che mette a rischio non solo la propria salute, ma soprattutto quella degli altri, i buoni, le pecorelle del gregge! Buona crociata, allora.
Per quel che mi riguarda io, in realtà, non sono contro il vaccino in sé, ma contro i fanatici che demonizzano chi non la pensa come loro. Che colpevolizzano a prescindere dalla reale colpevolezza. Che si fanno prendere dall’isteria di massa (chiedo scusa… di gregge), che dànno la colpa a tutti gli altri perché il mondo non va come vorrebbero loro, che non si rendono conto che l’umanità si sta movendo come non mai prima e con essa tutti i virus immaginabili e no: non si riescono a contenere le persone, figuriamoci i virus. Ma, ripeto, buona crociata! (I profughi, i turisti e l’intera specie umana li vaccinerete obbligatoriamente prima o dopo l’ingresso in Italia?)
Meno male che c’è ancora la Costituzione della Repubblica!
a parte che, ripeto, condivido l’articolo, l’affermazione “l’eutanasia è una scelta personale che coinvolge solo il diretto interessato”, COMUNQUE la si pensi, è davvero molto discutibile.
Adelchi,
nonostante condivida l’allarme vaccini e dunque l’articolo, apprezzo molto le tue riflessioni e i collegamenti che fai, non fosse altro perchè riflettono le mie quando, comunque, mi vengono dubbi (anche) sui vaccini…
È il concetto di immunità di gregge richiamato nell’articolo. Ci sono persone che non possono vaccinarsi non per volontà loro ma perché hanno delle patologie che glielo impediscono. Se tu non avessi la possibilità di essere vaccinato la tua salute dipenderebbe dai vaccini fatto agli altri. Chi rifiuta di vaccinarsi metterebbe a rischio te.
Ma è proprio questo il punto! Allora cosa facciamo? eliminiamo chi non può o non vuol essere vaccinato? Lo isoliamo per tutta la vita perché non venga contagiato e, eventualmente, non contagi? Tutti noi veicoliamo continuamente virus e batteri come portatori sani, e penso che anche chi si vaccina possa veicolare il virus per cui è stato vaccinato. Quindi che si fa? Ci isoliamo? Giriamo continuamente con la mascherina? Evitiamo qualsiasi contatto? Le precauzioni vanno prese, e chi sa che può contagiare qualcuno deve fare in modo che non avvenga, ma da qui a colpevolizzare chiunque non si vaccini, anche se magari non contrarrà mai la malattia durante la sua vita, mi pare una discriminazione inaccettabile.
La mia obiezione, infatti, riguardava la chiusura dell’articolo di Paul Manoni: «Gli agenti della vaccinofobia. Individui del tutto irrazionali che non solo mettono a rischio i loro figli da malattie pericolose e a volte perfino mortali, ma si fanno loro stessi potenziali vittime e diventano al contempo carnefici, contribuendo in modo determinante alla diffusione di virus odiosi nell’ambiente che li circonda». Come si fa a scrivere una cosa simile: «contribuendo in modo determinante alla diffusione di virus odiosi nell’ambiente che li circonda»?! Allora siamo tutti carnefici: portatori sani e no. È quest’irrazionale demonizzazione che io contesto.
«La libertà di scelta deve SEMPRE essere possibile».
Nell’argomento della salute si parla di libertà di cura. Cosa c’entrano i vaccini?
Francamente non capisco cosa ci sia da contestare. Chi può vaccinarsi per una malattia pericolosa deve farlo, chi non può basta che lo dimostri. Invocare l’autodeterminazione alle spalle degli altri è semplicemente inaccettabile, io devo potremmo autodeterminare solo se non procuro nocumento ad alcuno e lo stato deve tutelare l’intera comunità anche da pretese libertà dei singoli.
Si capisce che potremmo era un potermi corretto dal telefonino, vero? 🙁
@Mauritius
«io devo [potermi] autodeterminare solo se non procuro nocumento ad alcuno e lo stato deve tutelare l’intera comunità anche da pretese libertà dei singoli».
