Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.
Il Parlamento si attiverà per sanare uno dei tanti privilegi fiscali a favore della Chiesa cattolica? L’esenzione sull’imposta per gli immobili religiosi a uso commerciale rimane un’annosa questione. Un disegno di legge con primo firmatario Elio Lannutti e sottoscritto da gran parte dei senatori del Movimento 5 Stelle sembrerebbe muoversi per richiedere l’Ici non versata da questi immobili ecclesiastici tra il 2006 e il 2011: si stima un introito di circa cinque miliardi di euro. Il ddl potrebbe diventare un emendamento alla legge di bilancio. In attesa che si concretizzi tale iniziativa, vale la pena di ricordare cosa ha stabilito la Corte di Giustizia dell’Unione Europea: è stato accertato che l’esenzione sull’imposta immobiliare a favore della Chiesa rappresentava un “aiuto di stato”, in violazione delle regole della concorrenza.
Le ritualità cattoliche “d’ufficio” sono diffusissime, persino promosse dalle istituzioni e persino quando appaiono quanto meno indelicate. Per questo è importante quando qualche politico ne fa notare l’inopportunità. Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, ha sollevato la questione dei funerali cattolici di fatto imposti per i migranti morti durante le traversate verso l’Italia. Dato che non è nota la religione delle vittime, è improprio celebrare il rito cattolico, ha fatto notare il primo cittadino dell’isola.
La lotta all’omofobia trova nuovo slancio a livello istituzionale, dopo lo stallo del governo giallo-verde condizionato da personaggi con scarsa sensibilità sul tema e ideologie integraliste. La Commissione Giustizia della Camera ha calendarizzato una proposta di legge contro l’omotransfobia, con relatore Alessandro Zan (Pd). Intanto presso l’altra Camera un’analoga proposta è stata avanzata dalla senatrice Alessandra Maiorino (M5S), che inoltre prevede l’istituzione di una Giornata nazionale contro l’omotransfobia, monitoraggio dell’Istat su discriminazioni e violenze motivate da identità di genere e orientamento sessuale, incremento di 4 milioni dei fondi per le pari opportunità per istituire specifici centri antiviolenza. Maiorino ha auspicato l’abbinamento con il ddl Zan, poiché “M5S e Pd hanno i numeri per dare a questo paese un efficace strumento di contrasto all’omofobia!”.
La ministra per le Pari Oppurtunità e la Famiglia Elena Bonetti (Italia Viva), in occasione del “Coming out day” (11 ottobre), si è schierata contro le discriminazioni e le violenze nei confronti delle persone lgbt, in particolare nei paesi in cui queste subiscono torture, arresti, violenze, uccisioni.
Sulla lotta per l’autodeterminazione delle donne non è possibile abbassare la guardia. La Commissione Sanità della Regione Lombardia è iniziato l’iter per la discussione, in Consiglio, del disegno di legge di iniziativa popolare presentato dai radicali per garantire la piena applicazione della legge sull’aborto, in particolare per arginare l’influenza nefasta dell’obiezione di coscienza sui diritti delle donne. La mobilitazione “Aborto al sicuro” e la raccolta firme che hanno portato a questa iniziativa in Regione sono state sostenute anche dall’Uaar.
Sul fine vita si continua a percorrere la strada per una piena affermazione dell’autodeterminazione individuale, tanto a livello giurisprudenziale quanto erodendo le resistenze della politica. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha chiarito durante un question time in cui è stato interpellato dal deputato Riccardo Magi (+Europa), che intende fare il possibile per dare completa attuazione alla norma sulle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat). L’Associazione Luca Coscioni aveva infatti depositato un ricorso al Tar del Lazio contro il Ministero della Salute, poiché non è stato ancora adottato il decreto per istituire una banca dati delle Dat.
Il giudice tutelare del Tribunale di Roma ha autorizzato l’interruzione delle cure per una donna ormai in stato vegetativo irreversibile e immobile nel suo letto da due anni. Un caso simile a quello di Eluana Englaro: le attuali norme sul testamento biologico e le Disposizioni anticipate di trattamento (Dat) hanno consentito di ricostruire la volontà espressa in maniera chiara – anche solo a parole – dall’interessata ai suoi familiari e amici senza una lunga e dolorosa controversia giudiziaria. La corte ha chiarito che un amministratore di sostegno, accertata la volontà della persona, può chiedere l’interruzione di terapie ormai non risolutive e che il magistrato deve intervenire solo se c’è opposizione del medico.
