Stretta finale per i pacs. In vista dell’approdo, venerdì, in Consiglio dei ministri del disegno di legge Bindi-Pollastrini, i cattolici e le gerarchie ecclesiastiche fanno muro, suscitando le proteste dell’ala più laica del centrosinistra. L’incontro tra il ministro della Famiglia e il segretario generale della Cei Betori ha scatenato a sinistra i sospetti di una «trattativa occulta con i vescovi, all’insaputa del Consiglio dei ministri e al di fuori da qualsiasi controllo parlamentare», come denuncia la Rosa nel Pugno. Rosy Bindi ribatte di non aver discusso la norma con le gerarchie ecclesiastiche, ma di aver prestato ascolto alle loro preoccupazioni. «Il Vaticano non è rappresentato in Parlamento – protesta il ministro diessino Fabio Mussi -. Lo Stato è laico e la legge la fanno le Camere. Bindi e Pollastrini stanno lavorando ad un testo condiviso». Ma il titolare dei Trasporti Alessandro Bianchi assicura: «Nel governo sui pacs litighiamo in famiglia ma poi riusciamo a trovare una soluzione».
Un ottimismo condiviso dal ministro del Lavoro Cesare Damiano: «Anche sui pacs l’unità della coalizione avrà la meglio sulle divisioni interne». Luciana Sbarbati, segretario dei Repubblicani Europei denuncia «inaccettabili pressioni della chiesa». E mentre nell’opposizione il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi annuncia un testo sulle coppie di fatto «in grado di mettere d’accordo laici e credenti», i teodem dell’Unione cercano la mediazione fra la Chiesa e il governo. I «paletti irrinunciabili» posti dalla Santa Sede sono il no ad un nuovo contratto per le coppie sul modello francese e il no all’equiparazione fra famiglia tradizionale e unione di fatto.
«Il certificato “ad hoc” e la dichiarazione congiunta sono la stessa cosa del contratto matrimoniale francese e dei pacs, quindi non vanno bene. Non può esserci un pubblico registro delle coppie di fatto: basta la segnalazione all’anagrafe comunale che due persone vivono allo stesso indirizzo – precisa l’ex presidente delle Acli Luigi Bobba, responsabile Welfare della Margherita e capofila dei teodem -. La nuove legge non deve andare oltre il riconoscimento di diritti individuali. Non alle unioni civili, ma ai singoli». Tanto più che, secondo i cattolici del centrosinistra, l’introduzione di un’altra forma di unione e di contratto matrimoniale «viola gli articoli 29, 30, 31 della Costituzione».
Il Vaticano, inoltre, teme la «concorrenza sleale» al matrimonio configurata da un «catalogo di diritti così ampio» da equiparare convivenze e matrimonio. «A questo punto perché ci si dovrebbe sposare se si hanno tutti i diritti senza avere i vincoli e i doveri del matrimonio?» – puntualizza Bobba. Su reversibilità delle pensioni, successione, fiscalità bisogna andare con i piedi di piombo perché si rischia di annullare il “favore della famiglia” previsto dalla Costituzione».
La Chiesa è disposta a riconoscere i «diritti individuali e quelli che nascono da uno stato di bisogno o da una dichiarazione volontaria di una persona nei confronti del convivente». Il no ecclesiale alle «para-famiglie» riguarda, invece, quei diritti che comportano oneri per lo Stato e incidono sui terzi (per esempio, le adozioni).
Il fronte cattolico, dunque, si compatta attorno al no della Cei alla legge sulle coppie di fatto ritenendo sufficiente una modifica al codice civile. «I pacs scardinano la famiglia – afferma don Oreste Benzi, presidente dell’associazione Giovanni XXIII -. Il matrimonio fra gay profana un sacramento».
Don Oreste Benzi dice “Il matrimonio fra gay profana un sacramento”.
Ora, se si riferisce al matrimonio religioso (cattolico) puo’ avere tutte le ragioni, ma non credo che la questione ora sia che si chiede alla religione cattolica di accettare il matrimonio religioso fra gay.
Se invece si riferisce al matrimonio civile, perche’ ne parla come di un “sacramento”?
Questi sono i gravissimi danni del matrimonio concordatario, che porta a confondere il piano religioso con quello civile. Era molto meglio prima, quando le due cerimonie erano distinte.
il vaticano a scardinato i c di tutti gli italiani con le sue idiozie da secoli.