Ripeto: a meno di gravi epidemie (nel qual caso è molto probabile che contragga il virus), come posso procurarti «nocumento» se non ho ancora contratto il virus? E come puoi sapere che sono stato proprio io a contagiarti e quindi a procurarti nocumento? Magari ci sono altri vettori del virus e non solo gli «untori – agenti della vaccinofobia», come p.es. i portatori sani. E come può lo Stato, a meno d’un grave pericolo effettivo o imminente, obbligarmi a fare ciò che io non voglio fare? Può solo se è uno Stato autoritario.
E con questo concludo: non vorrei mai mi si venisse a stanare e bruciare vivo, in quanto portatore di virus che ancora non ho, ma che forse un giorno prenderò, e che forse si moltiplicheranno in me, e che forse attaccherò a coloro che non si possono vaccinare, diventando cosí un sanguinario carnefice, serial killer, che sicuramente, se pure bruciato in corpore, brucerà comunque all’inferno (forse).
@Adelchi
Il discorso è semplice: ci sono persone che non si possono vaccinare per svariati motivi (leucemia, immunodepressione ecc ecc) e che se prendessero una malattia che per una persona sana sarebbe ordinaria amministrazione o quasi (come il morbillo o simili ad esempio) rischierebbero la vita.
Come si evita che una persona così non prenda il morbillo? Con l’immunità gregge: se la popolazione è vaccinata sopra una certa percentuale l’agente patogeno non circola. Fosse per me vieterei l’accesso ai luoghi pubblici alle persone non vaccinate, specialmente gli ospedali e le scuole (i bambini sono una categoria a rischio gravi complicazioni per certe malattie infettive)
Non avevo visto commento di «dissection»!
«“La libertà di scelta deve SEMPRE essere possibile“. Nell’argomento della salute si parla di libertà di cura. Cosa c’entrano i vaccini?»
Ripeto la citazione di Paul Manoni che avevo fatto: «Il rifiuto di trattamenti sanitari è infatti un diritto costituzionale, evidentemente sfuggito ai maniaci no choice di Pro Vita Onlus. Imporli ai pazienti contro la loro volontà è un abuso sul loro corpo e alla loro dignità».
Sono io che mi chiedo che cosa c’entri la «libertà di cura» quando si parla genericamente di «rifiuto di trattamenti sanitari»! E la vaccinazione è un trattamento sanitario.
Tanto per completezza, riporto anche l’art. 34 della Costituzione: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana».
Che poi è quello che sostenevo io nei miei interventi soprastanti.
Chiedo scusa: era l’art. 32 della Costituzione. I refusi infettano gli scritti come virus.
La liberta di “scelta e di rifiuto di cure mediche”in realta ha dei limiti evidenti.
Chi e’ affetto da cancro,leucemia,cancrena avanzata e simili ha senza dubbio il diritto di rifiutare le cure,come in effetti le cronache hanno citato a piu’ riprese.
Ma se l’individuo in questione e’ affetto da malattie non solo mortali ma altamente infettive come peste polmonare o ebola, solo un demente si opporrebbe al suo ricovero obbligatorio,se necessario con l’uso della forza.
Alla faccia della tanto abusata affermazione che “..deve essere considerato un malato come tutti gli altri!”
I realta i malati non sono affatto “tutti uguali”,anche limitandoci alle malattie fisiche.
E se qualcuno lo trova politicamente scorretto provi a leggersi questo :
https://it.wikipedia.org/wiki/Mary_Mallon
Il problema è che togliere l’obbligatorietà delle vaccinazioni causerebbe un crollo delle stesse e, quindi, il rischio di epidemie con costi sanitari elevati.