La liberazione di Roma dal dominio temporale dei papi è un evento praticamente dimenticato dalle istituzioni, sebbene quella data del 1870 abbia segnato la storia del nostro paese e della sua faticosissima evoluzione laica. A un convegno dal titolo “Libera Chiesa in libero Stato” svoltosi a Firenze in occasione del XX Settembre ha partecipato il presidente del Consiglio comunale Luca Milani (Pd).
La marcatura confessionale nella toponomastica è una pratica diffusa e non è male sentire qualche esponente politico che prende le distanze almeno dai casi più imbarazzanti. Il vice-segretario del Pd Andrea Orlando ha criticato la scelta del sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini di intitolare uno slargo in onore di Josemaria Escrivá de Balaguer, controverso fondatore dell’Opus Dei. Persino la diocesi locale, coinvolta dal primo cittadino per giustificare la sua intenzione nonostante le polemiche, ha preso le distanze, specificando di non essere stata coinvolta nell’iter del’intitolazione ma solo per la cerimonia finale.
La nefasta influenza dell’integralismo di destra sulla politica italiana può essere arginata se c’è anche la volontà delle istituzioni di salvaguardare spazi pubblici. Il Ministero per i Beni Culturali e il Turismo ha annullato la concessione delle Certosa di Trisulti all’associazione Dignitatis Humanae Institute, organizzazione integralista cattolica fondata da Benjamin Harnwell e vicina all’ideologo dell’alt-right statunitense Steve Bannon. Proprio lì l’ex consigliere di Donald Trump intendeva fondare una scuola di formazione per gli esponenti dell’estrema destra sovranista europea. L’utilizzo dell’edificio religioso aveva suscitato diffuse polemiche e proteste locali. Il Ministero ha scoperto che l’associazione non era in possesso dei requisiti richiesti per la concessione.
La redazione
” …Il Ministero ha scoperto che l’associazione non era in possesso dei requisiti richiesti per la concessione… ”
Cioè, questi qui prima danno la concessione e poi verificano i requisiti?!
Perché ci si pone il problema dei funerali cattolici solo per gli immigrati morti? Gli italiani possono essere solo cattolici? Penso ai classici funerali di stato cattolici che ormai vengono effettuati per solo metà delle vittime.
Potremmo eventualmente aggiungere alle « buone novelle laiche » che l’Italia sembra avere capito che i climatoscettici (ma non solo !) si nutrono innanzitutto di ignoranza……Ed è il primo paese al mondo a integrare il cambiamento climatico nei programmi scolastici ?….. Verità o Fake News ?
Saranno le classiche parole al vento come sulla questione energetica e ambientale. Gli italiani non hanno una cultura e sensibilità reale per le questioni ambientali. La sinistra parla solamente in modo generico dei cambiamenti climatici, mentre la destra li nega.
Una cultura e una sensibilità reale sull’ambiente si fondano su una informazione seria. Se lo Stato stesso si comporta come una lobby, o è pilotato da lobby, altro che cultura! La storia pluridecennale dell’eolico insegna.
Personaggi volonterosi come la Greta Thunberg forse fanno più danni che profitto in quanto mancano di credibilità e, soprattutto, di autorevolezza.
Diocleziano & Roberto V
Ho letto sul settimanale belga Moustique (attualità generale, politica, sociale , economica e culturale, circa 600.000 lettori) del 20 corrente, la seguente affermazione della giornalista Noémie Jadoulle : ….« L’exemple italien »…. « L’Italie, premier pays au monde à intégrer le changement climatique dans ses programmes scolaires » !
Prima di inviare una eventuale critica alla giornalista e Moustique, vorrei essere certo che l’Italia NON ha nessun programma sulla climatologia integrato nei programmi scolastici.
Indirizzo questa domanda a persone competenti in quasta branca, insegnanti attivi di vari livelli ecc…ma anche a UAAR. Che, anticipatamente, ringrazio
È una proposta del ministro Fioramonti: vorrebbe trasformare l’ora di educazione civica in ora sullo sviluppo sostenibile. Deve quindi ancora essere approvata e se cambierà il governo cambieranno anche gli argomenti. Comunque pensando al passato le questioni ambientali sono state studiate in modo superficiale e folcloristico, non mi aspetto che parole. In Italia non abbiamo forti partiti verdi come al centro-nord.