Ciò che è particolarmente interessante, in questa notizia tratta da “La Stampa” di ieri, è il fatto che ormai si dà per assodata la trattativa sotto banco tra il ministro Bindi e il segretario generale della CEI Betori.
Insomma, tutti i peggiori sospetti delle scorse ore sono adesso confermati: la nomenklatura vaticana è intervenuta fattivamente nella stesura del ddl sulle Unioni Civili, prima ancora che lo stesso ddl, nella sua forma attuale, venisse discusso, presentato e votato a Montecitorio.
Tutto ciò è un fatto estremamente grave?
In un paese civile, si.
“basta la segnalazione all’anagrafe comunale che due persone vivono allo stesso indirizzo”
scusate, sono scemo io a pensare che non tutti quelli che segnalano all’anagrafe di vivere allo stesso indirizzo sono delle coppie di fatto, o e’ scemo lui?
Io più conosco l’agire della Chiesa Cattolica, più mi rendo conto che è simile ad una mafia. Già l’essere così radicata nelle trasmissioni della RAI è un fatto anomalo per un Paese che dovrebbe essere laico. I rapporti con la politica poi sono qualcosa di veramente scandaloso.
La cosa peggiore però è che molta gente non si rende conto di ciò, altrimenti il consenso per la CCAR scenderebbe ancora di più.
Quello che avviene è certamente frutto del concordato. Ma che senso ha più questo concordato se la religione cattolica non è più religione di Stato?
Forse il punto su cui dovremmo battere è proprio questo: eliminazione del concordato. Anche se non escludo che col suo potere la Chiesa continuerebbe ugualmente a immischiarsi con prepotenza nelle questioni dello Stato.
“NO a un nuovo contratto sul modello francese. NO alla equiparazione tra famiglia tradizionale e Unione di fatto”.
“Rosy Bindi va in Vaticano prima che il disegno di legge sia presentato alle Camere”.
Le leggi in Italia le fa la Chiesa con il concorso di politici eletti dagli italiani per difendere i loro interessi. Solo qualche parlamentare alza la voce. Ma poi tutti tacciono, segno che accettano il fatto compiuto.
E tutto questo nonostante che la maggioranza in Parlamento è di sinistra, la maggioranza degli italiani è a favore dei PACS e ci sono milioni di gay e di conviventi che attendono il riconoscimento dei loro diritti garantiti dalla Costituzione.
La conclusione non può essere che una. Siamo nelle mani di una classe politica di una mediocrità sconcertante.
Gli uomini politici di una volta avevano le palle e la cultura. Questo è un branco di amebe ignoranti incapaci perfino di decidere di loro stessi. Immaginate come potrebbero decidere delle sorti del nostro Paese.
Non c’è altro da fare che abolire l’articolo 7 della Costituzione, dopo un patteggiamento con gli smidollati che ci guidano. O aboliscono quell’articolo o nessuno va più a votare.
Non discuto che la maggioranza nel paese sia a favore dei Pacs, ma che il governo di centro-sinistra in questo momento abbia una “maggioranza”…, be’, questa è un’affermazione un po’ strana per chi sostiene di credere solo a ciò che vede… mi sembra evidente che ci sono anche italiani favorevoli ai Pacs che non hanno votato questo governo, e che il governo è debole per motivi che non hanno a vedere coi Pacs
La vera ed attiva opposizione a questo governo la sta facendo il Vaticano, altro che Berlusconi ed il suo polo di polli.
Il Vaticano, inoltre, teme la «concorrenza sleale» al matrimonio configurata da un «catalogo di diritti così ampio» da equiparare convivenze e matrimonio. «A questo punto perché ci si dovrebbe sposare se si hanno tutti i diritti senza avere i vincoli e i doveri del matrimonio?»
Quindi è questo il problema, si teme una concorrenza sleale. Se la preoccupazione è questa è davvero il caso di chiedersi dove sta l’orgoglio di chi si dichiara cristiano. Le autorità eclesiastiche considerano il popolo dei fedeli come delle scimmie ammaestrate che corrono dietro a chi gli da un dolcetto senza chiedere niente in cambio. La Chiesa invita i fedeli a non pensare, a credere senza capire e a rispettare delle regole incomprensibili. Forse si rende conto di questo quando teme di perdere la clientela… Temere che le persone si sposino di meno significa affermare che chi si sposa non da il giusto significato a quello che fa; che non lo capisce!
Comunque non credo che l’introduzione dei PACS farà sparire i matrimoni in chiesa, casomai farà diminuire quelli civili! E allora qual’è il problema?
