Potremmo parafrasare una nota canzonetta per applicarla alla situazione attuale e farle dire più o meno così: «Lo diceva la Chiesa, l’Ong va difesa. Ma l’aborto no!». Sarebbe la sintesi tanto amara quanto perfetta delle accuse lanciate da alcune organizzazioni della galassia cattolica nei confronti delle navi che raccolgono migranti in mare, ma più specificamente nei confronti di Medici senza frontiere, che secondo la loro visione proporrebbe l’aborto alle donne incinte trasformando di fatto le navi in «cliniche della morte» (sic!).
Lo ha sostenuto Emmanuele Di Leo di Steadfast Onlus, in un articolo pubblicato su Notizie Provita, e lo ha rilanciato Avvenire con tanto di commento a un suo articolo che ha dell’acrobatico: «Il dramma che vivono è talmente grande da rendere noi così “piccoli” anche solo per pensare di poterle giudicare. Pure se e quando qualcuna di queste donne decide di abortire» scrive il quotidiano dei vescovi provando a mettere le mani avanti, ma poi aggiunge «Ciò che però ci risulta, questo sì incomprensibile e difficilmente accettabile, è che l’aborto sia previsto, non vorremmo pure proposto, come “soluzione sicura”». Cioè, non è che non rientra nei loro diritti, è che non dev’essere considerata una soluzione. O almeno non sicura. Come se abbondassero le alternative sicure per mettere fine a una gravidanza indesiderata.
Tutto parte dalle dichiarazioni di un’ostetrica di Msf raccolte da InfoMigrants dove l’assistente paramedico spiega che, date le numerose richieste, da tempo ormai sono pronti a fornire aborto farmacologico alle donne che non vogliono proseguire la loro gravidanza. Sono generalmente gravidanze frutto di stupro o di prostituzione forzata. Ma nell’articolo su InfoMigrants l’ostetrica Marina dice altro; parla soprattutto di parti, non solo di aborti, e prevede che dato il blocco dei porti italiani questi parti saranno destinati ad aumentare. Solo l’intenzione di fare sciacallaggio sul dolore degli altri può far leggere l’articolo in chiave abortistica. E solo il fanatismo ideologico può impedire a chi fa lo sciacallo di provare vergogna. Va preso atto che per loro è un’abitudine consolidata da tempo. Come non pensare all’esortazione di Wojtyla alle donne bosniache stuprate affinché portassero alla luce i figli della pulizia etnica serba, seguito poi dall’imbarazzo quando gli fu ricordato che tra quelle donne c’erano anche delle suore cattoliche? E come non ricordare Montini quando, con spiccato senso della coerenza, autorizzava le suore a rischio stupro in Congo ad assumere anticoncezionali, gli stessi proibiti alle altre fedeli?
Di Leo comunque non molla e dopo la posizione ufficiale espressa da Msf, in cui l’Ong dichiara di non aver finora avuto occasione di fornire il servizio di aborto farmacologico né su Aquarius né su Ocean Viking, ribadendo inoltre che in assenza di questa possibilità chi vorrebbe abortire lo farebbe lo stesso ma in modo insicuro, incalza ulteriormente l’organizzazione chiedendo di risolvere la presunta contraddizione tra il comunicato ufficiale e quanto detto da Marina: hanno o non hanno erogato farmaci abortivi? In realtà Marina sembrava parlare in generale, mentre Msf parla delle due navi di Sos Méditerranée, ma non è questo il punto perché Msf somministrerà questi farmaci laddove necessario e non certo acquisendo preventivamente il parere di Di Leo. Il punto è invece che tra Msf da una parte e le organizzazioni no choice di cui sopra dall’altra, c’è chi realmente si pone come obbiettivo la tutela della vita e della salute umana, meritando così il plauso incondizionato e doverosi ringraziamenti da parte di tutti, e c’è chi invece a vita e salute antepone la propaganda ideologica. Inutile specificare chi.
Massimo Maiurana
Questo è un po’ il termometro del livello dei nostri concittadini nel 2019- Molti di noi sono stati manipolati dai religiosi quando eravamo bambini o adolescenti. Poi qualcuno ha aperto gli occhi, altri continuano a credere nelle favole: senza chiedersi come un gruppo di persone, che per proprio egoismo rifiuta di procreare, poi si senta in diritto di dettare legge in merito. E molte religioni hanno, riguardo al sesso, che è il presupposto per la procreazione, un atteggiamento per cui se uccidi tua madre è meno grave che se ti masturbi. E molti li seguono in questa graduatoria di valori, perché credono che si tratti della parola di dio.
