Il disegno di legge sui Pacs, ancora in fase di bozza, sta appassionando gli animi come uno sceneggiato interminabile: colpi di scena, tradimenti, ripensamenti e compromessi. Con la differenza che il risultato del dibattito parlamentare condizionerà molti cittadini italiani, al contrario del matrimonio fallito tra il bello e la fanciulla di turno. Ci sono alcuni articoli che rischiano di svuotare il testo normativo del suo significato originario – garantire tutele ai conviventi – e di renderlo un involucro vuoto. Successione, assegni familiari e reversibilità della pensione: concessi, ma con calma. Perché devono passare alcuni anni tra la certificazione di convivenza e la garanzia dei suddetti diritti. Quanti? Dipende dal ministro. Barbara Pollastrini suggerisce 5 anni; Rosy Bindi invece ne pretende 10, o addirittura 15. Che sono il tempo di uno sbatter di ciglia rispetto all’eternità; ma che sulla Terra sono una generosa porzione dell’esistenza umana. Se uno dei conviventi muore prima del raggiungimento della fatidica soglia? Perché i conviventi devono dimostrare la “bontà” della loro unione misurata in durata-anni? No alle adozioni per le coppie di fatto: perché il fantasma degli omosessuali si diverte a terrorizzare gli animi pavidi dei politici. I quali non si prendono nemmeno la briga di riflettere su questo scenario o di cercare le ragioni (senza invocare pregiudizi e luoghi comuni) per vietare ad una coppia omosessuale di adottare. E non osano ricorrere apertamente alla discriminazione che tranquillizzerebbe i loro animi: sì alle coppie eterosessuali, no a quelle omosessuali.
L’articolo di Chiara Lalli è stato pubblicato oggi su E Polis con il titolo Intorno ai Pacs il gran far west della politica
Eheheh, Chiara Lalli sUperstAAR ;D
Pane al pane e vino al vino! Altro che i vuoti giri di parole dei Cattolici e dei politici! 🙂
Tante tragedie (o commedie?) per una cosa così modesta, che in Spagna stata fatta da un governo DI DESTRA!!
La pavidità e la piccolezza dei nostri politici è sconcertante.
Mah, chissa’, forse hanno fatto uno studio statistico sulla durata delle coppie di fatto, stabilendo che durano meno di 5 anni (o 10 o 15 a seconda dello studio, si sa che la statistica…) e in base a quello sparano il limite.
Oppure hanno semplicemente lanciato una monetina.
In ogni caso dimostrano uno scarsissimo rispetto per le persona, ma aspettarselo da un politico e’ cosa inutile.
Saluti
Hanmar