Mauro Ghislandi ha spiegato molto bene un altro aspetto di questa incoerenza.
@Razionalmente
Io più conosco l’agire della Chiesa Cattolica, più mi rendo conto che è simile ad una mafia.
Credo che ci sia qualcosa di profondamente vero in questa frase.
La mafia non è formata dalle cosiddette “famiglie”? Di cui la Chiesa ha l’unica esclusiva di grande “famiglia” gay? Non potendosi riprodurre fa riprodurre altre “famiglie” per suo conto.
I pacs toglierebbero loro l’esclusiva e scardinerebbero (forse?) i loro riproduttori esterni.
la mafia ha imparato dalla chiesa, mica il contrario..
Io dico che la Chiesa è una mafia a tutti gli effetti e la politica è spesso collusa con ogni tipo di mafia, quindi anche con la CCAR. Si tratta di un do ut des, di uno scambio di favori atti al mantenimento del potere. Attività che nulla ha di democratico.
Concordo con RazionalMENTE: l’infiltrazione della CCAR in ogni substrato politico, sociale ed economico del paese e’ l’essenza del problema, che sotto quest’aspetto sembra divenire insormontabile.
Ogni sforzo deve essere teso all’eliminazione del concordato il prima possibile.
viva il Vaticano. Lunga vita al Vaticano. Crepi questo governo.
🙂
Ah paolo, sei tornato? la tua puzza si sentiva a tre post di distanza!
Il Vaticano, inoltre, teme la «concorrenza sleale» al matrimonio configurata da un «catalogo di diritti così ampio» da equiparare convivenze e matrimonio. «A questo punto perché ci si dovrebbe sposare se si hanno tutti i diritti senza avere i vincoli e i doveri del matrimonio?» – puntualizza Bobba. Su reversibilità delle pensioni, successione, fiscalità bisogna andare con i piedi di piombo perché si rischia di annullare il “favore della famiglia” previsto dalla Costituzione».
———–è proprio come dicevo io, il Vaticano teme che l’introduzione di un contratto di matrimonio informale, risolubile in maniera consensuale, insidi la preminenza del modello matrimoniale cristiano, che in effetti ispira anche il matrimonio disciplinato dal codice civile. Quindi quella del Vaticano è una battaglia cuturale ed ideologica per non perdere il predominio nella società italiana e nelle sue istituzioni. Peraltro, chi lo ha detto che dai pacs non derivano doveri reciproci tra i membri della coppia?——————————————–
Quanto alle idee di Oreste Benzi non ho parole, questo personaggio non sa neppure dove finisce il diritto canonico e dove inizia quello civile. Da quando il matrimonio civile è un sacramento?
Sul fatto che la chiesa e’ uguale alla mafia concordo pienamente, e non solo per come si comporta in italia, ma per come cerca di modificare le leggi in tutti i paesi dove abbia una presenza rilevante, un cancro planetario.
Lamb of God scrive:
La vera ed attiva opposizione a questo governo la sta facendo il Vaticano, altro che Berlusconi ed il suo polo di polli.
Credo che il disegno sia proprio quello di manovrare mastella per far cadere il governo e farci tornare nelle braccia dei clericali puri e duri della destra
Il porta a porta di qualche giorno fa che mostra il battibecco fra mastella e boselli sui pacs mi lascia pochi dubbi…. anche l’esponente democristiano (non ricordo il nome) gli ha dato in buona sostanza del leccapreti ma figurati se i parlamentari di destra verranno lasciati liberi di votare in parlamento
Il matrimonio civile non è un sacramento!! (sennò non mi vorrei sposare in comune 😉 ) E poi perchè la Bindi va a patti con Betori? Lui la dovrebbe odiare dal momento che si vede lontano un miglio che lei è omosessuale..
Via la chiesa a calci in culodall’Italia, aboliamo in concordato!
Credo che bisogni adattarsi all’apertura che l’europa ha avuto negli ultimi anni,Paesi cattolici come la Spagna han accettato il matrimonio dei gay, bisognerebbe contribuire alla tutela di questi nuovi nuclei familiari. Complimenti all’Olanda, la Spagna, l’Inghilterra e alla Francia…
il vaticano ha richiamato il suo ministro bindi a rapporto, cosa c’e’ di strano.
lo hanno eletto con i voti dei credenti, lo pagano con i soldi dei contribuenti, mi sembra democratico dai.