Purtroppo la maggior parte delle persone non si informa o non è in grado di informarsi, quindi non è in grado di scegliere adeguatamente. Togliere l’obbligatorietà significherebbe avallare tutti i dubbi sui vaccini e rendere preda le persone di tutta la disinformazione, col risultato di un crollo delle vaccinazioni, a maggior ragione perchè le persone non vedono oggi i risultati di quelle malattie grazie alle vaccinazioni obbligatorie e non sanno bene cosa rischiano.
Crollo delle vaccinazioni implica ripresa delle epidemie con conseguenti costi elevati sanitari per la società. E’ quello che è successo nei paesi dove l’hanno fatto ed è già visibile in diversi studi proprio per la crescente opposizione che ha portato ad un calo delle vaccinazioni (tipo negli USA).
Il vaccino viene fatto dopo i 12 mesi, quindi tutti i bebè sono potenzialmente esposti. Immagino che quelli che non vaccinano il proprio figlio, poi lo portano dal medico quando ha la febbre a 40, e magari al pronto soccorso dove c’è più gente da infettare!
@Adelchi
Hai figli? Se si, prova a immaginare che contraggano una malattia infettiva perché non vaccinati. Pensa se dovessero diventare essi stessi vettori della malattia e infettare chi non può vaccinarsi. Se viviamo in gruppi estesi, si deve capire che certe pratiche sono necessarie. Se la mia libertà di non curarmi (e il vaccino non è cura, ma prevenzione) mette in pericolo gli altri, è egoismo.
Gmd quello è il punto che volevo sottolineare ad Adelchi. Distinguere tra libertà di cura, che ricade sotto la libertà di scelta, e giustamente sono stati tirati fuori cancro, malattie degenerative ecc.; e necessarietà (o necessità? cmq era per non dire obbligatorietà, che sembra il concetto incriminato in questo e altri thread) della prevenzione o profilassi, sotto la quale cade il discorso vaccini. Ebbene, chi pensa non sia giusto rendere obbligatorie le vaccinazioni, si renda conto di questo: non ha la libertà di far morire un mio ipotetico figlio di una malattia infettiva per la quale non può o non è ancora vaccinato perché ha deciso di non vaccinare il suo contribuendo a far circolare l’agente patogeno, ebbene, quella libertà NON CE L’HA. Tutte le argomentazioni di Adelchi sarebbero anche coerenti di per se stesse, ma non tengono conto di questo basilare aspetto, che poi è il tipico modus operandi degli antivaccinisti, che se ne accorga o meno. E la “disposizione di legge” per il “trattamento sanitario” di cui si sta parlando, è tanto più d’uopo quanto più cresce la necessità di proteggere la società, a volte anche contro sé stessa. Io capisco che è brutto essere costretti a fare quello che si ritiene sbagliato, anni di messe obbligatorie da ragazzino fanno parte anche della mia esperienza, ma se si dovrà arrivare a tal punto, la responsabilità non potrà che essere di chi si è cocciutamente & insipientemente adoperato affinché si creino le condizioni cogenti tali misure. Aggiungo quello che ho già detto ad altri, in questa & altra sede, e cioè che chi è contro certi “trattamenti terapeutici”, fatto ancor più grave se magari ha anche qualche anno in più di quella che comunemente viene intesa come età della ragione, non si capacita del fatto che probabilmente è qui a parlarne, sano & salvo, proprio a causa dei tanto bistrattati vaccini, con buona pace della costituzione. Quello che conta & interessa, nell’articolo di Paul, è quel 230% causato proprio da chi cerca cavilli nei discorsi altrui, per fare cosa, gli “alternativi”? Vorrei vederli, poi, a curarsi il morbillo coi fiori di Bach…
@dissection
Concordo. Aggiungo che quando qualcuno comincia a dire “non è che sono contro, ma…” propono solo un loop di immobilismo buono solo a soddisfare eventuali paturnie morali.
gmd,
per non parlare di “penso che anche chi si vaccina possa veicolare il virus per cui è stato vaccinato”.