“Sono generalmente vittime di stupro o prostituzione forzata”
Quale sarebbe la differenza? La prostituzione è uno stupro sempre: uno stupro a pagamento.
Continuo sempre a chiedermi cosa farebbero di Leo e disgustosi sodali in caso di “cose brutte & sconvenienti” che potessero capitare alle loro mogli, madri, figlie, sorelle. Se le costringerebbero a portare a termine la gravidanza o le porterebbero ad abortire in clinica privata svizzera dotata di tutti i comfort nonché di segretezza sulla procedura, immagino. Che nell’ospedale pubblico ci vuole tanto tempo, e poi potrebbe sgamarti, che so, il vicino di casa. Potrebbe perfino vederti il prete, capitato di lì “per caso”…
Di sicuro la seconda che hai detto. Anche se loro in realtà non lo ammetteranno mai nè con se stessi nè con gli altri. Puoi ripetere la domanda 10,100,1000 volte ti risponderanno sempre picche. Ripeteranno sempre i loro mantra imparati a memoria. Però se davvero ad uno di loro dovesse capitare e se in qualche modo si trovassero costretti ad ammettere il fallo… bè allora direbbero: che loro hanno sbagliato e ne risponderanno davanti a dio ma il principio che difendo è comunque giusto per tutti.
Purtroppo contro l’idiozia neanche gli dei….
Piacere di rileggerti, ogni tanto. Sì, immagino che la mia sia più una domanda retorica, che concreta.
Non solo le religioni, ma anche le ideologie politiche, come avvoltoi usciti dalla stessa nidiata.
Occorre notare che per divergenza di opinioni su religioni (supportate dalla logica della teologia) e ideologie politiche (presunte laiche), fratelli, sorelle, genitori e figli si sono troppo spesso reciprocamente scannati con il massimo entusiasmo e la certezza di essere nel giusto.
A nulla sono valsi ragionamenti logici o pseudo tali.
I risultati ?
Quella bomba demografica che é diventata l’ Africa (e non solo) o, in tempi non lontani i massacri nella Cambogia di Pol Pot (e non solo).
Forse non ve ne sono poi tanti in grado di scagliare la “Prima Pietra”.
“Non solo le religioni, ma anche le ideologie politiche, come avvoltoi usciti dalla stessa nidiata.”
‘Avvoltoi’ a parte (demonizzare – ne sono convinto – è lo stesso che sacralizzare, ma si tratta di un altro discorso), condivido questa equiparazione del fideismo propriamente religioso con qualsiasi altra forma di fideismo, quello ideologico in primis.
Per me a-teo non significa solo … anche se ovviamente soprattutto… ‘senza dio’ (quello delle religioni storiche), ma ‘teo’ è rinvenibile in qualsiasi forma do fideismo. Che – col concorso di certe condizioni particolarmente critiche (di qualsiasi tipo di crisi, come l’attuale) si trasforma in fanatismo. E che, anche qui, non è solo – anche se soprattutto – quello religioso, che funziona come archetipo.
“…c’è chi realmente si pone come obbiettivo la tutela della vita e della salute umana, meritando così il plauso incondizionato e doverosi ringraziamenti da parte di tutti, e c’è chi invece a vita e salute antepone la propaganda ideologica. Inutile specificare chi.”
Magari i primi lucrano sull’assistenza sanitaria e quindi o aborti o parti per loro non fa nessuna differenza e i secondi invece lucrano di più sull’accoglienza e quindi più sono è meglio è, non bisogna solo essere scettici nei confronti dell’associazione clericali ma anche nei confronti di quelle laiche. 🙂
Sorry: “più sono e meglio è”
Penso che si debba essere scettici con le associazioni laiche: con quelle clericali non serve, si sa già di cosa si tratta… 😉
ONG come Medici senza Frontiere si autofinanziano con le donazioni (e presentano bilanci trasparenti e certificati), non mi risulta che facciano parte del sistema sanitario nazionale. Pensi che medici ed infermieri di una ONG guadagnino di più che in una clinica privata? Gli illeciti vanno combattuti come in qualsiasi attività umana. Se una ONG lucra, non è più una ONG e si pone in una condizione di truffa ed illegalità, esattamente come gli evasori.