@Sandra
Questa potrebbe batterle tutte.
Adelchi senza richiamare epidemie da film, i non vaccinati sono palestra per lo sviluppo di forme modificate di una malattia per cui esiste un vaccino. È il caso dell’influenza che si modifica in continuazione specie in volatili e suini, perché purtroppo non si possono vaccinare tutti questi animali in tutto il mondo. Purtoppo c’è gente stupida che nonostante la corretta informazione prende decisioni pericolose per gli altri e bisogna tutelare la collettività.
Chi è che determina dove finisce il diritto d’un individuo e comincia quello d’un’altro o degli altri? Non certo Paul Manoni, anche se le sue affermazioni sembrano dire il contrario. E neanch’io! C’è una costituzione e ci sono delle leggi. In un mio intervento ho riportato l’articolo 32 della Costituzione della Repubblica che non recita quel che vorrebbe imporre Paul Manoni e la maggior parte di chi ha risposto ai miei commenti.
Tutto si muove, o si dovrebbe muovere, sul terreno del buon senso. Quello che dà fastidio è che per tutti voi che mi avete risposto: o si è dalla parte dei buoni e razionali sostenitori della vaccinazione, a prescindere da tutto (cioè indipendentemente dal tipo di vaccino, dallo stato della malattia, dall’impatto sociale presunto o immaginario, &c), oppure si è dalla parte dei cattivi, degl’irrazionali agenti della antivaccinofobia: gente ignorante, che non capisce nulla e che mette a rischio non solo la propria salute, ma soprattutto quella degli altri, i buoni, le pecorelle del gregge! Buona crociata, allora.
Per quel che mi riguarda io, in realtà, non sono contro il vaccino in sé, ma contro i fanatici che demonizzano chi non la pensa come loro. Che colpevolizzano a prescindere dalla reale colpevolezza. Che si fanno prendere dall’isteria di massa (chiedo scusa… di gregge), che dànno la colpa a tutti gli altri perché il mondo non va come vorrebbero loro, che non si rendono conto che l’umanità si sta movendo come non mai prima e con essa tutti i virus immaginabili e no: non si riescono a contenere le persone, figuriamoci i virus. Ma, ripeto, buona crociata! (I profughi, i turisti e l’intera specie umana li vaccinerete obbligatoriamente prima o dopo l’ingresso in Italia?)
Meno male che c’è ancora la Costituzione della Repubblica!
@Adelchi
Il diritto di un individuo finisce quando lede il mio, nello specifico, il mio diritto alla sicurezza e alla salute. Ti sembra poco libertario e poco democratico? Forse, ma nei grandi agglomerati umani, piaccia o no, c’è sempre un certo grado di coercizione.
Proprio perché l’umnità si sta muovendo la prevenzione dovrebbe essere resa obbligatoria. O non conviene vaccinarsi se si viaggia nelle zone a rischio, con la possibile, se non probabile conseguenza di contagiare altri al ritorno? Profughi e tursiti? Se vogliono entrare, vaccinazione obbligatoria. E siccome le vaccinazioni si riportano su un libretto sanitario, o lo si esibisce o non si entra. la ratio è la stessa del divieto di introdurre prodotti come vegetali di dubbia provenienza per non mettere a rischio le coltivazioni interne. Solo che questo non è previsto dal concetto di libera circolazione di persone e merci. Qui da me c’è stato il casino della Xylella, parassita non certo nostrano.
Il morbillo ha avuto un picco insolito, guarda caso nel periodo dell’isteria antivaccinista. Si, isteria. E ignoranza. Perché se ci si informasse non si prenderebbero decisioni così stupide e dannose. Quale sarebbe il buon senso di chi decide di non ricorrere ai vaccini per le bufale che girano sul web?
Il dirtto alla salute o alla non salute è fondamentale, ma è fondamentale l’obbligo a non minare la salute pubblica. Per esempio, non si possono immettere in circolazione alimenti dannosi. Dipendesse da me, un genitore che faccesse consapevolmente andare in giro i propri figli infetti sarebbe da eprseguire per attentato alla salute pubblica. Un conto è non poterli vaccinare per problemi pregressi, un conto è non farlo per idiozia.
La Costituzione? Tranquillo, che in caso di necessità, essa stessa potrebbe garantire l’obbligatorietà di una vaccinazione. Infatti, l’art 32 prevede che una disposizione di legge possa obbligare a ricevere un determinato trattamento. Si, meno male che c’è ancora la Costituzione della Repubblica!
http://w ww.diritto.it/docs/36094-articolo-32-della-costituzione-diritto-o-dovere-alla-salute#_ftn2
h ttp://w ww.quotidiano.net/cronaca/vaccino-morbillo-1.2985218
P.S. ti avevo posto una domanda ben precisa. Mi piacerebbe una risposta altrettanto precisa.
Esprime la classica mentalità dei fanatici religiosi che utilizzano in modo pretestuoso il concetto di tolleranza religiosa per far credere che in nome di quella possa fare ogni cosa, così in nome della libertà di scelta possa fare qualsiasi cosa ed il limitarla sia anticostituzionale.
Ma con questa logica sarebbe anticostituzionale anche l’obbligo a portare il casco in moto, le cinture in auto perchè lederebbero la nostra libertà di scelta: immaginiamo cosa succederebbe se queste cose fossero affidate alla libertà di scelta e di informazione individuale: gregge anche chi porta il casco e le cinture, discorsi già sentiti dagli oppositori. Altri argomenti più seri?
Non si vaccinerebbe contro la malaria se andasse in zone a rischio per tutelare la sua libertà di scelta?
“Non si riescono a contenere le persone, figuriamoci i virus”: quindi libertà di virus per tutti? E’ questa la sua soluzione? Cioè visto che ci sono popoli più arretrati con sanità più arretrate dobbiamo uniformarci verso il basso? E’ questa la sua soluzione? Magari ce ne sono di più intelligenti …..
Roberto V,
al di là del fatto che, pur essendo a volte assalita da dubbi, condivido l’articolo, ancora una volta non riesci a fare altro che aggredire con la solita violenza verbale e a dare del fanatico deficiente a coloro che obiettano o semplicemente cercano di esporre i propri dubbi …
Proprio ieri leggevo un articolo su Le Scienze in cui si parlava dell’analisi globale e nazionale della mortalità infantile nel mondo presentata da The Lancet. La mortalità infantile sotto i 5 anni continua a diminuire, anche nei paesi meno ricchi (l’80 % si verifica ancora nell’Africa Subsahariana e in Asia, 5.9 milioni): 53 % in meno dal 1990 al 2015, grazie soprattutto ai progressi contro polmonite, diarrea, malaria, morbillo e complicanze del parto. Cioè il morbillo è una causa importante di mortalità infantile: vaccinarsi non serve?
Preciso che 5.9 milioni di bambini morti è il totale mondiale, di cui l’80 % è nell’Africa Subsahariana e in Asia.
Negli anni dopo l’ultima guerra, c’erano in giro malattie gravissime come la difterite e la poliomielite . Personalmente ho mancato di morire per via della difterite e un mio cugino è stato colpito a due anni dalla poliomielite . Quest’ ultimo è rimasto handicappato e deforme per il resto della sua vita ( con tutto quello che significa : solitudine fisica e sentimentale per tutta la vita ) In quel periodo, c’ erano treni pieni di queste persone che andavano a Lourdes, l’unica cura che esisteva all’ epoca ( La mia zia ci è andata un paio di volte con il suo figlio assieme ad altre persone della nostra citta con i loro bambini malati ) Le fotos che ha portato di là erano terribile ! Se oggi questa malattia è sparita, assieme ad altre, non è per via d’ un miracolo ma del vaccino obbligatorio .